Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Piemonte +3,6 casi rispetto a ieri.
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Io resto del mio parere che, continuando così, andrebbero chiuse ancora più a lungo le due o tre regioni più colpite. Praticamente la metà dei malati sta in due o tre regioni.
Purtroppo sono anche le regioni traino del paese, economicamente.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ad oggi è impensabile allentare le misure in Lombardia e Piemonte
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Siamo in sintonia, vaccino bisogna vedere effetti collaterali se e' rapido.tennisfan82 ha scritto:Sento parlare molto del vaccino ma è molto più importante trovare un farmaco efficace che intervenga efficacemente ai primi sintomi del virus.
E per quello probabilmente non sarà necessario aspettare anni.
Se troviamo farmaco allora possiamo "vivere piu' tranquillamente".
Anche se stamattina leggevo che ricercatori cinesi dicevano che sto virus ha avuto circa 20 mutazioni e quello che gira in Europa e' piu' letale che quello che gira in Asia
Pero' magari e' una cazzata per non ammettere il numero di morti che ci sono stati in Cina
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
anche. Anche pre-pagare future birre in un birrificio ancora chiuso, per dire.Nickognito ha scritto: Poi c'e' il contributo di solidarieta' mirato. Il ristorante consegna take away o vende magliette e io compro da lui. Non lo farei, ma lo voglio aiutare e ricevo qualcosa.
Per il resto è chiaro che la micro-impresa poco produttiva doveva "naturalmente" morire gradualmente negli anni in favore di imprese di servizi e di vendita più moderne. Sarebbe stata una transizione comunque difficile ma ancora gestibile e ammortizzabile perché spalmata nel tempo e perché nuove imprese avrebbero assunto chi man mano falliva.
Si è preferito ingessare questo sistema per via fiscale e normativa, bollando come thatcheriana l'idea (semmai scandinava) che si potesse tutelare più il lavoratore che il posto di lavoro, e mantenendo in vita botteghe, studi, aziende altrimenti fallite (non solo micro, vedi alitalia).
Adesso, nell'emergenza e nella recessione, si rischia una strage sia fra queste attività che pure fra quelle che funzionavano bene. È vero che l'economia si riorganizza in base ai nuovi bisogni, ma non certo tutti insieme di botto e nel giro di pochi mesi.
Ultima modifica di Rosewall il mer apr 22, 2020 6:21 pm, modificato 1 volta in totale.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
10 mila tamponi in piu', 600 casi ci stachiaky ha scritto:Eccalalà, è già risalita.tennisfan82 ha scritto:#Coronavirus, aggiornamento ore 18
• Attualmente positivi: 107.699
• Deceduti: 25.085 (+437, +1,8%)
• Dimessi/Guariti: 54.543 (+2.943, +5,7%)
• Ricoverati in Terapia Intensiva: 2.384 (-87, -3,5%)
• Tamponi: 1.513.251 (+63.101)
Totale casi: 187.327 (+3.370, +1,8%)
Il confronto con ieri
• Attualmente positivi: 107.709
• Deceduti: 24.648 (+534, +2,2%)
• Dimessi/Guariti: 51.600 (+2.723, +5,6%)
• Ricoverati in terapia intensiva: 2.471 (-102, -4%)
• Tamponi: 1.450.150 (+52.126)
Totale casi: 183.957 (+2.729, +1,5%)
Lombardia +1161 casi giornalieri
Piemonte +784
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
chiaky ha scritto:Eccalalà, è già risalita.tennisfan82 ha scritto:#Coronavirus, aggiornamento ore 18
• Attualmente positivi: 107.699
• Deceduti: 25.085 (+437, +1,8%)
• Dimessi/Guariti: 54.543 (+2.943, +5,7%)
• Ricoverati in Terapia Intensiva: 2.384 (-87, -3,5%)
• Tamponi: 1.513.251 (+63.101)
Totale casi: 187.327 (+3.370, +1,8%)
Il confronto con ieri
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• Dimessi/Guariti: 51.600 (+2.723, +5,6%)
• Ricoverati in terapia intensiva: 2.471 (-102, -4%)
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Totale casi: 183.957 (+2.729, +1,5%)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Eh magari, non sai davvero chi sono i trader? Nemmeno in borsa?uglygeek ha scritto:Cos'e' il trading sportivo? Fare il procuratore di calciatori?LUCAGIAN2 ha scritto:Bravo, il punto e' questo.Nickognito ha scritto:Io dico soo quello che ha detto un tipo che conosco la settimana scorsa 'ho imparato che dovro' smettere di vivere al limite delle mie possibilita'" Ecco.
