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Messaggio da Pitone »

danser ha scritto:
Pitone ha scritto:Rosco Dunn è Kallie Knoetze

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Nato Nikolaas Jacobus Knoetze il 24 Aprile 1953 a Pretoria, South Africa.
Ho spulciato l'IMDB ma le sue apparizioni cinematografiche sono sporadiche.
E' stato un ottimo pugile professionista dei massimi, nel 1979 era il n°3 del ranking e cercò di arrivare al titolo vacante della WBA, perse contro John Tate che poi vinse il titolo contro Gerrie Coetzee (che a sua volta aveva battuto Leon Spinks).
Si ritirò nel 1981 (Bomber è dell'82) con un record di 27 incontri disputati, 21 vinti di cui 20 per KO.


Pugili scarsoni tutti quelli da te citati, in un momento di magra della categoria. Big John Tate finì Ko contro Weaver e pure Coetzee fece la stessa fine, non un mammasantissima dell'epoca, il Weaver.

http://www.boxrec.com/list_bouts.php?hu ... &cat=boxer


Ok io di boxe non me ne capisco, li segnalo come attori, però non posso non notare e riportare pari pari i dati dell'atleta che comunque sono più che dignitosi, poi se è nato in un periodo favorevole meglio per lui! :D
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Messaggio da Pitone »

Chiudo con gli ultimi due della serata.

Sono accomunati dal ruolo di killer sfigati.

Questo è il mio mito assoluto: Mortimer non ride mai...alla descrizione di Terence che è velocissimo con la pistola l'inquadratura stringe sulla bocca per far notare un impercettibile movimento dell'angolo della stessa...Mortimer ha sorriso :D :D :D
Poi si sa come va a finire che scappano in mutande dal negozio :D

Dominic Barto

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Dominic Barto nasce in Pensilvania (USA) il 20 dicembre 1930. Col suo viso dai tratti somatici molto pronunciati, è un eccellente "duro" sia in ambientazioni western ("Lo chiamavano Trinità...", "Lucky Luke") che attuali ("Piedone lo sbirro" e "Piedone a Hong Kong"). Ma grazie alla sua bravura può facilmente tramutarsi, in pochi istanti, in buffissimi personaggi (come nel caso del bounty killer Mortimer proprio nel film di Barboni, o di William Dalton, nella serie tv succitata) ottenendo un risultato comico straordinario dettato dalla paradossalità delle opposte caratteristiche. Ruolo importante, ed in questo caso dichiaratamente "scanzonato" ha in "...E poi lo chiamarono il Magnifico".
Nella sua filmografia, non eccessivamente ricca, spiccano alcuni titoli di livello internazionale ed altri, di respiro decisamente meno ampio, dove ha però ruoli di primo piano.

Appare nei titoli come:
- Dominic Barto



Il secondo è il sicario "Paganini" in "altrimenti ci arrabbiamo"
Tale Manuel de Blas, conosciuto da noi per questa apparizione ma che ha una normale carriera in patria.

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Messaggio da balbysauro »

sono debolissimo sui film di Bud Spencer, lo ammetto
anzi, non mi sono mai piaciuti granchè, non lapidatemi (se passa di qua Clythus mi kubilanna)

quindi continuo coi miei attori della commedia italiana

GIGI BALLISTA

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Fiorentino, arriva a età avanzata al cinema, a metà anni 60. Prima si laurea in giurisprudenza e lavora in molte società di produzione come procacciatore di marchi da inserire (prima che esistesse il garante :D) all'interno dei film.

Occhi in fuori, voce roca dal forte accento, grosso e sgraziato, Ballista di solito interpreta la parte dell'arricchito, gretto e un po' viscido, volgare e invadente.
Spesso interpreta anche un prete o un vescovo, caratterizzandolo in modo ambiguo (siamo sicuri che non diventerà mai santo...).

Pure lui ha partecipato a Febbre da cavallo (era il conte Dallara).

Da segnalare un ruolo nel bellissimo Fuga di mezzanotte di Alan Parker (con lui c'erano altri attori italiani che recitavano il ruolo di turchi... tra loro Paolo Bonacelli che merita senz'altro una sua scheda, e il ciccione per eccellenza, Franco Diogene, anche lui da ricordare in futuro).

Anche Ballista è scomparso molti anni fa, nel 1980.
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Messaggio da balbysauro »

anzi, facciamoli subito, va' :D

PAOLO BONACELLI

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Bonacelli non è certo un caratterista, anzi è un bravissimo attore.
Tuttavia alcune sue particine più o meno grandi vanno ricordate.

Diplomato all'accademia di arte drammatica di Roma debutta con Gassman a teatro, dove ha un'ottima carriera.

Pur vincitore di alcuni premi importanti per film di Pasolini, Bolognini o Rosi, è conosciuto al grande pubblico principalmente per il ruolo dell'avvocato cocainomane in Johnny Stecchino.
Non posso non linkare questa scena storica:
http://www.youtube.com/watch?v=kAgj9mzb ... 1&index=50

Sempre al fianco di Benigni una parte divertente (Leonardo da Vinci rincoglionito) in Non ci resta che piangere.
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Messaggio da balbysauro »

FRANCO DIOGENE

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Il ciccione (antipatico) per eccellenza dei film italiani di seconda fascia.
Catanese di nascita ma genovese d'adozione, col baffetto odioso, spesso azzimato e impomatato, non ha mai interpretato il ruolo del simpatico, anzi fa sempre venire voglia che qualcuno lo maltratti (e spesso succede :D )

Anche lui in Attila flagello di Dio (è un mercante, genovese appunto) e in tanti altri film di genere (Il ragazzo di campagna, Sette chili in sette giorni, Grand Hotel Excelsior ecc.).

Anche lui dal 2005 starà girando qualche filmaccio su qualche nuvola con gli altri.
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Messaggio da Pitone »

balbysauro ha scritto:FRANCO DIOGENE

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Il ciccione (antipatico) per eccellenza dei film italiani di seconda fascia.
Catanese di nascita ma genovese d'adozione, col baffetto odioso, spesso azzimato e impomatato, non ha mai interpretato il ruolo del simpatico, anzi fa sempre venire voglia che qualcuno lo maltratti (e spesso succede :D )

Anche lui in Attila flagello di Dio (è un mercante, genovese appunto) e in tanti altri film di genere (Il ragazzo di campagna, Sette chili in sette giorni, Grand Hotel Excelsior ecc.).

