Tree of Life: - 14

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BackhandWinner
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da BackhandWinner »

Ma più che altro il sunto di questo Gios who went beserk è:



Dal minuto 4:00, 4:16 in particolare.

"Yes you are. And you're boring and you're totally ordinary".

(In effetti ce lo vedo bene gios a contemplare sacchetti di plastica svolazzanti: il Respiro dell'Universo. :D )

O comunque: "del tutto prevedibile, data la nicchia". E sugli argomenti più disparati, persino quelli dove non hanno alcun senso posizioni, ma solo impressioni e inclinazioni: l'estetica femminile, signori (vabbè, per nick anche tutte le manifestazioni estetiche :)) !
Certo su alcuni (molti) di questi direi che invece vale quella che si chiama identità (di pensiero, di cultura). In teoria un essere onnisciente e totalmente razionale dovrebbe anzi essere anche totalmente prevedibile (da un suo pari grado, suppongo).

Ma insomma io (mi pare, a rileggermi) volevo solo rifare il verso, contemporaneamente, all'autoironico Moretti di Aprile e al serissimo Morrisey di How Soon Is Now ("I am human and I need to belong"): tediosa doxa, non moderna, ma addirittura contemporanea. :D
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Rosewall
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Rosewall »

alessandro ha scritto:Magari ai dopocena della Sorbona
no, no, al pranzo di mymag. :D
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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babaoriley
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da babaoriley »

ma che bello La sottile linea rossa!

(scusate, è che ho ufficialmente inizato la mia scoperta del cinema di Terrence Malick :oops: )
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balbysauro
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da balbysauro »

visto stasera, coi limitati mezzi di cui sono in possesso :oops:

volevo scrivere qualcosa, ma evito, dopo aver letto il post interpretativo di gios (che ai tempi avevo saltato a pie' pari, non avendo, ai tempi, visto il film)
non credo si possa aggiungere una virgola

però un accenno alla potenza e la bellezza delle immagini, alla assoluta non banalità di ogni singola inquadratura e immagine lo faccio
fossi un regista appenderei subito la macchina da presa al chiodo
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Jürgen »

Impossibile giudicare quest'opera d'arte. Dico solamente che esso fa capire che il cinema ha veramente un potenziale enorme, ancora del tutto inesplorato.
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Nickognito »

:oops: :oops: :oops:
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Gios »

Ieri sera ne ho visto l'inizio, la parte cosmologica (sulla Lacrimosa), ma forse sarebbe meglio dire cosmogonica. Questa inizia con la domanda di Giobbe "TU dove eri?", formulata alla notizia della morte del figlio da parte della Grazia (ci sono molti modi per parlare di Giobbe: uno è quello à la page che trovate qui e che ha un certo successo, e l'altro è quello di coloro che hanno affrontato Giobbe, da Dostoeskij a Gregorio Magno a Mallick, e tanti altri che valsero molto, guardandolo coraggiosamente negli occhi infuocati di febbri).



Riporto il testo del Lacrimosa

Lacrimosa
Lacrimosa dies illa,
qua resurget ex favilla
judicandus homo reus.
Huic ergo parce, Deus.
Pie Jesu Domine,
dona eis requiem!
Amen!


In quelle sequenze si viene tramortiti dall'ansia cosmica, dalla brutale magnificenza della creazione, ma ancora più dalla diversità del Creatore (provate, provate a pronunciare sottovoce "giorni di pianto quelli, quando risurgerà dalle fiamme l'uomo reo, che dovrà essere giudicato"). In particolare, c'è uno stacco di pochi secondi, in cui una nebulosa gialla sembra avanzare a ricoprire lo spazio, e ci si può immaginare il fronte di questa misurato milioni di chilometri, come una carica di cavalleria pesante di polveri, implacabile eppure di sublime bellezza.
Pascal era terrorizzato dall'infinto cosmico: Epicuro lo trovava confortante. Ma quando invece Pascal guardava le stelle, ma sarebbe più preciso dire il nero tra una stella e l'altra, ne rimaneva atterrito. Credo di condividere abbastanza questa vertigine, che ricordo di avere provato anche in un posto molto definito e circoscritto.

