Paolo79 ha scritto:certo che l'europa non ha 8 nazioni , mi sono fermato a quelle più significative o quelle più nominate. tu ne hai messe altre e hai fatto benissimo, considerando la seconda ondata non siamo sul podio ma siamo comunque nella fra i primi 5-10.
ma ricordati che se consideriamo da marzo in poi siamo al secondo posto.
questi numeri lascerebbero pensare che l'Italia é un paese che ha applicato poche restrizioni secondo la tua tesi (meno restrizioni ,
piu morti) .e invece é l'opposto.
per cui , dati alla mano, non é vero che aumentando le restrizioni , diminuisci il numero dei morti.
#tuttoqua
dai, non puoi pensare davvero quello che hai scritto. I morti sono aumentati o diminuiti in base alle restrizioni in tutti i paesi europei. Poi ovviamente ci sono anche altri fattori.
Ma il punto principale e' 'quali restrizioni e soprattutto quando'. L'Italia nella prima fase della pandemia e' stata una di quelle con meno restrizioni nella fase di sviluppo del virus (inizialmente, nemmeno sapevano che ci fosse, era tutto aperto). Non e' stata una delle prima a mettere a mascherina. Non e stata una delle prime a chiudere le scuole in autunno. Non e' stata nemmeno una di quelle con un numero di restrizioni eccezionale.
Il numero di morti diminuisce aumentando le restrizioni utili in tempo utile, non mettendo restrizioni a caso nel momento sbagliato, questo e' evidente.
Ma poi, se in Italia ci sono altri fattori che contribuiscono a un numero maggiore di morti (densita' abitativa, abitanti indisciplinati, disorganizzzazione di stato e regioni, mancanza del personale sanitario capace, e cosi' via), tanto piu servono restrizioni (giuste).
Ricordo ancora che qui (quando erano bravi e non avevamo morti), le visite a ospedali a RSA erano proibite ben prima che in Italia, ben prima che ci fossero casi. Erano maggiori restrizioni e sono servite molto.
Oppure, sempre qui e in Italia, in tempi recenti i ristoranti sono stati aperti piu' in Italia che qui, solo che in Italia erano aperti con delle regole, qui o chiusi del tutto o quasi senza regole.
O che so, l'Italia mai tra le piu' restrittive negli spostamenti aerei o sul confine, rispetto a molti altri paesi europei.
Dipende da quali restrizioni, e quando sono prese.
Sta di fatto che poi va visto l'effetto in condizioni simili, nello stesso paese. E lo vediamo chiaramente, la differenza tra un febbraio senza restrizioni e oggi (la' dove c'era il virus a febbraio).
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)