- SPOILER: [MOSTRA]
- Ma siamo cosi sicuri che muoia? Avrò visto distrattamente ma a me sembra che lui, ferito, vada via in auto per cambiare città e fuggire da chi lo vuole morto. Si vede anche che apre gli occhi e gira lo sguardo mettendo poi in moto
DRIVE
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Re: DRIVE
Ildiavolovestemilan wrote:
Bravo Nasty, finalmente qualcuno che mi capisce...
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Re: DRIVE
Nemmeno questo, per carità...
Ildiavolovestemilan wrote:
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Re: DRIVE
Valhalla Rising è il capolavoro di Refn.
Ildiavolovestemilan wrote:
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Re: DRIVE
Ragione Kaf, manniano, trama che non conta, il resto sì , è ottimamente funzionale all'alienazione/fuga del protagonista.
Minimale, postmoderno, cinema per sottrazione, tutte definizioni che possono adattarsi.
Io ci ho trovato molto Melville. Gelo scandinavo e anima da smaurai.
Scene cult; l'interrogatorio con guanti della Hendricks , l'espressione di Gosling quando "Mio marito settimana prossima è a casa",la telefonata notturna a Nino.
Finale convincente; per un disadattato (l'Eroe non può essere altro) la realtà è solo un gioco di ombre , la Fuga l'unica certezza.
Truffaut e Godard sarebbero impazziti per un film così.
Quando si decideranno a girare qualcosa su Borg, Gosling Sarà perfetto.
F.F.
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Finale convincente; per un disadattato (l'Eroe non può essere altro) la realtà è solo un gioco di ombre , la Fuga l'unica certezza.
Truffaut e Godard sarebbero impazziti per un film così.
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Re: DRIVE
a parte che gosling è il sosia di Totti, gran film.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: DRIVE
Johnny Rex ha scritto:Ragione Kaf, manniano, trama che non conta, il resto sì , è ottimamente funzionale all'alienazione/fuga del protagonista.
Minimale, postmoderno, cinema per sottrazione, tutte definizioni che possono adattarsi.
Io ci ho trovato molto Melville. Gelo scandinavo e anima da smaurai.
Scene cult; l'interrogatorio con guanti della Hendricks , l'espressione di Gosling quando "Mio marito settimana prossima è a casa",la telefonata notturna a Nino.
Finale convincente; per un disadattato (l'Eroe non può essere altro) la realtà è solo un gioco di ombre , la Fuga l'unica certezza.
Truffaut e Godard sarebbero impazziti per un film così.
Quando si decideranno a girare qualcosa su Borg, Gosling Sarà perfetto.
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ottimo FF
Ildiavolovestemilan wrote:
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Re: DRIVE
RussianTennisGods ha scritto:Johnny Rex ha scritto:Ragione Kaf, manniano, trama che non conta, il resto sì , è ottimamente funzionale all'alienazione/fuga del protagonista.
Minimale, postmoderno, cinema per sottrazione, tutte definizioni che possono adattarsi.
Io ci ho trovato molto Melville. Gelo scandinavo e anima da smaurai.
Scene cult; l'interrogatorio con guanti della Hendricks , l'espressione di Gosling quando "Mio marito settimana prossima è a casa",la telefonata notturna a Nino.
Finale convincente; per un disadattato (l'Eroe non può essere altro) la realtà è solo un gioco di ombre , la Fuga l'unica certezza.
Truffaut e Godard sarebbero impazziti per un film così.
Quando si decideranno a girare qualcosa su Borg, Gosling Sarà perfetto.
