Ma i fan non sono artisti, non producono arte, ne fruiscono (spesso malamente, ma è altro discorso). In genere i gruppi sono più eterogenei delle platee davanti alle quali si esibiscono. I Carcass non hanno l'impatto scenografico e visivo dei Dimmu Borgir che a loro volta si conciano e approcciano il palco in modo diverso dai Tiamat e dagli AC/DC. Gli Emperor se li vedi adesso sembrano usciti da un film dei fratelli Coen. Se ci allarghiamo al gothic metal c'è ancora più disomogeneità. Non è che sia colpa dei Cradle of Filth (che hanno testi che sono poesia pura) se Tizio e Caio che li vanno a vedere sono casinari sbevazzoni vestiti tutti uguali.Nickognito ha scritto:io mi riferisco soprattutto a chi li ascolta. Questo vale anche per altri generi, lo stesso rock in parte, perfino la classica qualcuno ha da ridire se qualcuno va vestito in modo strano. Pero' per me il doversi identificare in un certo modo di apparire e' l'opposto dell'arte.
Su questo non ci piove: il pubblico metal è molto, troppo stereotipato per abbigliamento e schemi mentali. Però non è che chi va al Brutal Assault o al Wacken Open Air ci vada necessariamente per far casino con gli amici o rompersi una costola nei wall of death nemmeno sapendo chi stia suonando in quel momento. Credo un buon 70% sia lì principalmente per l'esperienza musicale nel senso che intendi tu.Nickognito ha scritto:Una parte di me odia tutti i concerti dove gli spettatori sono vestiti allo stesso modo. Che siano vestiti di nero o metal, che siano tutti fricchettoni, a me non cambia, per me e' l' opposto della musica. Ha ovviamente dei lati positivi, anche magari piu' importanti della musica. E' bello essere gruppo. Come sono belli i concerti finalizzati a qualcosa (il primo maggio e' un po' troppo, ma insomma, ad altro). Pero' tutto questo significa mettere la musica al secondo posto.
Per questo mi piacciono per esempio i concerti di Nick Cave, puo' andare in camicia, in giacca, con una maglietta a tinta unita o a quadri, che so, magari c'e' Warren Ellis con la barba da santone, giacca, e camicia scura a pois bianchi. E nel pubblico trovi pure quello in camicia, il fricchettone, il fighetto, trovi di tutto. E' un concerto dove vai per la musica.
A molti altri concerti vai per l'esperienza del concerto, nel bene e nel male e' qualcosa di diverso. Nel metal io ho sempre visto troppo senso di appartenenza, e' anche il suo bello, ma io ovunque sia mi ritrovo con una minoranza (cit.).
A me piace andare a un concerto dei Sigur Ros e vedere diversa gente che sta da sola per i cazzi suoi e si ascolta la musica. Se devo stare in gruppo a pogare, o in cerchio a cantare per la pace, o a suonare il bongo e fumare, boh, a me viene da dire 'ma chi cazzo siete voi, ma lasciatemi stare'
Poi il modo in cui decidono di fruirla è diverso, c'è chi se ne sta impalato a 200m dal palco ad ascoltare nota per nota e chi come il sottoscritto prende la prima fila 6 ore prima che attacchi il primo gruppo di supporto e di lì non si schioda (se non vedo bene e non ho il contatto ravvicinato con la band mi pare uno spreco di soldi e tempo, a quel punto mi guardo il dvd da casa)
Quelli che stanno lì solo per sfasciarsi i denti nel pogo ubriachi disfatti penso, rectius, spero, siano una minoranza.