Su Darwin e dintorni ho trovato abbastanza interessanti alcune considerazioni effettuate dal Nostro (intando Alessandro Barbero) sulle conseguenze del radicamento sociale delle idee scientifiche evoluzioniste, attraverso alcuni slogan, appunto ("sopravvive il più adatto"), quando afferma che in sostanza la pace armata della prima decade del '900, dove statisti e militari non discutevano
se ci sarebbe stata una guerra, ma
quando, trovava anche una giustificazione pelosa nel fatto che, in fondo, se qualcuno non fosse stato in grado di difendersi, e quindi fosse destinato a soccombere, la cosa sarebbe stata in fondo l'applicazione sociale di una legge naturale.
Genericamente trovo piuttosto sgradevole questa tendenza, al di là del caso in sé (dico di trasportare concetti scientifici in ambito sociale, tipo il principio di azione e reazione, la conservazione della massa, la legge dei grandi numeri, il principio di indeterminazione).
Per dire di come, storicamente, se i prussiani vogliono fare una guerra, da qualche parte si appigliano, e per dire come la strumentalizzazione delle cose buone può portare a risultati, ehm, sgradevoli