Un buon libro...
Re: Un buon libro...
si prospetta un'edizione eccitante del Salone del Libro: il tema di quest'anno è Il bene, il paese ospitato il Vaticano, e la madrina Susanna Tamaro (sostituisce Ravasi, lui sì un fico, infortunato).
Chi azzarda un confronto fra la letteratura (e perchè no? il teatro) francese e quella della Città del Vaticano?
Chi azzarda un confronto fra la letteratura (e perchè no? il teatro) francese e quella della Città del Vaticano?
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Un buon libro...
Ci sono stato ieri. Il tema, il BENE, è fantastico, anche se non so come venga declinato durante tutti i cinque giorni. Rosewall, bisogna essere fuori per non capire quanto il tema il BENE sia eccitante, ma fuori fissi, eh, se dovessi scrivere una Grande Opera, credo che non potrei parlare altro che di BENE Su che diavolo la vuoi fare, la letteratura, sulla Situazione Internazionale, sul sesso o sui diritti umani? Tanto vale trovarsi al bar
Non c'ero mai stato, è stato divertente!
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Mi pare sia salone del libro, non della letteratura, eh, basta stare cinque minuti a scorrere i cataloghi degli archivi vaticani per capire che una delle sette otto nazioni veramente degne di essere presente ad un salone del libro sia il vaticanoRosewall ha scritto:Chi azzarda un confronto fra la letteratura (e perchè no? il teatro) francese e quella della Città del Vaticano?
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Re: Un buon libro...
E non consideri tutti i libri "fuori catalogo", quelli degli archivi segreti.Gios ha scritto: basta stare cinque minuti a scorrere i cataloghi degli archivi vaticani per capire che una delle sette otto nazioni veramente degne di essere presente ad un salone del libro sia il vaticano
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Un buon libro...
Esatto. Ci stanno pure i papiri con scritto che Gesù era sposato con Giucascasella.paoolino ha scritto:E non consideri tutti i libri "fuori catalogo", quelli degli archivi segreti.Gios ha scritto: basta stare cinque minuti a scorrere i cataloghi degli archivi vaticani per capire che una delle sette otto nazioni veramente degne di essere presente ad un salone del libro sia il vaticano
Re: Un buon libro...
ho cominciato a scorrere il catalogo alla ricerca di qualcosa tipo verbale di processo a cataro, ma niente, e per ora non mi sono ancora imbattuto in un titolo che definirei eccitante
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Un buon libro...
Fai una ricerca sotto "albigesi".
Tutta la roba eccitante devi andare qua (c'è anche Baricco). Dovrei andare a vedere, secondo me nel Settecento il papa avrà avuto tipo un teatro (perché no, un teatrino) da qualche parte, qualche Aldobrandini, qualche Rospigliosi si sarà pur dilettato nel teatro, alla maniera francese, facendo il verso a Racine.
Tutta la roba eccitante devi andare qua (c'è anche Baricco). Dovrei andare a vedere, secondo me nel Settecento il papa avrà avuto tipo un teatro (perché no, un teatrino) da qualche parte, qualche Aldobrandini, qualche Rospigliosi si sarà pur dilettato nel teatro, alla maniera francese, facendo il verso a Racine.
Re: Un buon libro...
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Romanzo a fumetti da cui è stato tratto il vincitore di Cannes "Vita di Adele".
Il libro è anni luce avanti al film.
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Re: Un buon libro...
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/ ... d=AB23MDMB
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Re: Un buon libro...
Il blu è un colore caldo o il blu è il colore più caldo?Ace Man ha scritto:Il Blu è un colore caldo.
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Re: Un buon libro...
RussianTennisGods ha scritto: Per essere anni luce avanti al film deve essere un capolavoro assoluto.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
Re: Un buon libro...
"Il blu è un colore caldo".RussianTennisGods ha scritto:Il blu è un colore caldo o il blu è il colore più caldo?Ace Man ha scritto:Il Blu è un colore caldo.
Romanzo a fumetti da cui è stato tratto il vincitore di Cannes "Vita di Adele".
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Per essere anni luce avanti al film deve essere un capolavoro assoluto.
Secondo me ti porta da qualche parte in cui neanche il magnifico e profondo film è riuscito a raggiungere.
