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chiaky
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da chiaky »

Nickognito ha scritto:Sinceramente non ho mai trovato nessuno che mi dicesse qualcosa in grado di farmi apprezzare l'opera. Ma non sono nemmeno un appassionato di teatro (anche se li' dipende cosa). Sicuramente nell'opera l'aspetto "teatrale" mi disturba abbastanza. E, in generale, sono proprio le parti da soprano che spesso mi disturbano l'udito. Poi ci sono anche certo cose che mi piacciono, musicalmente, ma in generale trovo le trame delle opere liriche (ma anche la maggioranza di quelle teatrali) piuttosto noiose. Intendiamoci, sempre meglio di un film di supereroi che lottano con mostri vari e vampiri, insomma :).

La musica a volte e' bella, ma non sempre bellissima, ma insomma andrebbe benissimo, il problema per me e' il contorno, soprattutto appunto le parti da soprano, per me sono proprio tonalita' disturbanti, o meglio frequenze direi, non discuto la bravura, ma le trovo troppo spiacevoli, l'effetto che mi danno e' molto simile al sentire uno che urla, o la musica a volume troppo alto. Lo trovo proprio fisicamente spiacevole, di certo e' un limite mio, ma non saprei che farci.

Il problema dell'udito peraltro lo collego spesso ai concerti, spesso il volume e' eccessivo e lo trovo assia sgradevole. Nei concerti di musica classica in grandi sale no, mi va ancora bene. Le voci acute mi danno in generale abbastanza fastidio, ma dipende appunto dal volume, se qualcuno parla piano va anche bene.
Questo è veramente bizzarro, perché invece l'emissione ad arte o "in maschera" dei cantanti lirici è proprio quanto di più lontano dal grido esista. E' una voce studiata apposta per essere lontana dal grido, mentre è la voce naturale dei cantanti pop ad essere gridata, non essendo educata. Il cantante pop quando sale in acuto non copre il passaggio e va su a voce nuda andando quindi a gridare. Il cantante lirico salendo copre la voce già dal passaggio (mi e fa nel caso delle voci acute) proprio per tenere lo stesso colore di voce che ha nel medium anche in acuto. La voce "gira" come si dice tecnicamente e quindi il suono resta bello e pastoso e quindi lontanissimo dall'urlo.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da Nick »

Ti ripeto nel verdi che ho visto finora non c'è questa volontà della spettacolarizzazione dei soprano o dei tenori.

Si, scrive ovviamente arie che esaltano le qualità dei tenori, dei soprano, anche dei bassi.
Ma lo fa sempre in modo funzionale alla storia e al dramma che deve raccontare.
E anche nel Don Giovanni ho trovato questa aderenza.
In maniera diversa è quello se si fa nelle sinfonie.

Per questo insisto che uno deve ficcarsi a piè pari nella completezza della singola opera.
Non stralciare high-ligths che comunque è puro buono.
Ultima modifica di Nick il sab dic 08, 2018 12:54 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da chiaky »

Nickognito ha scritto:Il problema dell'amplificazione per me vale anche per il teatro. E' uno dei motivi per cui preferisco il cinema. Perche' quel modo di parlare (o cantare), tutto impostato, come se dovessi sforzarti di farti capire? (mi da' piu' noia del parlato, anche perche', francamente, nel cantato la meta' delle parole non le capisco, ma almeno c'e' una melodia, insomma). Poi anche a teatro fortunatamente non e' sempre cosi', ma spesso cosi'. Non ci riesco a vedere nulla di bello in questo (mentre in un Caravaggio rispetto a una fotografia, eccome se ci vedo qualcosa di bello).

Tornando all'udito, trovo in generale gli strumenti musicali piu' piacevoli della voce umana, semplicemente. Certo, se gli strumenti sono una chitarretta e una batteria, allora una bella voce prevale anche, ma se ci metti pianoforte e orchestra, al massimo per me una voce umana dovrebbe fare un po' di contorno ogni tanto, per non disturbare. Ma anche li' poi dipende, alcuni strumenti hanno, di nuovo, per me un suono troppo acuto, diverse parti per violino (o anche flauto, a volte) le trovo piuttosto fastidiose, proprio per quel motivo.