Tolte le persone che PURTROPPO davvero campano a stenti e fanno fatica ad arrivare a fine mese, posso raccontare casi di centinaia di persone che sperperano i propri soldi e che in questo periodo gli avrebbero fatto comodo.
Posso riportare casi di persone che guadagnano 1.200 euro al mese (ed in molti casi sono in due, e lavora solo uno) che per i primi 10-15 gg dopo lo stipendio grattano a piu' non posso o giocano al 10 e lotto
Capisco che in tanti abbiamo la smania di vincere e diventare ricchi (mi ci metto anche io, anche se nel mio caso faccio trading sportivo per passione e non lapido i risparmi) pero' se uno guadagna la suddetta cifra e poi al 15 del mese e' gia' all'osso, poi non piangere se non hai i soldi per mangiare.
Caso di 1-2 clienti che giocavano e poi al 15 del mese chiedevano il pacchetto di sigarette a credito.
Ecco, fai conto che anziche' fare speculazione di titoli, la fai con lo sport.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Non mi piacciono i dati qui, +2,75.tennisfan82 ha scritto:Piemonte +3,6 casi rispetto a ieri.
Troppe persone in giro, imho.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
questo è a media 7 gg giusto?klaus ha scritto:
trend2.jpg
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Si.LUCAGIAN2 ha scritto:10 mila tamponi in piu', 600 casi ci stachiaky ha scritto:Eccalalà, è già risalita.tennisfan82 ha scritto:#Coronavirus, aggiornamento ore 18
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Il confronto con ieri
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Comunque in Lombardia-Piemonte non capisco cosa stia accadendo.
Bisogna tenerli chiusi ancora un pò, secondo me, e convogliare molto gli sforzi del Governo per sostenere quelle zone.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
L'incremento dell'efficienza non è supportato da un incremento della produzione porterà inevitabilmente alla riduzione del personale.Rosewall ha scritto:è indubbio che le tasse debbano svolgere la loro funzione redistributiva (e dunque andare in anche in sussidi e formazione) ma che l'aumento di produttività vada a d esclusivo beneficio del proprietario, anche no: aumento redditi dei dipendenti 'umani', dividendi, tasse sugli utili, investimenti e consumi di proprietario, dipendenti, azionisti (se poi c'è concorrenza, l'aumento dell'efficienza dovrebbe andare almeno in parte in minore prezzo del prodotto, e dunque in maggiore potere d'acquisto per il consumatore)NNick87 ha scritto:c’è un nodo monumentale (scioglibile ma da sciogliere), ovvero la distribuzione della ricchezza generata. Oggi un aumento dell’efficienza aziendale va a esclusivo beneficio del proprietario. Se accadesse in un mondo in cui l’automazione pervade la società aumenterebbe il divario ricchi e poveri
E non si può considerare i posti di lavoro totalmente interscambiabili (poi l'Italia non è proprio votata alla flessibilità).
è più corretto dire che l'aumento dell'efficienza aziendale va ad esclusivo beneficio del proprietario in assenza di crescità adeguata.
Che davo per socontato non ci fosse
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
lì dove? Roma o Sicilia?fabio86 ha scritto:Non mi piacciono i dati qui, +2,75.tennisfan82 ha scritto:Piemonte +3,6 casi rispetto a ieri.
Troppe persone in giro, imho.
Qua dei 50 casi odierni la metà sono casi ospedalieri o rsa.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Se poi calcoliamo che gli infettati giornalieri reali potrebbero facilmente essere 10 volte di più ci rendiamo conto come la situazione sia, tuttora, gravissima.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
CIoe' scommesse? Quelle che erano illegali alcuni anni fa? Perche' non chiamarle con il loro nome?LUCAGIAN2 ha scritto:Eh magari, non sai davvero chi sono i trader? Nemmeno in borsa?uglygeek ha scritto:Cos'e' il trading sportivo? Fare il procuratore di calciatori?LUCAGIAN2 ha scritto:
Bravo, il punto e' questo.
