stefano61 ha scritto:
Questo per me è molto contro-intuitivo.
Non si deve sparare a casaccio da nessuna parte, per nessuna ragione. Andare al bar, invece, è un' attività normalissima.
Intendi che la responsabilita' morale dovrebbe dipendere non dalla probabilita' dell'effetto, ne' dalla motivazione contingente, ma dal fatto che si svolga un'attivita' normale (se pur del resto in una situazione speciale come una pandemia).
Per dire, portare i bambini a fare una passeggiata nel parco, pur sapendo che qualcuno ci ha appena messo delle mine antiuomo qua e la', e' moralmente migliore che, non so, tirare un freccia con l'arco dentro il proprio garage vuoto (ma al buio ma potrebbe esserci un passante finito li' per sbaglio o un ladro), se lo fai, perche', che so, un pazzo ti ha promessi che se lo fai lui regala 10milioni di euro alla lotta contro il cancro?
Non ha senso mettere le due cose sullo stesso piano, anche nel mezzo di una pandemia. Non è molto illuminante assimilarle per capire se dobbiamo estendere l' omicidio colposo a chi va al bar durante una pandemia.
Perche' no? Il virus e' per me considerabile alla stregua di un'arma. Del resto esiste anche l'intenzionalita' (c'e' chi ha tossito apposta addosso a qualcuno, uccidendolo, di covid, non e' un caso immaginario).
Dire che chi viola le restrizioni anti-pandemiche ha più responsabilità morale di chi spara a casaccio dove è poco probabile colpire qualcuno solleva questioni complicate. Non capisco come tu possa essere così sicuro delle tue intuizioni morali. A me sembrano molto dubbie. Sparare a casaccio - ripeto - è in generale una cosa che non si deve fare. Respirare lo fanno tutti continuamente.
Io non ho violato nessuna restrizione per 9 mesi, ma ho respirato
Io sono abbastanza sicuro, vedo milioni di morti, tutte per contagio. Non vedo grandi problemi nello sparare a casaccio in luoghi isolati, ovviamente se lo fai in chiesa per Natale e' un po'' diverso.
Se respirare in pubblico è pericoloso per la sanità pubblica, si cerca di evitare che la gente entri in contatto. Ma mandare a processo per omicidio chi non si attiene alle misure imposte, capisci che è un altro paio di maniche.
In effetti lo e', ma e' anche un paio di maniche mandare in galera chi spara a casaccio, se lo fanno 40 milioni di italiani. Li mandi tutti in galera? Il problema della quantita' e' esistente, ma e' pratico, non morale.
Penso che ci siano diversi livelli nel 'non attenersi' che implicano anche diverse probabilita' di uccidere potenzialmente, quindi no, non darei il carcere a tutti.
Si fosse dato il carcere a qualcuno, forse ci sarebbero stati problemi di ordine pubblico (ma c'entra poco col nostro discorso), ma immagino si sarebbero salvate moltissime vite, per l'effetto deterrente, immagino. E penso sia questa la cosa rilevante. E non metterei in carcere innocenti, ma persone che hanno agito contro la legge e provocato morti. Non e' abbastanza? Puoi dirmi che a volte non puoi sapere chi ha contagiato il morto, ma a volte nemmeno sai chi e' stato colpito dal proiettile. Ma se lo trovi, lo processi.
La pandemia, di per sè, non è necessariamente qualcosa che fa scattare restrizioni. Poniamo che il nuovo virus che si diffonde in tutto il mondo abbia un tasso di letalità molto basso, diciamo l' 0.001 %, e che in ospedale ci finisca lo 0,01 % di persone. In qual caso, ci sarebbero morti, ma i bar sarebbero aperti e nessuno probabilmente indosserebbe mascherine.
E' una questione di probabilita'. E del fatto che davvero uccida qualcuno. Se vado in macchina dopo una birra e tampono un'altra macchina a 30 all'ora, quale e' 'la probabilita' che quello muoia? Bassissima. Ma se muore, io vado in galera. Per me anche ingiustamente. Pero' solo perche' la probabilita' e' bassissima. Se investo un pedone, a 30 all'ora, e' giusto che ci vada in galera.
Secondo te, saremmo comunque in presenza di omicidi colposi da pandemia?
E anche di istigazione a delinquere, istigazione a strage, tentata strage, in certi casi, si'.
Penso che con leggi diverse semplicemente non ci sarebbero dei morti.
Noi ci inventiamo che non abbiamo leggi diverse perche' siamo in democrazia, ma non e' vero, noi puniamo un sacco di gente restringendo enormemente la loro liberta' per molto meno. Non abbiamo leggi diverse perche' il nostro cervello segue l'abitudine. Se 'suona male' che andare al bar senza mascherina possa essere meritorio di carcere, non lo si fa. O magari lo si fa, dopo 10 anni o 20.
La tua posizione è davvero molto estrema. Alcuni, esagerando molto, parlano di "dittatura sanitaria". Ma la tua posizione è troppo estrema sull' altro versante, paragonando le violazioni delle restrizioni - o addirittura comportamenti leciti, ma rischiosi - al lancio di bombe a grappolo
Ma no, ho detto solo che anche quello e' legale. Non lo paragono a quello, pero', lo paragono a lievi incidenti a basso rischio dopo poco alcol e per colpa propria, che pero' ogni tanto fanno morire qualcuno e che in totale fanno morire 40mila persone l'anno.
Poi certo, gli accertamenti sarebbero assai piu' difficili, ma quello riguarda i farsi beccare, non la responsabilita' morale.
Riguardo ancora all'esempio dello sparare. Supponiamo che venga una guerra, e dobbiamo armarci tutti e fare una guerriglia per difendere il paese. La guerriglia, normalmente, fa morire molti innocenti passati di li' per caso. Ammettiamo che quindi lo stato, per proteggere gli innocenti, legiferasse che non possiamo difenderci e il nemico ci sconfigge, ci conquista e ci riduce in schiavitu'. Avrebbe anche senso parlare, in quel caso, di dittatura sanitaria. Ma, in quel contesto (discutibile assai), avrebbe senso arrestare chi spara.
Non credo che stiamo vivendo in una dittatura sanitaria, ma, anche se fosse, sarebbe una dittatura non coercitiva, in pratica, o molto poco.
Per dire, se lo stato vietasse per legge salami prosciutti zucchero, sale, perche' fanno male alla salute, in qualunque dose, potremmo forse parlare di dittatura sanitaria. Ma se queste leggi si traducessero in 'nessuno le segue e la polizia non interviene nemmeno con delle multe, sarebbe una dittatura sanitaria che sbaglia rispetto al proprio obiettivo.
Ovviamente qualcuno puo' preferire uno stato dove la gente muore e l'economia va male. Ma se non vuole questo per me dovrebbe ritenere colpevoli i responsabili.
Ma poi, se non sono responsabili di causare malattie e morte, di cosa altro sono responsabili i trasgressori covid? Insomma, perche' ed io non tragsrediamo? Non ci sono altri motivi.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)