L'infinitamente grande, e piccolo: SCIENCE BITCH!

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Janie Jones
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da Janie Jones »

Bosone di Higgs for dummies (è l'unica spiegazione alla mia portata...)

http://www.freddynietzsche.com/2012/07/ ... deo-balbi/
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floyd10
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da floyd10 »

No ma io non sono ateo eh.
Io sono agnostico.

Dispiace registrare che il disincanto del mondo porti a un tale come dire, spaesamento, di fronte a queste scoperte, e che la loro unica fonte di meraviglia sia un Ne riparliamo fra 200 anni, come a dire, vedrai che friggirospi, che ci facciamo.

Poi è effettivamente mio punto di vista che un senso l'uomo non ce lo possa trovare, in queste cose, e che possa in effetti appunto costruirci solo trappoline per se stesso, e che la meraviglia possa stare tutta nella scoperta stessa - fine a se stessa -, e prima nella ricerca di essa; ma che non può essere del resto compresa, se il modo in cui viene esposta è: ma niente paura, la fine dell'universo sarà solo tra miliardi e passa di anni, fino a che però non si troverà qualcos'altro, e se l'aspettativa è che ci servirà per fantastici progressi, che poi fra duecento anni ci troviamo sullo spazio con la terra distrutta. :lol:
Non è che vadano per forza capiti i calcoli fisici, si potrebbero dare ben altre letture, le uniche degne di tali risultati.
Ma appunto, il disincanto del mondo, con la beffa del dio della tecnica.
Eh, ma cascano le braccia, e intanto ci costruiremo l'iPad nano. Io ci berrò su, pazienza.

Peraltro non so, arriva ora un altro a dirmi che scoprire la legge di gravità serve? Avrò dato almeno quattro esami di storia della scienza, non so, per tagliare sulla discussione. :D
Ultima modifica di floyd10 il gio lug 05, 2012 7:38 pm, modificato 1 volta in totale.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
Pindaro
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da Pindaro »

floyd10 ha scritto:
Peraltro non so, arriva ora un altro a dirmi che scoprire la legge di gravità serve?
A dimostrare che non si può camminare sull'acqua.
Ecco perchè non serve.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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BackhandWinner
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da BackhandWinner »

floyd10 ha scritto:No ma io non sono ateo eh.
Io sono agnostico.

Dispiace registrare che il disincanto del mondo porti a un tale come dire, spaesamento, di fronte a queste scoperte, e che la loro unica fonte di meraviglia sia un Ne riparliamo fra 200 anni, come a dire, vedrai che friggirospi, che ci facciamo.

Poi è effettivamente mio punto di vista che un senso l'uomo non ce lo possa trovare, in queste cose, e che possa in effetti appunto costruirci solo trappoline per se stesso, e che la meraviglia possa stare tutta nella scoperta stessa - fine a se stessa -, e prima nella ricerca di essa; ma che non può essere del resto compresa, se il modo in cui viene esposta è: ma niente paura, la fine dell'universo sarà solo tra miliardi e passa di anni, fino a che però non si troverà qualcos'altro, e se l'aspettativa è che ci servirà per fantastici progressi, che poi fra duecento anni ci troviamo sullo spazio con la terra distrutta. :lol:
Non è che vadano per forza capiti i calcoli fisici, si potrebbero dare ben altre letture, le uniche degne di tali risultati.
Ma appunto, il disincanto del mondo, con la beffa del dio della tecnica.
Eh, ma cascano le braccia, e intanto ci costruiremo l'iPad nano. Io ci berrò su, pazienza.


Forse Ulisse può battere la tartaruga, ma senza conoscenza non c'è vera tartaruga e quindi Ulisse è solo la corsa e forse nella corsa perde la sua sapienza e resta il Niente, il puro Niente, Niente - scriveva Hillman - senza tartaruga e senza conoscenza fina a se stessa.
[...] IO sono laico, ma credo nell'esistenza degli dei. Esiste Bacco, Tabacco, Venere, più Minerva, Minerva figlia di Giove e Sandra, che saluto. Più la Befana
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floyd10
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da floyd10 »

Ah ecco, c'è quello che considera la finanza parte dell'economia reale. :lol:

EDIT: peraltro, non mi si scambi per un relativista, che è quello che fanno quelli somarelli come Backino.
Per confutare quelli basta fare come fece Diogene quando gli dicevano che il movimento non esisteva, a proposito della tartaruga di Zenone: basta alzarsi e cominciare a camminare.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da BackhandWinner »

floyd10 ha scritto:Ah ecco, c'è quello che considera la finanza parte dell'economia reale. :lol:

EDIT: peraltro, non mi si scambi per un relativista, che è quello che fanno quelli somarelli come Backino.
Per confutare quelli basta fare come fece Diogene quando gli dicevano che il movimento non esisteva, a proposito della tartaruga di Zenone: basta alzarsi e cominciare a camminare.
:roll:
klaus ha scritto: Ridategli il vino.
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da paoolino »

floyd10 ha scritto: Io ci berrò su, pazienza.
Chissà come avresti reagito alla notizia della scoperta della fermentazione alcolica :D
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da floyd10 »

BackhandWinner ha scritto:
floyd10 ha scritto:Ah ecco, c'è quello che considera la finanza parte dell'economia reale. :lol:

EDIT: peraltro, non mi si scambi per un relativista, che è quello che fanno quelli somarelli come Backino.
Per confutare quelli basta fare come fece Diogene quando gli dicevano che il movimento non esisteva, a proposito della tartaruga di Zenone: basta alzarsi e cominciare a camminare.
:roll:
klaus ha scritto: Ridategli il vino.
Non so, c'è qualcosa che non ho capito? Non ce la faccio ad ascoltare Guzzanti per quattro minuti a fare il simpatico su cose che ecco, via, dai, come dire, non conviene, no? Berlusconi, ad esempio, meglio.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da balbysauro »

Janie Jones ha scritto:Bosone di Higgs for dummies (è l'unica spiegazione alla mia portata...)

http://www.freddynietzsche.com/2012/07/ ... deo-balbi/
l'ho scritta io??? :o

e poi darmi del "deo", esagerata
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da Janie Jones »

balbysauro ha scritto: l'ho scritta io??? :o

e poi darmi del "deo", esagerata
C'ho messo un po' a capirla... :lol:

Ave, deo balby.
Suona bene. :D
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da klaus »

floyd10 ha scritto:Avrò dato almeno quattro esami di storia della scienza, non so, per tagliare sulla discussione. :D

c@azzo ecco perchè sai che si scrive Einstein e non Einstain :o :o :o
floyd10 ha scritto: niente via, era un discorso complicatissimo....
eh si .... mi sa anche a me.
Sarei interessato a capire le spicce conclusioni

A)Non si da La notizia
B)Non si fa la ricerca
D)Ti ridiamo il vino e si va a letto.
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floyd10
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da floyd10 »

klaus ha scritto: A)Non si da La notizia
B)Non si fa la ricerca
D)Ti ridiamo il vino e si va a letto.
floyd10 ha scritto: La particella di Dio eh, me cojoni. :D
No per carità, bene che si facciano queste scoperte scientifiche. Mi fa piacere che a qualcuno interessino, anche. Cioè mi fa piacere per loro che ci hanno lavorato, ecco. Sarebbe bello anche se io capissi cosa vuol dire. E' che secondo me hanno troppo risalto per quel che contano, ma con il solo effetto di creare combinazioni grottesche. Tipo uno che beve il cappuccino al bar mentre va al lavoro e tira due madonne sbalordito mentre legge che hanno scoperto la particella di dio, non so se mi sono spiegato.
La notizia si dà con serietà e sobrietà scientifica, senza sensazionalismo, almeno evito di andare per strada e sentire gli zotici che puzzano d'ignoranza parlarne, che mi danno noia più o meno come il barista che mi chiede se voglio il caffè macchiato, o normale.
La ricerca per me la possono fare dalla mattina alla sera, ma che vuoi che me ne freghi? Ma che domanda è?
La C) niente,
La D) è una battuta che non fa ridere,
e il discorso è per me semplicissimo. Te Klaus proprio non arriverai neanche lontanamente vicino al contestualizzarlo, e si vede dalle domande, insomma, o da quelle che pensi dovrebbero essere le conclusioni del discorso. Ci sarebbero molte più probabilità che tu capisca che cos'è il bosone di Higgs. Ma non sarebbe un problema eh, basterebbe non avere un'opinione in merito, fare le proprie cose, non so, dire che per noi non è importante, e che fra duecento anni neanche possiamo sapere se sarà importante, e che in realtà non ci interessa, neanche se andiamo a leggere su wikipedia, perché tanto è una cosa che non sappiamo contestualizzare; e non lo sanno fare neanche la maggior parte degli scienziati, perché non conoscono la storia della scienza e della filosofia, peraltro, ma questo è un altro discorso.
EDIT: del resto riguardavo alcune cose, e anche nelle indagini sull'atomo si trattava di fare esperimenti e teorizzare elementi mancanti, che sarebbero stati scoperti di lì a poco con gli strumenti adeguati, e così via. Poi chiaramente le cose diventano sempre più piccole (e gli strumenti di calcolo sempre più potenti, tra l'altro, direi - ah, i transistor -), e così nel Novecento la fisica teorica si avvantaggia, chiaramente (è un po' un bravo scolaro, fa i compiti per il giorno dopo, perché noi lo sappiamo bene, che queste cose ci serviranno tantissimo, tantissimo! :D E' bello perché a inizio Novecento in America si gasavano per la luce in casa che arrivava domani, adesso ci si gasa per una cosa che arriva fra trecento anni. Il progresso-rimbecillimento della ragione è una delle cose più gratificanti da osservare ^.^ ).

