Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Dibattito sulla vita sociale, sui problemi politici e sui microchip nei vaccini
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Renudo
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Renudo »

uglygeek ha scritto:Che motivazioni dà l’azienda per sopprimere lo smart working se ha dato buoni risultati?
Oltretutto in questa fase si assoggettano al rischio di denunce se uno dei loro lavoratori ne contagia un altro.
Motivazioni?
In Brianza?
Circolare dell'Ufficio Personale che comunicava l'obbligo di essere presenti, a partire dalla settimana 24, almeno tre giorni in azienda e via (la prossima, 23, ferie/festività+CIG, per la cronaca).
Giusto evidenziare anche le entusiastiche richieste da parte di alcuni colleghi di poter essere presenti anche per quattro o tutti e cinque i giorni lavorativi.
Tu probabilmente vivi da troppo tempo all'estero.
Noi non impareremo mai.
Ultima modifica di Renudo il gio mag 28, 2020 6:48 pm, modificato 2 volte in totale.
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Renudo
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Renudo »

BackhandWinner ha scritto:
ReKal ha scritto:Da noi è già iniziata la corsa a far rientrare le persone il più possibile in azienda sotto l’occhio vigile del padrone.

Smartworking?
Un incidente di percorso da chiudere al più presto anche quando dati oggettivi dimostrano che sarebbe stato vantaggioso tanto per il lavoratore (vabbè, sappiamo quanto conti) quanto per l’azienda (ma la paura di perdere il controllo è troppo forte).

Per me resterà pochissimo di questa esperienza, la Brianza velenosa non si smentisce mai…
Settore, if I may ask?
Nessun problema.
Settore metalmeccanico, accessori e ferramenta per l'industria del mobile.
Brianza dura e pura.
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uglygeek
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da uglygeek »

ReKal ha scritto:
uglygeek ha scritto:Che motivazioni dà l’azienda per sopprimere lo smart working se ha dato buoni risultati?
Oltretutto in questa fase si assoggettano al rischio di denunce se uno dei loro lavoratori ne contagia un altro.
Motivazioni?
In Brianza?
Circolare dell'Ufficio Personale che comunicava l'obbligo di essere presenti, a partire dalla settimana 24, almeno tre giorni in azienda e via (la prossima, 23, ferie/festività+CIG, per la cronaca).
Giusto evidenziare anche le entusiastiche richieste da parte di alcuni colleghi di poter essere presenti anche per quattro o tutti e cinque i giorni lavorativi.
Tu probabilmente vivi da troppo tempo all'estero.
Noi non impareremo mai.
Ho capito, ma e' un'azienda metalmeccanica, forse parte dei lavoratori davvero devono avere accesso a macchine in azienda? O stai parlando solo degli impiegati? Poi capisco che gli ordini arrivino dall'alto, ma alla fine qualcosa dovranno dirvi. Lavoravate bene da casa o no?
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uglygeek
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da uglygeek »

BackhandWinner ha scritto:
uglygeek ha scritto:Storia del remote-working: https://www.newyorker.com/culture/annal ... =TNY_Daily
"A corner office isn’t as impressive over Zoom" :D Vanitas vanitatum.
Per il resto: sarà che sono ostile alla tesi sostenuta, ma mi sembra argomentata in modo molto modesto. Questo 'kind of magic' che si creerebbe nelle pause caffè non si sa da dove venga né come, né perché. E comunque io non l'ho mai visto. Vedo invece chiaro e palese lo spreco di risorse, tra l'orrore del 'commuting' e gli sfiancanti tempi morti in ufficio (chiacchiericcio e stronzate all over the place).
C'è sicuramente una componente soggettiva: chi vive di queste cose, chi non le sopporta. Contrattiamo e cerchiamo di avvicinarsi all'ottimo paretiano, ecchecazzo. :) (ce n'è anche una oggettiva: lavorassi al MIT o all'Economist probabilmente apprezzerei molto di più la vita d'ufficio, non esattamente uguale a sprecare ore di vita dentro a tre piani scalcagnati nella zona industriale di una periferia di provincia...)

P.S.: ma yahoo non è poi finita comprata per 4 soldi?

P.P.S: yes: https://en.wikipedia.org/wiki/Yahoo!#De ... n_purchase
Marissa, brutta stronza che controlli i log dei dipendenti al server aziendale: ben ti sta #113#
Credo che tutte le aziende controllino i log degli accessi ai server, i numeri aggregati almeno. Anche se poi non e' nemmeno detto che uno debba essere collegato per lavorare.

Per capire Marissa Meyer pensa che una volta racconto' che per capire quale azienda avrebbe avuto successo andava di domenica in giro per la Silicon Valley a contare quante macchine erano nel parcheggio, secondo lei le aziende, specie le startup, dove la gente non lavora 7 giorni la settimana non avevano speranza di successo.

Il 'kind of magic' che si crea interagendo negli uffici un po' esiste davvero. Addirittura, quando Steve Jobs progetto' la nuova mega-sede di Apple a Cupertino chiese agli architetti di mettere pochi bagni molto grandi, cosicche' la gente dovesse camminare e nel tragitto fisicamente incontrare colleghi e magari scambiare qualche idea.
Ma anche qui, dipende molto dal lavoro. E' un po' anche la dialettica che c'e' tra fautori dell'open space e degli uffici singoli, ci sono team che lavorano davvero meglio condividendo uno spazio comune, ci sono persone che lavorano meglio isolandosi nel proprio ufficio.

Vanno pesati i vantaggi e gli svantaggi, il tempo guadagnato nel non-pendolarismo ma anche lo stress aggiuntivo e la mancanza di confini tra lavoro e non lavoro.