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ottimo FF
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Re: DRIVE
visto stasera
secondo me Refn ha guardato tanto Leone, da piccolo (o magari quello che ha contribuito a creare lo stile di Leone, Kurosawa in primis, naturalmente)
non so: il giubbotto, gli stuzzicadenti, la flemma dell'eroe solitario, i silenzi, le scene dilatate, l'assenza di buoni, mi sembrano tutti temi caratteristici
buon film, ma assolutamente nè da culto nè indimenticabile
Gosling più che Totti o Borg da piccolo ha interpretato Dawson Leary, no?
ah, l'attore che fa il mafioso Nino è homo sapiens o australopithecus?
secondo me Refn ha guardato tanto Leone, da piccolo (o magari quello che ha contribuito a creare lo stile di Leone, Kurosawa in primis, naturalmente)
non so: il giubbotto, gli stuzzicadenti, la flemma dell'eroe solitario, i silenzi, le scene dilatate, l'assenza di buoni, mi sembrano tutti temi caratteristici
buon film, ma assolutamente nè da culto nè indimenticabile
Gosling più che Totti o Borg da piccolo ha interpretato Dawson Leary, no?
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Re: DRIVE
Ma driver è strabuono!
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Ildiavolovestemilan wrote:
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Re: DRIVE
Ha visto anche tanto Abatantuono: in una delle prime scene, il protagonista si leva lo stuzzicadenti dalle labbra si gratta l'orecchio(o fa qualcosa di simile) e se lo rimette in bocca.balbysauro ha scritto:visto stasera
secondo me Refn ha guardato tanto Leone, da piccolo
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Re: DRIVE
E ho visto anche De Niro (sì, Ma dici a Me)
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Re: DRIVE
visto domenica, buono ma non eccellente x me. non per la lentezza, che invece intriga, ma forse gli manca qualcosa.
da profano di cinema, a me molto del ritmo e delle inquadrature fanno molto "sergio leone"
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"I'm shying from the light, I always loved the night, And now you offer me eternal Darkness"
http://www.marcomazzoni.com
il mio piccolo sito sul tennis
http://www.tennissuldivano.com
Tennis sul divano, il mio primo libro.
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Re: DRIVE
Ultraviolento, quasi poetico, pop. Il danese Nicolas Winding Refn, 42 anni, e l’etichetta di “nuovo Tarantino” certificata nel 2011 dal premio alla regia per "Drive", torna a Cannes in corsa per la Palma d’oro. Emozionato, non preoccupato. «Sarei nervoso se avessi fatto lo stesso film, ne ho fatto uno molto diverso. Perciò è bello tornare». Attraente, anche se non come il suo alter ego cinematografico Ryan Gosling, cresciuto tra le scuole di cinema di Copenhagen e New York (dove lo espulsero per aver distrutto un banco) Refn ha girato nove lungometraggi, una fama cresciuta in rete e nei festival di tutto il mondo. Film intrisi di tenerezza e brutalità. Visivamente affascinanti e originali («sono daltonico, vedo solo i contrasti di colore », confessa Refn).
Nel nuovo "Solo Dio perdona" (in sala il 30 maggio per Fulvio e Federica Lucisano) l’autore abbandona i neon di Los Angeles per fotografare una Bangkok notturna. Ryan Gosling, antieroe taciturno e attore feticcio di Refn, gestisce una palestra di thai boxe, copertura per lo spaccio di droga, insieme al fratello maggiore. Che una sera lo avverte: “Vado a prendermi una boccata d’inferno”. Ucciderà brutalmente una prostituta e verrà a sua volta giustiziato da un ex poliziotto. L’arrivo della madre dei fratelli, un’inedita e terribile Kristin Scott Thomas, narcotrafficante, scatenerà una spirale di vendetta e omicidi. Atmosfere rarefatte, torture e mutilazioni. Canzoni sacre e un destino ineluttabile. «L’idea della storia è nata tre anni fa: la lotta tra un uomo che crede di essere dio e un altro che cerca una religione in cui avere fede».
Un sentimento autobiografico?
«Sì. Stavo affrontando una crisi esistenziale molto forte».
Perché ha ambientato il film in Thailandia?
«Ci avevo appena trascorso una vacanza con la famiglia. Era anche un modo per sfuggire per altri sei mesi al freddo della Danimarca. Io colleziono giocattoli e molti giocattoli giapponesi lì sono più economici. E mi piaceva ambientare un western a Bangkok, città che sembra uscita da Blade Runner: futuristica ma con un passato antico. E’ piena di occidentali e davvero multiculturale, mi ricorda più New York che l’Europa».
