Che film state guardando?
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- Massimo Carbone
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Che film state guardando?
Su sky, adesso
Prime
Un film di Ben Younger. Con Uma Thurman, Meryl Streep, Bryan Greenberg, Jon Abrahams, Adriana Biasi, David Younger, Palmer Brown. Genere Commedia, colore 105 minuti. - Produzione USA 2006.
Rafi è una donna di trentasette anni appena uscita da un divorzio, sola, depressa e in cura da una psichiatra. Incontra casualmente David, un giovane pittore di ventitré anni ed è amore a prima vista. Tra i due inizialmente sembra funzionare tutto alla perfezione, ma, con il passare del tempo, le diverse esigenze dovute alla differenza di età (Rafi vuole avere un figlio, David è attratto dalla playstation ed è ancora legato ai suoi amici), e le diverse culture di appartenenza (David è ebreo, Rafi no), rendono il percorso sentimentale della coppia difficile e accidentato. A complicare il tutto ci si mettono gli amici di Rafi che sono contrari a questa relazione e soprattutto Liza, la madre di David, che, guarda caso, è anche la psicoanalista di Rafi.
La trama sembra reggersi tutta su questo esile intreccio, dando luogo a una serie infinita di gag, equivoci, sospetti e menzogne che apparentemente sembrano fare di Prime una commedia romantica come tante. Ma i temi affrontati da Ben Younger sono molti e molto profondi: dal rispetto per una cultura diversa, alla critica del rapporto terapeutico, al difficile ruolo di madre che si trova a dover ascoltare le rivelazioni dell'amante di suo figlio senza poter intervenire.
Il risultato finale è indubbiamente positivo, sia per la serietà degli argomenti trattati, sia per la leggerezza con cui vengono affrontati, grazie anche ad un'ottima interpretazione di una Meryl Streep mai sopra le righe e ad Uma Thurman, molto a suo agio nelle inedite vesti della donna matura in cerca dell'amore della vita.
Prime
Un film di Ben Younger. Con Uma Thurman, Meryl Streep, Bryan Greenberg, Jon Abrahams, Adriana Biasi, David Younger, Palmer Brown. Genere Commedia, colore 105 minuti. - Produzione USA 2006.
Rafi è una donna di trentasette anni appena uscita da un divorzio, sola, depressa e in cura da una psichiatra. Incontra casualmente David, un giovane pittore di ventitré anni ed è amore a prima vista. Tra i due inizialmente sembra funzionare tutto alla perfezione, ma, con il passare del tempo, le diverse esigenze dovute alla differenza di età (Rafi vuole avere un figlio, David è attratto dalla playstation ed è ancora legato ai suoi amici), e le diverse culture di appartenenza (David è ebreo, Rafi no), rendono il percorso sentimentale della coppia difficile e accidentato. A complicare il tutto ci si mettono gli amici di Rafi che sono contrari a questa relazione e soprattutto Liza, la madre di David, che, guarda caso, è anche la psicoanalista di Rafi.
La trama sembra reggersi tutta su questo esile intreccio, dando luogo a una serie infinita di gag, equivoci, sospetti e menzogne che apparentemente sembrano fare di Prime una commedia romantica come tante. Ma i temi affrontati da Ben Younger sono molti e molto profondi: dal rispetto per una cultura diversa, alla critica del rapporto terapeutico, al difficile ruolo di madre che si trova a dover ascoltare le rivelazioni dell'amante di suo figlio senza poter intervenire.
Il risultato finale è indubbiamente positivo, sia per la serietà degli argomenti trattati, sia per la leggerezza con cui vengono affrontati, grazie anche ad un'ottima interpretazione di una Meryl Streep mai sopra le righe e ad Uma Thurman, molto a suo agio nelle inedite vesti della donna matura in cerca dell'amore della vita.
... e' che siamo bravissimi a giocare a nascondino. tana per danser, sei dietro seren! (Balby)
Re: Che film state guardando?
seren ha scritto:Su sky, adesso
A quest'ora di norma si sta ancora lavorando!
Re: Che film state guardando?
danser ha scritto:seren ha scritto:Su sky, adesso
A quest'ora di norma si sta ancora lavorando!
Già!
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Re: Che film state guardando?
danser ha scritto:seren ha scritto:Su sky, adesso
A quest'ora di norma si sta ancora lavorando!
danser.. ma tu non avevi figli??
e non vanno a scuola??
e quindi...
......
......
dai che è facile..
in completo relax fino al primo settembre
e proprio da stasera, pensa..
oggi stavo terminando un lavoro da consegnare domani a scuola:
per questo tenevo la tv accesa e ogni tanto sbirciavo il divertente film
Ultima modifica di seren il ven lug 06, 2007 12:42 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Che film state guardando?
dedy ha scritto:danser ha scritto:seren ha scritto:Su sky, adesso
A quest'ora di norma si sta ancora lavorando!
Già!
Porcaboia, alle 23.31!
Re: Che film state guardando?
danser ha scritto:dedy ha scritto:danser ha scritto:seren ha scritto:Su sky, adesso
A quest'ora di norma si sta ancora lavorando!
Già!
Porcaboia, alle 23.31!
No, non esageriamo: ho postato alle 23.31, ma ero a casa "già" dalle 21.30....
Comunque sì, a volte capitano le 23.30, a volte le 3 di notte....in tutto direi da febbraio (quando ho iniziato) ad adesso un 10 volte sono andato via dopo le 22....
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Re: Che film state guardando?
seren ha scritto:in completo relax fino al primo settembre
MAESTRINE FANCAZZISTE!!!
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Re: Che film state guardando?
Alga ha scritto:seren ha scritto:in completo relax fino al primo settembre
MAESTRINE FANCAZZISTE!!!
Il meritato riposo Alga, il meritato riposo!!
chè stacci tu con una ventina e passa di Alghito per quasi un anno!!
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Re: Che film state guardando?
seren ha scritto:chè stacci tu con una ventina e passa di Alghito per quasi un anno!!
No no... preferisco sta co' la maestra!
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
dato che è sparito il topic...
visto ieri sera "Il Codice Da Vinci"
mah, se uno fa la tara sulle romanzate datatissime e superate da 50 anni e su qualche esagerazione, può anche essere avvincente.
il segreto penso sia proprio questo: considerarlo un film e basta tratto da un romanzo e basta
visto ieri sera "Il Codice Da Vinci"
mah, se uno fa la tara sulle romanzate datatissime e superate da 50 anni e su qualche esagerazione, può anche essere avvincente.
il segreto penso sia proprio questo: considerarlo un film e basta tratto da un romanzo e basta
prematurata la supercazzola o scherziamo?
