koufax75 ha scritto:Bel programmino...
Il Quartetto di Tokyo è uno dei più celebri quartetti in attività (anche se hanno fatto diversi cambiamenti: del gruppo originale è rimasto soltato il violista). Il Quartetto op. 95 è un quartetto speciale: molto breve (circa 20 minuti) ma molto intenso e drammatico. L'inciso iniziale crea immediatamente l'atmosfera drammatica. Il finale è abbastanza inaspettato: si chiude in tonalità maggiore ed è molto scanzonato (soprattutto se paragonato al quarto movimento, molto agitato). Come avevo già scritto: sebbene inserito tra i quartetti del periodo centrale, il Quartetto Serioso è un pezzo a sé stante.
Sono molto affezionato al quartetto nr. 15 di Schubert. Indubbiamente, è il più difficile dell'intera produzione schubertiana: a livello tecnico, il primo violino ha dei passi molto difficili... Spesso lo vedrai impegnato in passi estremamente virtuosistici. Ma anche al violoncello vengono spesso offerte parti tematiche, soprattutto nel secondo movimento. I primi due tempi sono probabilmente i migliori: troverai drammaticità, lirismo, maestosità... Inoltre, è molto lungo: dura oltre 45 minuti, quindi è piuttosto faticoso. Tempo fa, lo lessi assieme a tre amici austriaci: arrivare alla fine fu una vera e propria impresa. Ti faccio una breve analisi armonica dell'inizio del primo tempo:
1° violino (RE), 2° violino (SI), viola (SOL): accordo di sol maggiore. Violoncello tace. CRESCENDO GRADUALE da piano a forte: sull'ultimo ottavo della seconda battuta, il violino cambia da SI a SI bemolle ed entra il violoncello; si passa da sol maggiore a sol minore. Segue un inciso con ritmo puntato (che caratterizzerà l'intero movimento) che si chiude sul quinto grado (RE).
1° violino (LA), 2° violino (FA #), viola (RE): accordo di re maggiore. Violoncello tace. CRESCENDO GRADUALE da piano a forte: sull'ultimo ottavo della seconda battuta, il violino cambia da FA# a FA naturale ed entra il violoncello; si passa da re maggiore a re minore. Segue un inciso con ritmo puntato (che caratterizzerà l'intero movimento) che si chiude sul quinto grado (LA).
Adesso Schubert ci fa una magia. I violini passano da MI/DO# a MI bemolle/Do naturale. Nel frattempo, viola e violoncello si scambiano due note (La-Fa#) con il caratteristico ritmo puntato. Si arriva così ad un accordo di settima di dominante: Primo violino su un RE lungo, secondo violino RE-DO lungo, viola tacet, violoncello breve nota puntata (LA), seguita da un FA# (sensibile di sol) lunga. CORONA (Fermata).
La settima di dominante viene risolta in un accordo di tonica... Ma come? Secondo violino, viola e violoncello preparano un tappeto armonico con un tremolo (velocissime note ribattute): su di esso, il primo violino presenterà il primo vero tema, che è caratterizzato dal ritmo precedentemente ascoltato, ma è anche molto lirico e intimo. Quando il primo violino finisce il tema, lo passa al violoncello; nel frattempo il primo violino si unisce a secondo violino e viola nel tremolo. Le prime 32 battute presentano tutti gli stati d'animo del quartetto: ritmo, lirismo, drammaticità.
Il secondo tempo è anche meraviglioso (in mi minore). Ci sono delle vette di lirismo assolutamente inarrivabili. Magari te ne parlo un'altra volta. Buon divertimento.
PS: Non conosco quel quartetto di Haydn.
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