Addio capitano, nostro capitano

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tennisfan82
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Addio capitano, nostro capitano

Messaggio da tennisfan82 »

#1#

Robin Williams, 63 anni, è stato trovato morto nella sua casa di Tiburon, in California. Si è trattato di un suicidio, secondo gli inquirenti che hanno disposto l’autopsia.

L’ufficio dello sceriffo locale ha ricevuto una chiamata di emergenza quando in Italia erano all’incirca le 22, Williams aveva perso conoscenza e non respirava più.

Fiori e una lunga coda nei pressi della stella che gli è stata dedicata sulla Walk of Fame, a Los Angeles. Williams, Oscar nel 1997 come miglior attore non protagonista per ‘Good Will Hunting’, da tempo soffriva di una grave depressione. Lo scorso luglio era andato in un centro del Minnesota per disintossicarsi dall’alcol. Non era la prima volta.

Nato a Chicago da una ex modella e da un dirigente della Ford, negli anni ’70 abbandona gli studi e si iscrive all’istituto di recitazione drammatica di New York. Ottiene una grande popolarità televisiva nella serie tv Mork & Mindy che rappresenterà il suo trampolino di lancio per il grande schermo.
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marat77
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Re: Addio capitano, nostro capitano

Messaggio da marat77 »

RIP #1#
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ferryboat
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Re: Addio capitano, nostro capitano

Messaggio da ferryboat »

Allora è vero che i comici nella vita reale sono tristi
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dsdifr
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Re: Addio capitano, nostro capitano

Messaggio da dsdifr »

#1#
Andy
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Re: Addio capitano, nostro capitano

Messaggio da Andy »

Che tristezza.....

RIP #1#
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Johnny Rex
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Re: Addio capitano, nostro capitano

Messaggio da Johnny Rex »

Stessa amarezza provata per Seymour Hoffmann, triste e beffardo che entrambi abbiano incrociato le carriere in un film sulla "terapia del sorriso" (patch Adams) al solito utili sugli schermi, non nel mondo reale.
Sensazione che sia stato perso, prima ancora che un Grande Attore, un uomo positivo (ricordiamo il suo sostegno all'amico Christopher Reeve, ex Superman rimasto paralizzato a seguito di un incidente equestre) .
Sui perché (soldi, depressione, invecchiamento, sensi di colpa per Belushi o quant'altro) inutile investigare, di certo rimane il pensiero che più si sia lucidi mentalmente e poliedrici più il mondo appaja una gabbia in cui prima o poi si finisce per soffocare.

Tristi specchi dei tempi i "selfie" di chi ha postato in rete l'imitazione della sua posa nell' Attimo Fuggente, fingendo di celebrarlo per invece pubblicizzarsi una volta di più.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Nickognito
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Re: Addio capitano, nostro capitano

Messaggio da Nickognito »

una delle poche morti di persone che non conosco che mi hanno colpito.

Non per l' attore, ci mancherebbe, bravo, ma ce ne son tantissimi meglio e poi chi se ne frega. E' che lui mandava dei messaggi, o forse era ambito per recitare parti di un certo tipo, spesso, buonista. Buonista in tutti i sensi, dal professore alternativo a peter pan, dal barbone al medico, i molti film adatti ai bambini, e cosi' via. Come Peter Pan, dava spesso l' idea di un uomo senza eta'. E' morto, anche depresso.

In un momento della vita di fede vacillante, si aprono sempre maggiori abissi orridi e immensi, come prospettiva (per me, non per Williams). Circondato quasi solo da persone atee, o almeno agnostiche, e' singolare come raramente approfondisca la questione. Ma che sia perche' di questi timori non si parla, che sia per superficialita' , che sia per aver , negli anni, incredibilmente imparato a convivere, o magari assuefarsi, con questi pensieri, che sia perche' essi vengono rimossi, e diventano tragedie solo non appena e se colpiscono direttamente, insomma, mi capita raramente di parlare del dolore e della morte.

Come ho gia' detto altrove, sarebbe meglio prima morire, poi vivere, ringiovanire, e nascere. Se Robin Williams fosse stato vecchio e depresso, poi fosse ringiovanito, uscito dalla depressione, quindi morto, ma anche dopo morto sapessimo che ancora avrebbe dovuto fare, come per momentanea risurrezione, tre dei suoi film pieni di gioco e speranza, beh, si', saprei lo stesso che la vita e' transitoria, e lui avrebbe, nel complesso della vita, fatto le stesse identiche cose. Ma sarebbe stato diverso. Cosi', per sapendo che personaggi e persona reale c;entrano spesso ben poco, mi rimane l' idea che quei sogni che ogni tanto identificava erano menzogne, e la realta' e' grigiore e morte.