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Adesso: sky cinema 303
Non amo particolarmente Woody Allen ma rivedendolo ora mi sta piacendo di più
Sicuramente Woody Allen è un genio, un artista straordinario che negli anni ci ha regalato film che difficilmente potranno essere dimenticati. Tra questi la sua opera migliore è probabilmente Io e Annie, considerata all’unanimità la commedia più bella, affettuosa e crudele di Allen, che ci racconta con il suo umorismo inconfondibile l’intero arco di un amore.
Definita dal regista “commedia romantica con musiche”, Io e Annie è la fotografia della storia d'amore tra Alvy Singer, comico di successo con due matrimoni falliti alla spalle, e la timida ed insicura Annie Hall, cantante alle prime armi.
Sin dall'inizio sappiamo che i due non sono più insieme e tutto quello che vediamo è il racconto della loro relazione, dal passionale inizio, all’evoluzione nevrotica del rapporto di coppia, fino alla separazione consensuale.
Opera della consacrazione ad autore di Woody Allen, Io e Annie è una storia sentimentale, incredibilmente comica (scene come la fila al cinema con l'apparizione del massmediologo Marshall McLuhan o il “mal di Los Angeles” di Alvy sono ancora adesso a distanza di anni autentiche perle), che ha giustamente meritato ben quattro premi Oscar (film, regia, sceneggiatura e attrice protagonista: Diane Keaton).
Il titolo originale, Annie Hall, è un omaggio a Diane Keaton (Hall è il suo vero cognome), e il film portò fortuna ad alcuni attori che vi appaiono, i quali da lì a poco sarebbero diventati autentiche star: Christopher Walken, Jeff Goldblum, Beverly D’Angelo e Sigourney Weaver.
Io e Annie è la summa di tutto il cinema alleniano, fatto di nevrosi, musica, ironia, rapporti uomo-donna e, naturalmente, New York, luogo mitico nell’immaginario dell’autore americano, che viene resa e sottolineata soprattutto dalle musiche.
« Frattanto si era fatto tardi e tutt'e due dovevamo andare per i fatti nostri. Ma era stato molto bello, rivedere ancora Annie, dico bene? Mi resi conto di quanto era in gamba – stupenda – e, sì, era un piacere… solo averla conosciuta… e allora io… ripensai a quella vecchia barzelletta, quella in cui c'è questo tizio che va dallo psichiatra e gli fa: "Dottore, mio fratello è pazzo. Crede d'essere una gallina." E allora il dottore gli dice: "Ma perché non lo rinchiude in manicomio?" E quel tale gli risponde: "Già! Ma poi dopo, l'ovetto fresco, a me, chi me lo fa?" Insomma, mi pare ch'è proprio così, grosso modo, che la penso io, riguardo ai rapporti umani. Mi spiego, sono del tutto irrazionali e pazzeschi e assurdi e… ma… mi sa tanto che li sopportiamo perché, hm… tutti quanti… più o meno ne abbiamo bisogno, dell'ovetto fresco. »
(Alvy/Woody Allen)
Non amo particolarmente Woody Allen ma rivedendolo ora mi sta piacendo di più
Sicuramente Woody Allen è un genio, un artista straordinario che negli anni ci ha regalato film che difficilmente potranno essere dimenticati. Tra questi la sua opera migliore è probabilmente Io e Annie, considerata all’unanimità la commedia più bella, affettuosa e crudele di Allen, che ci racconta con il suo umorismo inconfondibile l’intero arco di un amore.
Definita dal regista “commedia romantica con musiche”, Io e Annie è la fotografia della storia d'amore tra Alvy Singer, comico di successo con due matrimoni falliti alla spalle, e la timida ed insicura Annie Hall, cantante alle prime armi.
Sin dall'inizio sappiamo che i due non sono più insieme e tutto quello che vediamo è il racconto della loro relazione, dal passionale inizio, all’evoluzione nevrotica del rapporto di coppia, fino alla separazione consensuale.
Opera della consacrazione ad autore di Woody Allen, Io e Annie è una storia sentimentale, incredibilmente comica (scene come la fila al cinema con l'apparizione del massmediologo Marshall McLuhan o il “mal di Los Angeles” di Alvy sono ancora adesso a distanza di anni autentiche perle), che ha giustamente meritato ben quattro premi Oscar (film, regia, sceneggiatura e attrice protagonista: Diane Keaton).
Il titolo originale, Annie Hall, è un omaggio a Diane Keaton (Hall è il suo vero cognome), e il film portò fortuna ad alcuni attori che vi appaiono, i quali da lì a poco sarebbero diventati autentiche star: Christopher Walken, Jeff Goldblum, Beverly D’Angelo e Sigourney Weaver.
Io e Annie è la summa di tutto il cinema alleniano, fatto di nevrosi, musica, ironia, rapporti uomo-donna e, naturalmente, New York, luogo mitico nell’immaginario dell’autore americano, che viene resa e sottolineata soprattutto dalle musiche.
« Frattanto si era fatto tardi e tutt'e due dovevamo andare per i fatti nostri. Ma era stato molto bello, rivedere ancora Annie, dico bene? Mi resi conto di quanto era in gamba – stupenda – e, sì, era un piacere… solo averla conosciuta… e allora io… ripensai a quella vecchia barzelletta, quella in cui c'è questo tizio che va dallo psichiatra e gli fa: "Dottore, mio fratello è pazzo. Crede d'essere una gallina." E allora il dottore gli dice: "Ma perché non lo rinchiude in manicomio?" E quel tale gli risponde: "Già! Ma poi dopo, l'ovetto fresco, a me, chi me lo fa?" Insomma, mi pare ch'è proprio così, grosso modo, che la penso io, riguardo ai rapporti umani. Mi spiego, sono del tutto irrazionali e pazzeschi e assurdi e… ma… mi sa tanto che li sopportiamo perché, hm… tutti quanti… più o meno ne abbiamo bisogno, dell'ovetto fresco. »
(Alvy/Woody Allen)
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Garfield-gnam2 ha scritto:ah seren nel leggere che non ti piace tanto Allen mi hai dato un cazzotto allo stomaco....
mi spiace.. però ho detto .. non mi piace tanto.. mica per nulla??
comunque adesso sto vedendo questo:
Accadde Al Penitenziario
Cast Aldo Fabrizi, Alberto Sordi, Mara Berni, Walter Chiari, Nino Besozzi, Mario Riva, Ignazio Balsamo, Ciccio Barbi, Riccardo Billi
RegiaGiorgio Bianchi
SceneggiaturaGiovanni Grimaldi, Ruggero Maccari, Ettore Scola
Data di uscita1955
GenereCommedia
Trama
Cesare, secondino in un penitenziario, è un uomo bonario, che cerca di aiutare i detenuti. La sua bontà gli procura spesso dei guai, ma Cesare non se ne rammarica e si consola tenendo una specie di diario, nel quale vengono annotate le vicende dei prigionieri a lui più cari. Tra questi Walter, il giovane ed elegante commesso di una gioielleria, che per il suo temperamento romantico e il suo carattere, si lascia raggirare da una bella truffatrice. Questa, con uno stratagemma, gli sottrae un prezioso gioiello. La buona fede del giovane non viene riconosciuta e finisce in prigione. Più tardi la donna, pentita, restituisce il gioiello. L'innocenza di Walter non può più esser messa in dubbio: per i due protagonisti della vicenda si prospetta un roseo futuro.