Tolte le persone che PURTROPPO davvero campano a stenti e fanno fatica ad arrivare a fine mese, posso raccontare casi di centinaia di persone che sperperano i propri soldi e che in questo periodo gli avrebbero fatto comodo.
Posso riportare casi di persone che guadagnano 1.200 euro al mese (ed in molti casi sono in due, e lavora solo uno) che per i primi 10-15 gg dopo lo stipendio grattano a piu' non posso o giocano al 10 e lotto
Capisco che in tanti abbiamo la smania di vincere e diventare ricchi (mi ci metto anche io, anche se nel mio caso faccio trading sportivo per passione e non lapido i risparmi) pero' se uno guadagna la suddetta cifra e poi al 15 del mese e' gia' all'osso, poi non piangere se non hai i soldi per mangiare.
Caso di 1-2 clienti che giocavano e poi al 15 del mese chiedevano il pacchetto di sigarette a credito.
Ecco, fai conto che anziche' fare speculazione di titoli, la fai con lo sport.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
sì.Ombra84 ha scritto:questo è a media 7 gg giusto?klaus ha scritto:
trend2.jpg
non è il massimo vedere la curva che risale però siamo d'accordo che è un numero legato al numero dei tamponi fatti. personalmente ritengo in questa fase del virus molto più importanti le altre 3 curve, finalmente c'è stato un calo anche nei deceduti (media settimanale sotto i 500 dopo chissa quanto tempo)
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Lombardia non lo so, Piemonte sono tutti a zonzo.chiaky ha scritto:Comunque in Lombardia-Piemonte non capisco cosa stia accadendo
Se aprono in queste due regioni e' la fine per me
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Sicilia.Ombra84 ha scritto:lì dove? Roma o Sicilia?fabio86 ha scritto:Non mi piacciono i dati qui, +2,75.tennisfan82 ha scritto:Piemonte +3,6 casi rispetto a ieri.
Troppe persone in giro, imho.
Qua dei 50 casi odierni la metà sono casi ospedalieri o rsa.
In provincia sopra il 3.
Anche qui dovrebbero essere maggioranza di anziani in RSA e ospedali.
Però vedo troppa rilassatezza e percentuali che iniziano a salire.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
uglygeek ha scritto:CIoe' scommesse? Quelle che erano illegali alcuni anni fa? Perche' non chiamarle con il loro nome?
Illegali? E da quando?
A parte che fare trading non c'entra nulla con le scommesse, ma poi da quando le scommesse sono illegali?
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Anche io ci spero, ne stanno sperimentando vari. Anche se non trovassero un farmaco completamente efficace, penso si riuscirà a comprendere bene il meccanismo di azione del virus e ad intervenire prima e più efficacemente. Certo, non essere sommersi di casi aiuterebbetennisfan82 ha scritto:Sento parlare molto del vaccino ma è molto più importante trovare un farmaco efficace che intervenga efficacemente ai primi sintomi del virus.
E per quello probabilmente non sarà necessario aspettare anni.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Conoscete Tonki? è una startup italiana che vende cornici montabili in cartone nelle quali stampano direttamente le foto. Sono di Brescia, o bergamo, non ricordo. Dopo il primo decreto su facebook avevano sponsorizzato dei post in cui i due fondatori chiedevano di anticipare l'acquisto, che sarebbe poi stato inviato alla riapertura delle attività perchè erano chiusi.Rosewall ha scritto:anche. Anche pre-pagare future birre in un birrificio ancora chiuso, per dire.Nickognito ha scritto: Poi c'e' il contributo di solidarieta' mirato. Il ristorante consegna take away o vende magliette e io compro da lui. Non lo farei, ma lo voglio aiutare e ricevo qualcosa.
Per il resto è chiaro che la micro-impresa poco produttiva doveva "naturalmente" morire gradualmente negli anni in favore di imprese di servizi e di vendita più moderne. Sarebbe stata una transizione comunque difficile ma ancora gestibile e ammortizzabile perché spalmata nel tempo e perché nuove imprese avrebbero assunto chi man mano falliva.
Si è preferito ingessare questo sistema per via fiscale e normativa, bollando come thatcheriana l'idea (semmai scandinava) che si potesse tutelare più il lavoratore che il posto di lavoro, e mantenendo in vita botteghe, studi, aziende altrimenti fallite (non solo micro, vedi alitalia).
