Un buon libro...

Libri, canzoni, mostre, musei, concerti, fumetti ecc....
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memorino
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Messaggio da memorino »

fraki ha scritto:
Zonker ha scritto:E De Cataldo (Romanzo criminale)? Non l'ho mai letto, che ne dici memo?


Romanzo Criminale te lo veniamo a leggere e recitare io e Pocaluce che nemmeno Benigni con la Divina Comedia...

Special Guest: Transer nel ruolo del Ranocchia :D


:D :D :o :lol: ... Zonker, ubi maior minor cessat: con un "doppiaggio" così cos'altro posso aggiungere ??!!! Vai sul sicuro. Grande fraki #82#. Ho visto prima il film e poi mi son preso la "briga" di leggere il libro... errore, forse. Errore perchè sono rimasto legato/condiziato dalla pellicola che (caso eccezionale) mi è piaciuta più del libro (colpa di Anna Mouglalis :oops: 8) ). E' cmq un bel bel libro, se possibile ancora più "crudo" e lucido del film nel tinteggiare la folle scalata al potere di Libano & co. ! Nel libro è meglio delineata la psicologia dei personaggi, ma, imho, manca di quel ritmo incalzante che il film invece è riuscito a dare. Ho letto che a molti Cataldo ha ricordato un piccolo Ellroy, tirandolo un pò per la camicia il paragone si può fare. Diciamo che se ti piace quel genere probabilmente apprezzerai molto anche Romanzo Criminale. Ecco, Ellroy... se siete fan dell' Hard Boiled butto lì un suo titolo meno noto:
Ellroy - Sei pezzi da mille (dire la Dalia Nera o LA Confidential era troppo facile :P )
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paoolino
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Messaggio da paoolino »

marco mazzoni ha scritto:da pessimo lettore (...ma in crescita, e non di romanzi), voglio regalare qualcosa di particolare alla moglie per natale, un bel libro si, x lei che divora libri su libri

un consiglio??
lei ama i gialli thirller, i classici libri US o cmq che "fanno cassetta", però ama leggere in genere, e per quello le vorrei proporre un auture diverso dei soliti best seller, anche un libro non nuovissimo, magari di un italiano , visto che lei è straniera e non conosce ancora al 100% la ns bella letteratura
qualche idea?
danke!


SCIASCIA, qualsiasi cosa
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gambit84
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Messaggio da gambit84 »

Ho iniziato ieri Il generale nel suo labirinto di MArquez, incantato nei precedenti romanzi dalla capacità di delineare personaggi, descrivere emozioni e sentimenti, ricreare scorci di realtà quasi unica.

E poi, nei ritagli di tempo, in modo frammentario ma attento, sto leggendo Viaggio in Portogallo di Saramago, sognando il viaggio in quella bellissima terra che per un imprevisto non ho potuto percorrere la scorsa estate ma che conto di farlo al più presto
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Messaggio da RaphaEl »

gambit84 ha scritto:Ho iniziato ieri Il generale nel suo labirinto di MArquez, incantato nei precedenti romanzi dalla capacità di delineare personaggi, descrivere emozioni e sentimenti, ricreare scorci di realtà quasi unica.

E poi, nei ritagli di tempo, in modo frammentario ma attento, sto leggendo Viaggio in Portogallo di Saramago, sognando il viaggio in quella bellissima terra che per un imprevisto non ho potuto percorrere la scorsa estate ma che conto di farlo al più presto


Letti entrambi, ho sempre apprezzato entrambi gli autori.

Leggendo il nome Marquez sulla copertina ed essendo interessato a conoscere maggiormante la figura di Bolìvar non potevo esimermi dal leggere "il generale nel suo labirinto".
Siamo con il Libertador nel suo viaggio verso il capolinea finale, ne percepiamo la stanchezza tra la calura di paludi e le zanzare, tra la disperazione e le malattie, percepiamo la fine di un sogno e gli echi di gloria ed imprese passate. Meno scorrevole e facilmente comprensibile rispetto ad altri romanzi di Marquez, forse per il dovere di attenersi ad una figura storica, reale, forse per la complessità della vita del generale rivoluzionario che liberò l'America del Sud.

Il Viaggio di Saramago è interessante e affascinante come il Portogallo, come un viaggio vero e proprio, ed in effetti lo è...si arriva alla fine stanchi per l'attraversata ma arricchiti da esperienze.
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Messaggio da Gios »

Sto leggendo l'ultimo Harry Potter, e come sempre mi diverte molto.
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Messaggio da carloper79 »

ho comprato anch'io Viaggio in Portogallo di Saramago, e per la prima volta in vita mia, dopo 20 pagine mi sono arreso.il viaggio lo faro', quasi sicuramente a settembre, senza l'aiuto del libro.
gambit84
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Messaggio da gambit84 »

carloper79 ha scritto:ho comprato anch'io Viaggio in Portogallo di Saramago, e per la prima volta in vita mia, dopo 20 pagine mi sono arreso.il viaggio lo faro', quasi sicuramente a settembre, senza l'aiuto del libro.


