The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

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The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da BackhandWinner »

paoolino ha scritto:
BackhandWinner ha scritto:
paoolino ha scritto:Filosofia: la materia che più detestavo - perché per me assolutamente incomprensibile - al liceo.
Il che mi dà un ulteriore stimolo ad aprire un topic apposito. #100#

Comunque, vabbè sei di destra, era prevedibile. :D

Scherzo. #100# Però non del tutto: come fai a giustificare le tue posizioni politiche, ad esempio, se disdegni gli argomenti e, più in generale, l'argomentazione filosofico-politica?

In ogni caso: non puoi dire di aver studiato Filosofia, ma soltanto Storia della Filosofia, che come altre storie delle idee può risultare non troppo appassionante e soprattutto poco o per nulla comprensibile se non si conosce la disciplina di cui si studia la storia. Anche se da questo punto di vista la Filosofia ha un carattere peculiare: la storia della disciplina ha in effetti un notevole peso teoretico (però molto variabile a seconda della 'scuola' di riferimento, in particolare se storico-continentale o analitica).
Non so proprio cosa dirti. Finché erano da studiare i filosofi dell'antica Grecia più o meno mi andava tutto bene; passati quelli, salvo rare eccezioni (Comte), mi sforzavo di leggere e capire il libro di testo (avevo l'Abbagnano) e non capivo una mazza; allora pensavo che fosse un problema di "tramite" quindi, provavo ad andarmi a leggere gli originali dei vari filosofi di volta in volta oggetto di studio e la cosa era ancor peggiore: in sostanza mi sembrava un susseguirsi di pippe mentali in cui ogni filosofo, attraverso le proprie pippe mentali, cercava di confutare le pippe mentali di altri filosofi. Insomma, un po' come il topicone, ma senza Federer.
Come da minaccia, fatto: tutto ciò che seguirà (non) l'avete voluto voi. #10#

Avrei preferito che l'aprisse nickognito, questo topic; ma non se ne poteva più dell'off-topic nel topic dedicato all'umorismo (vabbè l'ironia socratica, ma insomma) e allora, insomma.
Almeno così mi son potuto permettere di scegliere un titolo russelliano. :)

Si potrebbe (Chi Può, io non può... :roll: ) trasferire l'intera divagazione filosofica dall'altro topic.
In ogni caso riporto qui di seguito i due post di gianlu e nick sui 'nomi' della filosofia del '900.
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da BackhandWinner »

Gianlu ha scritto:
BackhandWinner ha scritto:
Nickognito ha scritto:emotivamente bertrand russell e´uno dei miei preferiti di sempre. Ma il piu´grande filosofo del 900 proprio no. Forse il miglior filosofo come senso dell´umorismo, per stare on topic :)
Forse, sì. :D

Onestamente difficile individuare 'il piu´grande filosofo del 900'. Bertie è comunque tra i miei preferiti. Ludwig anche, ma dovendo scegliere uno dei due scelgo il primo.
Certo è invece facilissimo escludere dalla competizione un brutto ceffo come Bergson. :D
Ma nemmeno tra i primi, chessò, 100.
Strano da parte vostra; non Eco, Chomsky o Sartre? :D

Già che siamo in tema propongo una mia breve panoramica ultraschematica dei pilastri novecenteschi (includendo pure etnologi, semiologi, sociologi ecc; per comodità tolgo i teologi).

Fino al 1960 circa i filosofi di vertice sono in prevalenza tedeschi.
A colossi quali Jaspers e soprattutto Heidegger si aggiungono altri nomi indispensabili quali Weber, Spengler, Cassirer, Benjamin, Carnap, Gehlen, Husserl, Gadamer.
In Austria si distinguono dapprima Mach, poi Popper.

Da allora in poi è la volta degli statunitensi (che per la verità già da fine ottocento potevano vantare dapprima W.James, Peirce; in un secondo momento Dewey e Parsons)
tramite Quine, Kuhn, Kripke, Rorty ed il fin troppo considerato Rawls.