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Re: Un buon libro...
'La città e i cani' di Vargas Llosa. Bè, grande opera prima.
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RussianTennisGods ha scritto:Per essere anni luce avanti al film deve essere un capolavoro assoluto.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Un buon libro...
quest'anno per me un'estate complottista (e assai inquietante)..
http://www.chiarelettere.it/libro/princ ... 904125.php
http://www.chiarelettere.it/libro/princ ... bblica.php
Se è vero anche solo un decimo di quel che vi si legge (ma senza dubbio è vero almeno il 50% e più, e in buona parte son cose che si sanno da sempre ma, pasolinianamente, non avevamo prove, e nemmeno indizi), il Revisionismo storico, serio e rigoroso, dovrebbe essere su quegli anni, e da sinistra. Non le Panzanate di quel vecchio ciccione prezzolato o certe carnevalesche ricostruzioni a uso politico su risorgimento, briganti, borboni e fascismo..
http://www.chiarelettere.it/libro/princ ... 904125.php
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Se è vero anche solo un decimo di quel che vi si legge (ma senza dubbio è vero almeno il 50% e più, e in buona parte son cose che si sanno da sempre ma, pasolinianamente, non avevamo prove, e nemmeno indizi), il Revisionismo storico, serio e rigoroso, dovrebbe essere su quegli anni, e da sinistra. Non le Panzanate di quel vecchio ciccione prezzolato o certe carnevalesche ricostruzioni a uso politico su risorgimento, briganti, borboni e fascismo..
Lo voglio rivedere, Fabio
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Re: Un buon libro...
FInito di leggere ieri sera. Cronologicamente è il secondo dei quattro romanzi classici della letteratura cinese. Il primo è il Romanzo dei Tre Regni, che diede spunto al film "Red Cliff" e che lessi due anni fa. In italiano, questo libro è tradotto in "I briganti". Le traduzioni inglesi più comuni sono "The Water Margin" e "Outlaws of the Marsh". Sia il Romanzo dei Tre Regni, sia "I briganti" sono stati scritti da Luo Guanzhong (o almeno buona parte di essi). Entrambi i libri uniscono eventi reali e storicamente documentati ad altri completamente inventati; non mancano elementi fantastici e soprannaturali.koufax75 ha scritto:E' iniziata l'avventura (mi attendono 2.150 pagine)
"Outlaws of the Marsh" racconta la storia di 108 uomini che, perseguitati da ufficiali e funzionari corrotti, si ritrovano sul Monte Liang e iniziano la loro ribellione. Si battono contro le ingiustizie perpetrate nei confronti della povera gente e diventano degli eroi popolari, nonostante vengano considerati dei banditi e criminali. Tuttavia resteranno sempre fedeli all'Imperatore. Lottano contro il male! Combattono solo la malvagità! Non hanno paura, si battono con furore! Oops... questo è l'Uomo Tigre! Il loro leader è Song Jiang, un personaggio che pare essere realmente esistito.
Commento: ho preferito il Romanzo dei Tre Regni. "The Outlaws of the Marsh" è piuttosto ripetitivo, soprattutto quando vengono raccontate le storie dei vari eroi. Ecco un tipico schema: l'eroe è un uomo onesto e irreprensibile, ma soprattutto rispettato da tutti. Purtroppo, viene provocato dal cattivo di turno, che alla fine viene ferito / ucciso dall'eroe. L'ufficiale corrotto (che è amico del cattivo) viene a sapere del fatto e condanna l'eroe. Il nostro eroe ha due scelte: 1) andare in prigione 2) unirsi ai briganti sul Monte Liang. Questo schema (con alcune varianti) viene presentato più volte. Ancora... Durante la storia, vengono presentate numerose battaglie tra gli eroi e i loro nemici. Tuttavia, si nota una certa ripetitività. Ad esempio, nel Romanzo dei Tre Regni, la strategia militare era molto più approfondita, così come gli intrighi a palazzo. Infine, c'è il solito problema dei nomi: ce ne sono tantissimi e di non facile memorizzazione.
Tuttavia, è un libro che merita di essere letto. Conoscere la storia cinese aiuta, ma non è fondamentale. Tra l'altro ha dato spunto a numerevoli film (Shaw Brothers, ma non solo), serie televisive (ho visto quella del 1998) e videogiochi.