Io invece l'ho letto (quasi tutto) non come primo libro ma come lettura parallela ad altri romanzi.
L'ho letto in momenti di stanchezza mentale o semplicemente quando all'università c'era un po' di tempo libero e un posto al sole disponibile...
Il viaggio lo farò a breve ed è stato bello viaggiare con la fantasia provando ad immaginare luoghi che al più presto da fantasia per me diverranno realtà :wink:


************************



Qualcuno ha letto Non avevo capito niente di Diego del Silva?
Mia fratello, primo superiore, che è una testa calda mi ha detto solo ora che domani dovrebbe consegnare all'insegnante delle domande interessanti da fare all'autore con il quale avranno un incontro venerdì prossimo sulla stesura del romanzo.
Lui ovviamente non ha idea (chissà come ha fatto lo sforzo di leggere il libro...sempre che l'abbia letto tutto .roll: ) di cosa chiedere e io certo non posso leggere un libro in poche ore (me l'avesse detto prima...)
qualcuno l'ha letto?Cosa c'è di interessante da chiedere a De Silva sul romanzo? :D
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Messaggio da memorino »

gambit84 ha scritto:************************

Qualcuno ha letto Non avevo capito niente di Diego del Silva?
Mia fratello, primo superiore, che è una testa calda mi ha detto solo ora che domani dovrebbe consegnare all'insegnante delle domande interessanti da fare all'autore con il quale avranno un incontro venerdì prossimo sulla stesura del romanzo.
Lui ovviamente non ha idea (chissà come ha fatto lo sforzo di leggere il libro...sempre che l'abbia letto tutto .roll: ) di cosa chiedere e io certo non posso leggere un libro in poche ore (me l'avesse detto prima...)
qualcuno l'ha letto?Cosa c'è di interessante da chiedere a De Silva sul romanzo? :D


Mi sa che arrivo tardi per aiutare tuo fratello #1# !! Sorry, mi ero dimenticato di passare a sbirciare questo thread #103# !! Bel libro cmq. Spassoso, brillante. Del tutto estraneo al genere "legal" a cui ci hanno abituato/obbligato certi romanzi americani. Quasi quasi un Ally McBeal all'italiana. Lettura da consigliare. Consiglio in particolare anche:
Paolo Giordano "La solitudine dei numeri primi". Davvero un gran bel libro. Per tutti quelli che almeno una volta hanno amato senza avere il coraggio di dirlo o sono stati amati senza trovare fino in fondo la forza di accettarlo. Per quelli che si sono inseguiti per una vita, sfiorandosi soltanto senza riuscire mai a toccarsi veramente. Come i numeri primi gemelli. Come Mattia ed Alice nel libro di Giordano. Votone, anche perchè è il primo romanzo dell'autore :o #82#. Chi ben inizia è a metà dell'opera no ??!!?!
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Messaggio da pocaluce »

UP!

su che questo topic non può languire sul fondo, specie d'estate quando le serate un po' più fresche invogliano a leggere un buon libro magari sul proprio balcone o per i più fortunati in giardino...

allora, in questo momento sto leggendo "l'inattesa piega degli eventi" di brizzi, scrittore che non m'è mai piaciuto e che ho sempre ritenuto assai furbetto in quanto a scelte editoriali. va detto, anche questo romanzo è piuttosto "paracùlo", nel senso che alla fine pur essendo un bel tomo di circa 500 pagine, si legge volentieri, scrittura scorrevole fitta di dialoghi con le battute giuste. ma argomento un po' sulla trama. siamo nel 1960 e si parte dal presupposto che mussolini non si sia mai alleato con hitler e quindi l'italia sia uscita vincente nel 1945, con le colonie ancora intatte e la repubblica "laica e littoria" ancora in corso. e qua subentra la furbata di brizzi che, pur con una bella materia in cui addentrarsi da un punto di vista proto-storico, nelle pieghe di questo suo what if sceglie di affrontare la questione dall'ottica di un giornalista di calcio. il protagonista è infatti un cronista a metà tra il damerino donnaiolo ed un mickey spillane in salsa bolognese che viene mandato a seguire la fantomatica "serie africa" nelle repubbliche associate dell'africa orientale.
insomma, divertente è divertente, scritto in maniera piacevole e vuoi o non vuoi ti appassiona. sono circa a metà, ma di questo passo lo finisco presto...vi terrò aggiornati, come lettura estiva non troppo impegnativa la consiglio vivamente.

en passant, vi direi di dare un'occhiata anche a "stella del mattino" di wu ming 4 e "poeta al comando" di alessandro barbero, entrambi romanzi semi-storici con protagonisti rispettivamente lawrence d'arabia in crisi d'ispirazione al ritorno dalla prima guerra mondiale intento a scrivere "i sette pilastri della saggezza" e gabriele d'annunzio nell'arco dell'impresa fiumana.

ammazza quanto so autarchico oggi, tre libri italiani di autori gggiovani :D

vabbé, giusto per cambiare un po' anche il genere, se vi piace un po' quell'america rurale, un po' white trash ma che sfugge maledettamente a noi europei e sarà per questo che viene così bene in letteratura, procuratevi assolutamente "trilobiti" di breece dj pancake. giuro che i paragoni con hemingway non sono assolutamente sprecati.
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.
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Messaggio da fraki »

ho scoperto da poco John Fante, in particolare Aspetta primavera, Bandini (capolavoro!!!) e Chiedi alla Polvere

che mi ero perso!
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Gios
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Messaggio da Gios »

memorino ha scritto:
gambit84 ha scritto:************************

Qualcuno ha letto Non avevo capito niente di Diego del Silva?
Mia fratello, primo superiore, che è una testa calda mi ha detto solo ora che domani dovrebbe consegnare all'insegnante delle domande interessanti da fare all'autore con il quale avranno un incontro venerdì prossimo sulla stesura del romanzo.
Lui ovviamente non ha idea (chissà come ha fatto lo sforzo di leggere il libro...sempre che l'abbia letto tutto .roll: ) di cosa chiedere e io certo non posso leggere un libro in poche ore (me l'avesse detto prima...)
qualcuno l'ha letto?Cosa c'è di interessante da chiedere a De Silva sul romanzo? :D