Anche lui dal 2005 starà girando qualche filmaccio su qualche nuvola con gli altri.


Ahahahah!!!
Dalla voce fastidiosissima oltretutto!

Rilancio di Roberto Della Casa

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Ha iniziato la carriera negli anni '70 del XX secolo coi poliziotteschi, le commedie sexy all'italiana, e film comici dell'epoca (ora cult), con svariati ruoli dal tifoso calcistico al poliziotto, dal medico al giudice, così come dal sarto al macellaio.

Se ci pensate appare ovunque!
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Angelo Pellegrino

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Angelo Pellegrino (Palermo, 2 agosto 1946) è un attore italiano, noto principalmente come caratterista.

Volto simbolo della commedia all'italiana, ha partecipato a circa sessanta pellicole nel corso della sua lunga carriera.

Dopo alcune esperienze di teatro d'avanguardia culminate nella regia dell'opera "Marijuana in pinzimonio" di Carlotta Wittig, ottenne la prima parte di rilievo nel film "La nottata" di Tonino Cervi (1974).

Accanto alle partecipazioni a molte pellicole trash, sostenne anche ruoli in film tuttora celebri come "Novecento" di Bernardo Bertolucci (1976), "Fantozzi contro tutti" (1980) di Neri Parenti, "Celluloide" (1996) Di Carlo Lizzani.

Divertente il personaggio del giardiniere Elpidio Tomassini nel film "La casa stregata" di Bruno Corbucci (1982)

Ha sostenuto il ruolo del "commissario politico" nel film "Malèna" (2000) diretto da Giuseppe Tornatore con la protagonista Monica Bellucci.
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Messaggio da Pitone »

Chiudo stasera con colui che venero e non avrei mai citato se il titolo del topic fosse stato lo stesso.
Grande Balby per averlo cambiato, in effetti tra i caratteristi ci son fior di attori, sarebbe stato sminuente parlarne sotto il titolo "i migliori dei peggiori". :wink:

Tornando in tema:

Mario Carotenuto

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Occhialoni dalle lenti spesse, capelli bianchi e fisico corpulento, Mario Carotenuto è stato uno dei più bravi e celebri caratteristi della nostra commedia. Portatore di una comicità genuina e farsesca, si affermò nell’immediato dopoguerra alla radio e in teatro, nella rivista. Aveva un fisico da commendatore, ma uno spirito disincantano che era la quintessenza della romanità.

I suoi personaggi sono stati spesso professionisti intrallazzatori che nascondono le mire più basse dietro una parvenza di rispettabilità (aveva anche un esilarante modo di parlare tra i denti). In fondo, nei più di centocinquanta film che ha al suo attivo (più la stesura di un soggetto: Colpo gobbo all’italiana), non ha mai modificato il suo modello di base.

Lo ricordiamo già negli anni ’50 come il goloso clandestino di Susanna tutta panna, il “professore” di Guardia, ladro e cameriera, il falsario spagnolo (con parlata romanesca) di Totò, Eva e il pennello proibito.

Negli anni ’60 fu spesso nei divertenti film-barzelletta di Marino Girolami, preferibilmente balneari (lui che era stato un ipocrita e volgare Albertocchi ne La spiaggia di Lattuada), anche se fu uno splendido volgare Trimalcione nel Satyricon di Polidoro. Negli anni settanta è stato, con gran divertimento, uno dei re della commedia trash, scatenato nelle situazioni più scatologiche, ma contemporaneamente ebbe occasioni di gran rilievo: “professore” ancora una volta dei sogni proletari ne Lo scopone scientifico, corrottissimo maresciallo dei Carabinieri ne La poliziotta, borghesaccio reazionario ne L’Italia s’è rotta, esilarantissimo calpestato Avvocato De Marchis in Febbre da cavallo (il suo ruolo cult), Marotta, sarto clericale con il gusto delle scommesse in Qua la mano, il monsignore di lungo piede di Per favore, occupati d’Amelia: ovunque pronto a trasformare la sua carezza in una pugnalata.

Ormai malato, ci ha fornito un’ultima, grande interpretazione in Romanzo di un giovane povero, per la regia di Ettore Scola. Da notare che il suo esordio, come comparsa, fu in Scipione l’africano, lo stesso film che segnò il debutto, sempre come comparsa, di Alberto Sordi.
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floyd10
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Messaggio da floyd10 »

floyd10 ha scritto:Domanda per quelli ancora più esperti. Quando Bud spiega ai ragazzi che li stavano fregando a carte: " Questo modo di segnare le carte lo hanno inventato a ... nel ... (non ricordo dove e quando :) ), qual era il modo per segnare le carte? :D


A Las Vegas, nel '36. :)

Ma era in Bulldozer, non in Bomber. Li ho sempre un pochino confusi, in alcune scene. Ambientazioni e scenografie vagamente somiglianti.
L'ho rivisto tutto ieri notte; ora mi rivedo pure Bomber. :P
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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balbysauro
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Messaggio da balbysauro »

Pitone ha scritto:Chiudo stasera con colui che venero e non avrei mai citato se il titolo del topic fosse stato lo stesso.
Grande Balby per averlo cambiato, in effetti tra i caratteristi ci son fior di attori, sarebbe stato sminuente parlarne sotto il titolo "i migliori dei peggiori". :wink:

Tornando in tema:

Mario Carotenuto

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si si, il titolo non piaceva neanche a me ma non sapevo come cambiarlo ;)

quanto a Carotenuto, bisognerà anche ricordare il fratellastro maggiore Memmo, anche lui presente in tantissimi film degli anni '50 e '60 (ad esempio è Ignazio il torchio, il brigante che rapisce Totò in Totò, Peppino e i fuorilegge).
Mario (che da giovane non era proprio un tipo tranquillo, dato che si è fatto 3 anni di riformatorio) va ricordato anche come padre di Pierino-Alvaro Vitali :D

Quanto a Roberto Della Casa, è vero, è onnipresente, quasi quanto Ivano Marescotti in film un po' più seri (quasi sempre, almeno).
Come chi è Ivano Marescotti? Dottor Randazzoooooo :D
(ma anche Il mostro, Il portaborse, Il muro di gomma, Pasolini un delitto italiano, Vesna va veloce, Jack frusciante ecc., Il talento di mr. Ripley, Hannibal, La leggenda di Al John e Jack e tantissimi altri)

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Messaggio da Burano »

E invece K1 in Nati con la camicia?