Molte arie da tenore invece mi piacciono, anche se spesso mi danno la sensazione di volersi ebisire, del tipo 'ok, scriviamo qualcosa che solo una gran voce riesce a cantare', cosa che non mi viene mai in mente per una sinfonia, ecco. Pero' si', se non ci fossero tutti ste scene teatrali, soprani e sceneggiature pallose e lunghissime, i tenori o i baritoni li ascolterei molto volentieri :)
Nick, non voglio assolutamente che tu ti senta offeso, però ecco, se dovessi dire un soggetto che veramente non può e non deve approcciarsi all'Opera è proprio il tuo caso. Tabula rasa di teatro e tabula rasa di musica, credo non ci sia nulla da fare. Non è una colpa eh, se non ce n'è non ce n'è.

E' come il balletto classico per me. Non lo capisco e mi annoia. Tabula rasa. Non so che farci. Lo sopporto a fatica solo se è compreso dentro a un'Opera.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da chiaky »

Nick ha scritto:Ti ripeto nel verdi che ho visto finora non c'è questa volontà della spettacolarizzazione dei soprano o dei tenori.

Si scrive ovviamente arie che esaltano le qualità dei tenori, dei soprano, anche dei bassi.
Ma lo fa sempre in modo funzionale alla storia e al dramma che deve raccontare.
E anche nel Don Giovanni ho trovato questa aderenza.
In maniera diversa è quello se si fa nelle sinfonie.

Per questo insisto che uno deve ficcarsi a piè pari nella completezza della singola opera.
Non stralciare high-ligths che comunque è puro buono.
Allora, qui si apre un altro discorso che è quello degli stili musicali.
La spettacolarizzazione della scrittura e quindi delle voci risiede tipicamente nel belcanto, quindi nello stile che va da fine 700 alla prima metà dell'800 circa. Il periodo che viene, quindi, immediatamente dopo al barocco (che in musica era meno fiorito che nelle arti figurative, almeno nell'Opera. Nello strumentale di più. La voce barocca, alla fine, aveva una tessitura limitata). Ci mettiamo quindi Rossini, certo Donizetti, certo Bellini, per restare all'Italia. Li è tutto un fiorire di gorgheggi e arie di bravura. Il dramma è meno importante, l'impatto teatrale più limitato, le drammaturgie meno curate. Conta quasi solo la bravura pirotecnica del cantante. L'aria della Regina della notte ne è un esempio preclaro.
Poi arriva il romanticismo, con Verdi, e il rapporto pezzo di bravura-dramma viene ribaltato. Tutto è in funzione del dramma. Spariscono i gorgheggi e arriva un canto legato SEMPRE in linea con testo e dramma.
Successivamente nasce il cd. Verismo, con Puccini (in parte, Puccini è un romantico verista) e soprattutto con Mascagni, Giordano, Leoncavallo et similia. Qui l'aria di bravura sparisce totalmente per arrivare a un canto molto naturalistico, soggetti rurali (campagne, omicidi passionali) e musiche ad alto tasso di drammaticità.

Quindi il discorso che fate è esclusivamente legato alla musica di fine 700, inizio 800
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da Nickognito »

Chiaky Tu parli a livello musicale. Io parlo a livello di udito. È come se fai uno spettacolo di luci, il migliore di sempre. Di certo tale spettacolo, che magari usasse il sole modulandolo in modo del tutto magico in sfumature mai raggiunte dall'arte. Benissimo, ma a me la Luce sarebbe fastidio agli occhi. Preferirei una torcia puntata in viso per tre secondi. Nel pop gli acuti ce ne sono semplicemente meno a lungo. Forse ho semplicemente orecchie più sensibili, io spesso dopo un concerto ad alto volume, per dire, sto molti giorni senza sentire bene. Se passassi la giornata con un soprano che prova in una saletta, diventerei mezzo sordo. Se ascolto uccellini o grilli su un prato, no. :)


In più c'è l'effetto impostazione teatrale. Per le voci maschili per me il discorso è più banale. È come vedere un grandissimo attore recitare in un file di 4 ore in modo perfetto un film con sceneggiatura mediocre e scenografia e regia non eccezionale. In più magari su un seggiolino scomodo. L'attore è bravissimo, ma preferisco andarmi a fare un giro.

Se poi le musiche fossero sempre di Mozart, niente acuti, grande regia, sedia comoda, durata 90 minuti, e libretti di john Dante o Borges , beh, andrei tutte le settimane a vedere opera :)
Ultima modifica di Nickognito il sab dic 08, 2018 1:07 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da Nick »

Il discorso che fa. :)
Io ti ho detto che in Verdi è funzionale.

Ma anche già nel Mozart di Don Giovanni, e siamo fine 700.
Diciamo, credo, che mozart ha un senso della spettacolarizzazione in generale, e poi ha una predilezione per il buffo o il dramma giocoso.
Però già in lui vedo una volontà di aderenza tra testo musica e dramma misto a commedia che deve rappresentare.

Poi insomma io ancora ne devo mangiare pasta e fagioli.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da chiaky »

Nickognito ha scritto:Chiaky Tu parli a livello musicale. Io parlo a livello di udito. È come se fai uno spettacolo di luci, il migliore di sempre. Di certo tale spettacolo, che magari usasse il sole modulandolo in modo del tutto magico in sfumature mai raggiunte dall'arte. Benissimo, ma a me la Luce sarebbe fastidio agli occhi. Preferirei una torcia puntata in viso per tre secondi. Nel pop gli acuti ce ne sono semplicemente meno a lungo. Forse ho semplicemente orecchie più sensibili, io spesso dopo un concerto ad alto volume, per dire, sto molti giorni senza sentire bene. Se passassi la giornata con un soprano che prova in una saletta, diventerei mezzo sordo. Se ascolto uccellini o grilli su un prato, no. :)


In più c'è l'effetto impostazione teatrale. Per le voci maschili per me il discorso è più banale. È come vedere un grandissimo attore recitare in un file di 4 ore in modo perfetto un film con sceneggiatura mediocre e scenografia e regia non eccezionale. In più magari su un seggiolino scomodo. L'attore è bravissimo, ma preferisco andarmi a fare un giro.

Se poi le musiche fossero sempre di Mozart, niente acuti, grande regia, sedia comoda, durata 90 minuti, e libretti di john Dante o Borges , beh, andrei tutte le settimane a vedere opera :)
L'opera senza acuti e che dura 90 minuti non è l'opera. Vatti a vedere Biagio Antonacci. :D
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da Pindaro »

chiaky ha scritto:
PINDARO ha scritto:Niente, ancora l'opera non mi entra.
Prima o poi l'affronterò.
:)
Hai dato una occhiata alla inaugurazione della Scala di ieri?
No. Di proposito.
Ho lo stessa idiosincresia sviscerata da nickognito.
Non si tratta di timore reverenziale ma di mancanza quasi completa di empatia.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da chiaky »

PINDARO ha scritto:
chiaky ha scritto:
PINDARO ha scritto:Niente, ancora l'opera non mi entra.
Prima o poi l'affronterò.
:)
Hai dato una occhiata alla inaugurazione della Scala di ieri?
No. Di proposito.
Ho lo stessa idiosincresia sviscerata da nickognito.
Non si tratta di timore reverenziale ma di mancanza quasi completa di empatia.
Si ma lui è proprio tabula rasa. Tu forse un tentativo lo potresti fare
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da Nick »

Secondo me anche Pindaro ma più per un problema di linguaggio e di abbigliamento :D non solo degli artisti.
Diciamo per tutto l'insieme lo vedrei più tra i manifestanti fuori dal teatro a tirare uova.

Certo se si dovesse innamorare di una cerbiatta, come le chiama Bhw, che suona il controfagotto all'opera di Roma allora...
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da rob »

Dal momento che non si è iscritti al Conservatorio o si sta studiando musicologia, ciascuno ha il pieno diritto di approcciare ad un genere, uno stile o una forma espressiva in maniera del tutto personale.
Il canto lirico può essere piacevolmente fruito anche nell'ambito della liederistica nelle sue varie articolazioni nazionali o nella musica sacra, non necessariamente nell'ambito dell'opera in musica.
Per esempio questa composizione di Stravinsky per contralto e basso solisti, coro e orchestra scritta quando questo genio si avviava verso gli ottantacinque anni di vita, è un gioiello (1965-1966):

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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da rob »

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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da Nick »

Si ma io non volevo parlare da musicologo, che non sono.

Parlavo appunto di istintiva reazione ad un linguaggio, inteso tutto, nello stile nel modo di rappresentare una cosa, che potrebbe risultarci lontano, distante.
E quindi sin dall'approccio si può essere refrattari.

Qua nessuno parla da musicologo.
Lo stesso chiaky, anche se lavora nel campo, parla da ascoltatore e fruitore.
Ed ognuno mette le sue conoscenze, esperienze, preferenze, i suoi pensieri.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da rob »

Nick ha scritto:Si ma io non volevo parlare da musicologo, che non sono.

Parlavo appunto di istintiva reazione ad un linguaggio che potrebbe risultarci lontano, distante.
E quindi sin dall'approccio si può essere refrattari.

Qua nessuno parla da musicologo.
Lo stesso chiaky, anche se lavora nel campo, parla da ascoltatore e fruitore.
Ed ognuno mette le sue conoscenze, esperienze.
È palese che non mi riferivo a te. Il messaggio è che il canto lirico presenta molteplici forme compositive.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da Nick »

Si e magari alcuni si approccerebbero meglio.

Rimane che quando uno dice mi piace la lirica non può prescindere dalla fase storica in cui essa si è particolarmente espressa.
Poi può avere le sue preferenze.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da rob »

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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da Nick »

Queste più che opera sono composizioni per canto lirico.

A parte che sono belle, ma sicuramente facilitano l'approccio.
Ma anche singole arie tratte dall'opera sono un approccio più facile, chi non ha mai ascoltato nessun dorma o papageno? E a chi non piace?, per quanto musicalmente sono diverse da queste che hai postato che sono ancora più vicine al contemporaneo in particolare a chi è abituato ad ascoltare musica del novecento di qualità, jazz certo rock ed ha già approcciato alla musica classica.
Io mi riferivo al discorso opera nell'insieme, fatto di trama scenografia teatro e a quel periodo storico musicale.
Ultima modifica di Nick il sab dic 08, 2018 3:04 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da chiaky »

Nick ha scritto:Si ma io non volevo parlare da musicologo, che non sono.

Parlavo appunto di istintiva reazione ad un linguaggio, inteso tutto, nello stile nel modo di rappresentare una cosa, che potrebbe risultarci lontano, distante.
E quindi sin dall'approccio si può essere refrattari.

Qua nessuno parla da musicologo.
Lo stesso chiaky, anche se lavora nel campo, parla da ascoltatore e fruitore.
Ed ognuno mette le sue conoscenze, esperienze, preferenze, i suoi pensieri.
Lo faccio di proposito, perché ancor prima che addetto ai lavori, sono appassionato e ascoltatore. E poi credo che mettermi a parlare in maniera troppo tecnica in un forum non dedicato risulterebbe forse incomprensibile.
Comunque si, la voce lirica può essere conosciuta anche al di fuori dell'opera. I lied, appunto, l'oratorio e la musica sacra e anche la musica da camera italiana. Metto un esempio. Un'aria da camera di Francesco Paolo Tosti, forse il più importante compositore di questo genere particolare, che aveva al suo attivo oltre 500 composizioni per piano e voce.
I testi erano sempre di ottima fattura e addirittura hanno collaborato con lui poeti come Fogazzaro e D'annunzio.

Qui metto malia, bellissimo e romantica romanza:
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da rob »

Nick ha scritto:Queste più che opera sono composizioni per canto lirico.

A parte che sono belle, ma sicuramente facilitano l'approccio.
Ma anche singole arie tratte dall'opera sono un approccio più facile, chi non ha mai ascoltato nessun dorma o papageno? E a chi non piace?, per quanto musicalmente sono diverse da queste che hai postato che sono ancora più vicine al contemporaneo in particolare a chi è abituato ad ascoltare musica del novecento di qualità, jazz certo rock ed ha già approcciato alla musica classica.
Io mi riferivo al discorso opera nell'insieme, fatto di trama scenografia teatro e a quel periodo storico musicale.
Non è opera e quindi non è teatro musicale; possono essere composizioni per voce solista e (piccola) orchestra (Ravel, Stravinsky) o per voce e pianoforte (Ives).

https://www.flaminioonline.it/Guide/Rav ... oemes.html

https://www.flaminioonline.it/Biografie ... zioni.html

https://www.raiplayradio.it/programmi/l ... 95a3f886/2
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da chiaky »

Sull'opera e sulla sua fruizione, altro tema da affrontare è il suo successo planetario.
L'Opera è arte prettamente italiana, tedesca, russa, francese e poco altro. Eppure è amata in tutto il mondo. Puccini o Verdi sono ascoltati e rappresentati in Australia, cina, Giappone, Stati Uniti, Alaska, Oman, Marocco allo stesso modo e ascoltati con lo stesso entusiasmo.
Non capiscono il libretto (in questo caso in Italiano), spesso non comprendono le vicende storiche...che ne sanno in Giappone e in Oman di Attila o del risorgimento italiano Verdiano o ancora del verismo siculo di Cavalleria Rusticana? Eppure impazziscono. Questo significa che attuale o no non ha importanza. E' la forza impressionante di questa musica e della sua rappresentazione scenica che fa la differenza.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da Nick »

Si che è il primo approccio positivo che ho avuto io quando ti ho raccontato del Parsifal, di cui sapevo giusto la trama.

Deve piacerti ed impressionarti quel tipo di spettacolo, e questo aiuta ad eliminare lo scarto la distanza la lontananza con il linguaggio di cui dicevo prima.
Mi ha impressionato.
Da allora volevo approfondire ed andare avanti, ora sto cercando di farlo.
Ultima modifica di Nick il sab dic 08, 2018 3:39 pm, modificato 1 volta in totale.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da Pindaro »

rob ha scritto: Per esempio questa composizione di Stravinsky per contralto e basso solisti, coro e orchestra scritta quando questo genio si avviava verso gli ottantacinque anni di vita, è un gioiello (1965-1966):

rob ha scritto:
rob ha scritto:

Ecco, queste sono meraviglie.
Bravo Rob. :oops:
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da Pindaro »

Nick ha scritto:Secondo me anche Pindaro ma più per un problema di linguaggio e di abbigliamento :D non solo degli artisti.
Diciamo per tutto l'insieme lo vedrei più tra i manifestanti fuori dal teatro a tirare uova.

Certo se si dovesse innamorare di una cerbiatta, come le chiama Bhw, che suona il controfagotto all'opera di Roma allora...
No, non tirerei le uova contro gli artisti.
Semmai contro molti che vanno a questi concerti.
Non si tratta di un problema di linguaggio e abbigliammento, ma di impatto musicale.
Certo, quel che c'è attorno in qualche modo mi rende ancor più difficile l'approcio.
Purtroppo penso, a mio parere eh, che in Italia non ci sia cultura musicale.
E chi capisce e intende di musica spesso non c'entra nulla con chi frequenta concerti.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da Nick »

Infatti i manifestanti tirano le uova al pubblico che sta entrando in teatro.

Avevo detto questo.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da BackhandWinner »

balbysauro ha scritto:
Nick ha scritto:Ci sono due modi, credo, per approcciare l'opera.

Ascoltare singole arie o ouverture, come fa e posta Balby, è quello è un fatto puramente musicale.
Chi ascolta già musica classica è orientato. Ma in generale chi ascolta musica.
Ascoltarla tutta, come sto facendo io, è lì bisogna aggiungere anche un attitudine per il teatro.
L'abitudine a vedere film vecchi aiuta.

Poi diventare esperto come chaiky è un altro discorso.
Io personalmente non lo diventerò mai nel senso meglio quel cantante di quell'altro.
Sono più interessato alla compattezza e aderenza tra musica canto e storia di ogni singola opera.
stanotte però mi sono guardato il primo atto del Flauto Magico (Nuti, Scala, 1995)
più tardi mi guardo il secondo :)
Ricordo con affetto ed emozione, a quasi 15 anni di distanza, un'esperienza estetica speciale: l'ascolto dello Zauberflote su CD, seduto su un divano con il libretto in mano (e traduzione italiana a fronte :)), con uno stereo di buona qualità (casse Bose vecchie ma molto buone).
E' opera, forma d'arte assoluta che è, evidentemente, da vedere oltre che da ascoltare. Eppure la sola (si fa per dire) combinazione di musica, trama e intreccio, e voci è abbastanza per un'esperienza memorabile. Pensa dal vivo, a teatro.
Boh, per me chi non apprezza l'opera vive a metà, è come dire 'non leggo romanzi'. :)
“True terror is to wake up one morning and discover that your high school class is running the country.” (K. Vonnegut)
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da chiaky »

BackhandWinner ha scritto:
balbysauro ha scritto:
Nick ha scritto:Ci sono due modi, credo, per approcciare l'opera.

Ascoltare singole arie o ouverture, come fa e posta Balby, è quello è un fatto puramente musicale.
Chi ascolta già musica classica è orientato. Ma in generale chi ascolta musica.
Ascoltarla tutta, come sto facendo io, è lì bisogna aggiungere anche un attitudine per il teatro.
L'abitudine a vedere film vecchi aiuta.

Poi diventare esperto come chaiky è un altro discorso.
Io personalmente non lo diventerò mai nel senso meglio quel cantante di quell'altro.
Sono più interessato alla compattezza e aderenza tra musica canto e storia di ogni singola opera.
stanotte però mi sono guardato il primo atto del Flauto Magico (Nuti, Scala, 1995)
più tardi mi guardo il secondo :)
Ricordo con affetto ed emozione, a quasi 15 anni di distanza, un'esperienza estetica speciale: l'ascolto dello Zauberflote su CD, seduto su un divano con il libretto in mano (e traduzione italiana a fronte :)), con uno stereo di buona qualità (casse Bose vecchie ma molto buone).
E' opera, forma d'arte assoluta che è, evidentemente, da vedere oltre che da ascoltare. Eppure la sola (si fa per dire) combinazione di musica, trama e intreccio, e voci è abbastanza per un'esperienza memorabile. Pensa dal vivo, a teatro.
Boh, per me chi non apprezza l'opera vive a metà, è come dire 'non leggo romanzi'. :)
Abbastanza prevedibilmente sono d'accordo.
Bellissima definizione...vive a metà come chi non legge romanzi..
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Nickognito
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da Nickognito »

Diciamo che fate di tutto per non farla apprezzare, eh, Gesù, Buddha e Socrate hanno vissuto a metà allora, mi accontenterei!
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? 9I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da chiaky »

Nickognito ha scritto:Diciamo che fate di tutto per non farla apprezzare, eh, Gesù, Buddha e Socrate hanno vissuto a metà allora, mi accontenterei!
Diciamo che ai loro tempi non esisteva proprio la musica, e si, qualcosa si sono persi.
Non riesco ad immaginarmi un mondo senza musica.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da rob »

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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da balbysauro »

che album :oops:
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da rob »

balbysauro ha scritto:che album :oops:
La locuzione "a metà" mi ha fatto venire in mente questo piccolo gioiello pop (a proposito se nell'ultima canzone ci fossero stati anche George Benson ed Al Jarreau sarebbe stata l'apoteosi...) e si intreccia bene con meticciato, altro concetto che mi piace.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da Nick »

Nero a metà mi fa ricordare l'estate 1980, si sentiva questo cassetta o lp dappertutto h24.
E l'anno dopo vaimò. E lo vidi anche in concerto dal vivo.
Nell'82 si ascoltava a manetta lp di un catanese.

Cmq non è proprio pop.
E' folk, blues e un pò di fusion.
L'album precedente che è il mio preferito era folk-blues.
Vaimò è quasi fusion.
Quel battiato era pop-rock elettronico.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da rob »

Pop in senso lato.
La matrice blues è predominante; ci sono influenze fusion (Sotto 'O Sole sembra uscita da un disco di Jarreau magari con la chitarra di Earl Klugh o quella di Benson). Però non suona come la musica di Buddy Guy e Junior Wells e nemmeno come quella di Miles Davis o dei Return To Forever.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da Nick »

rob ha scritto:Pop in senso lato.
La matrice blues è predominante; ci sono influenze fusion (Sotto 'O Sole sembra uscita da un disco di Jarreau magari con la chitarra di Earl Klugh o quella di Benson). Però non suona come la musica di Buddy Guy e Junior Wells e nemmeno come quella di Miles Davis o dei Return To Forever.
Si.
Infatti ho detto quasi fusion, cmq poi suoneranno con lui Corea (Return e Miles) e Shorter (miles e weather).
Ci sono troppe sonorità, e chiari riferimenti, per considerarlo pop come i pooh o baglioni o madonna.
Pop nel senso che è un disco di largo consumo, nato per avere largo successo e che si avvicina ad un pubblico pop.

E la stessa cosa battiato che nelle intenzioni e nel risultato finale è anche più pop, infatti lo definisco pop-rock, ma sotto c'è new-wave anche punk-rock.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da chiaky »

Nick ha scritto:
rob ha scritto:Pop in senso lato.
La matrice blues è predominante; ci sono influenze fusion (Sotto 'O Sole sembra uscita da un disco di Jarreau magari con la chitarra di Earl Klugh o quella di Benson). Però non suona come la musica di Buddy Guy e Junior Wells e nemmeno come quella di Miles Davis o dei Return To Forever.
Si.
Infatti ho detto quasi fusion, cmq poi suoneranno con lui Corea (Return e Miles) e Shorter (miles e weather).
Ci sono troppe sonorità, e chiari riferimenti, per considerarlo pop come i pooh o baglioni o madonna.
Pop nel senso che è un disco di largo consumo, nato per avere largo successo e che si avvicina ad un pubblico pop.

E la stessa cosa battiato che nelle intenzioni e nel risultato finale è anche più pop, infatti lo definisco pop-rock, ma sotto c'è new-wave anche punk-rock.
Anche un po' free jazz punk inglese. :D
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da Nick »

Che poi tra miliardi di etichette, inutili volendo ma che aiutano a capirsi a definire, credo non sia mai esistito il free jazz punk inglese. :D
Se l'è inventato lui.


EDIT.
Invece esiste. :D
https://it.wikipedia.org/wiki/Punk_jazz
Lounge Lizards avevo pure un bel Lp. Però è free jazz punk americano.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da eddie v. »

sì, va bene, ma mauro repetto?
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da balbysauro »

eddie v. ha scritto:sì, va bene, ma mauro repetto?
era bravissimo a fare i do
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da Nickognito »

Nick ha scritto:Che poi tra miliardi di etichette, inutili volendo ma che aiutano a capirsi a definire, credo non sia mai esistito il free jazz punk inglese. :D
Se l'è inventato lui.


EDIT.
Invece esiste. :D
https://it.wikipedia.org/wiki/Punk_jazz
Lounge Lizards avevo pure un bel Lp. Però è free jazz punk americano.

Credo che iniziero' ad ascoltare i Deep Turtle.
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Re: Biagio Antonacci vale Mozart? I Nirvana meglio di Bach? Passato e presente si possono paragonare?

Messaggio da Nick »

Tra l'altro non ci avevo pensato.

Il verso "Non sopporto i cori russi, la musica finto rock, la new italiana, il free jazz punk inglese e la nera africana" è auto-ironica.
Buona parte di questi suoni sono presenti nella Voce del Padrone.
Cerco un centro è una canzone free jazz punk inglese molto poppeggiato :)
Poi nell'lp c'è il finto rock, la new wave, ed anche i cori non so se russi. La nera africana non c'è.
Come d'altronde lo è, auto-ironica, "C'è chi si mette gli occhiali da sole per avere più carisma e sintomatico mistero".
Ultima modifica di Nick il dom dic 09, 2018 1:44 pm, modificato 2 volte in totale.
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