C'è poi il caso di Peppino, uno spostato, per il quale il carcere è un soggiorno ideale dove può fare una vita tranquilla e spensierata: per conquistarselo architetta un divertente imbroglio. Diversa è la vicenda di Giulio, un fannullone, che alza volentieri il gomito. Essendo in preda ai fumi del vino, viene coinvolto, senza saperlo, nell'impresa notturna di una banda di ladri, di cui si pensa sia un membro. Anche per lui scoccherà l'ora della giusta liberazione; ma la lezione non gli è servita e Cesare se lo troverà una sera di nuovo ubriaco in un autobus e dovrà nuovamente prendersene cura.
Bellissimi i film in bianco e nero coi nostri grandi specie nei primi pomeriggi d'estate:
rilassanti, divertenti, che non mi stanco mai di vedere
Piacciono anche a te??
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Garfield-gnam2 ha scritto:se quel "te" é rivolto a me... .-) beh si mi piacciono moltissimo... non a caso é stato il periodo migliore del nostro cinema...
certo che era rivolto a te
D'accordo su quello che hai scritto al 100%
a proposito del film up
sto ridendo... se stanno a litigà un pollo...
il detenuto col pollo in mano che dice al secondino (Fabrizi): -Il pollo è mio!! l'ho vintooooo!!
e i compagni di cella che tentano di sottrarglielo
p.s. sarà per il pollo, (alias vivande e fame) sarà per il romanesco..
ma sto pensando ad Alga...
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Da qualche giorno su Sky va in onda "L'estate del mio primo bacio" : divertente, ironico e ahimè veritiero: la smania di una ragazzina e della sua amica nei primi anni dell'adolescenza e le nevrosi degli adulti in un ambiente sociale ricco e all'apparenza felice, edulcorato.
Trovo splendida nella sua interpretazione la ragazzina protagonista e la sua amica che denotano in modo anche abbastanza evidente la presunzione e il volersi sentire il centro del mondo di persone di un certo ambiente.
Meritano, risultando molto eloquenti, alcune semplici ma incisive battute, come quella della protagonista che rifiutata dal ragazzino che pulisce la piscina della sua villa, pensa ad alta voce:- Idiota... mongoloide.. povero! mentre lui si allontana e lei lo segue con uno sguardo carico di risentimento e odio degno del miglior John Wayne
Film scorrevole, di poche pretese, gradevole, ideale per un primo pomeriggio.
Fratello minore di Paolo, debutta con "L'estate del mio primo bacio"
Con Laura Morante, Gigio Alberti, Neri Marcorè, Andrea Renzi
L'estate della piccola Camilla tra Holly Hobbie e Duran Duran
Gabriela Belisario sorprendente protagonista del film d'esordio
di Carlo Virzì, una storia ambientata negli anni Ottanta
Gabriela Belisario in "L'estate del mio primo bacio"
ROMA - Estate 1987, Argentario. Camilla ha tredici anni ed è fermamente intenzionata a legare le sue vacanze al suo primo amore e a quello che sarà il suo primo bacio. Cambia l'età della protagonista, ma L'estate del mio primo bacio, opera prima di Carlo Virzì (fratello più giovane di Paolo) si inserisce nel filone giovanilistico ambientato negli anni Ottanta, che ha preso piede con successo nel nostro cinema. Il film (nelle sale dal primo giugno distribuito da 01 Distribution in 45 copie) è interpretato da una straordinaria ragazzina sedicenne, Gabriela Belisario, perfettamente a suo agio accanto a Laura Morante, Andrea Renzi, Gigio Alberti e Neri Marcorè.
"Heaven" degli Psychedelic Furs accompagna i titoli di testa e immerge subito la vicenda nell'epoca delle cassette e del walkman con la cuffia, tra camerette tappezzate di poster dei Duran Duran e delle Holly Hobbie. La villa di famiglia e quelle dei facoltosi vicini fanno da sfondo alle inquietudini interiori della giovane Camilla, che non riesce a trovare sfogo alla sua ansiosa ricerca d'amore. Un po' per noia, un po' perché se lo ritrova in casa, punta tutto su Adelmo (Iacopo Petrini), diciassettenne del luogo ingaggiato per pulire la piscina.
Come una acerba Lolita cerca di farsi notare, convinta di sedurlo con la sua vita agiata. Non è bella, è una ragazzina viziata, presuntuosa e molto sola. I genitori sono distratti da problemi più grandi di lei, e persino le amichette la evitano. I suoi goffi tentativi con Adelmo non ottengono risultati, ricorre allora a bugie e mezzucci. Intanto le vacanze sono quasi finite...
"Lo scorso anno girare un film sugli anni '80 sembrava una cosa originale" confessa Carlo Virzì, già collaboratore del fratello in diverse pellicole, soprattutto come autore delle musiche. E' il produttore Riccardo Tozzi di Cattleya a spiegare la scelta di affidare il film, tratto dal romanzo autobiografico di Teresa Ciabatti "Adelmo, torna da me", a un esordiente. "Carlo aveva scelto le protagoniste di Caterina va in città del fratello Paolo, le ha seguite e difese con caparbietà per tutta la lavorazione, dimostrando grandi capacità. Trattandosi di un film con ragazze della stessa età è stato naturale pensare a lui, che ha accettato subito".
La scelta si è dimostrata vincente, dichiara soddisfatto il fratello maggiore, che ha firmato la sceneggiatura. La conferma arriva dalla presenza e dalle parole di Gabriela Belisario, nata a Roma da mamma argentina e papà toscano. Di qualche anno più grande della Camilla del film, la giovanissima attrice dimostra un forte carattere pur prendendo le distanze dal personaggio. "Come me Camilla è spavalda, non risulta subito simpatica ma quando avevo tredici anni le somigliavo molto di più".