Tu con lo smart working vai a giocare a tennis tutte le sere, ma c'e' chi non la vive cosi' bene.
Da quanto so io, nelle grandi aziende informatiche la produttivita' in questi due mesi e' cresciuta sensibilmente. Nel nostro caso si puo' misurare facilmente in termine di numero di cambiamenti al codice, richieste di commenti, e altre metriche. Guardando i dati si vede che la gente comincia a lavorare prima la mattina, e finisce piu' tardi la sera, senza piu' fare un'oretta di pausa all'ora di pranzo. Inoltre ci sono sempre piu' modifiche che arrivano la sera tardi, ad ogni ora della notte, e nel weekend. In piu' ci sono molti piu' meeting online, e in media piu' lunghi di prima, perche' bisogna pur comunicare con i colleghi. Ora le aziende sono preoccupate per il burnout generale che potrebbe conseguire da tutto questo.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Renudo »

uglygeek ha scritto:
ReKal ha scritto:
uglygeek ha scritto:Che motivazioni dà l’azienda per sopprimere lo smart working se ha dato buoni risultati?
Oltretutto in questa fase si assoggettano al rischio di denunce se uno dei loro lavoratori ne contagia un altro.
Motivazioni?
In Brianza?
Circolare dell'Ufficio Personale che comunicava l'obbligo di essere presenti, a partire dalla settimana 24, almeno tre giorni in azienda e via (la prossima, 23, ferie/festività+CIG, per la cronaca).
Giusto evidenziare anche le entusiastiche richieste da parte di alcuni colleghi di poter essere presenti anche per quattro o tutti e cinque i giorni lavorativi.
Tu probabilmente vivi da troppo tempo all'estero.
Noi non impareremo mai.
Ho capito, ma e' un'azienda metalmeccanica, forse parte dei lavoratori davvero devono avere accesso a macchine in azienda? O stai parlando solo degli impiegati? Poi capisco che gli ordini arrivino dall'alto, ma alla fine qualcosa dovranno dirvi. Lavoravate bene da casa o no?
Giusta osservazione, mancano alcune informazioni importanti per contestualizzare il commento.

Innanzitutto preciso che non sto parlando di produzione perché è chiaro che in questo caso la presenza fisica è imprescindibile, ma del mio ruolo e di quello dei miei colleghi che, in estrema sintesi, si occupano, a diversi livelli, di vendita in Italia e all'estero.

Da casa non si lavorava bene, si lavorava meglio, molto meglio.

Obiettivi quotidiani/settimanali/mensili puntualmente raggiunti grazie ad una gestione del tempo, soprattutto per chi segue l’estero, molto più flessibile e razionale negli orari.

Un esempio?

Io mi occupo, tra gli altri, dei mercati di Centro e Sud America e, concedendomi qualche approssimazione, queste sono le due situazioni:

Orario giornaliero standard:
07:00-18:30 Lavoro (incluso trasferimento casa/ufficio/casa e circa 30 minuti di pausa pranzo)
18:30-22:00 Famiglia (incluso tempo passato con il bambino, passeggiata cane e cena)
22:00-24:00 Moglie (varie ed eventuali, più frequentemente discussione sulla scelta del film da vedere)
Tempo di lavoro effettivo: 9 ore (mediamente produttivo)
Tempo dedicato alla vita: 5 ore e 30 minuti (non considero la pausa pranzo in ufficio per ovvie ragioni)

Orario giornaliero in smartworking:
07:00-10:00 Famiglia (bambino sveglio, moglie così così, cane contentissimo di vedermi la mattina)
10:00-13:00 Lavoro
13:00:14:00 Famiglia
14:00-18:00 Lavoro
18:00-22:00 Famiglia
22:00-24:00 Lavoro (il bambino dorme, non litigo con mia moglie per scegliere il film, telefono/chatto/scrivo ai clienti in tempo reale).
Tempo di lavoro effettivo: 9 ore (molto produttivo)
Tempo dedicato alla vita: 9 ore (poco meno del doppio rispetto all'orario standard)

Al netto di tutte le semplificazioni utilizzate per non scrivere un post di due pagine per me non c’è paragone.

Miglior gestione del tempo personale, più efficienza nel tempo dedicato al lavoro.

Poi è chiaro che mentre sono a passeggio col cane o gioco col bambino butto l'occhio al telefono, chiaramente sempre acceso, per vedere se c'è qualche urgenza, se il bambino mi chiama mentre sto mandando una mail mi interrompo per ascoltarlo ecc. ma a grandi linee la situazione è quella descritta sopra.

Infine, in merito alla richiesta (ordine) di rientro, l’azienda non è tenuta a dare nessuna spiegazione.

Il capo vuole la gente in ufficio per poterla controllare?

La gente deve tornare in ufficio, punto.

Posso capire che per chi lavora da anni all’estero sia difficile da capire ma la mentalità più diffusa in Italia, anche nei distretti più industrializzati come quello in cui vivo, è ancora questa.

D’altronde se la nostra economia è quella che è un motivo dovrà pur esserci.

Scusate per la lunghezza del post.
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Monheim
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Monheim »

Rekal, anzitutto grazie mille della puntuale e circostanziata testimonianza.
Son dispiaciuto e incazzato per te, ma non credere che all'estero sia molto meglio, eh.

Che io sappia in Regno Unito non è granché diverso e al capo supremo dell'azienda per cui lavoro pare non piaccia l'idea di lavorare da casa quindi prima o dopo si dovrà tornare nel fucking ufficio sebbene pure per noi valga lo stesso discorso in termini di produttività.
BackhandWinner ha scritto: Semplice: il ritardo culturale (grave). Sarebbe bello vederli sommersi dagli eventi, se esistesse, Taleb permettendo, una 'selezione naturale' di mercato (con tutta la comprensione per i dipendenti, tra i quali il nostro compare forumista).
Non credo sia per tutti una questione di ritardo culturale quanto di volontà di controllo e sicurezza anche se vabbè... Il tema è stato sviscerato nelle pagine precedenti, in caso ti interessasse e non le avessi lette.