Nel resto del mondo segnalerei la piccola Svizzera dei grandi De Saussure e Piaget;
un podio italiano composto da Croce, Gentile e Pareto.
Moore, Ryle ed Austin dal Regno Unito;
in Francia, alcuni importanti (Durkheim, Lévy-Bruhl, Levinas, Lacan, Derrida) ma
probabilmente nessuno fondamentale (nemmeno gli ultranoti Foucault o Lévi-Strauss).
Degni di nota pure Lukàcs (Ungheria) e Tarski (Polonia).
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da BackhandWinner »

Nickognito ha scritto:Per me Derrida, Ricoeur, Levinas, Sartre... Francesi anche nel 900 davvero notevoli. Comunque vabbe´, per me Wittgenstein e´il miglior filosofo dai tempi di Epicuro, faccio poco testo :)

Filosofia alle superiori fa per lo piu´schifo, non si capisce di cosa si sta parlando, di solito. Ma dipende anche chi si studia. I greci, Schopenhauer, Kierkegaard, Hume, Nietzsche, Popper (per quanto mi faccia schifo), Russell, Voltaire, S. Agostino si capiscono benissimo, altri non si capiscono perche´vivono male la filosofia , a mio parere :D

Gli unici che non si capiscono perche´complicati, un po´lontani o scrivono male sono Cartesio e Kant. Per me alle superiori peraltro tutti quelli che non ´vivono´la loro filosofia sarebbero da saltare a pie´pari ;:)
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da paoolino »

A sto punto visto che mi hai dedicato il corner, buttiamoci dentro pure l'ultima mia considerazione:
paoolino ha scritto:Per rimanere nel tremendo off-topic, più che specifici filosofi quelli che proprio non riesco a seguire e comprendere sono specifici argomenti della filosofia: gnoseologia, ontologia e metafisica.
Già quando si parla di etica o politica le cose vanno un pochino meglio.
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da BackhandWinner »

paoolino ha scritto:A sto punto visto che mi hai dedicato il corner, buttiamoci dentro pure l'ultima mia considerazione:
paoolino ha scritto:Per rimanere nel tremendo off-topic, più che specifici filosofi quelli che proprio non riesco a seguire e comprendere sono specifici argomenti della filosofia: gnoseologia, ontologia e metafisica.
Già quando si parla di etica o politica le cose vanno un pochino meglio.
Sìsì, infatti mancava questa tua considerazione. Che è il punto di partenza ideale per un topic 'De Philosophia' perché definisce (meglio: tenta di :)) l'oggetto di studio e le sue suddivisioni.

(però prima vorrei dedicarmi un attimo alle 'liste novecentesche e non' di gianlu e nick)
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da Ace Man »

paoolino ha scritto:in sostanza mi sembrava un susseguirsi di pippe mentali in cui ogni filosofo, attraverso le proprie pippe mentali, cercava di confutare le pippe mentali di altri filosofi. Insomma, un po' come il topicone, ma senza Federer.
:D
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da paoolino »

Da un topic di politica e società in cui mettevo in dubbio l'esportabilità del sistema politico social-liberale dei paesi nordici ad altre realtà:
paoolino ha scritto:
BackhandWinner ha scritto:Certo, se si è naturaliter pessimisti hobbesiani di destra, risulta difficile crederlo. :D
Scusate l'ignoranza ma le mie nozioni filosofiche limitate mi spingono a chiedere: cosa si intende per hobbesiano (non credo che abbia a che fare con il mio indice di massa corporea...)?
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da Nickognito »

paoolino ha scritto: gnoseologia, ontologia e metafisica.
beh, sulla gnoseologia fatico a capire l´avere dei problemi generali: un qualsiasi minima accettazione del fatto che la scienza ci dice un minimo sul mondo, per dire, e´gia´gnoseologia. Trovo inoltre questo tipo di filosofia piuttosto semplice. Ci sono argomenti complessi, ma uno puo´evitarli e darne una sintesi semplice

sulla metafisica gia´meno: nel senso che se ne possono avere diverse visioni: una e´che si parli di cazzate inventandosi dei nomi che non denotano nulla. Poi ce ne sono molte altre, che certo danno alla metafisica un maggior valore, ma che difficilmente possono prescindere dal fatto che si parli con nomi inventati che non denotano nulla :)

l´ontologia e´una parte della metafisica quindi va incontro alle stesse obiezioni.