Leo Durocher: You don't save a pitcher for tomorrow. Tomorrow it may rain.
Re: Un buon libro...
il terzo no perchè ti mancano ancora un pò di caratteri*, ma l'ultimo ti toccherà leggerlo in cinese, eh
E' già entrato in scena lo scimmiotto?
A me prima o poi piacerebbe leggere qualcuno di quei racconti di magia e fantasmi, gente che finisce a letto con spiriti di volpi, maghi che volano...
Sto leggendo Brothers, di Yu Hua, ed è una lettura molto coinvolgente.
Sono vicende ora tragicomiche, ora drammatiche, ora leggere, comunque sempre concrete e sanguigne, ambientate nella Cina rurale nell'arco di tanti anni. I personaggi del villaggio sono raccontati dalla prospettiva di due ragazzi. C'è anche un seguito, che credo prenda dentro gli ultimi decenni.
Se prima o poi ti interessa, ho l'e-book (non so se in Cina è in vendita il libro).
* Avresti qualche consiglio per cominciare a imparare la scrittura cinese? Non è per me, che non ho alcuna speranza di andare al di là del decifrare 'sole' e 'luna', bensì per la mia ragazza che in effetti ha una buona memoria fotografica.
E' già entrato in scena lo scimmiotto?
A me prima o poi piacerebbe leggere qualcuno di quei racconti di magia e fantasmi, gente che finisce a letto con spiriti di volpi, maghi che volano...
Sto leggendo Brothers, di Yu Hua, ed è una lettura molto coinvolgente.
Sono vicende ora tragicomiche, ora drammatiche, ora leggere, comunque sempre concrete e sanguigne, ambientate nella Cina rurale nell'arco di tanti anni. I personaggi del villaggio sono raccontati dalla prospettiva di due ragazzi. C'è anche un seguito, che credo prenda dentro gli ultimi decenni.
Se prima o poi ti interessa, ho l'e-book (non so se in Cina è in vendita il libro).
* Avresti qualche consiglio per cominciare a imparare la scrittura cinese? Non è per me, che non ho alcuna speranza di andare al di là del decifrare 'sole' e 'luna', bensì per la mia ragazza che in effetti ha una buona memoria fotografica.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Un buon libro...
Journey to the West? Non penso che lo affronterò in tempi brevi. Ero particolarmente attratto dal Romanzo dei Tre Regni e Outlaws of the Marsh, avendo visto film e serie televisive. Inoltre, adoro il romanzo storico in cui vengono mischiati elementi reali ad altri di fantasia. Ma chissà! Forse tra un po' mi metterò a leggere Journey to the West! Adesso ho iniziato a leggere i libri di Star Wars!! ! "Darth Plagueis" è veramente interessante.
Sui caratteri cinesi, ti ho risposto dall'altra parte.
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Leo Durocher: You don't save a pitcher for tomorrow. Tomorrow it may rain.
Re: Un buon libro...
Segnalo che su radiotre a Ad alta voce Vittorio Sermonti stia leggendo la sua FANTASTICA traduzione delle Metamorfosi di Ovidio.
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Re: Un buon libro...
Bellissimo.Gios ha scritto:Segnalo che su radiotre a Ad alta voce Vittorio Sermonti stia leggendo la sua FANTASTICA traduzione delle Metamorfosi di Ovidio.
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Re: Un buon libro...
altissimi livelli, quasi quasi me lo ascolto in podcast.
Ildiavolovestemilan wrote:
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Re: Un buon libro...
Gios ha scritto:Segnalo che su radiotre a Ad alta voce Vittorio Sermonti stia leggendo la sua FANTASTICA traduzione delle Metamorfosi di Ovidio.
Che schifo, ste traduzioni....molto meglio l' originale
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Un buon libro...
a questo giro perfino il vincitore ha detto che sì, era molto contento, però il Nobel a lui era strano.
Fuori dalla Francia, se non lo conosci tu Pocaluce, mi sa che non lo conosce nessuno. Dicci!
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luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Un buon libro...
