Game of Thrones - HBO
Re: Game of Thrones - HBO
Critiche giuste, ma esagerate Fabio.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Game of Thrones - HBO
A proposito, ma com'era che aveva fatto esplodere mezza citta' e sterminato i religiosi? Conoscevano gli esplosivi, nel mondo pseudo-medievale di GoT?fabio86 ha scritto:Cersei! Quella che per vendetta ha fatto saltare quasi mezza città...
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Game of Thrones - HBO
L'altofuoco
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
Re: Game of Thrones - HBO
Sono d'accordo su tutto con Fabio e con le reaction di Barbiexanax. Ormai siamo su livelli mediocri. Situazioni buttate là, incoerenza dei personaggi, gente che riciccia dal nulla. Trashate, di qui, pagliacciate di là. Non-morti da prendere al volo. Mah.
Re: Game of Thrones - HBO
Pitone in formissima, bravo.
Fabio le tue analisi sono attentissime e pertinenti ma non puoi pretendere che le serie tv vadano nella direzione che vuoi tu, i produttori fanno delle scelte, ovviamente gli scenari possibili possono essere migliaia, migliori o peggiori è soggettivo, ma chi decide sono loro. E il bello è anche questo, la suspance.
Però quando faccio una critichina io scherzando su qualcosa di un po' poco credibile arrivano tutti a ridere e a fare i maestrini, ora dove sono?
Fabio le tue analisi sono attentissime e pertinenti ma non puoi pretendere che le serie tv vadano nella direzione che vuoi tu, i produttori fanno delle scelte, ovviamente gli scenari possibili possono essere migliaia, migliori o peggiori è soggettivo, ma chi decide sono loro. E il bello è anche questo, la suspance.
Però quando faccio una critichina io scherzando su qualcosa di un po' poco credibile arrivano tutti a ridere e a fare i maestrini, ora dove sono?
Re: Game of Thrones - HBO
Sono certamente più dalla parte di Pitone, osservazioni ragionevoli.
L'elefante nella stanza è tutta la questione della compagnia a Nord.
1. Tyrion può lecitamente pensare, in effetti, che Cersei ascolti Jaime (non conosce nell'intimità quanto noi conosciamo): ma credere che presentare un non morto a Cersei possa farla ragionare, è del tutto irragionevole (e Cersei ce lo conferma subito, dicendo che se anche ci fossero i morti, nulla cambierebbe). Si potrebbe credere che Tyrion oramai abbia perso lucidità, nel tentativo di conciliare Dany con la volontà di non danneggiare Westeros (e quella che è, in definitiva, la sua casata), e che questo possa essere un tentativo di prendere tempo: ma rimane comunque un tentativo di prendere tempo molto goffo.
2. È irragionevole che la spedizione sia guidata da Jon: al di là della naturale esigenza di tornare a Winterfell, non c'è un solo motivo (oltre a quello di avere un grande guerriero nel gruppo) per cui Jon debba andarci: non è nemmeno l'unico ad essere andato a Nord, ed anzi Tormund sarebbe molto più indicato, ed ovviamente Jon non è sacrificabile.
Non ho particolari difficoltà ad accettare il tratto di fiume percorso da Jaime e Bron (al di là delle condizioni idrodinamiche di una corazza in acqua: sicuramente meno impegnative delle condizioni aerodinamiche del volo di un drago), e nemmeno l'incontro di Jaime con Tyrion (al di là del tema della discussione).
Una parola su Tarly: Tarly riesce ad essere al contempo conservatore ed idealista. Tradisce i Tyrrel perché li considera traditori, non tanto per essersi avvicinati ad una Targaryen, ma ad una Targaryen (lo ripete prima di morire) che ha vissuto solo nell'Est e che guida un'orda di barbari. Tarly si considera slegato dal vincolo di fedeltà ad una casata, in quanto si sente molto più legato ad un concetto, l'ideale bellico-feudale di Westeros. A suo modo di vedere e sentire (e lo possiamo credere genuino, in questo), si comporta in maniera lineare, seppure semplicistica. È incapace di sottigliezze di pensiero: e sostanzialmente ritengo che allenadosi con Cersei sapesse in definitiva che fine avrebbe fatto: ma era l'unica opzione credibile. Muore in maniera onorevole, senza però destare l'interesse di Dany. È un personaggio interessante e sfumato, secondo me: si comporta in maniera spregevole con Sam, ma in questa sua spregevolezza c'è come una virtù molto pura: seppure una virtù degradata, erosa e malata. Dice a Dickon di non sacrificarsi: ma in fondo l'avrebbe disprezzato, se non avesse fatto quello che ha fatto.
