paoolino ha scritto:chiaky ha scritto:Non scherziamo.
L'unica canzone davvero eccezionale del periodo Panella è le cose che pensano.
Qualcos'altro di potabile, soprattutto i primi due album, per il resto seghe mentali a non finire.
Si apprezzi la volontà di diversificare di un artista eccelso che non voleva mai ripetersi, ma qui ci si fermi.
Non essendo l’autore dei testi, io baso il mio giudizio più sulla musica.
Qualcosa di interessante di più di una canzone da questo punto di vista c’è stato con Panella.
Dal punto di vista sperimentale si può anche gridare al miracolo, intendiamoci.
Il problema è che pare di ascoltare la musica classica contemporanea. Ovvero una gran noia mascherata da sperimentazione ed intellettualismo.
Robe comunque per pochi, pochissimi seguaci di nicchia.
Il problema stava nel fatto che Battisti, ancora capace di bellissimi squarci melodici in Don Giovanni, ma anche in parte ne "l'apparenza", ben presto si convinse completamente del lavoro di Panella e arrivò a dire che il suo intento era quello di scrivere musica che non trasmettesse nessuna emozione, e bisogna dire che ci riuscì benissimo, al punto di chiedersi, dopo album sempre più ermetici, fino all'ultimo addirittura sconcertante, dove sarebbe arrivato se fosse vissuto.
A questo punto meglio ascoltarsi anima latina, disco sperimentale ante litteram, ma almeno nell'alveo della melodia, seppur ricercata.