Adesso, nell'emergenza e nella recessione, si rischia una strage sia fra queste attività che pure fra quelle che funzionavano bene. È vero che l'economia si riorganizza in base ai nuovi bisogni, ma non certo tutti insieme di botto e nel giro di pochi mesi.
Ovviamente per far questo serve una strategia di marketing che avesse lo scopo di fidelizzare i clienti.
Siamo sempre al solito punto. Le crisi tagliano i rami marci. Mi ricordo all'università il prof citare uno studio in cui faceva vedere come le imprese sopravvissute hanno fatto vedere tassi di crescita pazzeschi dopo il 2008. La ragione era da collegare a due aspetto:
1) per sopravvivere erano stati costrette a diventare più efficienti
2) si erano liberate quote di mercato che alla ripresa dei consumi erano inoccupate.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
occhio però che al sud è tutto tranquillo grazie al lockdown che rispetto alla curva epidemica è come se fosse stato fatto una settimana-dieci giorni prima che in Lombardia (da cui: Spagna, Francia, e UK potrebbero essere come il sud italia se avessero fatto il lockdown prima).chiaky ha scritto:Io resto del mio parere che, continuando così, andrebbero chiuse ancora più a lungo le due o tre regioni più colpite. Praticamente la metà dei malati sta in due o tre regioni.
Purtroppo sono anche le regioni traino del paese, economicamente.
Ma se si riapre a cazzo, l'epidemia al sud troverebbe meno anticorpi nella popolazione, meno esperienza nel riconoscere e gestire i malati (non avendone avuti molti), meno capacità di fare tamponi, meno terapie intensive e subintensive.
Considerando il solito fattore esponenziale, nell'arco di una settimana rischi un disastro. In un certo senso c'è da essere preoccupati più che per il sud che per la Lombardia. È assolutanene sensato aprire prima al sud e per ultimo in Lombardia ma se e solo se lo fai in sicurezza.
Meglio aprire in sicurezza una settimana fa (ma nessuno era in grado di farlo, come non lo è neanche adesso, e come rischia di non esserlo fra due settimane) che fra quattro mesi ma non in sicurezza, fosse pure un posto con pochi contagi, a maggior ragione un posto con pochi contagi.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
con 48 casi giornalieri?fabio86 ha scritto:Sicilia.Ombra84 ha scritto:lì dove? Roma o Sicilia?fabio86 ha scritto:
Non mi piacciono i dati qui, +2,75.
Troppe persone in giro, imho.
Qua dei 50 casi odierni la metà sono casi ospedalieri o rsa.
In provincia sopra il 3.
Anche qui dovrebbero essere maggioranza di anziani in RSA e ospedali.
Però vedo troppa rilassatezza e percentuali che iniziano a salire.
Ieri ne erano 76.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Discorso vero se si tratta di una crisi, spalmata nel tempo. Qua si parla di bloccate tutto improvvisamente per mesi.NNick87 ha scritto:Conoscete Tonki? è una startup italiana che vende cornici montabili in cartone nelle quali stampano direttamente le foto. Sono di Brescia, o bergamo, non ricordo. Dopo il primo decreto su facebook avevano sponsorizzato dei post in cui i due fondatori chiedevano di anticipare l'acquisto, che sarebbe poi stato inviato alla riapertura delle attività perchè erano chiusi.Rosewall ha scritto:anche. Anche pre-pagare future birre in un birrificio ancora chiuso, per dire.Nickognito ha scritto: Poi c'e' il contributo di solidarieta' mirato. Il ristorante consegna take away o vende magliette e io compro da lui. Non lo farei, ma lo voglio aiutare e ricevo qualcosa.
Per il resto è chiaro che la micro-impresa poco produttiva doveva "naturalmente" morire gradualmente negli anni in favore di imprese di servizi e di vendita più moderne. Sarebbe stata una transizione comunque difficile ma ancora gestibile e ammortizzabile perché spalmata nel tempo e perché nuove imprese avrebbero assunto chi man mano falliva.
Si è preferito ingessare questo sistema per via fiscale e normativa, bollando come thatcheriana l'idea (semmai scandinava) che si potesse tutelare più il lavoratore che il posto di lavoro, e mantenendo in vita botteghe, studi, aziende altrimenti fallite (non solo micro, vedi alitalia).