Cristo Santo, Pie Jesu Domine, dona eis requiem e Non è un sermone :D
Ultima modifica di Gios il mar mag 15, 2012 1:13 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Johnny Rex »

Dai,il film c'è, poche balle. Visti dei segmenti (in attesa della visione Panica) ma già solo le riflessioni su Giobbe e la frase di Pitt "attendevo qualcosa, ed era l'attesa stessa" mi pajono valere ampiamente la (lunga) visione.

F.F.
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da babaoriley »

visto anch'io, mi sa che non ho capito nulla ma forse così lo si apprezza di più.
Visivamente una festa per gli occhi, ogni inquadratura era perfetta e funzionava meglio di qualsiasi dialogo.
In certi momenti sembrava più videoarte che cinema.

Le musiche :oops:

Non bello quanto la "Sottile linea rossa" e lo sconsiglierei alla maggior parte delle persone che conosco perchè potrebbero denunciarmi ma la sua visione è stata indubbiamente un'esperienza affascinante :)
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Gios »

Sono portato a credere che per apprezzare una cosa sia meglio capirla, che non capirla (questo se la cosa in sé abbia qualcosa che valga la pena di essere apprezzato).

A volte si ritiene che la non comprensione, o la sua difficile comprensione, di una opera d'arte vada a favore del valore dell'opera d'arte stessa (avrebbe una pretesa di "complessità"). Così Finnegan's Wake avrebbe un valore maggiore de Il mago di Oz (il che è indiscutibile, credo: ma non per questo motivo) e Pollock di Tintoretto.
Credo che si confonda spesso questo con la necessità di un'opera d'arte di rimanere "sfuggente", ovvero non perfettamente inquadrabile. Una opera d'arte dovrebbe essere non tanto incomprensibile e non intelligibile, quanto ambivalente.

E' possibile che fosse Gregorio Nazianzeno a dire come non riusciva a pensare mai al Padre, senza che il suo pensiero andasse al Figlio, e così, pensando al Figlio, il suo pensiero poi andava allo Spirito, e dallo Spirito alla visione complessiva della Trinità. Lo stesso mi è stato detto accade nella musica, quando ascoltiamo una orchestra, si possono rincorrere i fiati, poi gli archi, e poi tutto l'insieme, ma non i fiati e gli archi e l'insieme. Credo accada lo stesso con una opera d'arte (ogni opera d'arte è in fondo un simbolo): dove si riesce a rincorrerne i suoi significati diversi (che devono essere molti) guardandoli di volta in volta da diverse angolature, e poi il suo insieme, ma non tutto nel contempo: e credo sia questo che rende una opera d'arte sfuggente e affascinante.
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Pitone »

Domenica ad una mostra stavo presentando e spiegando il mio vanto, gli incroci che faccio per produrre colori di fiori spettacolari, i miei ibridi.
Nella descrizione ad un certo punto ho detto un per me normale "li ho fatti io".
Un ragazzo mi ha corretto "no, li ha fatti Dio".

Ecco, al netto della tecnica che toglie il fiato di questo film mi son rimaste purtroppo scorie di presunzione, ammetto di sentirmi quasi in colpa per questo, dovrò rivederlo perchè vale la pena non prenderlo con superficialità.
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Gios »

Pitone ha scritto:Nella descrizione ad un certo punto ho detto un per me normale "li ho fatti io".
Un ragazzo mi ha corretto "no, li ha fatti Dio"..
C'è questa idea, molto bella e molto ortodossa al film di Malick, di Dio infaticabile e paziente artista. Immaginare cioè Dio che ritocca la corolla di una campanula, e che modella la vibrazione di una supernova, e fa questo per ogni campanula ed ogni supernova, senza distinzione, con lo stesso identico, eppure diverso, amore (mi sembra inevitabile che tanto zelo possa essere accettato solo in presenza di un grande amore). Fuor dall'idea di un vecchio signore barbuto che con un penellino ritocca i fiori, e con enormi braccia plasma le galassie, trovo che anche l'idea della formazione e del ciclo vitale di una stella, con i suoi equilibri di massa e gravità e di reazioni nucleari, sia molto poetica, e molto innamorata, e non meno elegante.