Da un anno si è trasferita a Parigi "in esilio dei sentimenti". "Noi adolescenti" spiega Gabriela, "carichiamo di simbolismi tutto ciò che viviamo, e siccome era appena finita una storia importante, durata un anno e mezzo, dovevo allontanarmi da Roma e ossigenarmi". Si dichiara candidamente nevrotica e appesantita da un rapporto soffocante con la madre. "Vivo in una famiglia allargata e molto unita. La mia non è come la mamma del film, però è faticoso. Anche per questo vado ogni venerdì dallo psicanalista".
Trovo splendida nella sua interpretazione la ragazzina protagonista e la sua amica che denotano in modo anche abbastanza evidente la presunzione e il volersi sentire il centro del mondo di persone di un certo ambiente.
Meritano, risultando molto eloquenti, alcune semplici ma incisive battute, come quella della protagonista che rifiutata dal ragazzino che pulisce la piscina della sua villa, pensa ad alta voce:- Idiota... mongoloide.. povero! mentre lui si allontana e lei lo segue con uno sguardo carico di risentimento e odio degno del miglior John Wayne
Film scorrevole, di poche pretese, gradevole, ideale per un primo pomeriggio.
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Gabriela Belisario sorprendente protagonista del film d'esordio
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ROMA - Estate 1987, Argentario. Camilla ha tredici anni ed è fermamente intenzionata a legare le sue vacanze al suo primo amore e a quello che sarà il suo primo bacio. Cambia l'età della protagonista, ma L'estate del mio primo bacio, opera prima di Carlo Virzì (fratello più giovane di Paolo) si inserisce nel filone giovanilistico ambientato negli anni Ottanta, che ha preso piede con successo nel nostro cinema. Il film (nelle sale dal primo giugno distribuito da 01 Distribution in 45 copie) è interpretato da una straordinaria ragazzina sedicenne, Gabriela Belisario, perfettamente a suo agio accanto a Laura Morante, Andrea Renzi, Gigio Alberti e Neri Marcorè.
"Heaven" degli Psychedelic Furs accompagna i titoli di testa e immerge subito la vicenda nell'epoca delle cassette e del walkman con la cuffia, tra camerette tappezzate di poster dei Duran Duran e delle Holly Hobbie. La villa di famiglia e quelle dei facoltosi vicini fanno da sfondo alle inquietudini interiori della giovane Camilla, che non riesce a trovare sfogo alla sua ansiosa ricerca d'amore. Un po' per noia, un po' perché se lo ritrova in casa, punta tutto su Adelmo (Iacopo Petrini), diciassettenne del luogo ingaggiato per pulire la piscina.
Come una acerba Lolita cerca di farsi notare, convinta di sedurlo con la sua vita agiata. Non è bella, è una ragazzina viziata, presuntuosa e molto sola. I genitori sono distratti da problemi più grandi di lei, e persino le amichette la evitano. I suoi goffi tentativi con Adelmo non ottengono risultati, ricorre allora a bugie e mezzucci. Intanto le vacanze sono quasi finite...
"Lo scorso anno girare un film sugli anni '80 sembrava una cosa originale" confessa Carlo Virzì, già collaboratore del fratello in diverse pellicole, soprattutto come autore delle musiche. E' il produttore Riccardo Tozzi di Cattleya a spiegare la scelta di affidare il film, tratto dal romanzo autobiografico di Teresa Ciabatti "Adelmo, torna da me", a un esordiente. "Carlo aveva scelto le protagoniste di Caterina va in città del fratello Paolo, le ha seguite e difese con caparbietà per tutta la lavorazione, dimostrando grandi capacità. Trattandosi di un film con ragazze della stessa età è stato naturale pensare a lui, che ha accettato subito".
La scelta si è dimostrata vincente, dichiara soddisfatto il fratello maggiore, che ha firmato la sceneggiatura. La conferma arriva dalla presenza e dalle parole di Gabriela Belisario, nata a Roma da mamma argentina e papà toscano. Di qualche anno più grande della Camilla del film, la giovanissima attrice dimostra un forte carattere pur prendendo le distanze dal personaggio. "Come me Camilla è spavalda, non risulta subito simpatica ma quando avevo tredici anni le somigliavo molto di più".
Da un anno si è trasferita a Parigi "in esilio dei sentimenti". "Noi adolescenti" spiega Gabriela, "carichiamo di simbolismi tutto ciò che viviamo, e siccome era appena finita una storia importante, durata un anno e mezzo, dovevo allontanarmi da Roma e ossigenarmi". Si dichiara candidamente nevrotica e appesantita da un rapporto soffocante con la madre. "Vivo in una famiglia allargata e molto unita. La mia non è come la mamma del film, però è faticoso. Anche per questo vado ogni venerdì dallo psicanalista".
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seren ha scritto:Fratello minore di Paolo, debutta con "L'estate del mio primo bacio"
Con Laura Morante, Gigio Alberti, Neri Marcorè, Andrea Renzi
Ho sempre avuto la curiosità di vederlo, ma non l'ho mai fatto.
Amo Paolo e anche Carlo. Sarà per campanilismo, sarà perchè hanno quella faccia da schiaffi che li rende troppo troppo simpatici.
Il sorriso di Paolo è irresistibile....
Che bellini!!!!
..That is not dead which can eternal lie. Yet with strange aeons, even death may die...
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Film visto e rivisto e sempre splendido!
consiglio per tutti, specialmente per i bambini e per chi ha ancora in sè presente e vivo il fanciullino
su Sky adesso Le Cronache di Narnia: Il Leone, la Strega e l'Armadio
film statunitense del 2005, diretto da Andrew Adamson, conosciuto al grande pubblico per aver diretto anche Shrek e Shrek 2. E' basato sul romanzo Il leone, la strega e l'armadio, uno dei libri che compongono il ciclo Le cronache di Narnia di C. S. Lewis.