Adesso, nell'emergenza e nella recessione, si rischia una strage sia fra queste attività che pure fra quelle che funzionavano bene. È vero che l'economia si riorganizza in base ai nuovi bisogni, ma non certo tutti insieme di botto e nel giro di pochi mesi.
Ovviamente per far questo serve una strategia di marketing che avesse lo scopo di fidelizzare i clienti.
Siamo sempre al solito punto. Le crisi tagliano i rami marci. Mi ricordo all'università il prof citare uno studio in cui faceva vedere come le imprese sopravvissute hanno fatto vedere tassi di crescita pazzeschi dopo il 2008. La ragione era da collegare a due aspetto:
1) per sopravvivere erano stati costrette a diventare più efficienti
2) si erano liberate quote di mercato che alla ripresa dei consumi erano inoccupate.
E' un pò diverso.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
L'immunologo Le Foche: «Covid19 si spegne da solo. A maggio usciremo e potremo andare in vacanza in Italia»
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Vabbè, "aprire alla cazzo" credo non sia contemplabile per nessuno.Rosewall ha scritto:occhio però che al sud è tutto tranquillo grazie al lockdown che rispetto alla curva epidemica è come se fosse stato fatto una settimana-dieci giorni prima che in Lombardia (da cui: Spagna, Francia, e UK potrebbero essere come il sud italia se avessero fatto il lockdown prima).chiaky ha scritto:Io resto del mio parere che, continuando così, andrebbero chiuse ancora più a lungo le due o tre regioni più colpite. Praticamente la metà dei malati sta in due o tre regioni.
Purtroppo sono anche le regioni traino del paese, economicamente.
Ma se si riapre a cazzo, l'epidemia al sud troverebbe meno anticorpi nella popolazione, meno esperienza nel riconoscere e gestire i malati (non avendone avuti molti), meno capacità di fare tamponi, meno terapie intensive e subintensive.
Considerando il solito fattore esponenziale, nell'arco di una settimana rischi un disastro. In un certo senso c'è da essere preoccupati più che per il sud che per la Lombardia. È assolutanene sensato aprire prima al sud e per ultimo in Lombardia ma se e solo se lo fai in sicurezza.
Meglio aprire in sicurezza una settimana fa (ma nessuno era in grado di farlo, come non lo è neanche adesso, e come rischia di non esserlo fra due settimane) che fra quattro mesi ma non in sicurezza, fosse pure un posto con pochi contagi, a maggior ragione un posto con pochi contagi.
E' chiaro che, almomento, si deve tentare di aprire in modo soft ovunque, almeno ficnhè si regge economicamente, aspettando cure o vaccini.
Solo in un secondo momento, se l'apertura soft non funziona dal punto di vista sanitario e o economico, bisognerà vedere cosa fare e cosa privilegiare.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
In realtà l ho visto stamattina.tuborovescio ha scritto: [
ahah niente di meglio da fare? ma esiste ancora porta a porta?
e ci voleva quel baccalà per dire che bisogna riaprire con giudizio?
allora è riuscito a farfugliare che esiste qualche italiano capace di uscire rispettando delle regole?
Puoi dire tutto quello che vuoi sulla persona e sui modi, ma intanto se la Campania ad oggi è relativamente sana è anche merito suo.
Poi se Mymag riusciva a gestire meglio la regione Campania, prego a Novembre ci sono le elezioni (forse)
Ed ha anche aggiunto che col cacchio che dal 4 maggio possono andare tutti in giro. Si aprono le fabbriche per lo più, ma andare in giro a cazzo no, perchè altrimenti il contagio riprende e poi sono problemi seri.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Bad companies are destroyed by crisis, Good companies survive them, Great companies are improved by them.NNick87 ha scritto:Conoscete Tonki? è una startup italiana che vende cornici montabili in cartone nelle quali stampano direttamente le foto. Sono di Brescia, o bergamo, non ricordo. Dopo il primo decreto su facebook avevano sponsorizzato dei post in cui i due fondatori chiedevano di anticipare l'acquisto, che sarebbe poi stato inviato alla riapertura delle attività perchè erano chiusi.Rosewall ha scritto:anche. Anche pre-pagare future birre in un birrificio ancora chiuso, per dire.Nickognito ha scritto: Poi c'e' il contributo di solidarieta' mirato. Il ristorante consegna take away o vende magliette e io compro da lui. Non lo farei, ma lo voglio aiutare e ricevo qualcosa.