Siamo, ad ogni modo, molto (MOLTO) distanti dal mandare la serie in vacca. È un'opera con imperfezioni, ma da qui a dire che va in vacca, ce ne passa.
L'elefante nella stanza è tutta la questione della compagnia a Nord.
1. Tyrion può lecitamente pensare, in effetti, che Cersei ascolti Jaime (non conosce nell'intimità quanto noi conosciamo): ma credere che presentare un non morto a Cersei possa farla ragionare, è del tutto irragionevole (e Cersei ce lo conferma subito, dicendo che se anche ci fossero i morti, nulla cambierebbe). Si potrebbe credere che Tyrion oramai abbia perso lucidità, nel tentativo di conciliare Dany con la volontà di non danneggiare Westeros (e quella che è, in definitiva, la sua casata), e che questo possa essere un tentativo di prendere tempo: ma rimane comunque un tentativo di prendere tempo molto goffo.
2. È irragionevole che la spedizione sia guidata da Jon: al di là della naturale esigenza di tornare a Winterfell, non c'è un solo motivo (oltre a quello di avere un grande guerriero nel gruppo) per cui Jon debba andarci: non è nemmeno l'unico ad essere andato a Nord, ed anzi Tormund sarebbe molto più indicato, ed ovviamente Jon non è sacrificabile.
Non ho particolari difficoltà ad accettare il tratto di fiume percorso da Jaime e Bron (al di là delle condizioni idrodinamiche di una corazza in acqua: sicuramente meno impegnative delle condizioni aerodinamiche del volo di un drago), e nemmeno l'incontro di Jaime con Tyrion (al di là del tema della discussione).
Una parola su Tarly: Tarly riesce ad essere al contempo conservatore ed idealista. Tradisce i Tyrrel perché li considera traditori, non tanto per essersi avvicinati ad una Targaryen, ma ad una Targaryen (lo ripete prima di morire) che ha vissuto solo nell'Est e che guida un'orda di barbari. Tarly si considera slegato dal vincolo di fedeltà ad una casata, in quanto si sente molto più legato ad un concetto, l'ideale bellico-feudale di Westeros. A suo modo di vedere e sentire (e lo possiamo credere genuino, in questo), si comporta in maniera lineare, seppure semplicistica. È incapace di sottigliezze di pensiero: e sostanzialmente ritengo che allenadosi con Cersei sapesse in definitiva che fine avrebbe fatto: ma era l'unica opzione credibile. Muore in maniera onorevole, senza però destare l'interesse di Dany. È un personaggio interessante e sfumato, secondo me: si comporta in maniera spregevole con Sam, ma in questa sua spregevolezza c'è come una virtù molto pura: seppure una virtù degradata, erosa e malata. Dice a Dickon di non sacrificarsi: ma in fondo l'avrebbe disprezzato, se non avesse fatto quello che ha fatto.
Siamo, ad ogni modo, molto (MOLTO) distanti dal mandare la serie in vacca. È un'opera con imperfezioni, ma da qui a dire che va in vacca, ce ne passa.
Re: Game of Thrones - HBO
Oh, io non devo convincere nessuno.
Come voi non dovete convincere me.
Queste ultime stagioni hanno difetti evidenti, quest'ultima di più, quest'ultima puntata ancora di più.
Per voi tutto bene come prima, per me c'è un abisso.
È sempre un peccato quando una grande serie viene trattata così. Ma d'altronde non è la prima e non sarà l'ultima.
È un risvolto della medaglia della serialità.
Come voi non dovete convincere me.
Queste ultime stagioni hanno difetti evidenti, quest'ultima di più, quest'ultima puntata ancora di più.
Per voi tutto bene come prima, per me c'è un abisso.
È sempre un peccato quando una grande serie viene trattata così. Ma d'altronde non è la prima e non sarà l'ultima.
È un risvolto della medaglia della serialità.
Re: Game of Thrones - HBO
La flessione in alcuni punti c'è stata, e bisogna avere la lucidità di sottolineare quelle cose che non vanno bene: cosìccome bisogna ammettere che la serie sia stata, e lo è tuttora, ancora un magnifico spettacolo.fabio86 ha scritto:Oh, io non devo convincere nessuno.
Come voi non dovete convincere me.