Sempre più insensato, questo premio. Prima m'incazzavo anche un po', adesso, boh, nemmeno lo considero più.Rosewall ha scritto:a questo giro perfino il vincitore ha detto che sì, era molto contento, però il Nobel a lui era strano.
Fuori dalla Francia, se non lo conosci tu Pocaluce, mi sa che non lo conosce nessuno. Dicci!
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Re: Un buon libro...
mah, lo conosco molto marginalmente, mai considerato modiano nemmeno tra i "leggibili"...ho sentito parlare solo del "rue des boutiques obscures", che mi era rimasto impresso giusto per l'assonanza con l'omologa via romana già sede del pci e che aveva vinto il goncourt (il libro, non la via né tantomeno il PCI ). non vi saprei dare maggiori dettagli però...insomma, avessi dovuto puntare mezzo copeco su un autore di lingua francese mi sarei aspettato houllebecq o al più maalouf.Rosewall ha scritto:a questo giro perfino il vincitore ha detto che sì, era molto contento, però il Nobel a lui era strano.
Fuori dalla Francia, se non lo conosci tu Pocaluce, mi sa che non lo conosce nessuno. Dicci!
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.
Re: Un buon libro...
Modiano?
io ho sempre preferito le Dal Negro di Treviso
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Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
Re: Un buon libro...
Ogni volta che leggo qualche pagina di Stanislaw Lem rimango stupito: si trovano mi pare rarissimi esempi di un pensiero così acuto e profondo, con una prosa elegante, elaborata, pulita, intrecci così omogenei, placidi, corretti e piani nei confronti del lettore. Forse quel che manca è un certo bonario affetto nei confronti dei personaggi che crea.
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Re: Un buon libro...
Gios ha scritto:Ogni volta che leggo qualche pagina di Stanislaw Lem rimango stupito: si trovano mi pare rarissimi esempi di un pensiero così acuto e profondo, con una prosa elegante, elaborata, pulita, intrecci così omogenei, placidi, corretti e piani nei confronti del lettore. Forse quel che manca è un certo bonario affetto nei confronti dei personaggi che crea.
Solaris voglio leggerlo da tanto tempo, ma per un motivo o l'altro salta sempre
ora vedo di trovarlo in rete e colmare questa lacuna
-
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Re: Un buon libro...
Lem(bo) che unisce Gios e Balby, pensieri diversi affratellati assieme
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Un buon libro...
qualcuno ricorderà questo bambino demmerda
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Un buon libro...
Alcuni aspetti particolarmente da apprezzare in Lem:
- La credibilità della fantasia: nei romanzi non c'è niente di più importante che creare un contesto credibile, conforme, ortodosso all'obiettivo. Lem è del tutto verosimile in quello che scrive, in come lo scrive.
- La capacità di estraniarsi dal contesto storico. Nei giorni scorsi ho letto La Voce del Padrone (purtroppo nella traduzione c'è qualche imprecisione, mi pare, in particolare su alcuni riferimenti religiosi), che è un libro di fantascienza e del 1968. Risente minimamente del trascorrere del tempo nelle sue tesi fondamentali.
- Come dicevo, la scrittura. Periodi lunghi, non frenetici, posati.
Ultimo, un aspetto personale: Lem è uno dei pochi scrittori che mi sorprende: più di una volta, leggendolo, mi capita di pensare "questo no, questo non sarei mai riuscito a pensarlo, questa espressione non avrei mai potuta scriverla io, nemmeno questa particolare costruzione, o questa teoria". Se ne esce, insomma, arricchiti.
- La credibilità della fantasia: nei romanzi non c'è niente di più importante che creare un contesto credibile, conforme, ortodosso all'obiettivo. Lem è del tutto verosimile in quello che scrive, in come lo scrive.
- La capacità di estraniarsi dal contesto storico. Nei giorni scorsi ho letto La Voce del Padrone (purtroppo nella traduzione c'è qualche imprecisione, mi pare, in particolare su alcuni riferimenti religiosi), che è un libro di fantascienza e del 1968. Risente minimamente del trascorrere del tempo nelle sue tesi fondamentali.
- Come dicevo, la scrittura. Periodi lunghi, non frenetici, posati.