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Messaggio da Pitone »

Buffy Dee

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Più che partecipare come attore, Buffy Dee fa dei cammei nei film di Bud Spencer e Terence Hill, azzeccatissimi grazie alla teatralità che lo contraddistingue. L'attore americano ha solo in "Nati con la camicia" una parte di rilievo, il pazzoide K1 che vuole eliminare i numeri dalla faccia della Terra. Ma lo ricordiamo anche in altri ruoli eccentrici: come giostraio in "Poliziotto superpiù" e soprattutto come Pancho, il receptionist in "Miami supercops - I poliziotti dell'8ª strada". Ha una particina anche in una puntata di una delle serie tv più recenti di Bud Spencer: "Extralarge 2".
Ha preso parte anche ad alcuni (pochissimi per la verità) film americani, tra l'inizio degli anni settanta e la fine degli anni ottanta.

Appare nei titoli come:
- Buffy Dee

http://www.budterence.tk/buffydee.php
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Messaggio da rob »

Pitone ha scritto:Chiudo stasera con colui che venero e non avrei mai citato se il titolo del topic fosse stato lo stesso.
Grande Balby per averlo cambiato, in effetti tra i caratteristi ci son fior di attori, sarebbe stato sminuente parlarne sotto il titolo "i migliori dei peggiori". :wink:

Tornando in tema:

Mario Carotenuto

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Occhialoni dalle lenti spesse, capelli bianchi e fisico corpulento, Mario Carotenuto è stato uno dei più bravi e celebri caratteristi della nostra commedia. Portatore di una comicità genuina e farsesca, si affermò nell’immediato dopoguerra alla radio e in teatro, nella rivista. Aveva un fisico da commendatore, ma uno spirito disincantano che era la quintessenza della romanità.

I suoi personaggi sono stati spesso professionisti intrallazzatori che nascondono le mire più basse dietro una parvenza di rispettabilità (aveva anche un esilarante modo di parlare tra i denti). In fondo, nei più di centocinquanta film che ha al suo attivo (più la stesura di un soggetto: Colpo gobbo all’italiana), non ha mai modificato il suo modello di base.

Lo ricordiamo già negli anni ’50 come il goloso clandestino di Susanna tutta panna, il “professore” di Guardia, ladro e cameriera, il falsario spagnolo (con parlata romanesca) di Totò, Eva e il pennello proibito.

Negli anni ’60 fu spesso nei divertenti film-barzelletta di Marino Girolami, preferibilmente balneari (lui che era stato un ipocrita e volgare Albertocchi ne La spiaggia di Lattuada), anche se fu uno splendido volgare Trimalcione nel Satyricon di Polidoro. Negli anni settanta è stato, con gran divertimento, uno dei re della commedia trash, scatenato nelle situazioni più scatologiche, ma contemporaneamente ebbe occasioni di gran rilievo: “professore” ancora una volta dei sogni proletari ne Lo scopone scientifico, corrottissimo maresciallo dei Carabinieri ne La poliziotta, borghesaccio reazionario ne L’Italia s’è rotta, esilarantissimo calpestato Avvocato De Marchis in Febbre da cavallo (il suo ruolo cult), Marotta, sarto clericale con il gusto delle scommesse in Qua la mano, il monsignore di lungo piede di Per favore, occupati d’Amelia: ovunque pronto a trasformare la sua carezza in una pugnalata.

Ormai malato, ci ha fornito un’ultima, grande interpretazione in Romanzo di un giovane povero, per la regia di Ettore Scola. Da notare che il suo esordio, come comparsa, fu in Scipione l’africano, lo stesso film che segnò il debutto, sempre come comparsa, di Alberto Sordi.


Nel film di Steno La poliziotta, la cui protagonista era Mariangela Melato, era un ufficiale della polizia municipale.
Carotenuto, rispetto alla maggioranza dei personaggi citati in questo bel topic, era un attore di grande levatura che aveva lavorato in teatro dapprima con Strehler per recitare poi da protagonista in diverse rappresentazioni fino ai primi anni '90; in televisione oltre a numerose comparsate da ospite, aveva partecipato a diversi sceneggiati in ruoli drammatici e spesso in parti da "cattivo"; da ricordare: Otto uomini arrabbiati, I demoni (1972) da Dostoevskij, in cui interpretava un vecchio rivoluzionario e Il sospetto (1972) al fianco di Paolo Stoppa.
Tra le parti da "buono" si ricorda Solo per gioco, dove impersonava un investigatore.
Nel '93 o '94 non ricordo bene, comunque poco prima di lasciarci, era venuto nel mio paese invitato dal Sindaco che aveva voluto dargli la cittadinanza onoraria, dove era vissuto per qualche anno ai tempi del riformatorio.
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Messaggio da paoolino »

Pitone ha scritto:Joe Bugner

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Vieri secondo me è il suo sosia, la prima volta che ho visto Bobo ho pensato a Mr.Ormond di "Io sto con gli ippopotami"




Pitone ha scritto:Invece il quello coi baffi chiari è il sergente Kempfer, interpretato da Raimund Harmstorf

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la prima volta che ho visto Bill Cowher, lo storico coach dei Pittsburgh Steelers, ho pensato che fossero la stessa persona.

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Messaggio da Clythus »

Pitone ha scritto:Comunque è pazzesco il giro di boxeur di altissimo livello che si son prestati.
Fa pensare, evidentemente era un modo dignitoso di andare avanti oltre la carriera agonistica, non credo che navigassero nell'oro a quei tempi nonostante le vittorie.

Atleti comunque alla base dei film di Bud e Terence.
Ascoltavo un'intervista a Bud dove sottolineava che tutti i caratteristi e le comparse spesso dovevano essere dei grandi atleti, perchè nelle scene dei pestaggi gli effetti speciali non c'erano e quelli volavano da una parte all'altra realmente.