Le persone che si suicidano lasciano sempre problemi da risolvere per qualcuno. Per fortuna, credo, lui non aveva piu' i genitori.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Addio capitano, nostro capitano

Messaggio da Gios »

Johnny Rex ha scritto:di certo rimane il pensiero che più si sia lucidi mentalmente e poliedrici più il mondo appaja una gabbia in cui prima o poi si finisce per soffocare
E' una seducente scemenza.
Johnny Rex
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Re: Addio capitano, nostro capitano

Messaggio da Johnny Rex »

Nickognito ha scritto:In un momento della vita di fede vacillante, si aprono sempre maggiori abissi orridi e immensi, come prospettiva (per me, non per Williams). Circondato quasi solo da persone atee, o almeno agnostiche, e' singolare come raramente approfondisca la questione. Ma che sia perche' di questi timori non si parla, che sia per superficialita' , che sia per aver , negli anni, incredibilmente imparato a convivere, o magari assuefarsi, con questi pensieri, che sia perche' essi vengono rimossi, e diventano tragedie solo non appena e se colpiscono direttamente, insomma, mi capita raramente di parlare del dolore e della morte.

al riguardo dell'attuale visione di "dolore e morte nella società occidentale" (cosa si intende poi con detta definizione? sempre più direi o chi ha i soldi per i pasti o quantomeno per una buona vita internautica) ripeto di guardarti i sorridenti e giovanili selfies di commento al decesso (quasi a suggerire "è morto Williams! Buona occasione per rifare la scena di Keating") cui facevo riferimento nel mio post primigenio che fanno pendant coi vari "ora va ed insegna agli angeli come si " (segue un verbo sempre diverso con riferimento alla qualità per cui il defunto era noto) già pronti a mo' di esortazione all'aldilà sulle tastiere appena giunge notizia del decesso di costoro.
Da questo punto di vista il "Party all the night!" con cui Bret Easton Ellis accolse la morte di Salinger appare davvero una constatazione/specchio dei tempi..
D'accordo con te su questo, nell'epoca del tutto pubblico, solo un decesso strettamente privato (nel senso anche di sconosciuto ai più) può davvero colpire, essere riservato, senza questi aspetti ghignanti che accompagneranno sempre più il decesso delle "personalità".
Cosi', per sapendo che personaggi e persona reale c;entrano spesso ben poco, mi rimane l' idea che quei sogni che ogni tanto identificava erano menzogne, e la realta' e' grigiore e morte.
Quotandoti, la narrazione del calcio fatta da Buffa sta al calcio vero e reale come i film interpretati da Williams stanno alla realtà dei fatti.
Beh, la Fictio ha da sempre una funzione consolatoria. Pure una nostra triste giornata, fatta di Rotture di palle, aspettative deluse, fallaci speranze ed un piccolo di Spleen, riletta in forma narrativa o illustrata/diretta da mani sapienti ci parrebbe meglio comunque di quanto in realtà sia stata .
Del resto (e qui siamo molto lontani dalla realtà interpretata da Williams) come giustificare il successo della varia letteratura sull'Olocausto/orrore/nazismo a distanza di 70 anni? Ok l'ammaestramento della gioventù, la funzione sociale etc etc, ma buona parte del successo di tale letteratura risiede nel fatto che le sventure altrui (e che sventure, in tal caso) rendono da sempre più tollerabili le proprie. I resoconti dei sopravvissuti a questo o a quello "lui ce l'ha fatta! beh, allora figurarsi io,che ho il decimo dei suoi problemi" ce ne forniscono un giusto esempio.
I personaggi di Williams aspiravano ad una funzione positiva, più di ammaestramento ,altra grande funzione della narrativa, (non a caso il ruolo per cui più verra ricordato sarà quello di un insegnante controcorrente) ,che rende in effetti più grottesco lo scarto fra il messaggio che cercava di trasmettere e la propria realtà dei fatti. Del resto, uno dei fascini di Seneca non sta proprio nel fatto che viveva ben diversamente da quanto predicasse?
Le persone che si suicidano lasciano sempre problemi da risolvere per qualcuno. Per fortuna, credo, lui non aveva piu' i genitori.
Beh,credo che problemi da risolvere li lascino spesso, anzi, il più delle volte, quelli che non si accoppano (che sono i più) ,Sandor Marai suicidandosi a 89 anni o i sapienti dell'antichità che ad un certo punto cedevano all'inedia credo problemi ne lasciassero pochi .
Gios ha scritto:E' una seducente scemenza
E' possibile. Ci sono infatti molti esempi di segno opposto.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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babaoriley
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Re: Addio capitano, nostro capitano

Messaggio da babaoriley »

Morte del tutto inaspettata per me, mai avrei immaginato che uno come Williams si suicidasse. Purtroppo tendiamo a identificare certi attori con i personaggi che interpretano sullo schermo, ignorando magari che nella vita reale conducono esistenze infernali.
gianlu
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Re: Addio capitano, nostro capitano

Messaggio da gianlu »

Nickognito ha scritto: Le persone che si suicidano lasciano sempre problemi da risolvere per qualcuno
Questo è un cedimento alla modernità.
Fra gli eschimesi il decano si accomiata guardando i familiari negli occhi a fine cena prima di uscire nella notte polare per non rientrare mai più.
Scenari simili esistono presso la quasi totalità delle comunità c.d. primitive. I cambiamenti arrivano solo se imposti dall'esterno.
Le reazioni alla morte di chi è vicino dipendono dalla cultura che si ha.
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
(Albornoz)

el saòn no’l sa gnente, l’inteligente el sa poco, l’ignorante el sa tanto, el mona el sa tuto!
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