Ultimo, un aspetto personale: Lem è uno dei pochi scrittori che mi sorprende: più di una volta, leggendolo, mi capita di pensare "questo no, questo non sarei mai riuscito a pensarlo, questa espressione non avrei mai potuta scriverla io, nemmeno questa particolare costruzione, o questa teoria". Se ne esce, insomma, arricchiti.
Re: Un buon libro...
finita ieri la trilogia sul secolo breve di Ken Follett. Nell'ordine:
- la caduta dei giganti
- l'inverno del mondo
- i giorni dell'eternità
Lettura iniziata a giugno, di fatto sono 3000 pagine. Non siamo ai livelli dei pilastri della terra, ma trovo grandioso il modo con cui follett sia riuscito a romanzare e raccontare fatti veri di cronaca e gli eventi che hanno segnato il secolo scorso.
Unica pecca la natura troppo sinistroide di follett che ne emerge, soprattutto nel primo libro (cosa che mi rendo conto potrebbe essere invece una nota a favore per la maggior parte degli elementi di questo forum)
- la caduta dei giganti
- l'inverno del mondo
- i giorni dell'eternità
Lettura iniziata a giugno, di fatto sono 3000 pagine. Non siamo ai livelli dei pilastri della terra, ma trovo grandioso il modo con cui follett sia riuscito a romanzare e raccontare fatti veri di cronaca e gli eventi che hanno segnato il secolo scorso.
Unica pecca la natura troppo sinistroide di follett che ne emerge, soprattutto nel primo libro (cosa che mi rendo conto potrebbe essere invece una nota a favore per la maggior parte degli elementi di questo forum)
Il mio obiettivo non è vincere. Il mio obiettivo è far sì che quando scendo in campo il mio avversario abbia paura di me" (A.Agassi)
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Re: Un buon libro...
Chiusa divertente, come se una certa posizione politica impedisse di apprezzare, chessò, Céline o Borges o, scavalcando le barriere tra le arti, Wagner.Paolo79 ha scritto:finita ieri la trilogia sul secolo breve di Ken Follett. Nell'ordine:
- la caduta dei giganti
- l'inverno del mondo
- i giorni dell'eternità
Lettura iniziata a giugno, di fatto sono 3000 pagine. Non siamo ai livelli dei pilastri della terra, ma trovo grandioso il modo con cui follett sia riuscito a romanzare e raccontare fatti veri di cronaca e gli eventi che hanno segnato il secolo scorso.
Unica pecca la natura troppo sinistroide di follett che ne emerge, soprattutto nel primo libro (cosa che mi rendo conto potrebbe essere invece una nota a favore per la maggior parte degli elementi di questo forum)
Nel caso di Follett, però, si tratta di letteratura pop (forse al confine, o anche al di là del confine, del pop commerciale: potrei sbagliarmi, ma non credo che arrivi nemmeno nella fascia bassa del MidCult, siamo nel bel mezzo dell'oceano MassCult ), quindi, boh, magari fattori extra-letterari nel giudizio critico possono anche rientrare: tanto, di che stamo a parlà, de stile o alti riferimenti lettarari?
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Re: Un buon libro...
Io di Follett avevo letto duecento pagine dei Pilastri della Terra: la lettura era scarna ma gradevole, però era di uno che non sapeva da che parte stesse il medioevo
Se dovete prendere un aereo per un viaggio continentale, o avete un pomeriggio da malati, consiglierei a tutti Bartleby lo Scrivano di Melville. E' un breve racconto, che parte con la leggerezza di Dickens giovane (le prime tre pagine sono fulminanti per acume e bonaria ironia), e termina col dolore di Dickens quasi anziano della Piccola Dorrit.
Se dovete prendere un aereo per un viaggio continentale, o avete un pomeriggio da malati, consiglierei a tutti Bartleby lo Scrivano di Melville. E' un breve racconto, che parte con la leggerezza di Dickens giovane (le prime tre pagine sono fulminanti per acume e bonaria ironia), e termina col dolore di Dickens quasi anziano della Piccola Dorrit.
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Re: Un buon libro...