Terence Hill una volta si prese pure lo spigolo di una tavola sulla testa e gli misero addirittura i punti.

fraki ha scritto:
Pitone ha scritto:Riccardo Pizzuti

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ma quanti sganassoni avrà preso in carriera?


Da me tanti :D

Ecco il suo aspetto attuale : o ( Immagine



rob ha scritto:E questo ve lo ricordate?


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L' ho visto soltanto in uno squallidissimo film di Pierino, inguardabile, lui ed il film :D, interpreta un carabiniere a cui fanno inscenare le penose barzellette sui carabba, forse è presente anche nel film "Carabbbinieri", visto diversi anni fa.
Era un film di pierino con Giorgio Ariani mi sembra, non con Alvaro Vitali, anche quest' ultimo è nato grazie ad un ruolo di comparsa per Federico Fellini che poi gli ha fruttato inviti ovunque per poi creare il personaggio che conosciamo tutti :)


Pitone ha scritto:
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Triste storia la sua:

Raimund Harmstorf (Amburgo, 7 ottobre 1939 - Marktoberdorf, 3 maggio 1998) è stato un attore tedesco. È apparso in diverse serie televisive importanti quali L'ispettore Derrick, Un caso per due, e in diversi film affianco dell'attore Bud Spencer. È morto suicida il 3 maggio 1998 nella sua fattoria di Marktoberdorf; il motivo di questo gesto fu probabilmente legato al fatto che l'attore era da tempo malato di Parkinson.



Mi ha fatto rimanere male questa notizia :(, ricordo che per le feste di Natale da bambino vidi un suo film su Zanna Bianca ed era anche ben fatto, adesso non lo ricordo più, riposi in pace poveretto


Pitone ha scritto:
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Del Papa: "Barba o capelli?"

Io: "Osvaldo!" :D

Ho un amico che è stato in quella bottega da barbiere tanto tempo fa, mi disse anche dove si trova, non ricordo se a Livorno o se Marina di Pisa.
Se vi ricordate, dopo che Bud l' attacca all' appendiabiti, apre una porta che da su un corridoio dove due scagnozzi ostruiscono il passaggio per andare da Osvaldo.
Questo mio amico mi ha detto che in realtà dietro quella porta non c'era nessun corridoio ma che era uno sgabuzzino ( detto da lui eh..).

balbysauro ha scritto:sono debolissimo sui film di Bud Spencer, lo ammetto
anzi, non mi sono mai piaciuti granchè, non lapidatemi (se passa di qua Clythus mi kubilanna)

quindi continuo coi miei attori della commedia italiana

GIGI BALLISTA

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Ti perdono Balby va, proprio perché hai aperto un topic mitico, cult! : o )

Mitico attore dalla voce rauca, i' mi babbo dice che ha fatto tanti film anni '60, io lo ricordo nel bellissimo film "fuga di mezzanotte" dove interpreta il giudice e forse c'è anche ne "la donna della domenica" con jaqueline buisset.


balbysauro ha scritto:FRANCO DIOGENE

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C'è anche lui in "fuga di mezzanotte", come avvocato difensore.
Mitica la scenetta del colloquio con Renato Pozzetto ne "il ragazzo di campagna" :D
Simpatica partecipazione anche in 7 chili in 7 giorni.



balbysauro ha scritto:anzi, facciamoli subito, va' :D

PAOLO BONACELLI

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Come detto da Balby, questo è un MITO : o ) un Grande Attore, anche lui presente in fuga di mezzanotte fa il figlio di putt@na turco Rifkey, uno spione paraculo pronto sempre a tradire i prigionieri di quella terribile fogna turca.
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Quando l' uomo a nitroglicerina trova l' uomo ad antimateria, l'uomo a nitro è un 7/5, 4/6, 2/6, 7/6(5), 5/7.
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Messaggio da balbysauro »

ANGELO INFANTI

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nella "storia" del cinema italiano "resta" per due parti in film di Verdone:

è il playboy che insidia Magda (la stressatissima moglie di Furio) in Bianco, Rosso e Verdone
ma soprattutto è Cesare Cuticchia alias Manuel Fantoni, lo sparaballe di Borotalco (fino a un certo punto, dato che nel film aveva Moana Pozzi nella sua vasca da bagno... :oops: )

In realtà Infanti attraversa trasversalmente il cinema italiano e non degli anni '70 e '80. Dagli anni '90 in poi invece si è dedicato soprattutto alla tv.

Romano di Zagarolo (sede di un ultimo tango famoso almeno quanto quello di Parigi, per chi entra in questo topic :D), di solito in parti di bello e piacione, Infanti è lo sfruttatore di Carmela in Bello, onesto, emigrato Australia ecc. di Sordi, è Fabrizio nel Padrino, partecipa a film con Bud Spencer, è protagonista di molti "poliziotteschi" e film erotici degli anni '70 della serie Emanuelle nera di Joe D'Amato, ha anche una parte in Attila flagello di Dio ecc.

Come detto, negli anni 90 partecipa a molti sceneggiati tv (fiction si chiamano ora), tra cui La scorta, Ilaria Alpi, Don Matteo...
Speedy
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Messaggio da Speedy »

balbysauro ha scritto:Romano di Zagarolo (sede di un ultimo tango famoso almeno quanto quello di Parigi, per chi entra in questo topic :D),

leggenda :lol: :lol: :lol:
prematurata la supercazzola o scherziamo?
Mp1
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Messaggio da Mp1 »

Grandisismo Balby, grandissimo.... :D
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Messaggio da balbysauro »

MAURO VESTRI

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poche parti da ricordare, ma una le eclissa tutte:
il prof. Guidobaldo Maria Riccardelli!!!!

"Chi era Davd Uòòòòk Grfth?" era una domanda che riecheggiava spesso nelle aule universitarie dove seguivo un corso di Cinema e giornalismo :lol:

Ed è grazie a lui che possiamo utilizzare la memorabile battuta di Fantozzi, riadattandola: "xxxxx è un cagàta pazzesca!!!"

Attore genovese, con una solida base teatrale alle spalle (oh, ce l'hanno tutti, ma secondo me qualcuno di questi bara... si sa che fa figo dire "Ho fatto teatro!"), esordisce al cinema col megaflop "Decameron proibitissimo... Boccaccio mio statte zitto" (titolo da Oscar :lol: ).