Queste ultime stagioni hanno difetti evidenti, quest'ultima di più, quest'ultima puntata ancora di più.
Per voi tutto bene come prima, per me c'è un abisso.
È sempre un peccato quando una grande serie viene trattata così. Ma d'altronde non è la prima e non sarà l'ultima.
È un risvolto della medaglia della serialità.
Non si dice che Dante manda in vacca la Commedia per via del II (noiosissimo) canto del Paradiso, e non si dice che l'Iliade è una stupidaggine per via della scarsissima scorribanda di Odisseo e Diomede nel campo troiano del canto X (puro Starsky ed Hutch), e nemmeno si dice che il Chisciotte è una occasione persa per via di quegli interminabili capitoli da Novelle Esemplari nel secondo volume, e Star Wars non fa schifo per via degli Ewoks.
Naturalmente GoT non è la Commedia, non è l'Iliade e non è il Chisciotte: motivo in più per essere indulgenti.
Re: Game of Thrones - HBO
non la metterei giù così tragica per quanto riguarda l'intera serie.fabio86 ha scritto:Pitoneeeee!?
Dove seeeeeei?
E Got mi incontrò The Walking Dead. Ma neanche gli sceneggiatori della serie amc avrebbero potuto partorire una puttanata simile.
E peccato perché sono d'accordo con Gios: l'idea del team Mastino+Jorah+Jon era una potenziale figata.
Gendry buttato lì in mezzo così...vabbe'...
Il salvataggio di Jaime e Bronn..stendiamo un velo pietoso. Sia per le modalità di salvataggio in sé (riaffiorare con armatura +braccio metallico per Jaime dopo metri e metri di apnea), sia per il fatto che Daenerys ha catturato cani e porci tranne loro, a due passi da lei nel fiume.
La coerenza di Randyll Tarly, voltagabbana in un amen della casata a cui è stato fedele per secoli, per ambizioni di potere, per poi morire per una regina a cui ha giurato fedeltà l'altro ieri...
Il rapporto Sam/arcimaestro troncato così, perché sì, anche lui deve riunirsi agli altri. Poi è diventato l'erede della sua casata ora, che comodità! (Tra l'altro nella cittadella i maestri in secoli dei secoli non leggono niente, chissà che fanno tutto il giorno... Sam e Gilly in due giorni trovano: miniera di Vetro di drago, cura miracolosa per il morbo grigio, atto di annullamento del matrimonio di Rhaegar con Elia Martell e matrimonio con Lyanna Stark).
Arya ninja cambiafaccia, ha ucciso tutti i Frey a casa loro e poi si fa sgamare da Ditocorto, come un'idiota.
Poi abbiamo scoperto che è facilissimo entrare nella Fortezza Rossa. In pratica si poteva uccidere Cersei nel sonno e far finire la guerra senza spargimento di sangue, si poteva anche usare durante l'assedio di Stannis, no?
Daenerys che col nemico ormai in ginocchio, sconfitto, battuto (cit.), dopo aver professato morte e disfatta ai Lannister fino alla puntata scorsa, cambia idea per gli occhi dolci di Jon Show e invece di presentarsi semplicemente col suo esercito e i tre draghi svolazzanti fuori dalle mura di KL - e tanto basterebbe agli abitanti per fottere Cersei e aprirgli tutti i cancelli possibili e immaginabili in un nanosecondo - ha la trovata geniale dell'armistizio, per andare a combattere un esercito di non morti che si muove più lento del Prodi di Guzzanti, unica eccezione in tutta Westeros, dove le distanze sono ormai relative, che neanche Einstein (alla fine della quinta stagione, non della sesta, della quinta ripeto, l'esercito dei morti era ad Hardome, molto più vicino alla Barriera rispetto a Dragonstone, per dire...) e ha la trovata genialerrima di non usare i draghi e convincere Cersei portandole un non-morto, perché il resto dell'esercito, dotrhaki in testa non terrebbe Dragonstone, cioè il posto dove si é insediata 5 puntate fa, di nessuna utilità strategica, e anche quando stica...dopo aver abbrustolito gli zombie dell'alto, vedi quanto ci metterebbe a marciare verso sud e riprendersi il trono...(Anzi, ora che ci penso, aveva attaccato la carovana di Jaime e Tarly proprio per bruciare i viveri e prepararsi ad assediare KL...per poi cambiare idea un secondo dopo...).