Quanto alla maledizione, sono d'accordo. Sei perfino peggio di Mirka...
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Paolo79
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Paolo79 »

se volete convincere le aziende a continuare con lo smartworking dovrete convincerle che é conveniente per loro e non necessariamente per voi.
rekal ha dato un spunto interessante e cioè ha messo sul tavolo il fatto che con questo sistema poteva dedicare il tempo necessario al Sudamerica in orario serale italiano, cosa che altrimenti non sarebbe avvenuta (causa varie ed eventuali con la moglie :D ).
é tutto li il concetto , trovare la chiave interessante per loro e non per voi
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Renudo »

Monheim ha scritto:Rekal, anzitutto grazie mille della puntuale e circostanziata testimonianza.
Son dispiaciuto e incazzato per te, ma non credere che all'estero sia molto meglio, eh.

Che io sappia in Regno Unito non è granché diverso e al capo supremo dell'azienda per cui lavoro pare non piaccia l'idea di lavorare da casa quindi prima o dopo si dovrà tornare nel fucking ufficio sebbene pure per noi valga lo stesso discorso in termini di produttività.
Ti ringrazio per la solidarietà :) ma non sono particolarmente dispiaciuto o incazzato.

Piuttosto disilluso, una volta di più, dal fatto che in Italia ogni minimo cambiamento di buon senso (perchè di questo stiamo parlando, non di una rivoluzione) equivalga a spostare una montagna.

Nel mio caso specifico, ben prima di questa situazione, ho provato a spiegare in azienda che in ruoli come il mio un giusto compromesso tra smartworking e lavoro con orario "tradizionale" potrebbe portare benefici a tutti (mi trovo spesso a dovermi interfacciare con altri enti aziendali, sopratutto la Ricerca e Sviluppo per progetti specifici e quindi un rapporto di due giorni a tre o tre a due sarebbe perfetto) ma quando dall'altra parte la mentalità è quella di persone, nel mio ruolo, che chiedono se non è proprio possibile estendere i giorni di presenza perchè "mi manca il feeling con l'azienda" (testuale) capisci bene che alla fine ti ritrovi ad essere sempre il rompicoglioni che rema contro l'azienda e ti passa la voglia.

Repetita iuvant: non impareremo mai.
MM
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Renudo »

uglygeek ha scritto:
BackhandWinner ha scritto:
uglygeek ha scritto:Storia del remote-working: https://www.newyorker.com/culture/annal ... =TNY_Daily
"A corner office isn’t as impressive over Zoom" :D Vanitas vanitatum.
Per il resto: sarà che sono ostile alla tesi sostenuta, ma mi sembra argomentata in modo molto modesto. Questo 'kind of magic' che si creerebbe nelle pause caffè non si sa da dove venga né come, né perché. E comunque io non l'ho mai visto. Vedo invece chiaro e palese lo spreco di risorse, tra l'orrore del 'commuting' e gli sfiancanti tempi morti in ufficio (chiacchiericcio e stronzate all over the place).
C'è sicuramente una componente soggettiva: chi vive di queste cose, chi non le sopporta. Contrattiamo e cerchiamo di avvicinarsi all'ottimo paretiano, ecchecazzo. :) (ce n'è anche una oggettiva: lavorassi al MIT o all'Economist probabilmente apprezzerei molto di più la vita d'ufficio, non esattamente uguale a sprecare ore di vita dentro a tre piani scalcagnati nella zona industriale di una periferia di provincia...)

P.S.: ma yahoo non è poi finita comprata per 4 soldi?

P.P.S: yes: https://en.wikipedia.org/wiki/Yahoo!#De ... n_purchase
Marissa, brutta stronza che controlli i log dei dipendenti al server aziendale: ben ti sta #113#
Credo che tutte le aziende controllino i log degli accessi ai server, i numeri aggregati almeno. Anche se poi non e' nemmeno detto che uno debba essere collegato per lavorare.

Per capire Marissa Meyer pensa che una volta racconto' che per capire quale azienda avrebbe avuto successo andava di domenica in giro per la Silicon Valley a contare quante macchine erano nel parcheggio, secondo lei le aziende, specie le startup, dove la gente non lavora 7 giorni la settimana non avevano speranza di successo.

Il 'kind of magic' che si crea interagendo negli uffici un po' esiste davvero. Addirittura, quando Steve Jobs progetto' la nuova mega-sede di Apple a Cupertino chiese agli architetti di mettere pochi bagni molto grandi, cosicche' la gente dovesse camminare e nel tragitto fisicamente incontrare colleghi e magari scambiare qualche idea.
Ma anche qui, dipende molto dal lavoro. E' un po' anche la dialettica che c'e' tra fautori dell'open space e degli uffici singoli, ci sono team che lavorano davvero meglio condividendo uno spazio comune, ci sono persone che lavorano meglio isolandosi nel proprio ufficio.

Vanno pesati i vantaggi e gli svantaggi, il tempo guadagnato nel non-pendolarismo ma anche lo stress aggiuntivo e la mancanza di confini tra lavoro e non lavoro.

