Un buon libro...
- dsdifr
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Re: Un buon libro...
finito l'altro ieri "Cecità" di Saramago. Consigliato.
Re: Un buon libro...
OH GIOIA!!!!
Dopo anni di richieste pietose e non meno pietose ricerche in tutte le librerie d'Italia, Einaudi ripubblica le Memorie d'Oltretomba (che spiritualmente per me fa il paio con Port Royal di Charles-Augustin Sainte-Beuve).
L'umanità si distingue in due categorie: coloro che hanno letto le Memoirs, e gli altri.
Einaudi la più grande delle grosse case editrici, come sempre, altra categoria.
Dopo anni di richieste pietose e non meno pietose ricerche in tutte le librerie d'Italia, Einaudi ripubblica le Memorie d'Oltretomba (che spiritualmente per me fa il paio con Port Royal di Charles-Augustin Sainte-Beuve).
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- balbysauro
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Re: Un buon libro...
scrivi così solo per darti un tono dopo aver visto il prezzo
Re: Un buon libro...
Di Chateaubriand preferisco il filetto.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Un buon libro...
Eh, è un po' il problema dei Millenni. Si tratta di opere sostanziose, comunque, che non perdono valore nel tempo.
Re: Un buon libro...
Un bel libro utile all'ascolto della musica classica in formato kindle:
Re: Un buon libro...
Segnalerei, per chi volesse fare discreta figura e spendere poco con un libro, il catalogo Taschen. C'è una libreria (mi riferiscono mal frequentata, non so) a Milano. Ho preso di recente un volume sui codici miniati che, pur non avendo letto interamente e solo sfogliato, mi sembra buono sotto tutti i punti di vista, con punte di eccellenza (anche tenendo conto che costa una miseria, in relazione al suo valore).
Stampano in Cina.
Stampano in Cina.
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Re: Un buon libro...
La Taschen pubblica i libri più fighi che esistano.
Ho recentemente preso quelli giganti di Chaplin, Marvel e serie tv.
Roba meravigliosa.
Ho recentemente preso quelli giganti di Chaplin, Marvel e serie tv.
Roba meravigliosa.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Un buon libro...
Posso fare pubblicità alla casa editrice fondata da poco tempo da alcuni miei amici?
http://www.casasirio.com/
http://www.casasirio.com/catalogo-2/
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"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Un buon libro...
Segnalo come l'app (quantomeno quella di Android) per anobii sia diventata finalmente funzionante.
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Re: Un buon libro...
Gios ha scritto:Segnalo come l'app (quantomeno quella di Android) per anobii sia diventata finalmente funzionante.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Un buon libro...
Non ho mai capito se il riferimento fosse voluto.
Segnalo un libro che potrebbe essere di qualche interesse, della meritoria collana dei Saggi Einaudi: Il labirinto della parola di Simone Beta.
Segnalo un libro che potrebbe essere di qualche interesse, della meritoria collana dei Saggi Einaudi: Il labirinto della parola di Simone Beta.
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Re: Un buon libro...
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Un buon libro...
''Il Re Pallido'' di Wallace mi sta piacendo parecchio finora, è in pratica Holden 2.0.
"I think the truth is that I was the worst kind of nihilist, the kind who isn't even aware he's a nihilist."
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Re: Un buon libro...
Vorrei un momento suggerire quello che secondo me è un grande disegnatore. Chi legge il circuito di alcune riviste (Bellitalia ecc) lo conosce abbastanza bene, si tratta di Francesco Corni. La vastità del suo archivio di disegni prospettici è al limite dell'essere commovente.
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Re: Un buon libro...