Tra l'altro, viene esplicitamente detto che l'esercito di Cersei ormai è praticamente inesistente, tanto da dover ricorrere ad armate mercenarie dall'altro continente. Che aiuto ti potrà mai dare, anche lo volesse (Chi?Cersei? Ahahahahah! Infatti sta già pensando a come fotterli tutti)?
Verme grigio e gli Immacolati a Castelgranito, assediati dalle navi di Euron che fine hanno fatto?
Euron stesso, che nelle prime tre puntate sembrava Dio, uno e trino?
Theon?
Eddai su. Disastri su disatri.
Dialoghi pessimi, ormai bigino per fare recap delle stagioni passate e per dare una pallida parvenza di interazione (ho servito tuo padre...conoscevo tua madre...tuo padre era più alto...il tuo più grasso), quello tra Tyrion e Jaime ne è l'emblema: piattume unico, per un incontro atteso da anni (hai ucciso papà...l'ho fatto perché mi ha sempre odiato, uffa!) Introspezione e focus dei personaggi - vero punto di forza della serie - ormai assenti, come visto cambiano idea nel giro di una puntata in maniera incoerente e illogica (sarà l'idea degli autori di evoluzione). Personaggi come Tyrion, Varys e Ditocorto che si basavano sulla complessità e sfaccettatura sono diventati l'ombra di se stessi. Di contro Cersei, che deve sopravvivere ad ogni costo contro ogni logica per esigenze di sceneggiatura, è diventata Napoleone. Gli episodi non respirano più, tutti si muovono freneticamente senza senso.
La sceneggiatura, senza impalcatura dei libri di Martin è semplicemente crollata su sé stessa. Pace e bene.
Anche GoT finito in vacca. Ennesima serie rovinata nel corso degli anni...peccato. Delusione massima.
però si, sull'episodio in sè, quoto tutto. (anche il disprezzo per quella merda di TWD )
forse il peggior episodio della serie e una marea di forzature a mio modo di vedere assurde, in primis il fatto che danenerys non abbia preso prigionieri jamie e bronn, che tomo tomo cacchiocacchio sono scappati come se nulla fosse (lasciando perdere il lago su cui nel giro di 2 metri è pèossibile cavalcare e poi sprofondare)
Pete - The King of Swing
"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
Re: Game of Thrones - HBO
Leak della 7x06.
Re: Game of Thrones - HBO
Esatto. Però evitate spoiler fino a lunedì mattina. Fate i buoni.Gios ha scritto:Leak della 7x06.
Trall'altro puntata da 71 minuti.
Life's a bummer when you're a hummer
Re: Game of Thrones - HBO
Non credo però che debbano approfittarsi del fatto che è un fantasy.Gios ha scritto: Non ho particolari difficoltà ad accettare il tratto di fiume percorso da Jaime e Bron (al di là delle condizioni idrodinamiche di una corazza in acqua: sicuramente meno impegnative delle condizioni aerodinamiche del volo di un drago), e nemmeno l'incontro di Jaime con Tyrion (al di là del tema della discussione).
CHe il drago voli è un elemento che non è soggetto ad essere valutato come credibile in un fantasy, i draghi non esistono, non c'è un legame diretto con la realtà.
Come non è credibile che un elfo di Arda possa colpire un bersaglio a un chilometro mentre salta da un ramo all'altro, però è così. Il problema rimanendo a Tolkien è se lo fa un nano, che è un pessimo arciere.
A Westeros sono uomini, alcuni hanno abilità particolari, come la forza di Clegane o del Mastino o le abilità in battaglia di Jaimie (che continua a sopravvivere andando in guerra senza la sua principale qualità e sopravvive sempre). Per il resto sono uomini "normali" e non c'è evidenza che possano farsi metri in apnea con armature di decine di chili addo
E' una questione di credibilità relativa all'universo fantasy che è stato creato, secondo me.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Game of Thrones - HBO
Ma la furbata principale infatti non sono le doti da Acquaman di Jaime e Bronn.
È che - guarda caso - catturano tutti, Tarly padre e figlio in testa, tranne il componente più importante dell'esercito avversario.
E questi, a piedi ben bellino, se ne torna tranquillo a KL.
L'incontro di Jaime con Tyrion, aldilà dell'assurdita' di fondo della dinamica (pure passabile, se Cersei sapeva tutto e l'ha consentito ma poi si torna all'assurdità di Cersei che ha il suo nemico odiato sotto il naso e lo lascia andare e venire, incoerente al massimo col personaggio, insomma la matrioska delle assurdità, ne superi una e ne spuntano altre due ), è semplicemente brutto, sciatto e scritto male, come la maggior parte dei dialoghi di questa stagione.