Tu con lo smart working vai a giocare a tennis tutte le sere, ma c'e' chi non la vive cosi' bene.
Da quanto so io, nelle grandi aziende informatiche la produttivita' in questi due mesi e' cresciuta sensibilmente. Nel nostro caso si puo' misurare facilmente in termine di numero di cambiamenti al codice, richieste di commenti, e altre metriche. Guardando i dati si vede che la gente comincia a lavorare prima la mattina, e finisce piu' tardi la sera, senza piu' fare un'oretta di pausa all'ora di pranzo. Inoltre ci sono sempre piu' modifiche che arrivano la sera tardi, ad ogni ora della notte, e nel weekend. In piu' ci sono molti piu' meeting online, e in media piu' lunghi di prima, perche' bisogna pur comunicare con i colleghi. Ora le aziende sono preoccupate per il burnout generale che potrebbe conseguire da tutto questo.
In generale non sono considerazioni sbagliate ma non sono minimamente rapportate alla situazione italiana.

Porti esempi della Silicon Valley quando una media impresa italiana (media eh, già un'eccezione perchè il nostro tessuto industriale è composto da piccole quando non micro imprese) normalmente si appoggia ad un terzista/cantinaro per la fornitura di componenti chiave per un prodotto qualsiasi.

Poi, sul fatto che anche per il lavoro in smartworking sia necessaria una regolamentazione non ci piove ma siamo ad anni luce dall'averne una necessità.

Ad oggi la situazione è che ci si arrangia un qualche modo nei periodi di necessità come questo poi, passato il momento, tutti di corsa in ufficio sotto stretto controllo.

Serve? No
Importa al tipico piccolo/medio imprenditore? No

Avanti così.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Nickognito »

Paolo79 ha scritto:se volete convincere le aziende a continuare con lo smartworking dovrete convincerle che é conveniente per loro e non necessariamente per voi.
rekal ha dato un spunto interessante e cioè ha messo sul tavolo il fatto che con questo sistema poteva dedicare il tempo necessario al Sudamerica in orario serale italiano, cosa che altrimenti non sarebbe avvenuta (causa varie ed eventuali con la moglie :D ).
é tutto li il concetto , trovare la chiave interessante per loro e non per voi
in molti casi c'e' anche una miopia aziendale, ma ovviamente bisogna vedere se tutti sono responsabili come ReKal a lavorare dalle dieci a mezzanotte.

Per me e' essenziale la questione dello spostamento, anche. Prima lavorare da casa ed evitarmi due ore perse al giorno (perse, beh, musica, pensieri, letture) era importante, adesso mi evito 25 minuti a piedi tra andare e tornare, che fa anche bene, magari passando dal parco.

Poi all'Italia, di solito, manca una capacita' manageriale, troppe piccole aziende.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Renudo »

Nickognito ha scritto:Poi all'Italia, di solito, manca una capacita' manageriale, troppe piccole aziende.
Basta commenti sulla situazione lavorativa in Italia da chi sta all'estero.
Se solo scrivono "di solito", presupponendo che esistano situazioni differenti, è chiaro che hanno perso il polso della situazione.
:D :D :D
(Tre faccine e precisazione, a scanso di equivoci, sul fatto che non vuole essere un commenro offensivo)
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da maxredo »

Paolo79 ha scritto:se volete convincere le aziende a continuare con lo smartworking dovrete convincerle che é conveniente per loro e non necessariamente per voi.
Purtroppo è tutta qui la questione
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Renudo »

Nickognito ha scritto:...in molti casi c'e' anche una miopia aziendale, ma ovviamente bisogna vedere se tutti sono responsabili come ReKal a lavorare dalle dieci a mezzanotte...
E' solo miopia aziendale.

Negli orari che mi sono dato in questi mesi (n.d.a.: organizzazione dello smartworking, tema interessante che meriterebbe topic dedicato) non c'è nessun senso di responsabilità diverso da quello che ho normalmente in uffico.
Ho temi urgenti da affrontare con i clienti Latinoamericani? Perfetto, lo faccio fino alla 01:00 e domani dormo un'ora in più.
Ho delle "varie eventuali" da affrontare con mia moglie? Perfetto, lo faccio stasera e domani mi alzo un'ora prima per rispondere ai clienti su temi non urgenti.
Non ho temi urgenti da affrontare con i clienti e mia moglie ha mal di testa? Perfetto, cazzeggio su MyMag e domani mi sveglio alla solita ora (Nota per i più giovani: trattasi di situazione standard in un matrimonio, sapevatelo e fatevi i vostri conti. Chi dice il contrario mente).
Io vivo meglio e lavoro meglio.
Per l'azienda media italiana questo è inconcepibile.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Monheim »

Nickognito ha scritto: Per me e' essenziale la questione dello spostamento, anche. Prima lavorare da casa ed evitarmi due ore perse al giorno (perse, beh, musica, pensieri, letture) era importante, adesso mi evito 25 minuti a piedi tra andare e tornare, che fa anche bene, magari passando dal parco.
Purtroppo o per fortuna (io accendo la seconda) il mondo non ruota attorno a Nickognito e Monheim che stanno vicini al luogo di lavoro per i quali non cambia granché riguardo al commuting.
(tuttavia gli stessi potrebbero muovere il culo, quantomeno all'interno del proprio stato, in caso di smart working forevah)

Invece una significativa percentuale delle persone (la gran parte) oggigiorno si deve sobbarcare rotture di minchia per raggiungere il luogo di lavoro sia tramite mezzo proprio o pubblico e sembra proprio che per tanti (sicuramente tutti i miei colleghi, citando un piccolo esempio) sia preferibile risparmiare tempo e soldi tra carburante e mezzi pubblici per assolvere una funzione per cui non cambia assolutamente nulla essere in ufficio o a casa non intaccando minimamente l'efficienza.

Tutto questo per giunta in un contesto di svantaggio (lockdown) che ha comportato altresì la presenza in casa di bambini che sarebbero assenti (a scuola primaria o materna per chi li porterebbe comunque) in un mondo senza pandemia.

