Uno, cento, mille libri da buttare
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Uno, cento, mille libri da buttare
Riprendo il titolo della magistrale rubrichetta de 'Le Scienze', per proporre un Topic perfettamente complementare a quello dedicato ai buoni libri (o supposti tali).
Fatta salva l'aurea sentenza di Manganelli: "non l'ho letto e non mi piace", rimedio unico dell'intelligenza contro la marea montante di merdre ch'avanza da ogni dove travolgendo impetuosa mille barriere; credo possa comunque avere una sua piccola utilità uno spazio che permetta di mettere al corrente il prossimo delle eventuali bestialità d'inchiostro su carta nelle quali ognuno di noi può aver la sventura di incappare.
Incappare, poi.
Di molte fetide pubblicazioni si sente l'olezzo immondo già a metri di distanza. Olezzo che diventa insopportabile, anche al più insensibile dei nasi, al solo primo sfogliare l'oggetto cartaceo; a conferma, questo fatto, della chiosa che il mio professore di Filosofia del liceo aggiungeva all'elenco delle caratteristiche delle Idee Platoniche, le quali sono "eterne, invisibili, incolori, inodori...oddio, alcune a dire il vero sanno proprio di m..da".
E' chiaro insomma, e vengo al punto, che spesso siamo ben consapevoli di ciò che ci aspetta. Cionondimeno, ci lanciamo a capofitto in quelle pagine lutulenti, sia perché non vogliamo o non possiamo resistere alla vertigine dell'abisso; sia perché siamo curiosi di vedere fino a quali livelli d'abiezione teoretica (?) possa arrivare il cerebro umano.
Per poi magari riemergere al mondo e rendere partecipe il prossimo della nostra esperienza di privata sofferenza. Nella speranza ingenua che possa trattarsi di un passo, pur piccolo, infinitesimale, per le sorti progressive dell'umanità.
Finita la premessa metodologica, inserisco subito il primo tassello, finito nella biblioteca di famiglia e, da lì, nelle mie mani, per vie misteriose:
Le bugie degli ambientalisti. I falsi allarmismi dei movimenti ecologisti.
laddove,
tra l'altre numerosissime cose maravigliose e incredibili, nell'appendice finale che rappresenta l'apoteosi dell'aureo libretto ('L'album di famiglia', è il titolo di scherno), il grande biologo e naturalista Ernst Haeckel, primo tra gli ecologi; il sommo padre dell'Etologia, Konrad Lorenz; il brillante filosofo australiano Peter Singer; tutti sono presentati come fanatici nazisti, partigiani esaltati dell'eugenetica, padri spirituali di quella banda di eretici pericolosi che sono gli ecologisti moderni, stirpe insana dalla quale mondare il mondo, così che finalmente possa giungere in terra il Regno dell'Antropologia Cristiana, sola tra tutte le forme del pensiero che riconosce la verità indubitabile della supremazia dell'uomo, fatto a immagine e somiglianza di Dio, sul creato tutto.
Gli autori di quest'opera di alto intrattenimento rispondono ai nomi di Riccardo Cascioli e Antonio Gaspari, dimenticabilissimi (se non fosse per questa opera magna) giornalisti d'area vaticana.
Benemerita casa editrice: Piemme.
Siete avvisati.
Fatta salva l'aurea sentenza di Manganelli: "non l'ho letto e non mi piace", rimedio unico dell'intelligenza contro la marea montante di merdre ch'avanza da ogni dove travolgendo impetuosa mille barriere; credo possa comunque avere una sua piccola utilità uno spazio che permetta di mettere al corrente il prossimo delle eventuali bestialità d'inchiostro su carta nelle quali ognuno di noi può aver la sventura di incappare.
Incappare, poi.
Di molte fetide pubblicazioni si sente l'olezzo immondo già a metri di distanza. Olezzo che diventa insopportabile, anche al più insensibile dei nasi, al solo primo sfogliare l'oggetto cartaceo; a conferma, questo fatto, della chiosa che il mio professore di Filosofia del liceo aggiungeva all'elenco delle caratteristiche delle Idee Platoniche, le quali sono "eterne, invisibili, incolori, inodori...oddio, alcune a dire il vero sanno proprio di m..da".
E' chiaro insomma, e vengo al punto, che spesso siamo ben consapevoli di ciò che ci aspetta. Cionondimeno, ci lanciamo a capofitto in quelle pagine lutulenti, sia perché non vogliamo o non possiamo resistere alla vertigine dell'abisso; sia perché siamo curiosi di vedere fino a quali livelli d'abiezione teoretica (?) possa arrivare il cerebro umano.
Per poi magari riemergere al mondo e rendere partecipe il prossimo della nostra esperienza di privata sofferenza. Nella speranza ingenua che possa trattarsi di un passo, pur piccolo, infinitesimale, per le sorti progressive dell'umanità.
Finita la premessa metodologica, inserisco subito il primo tassello, finito nella biblioteca di famiglia e, da lì, nelle mie mani, per vie misteriose:
Le bugie degli ambientalisti. I falsi allarmismi dei movimenti ecologisti.
laddove,
tra l'altre numerosissime cose maravigliose e incredibili, nell'appendice finale che rappresenta l'apoteosi dell'aureo libretto ('L'album di famiglia', è il titolo di scherno), il grande biologo e naturalista Ernst Haeckel, primo tra gli ecologi; il sommo padre dell'Etologia, Konrad Lorenz; il brillante filosofo australiano Peter Singer; tutti sono presentati come fanatici nazisti, partigiani esaltati dell'eugenetica, padri spirituali di quella banda di eretici pericolosi che sono gli ecologisti moderni, stirpe insana dalla quale mondare il mondo, così che finalmente possa giungere in terra il Regno dell'Antropologia Cristiana, sola tra tutte le forme del pensiero che riconosce la verità indubitabile della supremazia dell'uomo, fatto a immagine e somiglianza di Dio, sul creato tutto.
Gli autori di quest'opera di alto intrattenimento rispondono ai nomi di Riccardo Cascioli e Antonio Gaspari, dimenticabilissimi (se non fosse per questa opera magna) giornalisti d'area vaticana.
Benemerita casa editrice: Piemme.
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Il primo che mi viene in mente è, ahimè, Frattini Franco; Panella Carlo - Cambiamo rotta. La nuova politica estera dell'Italia (2004).
L'ho DOVUTO leggerlo, diciamo, anche se mi ero riproposto, nella vita, di non leggere mai un libro di un politico.
Una accozzaglia di banalità e propaganda davvero rimarchevoli.
La parte migliore del libro, comunque (e non scherzo), è la prefazione di S. Berlusconi.
Back, proporrei però di cambiare il titolo del topic in Fahrenheit 451, .
L'ho DOVUTO leggerlo, diciamo, anche se mi ero riproposto, nella vita, di non leggere mai un libro di un politico.
Una accozzaglia di banalità e propaganda davvero rimarchevoli.
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Back, proporrei però di cambiare il titolo del topic in Fahrenheit 451, .
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Meraviglioso.Lyndon79 ha scritto: Una accozzaglia di banalità e propaganda davvero rimarchevoli.
La parte migliore del libro, comunque (e non scherzo), è la prefazione di S. Berlusconi.
Ah, certo che andrebbe bene.Lyndon79 ha scritto:Back, proporrei però di cambiare il titolo del topic in Fahrenheit 451, .
Solo che io sono un aficionado della rubrica delle scienze con il titolo che ho scelto.
O sennò: compromesso? Tipo 'Farhenheit 451: uno, cento, mille libri da buttare' (bruciare mi sembra un po' violento, anche un po' nazi )?
Non so, votino pure gli interessati.
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Tennis sul divano, il mio primo libro.
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Vado a ripescare questo topic che, purtroppo, era finito troppo in basso.
Il mio libro (libercolo) da buttare è "Acqua in bocca" di Camilleri & Lucarelli (che in un ipotetico doppio contro Fruttero & Lucentini perderebbero 6-0 6-0). La cosa buona è che si legge in mezza giornata, per il resto bieca operazione commerciale sottombrellonesca.
Il mio libro (libercolo) da buttare è "Acqua in bocca" di Camilleri & Lucarelli (che in un ipotetico doppio contro Fruttero & Lucentini perderebbero 6-0 6-0). La cosa buona è che si legge in mezza giornata, per il resto bieca operazione commerciale sottombrellonesca.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Dan Brown lo trovo terrificante. Una scrittura terribile
e poi tutti i libri di Bruno Vespa (lo so, è troppo facile )
Sarò prevenuta (non ne ho mai sfogliato uno) ma solo vederne le copertine mi fa indietreggiare
e poi tutti i libri di Bruno Vespa (lo so, è troppo facile )
Sarò prevenuta (non ne ho mai sfogliato uno) ma solo vederne le copertine mi fa indietreggiare
Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Io un ci capisco nulla.. ma Siddharta di Hermann Hesse mi fa un po' schifo. Di una noia mortale. Ecco l'ho scritto.
Life's a bummer when you're a hummer
Re:
Mhh, tipo tutti quelli di Aristotele, Hobbes, Rousseau, gnicosa?marco mazzoni ha scritto:tutti i libri che parlano di politica.
No no, ce ne sono di eccellenti, pure tra le pubblicazioni contemporanee. Anzi, più che eccellenti direi che sono fondamentali.
Comunque, io ho un difetto: leggo quasi solo libri ottimi, visto che leggere un libro è impegnativo e non mi va di perdere tanto tempo a leggerne uno brutto. Quindi prima perdo tantissimo tempo a carpire informazioni e capire se il libro merita di essere letto, solo che poi così non so mai come sono i libri brutti.
Un paio d'anni fa avevo iniziato 'Il mio nome è rosso' di Pamuk e poi l'ho abbandonato, ma non lo metterei tra quelli da buttare, mi sa che ero più io da buttare in quel periodo.
Buttate pure tutti quelli di Heidegger o che contengono la parola Heidegger nel titolo. Per ora ho questi sullo stomaco, non me ne vengono in mente altri.
Ah sì, stesso discorso per John Finnis.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: Re:
Firmo. Mai letto un libro così, per leggere!floyd10 ha scritto:Comunque, io ho un difetto: leggo quasi solo libri ottimi, visto che leggere un libro è impegnativo e non mi va di perdere tanto tempo a leggerne uno brutto. Quindi prima perdo tantissimo tempo a carpire informazioni e capire se il libro merita di essere letto, solo che poi così non so mai come sono i libri brutti.
Re: Re:
Sì però non credere che sia sempre una cosa positiva. A me capita una cosa simile con i film, invece ogni tanto sarebbe positivo anche avere un termine di paragone. Ora inizierò a leggere harmony e Bondi.whiterussian ha scritto:Firmo. Mai letto un libro così, per leggere!floyd10 ha scritto:Comunque, io ho un difetto: leggo quasi solo libri ottimi, visto che leggere un libro è impegnativo e non mi va di perdere tanto tempo a leggerne uno brutto. Quindi prima perdo tantissimo tempo a carpire informazioni e capire se il libro merita di essere letto, solo che poi così non so mai come sono i libri brutti.
Per dire: una volta ho visto 'Diverso da chi', mi ci hanno trascinato, al cinema. Ero disperato e invece alla fine l'ho gradito più degli altri Era brutto in maniera a tratti realmente imbarazzante, ma genuino e tutto sommato onesto, stupido ma spiritoso; ho apprezzato mediocrità sincera, questo vorrei ma non posso. E mi sono pure divertito, pensa te.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Sì, a volte è negativa come cosa.
Però non ci posso fare niente...proprio non riesco.
Difficile infatti regalarmi un libro (a meno che non sia di Wodehouse), più facile un film.
Leggere è comunque più difficile per me, ci tengo a non leggere troiate ma a volte ci scappa la delusione.
Tipo Il pendolo di Foucault che ho lasciato a metà...troppo peszante, o Sulla strada di Kerouac: un potentissimo sonnifero.
Però non ci posso fare niente...proprio non riesco.
Difficile infatti regalarmi un libro (a meno che non sia di Wodehouse), più facile un film.
Leggere è comunque più difficile per me, ci tengo a non leggere troiate ma a volte ci scappa la delusione.
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Uait, ti starai mica scaruffizzando??whiterussian ha scritto:a volte ci scappa la delusione.
Tipo Il pendolo di Foucault che ho lasciato a metà...troppo peszante, o Sulla strada di Kerouac: un potentissimo sonnifero.
Comunque anche io faccio mille ricerche prima di leggere un libro, voglio essere sicura di evitare scarabocchi spacciati per letteratura.
Poi come diceva baba, con certi libri è facile: basta la copertina e il nome dell'autore per tenersene saggiamente alla larga.
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Non sia mai!!! (e neanche backhandwinnerizzando)Janie Jones ha scritto:Uait, ti starai mica scaruffizzando??
I miei giudizi non pretendono di essere universali e ho massimo rispetto per gli autori succitati (soprattutto di Eco di cui ho letto con piacere altre cose). Però non ci posso fare nulla: prendevo Sulla strada e dopo due pagine dovevo tornare indietro perché non mi ricordavo nulla di quello che avevo letto. Su un'ora di lettura scollinavo un netto massimo di 3-4 pagine (5 avanti, 3 indietro, 1 avanti, 2 indietro e così via), oppure mi addormentavo!
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
C'è da dire che quando si inizia a leggere un libro circondato da aura mitologica, di cui si è sempre sentito parlare come "rivoluzionario" "fondamentale" "imperdibile" ecc., il rischio delusione è sempre dietro l'angolo.whiterussian ha scritto:non ci posso fare nulla: prendevo Sulla strada e dopo due pagine dovevo tornare indietro perché non mi ricordavo nulla di quello che avevo letto. Su un'ora di lettura scollinavo un netto massimo di 3-4 pagine (5 avanti, 3 indietro, 1 avanti, 2 indietro e così via), oppure mi addormentavo!
E questo vale non solo per i libri ovviamente.
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Ahahah, non ci sono più i freakkettoni di una volta!whiterussian ha scritto: o Sulla strada di Kerouac: un potentissimo sonnifero.
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
è tutta colpa della Fernandona.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Rosewall ha scritto:è tutta colpa della Fernandona.
Libri che detesto, e che non solo butterei, ma brucerei anche se non fosse per il ribrezzo di compiere un gesto da nazista, sono tutti quei tutorial assurdi e insopportabilmente pretenziosi tipo "Come diventare ricchi in un giorno" (con una rapina in banca?), o "Come cambiare il tuo uomo" (e allora perché non "Come far volare il tuo asino"?), oppure "Come essere spontanei in ogni situazione" (imparando a memoria le frasi di un libro, certo).
Le librerie ne sono piene, e c'è gente che li compra. Non me ne capacito.
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Janie Jones ha scritto:Rosewall ha scritto:è tutta colpa della Fernandona.
Libri che detesto, e che non solo butterei, ma brucerei anche se non fosse per il ribrezzo di compiere un gesto da nazista, sono tutti quei tutorial assurdi e insopportabilmente pretenziosi tipo "Come diventare ricchi in un giorno" (con una rapina in banca?), o "Come cambiare il tuo uomo" (e allora perché non "Come far volare il tuo asino"?), oppure "Come essere spontanei in ogni situazione" (imparando a memoria le frasi di un libro, certo).
Le librerie ne sono piene, e c'è gente che li compra. Non me ne capacito.
La mia libreria include questo:
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Mitopoietica.Rosewall ha scritto:è tutta colpa della Fernandona.
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
BackhandWinner ha scritto: La mia libreria include questo:
E io che ti credevo onnisciente...
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
ma per esempio, i libri di fabiovolo (no, non è un ossimoro), mica li vorremo mantenere per tanto tempo in vendita? lo dovesse venire a sapere qualcuno, che figura ci facciamo?
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Beh, a dirla tutta, in effetti, la mia copia è di una vecchia edizione. Che scrissi io, gli autori ufficiali erano (e sono) solo dei prestanome; avrò avuto sette anni, sai, per evitare noie pubblicitarie alla fine con i miei s'era deciso per l'anonimato.Janie Jones ha scritto:BackhandWinner ha scritto: La mia libreria include questo:
E io che ti credevo onnisciente...
Lo tengo nella libreria della cameretta d'infanzia, per ricordo.
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
BackhandWinner ha scritto:Beh, a dirla tutta, in effetti, la mia copia è di una vecchia edizione. Che scrissi io, gli autori ufficiali erano (e sono) solo dei prestanome; avrò avuto sette anni, sai, per evitare noie pubblicitarie alla fine con i miei s'era deciso per l'anonimato.
Lo tengo nella libreria della cameretta d'infanzia, per ricordo.
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
E di fabiovolo tout court, cosa ne vogliamo fare?pocaluce ha scritto:ma per esempio, i libri di fabiovolo (no, non è un ossimoro), mica li vorremo mantenere per tanto tempo in vendita? lo dovesse venire a sapere qualcuno, che figura ci facciamo?
(a me vengono in mente solo cose molto cruente )
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Volo fu uno dei primi ad andarsene dalla tv spazzatura, eh.
Inoltre non ho mai letto i suoi libri, ne credo lo farò, ma molte sue citazioni le trovo interessanti e veritiere.
Poi vabbè, paraculo lo può essere chiunque.
Inoltre non ho mai letto i suoi libri, ne credo lo farò, ma molte sue citazioni le trovo interessanti e veritiere.
Poi vabbè, paraculo lo può essere chiunque.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
"Carvalho non è il classico comunista pentito, anche se di quell'esperienza, e del clima culturale che ne era la cornice, conserva una memoria affannata, contraddittoria, tanto che ha l'abitudine di accendere il fuoco, nella propria abitazione, con i "classici." Ma è ben consapevole che "ciascuno è figlio delle proprie azioni “ (Storie di politica sospetta). Il fatto è che a un certo punto Carvalho "si sorprese schiavo di una cultura che lo aveva separato dalla vita, che aveva falsificato la sua sentimentalità come gli antibiotici possono distruggere le difese dell'organismo." (Tatuaggio) E così identificò nella propria ricchissima biblioteca il totem da abbattere, la prigione che serrava la sua casa, con i libri, appunto, che facevano da sbarre: oggi Marx, domani Engels, e poi Adorno, Beckett, Dostoevskij, e via via nel camino si avviano tutti quei pezzi di carta pieni di "verità inutili." Magari ne compra ancora di libri, ma - dopo averli letti? - per esibirne il rogo davanti all'ospite sconcertato. Qualcuno gli ricorda che erano i nazisti a bruciare i libri, e lui ribatte di non essere come Goebbels che quando sentiva la parola cultura tirava fuori la pistola: "Io tiro fuori l'accendino." E avanti a sputtanare l'inutile e dannosa "ortopedia verbale" dei libri, che fanno dimenticare le virtù della vera cultura, quella delle cose che si possono toccare, odorare, cucinare. "Ho letto libri durante quarant'anni della mia vita e adesso li brucio perchè non mi hanno insegnato a vivere." Conrad e Garcia Lorca, però, non avrà il coraggio di bruciarli.Janie Jones ha scritto:Libri che detesto, e che non solo butterei, ma brucerei anche se non fosse per il ribrezzo di compiere un gesto da nazista
José Carvalho Tourón, detto Pepe, è profondamente distaccato, non sopporta più i riti della cultura di superficie, e men che meno quelli della cultura profonda, ha solo parole sarcastiche per la politica: ecco il dialogo con un'amica quando si ritrova a svolgere un incarico a Buenos Aires (dove peraltro è profondamente colpito dalla tragedia dei desaparecidos):
- Si mangia in questa città?
- Si mangia copiosamente, argentinamente. - risponde Alma.
- Marx ha detto che si conosce un paese solo quando si è mangiato il suo pane e si è bevuto il suo vino.
- Marxista?
- Sezione gastronomica.
Bruciare "I" libri è da nazisti, bruciare i 'tuoi' libri può essere un gesto catartico (in genere è una parola fuori luogo, qui non posso esimermi. ).
Supporto Mp1 (e non essere, per una volta, del tutto d'accordo con pocaluce mi fa piangere il cuore... ).
Fabio Volo non è sicuramente il mio scrittore (vabbè son parole grosse) preferito, però non lo considero "il male", semmai innocuo.
Farà leggere qualcuno che non ne avrebbe avuto l'intenzione e magari può incuriosire qualcuno a leggere altro. Di più e meglio.
Certo, se poi qualcuno lo considera meraviglioso, letteratura, filosofo possiamo chiamare i carabinieri.
@Back- "Come leggere eccetera" l'ho comprato anch'io una ventina di anni fa, quand'ero giovane e stupido.
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Il problema è che io brucerei i libri degli altri, non i miei.Okefenokee ha scritto: Bruciare "I" libri è da nazisti, bruciare i 'tuoi' libri può essere un gesto catartico (in genere è una parola fuori luogo, qui non posso esimermi. ).
Comunque sono d'accordo sul valore catartico che si può attribuire a quel gesto, dovesse capitarmi l'occasione cercherò di ricordarmi questo e non la follia nazista.
Bellissimo l'esempio di Carvalho.
E' la tesi usata anche dai sostenitori di Moccia per difenderlo da chi lo critica: "avvicina i ragazzi alla lettura, che altrimenti non prenderebbero mai un libro in mano. E poi magari da lì, chissà...". Non mi convince.Okefenokee ha scritto:Farà leggere qualcuno che non ne avrebbe avuto l'intenzione e magari può incuriosire qualcuno a leggere altro. Di più e meglio.
Ecco, credo sia proprio questo a darmi così fastidio: che a sentire in giro, pare sia una specie di maitre à penser, e indirettamente gliene faccio una colpa. In fondo, lo trovo "solo" noioso e inutile...Okefenokee ha scritto:Certo, se poi qualcuno lo considera meraviglioso, letteratura, filosofo possiamo chiamare i carabinieri.
Forse dovrei ridimensionare le mie intolleranze...
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Dai, Janie, Moccia...
La verità è che Volo può dar fastidio perché se ne parla bene e si sentono in giro i suoi scritti.
Semplicemente, io trovo che sia un onestissimo ragazzo che butta giù i propri pensieri un po' come gli pare a lui, e finisce lì. Ma nel calderone Moccia-Studio Aperto-Letterine Volo ci sta come i cavoli a merenda, se vende mica è colpa sua.
La verità è che Volo può dar fastidio perché se ne parla bene e si sentono in giro i suoi scritti.
Semplicemente, io trovo che sia un onestissimo ragazzo che butta giù i propri pensieri un po' come gli pare a lui, e finisce lì. Ma nel calderone Moccia-Studio Aperto-Letterine Volo ci sta come i cavoli a merenda, se vende mica è colpa sua.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
No aspè, io non ho paragonato Volo a Moccia, ho solo detto che l'argomentazione spesso usata in favore dei suoi libri è la stessa che si sente dire per Moccia, e in entrambi i casi non la condivido.Mp1 ha scritto:Dai, Janie, Moccia...
Poi, non avendo letto né l'uno né l'altro, altri accostamenti non ne posso fare.
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
No no ma io avevo capito benissimo eh, solo che quel nome lì mi ha suscitato ilarità, tutto qui.Janie Jones ha scritto:No aspè, io non ho paragonato Volo a Moccia, ho solo detto che l'argomentazione spesso usata in favore dei suoi libri è la stessa che si sente dire per Moccia, e in entrambi i casi non la condivido.Mp1 ha scritto:Dai, Janie, Moccia...
Poi, non avendo letto né l'uno né l'altro, altri accostamenti non ne posso fare.
Povero Moccia, fa leggere le 14enni e mi sta benissimo, leggermente meno quando lo leggono le 35enni un bel po' scafate.
Libri da buttare: quei tutorial son da buttare, bruciare e dare in pasto ai maiali (cit. mafiosa) ma ci credete che alcuni miei conoscenti han smesso con la nicotina leggendo "Come smettere di fumare"? Curioso, chissà come.
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Ah già, per un attimo avevo dimenticato la potenza comica che sprigiona la sola lettura di quel nome.Mp1 ha scritto: No no ma io avevo capito benissimo eh, solo che quel nome lì mi ha suscitato ilarità, tutto qui.
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
E di tutti i suoi fans?Janie Jones ha scritto:E di fabiovolo tout court, cosa ne vogliamo fare?pocaluce ha scritto:ma per esempio, i libri di fabiovolo (no, non è un ossimoro), mica li vorremo mantenere per tanto tempo in vendita? lo dovesse venire a sapere qualcuno, che figura ci facciamo?
(a me vengono in mente solo cose molto cruente )
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"
Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Quoto tutto.Okefenokee ha scritto: Supporto Mp1 (e non essere, per una volta, del tutto d'accordo con pocaluce mi fa piangere il cuore... ).
Fabio Volo non è sicuramente il mio scrittore (vabbè son parole grosse) preferito, però non lo considero "il male", semmai innocuo.
Farà leggere qualcuno che non ne avrebbe avuto l'intenzione e magari può incuriosire qualcuno a leggere altro. Di più e meglio.
Certo, se poi qualcuno lo considera meraviglioso, letteratura, filosofo possiamo chiamare i carabinieri.
@Back- "Come leggere eccetera" l'ho comprato anch'io una ventina di anni fa, quand'ero giovane e stupido.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
Re: Uno, cento, mille libri da buttare
La pasta e la pizza, Franco La Cecla, per Il Mulino.
Pessimo, soprattutto nella tesi portata avanti e nella dimostrazione della stessa. L'indagine poteva essere interessante, ma è portata avanti con assoluta parzialità.
Pessimo, soprattutto nella tesi portata avanti e nella dimostrazione della stessa. L'indagine poteva essere interessante, ma è portata avanti con assoluta parzialità.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Volo, se non avesse pretese, avrebbe la rispettabile scusa di essere un imbecille; ma ha pretese.
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
concordo tout court su volo, è da ardere vivo lui, sul fuoco dei suoi libri.
non dico da buttare ma da sconsigliare è la trilogia della città di k. me lo ha consigliato il libraio, ho seguito il consiglio ma la crudezza e gli orrori sono grotteschi, stancano.
lo stile è molto bello artisticamente però il contenuto stanca.
sarà che uno d'estate si vuole svagare un minimo...
non dico da buttare ma da sconsigliare è la trilogia della città di k. me lo ha consigliato il libraio, ho seguito il consiglio ma la crudezza e gli orrori sono grotteschi, stancano.
lo stile è molto bello artisticamente però il contenuto stanca.
sarà che uno d'estate si vuole svagare un minimo...
Ildiavolovestemilan wrote:
Bravo Nasty, finalmente qualcuno che mi capisce...
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Gios ha scritto:Volo, se non avesse pretese, avrebbe la rispettabile scusa di essere un imbecille; ma ha pretese.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Uno, cento, mille libri da buttare
Non so delle pretese di Volo, però ho cominciato a leggere Il tempo che vorrei e mi pare carino.