È che - guarda caso - catturano tutti, Tarly padre e figlio in testa, tranne il componente più importante dell'esercito avversario.
E questi, a piedi ben bellino, se ne torna tranquillo a KL.
L'incontro di Jaime con Tyrion, aldilà dell'assurdita' di fondo della dinamica (pure passabile, se Cersei sapeva tutto e l'ha consentito ma poi si torna all'assurdità di Cersei che ha il suo nemico odiato sotto il naso e lo lascia andare e venire, incoerente al massimo col personaggio, insomma la matrioska delle assurdità, ne superi una e ne spuntano altre due ), è semplicemente brutto, sciatto e scritto male, come la maggior parte dei dialoghi di questa stagione.
Re: Game of Thrones - HBO
Fabio il motivo è perchè lo credono morto proprio perchè si apsettano che nel caso riemergano nei pressi di dove sono caduti in acqua. Invece riemergono a metri di distanza.fabio86 ha scritto:Ma la furbata principale infatti non sono le doti da Acquaman di Jaime e Bronn.
È che - guarda caso - catturano tutti, Tarly padre e figlio in testa, tranne il componente più importante dell'esercito avversario.
E questi, a piedi ben bellino, se ne torna tranquillo a KL.
L'incontro di Jaime con Tyrion, aldilà dell'assurdita' di fondo della dinamica (pure passabile, se Cersei sapeva tutto e l'ha consentito ma poi si torna all'assurdità di Cersei che ha il suo nemico odiato sotto il naso e lo lascia andare e venire, incoerente al massimo col personaggio, insomma la matrioska delle assurdità, ne superi una e ne spuntano altre due ), è semplicemente brutto, sciatto e scritto male, come la maggior parte dei dialoghi di questa stagione.
E' una forzatura nella sceneggiatura.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Game of Thrones - HBO
Ottima osservazione, molto corretta, e che sottolineo: ci deve essere coerenza narrativa all'interno delle regole che ti sei posto (i.e. non morti o draghi).NNick87 ha scritto:Non credo però che debbano approfittarsi del fatto che è un fantasy.Gios ha scritto: Non ho particolari difficoltà ad accettare il tratto di fiume percorso da Jaime e Bron (al di là delle condizioni idrodinamiche di una corazza in acqua: sicuramente meno impegnative delle condizioni aerodinamiche del volo di un drago), e nemmeno l'incontro di Jaime con Tyrion (al di là del tema della discussione).
CHe il drago voli è un elemento che non è soggetto ad essere valutato come credibile in un fantasy, i draghi non esistono, non c'è un legame diretto con la realtà.
Come non è credibile che un elfo di Arda possa colpire un bersaglio a un chilometro mentre salta da un ramo all'altro, però è così. Il problema rimanendo a Tolkien è se lo fa un nano, che è un pessimo arciere.
A Westeros sono uomini, alcuni hanno abilità particolari, come la forza di Clegane o del Mastino o le abilità in battaglia di Jaimie (che continua a sopravvivere andando in guerra senza la sua principale qualità e sopravvive sempre). Per il resto sono uomini "normali" e non c'è evidenza che possano farsi metri in apnea con armature di decine di chili addo
E' una questione di credibilità relativa all'universo fantasy che è stato creato, secondo me.
Ma il fatto è che non faccio fatica a credere che un uomo in armatura, all'interno di una battaglia e del caos che questa comporta, ritenuto ragionevolmente annegato, possa, con l'aiuto di un altro uomo e trasportato dalla corrente, compiere un tratto di un paio di chilometri affiorando di tanto in tanto su una superficie che si immagina ingombra di cadaveri di soldati che cercavano di spegnere le fiamme da cui erano avvolti, ed altri oggetto.
Lo trovo improbabile? Sì. Molto improbabile? Anche. Accettabile? Certo, per esigenze narrative.
Re: Game of Thrones - HBO
No, questa è una falsità.fabio86 ha scritto: (...) scritto male, come la maggior parte dei dialoghi di questa stagione.
La maggior parte dei dialoghi sono stati interessanti, frizzanti, carichi quando necessario, tesi in altre occasioni, ben misurati, ed hanno tenuto conto della necessità (EVIDENTE, in questo tipo di narrativa) di fare dei brevi ma necessari spiegoni senza risultare sgradevoli, ridondanti, artificiosi.