Finito di leggere altri due libri di Joseph Marshall III, più precisamente i romanzi "Hundred in the Hand" e "The Long Knives are Crying". L'autore ci racconta gli eventi (ovviamente romanzati e con l'aggiunta di numerosi personaggi fittizi) che portarono a due famose battaglie delle Guerre Indiane: The Fetterman Massacre e la Battaglia del Little Bighorn (con la disfatta di Custer). Marshall (Lakota cresciuto in una riserva indiana) utilizza i racconti e le storie tramandate dai suoi nonni. Molto belle sono le descrizioni dei villaggi Lakota; molto belle sono le presentazioni dei vari personaggi (reali, come Cavallo Pazzo e Toro Seduto, e immaginari). Forse le trame sono un po' stiracchiate e poco profonde. Ma se volete conoscere meglio le tradizioni dei Lakota, Joseph Marshall è altamente consigliato.
Leo Durocher: You don't save a pitcher for tomorrow. Tomorrow it may rain.
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Re: Un buon libro...
Sta per aprire la libreria piu' grande del mondo, a Teheran, in Iran. Sara' grande piu' del triplo della libreria piu' grande del mondo adesso esistente. 45mila metri quadri, parcheggio per 5mila macchine.
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Re: Un buon libro...
probabilmente la tua ex ha deciso di pubblicare in forma cartacea tutti i tuoi post su mymag
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Re: Un buon libro...
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Re: Un buon libro...
Un'auto media è 1,80 metri per 4,50 metri, cioè 8,10 metri quadri.Nickognito ha scritto:Sta per aprire la libreria piu' grande del mondo, a Teheran, in Iran. Sara' grande piu' del triplo della libreria piu' grande del mondo adesso esistente. 45mila metri quadri, parcheggio per 5mila macchine.
Se consideriamo gli spazi tra le auto arriviamo 1,90 per 4,70, cioè 8,93 metri quadri.
Per 5000 automobili 44650 metri quadri.
In sostanza, è un parcheggio con un chiosco per i libri.
Ultima modifica di paoolino il gio apr 14, 2016 8:12 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Un buon libro...
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Re: Un buon libro...
Le macchine indiane sono piccolissime ( che poi è vero eh )paoolino ha scritto:Un'auto media è 1,80 metri per 4,50 metri, cioè 8,10 metri quadri.Nickognito ha scritto:Sta per aprire la libreria piu' grande del mondo, a Teheran, in Iran. Sara' grande piu' del triplo della libreria piu' grande del mondo adesso esistente. 45mila metri quadri, parcheggio per 5mila macchine.
Se consideriamo gli spazi tra le auto arriviamo 1,90 per 4,70, cioè 8,93 metri quadri.
Per 5000 automobili 44650 metri quadri.
In sostanza, è un parcheggio con un chiosco per i libri.
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
Re: Un buon libro...
e che c' entra con l' Iran?Nasty ha scritto:
Le macchine indiane sono piccolissime ( che poi è vero eh )
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Un buon libro...
Non lo provocare, adesso ci racconta un aneddoto.Ombra84 ha scritto:e che c' entra con l' Iran?Nasty ha scritto:
Le macchine indiane sono piccolissime ( che poi è vero eh )
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Un buon libro...
balbysauro ha scritto:probabilmente la tua ex ha deciso di pubblicare in forma cartacea tutti i tuoi post su mymag
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Un buon libro...
Come sapete questo è anno shakespeariano (ah, c'è una bella iniziativa veneta: shakespeareinveneto. Il Guardian ha avuto l'idea, molto semplice invero, degli Shakespeare solos.
Molto belli.
Molto belli.
Re: Un buon libro...
Iniziato e, ahimè, abbandonato a pagina 120 o giù di lì: e non per colpa del romanzo, che è un grande romanzo. Dal punto di vista letterario, la precisione lessicale di Wallace è la sua caratteristica più importante. Ci possono essere frasi, periodi (ma non capoversi) scentrati (intendo molto belli, ma non perfetti) mentre non ci sono parole imperfette. Ogni parola in Wallace è insostituibile, e non si potrebbe sostituire senza impoverire il testo (e questo lo si percepisce anche attraverso la traduzione, ovviamente): mi pare il marchio della grandezza per uno scrittore. Lo stesso la trama, per quanto nel punto dove ho abbandonato era solo un abbozzo, era ben sviluppata, a piccoli strappi. Ha una grande capacità di adattare il registro al particolare contesto che vuole descrivere, ed adattandolo in maniera molto naturale e semplice.Gios ha scritto:Ragazzi tremate, non è impossibile che nel 2015 legga Infinite Jest. Gente che non va più neanche al bagno per l'ansia fino al momento.