I would prefer not to...Gios ha scritto:Io di Follett avevo letto duecento pagine dei Pilastri della Terra: la lettura era scarna ma gradevole, però era di uno che non sapeva da che parte stesse il medioevo
Se dovete prendere un aereo per un viaggio continentale, o avete un pomeriggio da malati, consiglierei a tutti Bartleby lo Scrivano di Melville. E' un breve racconto, che parte con la leggerezza di Dickens giovane (le prime tre pagine sono fulminanti per acume e bonaria ironia), e termina col dolore di Dickens quasi anziano della Piccola Dorrit.
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Re: Un buon libro...
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Re: Un buon libro...
Curiosamente non l'avevo mai letto, pur apprezzando particolarmente Melville (più quello di Billy Budd che quello di Taipee), ci sono arrivato per caso, perché volevo prendere proprio Nicholas Nickleby di Dickens, ma chissà a che pensavo, ed in libreria ho detto Bartleby
Re: Un buon libro...
Bah...non so te ma io non conosco nessun sano di mente che leggerebbe 3000 pagine senza apprezzarle, a meno che non sia pagato, quindi pensavo fosse chiaro che si possono apprezzare comunqueBackhandWinner ha scritto:Chiusa divertente, come se una certa posizione politica impedisse di apprezzare, chessò, Céline o Borges o, scavalcando le barriere tra le arti, Wagner.Paolo79 ha scritto:finita ieri la trilogia sul secolo breve di Ken Follett. Nell'ordine:
- la caduta dei giganti
- l'inverno del mondo
- i giorni dell'eternità
Lettura iniziata a giugno, di fatto sono 3000 pagine. Non siamo ai livelli dei pilastri della terra, ma trovo grandioso il modo con cui follett sia riuscito a romanzare e raccontare fatti veri di cronaca e gli eventi che hanno segnato il secolo scorso.
Unica pecca la natura troppo sinistroide di follett che ne emerge, soprattutto nel primo libro (cosa che mi rendo conto potrebbe essere invece una nota a favore per la maggior parte degli elementi di questo forum)
Nel caso di Follett, però, si tratta di letteratura pop (forse al confine, o anche al di là del confine, del pop commerciale: potrei sbagliarmi, ma non credo che arrivi nemmeno nella fascia bassa del MidCult, siamo nel bel mezzo dell'oceano MassCult ), quindi, boh, magari fattori extra-letterari nel giudizio critico possono anche rientrare: tanto, di che stamo a parlà, de stile o alti riferimenti lettarari?
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Re: Un buon libro...
BartlebyBackhandWinner ha scritto:I would prefer not to...Gios ha scritto:Io di Follett avevo letto duecento pagine dei Pilastri della Terra: la lettura era scarna ma gradevole, però era di uno che non sapeva da che parte stesse il medioevo
Se dovete prendere un aereo per un viaggio continentale, o avete un pomeriggio da malati, consiglierei a tutti Bartleby lo Scrivano di Melville. E' un breve racconto, che parte con la leggerezza di Dickens giovane (le prime tre pagine sono fulminanti per acume e bonaria ironia), e termina col dolore di Dickens quasi anziano della Piccola Dorrit.
Restando in tema di racconti brevi, suggerisco Il Cappotto di Gogol.
Come ebbe a dire Dostoevskij, a proposito dell'enorme influenza di questo racconto sulla letteratura russa dell'800: "Siamo tutti usciti dal Cappotto di Gogol".
Gli umiliati e offesi nascono qui, con la indimenticabile e a suo modo tragica figura del mite impiegato Akakij Akakevic. Trattandosi di Gogol però la narrazione non si fa mai pesante, e non manca nemmeno il tocco surreal-grottesco tipico dello scrittore ucraino.
Il Cappotto si trova all'interno della bellissima raccolta Racconti di Pietroburgo.
"If you can keep your head when all around you have lost theirs, then you probably haven't understood the seriousness of the situation."
(David Brent)
(David Brent)
Re: Un buon libro...
Segnalo:
1. Una nuova, credo bella (considerando l'editore) edizione integrale (e questo è importante: determinante) delle Fiabe di Anderssen, di Donzelli.