Ultima modifica di Gios il mer ago 16, 2017 10:48 pm, modificato 1 volta in totale.
Re: Game of Thrones - HBO
Io davvero non vi capisco eh, faccio davvero fatica.
Chi ha una minima (minima) intuizione del processo narrativo (e del processo produttivo), non credo abbia difficoltà a capire quale differenza ci sia tra lo scrivere un romanzo, lo scrivere un sceneggiatura teatrale, lo scrivere e mettere in scena nel contempo una sceneggiatura teatrale, lo scrivere e rappresentare una serie tv, lo scrivere e rappresentare una stagione di GoT, e (ultimo gradino) lo scrivere, rappresentare e mettere in scena una serie intera come GoT. Ci sono maree di compromessi nel cercare di fare quadrare tre/quattro set che girano distanti fra loro, dare coerenza con le sei stagioni precedenti, equilibrare minutaggi, attori, CGI, spostamenti.
Chiaro che lo fanno per mestiere eh e dovrebbero essere il meglio nel loro lavoro, e chiaro che molte sviste imprecisioni e grossolanità non sono giustificate da quanto sopra, ma come si fa a dire "alla frutta" di un lavoro del genere, che ha (con tutte le sue debolezze) prodotto una stagione come questa che sta per concludersi?
Cioé pazienza se lo fa un ragazzino all'università su italiansubs, ma dai, qua possiamo essere meglio, dai.
Chi ha una minima (minima) intuizione del processo narrativo (e del processo produttivo), non credo abbia difficoltà a capire quale differenza ci sia tra lo scrivere un romanzo, lo scrivere un sceneggiatura teatrale, lo scrivere e mettere in scena nel contempo una sceneggiatura teatrale, lo scrivere e rappresentare una serie tv, lo scrivere e rappresentare una stagione di GoT, e (ultimo gradino) lo scrivere, rappresentare e mettere in scena una serie intera come GoT. Ci sono maree di compromessi nel cercare di fare quadrare tre/quattro set che girano distanti fra loro, dare coerenza con le sei stagioni precedenti, equilibrare minutaggi, attori, CGI, spostamenti.
Chiaro che lo fanno per mestiere eh e dovrebbero essere il meglio nel loro lavoro, e chiaro che molte sviste imprecisioni e grossolanità non sono giustificate da quanto sopra, ma come si fa a dire "alla frutta" di un lavoro del genere, che ha (con tutte le sue debolezze) prodotto una stagione come questa che sta per concludersi?
Cioé pazienza se lo fa un ragazzino all'università su italiansubs, ma dai, qua possiamo essere meglio, dai.
Re: Game of Thrones - HBO
Va be' togli "siamo alla frutta" e metti "non ci siamo".
Re: Game of Thrones - HBO
Gios vedi sopra:
Dialogo tra Jaime e Tyrion terribile, terribile. Sciatto e banale.
Ho sorvolato su Daenerys che a inizio puntata sostanzialmente dice: io non sono venuta qui per bruciarvi tutti come dice quella cattivona di Cersei. Inchinatevi o morite tutti bruciati.
Ma come si può scrivere una roba simile? Su.
Sugli altri ho già detto. (tuo padre era un nano, il tuo un ciccione...ahahahaha, andiamo insieme al nord a giocare a cacciaunnonmorto).
Se per te i dialoghi (la maggior parte) sono:fabio86 ha scritto:Oh, io non devo convincere nessuno.
Come voi non dovete convincere me.
Queste ultime stagioni hanno difetti evidenti, quest'ultima di più, quest'ultima puntata ancora di più.
Per voi tutto bene come prima, per me c'è un abisso.
È sempre un peccato quando una grande serie viene trattata così. Ma d'altronde non è la prima e non sarà l'ultima.
È un risvolto della medaglia della serialità.
Abbiamo due punti di vista inconciliabili e stiamo guardando due serie diverse.Gios ha scritto: stati interessanti, frizzanti, carichi quando necessario, tesi in altre occasioni, ben misurati, ed hanno tenuto conto della necessità (EVIDENTE, in questo tipo di narrativa) di fare dei brevi ma necessari spiegoni senza risultare sgradevoli, ridondanti, artificiosi.
Dialogo tra Jaime e Tyrion terribile, terribile. Sciatto e banale.
Ho sorvolato su Daenerys che a inizio puntata sostanzialmente dice: io non sono venuta qui per bruciarvi tutti come dice quella cattivona di Cersei. Inchinatevi o morite tutti bruciati.