E invece niente, il bosone di Higgs è come la nazionale, anzi è più importante, perché fra duecento anni ci si faranno i bambini coi baffi.
Che poi vabbè, vogliamo parlarne parliamone, male non fa. Credo che Nickognito sia pratico, ma per quel che so io, la fisica teorica viene in primo piano nel XX secolo. Il modello della fisica classica seguiva il modello sperimentale. Newton, per dire, faceva gli esperimenti, e poi formulava la legge, teorica.
Più o meno con Einstein direi cambia tutto perché le ipotesi della fisica teorica vengono verificate solo dopo, spesso anche perché si è più avanti nella teoria. Il caso del bosone è illuminante. Anche quando lo si dimostra, la tecnica quotidiana è anni luce indietro.
Detto questo, le conquiste per la gente comune, con la fisica teorica non è che c'entrino tanto eh, ripeto, non essendo minimamente questo il punto della discussione, ma neanche andandoci vicino, ma visto che interessa a Klaus. Cioè la chimica e la fisica di Newton, Pasteur, Lavoiser, Volta, Marconi, Edison, e quelli che per gradi ci hanno fatto entrare nella modernità, mi pare che si trattasse di stare lì a fare gran conti e gran prove co sti fili. Non vorrei dire uno strafalcione ora, ma credo che anche per fare un transistor, che è un bel colpettino, e di lì all'iPad si tratti di stringi stringi stringi, non ci voglia di teorizzare gli eoni al carciofo. Si trattava credo di avere un'intuizione, e andare in laboratorio, o di accendere una luce o magnetizzare una cosa, e buttar giù due righe, e via così. Che bello, però.

La bomba atomica credo invece sia il caso più famoso di fisica teorica, perché la fissione nucleare è proprio il caso in cui si vede applicata meglio la teoria della relatività, mi sa. Einstein fu un boss totale, proprio. Un genio, cazzo. Ecco lì forse la fisica teorica ha scoperto troppo presto una cosa che gli uomini non avevano ancora la coscienza per gestire, non so, o forse il disastro prima o poi doveva arrivare. Cioè fino ad allora ci si erano fatte le lucine in casa, con la scienza. E con la deriva tecnica sì, i fucili e la prima mondiale. Teoria e pratica erano andate di pari passo, in pratica.
Con Einstein si scopre una particella che mancava, il neutrone, ma che era anche veramente grossa, e quindi niente, la spararono nei nuclei, e addio. Quello fu Fermi, che non era un genio, credo.

Non so, l'unica volta che mi viene in mente che la fisica teorica è veramente servita parecchio nel senso che è stata lei a far svoltare è stato Einstein, ma ripeto, tutto questo non era proprio il punto, ed è irrilevante, pazienza.
Forse ora si scoprirà la materia oscura, e potremo muoverci attraverso lo spazio. Sai che paranoie, che palle. #1#
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da klaus »

Sinceramente come forumista non consocevo questo tuo aspetto borioso,supponente e un pò cafone,
E' dal secondo intervento che non ne faccio più una questione di contenuti (su qualcosa, poco, ero pure d'accordo se si rivede il mio privo intervento), ma di modi (non ne miei confronti per carità) ma nei confronti dell'argomento.
Eccoti qua sin dal primo post in tema:
"La particella di Dio eh, me cojoni
Ah, scoperta la particella di Dio, boia, sai che roba! Oppure, i neutrini, dei fulmini, fium! Ora il mondo non è più come prima:
ogni sua applicazione per scopi umani sarà una cagata, una cosa che non serve a niente, in quanto umana
un giorno ci costruiremo una potentissima macchina per arricciarci i peli del cùlo
vedrai che friggirospi, che ci facciamo.
La notizia si dà con serietà e sobrietà scientifica, senza sensazionalismo, almeno evito di andare per strada e sentire gli zotici che puzzano d'ignoranza parlarne, che mi danno noia più o meno come il barista che mi chiede se voglio il caffè macchiato, o normale."

Forse non riuscirò a contestualizzare il discorso, non essendo brillante come te, ma boh mi puzza tanto di snobismo da 4 soldi.

PS Il pezzo di Max Weber l'ho trovato adatto a te.
PSS Detto questo, le conquiste per la gente comune, con la fisica teorica non è che c'entrino tanto eh, ripeto, non essendo minimamente questo il punto della discussione, ma neanche andandoci vicino, ma visto che interessa a Klaus. Cioè la chimica e la fisica di Newton, Pasteur, Lavoiser, Volta, Marconi, Edison, e quelli che per gradi ci hanno fatto entrare nella modernità, mi pare che si trattasse di stare lì a fare gran conti e gran prove co sti fili. Non vorrei dire uno strafalcione ora, ma credo che anche per fare un transistor, che è un bel colpettino, e di lì all'iPad si tratti di stringi stringi stringi, non ci voglia di teorizzare gli eoni al carciofo. Si trattava credo di avere un'intuizione, e andare in laboratorio, o di accendere una luce o magnetizzare una cosa, e buttar giù due righe, e via così. Che bello, però.

Visto comunque che la discussione rischia di inacidirsi ti lascio qui.
Buon proseguimento.
Ultima modifica di klaus il ven lug 06, 2012 9:42 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da klaus »


Madison, Wisconsin 23.5.1908 – Boston, 30.1.1991
John Bardeen

Figlio del Preside della Facoltà di Medicina dell’Università del Wisconsin, Charles Russel Bardeen, e di una artista di Brooklyn, Altea Harmer, fu un brillante studente fin da bambino e saltò dalla terza classe elementare alla High School terminandola a 15 anni, nonostante un periodo di depressione seguente alla morte della madre la cui grave malattia gli era stata tenuta nascosta.