Orbene, stando alle varie testimonianze del microcampione MyMag, pare decisamente che il lavoro da casa non abbia pregiudicato il rendimento complessivo, ma anzi lo ha financo reso migliore in minor o maggior misura, oltre ad avere il dipendente più sereno con più tempo e soldi a disposizione.

maxredo ha scritto:
Paolo79 ha scritto:se volete convincere le aziende a continuare con lo smartworking dovrete convincerle che é conveniente per loro e non necessariamente per voi.
Purtroppo è tutta qui la questione
È stato detto in precedenza. Per quanto irrilevanti, non si pagherebbero più affitti o acquisti di stabili, riscaldamento/aria condizionata, illuminazione eccetera.

Come già scritto, è da capire se il risparmio di cui sopra è marginale/tollerabile rispetto ai due motivi per cui si desiderano le persone in ufficio, come galline in batteria, ossia controllo delle stesse e sicurezza dei dati, aspetti anch'essi sviscerati in precedenza.

ReKal ha scritto:ma quando dall'altra parte la mentalità è quella di persone, nel mio ruolo, che chiedono se non è proprio possibile estendere i giorni di presenza perchè "mi manca il feeling con l'azienda" (testuale) capisci bene che alla fine ti ritrovi ad essere sempre il rompicoglioni che rema contro l'azienda e ti passa la voglia.
Quanti anni ha sta gente a cui manca il feeling con l'azienda? :lol:

Perché temo sia anche una problematica d'età nel senso che i meno giovani son magari ancora ancorati all'idea di essere in ufficio tipo con pennarello e lavagna fisica su cui scrivere e confrontarsi coi colleghi. Ma forse mi sbaglio...
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Nickognito »

Non capisco se non leggiate o siete troppo fanatici, boh :)

Io sono il primo a sostenere un incremento dello smart working e miopia aziendale. Ma questa vostra incondizionata preferenza per lo smartworking contrasta con:

- Molti semplicemente non vogliono farlo, ne' hanno una casa adatta a farlo. Ne' ritengono sano stare in casa tutto il giorno con la moglie, che so, in due stanze entrambi a lavorare tutto il giorno insieme, entrambi in videoconferenza nella stessa stanza. Estendere lo smartworking come unico modo di lavorare, risparmiando sugli affitti e chiudendo gli uffici, significa escludere quei lavoratori. La maggioranza dei miei colleghi voleva andare in ufficio a Marzo, e chiedeva eccezioni per farlo durante il lockdown.

- Ovviamente spesso non si puo', e si, anche per questioni di sicurezza.

- Ovviamente ci sarebbero maggiori disoccupati (chi fa le pulizie non sarebbe rimpiazzato, la sicurezza, eccetera)

- Per valutarne l'efficienza, non basta dire 'io e e il mio amico lavoriamo meglio', va visto il rendimento di tutti, inn particolare dei piu' fannulloni (che di solito ci sono).

- Soprattutto, se tutti facessero smart working, gli stipendi calerebbero (no, se l'imprenditore vede calare i costi non regala la differenza ai dipendenti, se la tiene, e si approfitta del fatto di poter assumere gente che lavora da dove la vita costa meno)

- Immagino molti di voi, come me, avete fatto diversi anni di smartworking da casa per capire i CONTRO (i PRO si capiscono subito, delle cose, i difetti si vedono a lungo termine). Bene, per me i risvolti psicologici e sociali, a lungo termine (anni, appunto), negativi possono essere rilevanti, non certo per tutti, ma per una buona meta' di persone, non i soliti VECCHI che tanto dispiacciono su Mymag (non si capisce perche' ci scriviate, per altro, visto che siamo un forum di anziani). Anche in termini di uguaglianza, un ufficio consente a tutti di avere la propria stanza, tavolo, monitor, cucina, quel che e', mentre il lavoro da casa implica chi lavora da un ufficio casalingo vero e proprio e poi si fa il bagno in piscina in pausa pranzo e chi lavora in due in un monolocale su un divano dismesso, e tre bambini urlanti.

Quindi ci sono pro e contro, certo dispiace non trarre insegnamenti da questa situazione aumentando il lavoro da casa senza miopia aziendale, ma da qui a celebrare lo smartworking come un panacea, ce ne vuole.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Messaggio da Johnny Rex »

Nickognito ha scritto:non i soliti VECCHI che tanto dispiacciono su Mymag (non si capisce perche' ci scriviate, per altro, visto che siamo un forum di anziani).
come se un 45enne fosse un 65enne, Certo :D

I Motivi si sanno; 1) Difficoltà delle/nelle iscrizioni 2) Che il forum purtroppo è un social comunicativo bypassato da molti altri (più immediati, più stupidi e anche più estemporanei)

Fine OT

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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Nickognito »

Johnny Rex ha scritto:
Nickognito ha scritto:non i soliti VECCHI che tanto dispiacciono su Mymag (non si capisce perche' ci scriviate, per altro, visto che siamo un forum di anziani).
come se un 45enne fosse un 65enne, Certo :D
Ah, siam tutti 45 enni qui? :D Mi sembra ci siano piu' sessantenni che teenagers, eh.