Ma poi ci sono logica, estetica, filosofia della scienza, del linguaggio, tutte cose comprensibili quanto filosofia morale e politica.

Il problema principale della filosofia e´che i filosofi (e i non filosofi) non definiscono questo termine allo stesso modo, per cui non si sa bene di cosa si parli.

Personalmente penso che il miglior modo per avvicinarsi alla filosofia da estraneo e´partire dall´Asia. La filosofia moderna e contemporanea e´una evoluzione, o involuzioone, o entrambe le cose, di un qualcosa di precedente in cui l ´aspetto spirituale e ´vissuto´era sempre presente. Poi ha iniziato a dividersi in due filoni, quello in cui questo aspetto e´ancora presente, e quello in cui non e´presente. Di solito i problemi nascono con i filosofi del secondo tipo, i primi sono facilmente comprensibili. Quelli del secondo tipo sono comprensibili se si dedicano ad ambiti specifici , mentre io stesso fatico a capirne il senso se , in pratica, spiegano il senso generale delle cose, senza vivere spiritualmente e interiormente questo senso. Insomma, un teorico di una religione che non ci crede, non ha senso. Pero´un codificatore di diritto ecclesiastico ha senso anche se non ci crede.

c.
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da Nickognito »

comunque devo dire che mi ritengo assai fortunato. Non so molto di filosofia, ma quel che ho studiato e´stato abbastanza per cambiarmi la vita in meglio. Non che sia necessario, studiare non e´mai necessario per essere felici o buoni (e il resto non conta) ma per me e´di gran lunga la cosa piu´necessaria.

E , per dire, lascio da parte floyd con il quale per solito concordo su quasi tutto, ma un Backhand, con cui non concordo quasi mai, e´uno che sa parlare, argomentare, e non mi irrita mai nemmeno quando non sono d´accordo. Quando fa ragionamenti logici, intendo, non quando esprime solo dei gusti. In quel caso mi irrita, ovviamente.
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da floyd10 »

Gianlu ha scritto:
BackhandWinner ha scritto:
Nickognito ha scritto:emotivamente bertrand russell e´uno dei miei preferiti di sempre. Ma il piu´grande filosofo del 900 proprio no. Forse il miglior filosofo come senso dell´umorismo, per stare on topic :)
Forse, sì. :D

Onestamente difficile individuare 'il piu´grande filosofo del 900'. Bertie è comunque tra i miei preferiti. Ludwig anche, ma dovendo scegliere uno dei due scelgo il primo.
Certo è invece facilissimo escludere dalla competizione un brutto ceffo come Bergson. :D
Ma nemmeno tra i primi, chessò, 100.
Strano da parte vostra; non Eco, Chomsky o Sartre? :D

Già che siamo in tema propongo una mia breve panoramica ultraschematica dei pilastri novecenteschi (includendo pure etnologi, semiologi, sociologi ecc; per comodità tolgo i teologi).

Fino al 1960 circa i filosofi di vertice sono in prevalenza tedeschi.
A colossi quali Jaspers e soprattutto Heidegger si aggiungono altri nomi indispensabili quali Weber, Spengler, Cassirer, Benjamin, Carnap, Gehlen, Husserl, Gadamer.
In Austria si distinguono dapprima Mach, poi Popper.

Da allora in poi è la volta degli statunitensi (che per la verità già da fine ottocento potevano vantare dapprima W.James, Peirce; in un secondo momento Dewey e Parsons)
tramite Quine, Kuhn, Kripke, Rorty ed il fin troppo considerato Rawls.