Mi sa che arrivo tardi per aiutare tuo fratello #1# !! Sorry, mi ero dimenticato di passare a sbirciare questo thread #103# !! Bel libro cmq. Spassoso, brillante. Del tutto estraneo al genere "legal" a cui ci hanno abituato/obbligato certi romanzi americani. Quasi quasi un Ally McBeal all'italiana. Lettura da consigliare. Consiglio in particolare anche:
Paolo Giordano "La solitudine dei numeri primi". Davvero un gran bel libro. Per tutti quelli che almeno una volta hanno amato senza avere il coraggio di dirlo o sono stati amati senza trovare fino in fondo la forza di accettarlo. Per quelli che si sono inseguiti per una vita, sfiorandosi soltanto senza riuscire mai a toccarsi veramente. Come i numeri primi gemelli. Come Mattia ed Alice nel libro di Giordano. Votone, anche perchè è il primo romanzo dell'autore :o #82#. Chi ben inizia è a metà dell'opera no ??!!?!



Mi rendo perfettamente conto che sono un po' una bestia cattiva, però: preso causa campagna pubblicitaria del Foglio, lette le prime dodici righe, forse tredici, e buttato via. Non mi ricordo il motivo, ma sarà stato sicuramente valido. ;)
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Messaggio da paoolino »

Segnalo un libro che ho letto in questi giorni e mi ha particolarmente colpito: Giocati dal Caso - il ruolo della fortuna nella finanza e nella vita N.N. Taleb - ed. Il Saggiatore.

E' un breve saggio che affronta il ruolo e la percezione (negli affari e nella vita di tutti giorni) del caso e del perché, molto spesso, si tenda a considerare causale ciò che, in realtà, è casuale.
Il libro è scorrevole, di facile comprensione anche per i non addetti ai lavori: c'è poca matematica ma molto ricorso ad esempi concreti e ad aneddoti e citazioni classiche (Solone, Omero per fare due nomi).

L'autore è un trader finanziario, professore universitario e appassionato di filosofia.

Ciò che mi ha colpito di più è che le considerazioni, riferite ai concetti di caso e probabilità, di come essi vengano percepiti dalle persone e di come possano essere sfruttati a scopo speculativo, contenute nel libro sono assolutamente sovrapponibili alle mie: nel leggerle mi è sembrato quasi di "specchiarmi".
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Messaggio da memorino »

Gios ha scritto:
memorino ha scritto:
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Qualcuno ha letto Non avevo capito niente di Diego del Silva?
Mia fratello, primo superiore, che è una testa calda mi ha detto solo ora che domani dovrebbe consegnare all'insegnante delle domande interessanti da fare all'autore con il quale avranno un incontro venerdì prossimo sulla stesura del romanzo.
Lui ovviamente non ha idea (chissà come ha fatto lo sforzo di leggere il libro...sempre che l'abbia letto tutto .roll: ) di cosa chiedere e io certo non posso leggere un libro in poche ore (me l'avesse detto prima...)
qualcuno l'ha letto?Cosa c'è di interessante da chiedere a De Silva sul romanzo? :D


Mi sa che arrivo tardi per aiutare tuo fratello #1# !! Sorry, mi ero dimenticato di passare a sbirciare questo thread #103# !! Bel libro cmq. Spassoso, brillante. Del tutto estraneo al genere "legal" a cui ci hanno abituato/obbligato certi romanzi americani. Quasi quasi un Ally McBeal all'italiana. Lettura da consigliare. Consiglio in particolare anche:
Paolo Giordano "La solitudine dei numeri primi". Davvero un gran bel libro. Per tutti quelli che almeno una volta hanno amato senza avere il coraggio di dirlo o sono stati amati senza trovare fino in fondo la forza di accettarlo. Per quelli che si sono inseguiti per una vita, sfiorandosi soltanto senza riuscire mai a toccarsi veramente. Come i numeri primi gemelli. Come Mattia ed Alice nel libro di Giordano. Votone, anche perchè è il primo romanzo dell'autore :o #82#. Chi ben inizia è a metà dell'opera no ??!!?!



Mi rendo perfettamente conto che sono un po' una bestia cattiva, però: preso causa campagna pubblicitaria del Foglio, lette le prime dodici righe, forse tredici, e buttato via. Non mi ricordo il motivo, ma sarà stato sicuramente valido. ;)


Gios, ma non ti è piaciuto Giordano o Diego De Silva ? Su Giordano, potresti avere ragione. Ho consigliato caldamente "La solitudine dei numeri primi" ad una mia amica, che, terminata la lettura, l'ha liquidato con un laconico "patetico" #1# :o . Mi punge vaghezza che non le sia piaciuto :P :D .

pocaluce ha scritto:allora, in questo momento sto leggendo "l'inattesa piega degli eventi" di brizzi, scrittore che non m'è mai piaciuto e che ho sempre ritenuto assai furbetto in quanto a scelte editoriali. va detto, anche questo romanzo è piuttosto "paracùlo", nel senso che alla fine pur essendo un bel tomo di circa 500 pagine, si legge volentieri, scrittura scorrevole fitta di dialoghi con le battute giuste. ma argomento un po' sulla trama. siamo nel 1960 e si parte dal presupposto che mussolini non si sia mai alleato con hitler e quindi l'italia sia uscita vincente nel 1945, con le colonie ancora intatte e la repubblica "laica e littoria" ancora in corso. e qua subentra la furbata di brizzi che, pur con una bella materia in cui addentrarsi da un punto di vista proto-storico, nelle pieghe di questo suo what if sceglie di affrontare la questione dall'ottica di un giornalista di calcio. il protagonista è infatti un cronista a metà tra il damerino donnaiolo ed un mickey spillane in salsa bolognese che viene mandato a seguire la fantomatica "serie africa" nelle repubbliche associate dell'africa orientale.
insomma, divertente è divertente, scritto in maniera piacevole e vuoi o non vuoi ti appassiona. sono circa a metà, ma di questo passo lo finisco presto...vi terrò aggiornati, come lettura estiva non troppo impegnativa la consiglio vivamente.