Ma poi di certo tutti questi colleghi vecchi a cui manca la socialita' dell'ufficio non saranno 65enni, quanti colleghi 65 enni avete? Avranno 50 anni.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da scooter »

Istintivamente d'accordo con ReKal, ma poi interviene la lucidità e tocca dare molta ragione a Nickognito.
Aggiungo che un mondo di gente che lavora da casa è un mondo di gente che non usa/compra/cambia più l'automobile per anni e anni e anni. Il che è un problema per chi campa di petrolio, per chi campa di automobili, per chi campa dell'indotto siderurgico, per chi campa dell'indotto plastico, per chi campa dell'indotto delle vernici ecc. ecc. E come questo, molti altri settori possono risentire di effetti domino devastanti.
No, per me ci sono troppi interessi in ballo che congiurano contro lo smart working perenne. Poi SICURAMENTE per alcune specifiche figure la cosa sarebbe possibile e financo auspicabile in ottica aziendale ove non intervenisse l'ansia da controllo che molti hanno giustamente sottolineato.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Nickognito »

ah, l'obiezione sul fatto che aumenterebbe la disoccupazione (e lederebbe altri interessi), per me era la meno vincolante, nel senso che economicamente (nel senso vero della parola), conviene evitare sprechi inutili (come andare e tornare dall'ufficio). Le vere obiezioni erano le altre.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da scooter »

Nickognito ha scritto:ah, l'obiezione sul fatto che aumenterebbe la disoccupazione (e lederebbe altri interessi), per me era la meno vincolante, nel senso che economicamente (nel senso vero della parola), conviene evitare sprechi inutili (come andare e tornare dall'ufficio). Le vere obiezioni erano le altre.
Sì, ma tu dicevi perché la gente non dovrebbe eccitarsi troppo all'idea di lavorare da casa; io aggiungevo una ragione forte per cui non lo vogliono le aziende
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Johnny Rex »

scooter ha scritto:Istintivamente d'accordo con ReKal, ma poi interviene la lucidità e tocca dare molta ragione a Nickognito.
Aggiungo che un mondo di gente che lavora da casa è un mondo di gente che non usa/compra/cambia più l'automobile per anni e anni e anni. Il che è un problema per chi campa di petrolio, per chi campa di automobili, per chi campa dell'indotto siderurgico, per chi campa dell'indotto plastico, per chi campa dell'indotto delle vernici ecc. ecc. E come questo, molti altri settori possono risentire di effetti domino devastanti.
No, per me ci sono troppi interessi in ballo che congiurano contro lo smart working perenne. Poi SICURAMENTE per alcune specifiche figure la cosa sarebbe possibile e financo auspicabile in ottica aziendale ove non intervenisse l'ansia da controllo che molti hanno giustamente sottolineato.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Johnny Rex »

Per quanto riguarda il settore legislativo almeno in ambito civilistico sospesi i processi fino al 2021 :o (altro che Settembre..) a meno che il Giudice non decida necessità e urgenza indifferibile delle cause in questione . Avevano appena iniziato a sperimentare la possibilità dei procedimenti via remoto e subito il no. Nel 2021 vai con paralisi dei procedimenti per sovraccarico, e ovviamente bye bye alle multe per violazione della quarantena :)

A Proposito di Svecchiamenti da fare e settori arteriosclerotici..

F.F.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Nickognito »

Johnny Rex ha scritto:Per quanto riguarda il settore legislativo almeno in ambito civilistico sospesi i processi fino al 2021 :o (altro che Settembre..) a meno che il Giudice non decida necessità e urgenza indifferibile delle cause in questione . Avevano appena iniziato a sperimentare la possibilità dei procedimenti via remoto e subito il no. Nel 2021 vai con paralisi dei procedimenti per sovraccarico, e ovviamente bye bye alle multe per violazione della quarantena :)

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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Monheim »

Nickognito ha scritto:non i soliti VECCHI che tanto dispiacciono su Mymag (non si capisce perche' ci scriviate, per altro, visto che siamo un forum di anziani).
Giusto un filo suscettibile a fronte di un'osservazione argomentata quantunque ovviamente non per forza condivisibile.

Al di là di tale reazione un attimo esagerata, son d'accordo con scooter: naturalmente lo smart working comporterebbe un cambiamento totale di prospettiva con effetti domino devastanti già parzialmente menzionati nelle pagine precedenti. Mah, vedremo...
scooter ha scritto:Istintivamente d'accordo con ReKal, ma poi interviene la lucidità e tocca dare molta ragione a Nickognito.
Aggiungo che un mondo di gente che lavora da casa è un mondo di gente che non usa/compra/cambia più l'automobile per anni e anni e anni. Il che è un problema per chi campa di petrolio, per chi campa di automobili, per chi campa dell'indotto siderurgico, per chi campa dell'indotto plastico, per chi campa dell'indotto delle vernici ecc. ecc. E come questo, molti altri settori possono risentire di effetti domino devastanti.
No, per me ci sono troppi interessi in ballo che congiurano contro lo smart working perenne. Poi SICURAMENTE per alcune specifiche figure la cosa sarebbe possibile e financo auspicabile in ottica aziendale ove non intervenisse l'ansia da controllo che molti hanno giustamente sottolineato.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Nickognito »

Monheim ha scritto:
Nickognito ha scritto:non i soliti VECCHI che tanto dispiacciono su Mymag (non si capisce perche' ci scriviate, per altro, visto che siamo un forum di anziani).
Giusto un filo suscettibile a fronte di un'osservazione argomentata quantunque ovviamente non per forza condivisibile.
suscettibile per una affermazione razzista non argomentata ("quanti anni hanno :lol:")

In ogni caso queste reazioni a catena non ci saranno perche' tutto tornera' come prima con ore perse da tutti.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Monheim »

Nickognito ha scritto:suscettibile per una affermazione razzista non argomentata ("quanti anni hanno :lol:")
Monheim ha scritto:Perché temo sia anche una problematica d'età nel senso che i meno giovani son magari ancora ancorati all'idea di essere in ufficio tipo con pennarello e lavagna fisica su cui scrivere e confrontarsi coi colleghi. Ma forse mi sbaglio...
Nickognito ha scritto:Non capisco se non leggiate o siete troppo fanatici, boh :)
Nickognito ha scritto:In ogni caso queste reazioni a catena non ci saranno perche' tutto tornera' come prima con ore perse da tutti.
Invidio le tue certezze.
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da fabio86 »