Qualcuno sa (lo dico senza ironia, io davvero non lo so) dei motivi biologici per i quali la via lattea sia così apertamente affascinante (mi sembra che i cinesi, o per i giapponesi, non so, chiamino la Via Lattea con un nome diverso, come Fiume d'Argento, bello quasi quanto al nostro, se non di più)?
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da babaoriley »

Gios ha scritto:Sono portato a credere che per apprezzare una cosa sia meglio capirla, che non capirla (questo se la cosa in sé abbia qualcosa che valga la pena di essere apprezzato).
beh, nella maggior parte delle volte si, è vero.
Forse mi sono espressa male, diciamo che mi sono più lasciata trasportare dalla sinfonia di immagini e musica, dalla loro bellezza senza preoccuparmi troppo del perchè capissi/o non capissi il senso determinate sequenze.
Forse se mi fossi intestardita a trovare un significato a ogni immagine, una linearità nella trama (o una trama stessa) come avrebbe fatto magari uno spettatore medio (non che io non sia una spettatrice media ma conoscendo un minimo lo stile del regista un pò sapevo cosa aspettarmi) magari avrei abbandonato la visione dopo mezz'ora.
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Gios »

babaoriley ha scritto:
Gios ha scritto:Sono portato a credere che per apprezzare una cosa sia meglio capirla, che non capirla (questo se la cosa in sé abbia qualcosa che valga la pena di essere apprezzato).
beh, nella maggior parte delle volte si, è vero.
Forse mi sono espressa male, diciamo che mi sono più lasciata trasportare dalla sinfonia di immagini e musica, dalla loro bellezza senza preoccuparmi troppo del perchè capissi/o non capissi il senso determinate sequenze.
Forse se mi fossi intestardita a trovare un significato a ogni immagine, una linearità nella trama (o una trama stessa) come avrebbe fatto magari uno spettatore medio (non che io non sia una spettatrice media ma conoscendo un minimo lo stile del regista un pò sapevo cosa aspettarmi) magari avrei abbandonato la visione dopo mezz'ora.
Borges diceva, in merito alla lettura della Commedia, che la sua prima lettura dovrebbe richiedere lo stesso atteggiamento che Wordsworth suggerisce nelle Ballads, la sospensione dell'incredulità, e che sarebbe meglio farsi trasportare dalla musicalità del verso, dal suo ritmo, cercando di intuire qui e lì il significato che possa suggestionarci, e accogliendo come possibile il fatto che Dante abbia davvero viaggiato per i tre regni. Insomma, lasciare che l'opera ci sorprenda.
In un secondo momento poi, per apprezzarne a pieno i vari livelli e le loro sfumature, si dovrebbe avanzare con una parte d'approfondimento, per scoprire le simmetrie della Commedia, le fonti, le allegorie, e così via. Da questo secondo processo, meno intuitivo del primo, ma più consapevole, si dovrebbe ricavare un non meno profondo piacere.
Un'opera d'arte completa deve per forza agire su entrambi questi aspetti, la suggestione intuitiva e l'approfondimento intellettivo (io direi che dovrebbe avere un terzo aspetto: la spinta verso l'atteggiamento d'amore. Ed un quarto: l'icona del trascendente).
Credo possa valere anche per il film di Malick.
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da BackhandWinner »