Si iscrisse all’Università del Wisconsin in ingegneria elettrica, frequentando anche corsi extra in matematica e fisica che amava. Scelse ingegneria perché non voleva intraprendere una carriera accademica come il padre e pensava di avere così più possibilità di lavoro. Dopo un periodo di lavoro presso la Western Electric Company di Chicago che dovette lasciare a causa delle avvisaglie della crisi economica (la ‘Grande Depressione’ del 1929) si laureò (B.S.) nel 1928 e rimase all’Università come ricercatore, lavorando a problemi matematici applicati alla geofisica e alla radiazione delle antenne. In questo periodo conobbe la meccanica quantistica dal Prof. John H. Van Vleck (Nobel del 1977).

Nel 1930 il prof. Leo Peters col quale collaborava nelle ricerche in geofisica si trasferì ai laboratori della Gulf Oil Co. a Pittsburgh e lo seguì per tre anni lavorando allo sviluppo di metodiche per l’interpretazione delle rilevazioni magnetiche e gravitazionali applicate alla ricerca di giacimenti petroliferi.

Sentendosi però più attratto dalla fisica teorica si dimise nel 1933 e si trasferì all’Università di Princeton per conseguire il dottorato in fisica matematica sotto la guida di Eugene P. Wigner (Nobel del 1963) e Frederick Seitz che lo iniziarono allo studio dello stato solido.

Prima di terminare la tesi gli fu offerto un buon posto di assistente a Harvard dove rimase tre anni lavorando con John Van Vleck e Percy W. Bridgman (Nobel del 1946) sulla conduzione nei metalli ed anche sui livelli energetici dei nuclei. Nel 1936 conseguì il PhD a Princeton.

Ad Harvard era più vicino alla fidanzata Jane Maxwell, una biologa insegnante di high school vicino a Boston, che sposò nel 1938.

Dal 1938 al 1941 fu professore associato all’Università del Minnesota e durante la guerra prestò servizio civile come fisico ai Laboratori Navali della Difesa a Washington lavorando a sistemi di protezione magnetica delle navi e sommergibili da mine e siluri.

Aveva conosciuto ad Harvard William Shockley (*), appena nominato capo di un nuovo gruppo di ricerca in fisica dello stato solido ai Bell Telephone Laboratories (fondati dalla AT&T prima a New York poi trasferiti nel New Jersey), che lo chiamò offrendogli il doppio dello stipendio del Minnesota. Si trasferì senza esitazioni nel New Jersey con moglie e i tre figli nati nel frattempo.

Del gruppo faceva parte un'altra vecchia conoscenza dei tempi degli studi universitari, Walter Brattain (**), amico e anche compagno sui campi da golf dove trascorrevano i fine settimana.

I due formarono un team affiatato con Brattain che effettuava gli esperimenti e Bardeen che elaborava le teorie.

Nel 1947 Schockley espose ai due un suo problema: perché un amplificatore che aveva ideato, basato su un cristallo di silicio poi sostituito con germanio, non funzionava? Bardeen riprese i suoi studi del ‘30 sulla meccanica quantistica applicata ai semiconduttori e capì che il problema stava nel comportamento degli elettroni alla superficie del cristallo ed era questo che andava controllato.Il 23 dicembre 1947 la coppia costruì il primo transistor a punto di contatto.

L’ambiente del laboratorio tuttavia peggiorò; Shockley che era il capo si risentì per essere stato escluso dall’invenzione (e dal brevetto) e continuò le ricerche da solo, sviluppando il più stabile transistor a giunzione (o ‘a sandwich’). Inoltre escluse Bardeen da ulteriori ricerche in quel campo e praticamente lo costrinse a cercarsi un nuovo lavoro che gli fu offerto nel 1951 dal suo amico Fred Seitz all’Università dell’Illinois a Urbana come Professore di Fisica e Ingegneria elettrica.

Qui poteva organizzare la sua ricerca come voleva e decise di occuparsi di superconduttività.

Nel 1956, mentre preparava la colazione ebbe dalla radio la notizia che gli era stato assegnato il Premio Nobel per la Fisica, insieme a Walter H. Brattain e William Shockley per “gli studi sui semiconduttori e la scoperta dell’effetto transistor”.

La cerimonia a Stoccolma fu tormentata, la lavanderia rovinò la camicia bianca di gala di Bardeen che la ebbe in prestito da Brattain, Schockley stava appartato finchè ad una cena con amici svedesi fu invitato ad unirsi e i tre finalmente poterono rievocare i tempi della loro collaborazione ed amicizia. Bardeen aveva portato alla cerimonia solo uno dei figli e fu rimproverato per questo dal Re Gustavo VI, ma gli assicurò che ‘la prossima volta’ avrebbe portato l’intera famiglia!

Nel 1957 insieme ai suoi due studenti Leon N. Cooper e John R. Schrieffer propose la prima soddisfacente spiegazione della superconduttività (ora nota come teoria BCS) dopo la sua scoperta nel 1908.

Per questo ebbe il Premio Nobel del 1972 insieme a Cooper e Schrieffer, e divenne l’unico finora ad avere ricevuto per due volte il premio Nobel per la Fisica (Marie Curie ne ebbe uno per la Chimica e uno per la Fisica). Questa volta, come aveva promesso, portò tutti e tre i figli alla cerimonia!

Socio dell’American Physical Society , membro del Direttivo dal 1954 al 1957 e Presidente nel 1968-69, fece parte della Redazione di The Physical Review e Reviews of Modern Physics. Dal 1959 al 1962 fece parte del Comitato di Consulenza scientifica del Presidente e nel 1981-82 del Consiglio Scientifico della Casa Bianca. Fu tra i fondatori della International Union of Pure and Applied Physics e Chairman dal 1969 al 1972.

Eletto alla Accademia nazionale delle Scienze ottenne numerose medaglie e premi, tra i quali il premio Lomonosov dell’Accademia delle Scienze dell’URSS nel 1987 e la Medaglia d’Onore della IEEE nel 1971. Fu incluso dalla rivista Life tra i 100 personaggi che più hanno influenzato il 20° secolo.

Fu attivo consulente, sin dalla fondazione, della Xerox Corporation e anche della General Electric, testimoniando il suo interesse per le applicazioni tecnologiche.


A Bardeen, Brattain e Schickley fu assegnato il premio Nobel per la fisica nel 1956 per l’invenzione del transistor e per il loro contributo alla comprensione dei semiconduttori. Questo è stato il primo premio Nobel assegnato per un dispisitivo ingegneristico in quasi 50 anni.
Ultima modifica di klaus il ven lug 06, 2012 9:57 am, modificato 2 volte in totale.
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da Rosewall »

Floydino, non è che esibire qualche rudimento di filosofia della scienza compensi l'assenza di logica e il tono arrogantello da che te lo dico a fare tanto non puoi capirmi perché non hai studiato.
Potevi esprimere quel (banale) concetto in quattro righe e in maniera chiara, ma senza gli arzigogoli a quel punto sarebbe emerso che la tua invettiva antiscientista c'entrava poco col contesto (puoi quotare dove i giornali avrebbero parlato di ricadute pratiche della scoperta?).
Alla fine,se mplice mente, ti sta sul c azzo la Divulgazione (ergo potresti fare una grande carriera accademica, in Italia).

Fermi che non era un genio. :D #66#
Ultima modifica di Rosewall il ven lug 06, 2012 9:06 am, modificato 1 volta in totale.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da klaus »

Un transistor perfettamente funzionate costituito da un singolo atomo inserito in un cristallo di silicio è stato ottenuto da un gruppo di fisici dell'University of New South Wales, che descrivono la loro ricerca in un articolo pubblicato sulla rivista "Nature Nanotechnology".

Stando alla "legge di Moore", che descrive la tendenza al raddoppio dei componenti di chip ogni 18 mesi, i transistor dovrebbero raggiungere il livello di singolo atomo nel 2020 circa, ma la tecnologia appena sviluppata - dice Michelle Simmons, che ha diretto la ricerca - ciò potrebbe avvenire ben prima del previsto.

Questo non è il primo transistor monoatomico mai realizzato, ma i precedenti erano stati ottenuti per caso e la capacità di un singolo atomo di comportarsi da transistor era stata scoperta mentre i ricercatori erano intenti a studiare dispositivi a più atomi alla ricerca di quelli che funzionavano correttamente.

"Ma questo dispositivo è perfetto", dice Michelle Simmons, che ha diretto la ricerca. "Questa è la prima volta che qualcuno ha dimostrato la possibilità di controllare con un simile livello di accuratezza un singolo atomo. Il nostro gruppo ha dimostrato che è davvero possibile posizionare un atomo di fosforo in un ambiente di silicio, esattamente nel punto e nel modo che serve e collegarlo alle porte di un chip."

Il risultato è significativo - spiega Martin Fuechsle, primo autore dell'articolo - anche perché le sue caratteristiche elettroniche corrispondono esattamente alle previsioni teoriche elaborate da Gerhard Klimeck della Purdue University negli Stati Uniti e da Lloyd C. L. Hollenberg, dell'Università di Melbourne, che hanno sviluppato gli aspetti teorici del dispositivo.

I ricercatori hanno usato un microscopio a scansione tunnel (STM) per visualizzare e manipolare atomi sulla superficie del cristallo all'interno di un camera a vuoto ultra-alto. Con un processo litografico hanno modellato atomi di fosforo in dispositivi funzionali ricoprendo poi il cristallo con uno strato di idrogeno non reattivo. Quindi hanno rimosso selettivamente in regioni ben definite diversi atomi di idrogeno con la punta metallica ultrafine del microscopio, per incorporare gli atomi di fosforo nella superficie di silicio grazie a una reazione chimica controllata. Alla fine la struttura è stata incapsulata con un secondo strato di silicio e collocato il dispositivo di contatto elettrico tramite un complesso sistema di marcatori di allineamento con il chip di silicio.
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da Nickognito »

fermi stesso diceva di non essere un genio. diceva di essere olto bravo, bravissimo, ma che gli mancava quello che lui chiamava genio, che attribuiva a pochi altri fisici della storia.
sulla scienza, per quanto istintivamente la fisica nucleare sia la mia scienza preferita, in quanto quella con risvolti filosofici maggiori, e piu affascinante, ritengo come sapete che il modello di scienza ideale sia la medicina, proprio per i suoi risvolti pratici. per il resto beh , certo che anche la fisica ha enormi, e spesso immediati, vantaggi pratici ed e significativa nello sviluppo tecnologico, ma senza dubbio cio che ha quai sempre spinto il fisico a lavorare e' la scoperta di come e' fatto l universo, o almeno di come ci appare (ad esempio copernico scriveva che mica e' vero che la terra gira intorno al sole, diciamo che conviene pensare cosi' per questioni di calcolo), e che il momento storico in cui la fisica ha assunto importanza preminente e' coinciso col momento filosofico in cui nulla che non fosse scientifico era considerato avere un qualunque valore, e, certo, si aveva come una deificazione della scienza, cosa che e' in parte, ma solo in parte, rimasta.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da tuborovescio »

floyd10 ha scritto:forse il disastro prima o poi doveva arrivare
Solo nella Seconda Guerra Mondiale ci furono più di 50 milioni di morti, le bombe di Hiroshima e Nagasaki ne uccisero circa 150 mila subito e probabilmente altrettante in seguito, qual è il disastro?
floyd10 ha scritto:almeno evito di andare per strada e sentire gli zotici che puzzano d'ignoranza parlarne,
floyd tu ti gasi e parli al bar con altri gasati per una vittoria della Juve e poi ti dà fastidio che qualcuno si gasi per il bosone di higgs o per i neutrini? :D
La conoscenza è alla base di tutto, rimpiangiamo di non avere a portata di mano Democrito o Socrate (o chi per loro nel mezzo della Boemia :cry:) e poi ci lamentiamo se qualcuno è interessato alla phusis.
Ho letto tutto solo di sfuggita, devo passare a trovarti così ne parliamo che poi magari andiamo a trovare quel sovversivo prima che lo rinchiudano nello Spielberg :)
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da BackhandWinner »

tuborovescio ha scritto:
floyd10 ha scritto:almeno evito di andare per strada e sentire gli zotici che puzzano d'ignoranza parlarne,
floyd tu ti gasi e parli al bar con altri gasati per una vittoria della Juve e poi ti dà fastidio che qualcuno si gasi per il bosone di higgs o per i neutrini? :D
Mi vien da piangere. #1#
Vabbè, dai, facciamo che è lo stress da tesi, vah. :roll:

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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da paoolino »

Rosewall ha scritto:Alla fine,se mplice mente, ti sta sul c azzo la Divulgazione (ergo potresti fare una grande carriera accademica, in Italia).
Bisogna vedere quando la divulgazione sfocia nel sensazionalismo-gossip-style, perché in quel caso sta un po' sul c azzo anche a me. Secondo me l'approccio dei media al Bosone ha un po' seguito questo, quindi non posso dare a Floyd tutti i torti.

EDIT: Se qualcuno non avesse soprannominato (chissà quanto a proposito) il Bosone con l'appellativo "Particella di Dio", avremmo avuto lo stesso interesse mediatico? Io non credo.
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da klaus »

paoolino ha scritto: Bisogna vedere quando la divulgazione sfocia nel sensazionalismo-gossip-style, perché in quel caso sta un po' sul c azzo anche a me.
ma perchè la divulgazione scientifica la fanno i quotidiani (o i settimanali allegati?)
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da floyd10 »

Ma no figuriamoci, il mio non è snobismo da quattro soldi, il mio è proprio snobismo, ovviamente.
Non ho capito l'articolo lungo sulla storia del transistor, che mostra l'andare a braccetto di teoria e sperimentazione e via dicendo, ma comunque insomma, l'argomento è interessante, ma non è proprio il punto della questione. Si parla di atomi, comunque, roba visibile [EDIT: roba su cui si può lavorare mentre si avanzano teorie, ma ribadisco, per me davvero non è questo il punto della questione], e il primo transistor era stato costruito mi pare negli anni 20, poi si tratta di rimpicciolire, insomma.

E no, il punto non è che mi sta sul cazzo la divulgazione, il punto è che scoppierei a ridere in faccia anche alla maggior parte degli scienziati che hanno prodotto questa scoperta in particolare, perché sono verosimilmente degli imbecilli, ma questo non si dice, perché suona male. Ma d'altro canto, a me stanno anche sulle palle i cinegri - che sono un incrocio fra i cinesi e i negri -, che vuoi farci.
E non vedo cosa c'entri gasarsi per una vittoria della Juventus, quella sì che è una cosa importante, proprio perché le ho attribuito un valore io. E' una narrazione, come quella della scienza, senza regole ma con delle regole del tutto costruite arbitrariamente alle quali si sottosta per gioco, ma per più divertente e per me più importante, perché la sera quando vado a letto penso ancora ai quattro gol che abbiamo preso dalla Spagna. Lì un senso ce lo abbiamo messo, nella scienza non ce lo si può trovare. O almeno, vi invito, visto che finora le risposte che ho ricevuto sono state: cascano le braccia, Fermi :D , beve, scrivi un saggio: qualcuno trova un senso in queste scoperte, oltre quello che conteranno fra duecento anni o il fatto che magari ci faranno una macchina per trovargli un nuovo tumore o un nuovo navigatore? O bevo? Mia suocera, beve.

Poi attenzione, sennò vedo che la gente è sensibile: Fermi è stato un grande, grandissimo scienziato. Einstein è stato molto più bravo, molto più geniale. Proprio il genio, ecco. Fermi in particolare ha preso una squadra e ha applicato alcune delle idee di Einstein. Due grandi personaggi del ventesimo secolo in generale. Sennò poi magari non so, al prossimo post mi si mettono le faccine.

Tubo, sull'atomica. Vuoi dire che il disastro effettivo non è stato così grande? Beh, le cicatrici sono state enormi per tutti, secondo me. Ora è vero che dopo è stata sostanzialmente un freno, ma la bomba atomica mi pare quasi una sorta di olocausto, uno scempio mostruoso, la ragione che si rivolta contro se stessa - vabbè, la dialettica dell'illuminismo, insomma -. Poi magari è anche un bel monito, ma con un discreto prezzo da pagare, per il fulgidissimo uomo occidentale con lucidité.
Ultima modifica di floyd10 il ven lug 06, 2012 12:57 pm, modificato 1 volta in totale.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da floyd10 »

paoolino ha scritto:
Rosewall ha scritto:Alla fine,se mplice mente, ti sta sul c azzo la Divulgazione (ergo potresti fare una grande carriera accademica, in Italia).
Bisogna vedere quando la divulgazione sfocia nel sensazionalismo-gossip-style, perché in quel caso sta un po' sul c azzo anche a me. Secondo me l'approccio dei media al Bosone ha un po' seguito questo, quindi non posso dare a Floyd tutti i torti.
No ma io non ce l'ho tanto con i quotidiani. Io ce l'ho proprio con il mondo. E con i cinegri. E con Ezio Mauro. Con Ezio Mauro più di tutti.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da BackhandWinner »

floyd10 ha scritto: E non vedo cosa c'entri gasarsi per una vittoria della Juventus, quella sì che è una cosa importante, proprio perché le ho attribuito un valore io. E' una narrazione, come quella della scienza, senza regole ma con delle regole del tutto costruite arbitrariamente alle quali si sottosta per gioco, ma per più divertente e per me più importante, perché la sera quando vado a letto penso ancora ai quattro gol che abbiamo preso dalla Spagna. Lì un senso ce lo abbiamo messo, nella scienza non ce lo si può trovare. O almeno, vi invito, visto che finora le risposte che ho ricevuto sono state: cascano le braccia, Fermi :D , beve, scrivi un saggio:
:x
Adesso invece la risposta adatta è: mabbaffanaculo, vah. :x
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da paoolino »

floyd10 ha scritto: E con Ezio Mauro. Con Ezio Mauro più di tutti.
Bè, sì.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da sacco »

paoolino ha scritto: EDIT: Se qualcuno non avesse soprannominato (chissà quanto a proposito) il Bosone con l'appellativo "Particella di Dio", avremmo avuto lo stesso interesse mediatico? Io non credo.
nessun fisico usa questo termine per identificare la particella, semplicemente, non so come, è stata chiamata così una volta e di conseguenza i giornalisti usano questo termino ogni benedetta volta
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da sacco »

floyd10 ha scritto: Poi attenzione, sennò vedo che la gente è sensibile: Fermi è stato un grande, grandissimo scienziato. Einstein è stato molto più bravo, molto più geniale. Proprio il genio, ecco. Fermi in particolare ha preso una squadra e ha applicato alcune delle idee di Einstein. Due grandi personaggi del ventesimo secolo in generale. Sennò poi magari non so, al prossimo post mi si mettono le faccine.
bisognerebbe anche sapere un pò di quello che si parla eh....

Fermi ha fatto soprattutto tutt'altro che applicare le idee di Einstein per costruire la bomba atomica
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da floyd10 »

BackhandWinner ha scritto:
floyd10 ha scritto: E non vedo cosa c'entri gasarsi per una vittoria della Juventus, quella sì che è una cosa importante, proprio perché le ho attribuito un valore io. E' una narrazione, come quella della scienza, senza regole ma con delle regole del tutto costruite arbitrariamente alle quali si sottosta per gioco, ma per più divertente e per me più importante, perché la sera quando vado a letto penso ancora ai quattro gol che abbiamo preso dalla Spagna. Lì un senso ce lo abbiamo messo, nella scienza non ce lo si può trovare. O almeno, vi invito, visto che finora le risposte che ho ricevuto sono state: cascano le braccia, Fermi :D , beve, scrivi un saggio:
:x
Adesso invece la risposta adatta è: mabbaffanaculo, vah. :x
Eh non so, questo è un argomento molto serio, soprattutto per uno che ha studiato filosofia, dispiace una risposta così per niente stimolante.

Ma pazienza eh. Cioè, pazienza una sega, visto che invece ero venuto qua a parlarne perché speravo in un contesto stimolante, visto che se ne parli con quelli che hanno letto troppo Nietzsche e i derivatini senza proprio capirlo ti rispondono Eh sì sì, la vita non ha senso, che vuoi farci, moriremo tutti.
Se ne parli con quelli che hanno le pretese da intellettuali partecipativi ti dicono Ah, interessante, stasera leggerò l'articolo di Repubblica e sentirò il videoeditoriale di Aldo Serra, che è un nuovo incrocio di sapere.
L'unica cosa che rimane da fare è andare a parlarne al bar e farci due risate, cosa che ho fatto, e li ci si diverte sempre per davvero. In un amen si passa alla Juve e all'Inter, due belle bestemmie, e a posto, il che mi va sempre bene, ok.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da floyd10 »

sacco ha scritto:
floyd10 ha scritto: Poi attenzione, sennò vedo che la gente è sensibile: Fermi è stato un grande, grandissimo scienziato. Einstein è stato molto più bravo, molto più geniale. Proprio il genio, ecco. Fermi in particolare ha preso una squadra e ha applicato alcune delle idee di Einstein. Due grandi personaggi del ventesimo secolo in generale. Sennò poi magari non so, al prossimo post mi si mettono le faccine.
bisognerebbe anche sapere un pò di quello che si parla eh....

Fermi ha fatto soprattutto tutt'altro che applicare le idee di Einstein per costruire la bomba atomica
Va benissimo, mi scuso.

Si può comunque dire che Einstein abbia avuto delle intuizioni astratte che hanno cambiato il corso delle scienze in misura sensibilmente maggiore rispetto a quelle di Fermi?
Insomma, che Einstein è stato non so, il più grande scienziato del ventesimo secolo o il secondo, e Fermi uno dei primi venti? Io questo intendevo, a spanne. Poi che abbia dato grandi contributi, non lo metto in dubbio. Che Fermi sia stato un grandissimo scienziato penso che nessuno lo metta in dubbio.
Non so peraltro perché se ne parli, ma comunque parliamone, a me interessa molto.
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da Nickognito »

fermi sosteneva che majorana era l' unico genio fisico del 900 :D
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da balbysauro »

apriamo un topic sui goat della fisica :)

Einstein è Laver (forse più McEnroe, ma lo vedo più vincente dell'americano)
Fermi è Rosewall, ha avuto una importanza enorme ma nessuno lo considera il più forte di tutti, forse neanche dei suoi contemporanei
Majorana è chiaramente Hoad
poi? :D
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da Nickognito »

heisenberg e' kramer, newton tilden
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da balbysauro »

Nickognito ha scritto:heisenberg e' kramer, newton tilden
se newton è tilden renshaw è copernico?
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da floyd10 »

Guardavo un po'. Fermi ha fatto talmente tante cose, che insomma, per quanto credo si possa continuare a dire che alcune intuizioni di Einstein hanno veramente precorso i tempi, ecco, anche Fermi era sicuramente un Boss, direi. :D
alcol ha scritto: floyd l'ubriaco dall'occhio bigio?
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da Nickognito »

balbysauro ha scritto:
Nickognito ha scritto:heisenberg e' kramer, newton tilden
se newton è tilden renshaw è copernico?
aristotele :)
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da balbysauro »

Nickognito ha scritto:
balbysauro ha scritto:
Nickognito ha scritto:heisenberg e' kramer, newton tilden
se newton è tilden renshaw è copernico?
aristotele :)

naaaaa, Aristotele è re Carlo IX di Francia
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da sacco »

floyd10 ha scritto:
sacco ha scritto:
floyd10 ha scritto: Poi attenzione, sennò vedo che la gente è sensibile: Fermi è stato un grande, grandissimo scienziato. Einstein è stato molto più bravo, molto più geniale. Proprio il genio, ecco. Fermi in particolare ha preso una squadra e ha applicato alcune delle idee di Einstein. Due grandi personaggi del ventesimo secolo in generale. Sennò poi magari non so, al prossimo post mi si mettono le faccine.
bisognerebbe anche sapere un pò di quello che si parla eh....

Fermi ha fatto soprattutto tutt'altro che applicare le idee di Einstein per costruire la bomba atomica
Va benissimo, mi scuso.

Si può comunque dire che Einstein abbia avuto delle intuizioni astratte che hanno cambiato il corso delle scienze in misura sensibilmente maggiore rispetto a quelle di Fermi?
Insomma, che Einstein è stato non so, il più grande scienziato del ventesimo secolo o il secondo, e Fermi uno dei primi venti? Io questo intendevo, a spanne. Poi che abbia dato grandi contributi, non lo metto in dubbio. Che Fermi sia stato un grandissimo scienziato penso che nessuno lo metta in dubbio.
Non so peraltro perché se ne parli, ma comunque parliamone, a me interessa molto.
Einstein è stato praticamente l'unico a sviluppare una teoria praticamente da solo (la relatività generale, che è la teoria della gravitazione), penso che si definire come il più grande, anche perchè ha dato moltissimi contributi in anche altri campi della fisica (il nobel lo prese per l'effetto fotoelettrico, non per la relatività)

Fermi potrebbe stare tra i primi venti, sì, anche se è un pò difficile fare classifiche :D
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da floyd10 »

Chiaramente, per tornare un momento seri, siccome mi dispiace sempre molto dire càzzate e inesattezze, fare un paragone tra Fermi e Einstein mi ha portato a sminuire gli apporti del primo al mondo della scienza, che non è che non si conoscano - basta aprire la pagina wiki -, e quindi mi scuso.
Ma Fermi non è stato solo uno dei più grandi scienziati del ventesimo secolo, è stato forse anche qualcosa di più.
Ciò che mi interessava in quel discorso lì sopra era mettere in evidenza lo scarto introdotto da Einstein, con il quale direi la fisica teorica viene messa al centro.
Einstein segna una tendenza, in qualche modo, mi sembra, da profano. Perciò usavo la parola genio, una volta tanto.

EDIT: sì, grazie Sacco. Sì sì, fare le classifiche non ha senso, era tanto per capirsi, per dire che Einstein fa effettivamente qualcosa di diverso, ecco. :)
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da dsdifr »

Maxwell, cazzo, Maxwell. Non è fisica quantistica ma almeno citarlo.. :)
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Re: L'infinitamente grande, l'infinitamente piccolo

Messaggio da Nickognito »

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