Basta con questa discriminazione verso i mature, Piper libero!
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Hakaishin »

sia rekal che nickoignito hanno entrambi ottimi punti di vista.
certo un rappresentante che ha casa spaziosa con giardino ed un studio da devolvere, sì fa bene a lavorare da casa. sempre al netto di situazioni familiari sane

chi ha una casa piccola e magari alcune situazioni scomode avrà bisogno dell'ufficio vecchia maniera.

molto più semplicemente, datori di lavoro e dipendenti devono vagliare caso per caso.

poi che nell'emergenza molti mega direttori in questo periodo abbiano dimostrato una miopia alla calboni nulla da aggiungere altra storia.
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
Cmq avete creato dei mostri osceni e inguardabili.
Hakaishin
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Hakaishin »

Johnny Rex ha scritto:Per quanto riguarda il settore legislativo almeno in ambito civilistico sospesi i processi fino al 2021 :o (altro che Settembre..) a meno che il Giudice non decida necessità e urgenza indifferibile delle cause in questione . Avevano appena iniziato a sperimentare la possibilità dei procedimenti via remoto e subito il no. Nel 2021 vai con paralisi dei procedimenti per sovraccarico, e ovviamente bye bye alle multe per violazione della quarantena :)

A Proposito di Svecchiamenti da fare e settori arteriosclerotici..

F.F.
però sai capisco il processo da remoto per la multa piccola o che ma sul pensale, serve il live
tifare inter e tifare ferrari sono due cose incompatibili
balbysauro ha scritto:Dietro a ogni grande uomo c'è una grande donna.
Dietro a ogni grande donna c'è Hakaishin che le guarda il culo.
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Nickognito
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Nickognito »

Mi scuso, non avevo letto la frase sulla lavagna.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da maxredo »

Beh per me è evidente che se lo smartworking dovesse prendere piede (mi piacerebbe ma ci credo poco) sarebbe non al 100% e su base volontaria.
Quindi l'effetto domino temuto non ci sarebbe.

Detto questo non capisco la gente che si lamenta che a casa non hanno un posto comodo e tranquillo per lavorare...preferite spendere tempo e soldi per andare a lavorare piuttosto che attrezzarvi per lavorare comodamente a casa?
Con i soldi che si risparmiano è tanto difficile prendere una sedia comoda o una scrivania o un secondo monitor se serve? Vivono tutti in un angusto monolocale e non c'è un piccolo spazio per fare una postazione decente?

Poi vai a lavoro e tutti si lamentano dei ritardi dei treni etc etc
Nickognito
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Nickognito »

maxredo ha scritto:.preferite spendere tempo e soldi per andare a lavorare piuttosto che attrezzarvi per lavorare comodamente a casa?
Con i soldi che si risparmiano è tanto difficile prendere una sedia comoda o una scrivania o un secondo monitor se serve? Vivono tutti in un angusto monolocale e non c'è un piccolo spazio per fare una postazione decente?

Poi vai a lavoro e tutti si lamentano dei ritardi dei treni etc etc
1. quali soldi dovrei risparmiare stando a casa? Evidentemente risparmio andando al lavoro (luce, gas, acqua). Infatti quando lavoravo fisso da casa mi davano almeno un contributo simbolico mensile per le spese (5 euro, vabbe').
L'abbonamento ai mezzi pubblici lo faccio lo stesso, mica esco solo per lavorare.

2. Dove la metto una scrivania, davanti ai fornelli? Abito in un bilocale e gia' pago 1000 euro al mese, una scrivania non c'entra proprio. Una sedia da ufficio e' brutta lasciata li' in cucina al tavolo. Uno o due monitor pure brutti a vedere.

3. Non tutti vivono da soli: la mia ragazza pure sta a casa, sta al computer, parla, e' normale. Vuoi due scrivanie, 4 monitor, sedie da ufficio? Ok, se spendo 500 euro al mese in piu' mi prendo un appartamento piu' grande.

4. I ritardi dei treni e i costi degli spostamenti sono un problema indipendente. In un paese civile per 300 euro l'anno arrivi dove vuoi giorno e notte con ritardi massimi di 5 minuti.

5. I figli, i figli. No, non sono sempre via mentre si lavora, no. Spesso uno dei due infatti si prende il part time.

Ma poi c'e' chi vive con altri: genitori, coninquilini....
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da maxredo »

Soldi della benzina non sono un risparmio? Mangiare a casa non si risparmia e si mangia meglio?

Boh abbiamo tutti un pc e passiamo ore su internet però per lavorare ci inventiamo che non abbiamo una postazione comoda!

Poi come se tutti avessimo un ufficio nostro dove non c'è nessun altro che parla e fa casino :D

ma ovviamente ho detto che sarebbe volontario, se uno preferisce passare la vita sui treni che lo faccia liberamente!

E io ho la fortuna di lavorare a due passi da casa, lo dico per gli altri che si lamentano...
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Tore »

Secondo me:
3+2 soluzione "accettabile" per una, tutto sommato, ristretta cerchia di lavori.
(Banalizziamo e generalizziamo con "i lavori che comunque prevedono 5/6h della giornata al PC)

Ottimale prevederlo come alternativa a situazioni del tipo "oggi ho i lavori a casa oppure o mio figlio/ genitore/ parente cui devo badare per questa cosa, posso lavorare da lì?" con un monte giorni tipo ferie/ permessi/ ma da considerare tipo la flessibilità oraria che già molte figure prevedono (io tipo potevo entrare dalle 8.00 alle 10.00 tranquillamente ed uscire di conseguenza. Con pausa pranzo di 45' ma che volendo potevo allungare e poi comunque recuperare nella giornata uscendo dopo/ arrivando prima).
Ovviamente con "bacino" di giorni di questo tipo di diversa entità a seconda della mansione

Fatte queste premesse, che comunque non colgono particolarmente la mia attenzione ne le ritengo motivo di particolare interesse, anche io "peso" di più i contro citati da Nick che i "pro" citati da ReKal, in generale.
E mi sento anche abbastanza vicino al tema "feeling con l'azienda". La trovo una cosa comprensibile e comunque non mi piacerebbe lavorare sempre da casa...