Letto pure io. Concordo su tutto con pocaluce, compreso il giudizio su quella "vecchia" volpe di Brizzi. Le vicende del San Giorgio, di Cumani e "ambesà" Aregai appassionano cmq abbastanza e sono sicuramente una lettura piacevole e tutt'altro che barbosa. Più che suffi.
Di Wu Ming & co. deve sempre leggere Q? Merita ? Ammetto di essere terrorizzato dalla mole del libro.
Sto leggendo Jonathan Coe "La Banda dei brocchi". Avrete mie e sue (del libro) notizie. Contenti vero ??!! :roll: :o #10#
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Messaggio da miguel »

Q merita tantissimo forse il migliore di wuming.... la mole non é un problema anzi... una volta iniziato rimpiangerai il fatto che non sia più lungo
Gios
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Messaggio da Gios »

memorino ha scritto:
Gios ha scritto:
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Qualcuno ha letto Non avevo capito niente di Diego del Silva?
Mia fratello, primo superiore, che è una testa calda mi ha detto solo ora che domani dovrebbe consegnare all'insegnante delle domande interessanti da fare all'autore con il quale avranno un incontro venerdì prossimo sulla stesura del romanzo.
Lui ovviamente non ha idea (chissà come ha fatto lo sforzo di leggere il libro...sempre che l'abbia letto tutto .roll: ) di cosa chiedere e io certo non posso leggere un libro in poche ore (me l'avesse detto prima...)
qualcuno l'ha letto?Cosa c'è di interessante da chiedere a De Silva sul romanzo? :D


Mi sa che arrivo tardi per aiutare tuo fratello #1# !! Sorry, mi ero dimenticato di passare a sbirciare questo thread #103# !! Bel libro cmq. Spassoso, brillante. Del tutto estraneo al genere "legal" a cui ci hanno abituato/obbligato certi romanzi americani. Quasi quasi un Ally McBeal all'italiana. Lettura da consigliare. Consiglio in particolare anche:
Paolo Giordano "La solitudine dei numeri primi". Davvero un gran bel libro. Per tutti quelli che almeno una volta hanno amato senza avere il coraggio di dirlo o sono stati amati senza trovare fino in fondo la forza di accettarlo. Per quelli che si sono inseguiti per una vita, sfiorandosi soltanto senza riuscire mai a toccarsi veramente. Come i numeri primi gemelli. Come Mattia ed Alice nel libro di Giordano. Votone, anche perchè è il primo romanzo dell'autore :o #82#. Chi ben inizia è a metà dell'opera no ??!!?!



Mi rendo perfettamente conto che sono un po' una bestia cattiva, però: preso causa campagna pubblicitaria del Foglio, lette le prime dodici righe, forse tredici, e buttato via. Non mi ricordo il motivo, ma sarà stato sicuramente valido. ;)


Gios, ma non ti è piaciuto Giordano o Diego De Silva ? Su Giordano, potresti avere ragione. Ho consigliato caldamente "La solitudine dei numeri primi" ad una mia amica, che, terminata la lettura, l'ha liquidato con un laconico "patetico" #1# :o . Mi punge vaghezza che non le sia piaciuto :P :D .




Scusa, non avevo più seguito. dicevo di Giordano.
La dedica: "a Eleonora, perché in silenzio te l'avevo promosso" è pretenziosa, disordinata e vuole suggerire una profondità (gli uomini che tacciono si possono facilmente sfumare con gli uomini che aspirano a qualche profondità, non so di che, a dire il vero).
Poi nella prima pagina ci sono alcune parole ed espressioni che non piacciono, nella prima pagina d'un libro, e sono: "odiava", "fissava" "ballare la gamba nervosamente" (è ovvio che una gamba balla "nervosamente" non serve mica scriverlo), "camminare come un gorilla", "incalzò", "ingurgitò", "mummificata", "turbinare".

A "turbinare" ho pensato "questo è davvero troppo" e ho chiuso il libro.

Che poi magari ha insegnamenti straordinari, giusti, e una trama avvincente, ma sai com'è, uno ha la fortuna di leggere quello che gli da piacere, e allora sceglie, no ;)
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Messaggio da marco mazzoni »

incuriosito dal consiglio di un ns. comune amico, mi sono preso ieri l'altro "l'inattesa piega degli eventi" di Brizzi.
diffidente, per già il conclamato "jack frusciante..." non mi aveva poi esaltato ai tempi. Però qua si parla di sport, ed in modo piuttosto grottesco
ho preso questo bel librone, e ieri mi sono sparato oltre 70pag, x me quasi un record
scorre bene, ed è promettente.... grottesco e bizzarro al punto giusto
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Messaggio da Jürgen »

Ho finito ora di leggere "La Sonata a Kreutzer" di Tolstoj.
Davvero molto bello!
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Messaggio da Jürgen »

Mi sto intrippando con la letteratura russa.
Stanotte alle 4 di mattina ho finito il romanzo "Il giocatore" di Dostoevskij, e 1 ora fa ho iniziato con "Delitto e castigo".
Certo che sono masochista.
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Messaggio da Garfield-gnam2 »

NON consiglio giordano, la solitudine dei numeri primi
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Messaggio da Garfield-gnam2 »