Per il resto è chiaro che la micro-impresa poco produttiva doveva "naturalmente" morire gradualmente negli anni in favore di imprese di servizi e di vendita più moderne. Sarebbe stata una transizione comunque difficile ma ancora gestibile e ammortizzabile perché spalmata nel tempo e perché nuove imprese avrebbero assunto chi man mano falliva.
Si è preferito ingessare questo sistema per via fiscale e normativa, bollando come thatcheriana l'idea (semmai scandinava) che si potesse tutelare più il lavoratore che il posto di lavoro, e mantenendo in vita botteghe, studi, aziende altrimenti fallite (non solo micro, vedi alitalia).
Adesso, nell'emergenza e nella recessione, si rischia una strage sia fra queste attività che pure fra quelle che funzionavano bene. È vero che l'economia si riorganizza in base ai nuovi bisogni, ma non certo tutti insieme di botto e nel giro di pochi mesi.
Ovviamente per far questo serve una strategia di marketing che avesse lo scopo di fidelizzare i clienti.
Siamo sempre al solito punto. Le crisi tagliano i rami marci. Mi ricordo all'università il prof citare uno studio in cui faceva vedere come le imprese sopravvissute hanno fatto vedere tassi di crescita pazzeschi dopo il 2008. La ragione era da collegare a due aspetto:
1) per sopravvivere erano stati costrette a diventare più efficienti
2) si erano liberate quote di mercato che alla ripresa dei consumi erano inoccupate.
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Si vabbè.Alga ha scritto:L'immunologo Le Foche: «Covid19 si spegne da solo. A maggio usciremo e potremo andare in vacanza in Italia»
Fanno a chi la spara più grossa ormai.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Un’azienda sana sopravvive. In parte copri con l’esposizione presso le banche che di prestiti ne concedono pure troppi alla cazzo. Un po’ ad esempio con la solidarietà, tipo gli anticipi dei clienti più fedeli. Un po’ con gli aiuti statali.chiaky ha scritto:Discorso vero se si tratta di una crisi, spalmata nel tempo. Qua si parla di bloccate tutto improvvisamente per mesi.NNick87 ha scritto:Conoscete Tonki? è una startup italiana che vende cornici montabili in cartone nelle quali stampano direttamente le foto. Sono di Brescia, o bergamo, non ricordo. Dopo il primo decreto su facebook avevano sponsorizzato dei post in cui i due fondatori chiedevano di anticipare l'acquisto, che sarebbe poi stato inviato alla riapertura delle attività perchè erano chiusi.Rosewall ha scritto: anche. Anche pre-pagare future birre in un birrificio ancora chiuso, per dire.
Per il resto è chiaro che la micro-impresa poco produttiva doveva "naturalmente" morire gradualmente negli anni in favore di imprese di servizi e di vendita più moderne. Sarebbe stata una transizione comunque difficile ma ancora gestibile e ammortizzabile perché spalmata nel tempo e perché nuove imprese avrebbero assunto chi man mano falliva.
Si è preferito ingessare questo sistema per via fiscale e normativa, bollando come thatcheriana l'idea (semmai scandinava) che si potesse tutelare più il lavoratore che il posto di lavoro, e mantenendo in vita botteghe, studi, aziende altrimenti fallite (non solo micro, vedi alitalia).
Adesso, nell'emergenza e nella recessione, si rischia una strage sia fra queste attività che pure fra quelle che funzionavano bene. È vero che l'economia si riorganizza in base ai nuovi bisogni, ma non certo tutti insieme di botto e nel giro di pochi mesi.
Ovviamente per far questo serve una strategia di marketing che avesse lo scopo di fidelizzare i clienti.
Siamo sempre al solito punto. Le crisi tagliano i rami marci. Mi ricordo all'università il prof citare uno studio in cui faceva vedere come le imprese sopravvissute hanno fatto vedere tassi di crescita pazzeschi dopo il 2008. La ragione era da collegare a due aspetto:
1) per sopravvivere erano stati costrette a diventare più efficienti
2) si erano liberate quote di mercato che alla ripresa dei consumi erano inoccupate.
E' un pò diverso.
Certo se sei in scoperto di conto su 5 banche e hai debiti pluriennali per finanziare la gestione corrente, ciao.