Mentre era in vacanza con i suoi bambini ha immaginato questa storia così efferata?
«Il dramma vive sui contrasti, più li estremizzi, più diventa forte. Ma non mi considero una persona violenta. Ho grande senso morale. Ho due figli piccoli e capisco cosa può essere visto e cosa no. Ma i miei sono film per adulti in cui la violenza è squisitamente artistica».
Alla violenza lei affianca sentimenti assoluti.
«"Drive" era una favola. Un film sull’amore puro, fuori dalla fisicalità del rapporto, dai problemi di coppia. "Solo Dio perdona" racconta invece l’universale difficoltà degli uomini nel rapporto con la madre. Sul tema hanno cercato risposta molte tragedie greche. Gli uomini si muovono sulla base dell’istinto primario, le donne sono più sofisticate. Nel mio film, tra i due uomini in lotta, quello che vuole essere dio e l’altro che lo cerca, si inserisce la madre: colei che genera la vita ma tiene prigionieri i propri figli».
La madre, Kristin Scott Thomas, non somiglia a una Lady Macbeth?
«E’ stata fin dall’inizio la mia unica scelta. Ha accettato subito perché il ruolo di “bitch-witch”, mantide crudele e volgare, non le era mai stato offerto in vita sua».
Notevole anche Vithaya Pansringarm nel ruolo dell’ex polizotto giustiziere.
«Pensavo che in Thailandia ci fosse una scuola di recitazione, come in Giappone. In realtà non esistono attori professionisti. Hanno tutti un secondo lavoro, girano soap opera come automi. Ho preso gente dalla strada. Incontrare Vithaya, che ha 53 anni e recita solo da tre, è stata una fortuna. Parla un ottimo inglese ed emana un senso di calma che fa paura».
Com’è cambiata la carriera dopo il successo di "Drive"?
«"Drive" mi ha aperto nuovi mercati e ne sono felice. La prima volta ho lavorato con Gosling su consiglio di mia moglie, sua fan. Ora con Ryan c’è una sorta di telepatia. Quello tra regista e attore è un rapporto intimo».
Non dovevate girare insieme anche il remake di "La fuga di Logan"?
«Alla fine abbiamo rinunciato entrambi, per motivi diversi. Ma non era un nostro progetto, era il materiale di una major».
Lei è cresciuto tra New York e Copenhagen. Si sente più europeo o americano?
«Ho vissuto a New York dagli 8 ai 17 anni. Sono intriso di sogno americano. Ho una sensibilità europea, ma il cuore è americano ».
E l’Italia? Nel suo western asiatico c’è molto di Sergio Leone.
«La mia nuova passione è collezionare colonne sonore di film italiani. Amo e conosco il vostro cinema, il neorealismo, i grandi affreschi di Fellini e Visconti, Sergio Leone. E le favole terrorizzanti di Argento e Fulci. Il mio nuovo film sarà un horror pieno di donne, una specie di sogno feticista nella migliore tradizione dei vostri B-movie».
Ha raccontato di aver attraversato alti e bassi e conosciuto profonde crisi. In che fase si sente ora?
«In transizione. Sono emotivo, per me fare il cinema è andare in guerra. Soffro, ma ci devo credere. Sono già fortunato a poter fare i film che voglio, non chiedo di più. Il basso budget ti lascia la libertà creativa, il kolossal ti trasforma in un manager. Devi avere un cinismo che mi manca, rinunciare al rock’n roll. Non so se sono pronto».
F.F.