Gios ha scritto:
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Qualcuno ha letto Non avevo capito niente di Diego del Silva?
Mia fratello, primo superiore, che è una testa calda mi ha detto solo ora che domani dovrebbe consegnare all'insegnante delle domande interessanti da fare all'autore con il quale avranno un incontro venerdì prossimo sulla stesura del romanzo.
Lui ovviamente non ha idea (chissà come ha fatto lo sforzo di leggere il libro...sempre che l'abbia letto tutto .roll: ) di cosa chiedere e io certo non posso leggere un libro in poche ore (me l'avesse detto prima...)
qualcuno l'ha letto?Cosa c'è di interessante da chiedere a De Silva sul romanzo? :D


Mi sa che arrivo tardi per aiutare tuo fratello #1# !! Sorry, mi ero dimenticato di passare a sbirciare questo thread #103# !! Bel libro cmq. Spassoso, brillante. Del tutto estraneo al genere "legal" a cui ci hanno abituato/obbligato certi romanzi americani. Quasi quasi un Ally McBeal all'italiana. Lettura da consigliare. Consiglio in particolare anche:
Paolo Giordano "La solitudine dei numeri primi". Davvero un gran bel libro. Per tutti quelli che almeno una volta hanno amato senza avere il coraggio di dirlo o sono stati amati senza trovare fino in fondo la forza di accettarlo. Per quelli che si sono inseguiti per una vita, sfiorandosi soltanto senza riuscire mai a toccarsi veramente. Come i numeri primi gemelli. Come Mattia ed Alice nel libro di Giordano. Votone, anche perchè è il primo romanzo dell'autore :o #82#. Chi ben inizia è a metà dell'opera no ??!!?!



Mi rendo perfettamente conto che sono un po' una bestia cattiva, però: preso causa campagna pubblicitaria del Foglio, lette le prime dodici righe, forse tredici, e buttato via. Non mi ricordo il motivo, ma sarà stato sicuramente valido. ;)


Gios, ma non ti è piaciuto Giordano o Diego De Silva ? Su Giordano, potresti avere ragione. Ho consigliato caldamente "La solitudine dei numeri primi" ad una mia amica, che, terminata la lettura, l'ha liquidato con un laconico "patetico" #1# :o . Mi punge vaghezza che non le sia piaciuto :P :D .




Scusa, non avevo più seguito. dicevo di Giordano.
La dedica: "a Eleonora, perché in silenzio te l'avevo promosso" è pretenziosa, disordinata e vuole suggerire una profondità (gli uomini che tacciono si possono facilmente sfumare con gli uomini che aspirano a qualche profondità, non so di che, a dire il vero).
Poi nella prima pagina ci sono alcune parole ed espressioni che non piacciono, nella prima pagina d'un libro, e sono: "odiava", "fissava" "ballare la gamba nervosamente" (è ovvio che una gamba balla "nervosamente" non serve mica scriverlo), "camminare come un gorilla", "incalzò", "ingurgitò", "mummificata", "turbinare".

A "turbinare" ho pensato "questo è davvero troppo" e ho chiuso il libro.

Che poi magari ha insegnamenti straordinari, giusti, e una trama avvincente, ma sai com'è, uno ha la fortuna di leggere quello che gli da piacere, e allora sceglie, no ;)


ma perchè li hai già finiti tutti i vangeli? e comunque per poter parlare di un libro sarebbe meglio leggerlo tutto. non tre righe
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Messaggio da madmarat »

Jürgen ha scritto:Mi sto intrippando con la letteratura russa.
Stanotte alle 4 di mattina ho finito il romanzo "Il giocatore" di Dostoevskij, e 1 ora fa ho iniziato con "Delitto e castigo".
Certo che sono masochista.


Ma quale masochista...

Sono semplicemente dei grandissimi libri...

"Delitto e Castigo" :oops: :oops: :oops:

Io ora sto leggendo "I fratelli Karamazov" :wink:
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Messaggio da Jürgen »

madmarat ha scritto:
Jürgen ha scritto:Mi sto intrippando con la letteratura russa.
Stanotte alle 4 di mattina ho finito il romanzo "Il giocatore" di Dostoevskij, e 1 ora fa ho iniziato con "Delitto e castigo".
Certo che sono masochista.


Ma quale masochista...

Sono semplicemente dei grandissimi libri...

"Delitto e Castigo" :oops: :oops: :oops:

Io ora sto leggendo "I fratelli Karamazov" :wink:


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Garfield-gnam2 ha scritto:
Gios ha scritto:
memorino ha scritto:
Gios ha scritto:
memorino ha scritto:
gambit84 ha scritto:************************

Qualcuno ha letto Non avevo capito niente di Diego del Silva?
Mia fratello, primo superiore, che è una testa calda mi ha detto solo ora che domani dovrebbe consegnare all'insegnante delle domande interessanti da fare all'autore con il quale avranno un incontro venerdì prossimo sulla stesura del romanzo.
Lui ovviamente non ha idea (chissà come ha fatto lo sforzo di leggere il libro...sempre che l'abbia letto tutto .roll: ) di cosa chiedere e io certo non posso leggere un libro in poche ore (me l'avesse detto prima...)
qualcuno l'ha letto?Cosa c'è di interessante da chiedere a De Silva sul romanzo? :D


Mi sa che arrivo tardi per aiutare tuo fratello #1# !! Sorry, mi ero dimenticato di passare a sbirciare questo thread #103# !! Bel libro cmq. Spassoso, brillante. Del tutto estraneo al genere "legal" a cui ci hanno abituato/obbligato certi romanzi americani. Quasi quasi un Ally McBeal all'italiana. Lettura da consigliare. Consiglio in particolare anche:
Paolo Giordano "La solitudine dei numeri primi". Davvero un gran bel libro. Per tutti quelli che almeno una volta hanno amato senza avere il coraggio di dirlo o sono stati amati senza trovare fino in fondo la forza di accettarlo. Per quelli che si sono inseguiti per una vita, sfiorandosi soltanto senza riuscire mai a toccarsi veramente. Come i numeri primi gemelli. Come Mattia ed Alice nel libro di Giordano. Votone, anche perchè è il primo romanzo dell'autore :o #82#. Chi ben inizia è a metà dell'opera no ??!!?!