2. Forse ho già parlato di Pietro Boitani, per il suo clamoroso lavoro sulle stelle. Ha una prosa più lineare di quella di Roberto Calasso, ma il modo d'operare è analogo. È uscito da poco un bellissimo volume da Einaudi: Riconoscere è un Dio, il tema è l'agnizione, quindi si legge dai discepoli di Emmaus che riconoscono il Cristo Eucaristico a Re Lear, ad Harun al Rashid, al combattimento in Tasso tra Tancredi e Clorinda, con i due versi struggenti: La vide e la conobbe: e restò senza / e voce e moto. Ahi vista! ahi conoscenza!.
1. Una nuova, credo bella (considerando l'editore) edizione integrale (e questo è importante: determinante) delle Fiabe di Anderssen, di Donzelli.
2. Forse ho già parlato di Pietro Boitani, per il suo clamoroso lavoro sulle stelle. Ha una prosa più lineare di quella di Roberto Calasso, ma il modo d'operare è analogo. È uscito da poco un bellissimo volume da Einaudi: Riconoscere è un Dio, il tema è l'agnizione, quindi si legge dai discepoli di Emmaus che riconoscono il Cristo Eucaristico a Re Lear, ad Harun al Rashid, al combattimento in Tasso tra Tancredi e Clorinda, con i due versi struggenti: La vide e la conobbe: e restò senza / e voce e moto. Ahi vista! ahi conoscenza!.
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Re: Un buon libro...
Uscì per la fabbri, in edicola una decina forse più anni fa, una collana di fiabe in edizione integrale. Tra le quali anche Anderssen.Gios ha scritto:Segnalo:
1. Una nuova, credo bella (considerando l'editore) edizione integrale (e questo è importante: determinante) delle Fiabe di Anderssen, di Donzelli.
Comunque la vado a spulciare in libreria.
Interessante, e in streaming non c'è. Grazie Gios.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Un buon libro...
Perché? Non ti fidi delle selezioni editoriali?Gios ha scritto:Segnalo:
1. Una nuova, credo bella (considerando l'editore) edizione integrale (e questo è importante: determinante) delle Fiabe di Anderssen, di Donzelli.
Bello, non conoscevo questo autore (seguendo ormai molto poco le pagine culturali dei giornali mi perdo mlte cose; guadagno in spazio prima occupato da montagne di carta, ma credo che sia una perdita, nel complesso). Non so bene per quale motivo ma spesso e volentieri i critici letterari scrivono saggi che mi catturano e che mi fanno immergere in mille riflessioni inedite, in innumerevoli connessioni intellettuali, come non ci riesce nessun altro. Un po' l'effetto meraviglioso e spiazzante che, ricordo, mi fece l'incontro con la filosofia antica in terza liceo.Gios ha scritto:2. Forse ho già parlato di Pietro Boitani, per il suo clamoroso lavoro sulle stelle. Ha una prosa più lineare di quella di Roberto Calasso, ma il modo d'operare è analogo. È uscito da poco un bellissimo volume da Einaudi: Riconoscere è un Dio, il tema è l'agnizione, quindi si legge dai discepoli di Emmaus che riconoscono il Cristo Eucaristico a Re Lear, ad Harun al Rashid, al combattimento in Tasso tra Tancredi e Clorinda, con i due versi struggenti: La vide e la conobbe: e restò senza / e voce e moto. Ahi vista! ahi conoscenza!.
Dato che ci sono, anzi, voglio citare qui due saggi in molti modi sorprendenti che ho incontrato per caso in vita mia: 'Notte', di Alfred Alvarez (Il Saggiatore) e 'Immaturità' di Francesco Cataluccio (Einaudi). Forse il secondo l'avevo già menzionato, tempo fa.
Cataluccio è, tra l'altro, un esperto di letteratura polacca (in particolare traduttore di Gombrowicz). Mi ricollego al post su Lem perché ricordo bene un suo intervento illuminante su Radio 3 (forse era Farenheit, ma non ci posso giurare sopra) riguardo a Solaris, in particolare su come la lettura tendenzialmente 'new age' di Tarkovsky nella sua trasposizione filmica avesse distorto fino a travisare il nocciolo filosofico e letterario del romanzo. Non ricordo i dettagli, purtroppo, ma di certo ricordo di essermi detto 'ma senti quanto è bravo questo' e 'Solaris va assolutamente letto'.
Una trasmissione che varrebbe davvero la pena recuperare.
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)