Credo sia un romanziere che potrà diventare un grande classico.
Ho abbandonato perché il tema (i temi) che propone non mi interessa. Si può ammirare in un racconto di cinquanta pagine la bravura di un narratore, nonostante magari l'argomento del racconto non interessi: ma non si può fare lo stesso per più di mille pagine. Trovo tutti i temi presi in considerazione molto importanti per la contemporaneità (e quindi anche dal punto del romanziere doverosi) ed estremamente futili dal mio punto di vista.
Qualcosa di simile vale per i personaggi: dopo cento pagine nessuno dei personaggi mi era simpatico, non avrei dato un centesimo per sapere quello che sarebbe accaduto loro il capitolo successivo.
Re: Un buon libro...
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
Re: Un buon libro...
Curiosamente ho iniziato a leggere in questi giorni Anna Karenina (vecchissima edizione Garzanti. Non a rileggere, proprio a leggere: non l'avevo mai fatto prima). Dostoevskij diceva che era il romanzo più perfetto della sua contemporaneità. Ha del tutto ragione per le parti eterne, ovvero quelle che parlano delle relazioni sentimentali e sociali tra i personaggi (la reazione di Anna alla reazione di Aleksei Aleksandrovič al suo tradimento è inaspettata ma, di riga in riga, magistralmente efficace e sempre più convincente).Rosewall ha scritto:http://www.paolonori.it/le-prime-tredic ... -karenina/
Non è così per le parti politiche e di economia sociale (particolarmente, almeno al punto in cui sono arrivato, quelle dell'inizio della terza parte): i pensieri ed i timori di Lëvin sono invecchiati e (senza approfondire per nulla lo stato d'animo di Konstantin Dmitrič Lëvin stesso) annoiano, e non si vede l'ora che si ritorni in casa Karenin, o che quantomeno Lëvin si scuota dal torpore agricolo per incontrare Kitty. In certi momenti mi sembrano addirittura goffe, tanto sono smaccate.
Per dire, con Manzoni e con Dickens (che fanno qualcosa di analogo) non si ha la stessa impressione. Nessun brano sulle prigioni di Great Expectations ti annoia, perché c'è sempre quella delicata leggerezza e quella funzionalità narrativa nei confronti di Pip (e soprattutto di Wemmik e Jaggers) che rende il tutto così movimentato che ti pare di essere a Newgate.
Al di là di questo, è ovviamente un romanzo francese magnifico e bellissimo.
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Re: Un buon libro...
Argomento interessantissimo, le traduzioni di opere letterarie.Rosewall ha scritto:http://www.paolonori.it/le-prime-tredic ... -karenina/
E' fuori da ogni dubbio che Anna Karenina sia un romanzo monumentale e maestoso a prescindere dalla lingua in cui lo si legge.
Però come viene sottolineato nel pezzo di Nori, queste opere sono fatte anche di suoni, ritmi, ripetizioni che spesso vanno perduti una volta tradotti, e non è una perdita di poco conto.
A me viene una gran tristezza nel pensare che non potrò mai leggere i classici russi in lingua originale, ché anche se iniziassi a studiare il russo so che riuscirei al massimo a tradurre i titoli - tra 20 anni.