Nel resto del mondo segnalerei la piccola Svizzera dei grandi De Saussure e Piaget;
un podio italiano composto da Croce, Gentile e Pareto.
Moore, Ryle ed Austin dal Regno Unito;
in Francia, alcuni importanti (Durkheim, Lévy-Bruhl, Levinas, Lacan, Derrida) ma
probabilmente nessuno fondamentale (nemmeno gli ultranoti Foucault o Lévi-Strauss).
Degni di nota pure Lukàcs (Ungheria) e Tarski (Polonia).
Metterei almeno Adorno, a mio avviso più importante di altri citati anche solo tra i tedeschi. Jünger?
Poi Hart, Dworkin, Habermas, Taylor, tra quelli più recenti.

E poi ovviamente Carl Schmitt, ma lì sono un pochino di parte. :D
No vabbè, comunque dopo averlo studiato io fatico a non metterlo tra i primi dieci.

Ma Wittgenstein? Perché se è così dispensabile io faccio a meno di studiarlo eh. :D
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da whiterussian »

Io ho letto "Storia della filosofia greca - i presocratici" di Luciano De Crescenzo. Interessante.
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da BackhandWinner »

floyd10 ha scritto: Ma Wittgenstein? Perché se è così dispensabile io faccio a meno di studiarlo eh. :D
Vai via, dai.
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Messaggio da fabio86 »

La filosofia non si mangia (cit.)
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da floyd10 »

BackhandWinner ha scritto:
floyd10 ha scritto: Ma Wittgenstein? Perché se è così dispensabile io faccio a meno di studiarlo eh. :D
Vai via, dai.
#66#

Comunque scusate, a quelli che hanno studiato, o studiano, o si interessano, di filosofia: conoscete tutti i filosofi citati in questa pagina? Io di quelli citati da Gianlu per nome vabbè li conosco tutti, bene ne conoscerò tre, saprò dire un po' di cose su sei o sette, gli altri auguri eh. E' pur vero che ciò si deve molto anche alle mie carenze specifiche relative al Novecento.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da Nickognito »

io sono ignorante, conosco molto meglio i tennisti, per dire. Ci vuole anche meno tempo, ecco. D´altra parte me ne frega il giusto, ritengo importante riuscire a farsi cambiare la vita da quello che ti capita, e in questo i filosofi sono importanti. Ovviamente mi piacerebbe anche aver visto la nuova Zelanda , conosciuto meglio Spengler o ascoltato di piu´Mahler, ma tanto e´questione di qualita´, non di quantita´, la cultura e´inutile.
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da floyd10 »

Sei più colto del 97% circa della popolazione mondiale. Se poi un giorno te ne farai una ragione si starà tutti meglio eh. :lol:
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da gianlu »

floyd10 ha scritto:per nome vabbè li conosco tutti, bene ne conoscerò tre, saprò dire un po' di cose su sei o sette, gli altri auguri eh.
Lo stesso vale per me, non millanto conoscenze che non ho.
Sui filosofi sono molto meno ferrato che su Van Looy, Van de Sfroos o Van den Hoogenband.
E Adorni più che Adorno.
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da floyd10 »

gianlu ha scritto:
floyd10 ha scritto:per nome vabbè li conosco tutti, bene ne conoscerò tre, saprò dire un po' di cose su sei o sette, gli altri auguri eh.
Lo stesso vale per me, non millanto conoscenze che non ho.
Sui filosofi sono molto meno ferrato che su Van Looy, Van de Sfroos o Van den Hoogenband.
E Adorni più che Adorno.
:)

A che cosa devi le tue conoscenze filosofiche Gianlu? Studi universitari o personali?
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da floyd10 »

Ah, tra i più importanti del Novecento, Arendt.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da Nickognito »

floyd10 ha scritto:Sei più colto del 97% circa della popolazione mondiale.
sulla filosofia piu´del 97%, cosi´a occhio. Ma mica e´una questione di numeri percentuali. Il 97% della popolazione mondiale non e´piu´eschimese di me, ma questo non fa di me un eschimese.
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da floyd10 »