Nel nuovo "Solo Dio perdona" (in sala il 30 maggio per Fulvio e Federica Lucisano) l’autore abbandona i neon di Los Angeles per fotografare una Bangkok notturna. Ryan Gosling, antieroe taciturno e attore feticcio di Refn, gestisce una palestra di thai boxe, copertura per lo spaccio di droga, insieme al fratello maggiore. Che una sera lo avverte: “Vado a prendermi una boccata d’inferno”. Ucciderà brutalmente una prostituta e verrà a sua volta giustiziato da un ex poliziotto. L’arrivo della madre dei fratelli, un’inedita e terribile Kristin Scott Thomas, narcotrafficante, scatenerà una spirale di vendetta e omicidi. Atmosfere rarefatte, torture e mutilazioni. Canzoni sacre e un destino ineluttabile. «L’idea della storia è nata tre anni fa: la lotta tra un uomo che crede di essere dio e un altro che cerca una religione in cui avere fede».
Un sentimento autobiografico?
«Sì. Stavo affrontando una crisi esistenziale molto forte».
Perché ha ambientato il film in Thailandia?
«Ci avevo appena trascorso una vacanza con la famiglia. Era anche un modo per sfuggire per altri sei mesi al freddo della Danimarca. Io colleziono giocattoli e molti giocattoli giapponesi lì sono più economici. E mi piaceva ambientare un western a Bangkok, città che sembra uscita da Blade Runner: futuristica ma con un passato antico. E’ piena di occidentali e davvero multiculturale, mi ricorda più New York che l’Europa».
Mentre era in vacanza con i suoi bambini ha immaginato questa storia così efferata?
«Il dramma vive sui contrasti, più li estremizzi, più diventa forte. Ma non mi considero una persona violenta. Ho grande senso morale. Ho due figli piccoli e capisco cosa può essere visto e cosa no. Ma i miei sono film per adulti in cui la violenza è squisitamente artistica».
Alla violenza lei affianca sentimenti assoluti.
«"Drive" era una favola. Un film sull’amore puro, fuori dalla fisicalità del rapporto, dai problemi di coppia. "Solo Dio perdona" racconta invece l’universale difficoltà degli uomini nel rapporto con la madre. Sul tema hanno cercato risposta molte tragedie greche. Gli uomini si muovono sulla base dell’istinto primario, le donne sono più sofisticate. Nel mio film, tra i due uomini in lotta, quello che vuole essere dio e l’altro che lo cerca, si inserisce la madre: colei che genera la vita ma tiene prigionieri i propri figli».
La madre, Kristin Scott Thomas, non somiglia a una Lady Macbeth?
«E’ stata fin dall’inizio la mia unica scelta. Ha accettato subito perché il ruolo di “bitch-witch”, mantide crudele e volgare, non le era mai stato offerto in vita sua».
Notevole anche Vithaya Pansringarm nel ruolo dell’ex polizotto giustiziere.
«Pensavo che in Thailandia ci fosse una scuola di recitazione, come in Giappone. In realtà non esistono attori professionisti. Hanno tutti un secondo lavoro, girano soap opera come automi. Ho preso gente dalla strada. Incontrare Vithaya, che ha 53 anni e recita solo da tre, è stata una fortuna. Parla un ottimo inglese ed emana un senso di calma che fa paura».
Com’è cambiata la carriera dopo il successo di "Drive"?
«"Drive" mi ha aperto nuovi mercati e ne sono felice. La prima volta ho lavorato con Gosling su consiglio di mia moglie, sua fan. Ora con Ryan c’è una sorta di telepatia. Quello tra regista e attore è un rapporto intimo».
Non dovevate girare insieme anche il remake di "La fuga di Logan"?
«Alla fine abbiamo rinunciato entrambi, per motivi diversi. Ma non era un nostro progetto, era il materiale di una major».
Lei è cresciuto tra New York e Copenhagen. Si sente più europeo o americano?
«Ho vissuto a New York dagli 8 ai 17 anni. Sono intriso di sogno americano. Ho una sensibilità europea, ma il cuore è americano ».
E l’Italia? Nel suo western asiatico c’è molto di Sergio Leone.
«La mia nuova passione è collezionare colonne sonore di film italiani. Amo e conosco il vostro cinema, il neorealismo, i grandi affreschi di Fellini e Visconti, Sergio Leone. E le favole terrorizzanti di Argento e Fulci. Il mio nuovo film sarà un horror pieno di donne, una specie di sogno feticista nella migliore tradizione dei vostri B-movie».
Ha raccontato di aver attraversato alti e bassi e conosciuto profonde crisi. In che fase si sente ora?
«In transizione. Sono emotivo, per me fare il cinema è andare in guerra. Soffro, ma ci devo credere. Sono già fortunato a poter fare i film che voglio, non chiedo di più. Il basso budget ti lascia la libertà creativa, il kolossal ti trasforma in un manager. Devi avere un cinismo che mi manca, rinunciare al rock’n roll. Non so se sono pronto».
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: DRIVE
C'è tanta attesa per Only God Forgives. Visto il trailer prim su youtube e poi al cinema: potentissimo.
Ildiavolovestemilan wrote:
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Re: DRIVE
Only God Forgives fischiatissimo alla prima a Cannes ha polarizzato i critici.
C'è che dice che sia il suo capolavoro, c'è che lo trova patetico. Credo che molti si aspettavano un Drive 2 e siano rimasti delusi.
Pare sia un film veramente radicale, antinarrativo, praticamente senza dialoghi, molto violento, di pura atmosfera. Dalle parti di Valhalla Rising e Fear X.
Non vedo l'ora, pare sia fatto apposta per me.
C'è che dice che sia il suo capolavoro, c'è che lo trova patetico. Credo che molti si aspettavano un Drive 2 e siano rimasti delusi.
Pare sia un film veramente radicale, antinarrativo, praticamente senza dialoghi, molto violento, di pura atmosfera. Dalle parti di Valhalla Rising e Fear X.
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Re: DRIVE
Io il 30 maggio sarò li, al primo giorno di proiezione.
Ildiavolovestemilan wrote:
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Re: DRIVE
Sarai i miei occhi e le mie orecchie ,quel giorno. Unico film del momento che susciti il mio interesse.
Sbaglierò, ma la programmazione dei cinema (in crisi già di loro) mi pare sia stata ulteriormente strozzata fra fine Gennajo ed inizio Marzo, panettonate natalizie e poi poco altro. Refn comunque puoi farlo uscire quando voi, essenzialmente interessa a chi lo segue. Mi aspetto un qualcosa in più da Gosling, anche se non riesco bene a definire questo qualcosa, mi sembra solo si stia un po' ripetendo troppo nel modus interpretandi.
F.F.
Sbaglierò, ma la programmazione dei cinema (in crisi già di loro) mi pare sia stata ulteriormente strozzata fra fine Gennajo ed inizio Marzo, panettonate natalizie e poi poco altro. Refn comunque puoi farlo uscire quando voi, essenzialmente interessa a chi lo segue. Mi aspetto un qualcosa in più da Gosling, anche se non riesco bene a definire questo qualcosa, mi sembra solo si stia un po' ripetendo troppo nel modus interpretandi.
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Re: DRIVE
Slitta al 31 la visione.
Ildiavolovestemilan wrote:
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Re: DRIVE
La crisi dei cinema... Ma siamo sicuri?
Qua il multisala è sempre strapieno di gente, a vedere fast and furious c'era la fila l'altra sera. Ok, a vedere sorrentino eravamo in 10 in tutto. Per non parlare di tutti i prodotti per bimbi e film idioti che escono in continuazione... a me sembra che la gente vada a vederli. Però è una sensazione, non ho dati alla mano.
Qua il multisala è sempre strapieno di gente, a vedere fast and furious c'era la fila l'altra sera. Ok, a vedere sorrentino eravamo in 10 in tutto. Per non parlare di tutti i prodotti per bimbi e film idioti che escono in continuazione... a me sembra che la gente vada a vederli. Però è una sensazione, non ho dati alla mano.
Ildiavolovestemilan wrote:
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Re: DRIVE
Purtroppo lammmerda tira. Fast&furious, le commedie del cazzo americane, Il glande Gatsby, i colossal del cazzo, i film sui fumetti. La cacca attira il popolino.
Detto questo, se riesco a capire dove lo fanno, domani vado a vedere questo capolavoro di violenza di sua maestà Refn.
DRITTO
PE'
DRITTO.
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Re: DRIVE
L'altra sera, nella fila per f&f c'erano si tanti zarri suburbani
Ma anche una schiera di oculisti e cardiologi divi del policlinico
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Ildiavolovestemilan wrote:
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Re: DRIVE
Di solito, come scusa, queste persone dicono che quando non lavorano hanno bisogno di non pensare a niente...RussianTennisGods ha scritto:Ma anche una schiera di oculisti e cardiologi divi del policlinico
Comunque da noi Only God forgives lo hanno preso i Multisala...
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Re: DRIVE
Si, è ben distribuito OGF. Lo vedrò domani sera, per quanto riguarda f&f mi hanno raccontato di un tale che ha chiesto ben 19 biglietti al botteghino e pretendeva di aspettare i suoi amici per pagare, voleva prenotare venti posti va'.
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Re: DRIVE
hahahahahhaha
ancora rinvio, lunedi! credo che sia la data definitiva.
Ondacinema voto 8,5!!!
Si si, avete capito bene 8,5!
ma non leggo la recensione, non voglio farmi influenzare.
ancora rinvio, lunedi! credo che sia la data definitiva.
Ondacinema voto 8,5!!!
Si si, avete capito bene 8,5!
ma non leggo la recensione, non voglio farmi influenzare.
Ildiavolovestemilan wrote:
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Re: DRIVE
L'hai visto? Io mi sono fatto un'idea ben precisa di questo film, ma preferirei commentare dopo le vostre impressioni.
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Re: DRIVE
Potentissimo. Film radicale, senza compromessi. Perfezione formale, 3-4 scene memorabili con climax nell'ultima parte del film. Grandioso il personaggio del poliziotto, estremo untore e braccio terreno della giustizia, lascia però ai personaggi il libero arbitro, fin dalle prime 3 parole che
Dice. Da li un escalation di vendette E violenza. Lady macbeth istigatrice di vendetta la madre, julian Edipo combattuto tra l'amore incestuoso con la madre e il desiderio di espiazione. forse proprio l'unica pecca del film e' proprio nello svilupparsi del rapporto madre-figlio, che entra nei meandri della psicanalisi edipica ma senza convincere troppo (o sono io che non ho apprezzato). Fenomenale l'ambientazione thai, le luci rosse dei bordelli, il kitsch degli arredi e delle ragazze. Film totalmente notturno, colonna sonora essenziale e cupa. Film di grande impatto, potentissimo.
Vox populi: non è piaciuto a NESSUNO, reazioni in sala tremende, gente e' andata via a metà proiezione, chi era con me l'ha sputtanato e deriso per tutta la sera facendomi sentire un cretino che mi esalto per queste cose (il nulla brutto a suo parere)
Dice. Da li un escalation di vendette E violenza. Lady macbeth istigatrice di vendetta la madre, julian Edipo combattuto tra l'amore incestuoso con la madre e il desiderio di espiazione. forse proprio l'unica pecca del film e' proprio nello svilupparsi del rapporto madre-figlio, che entra nei meandri della psicanalisi edipica ma senza convincere troppo (o sono io che non ho apprezzato). Fenomenale l'ambientazione thai, le luci rosse dei bordelli, il kitsch degli arredi e delle ragazze. Film totalmente notturno, colonna sonora essenziale e cupa. Film di grande impatto, potentissimo.
Vox populi: non è piaciuto a NESSUNO, reazioni in sala tremende, gente e' andata via a metà proiezione, chi era con me l'ha sputtanato e deriso per tutta la sera facendomi sentire un cretino che mi esalto per queste cose (il nulla brutto a suo parere)
Ildiavolovestemilan wrote:
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Re: DRIVE
Che film guarda questa persona?RussianTennisGods ha scritto:chi era con me l'ha sputtanato e deriso per tutta la sera facendomi sentire un cretino che mi esalto per queste cose (il nulla brutto a suo parere)
I film radicali è molto meglio andare a vederli da soli.
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Re: DRIVE
Guarda malick, kim ki duk , aronofsky , wender, herzog, Bergman.
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Re: DRIVE
Anzitutto considerate che è il primo di refn che vedo al cinema, rispetto ai precedenti megavideo, idubbiamente il giudizio ne viene influenzato positivamente. Di concetto non è migliore di valhalla rising che è opera più compiuta e organica. Qui alcuni aspetti della figura della madre non mi hanno convinto a pieno così come non ho capito il "vado a consegnarmi al diavolo" iniziale del fratello di gosling (da li l'incedere degli eventi). Inoltre di qualche scena action siamo un po' sullo splatter... Ha qualche pecca ma rimane un grande film. Meno organico di valhalla rising e meno pop-cult di drive, però più estremo per tematiche trattate e risvolti psicologici dei protagonisti. Più torbido, più perverso, più estremo...
Ildiavolovestemilan wrote:
Bravo Nasty, finalmente qualcuno che mi capisce...
Bravo Nasty, finalmente qualcuno che mi capisce...
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Re: DRIVE
Mi scuso per gli errori grammaticali e le frasi incompiute ma sto scrivendo da i phone
Ildiavolovestemilan wrote:
Bravo Nasty, finalmente qualcuno che mi capisce...
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Re: DRIVE
Fotografia ai massimi livelli, mi ha colpito tantissimo. Il film è molto più lento di Drive, decisamente più introspettivo con dialoghi ancora più rarefatti: una pellicola che va interiorizzata.
Mi ha convinto la Scott Thomas, se devo trovare un difetto al film, avrei approfondito il rapporto edipico conflittuale tra Julian e sua madre.
Mi ha convinto la Scott Thomas, se devo trovare un difetto al film, avrei approfondito il rapporto edipico conflittuale tra Julian e sua madre.
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Re: DRIVE
Intanto rivisto Drive, che mi è apparso splendido dall'inizio alla fine.
(Intra) Visti frammenti dell'intervista su Sky,ottime riflessioni sulla messa in scena della violenza.
F.F.
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F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: DRIVE
Visto Only God Forgives. Deludente. Mi aspettavo un film radicale e spietato, invece mi ritrovo il solito classico Refn (con tutti i pregi ed i difetti). Riciclato.
Sta entrando in un angolino senmpre più stretto, deve trovare l'uscita e cercare di fare un grosso cambiamento con il prossimo film per rimanere interessante.
Non dico che sia un pessimo film eh. È discreto.
Sta entrando in un angolino senmpre più stretto, deve trovare l'uscita e cercare di fare un grosso cambiamento con il prossimo film per rimanere interessante.
Non dico che sia un pessimo film eh. È discreto.
"Life is great...without it...you'd be dead!" -Gummo
Re: DRIVE
preso in dvd, nei prossimi giorni dirò
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: DRIVE
chi l'ha definito "nuovo Tarantino" non so sinceramente che film abbia visto, però certo Refn è un regista originale e coraggioso.
Valhalla Rising mostra immagini di un fascino incredibile. Certo però non si può dire che abbia un ritmo incalzante
Bronson è folle come il suo protagonista. Tom Hardy in quel film oltre ogni aggettivo. Per chi l'ha visto: non vi ha fatto richiamare un po' alla mente Arancia Meccanica? Non perché abbiano granché in comune (nello stile nulla direi), ma così per associazione di idee.
Valhalla Rising mostra immagini di un fascino incredibile. Certo però non si può dire che abbia un ritmo incalzante
Bronson è folle come il suo protagonista. Tom Hardy in quel film oltre ogni aggettivo. Per chi l'ha visto: non vi ha fatto richiamare un po' alla mente Arancia Meccanica? Non perché abbiano granché in comune (nello stile nulla direi), ma così per associazione di idee.
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Re: DRIVE
"McFly, McFly, c'è qualcuno, ehi c'è qualcuno?!" ( Ritorno al futuro, parte II) E' lui giusto?balbysauro ha scritto:
ah, l'attore che fa il mafioso Nino è homo sapiens o australopithecus?
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"