Eddie Vedder sabato sera al Visarno, gran serata. L'hanno fatto iniziare alle 22.30 probabilmente per non sovrapporsi coi fuochi di San Giovanni
ha suonato fino alle 00:45. Lui da solo che alternava chitarra elettrica, acustica e ukulele, si dava il ritmo picchiando con un pedale su una cassa, si riforniva da un bicchiere con roba rossa dentro ad ogni occasione e con la sua voce ci ha veramente stregato tutti. Molto bello. Segnalo anche l'irlandese Glen Hansard che gli fa da spalla in questo tour ed è salito sul palco anche dopo per suonare la chitarra con Vedder in tre o quattro pezzi della scaletta; molto gradevole.
Ieri sera nella stessa "location" ho visto anche i System of a Down, un'oretta e mezzo e via, una ventina di canzoni a diritto senza fermarsi. Belli tosti, pubblico super-partecipe, tutte le migliaia di persone intorno a me sapevano ogni parola di ogni canzone. Tankian gioca con il suo timbro di voce come un cabarettista slapstick gioca con il suo corpo, però a volte ci ha lasciato perplessi: in molti brani ha cantato un'ottava sotto rispetto al chitarrista. Vabbè. Prima di loro da supporter si sono esibiti i Prophets of Rage, che cioè sarebbero di fatto i Rage Against the Machine con Chuck D dei Public Enemy che canta; diciamo che Tom Morello si sente sempre volentieri.
Contento di questa due giorni, mi dispiace a posteriori non aver visto pure gli Aerosmith venerdì.