Monheim ha scritto:
please narracene qualcuno
I casi più imbarazzanti, e anche - per certi versi - più buffi, son quelli in cui non è subìto chiaro se la persona alla quale ti trovi di fronte sia un uomo o una donna, oppure vieni proprio fuorviato e sei sul punto di dire - o magari lo dici proprio - "ma questo non è il suo certificato...", per poi morderti la lingua, e rimediare una figuraccia se non ti fermi in tempo.
Anche valutare l' età, a volte non è facile, e si rischia di sembrare offensivi se si richiede un supplemento di verifica richiedendo la carta d' identità. Poi, c' il problema dei nomi di battesimo, non sempre di facile interpretazione: alcune ragazze, per esempio, si chiamano Andrea o Michele (non so da dove arrivi quest' ultima storpiatura di Michelle, ma tant' è).
Spesso, poi, le persone si sbagliano, e ti forniscono - quasi sempre in buona fede, ma non lo si sa per certo prima di completare le verifiche - il certificato di un familiare. Un caso divertente di questo tipo quello di una ragazza sui 20 anni che mi presenta il Green Pass di una signora nata nel 1928, alla quale non ho saputo resistere alla tentazione di dire "Però, li porti bene per essere del '28!". Ovviamente, era il certificato della nonna, ma poi non riusciva a recuperare il suo, e siam stati lì un bel po' con lei che lo cercava nel cellulare del padre. Alla fine, la direttrice del cinema si è impietosita e - valutandola in buona fede - l' ha fatta passare.
Molti sbagliano certificato, e ne forniscono uno scaduto, oppure l' esito di un test. Cadono dalle nuvole quando dici che non è valido, e insistono che è lo stesso usato poche ore prima - al chè, se possibile, si vanno a leggere i dettagli, e solo allora si convincono che ne hanno esibito uno diverso. Qualcuno si impunta, e minaccia di chiamare la Polizia
Parecchi non salvano il Pass sul telefono e - essendoci poco campo nell' atrio del cinema - bisogna spedirli fuori per accedere alla rete. Alcuni, però, hanno dimenticato le credenziali di accesso all' app IO o al Fascicolo Sanitario, che magari sono scadute e vanno reinserite; e altri non trovano più il Pass nella galleria del telefono, perchè non l' hanno salvato nei preferiti.
Poi, c' è chi ha cambiato telefono e ha perso i dati, chi lo ha scarico (e allora si cerca di provvedere con caricatori posizionati in biglietteria), e - soprattutto - chi presenta dei cartacei illeggibili, perchè sbiaditi, spiegazzati, stampati male.... Molti hanno, sul telefono, delle foto del certificato anzichè l' originale, e pure quelli sono spesso di difficile lettura.
Una sera, una signora ci ha presentato una foto di qualcosa che assomigliava di più a un uovo alla coque che a un QR Code, e riuscire a non ridere non è stato facile....
Tra i tentativi di frode, uno ridicolo è stato quando si è presentato un ragazzo con un Pass che poteva sembrare il suo, ma il mio collega al controllo sapeva che non lo era perchè lo ha riconosciuto come un compagno di scuola di suo figlio dal nome diverso da quello che risultava sul certificato. Lui si è giustificato dicendo che si era dimenticato il proprio, e allora ne usava un altro. Rispedito a casa.
Ma tanti saranno entrati proprio in questo modo, visto che non controlliamo certo tutti i documenti di identità.