Mi rendo perfettamente conto che sono un po' una bestia cattiva, però: preso causa campagna pubblicitaria del Foglio, lette le prime dodici righe, forse tredici, e buttato via. Non mi ricordo il motivo, ma sarà stato sicuramente valido. ;)


Gios, ma non ti è piaciuto Giordano o Diego De Silva ? Su Giordano, potresti avere ragione. Ho consigliato caldamente "La solitudine dei numeri primi" ad una mia amica, che, terminata la lettura, l'ha liquidato con un laconico "patetico" #1# :o . Mi punge vaghezza che non le sia piaciuto :P :D .




Scusa, non avevo più seguito. dicevo di Giordano.
La dedica: "a Eleonora, perché in silenzio te l'avevo promosso" è pretenziosa, disordinata e vuole suggerire una profondità (gli uomini che tacciono si possono facilmente sfumare con gli uomini che aspirano a qualche profondità, non so di che, a dire il vero).
Poi nella prima pagina ci sono alcune parole ed espressioni che non piacciono, nella prima pagina d'un libro, e sono: "odiava", "fissava" "ballare la gamba nervosamente" (è ovvio che una gamba balla "nervosamente" non serve mica scriverlo), "camminare come un gorilla", "incalzò", "ingurgitò", "mummificata", "turbinare".

A "turbinare" ho pensato "questo è davvero troppo" e ho chiuso il libro.

Che poi magari ha insegnamenti straordinari, giusti, e una trama avvincente, ma sai com'è, uno ha la fortuna di leggere quello che gli da piacere, e allora sceglie, no ;)


ma perchè li hai già finiti tutti i vangeli? e comunque per poter parlare di un libro sarebbe meglio leggerlo tutto. non tre righe



Sono dannatamente intelligente, baby, se ancora non l'avessi capito, se per te ci vuole una libro intero per capire come uno scrive e pensa (quindi se scrive bene, e pensa bene), a me basta un capoverso.
Garfield-gnam2
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Messaggio da Garfield-gnam2 »

Gios ha scritto:
Garfield-gnam2 ha scritto:
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Qualcuno ha letto Non avevo capito niente di Diego del Silva?
Mia fratello, primo superiore, che è una testa calda mi ha detto solo ora che domani dovrebbe consegnare all'insegnante delle domande interessanti da fare all'autore con il quale avranno un incontro venerdì prossimo sulla stesura del romanzo.
Lui ovviamente non ha idea (chissà come ha fatto lo sforzo di leggere il libro...sempre che l'abbia letto tutto .roll: ) di cosa chiedere e io certo non posso leggere un libro in poche ore (me l'avesse detto prima...)
qualcuno l'ha letto?Cosa c'è di interessante da chiedere a De Silva sul romanzo? :D


Mi sa che arrivo tardi per aiutare tuo fratello #1# !! Sorry, mi ero dimenticato di passare a sbirciare questo thread #103# !! Bel libro cmq. Spassoso, brillante. Del tutto estraneo al genere "legal" a cui ci hanno abituato/obbligato certi romanzi americani. Quasi quasi un Ally McBeal all'italiana. Lettura da consigliare. Consiglio in particolare anche:
Paolo Giordano "La solitudine dei numeri primi". Davvero un gran bel libro. Per tutti quelli che almeno una volta hanno amato senza avere il coraggio di dirlo o sono stati amati senza trovare fino in fondo la forza di accettarlo. Per quelli che si sono inseguiti per una vita, sfiorandosi soltanto senza riuscire mai a toccarsi veramente. Come i numeri primi gemelli. Come Mattia ed Alice nel libro di Giordano. Votone, anche perchè è il primo romanzo dell'autore :o #82#. Chi ben inizia è a metà dell'opera no ??!!?!



Mi rendo perfettamente conto che sono un po' una bestia cattiva, però: preso causa campagna pubblicitaria del Foglio, lette le prime dodici righe, forse tredici, e buttato via. Non mi ricordo il motivo, ma sarà stato sicuramente valido. ;)


Gios, ma non ti è piaciuto Giordano o Diego De Silva ? Su Giordano, potresti avere ragione. Ho consigliato caldamente "La solitudine dei numeri primi" ad una mia amica, che, terminata la lettura, l'ha liquidato con un laconico "patetico" #1# :o . Mi punge vaghezza che non le sia piaciuto :P :D .




Scusa, non avevo più seguito. dicevo di Giordano.
La dedica: "a Eleonora, perché in silenzio te l'avevo promosso" è pretenziosa, disordinata e vuole suggerire una profondità (gli uomini che tacciono si possono facilmente sfumare con gli uomini che aspirano a qualche profondità, non so di che, a dire il vero).
Poi nella prima pagina ci sono alcune parole ed espressioni che non piacciono, nella prima pagina d'un libro, e sono: "odiava", "fissava" "ballare la gamba nervosamente" (è ovvio che una gamba balla "nervosamente" non serve mica scriverlo), "camminare come un gorilla", "incalzò", "ingurgitò", "mummificata", "turbinare".

A "turbinare" ho pensato "questo è davvero troppo" e ho chiuso il libro.