Nickognito ha scritto:
floyd10 ha scritto:Sei più colto del 97% circa della popolazione mondiale.
sulla filosofia piu´del 97%, cosi´a occhio. Ma mica e´una questione di numeri percentuali. Il 97% della popolazione mondiale non e´piu´eschimese di me, ma questo non fa di me un eschimese.
Aiutatemi. :(

:D
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da BackhandWinner »

floyd10 ha scritto:
Nickognito ha scritto:
floyd10 ha scritto:Sei più colto del 97% circa della popolazione mondiale.
sulla filosofia piu´del 97%, cosi´a occhio. Ma mica e´una questione di numeri percentuali. Il 97% della popolazione mondiale non e´piu´eschimese di me, ma questo non fa di me un eschimese.
Aiutatemi. :(
Vabbè, possiamo parlarne: ti mando un pvt, con il mio IBAN (che no, non è un filosofo arabo del V sec D.C.).

(Sì, ho il ritratto di Gorgia, sul comodino).
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da floyd10 »

Toh va, ti faccio un regalino:



Questo ne sa abbastanza.
Guardarli tutti può essere gratificante. :)
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da floyd10 »

Questo peraltro non è molto interessante, ma può essere, per così dire, introduttivo. :)
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da BackhandWinner »

floyd10 ha scritto:Toh va, ti faccio un regalino:



Questo ne sa abbastanza.
Guardarli tutti può essere gratificante. :)
Ahahaha, oddio. :D
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da gianlu »

floyd10 ha scritto:
gianlu ha scritto:
floyd10 ha scritto:per nome vabbè li conosco tutti, bene ne conoscerò tre, saprò dire un po' di cose su sei o sette, gli altri auguri eh.
Lo stesso vale per me, non millanto conoscenze che non ho.
Sui filosofi sono molto meno ferrato che su Van Looy, Van de Sfroos o Van den Hoogenband.
E Adorni più che Adorno.
:)

A che cosa devi le tue conoscenze filosofiche Gianlu? Studi universitari o personali?
Da studente appresi solo qualche rudimento sparso, più avanti mi feci consigliare da amici e conoscenti più esperti di me.
Poi ci furono episodi particolari: di Popper ad esempio sentii parlare per la prima volta ad una vecchia assise locale, in cui la Pivetti ne fece una breve citazione a chiusura del suo intervento, generando fraintendimento in Prosperini ("ma quali poppe e poppe, non ce ne frega niente...") :D
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da BackhandWinner »

gianlu ha scritto:
floyd10 ha scritto: A che cosa devi le tue conoscenze filosofiche Gianlu? Studi universitari o personali?
Da studente appresi solo qualche rudimento sparso, più avanti mi feci consigliare da amici e conoscenti più esperti di me.
Poi ci furono episodi particolari: di Popper ad esempio sentii parlare per la prima volta ad una vecchia assise locale, in cui la Pivetti ne fece una breve citazione a chiusura del suo intervento, generando fraintendimento in Prosperini ("ma quali poppe e poppe, non ce ne frega niente...") :D
#1# #1#
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da gianlu »

BackhandWinner ha scritto: (però prima vorrei dedicarmi un attimo alle 'liste novecentesche e non' di gianlu e nick)

#87#
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da Star_ACE »

Ho la sorella filosofa che insegna (finalmente!!!) storia e filosofia al liceo. Una volta le chiesi perchè i filosofi fossero tutti maschi; mi ha detto che è solo una discriminazione sessuale del passato e che in futuro le filosofe verranno prese in considerazione. Ho espresso i miei dubbi e m' ha mandato a cagare :D
La casa è piena di libri marci; spesso do una occhiata di sfuggita (molto di sfuggita) e spesso l'occhiata cade sul libro del Kamasutra :D
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da balbysauro »

Star_ACE ha scritto:Ho la sorella
è bona? #100#
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da Star_ACE »

balbysauro ha scritto:
Star_ACE ha scritto:Ho la sorella
è bona? #100#
Suo marito è più grosso di te di un bel pò #100#
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da balbysauro »