Tra l’altro per le piccole imprese spesso il costi del personale è la voce più consistente e con la cassa integrazione abbatti molto i costi.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Comunque la situazione è diversa. Qua si parla di un virus non di una crisi. Parliamo che è complicato persino andare al bar e che si deve bloccare persino il parrucchiere piuttosto che lo spettacolo o lo sport minore (il calciatore di serie A vive benissimo anche senza stipendio). E' un cataclisma generale.NNick87 ha scritto:Un’azienda sana sopravvive. In parte copri con l’esposizione presso le banche che di prestiti ne concedono pure troppi alla cazzo. Un po’ ad esempio con la solidarietà, tipo gli anticipi dei clienti più fedeli. Un po’ con gli aiuti statali.chiaky ha scritto:Discorso vero se si tratta di una crisi, spalmata nel tempo. Qua si parla di bloccate tutto improvvisamente per mesi.NNick87 ha scritto:
Conoscete Tonki? è una startup italiana che vende cornici montabili in cartone nelle quali stampano direttamente le foto. Sono di Brescia, o bergamo, non ricordo. Dopo il primo decreto su facebook avevano sponsorizzato dei post in cui i due fondatori chiedevano di anticipare l'acquisto, che sarebbe poi stato inviato alla riapertura delle attività perchè erano chiusi.
Ovviamente per far questo serve una strategia di marketing che avesse lo scopo di fidelizzare i clienti.
Siamo sempre al solito punto. Le crisi tagliano i rami marci. Mi ricordo all'università il prof citare uno studio in cui faceva vedere come le imprese sopravvissute hanno fatto vedere tassi di crescita pazzeschi dopo il 2008. La ragione era da collegare a due aspetto:
1) per sopravvivere erano stati costrette a diventare più efficienti
2) si erano liberate quote di mercato che alla ripresa dei consumi erano inoccupate.
E' un pò diverso.
Certo se sei in scoperto di conto su 5 banche e hai debiti pluriennali per finanziare la gestione corrente, ciao.
Tra l’altro per le piccole imprese spesso il costi del personale è la voce più consistente e con la cassa integrazione abbatti molto i costi.
"Amo Speranza" - alessandro
"Speranza è un grande politico, un grande statista" - alessandro
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Che si riferisca alla minore virulenza attuale?Alga ha scritto:L'immunologo Le Foche: «Covid19 si spegne da solo. A maggio usciremo e potremo andare in vacanza in Italia»
Non ho letto l’articolo completo.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
https://www.globalist.it/science/2020/0 ... 56726.htmllaplaz ha scritto:Che si riferisca alla minore virulenza attuale?Alga ha scritto:L'immunologo Le Foche: «Covid19 si spegne da solo. A maggio usciremo e potremo andare in vacanza in Italia»
Non ho letto l’articolo completo.
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
è più corretto dire che la crescita è data dall'incremento di efficienza aziendaleNNick87 ha scritto: L'incremento dell'efficienza non è supportato da un incremento della produzione porterà inevitabilmente alla riduzione del personale.
E non si può considerare i posti di lavoro totalmente interscambiabili (poi l'Italia non è proprio votata alla flessibilità).
è più corretto dire che l'aumento dell'efficienza aziendale va ad esclusivo beneficio del proprietario in assenza di crescità adeguata.
Che davo per socontato non ci fosse
a proposito mi viene da pensare che qualunque piattaforma seria che metta online i prodotti e i servizi delle piccole (ma anche non piccole) imprese (quindi agevolando anche una strategia di acquisti anticipati)...bè questo è giusto appena il loro momento.NNick87 ha scritto:Conoscete Tonki? è una startup italiana che vende cornici montabili in cartone nelle quali stampano direttamente le foto. Sono di Brescia, o bergamo, non ricordo. Dopo il primo decreto su facebook avevano sponsorizzato dei post in cui i due fondatori chiedevano di anticipare l'acquisto, che sarebbe poi stato inviato alla riapertura delle attività perchè erano chiusi.
Ovviamente per far questo serve una strategia di marketing che avesse lo scopo di fidelizzare i clienti.