E allora in questi casi la cosa migliore che si può fare è procurarsi la traduzione che si avvicina il più possibile all'originale, quella che rispetta di più la volontà dell'autore (se Tolstoj ha voluto ripetere quella parola due volte, per quale motivo tu, traduttore presuntuoso, decidi che va bene scriverla solo una volta? )
Non ricordo quale versione ho letto di Anna Karenina, però sono sicura che non fosse quella tradotta da Zveteremich, quindi ora la vado a trovare e ringrazio Rosewall per aver postato questo link
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Re: Un buon libro...
Tommaso Landolfi studiò il russo per leggere Dostoevskij in originale. Io vedo il bicchiere mezzo pieno: ho la grazia di potere leggere Dante in originale. Il mio unico cruccio letterario in questo contesto è non potere leggere i Vangeli in greco.Janie Jones ha scritto:Argomento interessantissimo, le traduzioni di opere letterarie.Rosewall ha scritto:http://www.paolonori.it/le-prime-tredic ... -karenina/
E' fuori da ogni dubbio che Anna Karenina sia un romanzo monumentale e maestoso a prescindere dalla lingua in cui lo si legge.
Però come viene sottolineato nel pezzo di Nori, queste opere sono fatte anche di suoni, ritmi, ripetizioni che spesso vanno perduti una volta tradotti, e non è una perdita di poco conto.
A me viene una gran tristezza nel pensare che non potrò mai leggere i classici russi in lingua originale, ché anche se iniziassi a studiare il russo so che riuscirei al massimo a tradurre i titoli - tra 20 anni.
E allora in questi casi la cosa migliore che si può fare è procurarsi la traduzione che si avvicina il più possibile all'originale, quella che rispetta di più la volontà dell'autore (se Tolstoj ha voluto ripetere quella parola due volte, per quale motivo tu, traduttore presuntuoso, decidi che va bene scriverla solo una volta? )
Non ricordo quale versione ho letto di Anna Karenina, però sono sicura che non fosse quella tradotta da Zveteremich, quindi ora la vado a trovare e ringrazio Rosewall per aver postato questo link
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Re: Un buon libro...
Mi immagino Landolfi che, dopo aver inventato una nuova lingua, si prende una pausa e in 10 giorni impara il russo
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Re: Un buon libro...
Lavoro assai superficiale e presuntuoso. Arrogante e aprossimativo. Una traduzione, lavoro di diversi anni, giudicata non su centinaia di pagine, ma su poche righe. Non su un insieme complesso di parametri, ma quasi su uno solo (le ripetizioni). Apprezzando traduzioni discutibili, peraltro, come 'in scompiglio', espressione desueta e non adatta al contesto.Rosewall ha scritto:http://www.paolonori.it/le-prime-tredic ... -karenina/
In realta' molti addetti ai lavori, piu' pazienti e magari senza un sito personale, hanno elogiato la nuova traduzione tanto quanto sottolineato l' inadeguatezza della vecchia, o meglio il fatto che sia appunto invecchiata piuttosto male.
Una recensione abborracciata in cui si accusa una professionista di lavorare su Tolstoj come su un tema di seconda media, basandosi sul nulla e risultando semplicemente offensivo. Anche il paragone con l' altra traduzione, per motivi affatto diversi e per scelte stilistiche differenti, non e' sensato.
Personalmente apprezzo molto le traduzioni, ovviamente non possiamo sapere leggere in tutte le lingue. Sono stato anche in passato con una traduttrice, direbbe Nasty (tradusse l' Ultimo dei Mohicani, e piu' o meno basta, credo, nella vita faceva altro).
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Re: Un buon libro...
Se un traduttore alle prese con Amleto scrive "Essere o no, questo è il problema" io grido al sacrilegio
E le poche righe che Nori prende ad esempio per fare la sua critica sono uno degli incipit più famosi della storia della letteratura. Il fatto che vengano alterate non sono un bel biglietto da visita per chi le ha tradotte, almeno per me.
Spesso gli scrittori, i più grandi almeno, soppesano non solo ogni parola, ma ogni lettera di ogni parola prima di metterla nero su bianco.