Star_ACE ha scritto:
balbysauro ha scritto:
Star_ACE ha scritto:Ho la sorella
è bona? #100#
Suo marito è più grosso di te di un bel pò #100#

e che mi importa del marito? interesserà a qualche ricchionazzo se è grosso o no... :)
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da Star_ACE »

balbysauro ha scritto:
Star_ACE ha scritto:
balbysauro ha scritto:
è bona? #100#
Suo marito è più grosso di te di un bel pò #100#

e che mi importa del marito? interesserà a qualche ricchionazzo se è grosso o no... :)
Sei un mìnchia :D
Anzi, in nome della razionalità e del risparmio (cit.).......6 1 minkia #100#
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da balbysauro »

ke pessimo studente :roll:
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da BackhandWinner »

gianlu ha scritto:
BackhandWinner ha scritto: (però prima vorrei dedicarmi un attimo alle 'liste novecentesche e non' di gianlu e nick)

#87#
Hai ragione, ma mi richiederebbe parecchio tempo, che scarseggia. As soon as possible, promise. :-?

Intanto vorrei girare qui (luogo quanto mai appropriato) la discussione nata sul fattaccio del cane sepolto vivo.
In particolare, in onore del dedicatario del topic, riporto una domanda di paolino:
paoolino ha scritto:
Nickognito ha scritto: no

se dico ' uccido zanyare e non cani perche' hanno una diversa sensibilita' al dolore e un diverso cervello' faccio un ragionamento da cui segue una morale

se uccido maiali non faccio nessun ragionamento, invece, non elaboro una teoria con la superiorita' del cane, non di solito, o non teorie plausibili. non ho nessuna morale dietro, solo istinto.

O , almeno, io non conosco filosofie morali che giustificano la tortura del maiale e non del cane.
Non capisco: la morale deve seguire per forza una razionalità "plausibile" ?
Su che altro puoi fondare una condotta morale?
La simpatia humeana? Ma come fai ad estenderla oltre la specie umana? Per gerarchie di vicinanza relativa (tesi che forse darebbe una risposta al problema 'uccido l'animale X ma non l'animale Y'; non certo nel caso del maiale e del cane, però, come dice giustamente nick).
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da BackhandWinner »

Dalla meritoria Stanford Encyclopedia of Philosophy:

The Moral Status of Animals

Voce ben fatta (come tutte quelle della Encyclopedia, direi): parte dal tentativo di distinguere l'Homo Sapiens dal resto del Regno Animale e dalle difficoltà che ne conseguono.
Illustra poi le posizioni neo-kantiane e quelle utilitaristiche (il terzo paragrafo, sui neo-aristotelici, mi pare dispensabile; del tutto trascurabile, poi, la parte finale sulle femministe :D).
La posizione utilitaristica (versione Peter Singer in particolare) è effettivamente molto convincente (può esercitare un'attrattiva irresistibile su chi pratica la Scienza Economica Contemporanea, che è fondata su questa dottrina morale :)).

Un brano:
The utilitarian position on animals, most commonly associated with Peter Singer and popularly, though erroneously, referred to as an animal rights position, is actually quite distinct. Here the moral significance of the claims of animals depends on what other morally significant competing claims might be in play in any given situation. While the equal interests of all morally considerable beings are considered equally, the practices in question may end up violating or frustrating some interests but would not be considered morally wrong if, when all equal interests are considered, more of these interests are satisfied than frustrated. For utilitarians like Singer, what matters are the strength and nature of interests, not whose interests these are. So, if the only options available in order to save the life of one morally considerable being is to cause harm, but not death, to another morally considerable being, then according to a utilitarian position, causing this harm may be morally justifiable. Similarly, if there are two courses of action, one which causes extreme amounts of suffering and ultimate death, and one which causes much less suffering and painless death, then the latter would be morally preferable to the former.

