Gios ha scritto:Ecco, ad esempio ieri sera ho rivisto Big Fish, e la scena finale ("la più alta gioia e il più profondo dolore sono sentimenti con sfumature simile") un bel po' mi ha smosso.
Lo vidi al cinema.
Giù lacrimoni senza contegno, anche col favore del buio in sala, ovviamente.
Eh, l'accensione delle luci al Cinema alla fine della proiezione: vero dramma per molti maschietti.
Ma insomma. In generale, quando c'è il 'Tema del Padre', mi succede così. Prima o poi chiederò una consulenza psicanalitica a Roger, per vederci un po' più chiaro.
Un piagnisteo incontenibile come con Big Fish m'è successo di rado. Qualcosina con Eternal Sunshine etc. (ma lì non so se vale, ché nel finale Kate è così bella e mi fa ricordare una o forse anche due ex-fidanzate e, soprattutto, la
Everybody's Gotta Learn Sometimes beckiana è tremendamente struggente e strappalacrime e anche bellissima nelle sonorità e nella strofa seppur molto meno nel ritornello).
Forse Umberto D., ma non ne son certo. Anche perché è un film così bello e triste e commovente che le lacrime diventano quasi manifestazione troppo chiassosa ed esplicita.
Ce n'è altri, certamente, ma ora mi sfuggono; quasi quasi ci penso un po' su, che magari è importante.
Di certo il citato Million Dollar Baby, invece, non ha toccato per nulla le mie corde. Ma, in generale, io e il mondo in Bianco e Nero (in senso etico, non cinematografico
) di Clint siamo su piani divergenti.