Vedere quelle parole rimosse o modificate in un modo non necessario (al netto dell'inevitabile scarto che si crea quando si passa da una lingua all'altra) a me dà fastidio, ed evidentemente anche a Nori.
Il traduttore ha impiegato anni per eseguire il suo lavoro? Qui si tratta di mettere il rispetto verso il lavoro dell'autore prima di tutto.
Poi Nori ha espresso il suo parere da addetto ai lavori, ma chiaramente questo non vuol dire che lui abbia ragione più di altri, e io non ho gli strumenti per confrontare il testo originale con le varie traduzioni e capire quale sia migliore.
Quello che però so con certezza è che condivido il suo punto di vista sull'approccio che un buon traduttore dovrebbe avere.
Magari sbaglio eh, e pazienza, in fondo anche qui si tratta di gusti personali
E le poche righe che Nori prende ad esempio per fare la sua critica sono uno degli incipit più famosi della storia della letteratura. Il fatto che vengano alterate non sono un bel biglietto da visita per chi le ha tradotte, almeno per me.
Spesso gli scrittori, i più grandi almeno, soppesano non solo ogni parola, ma ogni lettera di ogni parola prima di metterla nero su bianco.
Vedere quelle parole rimosse o modificate in un modo non necessario (al netto dell'inevitabile scarto che si crea quando si passa da una lingua all'altra) a me dà fastidio, ed evidentemente anche a Nori.
Il traduttore ha impiegato anni per eseguire il suo lavoro? Qui si tratta di mettere il rispetto verso il lavoro dell'autore prima di tutto.
Poi Nori ha espresso il suo parere da addetto ai lavori, ma chiaramente questo non vuol dire che lui abbia ragione più di altri, e io non ho gli strumenti per confrontare il testo originale con le varie traduzioni e capire quale sia migliore.
Quello che però so con certezza è che condivido il suo punto di vista sull'approccio che un buon traduttore dovrebbe avere.
Magari sbaglio eh, e pazienza, in fondo anche qui si tratta di gusti personali
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Re: Un buon libro...
Nickognito ha scritto:
Personalmente apprezzo molto le traduzioni, ovviamente non possiamo sapere leggere in tutte le lingue. Sono stato anche in passato con una traduttrice, direbbe Nasty (tradusse l' Ultimo dei Mohicani, e piu' o meno basta, credo, nella vita faceva altro).
In tanti anni di rilevazioni Istat sulle forze di lavoro ( aziende e famiglie private) ho intervistato una sola traduttrice professionista, in Umbria UNA
Giovane ( under 35 mi pare ), molto simpatica, brillante, poliglotta vera ( traduceva da francese, inglese, tedesco e russo ) ma quel ricordo era che:
1. Pagata pochissimo
2. Doveva spesso tradurre atti, documentazioni internazionali, robe pallosissime
3. Quando doveva tradurre opere letterarie le mettevano il pepe al culo e lei, ricordo distintamente disse: " si possono tradure un certo numero di pagine ( disse un numero ) al giorno, se vuoi un lavoro fatto bene ci vuole tempo, altrimenti la qualità cala"
Non so se faccia ancora la traduttrice, i margini erano bassissimi.
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Re: Un buon libro...
Francamente, no. Forse altrove, non in quella pagina web.Janie Jones ha scritto: Poi Nori ha espresso il suo parere da addetto ai lavori,
Lasciamo stare il fatto che gli addetti ai lavori in genere apprezzino quella traduzione. Si puo' avere una opinione differente, magari migliore.
Semplicemente, ripeto:
- non si giudicano centinaia di pagine da poche righe
- non si puo' criticare la traduzione nuova senza farlo anche con quella vecchia
- non si puo' paragonare un errore eventuale a un altro che non c'entra nulla.
- non si puo' criticare un lavoro (e nemmeno 13 righe) secondo un solo o due criteri.