Qualche particina anche in altri film culto: "La schiava io ce l'ho e tu no" con Lando Buzzanca, "Il brigadiere Pasquale Zagaria ama la mamma e la polizia" con Banfi e la citata Francesca Romana Coluzzi che menava come una Xena ante litteram, "Amici miei" dove è un medico specialista, oltre a comparsate nei classici film poliziotteschi dell'epoca.



OT:
Ricordo a tutti che questo topic va letto con attenzione e che tutti devono partecipare alla sua crescita, pena la visione di:

"Dies irae" di Carlo Teodoro Dreyer (6 ore)
"L'uomo di Aran" di Flaherty (9 tempi)
ma soprattutto "La corazzata Kotëmkin (sic)" (18 bobine)


viceversa, se farete i bravi, vi beerete di

"L'esorciccio"
"Giovannona coscialunga"
"La polizia si incazza"
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Messaggio da Okefenokee »

balbysauro ha scritto:"Chi era Davd Uòòòòk Grfth?"


Griffit! Griffit... è il padre del cinema americano! Io lo adoro, è come se fosse mio padre.
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Messaggio da Andy »

-Le piace il cinema espressionista tedesco?

-È il grande amore della mia vita. e voglio in questa sede ricordare i grandi maestri murnau e Robert Wiene, di cui tutti noi non
possiamo fare a meno dell'irrinuciabile capolavoro "Das cabinet der doktor Caligarisss

-Caligari!

:lol: :lol: :lol:
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Il montaggio Analoggggico!! La Carrozzella col bambino!! Gli stivali dei soldati!!!!
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Pitone
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"Montaggio analoggggico" mi obbliga con piacere ad onorare il grande

Giuseppe Anatrelli

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Giuseppe Anatrelli (detto Geppino) (Napoli, 3 gennaio 1925 – Napoli, 29 novembre 1981) è stato un attore cinematografico e attore teatrale italiano.

Formatosi alla scuola della rivista e della sceneggiata napoletana (interpretando quasi sempre il ruolo di "O' Malamente"), Anatrelli debutta giovanissimo nei teatri della sua città durante gli anni della guerra dove interpreta la sceneggiata, melodramma in vernacolo molto in voga in quegli anni, e la macchietta, scenetta comica in cui l'attore solista balla, recita e canta in un'interminabile sequenza di battute e doppisensi.

Dal 1946 al 1954 fece parte della compagnia teatrale di Eduardo De Filippo ed interpretò, tra le altre, la commedia Miseria e nobiltà il 2 ottobre del 1953. Dopo l'esperienza del Teatro Comico accanto ai fratelli Titina e Peppino De Filippo Anatrelli lavora negli anni sessanta insieme al concittadino Guido Mazzella; nel frattempo viene chiamato per piccoli ruoli cinematografici.

Il primo ruolo di una certa consistenza sul grande schermo gli viene offerto nel 1975 da Bruno Gaburro per la pellicola Un letto in piazza; la consacrazione arriva nello stesso anno interpretando la parte dell'arrivista e ruffiano geometra Luciano Calboni nei primi tre film della saga fantozziana: Fantozzi (1975), Il secondo tragico Fantozzi (1976) e Fantozzi contro tutti (1980)

Poche, e con fortuna alterna, le altre apparizioni cinematografiche di Anatrelli: partecipò a film che ebbero un certo successo: Tre tigri contro tre tigri del 1977 e Lo chiamavano Bulldozer del 1978. Nel 1980 partecipò allo sceneggiato televisivo L'eredità della priora, trasmesso su Rai Uno.

Morì improvvisamente nel 1981, all'età di 56 anni, ed a lui venne dedicato il film Fantozzi subisce ancora, in cui il personaggio che fu suo venne affidato a Riccardo Garrone.
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Omaggio d'antan, il grandissimo Capannelle aka

Carlo Pisacane

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Carlo Pisacane poi noto soprattutto come Capannelle[1] (Napoli, 1891 – Roma, 1974) è stato un attore italiano.

Attore di rilievo della filodrammatica napoletana, ha recitato tra gli anni '30 e '70 in più di settanta film, generalmente commedie comiche o popolari, interpretando ruoli di supporto o di carattere fortemente macchiettistico.

Sebbene avesse già lavorato in diversi film tra i quali Paisà di Roberto Rossellini del 1946, la notorietà cinematografica arriva piuttosto tardi, solo nel 1958 quando il regista Mario Monicelli gli affida il ruolo del mitico Capannelle, il famelico vecchietto bolognese nella sgangherata banda criminale de I soliti ignoti. Il nomignolo del simpatico personaggio gli resterà incollato per tutto il resto della carriera artistica al punto che comparirà nei crediti di alcune pellicole al posto del suo vero nome e sarà proprio come Capannelle che verrà ricordato presso il grande pubblico.

Negli anni immediatamente successivi interpreta una numerosa serie di pellicole. È a fianco di Alberto Sordi ne Il vigile (1960) in cui interpreta con brio il ruolo dell'anziano padre del vigile Otello Celletti, fannullone quanto il figlio, o al fianco di Totò e Aldo Fabrizi, in Totò, Fabrizi e i giovani d'oggi, sempre del 1960.

Torna a lavorare con Monicelli ne L'Armata Brancaleone, il capolavoro del regista toscano del 1966, vestendo i panni di Abacuc, l'ebreo convertito della sgangherata armata medioevale. Sulla scia del successo conseguito dalla pellicola viene chiamato da Pasolini ad interpretare Brabanzio, il padre di Desdemona, nella originale rivisitazione che il regista friulano compie de l'Otello nell'episodio Che cosa sono le nuvole?, tratto dal film Capriccio all'italiana, del 1968.

Conclude la sua carriera nel 1972 con una apparizione in Fratello sole, sorella luna di Franco Zeffirelli.
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E lui, indimenticabile, con una storia alle spalle che potrebbe essere un film:

Tiberio Murgia

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Nato da una famiglia povera, inizia a lavorare fin da giovanissimo come manovale.

A venti anni è venditore ambulante de l'Unità, l'organo di stampa del Partito Comunista Italiano. I dirigenti della locale sezione del partito intravedono in lui particolari doti politiche e lo inviano a Frattocchie, in provincia di Roma, dove ha sede la scuola nazionale per i dirigenti del partito. Al suo rientro, sei mesi dopo, diviene segretario dei Giovani Comunisti e si sposa.

Dopo qualche tempo però inizia ad intrattenere una relazione con una compagna di partito, a seguito della quale, per lo scandalo destato, viene espulso dal PCI.

Emigra quindi a Marcinelle, il grande centro minerario belga che vede impegnati come minatori diverse migliaia di lavoratori italiani. Stabilisce una relazione sentimentale con la moglie di un collega belga e scampa rocambolescamente alla morte la notte nella quale, fintosi malato per poter amoreggiare con la donna, un'esplosione di gas uccide tutti i minatori del suo turno, compreso il marito della signora.

Rientra quindi nella sua città natale ma è costretto ad emigrare a Roma per sfuggire all'ira dei familiari di una giovane donna che corteggia nonostante sia già sposato. Nella capitale inizia a lavorare come lavapiatti in una trattoria del centro (Il re degli amici) fin quando viene notato da un'assistente del regista Mario Monicelli che lo invita in studio per un provino.

Il regista toscano gli affida il ruolo di Ferribotte (dal traghetto, o ferry boat, che unisce la Sicilia al continente), il gelosissimo e possessivo immigrato siciliano, nella banda di inesperti e pasticcioni malavitosi romani che, nel capolavoro della commedia all'italiana del 1958, I soliti ignoti, tenta di assaltare senza successo la cassaforte del Monte dei Pegni.

Murgia rimarrà fedele al personaggio e allo stereotipo caricaturale del siciliano per gran parte delle sue apparizioni cinematografiche che si articoleranno, con una certa regolarità, per tutti i 40 anni successivi, attraversando i principali generi popolari del nostro cinema recente. Essendo sardo, viene ovviamente doppiato, con cadenza sicula, da attori quali Renato Cominetti, Ignazio Balsamo e Michele Gammino. Il grande pubblico lo ricorderà certamente per la sua mimica facciale, gli occhi spesso socchiusi e le sopracciglia perennemente arcuate e folte, il capo leggermente rivolto all'indietro nella rappresentazione satirica di un siciliano diffidente e ostinato.

Lo stesso stereotipo sarà anche sfruttato in pubblicità: Tiberio Murgia infatti sarà per molti anni testimonial di una nota marca di caffè nei caroselli televisivi.

Sempre nei panni di Ferribotte prende parte al sequel de I soliti ignoti (Audace colpo dei soliti ignoti) diretto da Nanni Loy nel 1960 e, sempre al fianco di Marcello Mastroianni e Vittorio Gassman, conclude la saga nel 1987 con il film di Amanzio Todini, I soliti ignoti vent'anni dopo.

Sempre per la regia di Mario Monicelli prende parte, nel ruolo secondario del soldato Nicotra, ne La grande guerra del 1959 e, al fianco di Monica Vitti, ne La ragazza con la pistola del 1968.

Gli anni Sessanta lo vedono partecipare, sempre in ruoli di comprimario, in molte produzioni a carattere parodistico e alle commedie leggere tipiche del cinema italiano di quel periodo. Per la regia di Sergio Corbucci è al fianco di Totò ne Il giorno più corto del 1962 mentre nel 1961 aveva recitato a fianco di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia nel film L'onorata società.

Nel 1966, per la regia di Vittorio De Sica, veste i panni di un detective ne Caccia alla volpe mentre nei primi anni settanta compare in diverse produzioni appartenenti al genere decamerotico, sotto la regia di Mariano Laurenti.

Tiberio Murgia è attivo anche per gran parte degli anni Ottanta e compare in diverse delle commedie interpretate da Adriano Celentano per la direzione di Franco Castellano e Giuseppe Moccia, sodalizio artistico di sceneggiatori meglio conosciuto come Castellano e Pipolo, nonché in diversi film diretti da Nando Cicero e appartenenti a quel genere di commedia minore e scollacciata che attingendo soprattutto al vasto repertorio di barzellette popolari, vive in quegli anni un momento di breve ma intensa produzione.

Nel 2001, al fianco di Nino Manfredi, Murgia interpreta un ruolo secondario nel film di Diego Febbraro, Una milanese a Roma, nella deliziosa commedia di Vincenzo Terracciano, Ribelli per caso, con Antonio Catania.

Nel 2008 interpreta una piccola parte nel film Chi nasce tondo di Alessandro Valori con Valerio Mastandrea.
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Pitone
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Torniamo alla commedia sexy...

Lucio Montanaro

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Lucio Montanaro (Martina Franca, 22 giugno 1951) è un attore, cabarettista e umorista italiano, attivo nel cinema italiano degli anni settanta e ottanta del XX secolo.

Inizia la carriera con parti di rilievo, soprattutto nelle commedie sexy all'italiana e in altri sceneggiati del tempo. Si diletta in svariati ruoli, dallo studente al poliziotto, dal soldato al parroco, al barman. Hanno lavorato con lui Lino Banfi, Alvaro Vitali, Renzo Montagnani, Pippo Franco per citarne alcuni. Nei suoi ruoli si dilettava a parlare in vernacolo pugliese e in italiano. Conosce l'inglese e il francese. Negli ultimi anni ha partecipato con grande successo a trasmissioni televisive su canali nazionali sia a Stracult sulla Rai che a Carabinieri su Mediaset, ma è concentrato di più sul cabaret,e' tornato al cinema nel 2008 con L'allenatore nel pallone 2.
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balbysauro
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Messaggio da balbysauro »

Stasera tocca ad un attore davvero "minore", non come capacità, ma come numero di apparizioni.
Ce n'è una, però, che è rimasta nella piccola storia del cinema di seconda fascia.
Sto parlando di

ALFONSO MOSTACCI
alias
ALFONSO TOMAS


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Attore romano di avanspettacolo, si ricorda per qualche piccola parte negli ultimi film di Franchi e Ingrassia (tra cui il mitico Ku Fu? dalla Sicilia con furore), e in altre pellicole come il già citato Brigadiere Pasquale Zagaria, La dottoressa del distretto familiare, Paulo Roberto Cotechino e un piccola parte in Manuale d'amore.









































ok ok, è stato soprattutto il Dottor Thomas, pieno di tic e scatti nervosi (e con uno splendido riportino :D) di Vieni avanti cretino!!!
Nessuna parola ulteriore, solo la visione di un pezzo di cinema trash d'autore (la regia era di Luciano Salce), tra i migliori del genere, può far capire.
Oh, mi raccomando: il dottor Thomas non è in sede!!!! E la vostra soddisfazione è il mio miglior premio :D


qua, da rivedere tutto :D
http://www.youtube.com/watch?v=zgJXP_wD ... re=related
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Messaggio da Zonker »

Tra l'altro Tiberio Murgia anche in una recente intervista ha sottolineato che pur avendo raggiunto la notorietà col personaggio del siciliano Ferribotte, lui è sardo, e lo stereotipo siciliano ha continuato ad interpretare.

Grande Capannelle:
- Piacere, Martini.
- Rossi.

e lui ...

- Carpano! (per chi non lo sapesse, la ditta produttrice del vermuth Punt e Mes.)

Bye dudes.
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Devo aprire una parentesi hollywoodiana con quello che, secondo me, è il caratterista internazionale per eccellenza. Un mito.

LUIS GUZMAN

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Nato a Porto Rico (Cayey, 28 agosto 1956) ma crescito nel Greenwich Village di New York, si diploma al City College of New York. Prima di iniziare la sua carriera come attore caratterista, ha lavorato come assistente sociale, in seguito a partecipato ad alcune produzioni di teatro di strada.

Dopo aver partecipato a vari film e serie tv, ottiene una certa popolarità grazie al ruolo di Pachanga in Carlito's Way di Brian De Palma. Nel sua carriera ha preso parte ai film di Paul Thomas Anderson Boogie Nights - L'altra Hollywood, Magnolia e Ubriaco d'amore.

Tra gli altri film a cui ha partecipato vi sono Stonewall, Omicidio in diretta, Il collezionista di ossa, Terapia d'urto, Fast Food Nation e Dreamer - La strada per la vittoria, inoltre ha partecipato a varie serie tv come Walker Texas Ranger, NYPD Blue, Frasier e Oz, in quest'ultima ha ricoperto il ruolo di Raoul "El Cid" Hernandez.
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balbysauro
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praticamente gemelli :o
Clythus
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Pitone ha scritto:"Montaggio analoggggico" mi obbliga con piacere ad onorare il grande

Giuseppe Anatrelli

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#40#


Mitico Paiton! : o )

Non sapevo fosse morto poveretto : o ( fra l' altro poco dopo i mitici film di Fantozzi : o (
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Quando l' uomo a nitroglicerina trova l' uomo ad antimateria, l'uomo a nitro è un 7/5, 4/6, 2/6, 7/6(5), 5/7.
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Messaggio da Ancic Fan »

Pitone ha scritto:E lui, indimenticabile, con una storia alle spalle che potrebbe essere un film:

Tiberio Murgia
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Mi abita sotto casa...frequenta il mio stesso bar. Grande Tiberio

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Beh? Ci siamo arenati? :D
Questo è molto più di un caratterista, ma le sue apparizioni spesso con accento pugliese sono fantastiche.

Flavio Bucci

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Nato da una famiglia originaria di Casacalenda in provincia di Campobasso, e di Orta Nova in provincia di Foggia, si è formato professionalmente presso la Scuola del teatro Stabile di Torino. Ha esordito come attore cinematografico nel 1971 con un piccolo ruolo nel film La classe operaia va in paradiso di Elio Petri, che poi lo volle come protagonista del suo successivo La proprietà non è più un furto (1973).

Nel 1975 interpreta il ruolo di uno dei due malviventi nel cult movie di Aldo Lado L'ultimo treno della notte.

Nel 1978 si fece conoscere dal grande pubblico recitando nello sceneggiato televisivo Ligabue, diretto da Salvatore Nocita e trasmesso dalla RAI: sempre per la televisione, ha recitato in Quer pasticciaccio brutto de via Merulana (1982) di Piero Schivazappa, ne I promessi sposi (1989) di Salvatore Nocita e nella prima edizione de La Piovra (1984).

Al cinema nel 1977 è Daniel in Suspiria di Dario Argento, e nel 1981 è Don Bastiano ne Il marchese del Grillo di Mario Monicelli.

Autore anche di numerosi lavori teatrali, ha lavorato nel doppiaggio e ha prodotto alcuni film tra cui Ecce Bombo (1978) di Nanni Moretti.

Ha doppiato Luke Duke, interpretato da Tom Wopat nella serie televisiva Hazzard, ed era stata la prima voce dell'attore.

Ultimamente ha vestito i panni di Franco Evangelisti ne Il Divo, film di Paolo Sorrentino su Giulio Andreotti.
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ANGELO BERNABUCCI

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Angelo Bernabucci (Roma, 14 marzo 1945) è un attore, doppiatore e caratterista italiano.

Conosciuto anche come Angelo l'Americano, ha avuto una vita pressoché normale sino a quando Carlo Verdone, suo amico, non gli ha proposto di sostenere una parte tra le principali nel film Compagni di scuola, (1988) diretto dallo stesso Verdone.

Da allora è stata una carriera in continua salita, che gli ha permesso di essere conosciuto ed apprezzato per le sue carattersitiche di ruvido ed estremamente rozzo, ma in fin dei conti bonario omaccione romano.

http://it.youtube.com/watch?v=XqVBGXMFvjc

:D
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Messaggio da balbysauro »

Andy ha scritto:ANGELO BERNABUCCI

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Angelo Bernabucci (Roma, 14 marzo 1945) è un attore, doppiatore e caratterista italiano.

Conosciuto anche come Angelo l'Americano, ha avuto una vita pressoché normale sino a quando Carlo Verdone, suo amico, non gli ha proposto di sostenere una parte tra le principali nel film Compagni di scuola, (1988) diretto dallo stesso Verdone.