Gios ha scritto:
babaoriley ha scritto:
Gios ha scritto:Sono portato a credere che per apprezzare una cosa sia meglio capirla, che non capirla (questo se la cosa in sé abbia qualcosa che valga la pena di essere apprezzato).
beh, nella maggior parte delle volte si, è vero.
Forse mi sono espressa male, diciamo che mi sono più lasciata trasportare dalla sinfonia di immagini e musica, dalla loro bellezza senza preoccuparmi troppo del perchè capissi/o non capissi il senso determinate sequenze.
Forse se mi fossi intestardita a trovare un significato a ogni immagine, una linearità nella trama (o una trama stessa) come avrebbe fatto magari uno spettatore medio (non che io non sia una spettatrice media ma conoscendo un minimo lo stile del regista un pò sapevo cosa aspettarmi) magari avrei abbandonato la visione dopo mezz'ora.
Borges diceva, in merito alla lettura della Commedia, che la sua prima lettura dovrebbe richiedere lo stesso atteggiamento che Wordsworth suggerisce nelle Ballads, la sospensione dell'incredulità, e che sarebbe meglio farsi trasportare dalla musicalità del verso, dal suo ritmo, cercando di intuire qui e lì il significato che possa suggestionarci, e accogliendo come possibile il fatto che Dante abbia davvero viaggiato per i tre regni. Insomma, lasciare che l'opera ci sorprenda.
In un secondo momento poi, per apprezzarne a pieno i vari livelli e le loro sfumature, si dovrebbe avanzare con una parte d'approfondimento, per scoprire le simmetrie della Commedia, le fonti, le allegorie, e così via. Da questo secondo processo, meno intuitivo del primo, ma più consapevole, si dovrebbe ricavare un non meno profondo piacere.
Un'opera d'arte completa deve per forza agire su entrambi questi aspetti, la suggestione intuitiva e l'approfondimento intellettivo (io direi che dovrebbe avere un terzo aspetto: la spinta verso l'atteggiamento d'amore. Ed un quarto: l'icona del trascendente).
Credo possa valere anche per il film di Malick.
Sicuramente, molto ben detto.

Anche se io tralascerei tranquillamente il terzo e il quarto aspetto: ma sarà perché non capisco di che cosa si parli esattamente e soprattutto come aspetti di un carattere così peculiare possano essere generalmente presenti in tutte le opere d'arte ("complete") :).
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da babaoriley »

Gios ha scritto: Borges diceva, in merito alla lettura della Commedia, che la sua prima lettura dovrebbe richiedere lo stesso atteggiamento che Wordsworth suggerisce nelle Ballads, la sospensione dell'incredulità, e che sarebbe meglio farsi trasportare dalla musicalità del verso, dal suo ritmo, cercando di intuire qui e lì il significato che possa suggestionarci, e accogliendo come possibile il fatto che Dante abbia davvero viaggiato per i tre regni. Insomma, lasciare che l'opera ci sorprenda.
In un secondo momento poi, per apprezzarne a pieno i vari livelli e le loro sfumature, si dovrebbe avanzare con una parte d'approfondimento, per scoprire le simmetrie della Commedia, le fonti, le allegorie, e così via. Da questo secondo processo, meno intuitivo del primo, ma più consapevole, si dovrebbe ricavare un non meno profondo piacere.
Un'opera d'arte completa deve per forza agire su entrambi questi aspetti, la suggestione intuitiva e l'approfondimento intellettivo (io direi che dovrebbe avere un terzo aspetto: la spinta verso l'atteggiamento d'amore. Ed un quarto: l'icona del trascendente).
Credo possa valere anche per il film di Malick.
si condivisibile.
Sicuramente è un film che merita una seconda visione.
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Gios »