Consider factory farming, the most common method used to convert animal bodies into relatively inexpensive food in industrialized societies today. An estimated 8 billion animals in the United States are born, confined, biologically manipulated, transported and ultimately slaughtered each year so that humans can consume them. The conditions in which these animals are raised and the method of slaughter causes vast amounts of suffering. (See, for example, Mason and Singer 1990.) Given that animals suffer under such conditions and assuming that suffering is not in their interests, then the practice of factory farming would only be morally justifiable if its abolition were to cause greater suffering or a greater amount of interest frustration. Certainly humans who take pleasure in eating animals will find it harder to satisfy these interests in the absence of factory farms; it may cost more and require more effort to obtain animal products. The factory farmers, and the industries that support factory farming, will also have certain interests frustrated if factory farming were to be abolished. How much interest frustration and interest satisfaction would be associated with the end to factory farming is largely an empirical question. But utilitarians are not making unreasonable predictions when they argue that on balance the suffering and interest frustration that animals experience in modern day meat production is greater than the suffering that humans would endure if they had to alter their current practices.

Importantly, the utilitarian argument for the moral significance of animal suffering in meat production is not an argument for vegetarianism. If an animal lived a happy life and was painlessly killed and then eaten by people who would otherwise suffer hunger or malnutrition by not eating the animal, then painlessly killing and eating the animal would be the morally justified thing to do. In many parts of the world where economic, cultural, or climate conditions make it virtually impossible for people to sustain themselves on plant based diets, killing and eating animals that previously led relatively unconstrained lives and are painlessly killed, would not be morally objectionable. The utilitarian position can thus avoid certain charges of cultural chauvinism and moralism, charges that the animal rights position apparently cannot avoid.
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da Nickognito »

This response is not unlike that of noted animal rights proponent, Tom Regan, who argues that what is important for moral consideration are not the differences between humans and non-humans but the similarities. Regan argues that because persons share with certain non-persons (which includes those humans and non-humans who have a certain level of organized cognitive function) the ability to be experiencing subject of a life and to have an individual welfare that matters to them regardless of what others might think, both deserve moral consideration. Regan argues that subjects of a life

want and prefer things, believe and feel things, recall and expect things. And all these dimensions of our life, including our pleasure and pain, our enjoyment and suffering, our satisfaction and frustration, our continued existence or our untimely death—all make a difference to the quality of our life as lived, as experienced, by us as individuals. As the same is true of … animals … they too must be viewed as the experiencing subjects of a life, with inherent value of their own. (Regan, 1985)


questa e´la mia posizione, e ho avuto anche la fortuna di parlare con Regan. La diversa sensibilita al dolore e´il punto cruciale, per cui la distinzione non si ha tra uomo e animale, ma tra alcuni animali ed altri , o virus, o quel che volete.
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da paoolino »

Quello che intendo è che se guardo alle regole e alle condotte morali delle varie comunità umane, non tutte si presentano in forma razionale.

Ad esempio per la setta dei Cristiano-Scientisti (con cui sono venuto a contatto a Boston) è eticamente giusto "curare" ogni genere di malattia dalla più alla meno grave solo con il ricorso alla preghiera e non con pratiche medico-scientifiche. Io questo lo trovo assolutamente irrazionale.

Altro esempio: quelli che per la sacralità della vita sono contrari all'eutanasia e poi però sono favorevoli alla pena di morte (e anche il viceversa: quelli contrari alla pena di morte per la sacralità della vita e poi sono favorevoli all'eutanasia)

Oppure, uscendo da aspetti spiritual-religiosi: quelli che non trovano etico il gioco d'azzardo ma accettano la speculazione finanziaria.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da Nickognito »

paoolino ha scritto:Quello che intendo è che se guardo alle regole e alle condotte morali delle varie comunità umane, non tutte si presentano in forma razionale.

Ad esempio per la setta dei Cristiano-Scientisti (con cui sono venuto a contatto a Boston) è eticamente giusto "curare" ogni genere di malattia dalla più alla meno grave solo con il ricorso alla preghiera e non con pratiche medico-scientifiche. Io questo lo trovo assolutamente irrazionale.