TRAMA
Durante la Seconda Guerra Mondiale quattro fratelli inglesi Peter, Susan, Edmund e Lucy vengono spediti dalla madre in una casa di campagna fuori Londra, per evitare il pericolo dei bombardamenti. Qui, inizialmente non si trovano affatto bene perché sono costretti a rispettare le numerose regole imposte dalla severa governante. Un giorno, mentre giocano a nascondino, la più piccola dei quattro, Lucy, scopre sul retro di un vecchio guardaroba il passaggio verso un mondo parallelo: la magica terra di Narnia, una terra tenuta nel gelo perenne e privata del Natale dalla perfida Strega Bianca che si è impossessata del potere di Aslan, il leone sovrano del regno, mettendo ai suoi ordini ogni cosa, dal più piccolo ramoscello alla più grande montagna. La piccola fa subito amicizia col simpatico e gentile fauno chiamato signor Tumnus, una delle tante e incredibili creature che popolano il magico regno di Narnia, il quale le spiega i pericoli ed i doveri di tutti coloro che vi abitano; il più importante di questi è che quando una creatura di Narnia fa conoscenza con una creatura del mondo umano la deve consegnare alla Strega Bianca. Lucy,aiutata dal signor Tumnus, riesce a scappare e racconta ai fratelli che però inizialmente non le credono. In seguito anche il fratello minore Edmund finisce in quel magico mondo ma incontra la Strega Bianca, la quale riesce a corromperlo e a convincerlo che se porterà gli altri tre fratelli potrà avere tutto ciò che vuole e essere nominato re di Narnia. Così anche Peter e Susan finiscono nel mondo di Narnia e decidono di restarvi finché non saranno riusciti ad eliminare il gelo provocato dalla strega. Però per rompere il suo incantesimo occorre che i due figli di Adamo e le due figlie di Eva siano uniti in questa lotta, e Edmund lasciatosi ingannare dalla Strega, tradisce i suoi fratelli, mettendo a repentaglio le loro e la sua stessa vita. Per Narnia sembra così la fine, ma il leone Aslan ritorna in tempo per compiere il sacrificio che permette ai quattro fratelli di riunirsi e di sconfiggere, supportati dagli abitanti di Narnia, la perfida Strega, che viene uccisa dal risorto leone. Il gelo sparisce e Peter, Susan, Edmund e Lucy vengono incoronati re e regine di Narnia. Anni dopo però, i quattro ragazzi, cresciuti, trovano per caso la porta che li ha condotti in quel mondo e oltrepassandola tornano nel loro mondo, all'età che avevano quando erano entrati nell'armadio... perché il tempo nel mondo reale passava molto più lentamente che a Narnia.
e quitrailer e personaggi: meraviglioso link!!
consiglio per tutti, specialmente per i bambini e per chi ha ancora in sè presente e vivo il fanciullino
su Sky adesso Le Cronache di Narnia: Il Leone, la Strega e l'Armadio
film statunitense del 2005, diretto da Andrew Adamson, conosciuto al grande pubblico per aver diretto anche Shrek e Shrek 2. E' basato sul romanzo Il leone, la strega e l'armadio, uno dei libri che compongono il ciclo Le cronache di Narnia di C. S. Lewis.
TRAMA
Durante la Seconda Guerra Mondiale quattro fratelli inglesi Peter, Susan, Edmund e Lucy vengono spediti dalla madre in una casa di campagna fuori Londra, per evitare il pericolo dei bombardamenti. Qui, inizialmente non si trovano affatto bene perché sono costretti a rispettare le numerose regole imposte dalla severa governante. Un giorno, mentre giocano a nascondino, la più piccola dei quattro, Lucy, scopre sul retro di un vecchio guardaroba il passaggio verso un mondo parallelo: la magica terra di Narnia, una terra tenuta nel gelo perenne e privata del Natale dalla perfida Strega Bianca che si è impossessata del potere di Aslan, il leone sovrano del regno, mettendo ai suoi ordini ogni cosa, dal più piccolo ramoscello alla più grande montagna. La piccola fa subito amicizia col simpatico e gentile fauno chiamato signor Tumnus, una delle tante e incredibili creature che popolano il magico regno di Narnia, il quale le spiega i pericoli ed i doveri di tutti coloro che vi abitano; il più importante di questi è che quando una creatura di Narnia fa conoscenza con una creatura del mondo umano la deve consegnare alla Strega Bianca. Lucy,aiutata dal signor Tumnus, riesce a scappare e racconta ai fratelli che però inizialmente non le credono. In seguito anche il fratello minore Edmund finisce in quel magico mondo ma incontra la Strega Bianca, la quale riesce a corromperlo e a convincerlo che se porterà gli altri tre fratelli potrà avere tutto ciò che vuole e essere nominato re di Narnia. Così anche Peter e Susan finiscono nel mondo di Narnia e decidono di restarvi finché non saranno riusciti ad eliminare il gelo provocato dalla strega. Però per rompere il suo incantesimo occorre che i due figli di Adamo e le due figlie di Eva siano uniti in questa lotta, e Edmund lasciatosi ingannare dalla Strega, tradisce i suoi fratelli, mettendo a repentaglio le loro e la sua stessa vita. Per Narnia sembra così la fine, ma il leone Aslan ritorna in tempo per compiere il sacrificio che permette ai quattro fratelli di riunirsi e di sconfiggere, supportati dagli abitanti di Narnia, la perfida Strega, che viene uccisa dal risorto leone. Il gelo sparisce e Peter, Susan, Edmund e Lucy vengono incoronati re e regine di Narnia. Anni dopo però, i quattro ragazzi, cresciuti, trovano per caso la porta che li ha condotti in quel mondo e oltrepassandola tornano nel loro mondo, all'età che avevano quando erano entrati nell'armadio... perché il tempo nel mondo reale passava molto più lentamente che a Narnia.
e quitrailer e personaggi: meraviglioso link!!
... e' che siamo bravissimi a giocare a nascondino. tana per danser, sei dietro seren! (Balby)
seren ha scritto:Film visto e rivisto e sempre splendido!
consiglio per tutti, specialmente per i bambini e per chi ha ancora in sè presente e vivo il fanciullino
su Sky adesso Le Cronache di Narnia: Il Leone, la Strega e l'Armadio
film statunitense del 2005, diretto da Andrew Adamson, conosciuto al grande pubblico per aver diretto anche Shrek e Shrek 2. E' basato sul romanzo Il leone, la strega e l'armadio, uno dei libri che compongono il ciclo Le cronache di Narnia di C. S. Lewis.