Ma come si può scrivere una roba simile? Su.
Sugli altri ho già detto. (tuo padre era un nano, il tuo un ciccione...ahahahaha, andiamo insieme al nord a giocare a cacciaunnonmorto).
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Re: Game of Thrones - HBO
Più alto! Più alto!fabio86 ha scritto:(tuo padre era un nano, il tuo un ciccione...ahahahaha, andiamo insieme al nord a giocare a cacciaunnonmorto).
Ormai non lo si contiene più a Fabio
Re: Game of Thrones - HBO
fabio86 ha scritto:Abbiamo due punti di vista inconciliabili e stiamo guardando due serie diverse.
Dialogo tra Jaime e Tyrion terribile, terribile. Sciatto e banale.
Ho sorvolato su Daenerys che a inizio puntata sostanzialmente dice: io non sono venuta qui per bruciarvi tutti come dice quella cattivona di Cersei. Inchinatevi o morite tutti bruciati.
Ma come si può scrivere una roba simile? Su.
Sugli altri ho già detto. (tuo padre era un nano, il tuo un ciccione...ahahahaha, andiamo insieme al nord a giocare a cacciaunnonmorto).
Guarda, ti posso dire quello che hanno suggerito a me (se poi queste fossero le intenzioni degli autori, non so dire).
Prima vorrei fare un momento di ordine su quello che mi pare l'ordine sociopolitico di Westeros, e soprattutto su questa pretesa, per molti stucchevole, di Dany che pretende che Jon e Lannister bend the knee.
Mi pare si tratti di un mondo feudale, in cui chi detiene il Trono si trova in una posizione prossima a quella dell'imperatore nell'alto-medio Medioevo, più simile al momento ottoniano rispetto a quello degli Hohenstaufen (posta la fondamentale differenza che il Trono di Spade ha trasmissione dinastica, mentre la carica imperiale era, più o meno, elettiva). In questo modello, i rapporti tra i regni sono piuttosto variegati: da una vera e propria sovranità, a quella che si chiama suzerainetè in cui si hanno, sostanzialmente, relazioni sinallagmatiche tra il regnante e i vassalli (questo mi sembra il caso del Nord, che non a caso è un protettorato, e soprattutto di Dorne).
Ora, spero di non fare casino con i termini legali (correggetemi), ma i rapporti tra vassallo e beneficiario possono essere reali, giuridici ma anche personali. L'atto di omaggio (bend the knee) è fondamentale, perché riallaccia e ratifica (specie quando è una riparazione) quello che dovrebbe essere l'ordine giuridico che si fosse venuto a rompere attraverso un riconoscimento personale di autorità.
Dany (quantomeno in questa fase di approccio del Trono: diverso quando promette di "rompere la ruota", che sarebbe la "fase 2" del suo progetto) in questo caso si muove come un grande signore feudale. Dalla sua parte ha un riconosciuto diritto familiare di occupare il Trono, a cui serve però anche una conferma diretta affinché questo abbia un valore reale (termine non giuridico). Jon che non riconosce il giuramento dei suoi antenati dice una bestialità che farebbe crollare ogni società fondata su queste basi, specie dopo che Dany aveva riconosciuto gli errori e la crudeltà di Aerys, con una concessione formale di scuse. Quello di Dany non è un capriccio di una bambina viziata: segue quanto avrebbe suggerito un buon giurista medievale.
Arriviamo al punto, la relazione Targaryen-Lannister. Ricordiamoci cosa avviene nel momento della rivolta di Robert Baratheon: la miccia è tutto nel (supposto) rapimento di Lyanna Stark da parte di Rhaegar (sappiamo che non è stato così: punto a favore dei Targaryen). Dany non può accettare questa ribellione, ma diciamo potrebbe anche ritenerla tutto sommato onorevole (potrebbe: ma non credo, e non ho memoria della cosa). Radicalmente diversa è la posizione Lannister. Le colpe dei Lannister sono molto più gravi: in un momento in cui Lannister e Targaryen sono alleati, e nel momento di massima emergenza Targaryen, Tywin tradisce apertamente Aerys rompendo l'assedio di King's Landing (e lo fa per motivi di convenienza, non di onore, avendo compreso come la guerra si stesse muovendo in direzione favorevole per Rob) ed inoltre Jaime uccide (sotto giuramento: il buonsenso della cosa è un altro discorso) Aerys stesso.