Che poi magari ha insegnamenti straordinari, giusti, e una trama avvincente, ma sai com'è, uno ha la fortuna di leggere quello che gli da piacere, e allora sceglie, no ;)


ma perchè li hai già finiti tutti i vangeli? e comunque per poter parlare di un libro sarebbe meglio leggerlo tutto. non tre righe



Sono dannatamente intelligente, baby, se ancora non l'avessi capito, se per te ci vuole una libro intero per capire come uno scrive e pensa (quindi se scrive bene, e pensa bene), a me basta un capoverso.


infatti a me è bastata una riga tua per capire non solo come scrivi e come pensi ma proprio che persona sei... tanti auguri.
e poi statti attento, "dannatamente", ti dovessero bollare....
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Messaggio da balbysauro »

Jürgen ha scritto:Mi sto intrippando con la letteratura russa.
Stanotte alle 4 di mattina ho finito il romanzo "Il giocatore" di Dostoevskij, e 1 ora fa ho iniziato con "Delitto e castigo".
Certo che sono masochista.


Se non l'hai letto, il prossimo deve essere "Il maestro e Margherita" di Bulgakov.
Geniale (anche se bisogna superare lo scoglio della prima metà del libro, fino a quando tutte le tessere del puzzle non combaciano)
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Messaggio da Mp1 »

:D :D :D

Ironia, questa sconosciuta... :P
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Messaggio da pocaluce »

balbysauro ha scritto:
Jürgen ha scritto:Mi sto intrippando con la letteratura russa.
Stanotte alle 4 di mattina ho finito il romanzo "Il giocatore" di Dostoevskij, e 1 ora fa ho iniziato con "Delitto e castigo".
Certo che sono masochista.


Se non l'hai letto, il prossimo deve essere "Il maestro e Margherita" di Bulgakov.
Geniale (anche se bisogna superare lo scoglio della prima metà del libro, fino a quando tutte le tessere del puzzle non combaciano)


eh beh, come non essere d'accordo! per quanto, a me la prima parte è piaciuta persino di più...però balby ha ragione, di primo acchito è abbastanza ardua, c'è bisogno di una costante (perdonatemi per il termine che odio...) ginnastica mentale per stare appresso ai vari pezzi!
e finché ti dura la fase masochista, se ti dovesse mancare, anche il dr. zivago merita!
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.
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Messaggio da Gios »

pocaluce ha scritto:
balbysauro ha scritto:
Jürgen ha scritto:Mi sto intrippando con la letteratura russa.
Stanotte alle 4 di mattina ho finito il romanzo "Il giocatore" di Dostoevskij, e 1 ora fa ho iniziato con "Delitto e castigo".
Certo che sono masochista.


Se non l'hai letto, il prossimo deve essere "Il maestro e Margherita" di Bulgakov.
Geniale (anche se bisogna superare lo scoglio della prima metà del libro, fino a quando tutte le tessere del puzzle non combaciano)


eh beh, come non essere d'accordo! per quanto, a me la prima parte è piaciuta persino di più...però balby ha ragione, di primo acchito è abbastanza ardua, c'è bisogno di una costante (perdonatemi per il termine che odio...) ginnastica mentale per stare appresso ai vari pezzi!
e finché ti dura la fase masochista, se ti dovesse mancare, anche il dr. zivago merita!



Due cose da ricordare del Maestro e Margherita: i mosconi che tormentano il volto del crocifisso, e il gattone Behemot (a me non è mai piaciuta troppo la sfilata finale, fa troppo cancan).
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Messaggio da pocaluce »

aspettavo il commento di gios sul maestro e margherita...inevitabile che gli fosse piaciuto il gattaccio, mi aspettavo qualche aggettivo tipo "peloso" magari sul personaggio di azazello... :D
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Messaggio da Sean »

Gios ha scritto:La dedica: "a Eleonora, perché in silenzio te l'avevo promosso" è pretenziosa, disordinata e vuole suggerire una profondità.


Criticare una dedica è proprio il massimo dell'arroganza.
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Messaggio da Gios »

Sean ha scritto:
Gios ha scritto:La dedica: "a Eleonora, perché in silenzio te l'avevo promosso" è pretenziosa, disordinata e vuole suggerire una profondità.


Criticare una dedica è proprio il massimo dell'arroganza.



Ciao Sean, tutto bene?

Yah. :D



Si dice di come Manzoni non scrivesse dediche, perché ognuna richiede eleganza e perfezione che alla lunga è difficile sostenere: è il primo impatto del lettore (o di colui che beneficia del regalo, se si tratta di un regalo) e quindi fondamentale. Sono poche parole per una persona cara, al solito, ed è necessario soppesarle, valutarle, pesarne forma, sonorità, ritmo, ordine. Naturalmente Giordano, che come tutti coloro che si prendono la briga di scrivere, si preoccupa di questi particolari, non può essere da meno. Si può ben dire che dalla semplice dedica si possa intuire parecchio, particolarmente la capacità e il buongusto dell'autore.
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Messaggio da Garfield-gnam2 »

Gios ha scritto:
Sean ha scritto:
Gios ha scritto:La dedica: "a Eleonora, perché in silenzio te l'avevo promosso" è pretenziosa, disordinata e vuole suggerire una profondità.


Criticare una dedica è proprio il massimo dell'arroganza.



Ciao Sean, tutto bene?