Anche per chi fa cavalletti per smartphone.
il tuo professore ti avrà anche fatto vedere che a distanza di dodici anni non siamo ancora tornati ai livelli pre-crisi. Questo perché - per scelte politiche - l'ambiente ha continuato a sfavorire investimenti e aumento di produttività e a mantenere a galla milioni di micro-attività.Siamo sempre al solito punto. Le crisi tagliano i rami marci. Mi ricordo all'università il prof citare uno studio in cui faceva vedere come le imprese sopravvissute hanno fatto vedere tassi di crescita pazzeschi dopo il 2008. La ragione era da collegare a due aspetto:
1) per sopravvivere erano stati costrette a diventare più efficienti
2) si erano liberate quote di mercato che alla ripresa dei consumi erano inoccupate.
Che nel contesto attuale moriranno senza però essere sostituite da nulla.
Chi ha chiuso per la crisi è stato sostituito da uno uguale. Le imprese esportatrici che già erano competitive sí, si sono riprese e migliorate (per alcune di loro può anche valere il punto 1) ma niente hanno a che fare col piccolo mondo antico di negozi e servizi che caratterizza il nostro stagnante mercato interno.
Ultima modifica di Rosewall il mer apr 22, 2020 7:11 pm, modificato 1 volta in totale.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Si, appunto una crisi.chiaky ha scritto:Comunque la situazione è diversa. Qua si parla di un virus non di una crisi. Parliamo che è complicato persino andare al bar e che si deve bloccare persino il parrucchiere piuttosto che lo spettacolo o lo sport minore (il calciatore di serie A vive benissimo anche senza stipendio). E' un cataclisma generale.NNick87 ha scritto:Un’azienda sana sopravvive. In parte copri con l’esposizione presso le banche che di prestiti ne concedono pure troppi alla cazzo. Un po’ ad esempio con la solidarietà, tipo gli anticipi dei clienti più fedeli. Un po’ con gli aiuti statali.chiaky ha scritto: Discorso vero se si tratta di una crisi, spalmata nel tempo. Qua si parla di bloccate tutto improvvisamente per mesi.
E' un pò diverso.
Certo se sei in scoperto di conto su 5 banche e hai debiti pluriennali per finanziare la gestione corrente, ciao.
Tra l’altro per le piccole imprese spesso il costi del personale è la voce più consistente e con la cassa integrazione abbatti molto i costi.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Coronavirus la sindrome mondiale
Ok, ma è improvvisa ed è di salute. Una crisi che non permette nemmeno di bersi un caffè, potrebbe portare alla chiusura anche del bar più virtuoso d'Italia, non solo di quelli di mezza tacca eh.NNick87 ha scritto:Si, appunto una crisi.chiaky ha scritto:Comunque la situazione è diversa. Qua si parla di un virus non di una crisi. Parliamo che è complicato persino andare al bar e che si deve bloccare persino il parrucchiere piuttosto che lo spettacolo o lo sport minore (il calciatore di serie A vive benissimo anche senza stipendio). E' un cataclisma generale.NNick87 ha scritto:
Un’azienda sana sopravvive. In parte copri con l’esposizione presso le banche che di prestiti ne concedono pure troppi alla cazzo. Un po’ ad esempio con la solidarietà, tipo gli anticipi dei clienti più fedeli. Un po’ con gli aiuti statali.
Certo se sei in scoperto di conto su 5 banche e hai debiti pluriennali per finanziare la gestione corrente, ciao.
Tra l’altro per le piccole imprese spesso il costi del personale è la voce più consistente e con la cassa integrazione abbatti molto i costi.
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Re: Coronavirus la sindrome mondiale
ah ok, per dire questo basta la terza elementare peròOmbra84 ha scritto:In realtà l ho visto stamattina.tuborovescio ha scritto: [
ahah niente di meglio da fare? ma esiste ancora porta a porta?
e ci voleva quel baccalà per dire che bisogna riaprire con giudizio?
allora è riuscito a farfugliare che esiste qualche italiano capace di uscire rispettando delle regole?
Puoi dire tutto quello che vuoi sulla persona e sui modi, ma intanto se la Campania ad oggi è relativamente sana è anche merito suo.
Poi se Mymag riusciva a gestire meglio la regione Campania, prego a Novembre ci sono le elezioni (forse)
Ed ha anche aggiunto che col cacchio che dal 4 maggio possono andare tutti in giro. Si aprono le fabbriche per lo più, ma andare in giro a cazzo no, perchè altrimenti il contagio riprende e poi sono problemi seri.