Insomma, sarebbe come leggere la recensione di un film del tipo:
I primi 10 minuti del rimake di Gangs of New York sono brutti, perche' la colonna sonora e' del tutto non adatta al contesto. E' lo stesso errore che c'e' in Alex l' Ariete, con la recitazione di Tomba, ad esempio. Il film di Scorsese era invece perfetto al 100%. Non guardate il film, semmai il vecchio.
Francamente, non sarebbe una recensione da addetti ai lavori.
Se leggo la mia bacheca facebook (non una conferenza o un seminario sul tema), tra i primi commenti leggo le occorrenze del termine scompiglio e l' uso nella nostra lingua da Boiardo in poi, l' analisi del termine tresca, esempi da pagina 50 o pagina 80 con i testi confrontati. Una serie di pregi e difetti di entrambe le traduzioni.
Boh, a me sembra una recensione da blog dei poveri.
Se poi Janie Jones o Gios arrivano su mymag e scrivono 'eccheccazzo, quell' incipit non lo puoi mica cambiare cosi'!' E' un po' diverso, una pretesa un po' diversa.
Almeno questa e' la mia impressione.
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Re: Un buon libro...
Se può interessarvi, mia sorella ha da poco tradotto questo libro qui:
http://www.casasirio.com/elementare-cowboy/
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Re: Un buon libro...
non sono d'accordo: è una recensione, non un articolo di critica letteraria per i Quaderni della Critica.
L'autore ha tutto il diritto di bocciare la traduzione sulla base di un singolo elemento per lui significativo, avendo anche spiegato perchè per lui sia significativo.
D'altra parte, il suo giudizio può tranquillamente essere contestato da chi voglia argomentare in difesa del punto specifico o della traduzione nel suo complesso (che Nori potrebbe anche aver esaminato oltre la tredicesima riga senza ravvisarvi un motivo per cambiare parere, chi lo sa).
Io apprezzo le recensioni sintetiche e spiritose, e ne leggerei volentieri anche una di segno opposto.
Sono riuscito a risalire all'edizione che lessi io, eoni fa.
Una Einaudi, che aveva ripescato una traduzione del '29 di Leone Ginzburg.
Se e quando lo rileggerò, lo farò di nuovo in quella versione, in segno di omaggio nei confronti di uno che a vent'anni di età traduce Tolstoj e nel mentre resiste al fascismo.
Leone, naturalmente, mantenne le ripetizioni, ma ad onor del vero già altri traduttori non lo fecero:
https://it.wikiquote.org/wiki/Anna_Karenina#Incipit
Janie, fallo per davvero, impara il russo, tu che puoi (io ci metterei vent'anni solo per memorizzare due pagine di frasario for dummnies )
L'autore ha tutto il diritto di bocciare la traduzione sulla base di un singolo elemento per lui significativo, avendo anche spiegato perchè per lui sia significativo.
D'altra parte, il suo giudizio può tranquillamente essere contestato da chi voglia argomentare in difesa del punto specifico o della traduzione nel suo complesso (che Nori potrebbe anche aver esaminato oltre la tredicesima riga senza ravvisarvi un motivo per cambiare parere, chi lo sa).
Io apprezzo le recensioni sintetiche e spiritose, e ne leggerei volentieri anche una di segno opposto.
Sono riuscito a risalire all'edizione che lessi io, eoni fa.
Una Einaudi, che aveva ripescato una traduzione del '29 di Leone Ginzburg.
Se e quando lo rileggerò, lo farò di nuovo in quella versione, in segno di omaggio nei confronti di uno che a vent'anni di età traduce Tolstoj e nel mentre resiste al fascismo.
Leone, naturalmente, mantenne le ripetizioni, ma ad onor del vero già altri traduttori non lo fecero:
https://it.wikiquote.org/wiki/Anna_Karenina#Incipit
Janie, fallo per davvero, impara il russo, tu che puoi (io ci metterei vent'anni solo per memorizzare due pagine di frasario for dummnies )
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento