Lisippo

Libri, canzoni, mostre, musei, concerti, fumetti ecc....
Rispondi
Avatar utente
Alga
Quasi utente dell' anno 2023
Messaggi: 55983
Iscritto il: ven giu 23, 2000 2:00 am
Località: Roma, LAZIO

Lisippo

Messaggio da Alga »

Il gip di Pesaro ordina confisca della statua di Lisippo
Italia e Usa si contendono la statua da anni. 'Va sequestrata al Getty Museum o ovunque sia'

(ANSA) PESARO - Il gip del Tribunale di Pesaro Lorena Mussoni ha disposto la confisca della statua bronzea dell'Atleta Vittorioso, attribuita allo scultore greco Lisippo, il più importante bene archeologico conteso fra Italia e Usa.

La statua era stata ripescata nel 1964 al largo di Fano (Pesaro Urbino), forse in acque internazionali, ed era poi finita dieci anni anni dopo al Paul Getty Museum di Malibu.

La sentenza del gip dispone il sequestro della scultura "attualmente al Getty Museum o ovunque essa si trovi". Seguono poi 37 pagine di motivazioni.

La trattativa tra Italia e Usa per l'Atleta del Lisippo, a lungo al centro del braccio di ferro tra Italia e Getty che ha portato alla restituzione di 40 capolavori esportati illegalmente, era stata all'epoca sospesa proprio in attesa del giudizio del tribunale italiano. Il museo californiano ha sempre sostenuto che non ci sarebbero prove dell'appartenenza all'Italia.

La vicenda e' approdata al tribunale di Pesaro per un esposto presentato il 4 aprile 2007 dall'associazione culturale 'Le Cento Citta'' alla procura di Pesaro per violazione delle norme doganali e contrabbando. E' stato il pm Silvia Cecchi ha chiedere la confisca della statua, sanzione accessoria applicabile anche quando il reato e' prescritto.

Dopo un primo diniego del gip, il pubblico ministero ha fatto ricorso con l'Avvocatura dello Stato. Il 9 giugno 2009 il nuovo gip Lorena Mussoni aveva dichiarato il bronzo bene ''patrimonio indisponibile dello Stato'', decidendo di far andare avanti il procedimento. Secondo il presidente delle 'Cento Citta'' Alberto Berardi ''e' una vittoria storica, ma soprattutto e' il successo della legalita' e della moralita' contro la forza del denaro''.

SUL 'GETTY BRONZE' 46 ANNI DI MISTERI E BATTAGLIE LEGALI - Il 'Getty Bronze', la statua dell'Atleta di Fano attribuita allo scultore greco Lisippo, è da 46 anni al centro di un giallo di archeologia subacquea, ed é anche il più importante bene archeologico conteso fra Italia e Stati Uniti. Queste le principali tappe della vicenda.

LA PESCA MIRACOLOSA - E' un venerdì del settembre 1964 quando il peschereccio 'Ferruccio Ferri' di Romeo Pirani, un pescatore fanese morto nel 2004, ripesca la statua. Forse al largo di Fano, forse in acque internazionali. Con i compagni Pirani sotterra il bronzo in un campo di cavoli, e mette in circolazione una fotografia. "A gennaio - raccontò poi - si presentò un signore di cui non so il nome, che lo comprò per tre milioni e mezzo di lire. Che ci siamo spartiti fra noi".

ANTIQUARI, SACERDOTI, CONTRABBANDIERI - Quattro processi, di cui uno annullato, nessuna verità giudiziaria. Attorno al Lisippo si commettono vari reati, che restano impuniti. Il 18 maggio 1966 il Tribunale di Perugia assolve per insufficienza di prove tre commercianti di Gubbio, Pietro, Fabio e Giacomo Barbetti, e un prete, don Giovanni Nagni, imputati per la ricettazione del bronzo e favoreggiamento. La loro condanna in appello del 27 gennaio 1967 viene annullata dalla Cassazione nel maggio 1968. Nuovo processo e assoluzione di secondo grado a Roma il 18 novembre 1970. Impossibile, concludono i giudici, accertare l'interesse artistico, storico e archeologico della statua, nel frattempo scomparsa, né se sia stata ritrovata in acque territoriali o internazionali.

L'ATLETA VARCA L'OCEANO, NEL 1974 RICOMPARE AL GETTY - Il Museo Getty espone per la prima volta la statua di Lisippo nel 1974. L'ha pagata 3,9 milioni di dollari, ma come sia entrata a far parte della sua collezione resta un mistero. Secondo lo storico fanese Alberto Berardi l'Atleta lasciò Gubbio con una spedizione di forniture mediche inviate in Brasile ad un missionario parente dei Barbetti. Poi fu acquistato dal consorzio internazionale d'arte Artemis e, nel 1971, spedito al Dorner Institut di Monaco per il restauro. L'allora direttore del Metropolitan Museum Thomas Hoving esamina il bronzo nel 1972 a Monaco ma non conclude l'acquisto per i troppi dubbi sulla provenienza. Anche Paul Getty rinuncia, ma alla sua morte l'operazione va in porto.

UN FRAMMENTO RIAPRE LA CACCIA - Nel 1990 il ministero dei Beni culturali italiano segnala a quello degli Esteri che un nuovo frammento del Lisippo è stato dissotterrato dal campo di cavoli di Carrara di Fano. Ma la trattativa Italia-Usa si riapre solo in seguito, con il ministro Rocco Buttiglione e poi con il successore e vice premier Francesco Rutelli, che vince un braccio di ferro con il Getty per la restituzione di 39 opere esportate illegalmente, fra cui la Venere di Morgantina. L'Atleta di Fano però è troppo importante per il museo californiano. E l'ex direttore Michael Brand insiste: non c'é alcuna prova che appartenga all'Italia.

L'ESPOSTO DELLE CENTO CITTA' E LA RICHIESTA DI CONFISCA - Fano e le Marche non si arrendono. Il 4 aprile 2007 l'associazione culturale 'Le Cento Citta'' presenta un esposto alla procura di Pesaro per violazione delle norme doganali e contrabbando. Il pm Silvia Cecchi chiede al gip dell'epoca, Daniele Barberini, la confisca della statua: una sanzione accessoria, applicabile anche quando il reato è prescritto. Il 19 novembre il gip rigetta la richiesta. Il pm e le Cento città fanno ricorso, con il sostegno dell'Avvocatura dello Stato, e il 12 giugno 2009 il nuovo gip Lorena Mussoni dichiara il bronzo bene "patrimonio indisponibile dello Stato". Essendo stata ripescata da una nave italiana, e sbarcata a Fano, la statua era soggetta a obbligo di denuncia e lo Stato avrebbe dovuto poter esercitare un diritto di prelazione o di acquisto coattivo. L'attuale responsabile della collezione Getty Stephen Clark viene interrogato il 21 dicembre 2009 a Pesaro, produce documenti sulla presunta buona fede del museo, ma il gip Mussoni ha deciso per la confisca, con una sentenza depositata oggi.

Immagine
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
Avatar utente
BackhandWinner
Massimo Carbone
Messaggi: 33605
Iscritto il: lun mar 12, 2007 3:13 am
Località: Adriazia Centrale

Re: Lisippo

Messaggio da BackhandWinner »

For-za PE-SA-RO! :D
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
Avatar utente
Alga
Quasi utente dell' anno 2023
Messaggi: 55983
Iscritto il: ven giu 23, 2000 2:00 am
Località: Roma, LAZIO

Re: Lisippo

Messaggio da Alga »

Da ilsole24ore.com:

L’«Atleta vittorioso» di Lisippo è dell’Italia. La Cassazione respinge il Getty Museum

L’«Atleta vittorioso» statua attribuita a Lisippo è dell’Italia. La Cassazione con questa decisione ha respinto integralmente il ricorso presentato dai legali del museo Getty per la restituzione della statua, contesa da anni tra l'Italia e il museo statunitense, contro la decisione del gip di Pesaro di confiscare il bronzo risalente al IV sec. a.C. «Il Lisippo deve ritornare in Italia, è l'ultima parola della giustizia italiana», ha commentato il pm di Pesaro Silvia Cecchi che ha seguito la lunga battaglia giudiziaria.

Il pronunciamento rende così definitiva la confisca immediatamente esecutiva della statua «ovunque si trovi» disposta dal gip pesarese Giacomo Gasparini lo scorso giugno. «Abbiamo buone speranze - aggiunge il pm Cecchi - stiamo preparando la rogatoria internazionale». Ora per il Museo Getty di Malibu, dove l'Atleta vittorioso è esposto, potrebbe aprirsi la strada di un ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.

Si è trattato ha spiegato la Procura pesarese di un procedimento «estremamente complesso» che ha coinvolto vari settori del diritto, in primis quello penale, l'ordinamento italiano e quello Usa. La statua era stata recuperata da un peschereccio di Fano (Pesaro Urbino) nel 1964 al largo di Pedaso ed era stata acquistata nel 1977 per circa 4 milioni di dollari da un commerciante d'arte tedesco. La magistratura pesarese si era pronunciata sulla vicenda nel 2009 e ne 2013, su richiesta della Procura, per la confisca del bronzo in quanto bene
inalienabile dello Stato. Per due volte il museo americano ha ottenuto l’annullamento per vizi procedurali.

Ora «auspichiamo che al più presto le autorità Usa si attivino per favorire la restituzione del Lisippo all'Italia», ha dichiarato il ministro della Cultura
Alberto Bonisoli, contento che «finalmente si sia chiuso questo iter giudiziale e sia stato riconosciuto al nostro Paese il diritto di recuperare un'importantissima testimonianza del nostro patrimonio». Questa notizia, ha proseguito, «ci ricorda l'importanza dei beni per l'identità delle comunità e dei territori. Speriamo che la statua possa tornare presto ad essere ammirata nei nostri musei».

«La conclusione positiva di questa vicenda mette fine a una diatriba ultradecennale e rende merito alla città di Fano che si è battuta per la restituzione di questa importante opera d'arte pescata dai nostri marinai», ha aggiunto il sindaco di Fano Massimo Seri dopo la sentenza della Cassazione che ha respinto il ricorso dei legali del museo Getty per la restituzione della statua dell'Atleta vittorioso attribuita a Lisippo. Nell'attesa che la sentenza della Cassazione venga eseguita - conclude Seri - noi ci adopereremo per studiare il modo migliore dove accogliere e valorizzare il nostro Lisippo».

Decisa la reazione dei vertici del museo americano: «Continueremo a difendere il nostro diritto al Lisippo - Lisa Lapin, voce presidente delle comunicazioni del Getty -. La legge e i fatti non giustificano la restituzione al governo italiano di una scultura che è stata esposta al pubblico a Los Angeles per quasi messo secolo». La Lapin ha affermato che la statua, di origine greca, è stata pescata in acque internazionali nel 1964 e acquistata dal Getty nel 1977, anni dopo che la stessa Cassazione nel 1968 aveva concluso che non c’ erano prove che appartenesse all'Italia. «Oggi la Corte non ha offerto spiegazioni scritte della decisione che contraddice la posizione presa 50 anni fa secondo cui non c'erano elementi per stabilire una proprietà italiana». Sempre secondo il Getty, «la statua non è e non è mai stata parte della eredità culturale italiana. La scoperta accidentale da parte di cittadini italiani non la rende un oggetto italiano».
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
Nickognito
Massimo Carbone
Messaggi: 148637
Iscritto il: lun feb 07, 2005 2:31 am
Località: Praha

Re: Lisippo

Messaggio da Nickognito »

BackhandWinner ha scritto:For-za PE-SA-RO! :D
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Rispondi