Appena tornato dal cinema.
E niente..si conferma il teorema di fabio (non solo, direi): più le aspettative sono alte, nell'approccio ad un'opera, più si resterà delusi (con rarissime eccezioni).
Il film è confezionato in maniera fantastica, niente da dire, comparto tecnico/visivo straordinario (seppur il Dunkirk di Nolan da questo punto di vista mi ha impressionato comunque di più, per movimenti di macchina da presa e considerando l'assenza quasi totale di cg).
Il film scorre - lento, come dice dsdifr lo spirito originale viene mantenuto (o si cerca di mantenere) - ma sceneggiatura e dialoghi non prendono. Non è certo colpa di Villeneuve, seppur visti i lampi nei suoi precedenti lavori, mi aspettavo comunque di più anche dal punto di vista registico.
Ho trovato anche una partizione del tempo degli atti non così calibrata, l'ultimo troppo frettoloso con ritmo troppo diverso dai primi due.
Tralasciando che la conferma - lo metto sotto spoiler? ormai dovrebbero saperlo anche i sassi, massì dai! - di
- SPOILER: [MOSTRA]
- Deckard replicante non mi piace per nulla. Per me fa perdere molto del messaggio originale del film, basato sulla domanda fondamentale, citata da dsdifr: cosa ci rende umani? In questo, Deckard umano si chiede e fa chiederci: è più umano un cacciatore che uccide in maniera meccanica o esseri artificiali che invece cercano di sopravvivere e di dare un senso alle proprie esistenze? Deckard replicante riduce tutto a un confronto tra esseri artificiali che cercano di sopravvivere. Ma questa è una mia opinione. Magari qualcuno preferisce il contrario. Nonno Ridley ha deciso così e ci devo stare.
Ecco, tralasciando questo, che già a priori mi terrorizzava, la scelta di inserire
- SPOILER: [MOSTRA]
- la procreazione tra replicanti
è molto interessante e da' una chiave di lettura nuova al quesito di cui sopra.
Ma è proprio come viene trattato il tutto che non mi convince a pieno. Mi aspettavo una resa più ispirata. Probabilmente però chiedo troppo al cinema commerciale del 21°secolo, che non ha più quello slancio artistico e genuino che aveva negli anni '80.
Avercene comunque di blockbuster così. Sarebbe un ottimo compromesso. Tuttavia, credo che anche questo franchise verrà trasformato in saga e già tremo al solo pensiero.
Chiosa finale sullo score: Zimmer a quanto ho capito è stato coinvolto tardi nel progetto, e inevitabilmente ne esce con le ossa rotte, nel confronto con Vangelis, a cui pure il buon Hans si è spesso ispirato. Direi nessuna traccia davvero memorabile. Niente di neanche lontanamente paragonabile ai temi di apertura e chiusura dell'originale.
In definitiva: vale il prezzo del biglietto?
Assolutamente! Soprattutto in sala con comparto visivo/sonoro di alto livello.
Ma se cercate le emozioni dell'originale, le troverete a sprazzi e troverete un prodotto complessivamente molto diverso, ed ovviamente sotto standard.