Yah. :D



Si dice di come Manzoni non scrivesse dediche, perché ognuna richiede eleganza e perfezione che alla lunga è difficile sostenere: è il primo impatto del lettore (o di colui che beneficia del regalo, se si tratta di un regalo) e quindi fondamentale. Sono poche parole per una persona cara, al solito, ed è necessario soppesarle, valutarle, pesarne forma, sonorità, ritmo, ordine. Naturalmente Giordano, che come tutti coloro che si prendono la briga di scrivere, si preoccupa di questi particolari, non può essere da meno. Si può ben dire che dalla semplice dedica si possa intuire parecchio, particolarmente la capacità e il buongusto dell'autore.


ma sopratutto perché gliel'ha "promosso".....
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Messaggio da Gios »

Garfield-gnam2 ha scritto:
Gios ha scritto:
Sean ha scritto:
Gios ha scritto:La dedica: "a Eleonora, perché in silenzio te l'avevo promosso" è pretenziosa, disordinata e vuole suggerire una profondità.


Criticare una dedica è proprio il massimo dell'arroganza.



Ciao Sean, tutto bene?

Yah. :D



Si dice di come Manzoni non scrivesse dediche, perché ognuna richiede eleganza e perfezione che alla lunga è difficile sostenere: è il primo impatto del lettore (o di colui che beneficia del regalo, se si tratta di un regalo) e quindi fondamentale. Sono poche parole per una persona cara, al solito, ed è necessario soppesarle, valutarle, pesarne forma, sonorità, ritmo, ordine. Naturalmente Giordano, che come tutti coloro che si prendono la briga di scrivere, si preoccupa di questi particolari, non può essere da meno. Si può ben dire che dalla semplice dedica si possa intuire parecchio, particolarmente la capacità e il buongusto dell'autore.


ma sopratutto perché gliel'ha "promosso".....



Promesso! ;)
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Messaggio da Fillo »

Tu, Gios, hai l'aria di uno che legge/ha letto/dovrebbe leggere Baricco.
Hai l'aria.

Sbaglio?

Ciao :D
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Messaggio da Gios »

Fillo ha scritto:Tu, Gios, hai l'aria di uno che legge/ha letto/dovrebbe leggere Baricco.
Hai l'aria.

Sbaglio?

Ciao :D



Sbagli completamente ;)
Fillo
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Gios ha scritto:
Fillo ha scritto:Tu, Gios, hai l'aria di uno che legge/ha letto/dovrebbe leggere Baricco.
Hai l'aria.

Sbaglio?

Ciao :D



Sbagli completamente ;)

Però spesso scrivi come scrive lui, per questo ho fatto l'associazione!!
Ok...era solo curiosità.
:wink:
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Messaggio da Gios »

Gios ha scritto:
Fillo ha scritto:Tu, Gios, hai l'aria di uno che legge/ha letto/dovrebbe leggere Baricco.
Hai l'aria.

Sbaglio?

Ciao :D



Sbagli completamente ;)



Anzi, dai, facciamo una precisazione su Baricco. E' un caso abbastanza particolare.
E' detestato dall'intellighenzia cazzòna, per tre motivi: il discreto successo, la scuola, l'ottimisimo. Un intellettuale può soprassedere su una di queste cose, non su tutte e tre: sono volgarità imperdonabili. Ve la ricordate la polemica di qualche tempo fa con Citati?
I suoi libri sono buoni libri, divertenti, e senza particolari pretese. Sono discretamente ben scritti, e spesso si trova qualche buona idea. Me ne ricordo una ottima, in Novecento, quando si dice del chiodo e del quadro che parlerebbero fra loro, per decidere quando separarsi.

Quindi, tecnicamente, sono un lettore di Baricco, a dire il vero. Ma sono un lettore di Baricco? No, assolutamente no. :D
Fillo
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Gios ha scritto:
Gios ha scritto:
Fillo ha scritto:Tu, Gios, hai l'aria di uno che legge/ha letto/dovrebbe leggere Baricco.
Hai l'aria.

Sbaglio?

Ciao :D



Sbagli completamente ;)



Anzi, dai, facciamo una precisazione su Baricco. E' un caso abbastanza particolare.
E' detestato dall'intellighenzia cazzòna, per tre motivi: il discreto successo, la scuola, l'ottimisimo. Un intellettuale può soprassedere su una di queste cose, non su tutte e tre: sono volgarità imperdonabili. Ve la ricordate la polemica di qualche tempo fa con Citati?
I suoi libri sono buoni libri, divertenti, e senza particolari pretese. Sono discretamente ben scritti, e spesso si trova qualche buona idea. Me ne ricordo una ottima, in Novecento, quando si dice del chiodo e del quadro che parlerebbero fra loro, per decidere quando separarsi.

Quindi, tecnicamente, sono un lettore di Baricco, a dire il vero. Ma sono un lettore di Baricco? No, assolutamente no. :D

Adesso ci siamo!
Tutto chiaro ora.

Quella del quadro e del chiodo la ricordo anche io; impossibile dimenticarla.
Ricordo anche quella dei fiumi paragonati alla vita umana, in City.
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Fillo ha scritto:
Gios ha scritto:
Fillo ha scritto:Tu, Gios, hai l'aria di uno che legge/ha letto/dovrebbe leggere Baricco.
Hai l'aria.

Sbaglio?

Ciao :D



Sbagli completamente ;)

Però spesso scrivi come scrive lui, per questo ho fatto l'associazione!!
Ok...era solo curiosità.
:wink:


oh paolo, quanto tempo!!! conosco gente (tra cui il sottoscritto) che se dovessi mai paragonarli a baricco ti vengono ad aspettare sotto casa con la mazza ferrata :D
forse faccio parte di quell'intellighenzia cazzòna detta da gios, ma a me baricco è sempre sembrato un gran paracùlo, letterariamente parlando...a mio avviso ha le potenzialità per essere un ottimo scrittore ma preferisce il soldo facile con romanzetti divertenti e senza particolari pretese, sempre citando gios. un alex britti della letteratura, via...
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