(Note e commenti per contestualizzare il "secondo me" dato che è stato citato:
1. ho 30 anni.
2. Per stare vicino a famiglia/ amici abito a Padova e lavoro a Vicenza... quindi lo spostamento per andare a lavoro ha il suo peso in termini sia di tempo che di denaro (auto a metano dal 2009 :D
3. Una casa appena presa ed in ristrutturazione di 300 mq con giardino di 800mq... non mi mancano le cose da fare a casa e la adoro.
4. Forse la mia visione non è rappresentativa, mi appassiona così tanto ed ho una percezione magari "anacronistica" del lavoro da aver accettato al volo la proposta di cambiare ruolo dopo 6 mesi dal passaggio di livello passando da primo riporto della Direzione di stabilimento a terzo (quindi da un certo punto di vista "spingendo" per un mio demansionamento solo per "amor" di andare in produzione ed "avvicinarmi alla prima linea", estremizzazione del concetto di "gemba", per chi conosce). Altro che lavagna con i pennarelli (poi in realtà in questo nuovo posto ci sono maggiori prospettive di crescita, non sono pazzo ne poco amibizioso :D )
5. Preferisco di gran lunga il reparto produttivo alla sala riunione, figuriamoci Zoom... Prima gestivo progetti ed appena il tema diventava leggermente più specifico, potendo, niente mail/ skype/ telefono... ci si trova 10 minuti "face to face" con un agenda chiara, si parla, si decide e via.)
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Alga »

maxredo ha scritto:Mangiare a casa non si risparmia e si mangia meglio?
Se stai a casa non ti danno i buoni pasto, quindi non si risparmia. Poi, certo, magari si mangia meglio. :D
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da maxredo »

Alga ha scritto:
maxredo ha scritto:Mangiare a casa non si risparmia e si mangia meglio?
Se stai a casa non ti danno i buoni pasto, quindi non si risparmia. Poi, certo, magari si mangia meglio. :D
A me li danno i buoni pasto a casa!
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Nickognito »

maxredo ha scritto:Soldi della benzina non sono un risparmio?
Ci sono i mezzi pubblici, in un paese normale, non spendi di benzina e l'abbonamento lo hai gia'
Mangiare a casa non si risparmia e si mangia meglio?
Se ti porti il cibo da casa, mangi uguale e guadagni i soldi del buono pasto.
Se mangi al ristorante, sottraendo i buoni pasto, allo stesso prezzo direi che mangi meglio.
Boh abbiamo tutti un pc e passiamo ore su internet però per lavorare ci inventiamo che non abbiamo una postazione comoda!
Io non possiedo pc e uso solo il laptop del lavoro. Fuori orario di lavoro non scrivo su un tavolo con un computer o laptop da molti anni.
Poi come se tutti avessimo un ufficio nostro dove non c'è nessun altro che parla e fa casino :D
si, nel mio siamo in due. Ma lavoriamo, diverso essere in due mentre si pulisce la casa, si gioca coi bambini, il gatto, il cane, la cena...
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Nickognito »

maxredo ha scritto:
Alga ha scritto:
maxredo ha scritto:Mangiare a casa non si risparmia e si mangia meglio?
Se stai a casa non ti danno i buoni pasto, quindi non si risparmia. Poi, certo, magari si mangia meglio. :D
A me li danno i buoni pasto a casa!
Li danno perche' o non lavori sempre a casa o qualche tuo collega non lo fa. Smetterebbero di darli, ovviamente. In ogni caso se ti porti il cibo da casa mangi le stesse cose e spendi uguale.
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

Messaggio da Nickognito »

Detto questo, io quando potevo scegliere facevo 3 giorni home office e 2 ufficio eh (o meglio, alcune ore home office e poi ufficio uscendo tardi e standoci meno)
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Re: Coronavirus: chi di voi sta lavorando?

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ReKal ha scritto:
Nickognito ha scritto:...in molti casi c'e' anche una miopia aziendale, ma ovviamente bisogna vedere se tutti sono responsabili come ReKal a lavorare dalle dieci a mezzanotte...
E' solo miopia aziendale.

Negli orari che mi sono dato in questi mesi (n.d.a.: organizzazione dello smartworking, tema interessante che meriterebbe topic dedicato) non c'è nessun senso di responsabilità diverso da quello che ho normalmente in uffico.
Ho temi urgenti da affrontare con i clienti Latinoamericani? Perfetto, lo faccio fino alla 01:00 e domani dormo un'ora in più.
Ho delle "varie eventuali" da affrontare con mia moglie? Perfetto, lo faccio stasera e domani mi alzo un'ora prima per rispondere ai clienti su temi non urgenti.
Non ho temi urgenti da affrontare con i clienti e mia moglie ha mal di testa? Perfetto, cazzeggio su MyMag e domani mi sveglio alla solita ora (Nota per i più giovani: trattasi di situazione standard in un matrimonio, sapevatelo e fatevi i vostri conti. Chi dice il contrario mente).
Io vivo meglio e lavoro meglio.
Per l'azienda media italiana questo è inconcepibile.
Sì, esattamente.
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
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