TRAMA
Durante la Seconda Guerra Mondiale quattro fratelli inglesi Peter, Susan, Edmund e Lucy vengono spediti dalla madre in una casa di campagna fuori Londra, per evitare il pericolo dei bombardamenti. Qui, inizialmente non si trovano affatto bene perché sono costretti a rispettare le numerose regole imposte dalla severa governante. Un giorno, mentre giocano a nascondino, la più piccola dei quattro, Lucy, scopre sul retro di un vecchio guardaroba il passaggio verso un mondo parallelo: la magica terra di Narnia, una terra tenuta nel gelo perenne e privata del Natale dalla perfida Strega Bianca che si è impossessata del potere di Aslan, il leone sovrano del regno, mettendo ai suoi ordini ogni cosa, dal più piccolo ramoscello alla più grande montagna. La piccola fa subito amicizia col simpatico e gentile fauno chiamato signor Tumnus, una delle tante e incredibili creature che popolano il magico regno di Narnia, il quale le spiega i pericoli ed i doveri di tutti coloro che vi abitano; il più importante di questi è che quando una creatura di Narnia fa conoscenza con una creatura del mondo umano la deve consegnare alla Strega Bianca. Lucy,aiutata dal signor Tumnus, riesce a scappare e racconta ai fratelli che però inizialmente non le credono. In seguito anche il fratello minore Edmund finisce in quel magico mondo ma incontra la Strega Bianca, la quale riesce a corromperlo e a convincerlo che se porterà gli altri tre fratelli potrà avere tutto ciò che vuole e essere nominato re di Narnia. Così anche Peter e Susan finiscono nel mondo di Narnia e decidono di restarvi finché non saranno riusciti ad eliminare il gelo provocato dalla strega. Però per rompere il suo incantesimo occorre che i due figli di Adamo e le due figlie di Eva siano uniti in questa lotta, e Edmund lasciatosi ingannare dalla Strega, tradisce i suoi fratelli, mettendo a repentaglio le loro e la sua stessa vita. Per Narnia sembra così la fine, ma il leone Aslan ritorna in tempo per compiere il sacrificio che permette ai quattro fratelli di riunirsi e di sconfiggere, supportati dagli abitanti di Narnia, la perfida Strega, che viene uccisa dal risorto leone. Il gelo sparisce e Peter, Susan, Edmund e Lucy vengono incoronati re e regine di Narnia. Anni dopo però, i quattro ragazzi, cresciuti, trovano per caso la porta che li ha condotti in quel mondo e oltrepassandola tornano nel loro mondo, all'età che avevano quando erano entrati nell'armadio... perché il tempo nel mondo reale passava molto più lentamente che a Narnia.
e quitrailer e personaggi: meraviglioso link!!
quanto non mi è piaciuto sto film...
Altrimenti ci arrabbiamo è un'altra cosa dai
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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floyd10 ha scritto:seren ha scritto:Film visto e rivisto e sempre splendido!
consiglio per tutti, specialmente per i bambini e per chi ha ancora in sè presente e vivo il fanciullino
su Sky adesso Le Cronache di Narnia: Il Leone, la Strega e l'Armadio
quanto non mi è piaciuto sto film...
Altrimenti ci arrabbiamo è un'altra cosa dai
Comunque hai ragione: Altrimenti ci arrabbiamo è decisamente un'altra cosa
... e' che siamo bravissimi a giocare a nascondino. tana per danser, sei dietro seren! (Balby)
seren ha scritto:floyd10 ha scritto:seren ha scritto:Film visto e rivisto e sempre splendido!
consiglio per tutti, specialmente per i bambini e per chi ha ancora in sè presente e vivo il fanciullino
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quanto non mi è piaciuto sto film...
Altrimenti ci arrabbiamo è un'altra cosa dai
Comunque hai ragione: Altrimenti ci arrabbiamo è decisamente un'altra cosa
Mi è parso brutto per diversi motivi tra cui sceneggiatura e regia su tutti. Neanche i trucchi e la fotografia mi entusiasmarono. In generale mi parve tirato via e poco curato. Ma potrei anche sbagliarmi, l'ho visto quando uscì al cinema
Va bhe ma non è importante, se piace a te per me va bene
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Un amico mi aveva parlato bene di Casino Royale, siccome mi ha detto che era molto violento l' ho subito scar... noleggiato.
Ad un certo punto mi ha annoiato, mi sono fermato al momento in cui lei inserisce il numero di conto e lui la password e s' ingozzano 115 silos di dollarozzi.
Ho cliccato per vedere la barra di avanzamento e mancavano ancora 20 minuti , ho spento..... a nanna!
Scene molto belle, specie l' inseguimento di quella scimmia umana fino all' ambasciata ma 007, pur avendoli visti tutti, non mi ha mai entusiasmato.
Ad un certo punto mi ha annoiato, mi sono fermato al momento in cui lei inserisce il numero di conto e lui la password e s' ingozzano 115 silos di dollarozzi.
Ho cliccato per vedere la barra di avanzamento e mancavano ancora 20 minuti , ho spento..... a nanna!
Scene molto belle, specie l' inseguimento di quella scimmia umana fino all' ambasciata ma 007, pur avendoli visti tutti, non mi ha mai entusiasmato.
Quando l' uomo a nitroglicerina trova l' uomo ad antimateria, l'uomo a nitro è un 7/5, 4/6, 2/6, 7/6(5), 5/7.
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C.R.A.Z.Y, film canadese uscito in sordina lo scorso anno nelle nostre sale, è un piccolo gioiello. Sullo sfondo del Quebec francese degli anni '60 e '70 si snodano le vicende di una numerosa famiglia cattolica, padre burbero ma benevolo, madre affettuosa (cuoce i toast col ferro da stiro e tanta basta per amarla) e 5 figli maschi, ognuno con le proprie complesse sfaccettature.
Proprio di uno di questi, Zac, quarto nella lista, è il punto di vista narrativo. S'inizia presto, fin dalla sua nascita avvenuta simbolicamente il 25 Dicembre 1960. Si attraversano, come nel più classico romanzo di formazione, le fasi dell'infanzia e della sua turbolenta adolescenza, segnata da fumo, rock'n'roll e confusione sessuale fino ad un viaggio catartico a Gerusalemme.
Se vogliamo l'orginalità della storia non è fra le più fresche, ma il tocco di scrittura è lieve e coinvolgente; aiutato da una colonna sonora azzeccatisima (Bowie, Pink Floyd, Cure) C.R.A.Z.Y procede spedito e ritmato per tutte le due ore di durata e il regista riesce a fondere i tempi con scelte da videoclip moderno, mostrando un talento non convenzionale.
Solide e sentite sono anche le interpretazioni dei protagonisti, in particolare quella del padre e di Zac, capace di offrire al suo personaggio l'intensità necessaria alla complessità del suo carattere.
Storie di famiglia, storie di crescita, storie di cambiamenti. C.R.A.Z.Y. (si capirà alla fine il motivo del titolo-acronimo) è un film duro ma nel contempo lieve, profondo ma con momenti di ilarità; se non fosse per qualche clichè di troppo, vedi il viaggio catartico e qualche esagerazione di stampo religioso (seppur ovviamente da leggere in chiave ironica), sarebbe perfetto.
Commovente nella sua semplicità e nella destrutturazione dell'apparente perfezione familiare che non per questo non potrà cercare di essere felice.