Altro esempio: quelli che per la sacralità della vita sono contrari all'eutanasia e poi però sono favorevoli alla pena di morte (e anche il viceversa: quelli contrari alla pena di morte per la sacralità della vita e poi sono favorevoli all'eutanasia)

Oppure, uscendo da aspetti spiritual-religiosi: quelli che non trovano etico il gioco d'azzardo ma accettano la speculazione finanziaria.
ma sono tutte scelte razionali.

scelgono di curare con la preghiera mica per istinto, ma perche´pensano che e´la preghiera a guarire.
e´razionale anche pensare che alcune uccisioni sono giuste e altre no, non per istinto, ma per delle motivazioni razionali
e lo stesso su gioco e speculazione" qualcuno potra´farlo istintivamente, ma altri danno spiegazioni razionali

Perfino decidere di agire solo seguendo l´istinto e´una decisione razionale. Non lo ´agire di istinto, ma decidere di farlo lo e´
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Re: The problems of Philosophy (Paoolino's Corner)

Messaggio da BackhandWinner »

paoolino ha scritto:Quello che intendo è che se guardo alle regole e alle condotte morali delle varie comunità umane, non tutte si presentano in forma razionale.

Ad esempio per la setta dei Cristiano-Scientisti (con cui sono venuto a contatto a Boston) è eticamente giusto "curare" ogni genere di malattia dalla più alla meno grave solo con il ricorso alla preghiera e non con pratiche medico-scientifiche. Io questo lo trovo assolutamente irrazionale.

Altro esempio: quelli che per la sacralità della vita sono contrari all'eutanasia e poi però sono favorevoli alla pena di morte (e anche il viceversa: quelli contrari alla pena di morte per la sacralità della vita e poi sono favorevoli all'eutanasia)

Oppure, uscendo da aspetti spiritual-religiosi: quelli che non trovano etico il gioco d'azzardo ma accettano la speculazione finanziaria.
Ok, paolì, ma questo è un topic dedicato alla Filosofia, e non all'Antropologia o alla Psicopatologia del pensiero magico (per fortuna). :D

Ironia a parte, in un contesto filosofico la questione etica è normativa e non descrittiva. Il che non significa che l'evidenza empirica non possa e anzi debba avere un ruolo, che sarà più o meno significativo a seconda della posizione che si assume (vedi sopra, ad esempio, la differenza tra la visione kantiana e quella utilitaristica in merito all'etica della relazione uomo-altri animali). Ma il punto è ricercare criteri fondamentali di condotta morale che siano (possibilmente) universali. Per essere tali (quest'ultimo passo dell'argomentazione è mio, forse un po' estemporaneo) devono fondarsi su elementi comuni a tutti gli uomini (o esseri razionali, o essere senzienti, perlomeno senzienti sopra una certa soglia da definire): Ragione o Sentimento, Etica Kantiana o Moral Sentiment.

Ma lasciamo un attimo da parte l'Accademia e apriamo un angolo 'Philosophy in Action'. :)
A parte i Cristiano-Scientisti ( aiuto :D ), dei quali ignoravo l'esistenza, sono curioso di capire le motivazioni di quelle tue due affermazioni 'di equivalenza':

1)tra sostenitori della pena di morte contrari all'eutanasia e sostenitori dell'eutanasia contrari alla pena di morte, equivalenza che, mi pare evidente, invece non sussiste.
Ovvero sono in disaccordo con quello che (credo) sia il tuo presupposto (formulato un po' alla buona, mi si perdoni l'approssimazione): se si ritiene che la vita di un individuo sia un bene inviolabile, allora questo deve valere in assoluto, indipendentemente dallo status dell'individuo in questione e dalla sua volontà (al tempo presente o passato);

2) equivalenza tra gioco d'azzardo e speculazione finanziaria (pur trattandosi di una cosa di rilevanza molto più spicciola e mondana) anche qui sono in disaccordo, ma sicuramente meno perché certe similitudini effettivamente non mancano. :)
Ovvero sono in disaccordo con quello che (credo) sia il tuo presupposto: l'andamento degli asset del mercato finanziario è totalmente casuale (come l'esito del lancio di un dado non truccato, o la carta estratta da una mazzo non truccato etc.).
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