BackhandWinner ha scritto: Anche se io tralascerei tranquillamente il terzo e il quarto aspetto: ma sarà perché non capisco di che cosa si parli esattamente e soprattutto come aspetti di un carattere così peculiare possano essere generalmente presenti in tutte le opere d'arte ("complete") :).
Il terzo e quarto aspetto sono necessari l'un l'altro, per me.
Credo che un'opera d'arte non possa sostenere sé stessa, e debba avere un sostentamento dall'esterno, che la motivi dall'interno. Credo che questa motivazione sia il "transumanar" e il dirigere chi la vive verso il bene. Questo può avvenire anche attraverso il turbamento, certo: un'opera d'arte può anche contenere la rivelazione della presenza del dolore, della morte, della miseria: eppure all'interno deve avere anche il superamento del dolore, della morte, della miseria. L'amore e la bontà devono essere il nostro fine, il posto della nostra pace. Mi viene in mente quello che si dice spesso sulle visioni, sulle apparizioni: che quando un'apparazione lascia l'ombra di disagio e malcontento, è sicuramente diabolica: mentre quando lascia, anche attraverso il turbamento, un sentimento di speranza, allora viene dal Cielo. Mi pare sia analogo all'arte.
Il quarto punto invece riporta, in maniera meno ampia, quanto diceva Florenskij sull'icona. Che l'arte pretende non una "rappresentazione" dell'aldilà (la vera realtà) quanto una "icona", ovvero una vera finestra dell'aldilà (è il motivo per cui nella icone russe lo sfondo è d'oro: non per ricerca del lusso, ma perché il colore della luce è l'oro, e nell'aldilà la luce è nella sua realtà essenziale. Giotto rompe in occidente questo equilibrio, secondo Florenskij: tuttavia non mi pare di potere essere daccordo). Credo questo concetto sia troppo rigido, seppure suggestivo. Tuttavia l'arte deve avere questa tensione nella ricerca della trascendenza, intuendono le sfumature accessibili all'uomo, tramite sforzo e mediante grazia.

Mi pare accada qualcosa di simile nella sequenza del Lacrimosa: si percepisce, come dicevo, questa ansia cosmica, ma è un'ansia positiva, che fa tremare i polsi e atterisce, ma comporta anche un sentimento di reverente accettazione dell'universo, nel suo ordine, nella sua potenza, nella sua meraviglia. Turba, ma eleva. Di fronte alla nebulosa Testa di Cavallo ci si sente in dovere di riappaccificarsi coi propri vicini di casa. E così anche mi sembra evidente come sia anche una icona del trascendente.


Vorrei ribadire questa domanda:
Qualcuno sa (lo dico senza ironia, io davvero non lo so) dei motivi biologici per i quali la via lattea sia così apertamente affascinante (mi sembra che i cinesi, o per i giapponesi, non so, chiamino la Via Lattea con un nome diverso, come Fiume d'Argento, bello quasi quanto al nostro, se non di più)?
Non era balby l'esperto di queste cose?

(Ci ho ripensato un attimo, e forse Via Lattea è migliore. C'è maggiore tenerezza, come nel verso di Ovidio lactea nomen habet, candore notabilis ipso. Parlare del candore del latte riversato in gocce in relazione a delle stelle è molto più poetico che parlare d'argento).
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Nickognito »

grande gios che cita florenskij :)

Boh, non capisco la domanda, non credo che in biologia ci siano mai motivi per cui una cosa sia meravigliosa. Anzi, in biologia non esistono cose meravigliose., Esistono cose attraenti per qualcuno. In ogni caso quel tipo di meraviglia che e' dato dal senso di finalita' delle cose a causa dell' amore di qualcuno penso che sia del tutto assente in qualunqe visione atea, o solo biologica.
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Gios »

La mia domanda è questa: il fatto che troviamo una donna "bella" può avere una spiegazione biologica (uso probabilmente dei termini a sproposito. Neurobiologia? Sono frivolezze :D non me ne sono mai troppo interessato), non so, tipo che la simmetria del suo corpo ti promette dei figli belli simmetrici, e insomma alla fine te la vuoi ingroppare (credo il termine preciso sia cazzoneurobiologia).

Ma il fatto che (e questo a me pare incontestabile e trasversale: Via Lattea e Fiume d'Argento) una stella possa essere bella, e meravigliosa, e affascinante, ha un qualche motivo "biologico" o "fisiologico"? Insomma, come viene spiegata questa evidenza?
Ultima modifica di Gios il mer mag 16, 2012 12:28 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Nickognito »

Per me no, non esiste nessun motivo biologico perche' in generale un uomo trovi la natura ' bella' . E' un caso, come e' un caso che sia nato questo universo cosi' organizzato. E tutto questo e' assai verosimile e logico.

Ok, scusate :)
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Johnny Rex »

Comunque sia, Giobbe siamo noi.
O Saremo.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Gios »

Johnny Rex ha scritto:Comunque sia, Giobbe siamo noi.
O Saremo.

F.F.
Alcuni furono.
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da babaoriley »

Sarà presentato a Venezia il nuovo film di Malick "To the Wonder"

A romantic drama centered on a man who reconnects with a woman from his hometown after his marriage to a European woman falls apart.

In Italia uscirà solo a dicembre :-? confido nella proiezione post festival, a Milano la rassegna veneziana viene presentata subito dopo la conclusione.
A quanto pare farà parte di un trittico che Malick sta ultimando, gli altri "capitoli" dovrebbero intitolarsi Knight of Cups e Lawless.
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Nickognito »

:oops:
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da pocaluce »

babaoriley ha scritto:gli altri "capitoli" dovrebbero intitolarsi Knight of Cups e Lawless.
di knight of cups, si sa già l'attore protagonista...

Immagine


scusate. #1#
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Jürgen »

Io sarò presente al Festival. Mancano meno di 3 settimane. :oops:
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da babaoriley »

Jürgen ha scritto:Io sarò presente al Festival. Mancano meno di 3 settimane. :oops:

Jurgen inviato di mymag per il Festival!!!
Mi aspetto un tuo incontro con il Maestro!
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Jürgen »

babaoriley ha scritto:
Jürgen ha scritto:Io sarò presente al Festival. Mancano meno di 3 settimane. :oops:

Jurgen inviato di mymag per il Festival!!!
Mi aspetto un tuo incontro con il Maestro!
Malick, l'attesissimo nuovo di PT Anderson, il da me superatteso Korine, De Palma (film lesbo con Noomy Rapace e Rachel Mcadams), Olivier Assayas, Bellocchio (con la migliore attrice vivente Isabelle Huppert), Kim Ki-Duk, Kitano e il brutale Seidl. Questi quelli da me più attesi.
Vi farò sapere.
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da dsdifr »

cavolo Jurgen, apri un topic apposta! Davvero impaziente di leggerti!
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da D.F.Wallace »

Jürgen ha scritto:Io sarò presente al Festival. Mancano meno di 3 settimane. :oops:
hanno spostato sanremo a settembre? :D

canti in coppia con villo? :)
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da balbysauro »

D.F.Wallace ha scritto:
Jürgen ha scritto:Io sarò presente al Festival. Mancano meno di 3 settimane. :oops:
hanno spostato sanremo a settembre? :D

canti in coppia con claudio villo? :)
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da RussianTennisGods »

Jürgen ha scritto:
babaoriley ha scritto:
Jürgen ha scritto:Io sarò presente al Festival. Mancano meno di 3 settimane. :oops:

Jurgen inviato di mymag per il Festival!!!
Mi aspetto un tuo incontro con il Maestro!
Malick, l'attesissimo nuovo di PT Anderson, il da me superatteso Korine, De Palma (film lesbo con Noomy Rapace e Rachel Mcadams), Olivier Assayas, Bellocchio (con la migliore attrice vivente Isabelle Huppert), Kim Ki-Duk, Kitano e il brutale Seidl. Questi quelli da me più attesi.
Vi farò sapere.
Secondo me c'è pure fi.ga. Di quella giusta, intellettuale, sexy con gli occhiali da hipster.
Buona caccia!
Ildiavolovestemilan wrote:
Bravo Nasty, finalmente qualcuno che mi capisce...
RussianTennisGods
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da RussianTennisGods »

Un bell'approccio basato sulla gelida violenza del cinema di Haneke e sulla tecnica registica di Kim Ki Duk non te lo leva nessuno.
Vai e colpisci!
Ildiavolovestemilan wrote:
Bravo Nasty, finalmente qualcuno che mi capisce...
taylorhawkins89
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da taylorhawkins89 »

Jürgen ha scritto:
babaoriley ha scritto:
Jürgen ha scritto:Io sarò presente al Festival. Mancano meno di 3 settimane. :oops:

Jurgen inviato di mymag per il Festival!!!
Mi aspetto un tuo incontro con il Maestro!
Malick, l'attesissimo nuovo di PT Anderson, il da me superatteso Korine, De Palma (film lesbo con Noomy Rapace e Rachel Mcadams), Olivier Assayas, Bellocchio (con la migliore attrice vivente Isabelle Huppert), Kim Ki-Duk, Kitano e il brutale Seidl. Questi quelli da me più attesi.
Vi farò sapere.
Alla faccia!
Jürgen
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Jürgen »

Oggi finalmente è uscito il trailer di To The Wonder.
Non vedo l'ora di rivedere il film. :oops:

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CAPELLINO
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da CAPELLINO »

Gios ha scritto:
Nevenez ha scritto:Non è un sermone (qualche *fessacchiotto* va in giro a dirlo)
Pur avendolo visto con un occhio qui e un occhio lì, posso tranquillamente affermare come si tratti in effetti di un sermone, trattandosi dell'intreccio di due visioni differenti del trascendente, che si potrebbero riassumere come il Dio dell'Antico Testamento da una parte, e il Dio del Nuovo Testamento dall'altra.

Il film si apre con la famosa risposta di Dio ai lamenti di Giobbe, ovvero che una creatura non ha alcun diritto di potere comprendere Colui che crea le fondamenta della terra. Segue subito la distinzione tra via della Grazia, e via della Natura (anche la Didaché, uno dei primi testi cristiani, inizia con le parole vi sono due vie). Non serve ripetere come la Grazia sia un tema fondamentale in San Paolo, ed ancora di più in Agostino (ad orecchio ho riconosciuto almeno due citazioni dirette, esplicite di Agostino)
La Grazia si esprime nel film attraverso una madre preraffaelita (sembra uscita da un quadro di Rossetti, credo sarebbe stato difficile trovare una attrice più somigliante al modello della Annunciazione del Waterhouse),che è "spesso disdegnata", e dotata del silenzio, dello stupore e della meraviglia nei confronti dell'Infinitamente Piccolo, della gentilezza, della delicatezza, del sacrificio, della bontà, del gioco, dell'amare e del farsi amare, è come la carità-agape di San Paolo: è paziente, è benigna, non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità, tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta, si lava i piedi con leggerezza perché il mondo non ha potere di infangarla.
Il padre invece è un militare come il Dio dell'Antico Testamento, è un musicista, perché il Dio Creatore è un matematico, attraverso la sinfonia del cosmo costruisce galassie come nel Portico della Gloria di Compostela, è severo, è colui che fa germogliare il terreno e che ama i figli a modo suo (ma li ama, però: è un padre geloso e possessivo, li tocca, li vuole suoi, per guidarli, per indicare loro la via).

E' forse banale identificare i figli come l'umanità (sebbene siano tre come Sem, Cam e Iafet figli di Noè), sicuramente il ragazzino che è il protagonista sente, nel corso della sua giovinezza, un forte tensione nei confronti del padre (che non vuole essere chiamato papà, ovvero l'evangelico abbà, ma Signore, o al massimo Padre) ed un amore sconfinato per la madre. Eppure, come davvero accade agli uomini (viene citato pressoché letteralmente San Paolo ai Romani 7,19: io non faccio il bene che voglio, ma il male che non voglio) finisce per assomigliare a colui che odia, questo attraverso il peccato, come il furto e l'approfittarsi dei deboli. Il debole in questione è il fratellino (che, se non ho capito male, è quello che muore): è colui che comprende immediatamente la grazia, quasi istintivamente, è il povero di spirito della beatitudine, il santo, colui per il quale il giogo è leggero, colui che si affida al prossimo perché sa che il prossimo può fidarsi di lui, e che muore lasciando la grazia nella disperazione (e paradossalmente perfino nell'incapacità sublime di credere in sé stessa, come Cristo nel Getsemani), mentre il Padre alla notizia della morte è colpito, ma non tramortito.

Non è però un film manicheo, e menchemeno marcionita. Grazia e Natura sono una famiglia (il Padre alla fine afferma voi, ovvero i i figli=umanità e la grazia, siete tutto quello che ho amato) che ha degli attriti, differenti metodi educativi, silenzioso uno, chiacchierone l'altro tanto che i figli iniziano a desiderare che il Padre se ne stia un po' zitto, ed alla fine convergono, seppure con un aspetto prepondereante della Grazia che, come Cristo, non è venuta per abolire la legge, ma per completarla, per esprimerla al meglio. Questo avvicinarsi, questo intrecciarsi, questa relazione inscindibile tra Padre e Madre si attorciglia nel tempo: perfino la brutalità del dinosauro (una creatura lontana dall'Incarnazione della grazia), il carnivoro che potrebbe cibarsi della creatura ferita, in piena enfasi naturalistica, è temperata dalla grazia, e decide, per un caso straordinario, di agire grazia nei confronti della sua potenziale vittima. E quando tra padre e madre si crea un dissidio, quando il padre sembra voler soverchiare la madre con la forza e l'autorità, alla fine lui distende i muscoli, e la stretta che era una stretta costrittiva, diventa una stretta protettiva, una abbraccio virile.

Il film si conclude con la riunione della Grazia, del Padre, del figlio santo, dei disgraziati della terra e del figlio tormentato con l'Agnus Dei di Berlioz a fare da colonna sonora e la Grazia a dire "vi ho dato mio Figlio", con volti angelici ad incoronarla. Ma questo è solo quando l'uomo andrà oltre la "prigione di vetro", quando "oltrepasserà la porta", perché l'uomo prima deve affrontare la vita e le sue contraddizione, e si ritorna al problema del male, della precarietà dell'uomo, a Giobbe: e l'uomo, il figlio tormentato, il ragazzo protagonista, cresciuto, nonostante sia figlio della Grazia, nonostante abbia superato il Padre arrivando a comprenderlo e amarlo dopo avere desiderato di ucciderlo, nonostante la morte e l'esempio del fratello, nonostante sia riuscito perfino ad amare temporaneamente i suoi altri fratelli deformi (il ragazzo con la coppa spellata), è ancora nella valle di lacrime, e sente, percepisce forte, la sua disperazione e precarietà, perché come tutti gli uomini (e il film si conclude con le vetrate speculari dei grattacieli, citando Bergman e ancora Paolo nella Prima ai Corinti 13,12) vede come in uno specchio, in maniera confusa; mentre allora vedremo faccia a faccia.

Questo, ad una prima lettura veloce e distratta. Sono abbastanza sicuro che con un manuale di patristica (l'autore conosce discretamente la materia; meglio dei suoi ignoranti recensori, diciamo) sottomano e una copia in dvd si potrebbero fare cose abbastanza spettacolari.


(Naturalmente questo post è un unatantum, a cui eventuali repliche non seguiranno risposte. Sono stato stuzzicato dal "è un film antireligioso" di Nevenez, che è come se finiti i Miserabili uno dicesse "ho capito, il cattivo è Valjean, il ladruncolo!" oppure terminata la Director's Cut di Blade Runner esultare "è chiaro! è tutto un sogno dell'unicorno!".


Ah, CIAO NASTY! :D)
Vistao soltanto ieri sto capolavoro, poi sono venuto qui e ho trovato questo, mi sento abbastanza ignorante e pure un po' inadeguato davanti a una simile disamina e anche davanti all' opera d arte di Malik. #1#
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da babaoriley »

Jürgen ha scritto:Oggi finalmente è uscito il trailer di To The Wonder.
Non vedo l'ora di rivedere il film. :oops:


qua dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) finalmente uscire a giugno.
Jurgen da te è già arrivato?
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Jürgen »

babaoriley ha scritto:
Jürgen ha scritto:Oggi finalmente è uscito il trailer di To The Wonder.
Non vedo l'ora di rivedere il film. :oops:


qua dovrebbe (il condizionale è d'obbligo) finalmente uscire a giugno.
Jurgen da te è già arrivato?
No, qua in Germania esce il 30 di maggio.
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da Villo »

Visto To The Wonder. Bello.
Consigliato a chi ha apprezzato The Tree Of Life.
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Re: Tree of Life: - 14

Messaggio da babaoriley »

Villo ha scritto:Visto To The Wonder. Bello.

dove? si trova già online?
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