Voto: 8.5
C.R.A.Z.Y, film canadese uscito in sordina lo scorso anno nelle nostre sale, è un piccolo gioiello. Sullo sfondo del Quebec francese degli anni '60 e '70 si snodano le vicende di una numerosa famiglia cattolica, padre burbero ma benevolo, madre affettuosa (cuoce i toast col ferro da stiro e tanta basta per amarla) e 5 figli maschi, ognuno con le proprie complesse sfaccettature.
Proprio di uno di questi, Zac, quarto nella lista, è il punto di vista narrativo. S'inizia presto, fin dalla sua nascita avvenuta simbolicamente il 25 Dicembre 1960. Si attraversano, come nel più classico romanzo di formazione, le fasi dell'infanzia e della sua turbolenta adolescenza, segnata da fumo, rock'n'roll e confusione sessuale fino ad un viaggio catartico a Gerusalemme.
Se vogliamo l'orginalità della storia non è fra le più fresche, ma il tocco di scrittura è lieve e coinvolgente; aiutato da una colonna sonora azzeccatisima (Bowie, Pink Floyd, Cure) C.R.A.Z.Y procede spedito e ritmato per tutte le due ore di durata e il regista riesce a fondere i tempi con scelte da videoclip moderno, mostrando un talento non convenzionale.
Solide e sentite sono anche le interpretazioni dei protagonisti, in particolare quella del padre e di Zac, capace di offrire al suo personaggio l'intensità necessaria alla complessità del suo carattere.
Storie di famiglia, storie di crescita, storie di cambiamenti. C.R.A.Z.Y. (si capirà alla fine il motivo del titolo-acronimo) è un film duro ma nel contempo lieve, profondo ma con momenti di ilarità; se non fosse per qualche clichè di troppo, vedi il viaggio catartico e qualche esagerazione di stampo religioso (seppur ovviamente da leggere in chiave ironica), sarebbe perfetto.
Commovente nella sua semplicità e nella destrutturazione dell'apparente perfezione familiare che non per questo non potrà cercare di essere felice.
Voto: 8.5
Life is too short to drink cheap wine.
Pippo and Potito ha scritto:Onore, gloria, lode e inni celestiali a Filippo Volandri, un italiano vero.
Amici si presentano a casa mia con un film da vedere a sorpresa
M'hanno portato Saw III dopo che mi ero ripromesso di non voler più vedere certe schifezze nemmeno sotto tortura...alla fine mi ci hanno costretto...
mamma che schifo...
SPLATTER puro...qui siamo a livelli infimi...se è questo il genere di film che piace allora sono contento di essere contro tendenza...scene orripilanti...il primo ci poteva stare...il secondo era già molto meno "novità" e più scadente...ma questo apparte la crudeltà di certe immagini fa davvero vomitare...in tutti i sensi...
consiglio?se volete guardarvelo ripensateci e fatevi piuttosto un bel giro...
M'hanno portato Saw III dopo che mi ero ripromesso di non voler più vedere certe schifezze nemmeno sotto tortura...alla fine mi ci hanno costretto...
mamma che schifo...
SPLATTER puro...qui siamo a livelli infimi...se è questo il genere di film che piace allora sono contento di essere contro tendenza...scene orripilanti...il primo ci poteva stare...il secondo era già molto meno "novità" e più scadente...ma questo apparte la crudeltà di certe immagini fa davvero vomitare...in tutti i sensi...
consiglio?se volete guardarvelo ripensateci e fatevi piuttosto un bel giro...
seren ha scritto:Adesso: sky cinema 303
Non amo particolarmente Woody Allen ma rivedendolo ora mi sta piacendo di più
Sicuramente Woody Allen è un genio, un artista straordinario che negli anni ci ha regalato film che difficilmente potranno essere dimenticati. Tra questi la sua opera migliore è probabilmente Io e Annie, considerata all’unanimità la commedia più bella, affettuosa e crudele di Allen, che ci racconta con il suo umorismo inconfondibile l’intero arco di un amore.
Definita dal regista “commedia romantica con musiche”, Io e Annie è la fotografia della storia d'amore tra Alvy Singer, comico di successo con due matrimoni falliti alla spalle, e la timida ed insicura Annie Hall, cantante alle prime armi.
Sin dall'inizio sappiamo che i due non sono più insieme e tutto quello che vediamo è il racconto della loro relazione, dal passionale inizio, all’evoluzione nevrotica del rapporto di coppia, fino alla separazione consensuale.
Opera della consacrazione ad autore di Woody Allen, Io e Annie è una storia sentimentale, incredibilmente comica (scene come la fila al cinema con l'apparizione del massmediologo Marshall McLuhan o il “mal di Los Angeles” di Alvy sono ancora adesso a distanza di anni autentiche perle), che ha giustamente meritato ben quattro premi Oscar (film, regia, sceneggiatura e attrice protagonista: Diane Keaton).
Il titolo originale, Annie Hall, è un omaggio a Diane Keaton (Hall è il suo vero cognome), e il film portò fortuna ad alcuni attori che vi appaiono, i quali da lì a poco sarebbero diventati autentiche star: Christopher Walken, Jeff Goldblum, Beverly D’Angelo e Sigourney Weaver.
Io e Annie è la summa di tutto il cinema alleniano, fatto di nevrosi, musica, ironia, rapporti uomo-donna e, naturalmente, New York, luogo mitico nell’immaginario dell’autore americano, che viene resa e sottolineata soprattutto dalle musiche.
« Frattanto si era fatto tardi e tutt'e due dovevamo andare per i fatti nostri. Ma era stato molto bello, rivedere ancora Annie, dico bene? Mi resi conto di quanto era in gamba – stupenda – e, sì, era un piacere… solo averla conosciuta… e allora io… ripensai a quella vecchia barzelletta, quella in cui c'è questo tizio che va dallo psichiatra e gli fa: "Dottore, mio fratello è pazzo. Crede d'essere una gallina." E allora il dottore gli dice: "Ma perché non lo rinchiude in manicomio?" E quel tale gli risponde: "Già! Ma poi dopo, l'ovetto fresco, a me, chi me lo fa?" Insomma, mi pare ch'è proprio così, grosso modo, che la penso io, riguardo ai rapporti umani. Mi spiego, sono del tutto irrazionali e pazzeschi e assurdi e… ma… mi sa tanto che li sopportiamo perché, hm… tutti quanti… più o meno ne abbiamo bisogno, dell'ovetto fresco. »
(Alvy/Woody Allen)
Bellissima recensione per uno dei film più importanti dell'opera di Allen. Da menzionare il cammeo di Paul Simon.