Da allora è stata una carriera in continua salita, che gli ha permesso di essere conosciuto ed apprezzato per le sue carattersitiche di ruvido ed estremamente rozzo, ma in fin dei conti bonario omaccione romano.

http://it.youtube.com/watch?v=XqVBGXMFvjc

:D


in Compagni di scuola è f-e-n-o-m-e-n-a-l-e!!!
e troppo forte (cit.) anche quando, in compagnia di Maurizio Mattioli, sevizia Boldi costretto a fingersi tifoso romanista, mentre in realtà è milanista sfegatato :D

attualmente Bernabucci è la mia immagine su msn :D
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ANTONINO FAA' DI BRUNO

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Nato a Londra, ma piemontese, dopo una lunga e onorata carriera militare (fu comandante dei granatieri), Faà Di Bruno fu chiamato da Carlo Lizzani a recitare una piccola parte nel film La vita agra.
Successivamente partecipò anche a Porcile di Pasolini e ad Amarcord di Fellini, dove interpreta il ruolo di un nobile.

Naturalmente nella storia del cinema italiano Faà Di Bruno è il megadirettore clamoroso ducaconte ing. Piercarlo Semenzara :D

E' grazie a lui se possiamo chiamare chi porta sfortuna "menagramo di un menagramo" e se possiamo urlare a chi ci importuna "e la smetta di toccarmi il cùlo -ulo -lo -o (eco, ndr)".
E sempre per merito suo, prima di una partita di carte, possiamo recitare il famoso mantra: "A uì uè la fortuna viene a me, uì uè uà la fortuna viene qua!". #100#
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FABIO TRAVERSA, ovvero Fabris!!! :D

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Fabio Traversa (Napoli, 17 novembre 1952) è un attore italiano. Si è distinto come valido caratterista sostenendo parti di uomo fragile e timido. Dopo una lunga gavetta in teatro, fu chiamato da Nanni Moretti a recitare nel cortometraggio Pâté de bourgeois (1974) e da allora ha interpretato circa 30 pellicole.

Particolarmente ricordati sono stati i personaggi di Fabris in Compagni di scuola (1988) di Carlo Verdone ( Tu c'hai avuto 'n crollo... d'ottavo grado della scala Mercalli :lol: ) però!e quello di Mario, lo sposo ne Le comiche, diretto nel 1990 da Neri Parenti, ai quali ha conferito caratteristiche di sensibilità ed umanità.

In seguito si è indirizzato verso la carriera televisiva, interpretando serial di notevole successo come Non lasciamoci più (1999) e Butta la luna (2007) di Vittorio Sindoni, nel ruolo dello spregevole Elio Valci.
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Sua altezza reale:

ENZO CANNAVALE

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Vincenzo "Enzo" Cannavale (Castellammare di Stabia, 5 aprile 1928) è un attore italiano di teatro e cinema.

Esponente del teatro napoletano, attore dalla verve ironica e comica, abile caratterista, ha calcato i palcoscenici assieme ad Eduardo De Filippo e Aldo Giuffré: Fortunato...!, Miseria e nobiltà e La festa di Montevergine, sono solo alcuni titoli di commedie di successo in cui ha recitato.

Numerosissimi sono stati i suoi ruoli al cinema, tra cui vanno ricordate le partecipazioni nei film del filone della commedia erotica all'italiana o nei film con Tomas Milian e Bombolo, con Nino D'Angelo, con Bud Spencer o con Renato Pozzetto.

A coronamento della lunga carriera artistica nel 1988 gli è stato assegnato il prestigioso Nastro d'Argento al migliore attore non protagonista per l' interpretazione in 32 dicembre di Luciano De Crescenzo. Sempre nello stesso anno reciterà in Nuovo cinema Paradiso, il film di Giuseppe Tornatore vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes del 1989 e dell'Oscar per il miglior film straniero.

Wikipedia qui sopra giustamente sottolinea l'attore oltre il caratterista, ma io gli sono grato per l'interpretazione di Sposìto in "il tifoso, l'arbitro e il calciatore" l'inarrivabile "una vacanza del cactus", il breve cammeo del non vedente ne "il ragazzo di campagna", dove accompagnato da Pozzetto seduto su una panchina mangia le noccioline e sputa la buccia sempre in faccia al Renato ovunque si metta: esilarantemente fastidiosissimo :lol:

Ecc. ecc. ecc. ecc............
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Messaggio da Zonker »

Ma possibilie che non sia ancora stato citato lui:

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Mario Brega (Roma, 5 marzo 1923 – Roma, 23 luglio 1994).

Formatosi nella scuola di Federico Fellini e di Sergio Leone, inizia la sua carriera con Dino Risi ne La marcia su Roma del 1962, in cui interpreta il ruolo del truce camerata Marcacci, detto il Mitraglia, destinato ad una morte infame nel finale del film.

Memorabili le sue interpretazioni sotto la regia prima di Sergio Leone (come El Niño in Per qualche dollaro in più) e poi, in ruoli comici, di Carlo Verdone. Nei film di quest'ultimo il suo innato e spontaneo umorismo romanesco hanno regalato frasi che sono diventate celebri, dal padre di un giovane hippy (accusato di tendenze fasciste alzava prima il pugno sinistro e poi anche quello destro urlando: "Io fascio...a Me fascio,a Zoccole'...sò communista cosìiii!!!") in Un sacco bello, o i dialoghi nel negozio di alimentari in Borotalco ("Ah Sè', assaggia sto presciutto, è 'n zucchero" e "assaggia st'olive, so' greche" o il racconto esilarante dello shopping a Via Veneto con la figlia "Arzate a cornuto! Arzateeeeee!!!"), o il camionista interpretato in Bianco, rosso e Verdone ("Me chiameno er principe, a signò" e "Sta mano pò èsse fero e ppò èsse piuma...oggi è stata 'na piuma").

La sua carriera è costellata di innumerevoli caratterizzazioni, a volte con vene assai drammatiche nelle loro comicità, sia sotto registi protagonisti della filmografia italiana che sotto registi tipici della classica commedia all'italiana.

Nel film Per un pugno di dollari (1964) di Sergio Leone recita con lo pseudonimo Richard Stuyvesant
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Messaggio da whiterussian »

Zonker ha scritto:Ma possibilie che non sia ancora stato citato lui:

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Mario Brega (Roma, 5 marzo 1923 – Roma, 23 luglio 1994).

:o vero...imperdonabile mancanza.
Assaggia st'oliva..., Anacoli de che ecc. ecc. :lol:
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