Per me è ancora più bello "Manhattan" ovvero la celebrazione di New York con le musiche di Gershwin.
io stanotte nell'attesa della pellegrini mi sono guardato un capolavoro assoluto che non avevo mai visto e che immaginavo completamente diverso:
Ombre rosse di john ford con john wayne e john carradine, oltre ad altri 2-3 che non conosco.
che bel film...
la storia è quella di una piccola diligenza che deve percorrere un tragitto tra una cittadina del west ed un altra con un grosso rischio di essere assalita dagli indiani.
salgono sulla diligenza una puttana , un medico che sale già ubriaco, un rappresentante di liquori, un uomo d'affari, un giocatore d'azzardo, lo sceriffo, una signora incinta moglie di un ufficiale della cavalleria e infine john wayne, cioè un pregiudicato evaso di galera e che deve tornarci.
naturalmente john wayne in fondo è un omo onesto ed è stato incastrato e lo sceriffo deve controvogli arrestarlo, visto che il papà di john wayne (nel film) era il suo migliore amico.
in questa angusta diligenza ci stanno quindi persone e carattteri opposti con esponenti della classe per bene ( in particolare l'uomo d'affari e la moglie del militare), personaggi ambigui che stanno in un ruolo ancora rispettabile ma condizionati dal fatto di essere troppo ambizioso e doppiogiochista (il giocatore d'azzardo) e paralizzato dalla paura e quindi in fondo vile (i l venditore di alcolici).
dalla parte dei cattivi naturalmente la puttana, il medico ubriaco e john wayne.
naturalmente le parti si invertiranno in breve tempo e coloro che stanno ai margini della società dimostreranno di avere i valori che consentiranno a (quasi tutta) la truppa di giungere in questa città dove si compieranno i destini di tutti...(il nome non me lo ricordo, londsburg potrebbe essere)....
Ombre rosse di john ford con john wayne e john carradine, oltre ad altri 2-3 che non conosco.
che bel film...
la storia è quella di una piccola diligenza che deve percorrere un tragitto tra una cittadina del west ed un altra con un grosso rischio di essere assalita dagli indiani.
salgono sulla diligenza una puttana , un medico che sale già ubriaco, un rappresentante di liquori, un uomo d'affari, un giocatore d'azzardo, lo sceriffo, una signora incinta moglie di un ufficiale della cavalleria e infine john wayne, cioè un pregiudicato evaso di galera e che deve tornarci.
naturalmente john wayne in fondo è un omo onesto ed è stato incastrato e lo sceriffo deve controvogli arrestarlo, visto che il papà di john wayne (nel film) era il suo migliore amico.
in questa angusta diligenza ci stanno quindi persone e carattteri opposti con esponenti della classe per bene ( in particolare l'uomo d'affari e la moglie del militare), personaggi ambigui che stanno in un ruolo ancora rispettabile ma condizionati dal fatto di essere troppo ambizioso e doppiogiochista (il giocatore d'azzardo) e paralizzato dalla paura e quindi in fondo vile (i l venditore di alcolici).
dalla parte dei cattivi naturalmente la puttana, il medico ubriaco e john wayne.
naturalmente le parti si invertiranno in breve tempo e coloro che stanno ai margini della società dimostreranno di avere i valori che consentiranno a (quasi tutta) la truppa di giungere in questa città dove si compieranno i destini di tutti...(il nome non me lo ricordo, londsburg potrebbe essere)....
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Se volete vedere qualche bel film, ve ne consiglio qualcuno dall'Australia.
1) Breaker Morant (1980) - Film incentrato sulla guerra in Sud Africa
2) Gallipoli (1981) - Film sulla Prima Guerra Mondiale. Con un giovane Mel Gibson
3) Dirty Deeds - Film d'azione. Molto piacevole
4) The Dish - Storia su come un gruppo di tecnici australiani (più un americano) permisero al mondo di vedere le immagini dello sbarco sulla Luna. Delizioso.
5) The Tracker (2002) - Tre uomini di legge devono trovare un Aborigeno che è stato accusato di omicidio. Durante la ricerca, sono guidati da un altro Aborigeno.
1) Breaker Morant (1980) - Film incentrato sulla guerra in Sud Africa
2) Gallipoli (1981) - Film sulla Prima Guerra Mondiale. Con un giovane Mel Gibson
3) Dirty Deeds - Film d'azione. Molto piacevole
4) The Dish - Storia su come un gruppo di tecnici australiani (più un americano) permisero al mondo di vedere le immagini dello sbarco sulla Luna. Delizioso.
5) The Tracker (2002) - Tre uomini di legge devono trovare un Aborigeno che è stato accusato di omicidio. Durante la ricerca, sono guidati da un altro Aborigeno.
Leo Durocher: You don't save a pitcher for tomorrow. Tomorrow it may rain.
-
- Massimo Carbone
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- Iscritto il: mer gen 17, 2007 1:40 pm
- Località: a due passi dal mare, non lontana dai boschi ...
Ieri sera, anzi stanotte, cioè stamattina dato che era notte fonda , mi sono (ri)vista parte di "La sposa in nero" e dall'inizio alla fine "L'uomo che amava le donne" del grande e da me amatissimo Francois Truffat.
Ne seguii una rassegna di film da ragazzina e fu subito amore.
Charles Denner, protagonista del secondo film, dai lineamenti imperfetti e marcati, non avrebbe potuto essere miglior interprete di un ruolo apparentemente facile ma che avrebbe potuto facilmente cadere nella banalità del dongiovanni qualunque.
L'intensa espressività del protagonista, la voce fuori campo ad esternar i suoi pensieri, la misura e piacevolezza dei dialoghi con la miriade di rappresentanti del gentil sesso e nessuna scena di nudo o sesso esplicito, hanno reso il film delicato, gradevole, interessante.
A mio parere, uno dei migliori di Truffat.
Ne seguii una rassegna di film da ragazzina e fu subito amore.
Charles Denner, protagonista del secondo film, dai lineamenti imperfetti e marcati, non avrebbe potuto essere miglior interprete di un ruolo apparentemente facile ma che avrebbe potuto facilmente cadere nella banalità del dongiovanni qualunque.
L'intensa espressività del protagonista, la voce fuori campo ad esternar i suoi pensieri, la misura e piacevolezza dei dialoghi con la miriade di rappresentanti del gentil sesso e nessuna scena di nudo o sesso esplicito, hanno reso il film delicato, gradevole, interessante.
A mio parere, uno dei migliori di Truffat.
... e' che siamo bravissimi a giocare a nascondino. tana per danser, sei dietro seren! (Balby)