Ora Dany si trova davanti quelle truppe Lannister, quei signori Lannister che hanno tradito la sua famiglia. Sa che il regno di Cersei (lo sa dai suoi atti, lo sa dall'avere accanto Tyrion) è principalmente fondato sulla paura. Ulteriore piccolo appunto: il rapporto signore-vassalo (oltre a non essere esattamente piramidale come abbiamo imparato a scuola, ma molto più propenso a relazioni orizzontali: ma non andiamo ad incasinarci) è bidirezionale: non è un semplice "io ordino tu obbedisci" ma un "a fronte di risorse e della tua lealtà, io ti prometto protezione e diritto" (altra cosa che Jon non ha capito: Dany non sarebbe potuta intervenire in favore del Nord, senza mettere ulteriormente a repentaglio i rapporti con Dorne e Alto Giardino, che già le si erano dichiarati fedeli).
Ora Dany avrebbe due fonti di diritto nei confronti degli uomini Lannister catturati: la forza ("lo vedete il drago qui dietro?") ed la legge ("siete stati traditori nei confronti del Trono, nel peggiore dei modi"): una condanna sommaria sarebbe pienamente giustificata. Ma Dany non fa così, dice (ed arriviamo al punto): "Chi vi dovrebbe tutelare e che è a capo del vostro clan vi ha mandato a combattere, attraverso la paura, contro un drago. Io che sono il Drago e che avrei pieno diritto di giustiziarvi (giustiziarvi, praticare giustizia. Attenzione che Dany attraverso il drago fa qualcosa di molto simile a quello che fa Ned nel primissimo episodio della serie, dando personalmente la morte a chi viene condannato) vi propongo di rientrare nel normale rapporto tra la mia casa e la vostra: ma non se non lo fate, imporrò quanto è in mio diritto e dovere fare".
Non sottovaluterei nemmeno il risvolto idealistico di Dany che, a suo modo di vedere (ma anche nel modo di vedere di Missandei, vedi il dialogo della stessa con Jon, e degli Immacolati), la stacca notevolmente da Cersei: altro discorso.
Queste insomma sono le basi di quelle due frasi, secondo me, e quello che mi hanno suggerito.
Ultima modifica di Gios il gio ago 17, 2017 9:51 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Game of Thrones - HBO
Ineccepibile.Gios ha scritto:fabio86 ha scritto:Abbiamo due punti di vista inconciliabili e stiamo guardando due serie diverse.
Dialogo tra Jaime e Tyrion terribile, terribile. Sciatto e banale.
Ho sorvolato su Daenerys che a inizio puntata sostanzialmente dice: io non sono venuta qui per bruciarvi tutti come dice quella cattivona di Cersei. Inchinatevi o morite tutti bruciati.
Ma come si può scrivere una roba simile? Su.
Sugli altri ho già detto. (tuo padre era un nano, il tuo un ciccione...ahahahaha, andiamo insieme al nord a giocare a cacciaunnonmorto).
Guarda, ti posso dire quello che hanno suggerito a me (se poi queste fossero le intenzioni degli autori, non so dire).
Prima vorrei fare un momento di ordine su quello che mi pare l'ordine sociopolitico di Westeros, e soprattutto su questa pretesa, per molti stucchevole, di Dany che pretende che Jon e Lannister bend the knee.
Mi pare si tratti di un mondo feudale, in cui chi detiene il Trono si trova in una posizione prossima a quella dell'imperatore nell'alto-medio Medioevo, più simile al momento ottoniano rispetto a quello degli Hohenstaufen (posta la fondamentale differenza che il Trono di Spade ha trasmissione dinastica, mentre la carica imperiale era, più o meno, elettiva). In questo modello, i rapporti tra i regni sono piuttosto variegati: da una vera e propria sovranità, a quella che si chiama suzerainetè in cui si hanno, sostanzialmente, relazioni sinallagmatiche tra il regnante e i vassalli (questo mi sembra il caso del Nord, che non a caso è un protettorato, e soprattutto di Dorne).
Ora, spero di non fare casino con i termini legali (correggetemi), ma i rapporti tra vassallo e beneficiario possono essere reali, giuridici ma anche personali. L'atto di omaggio (bend the knee) è fondamentale, perché riallaccia e ratifica (specie quando è una riparazione) quello che dovrebbe essere l'ordine giuridico che si fosse venuto a rompere attraverso un riconoscimento personale di autorità.
Dany (quantomeno in questa fase di approccio del Trono: diverso quando promette di "rompere la ruota", che sarebbe la "fase 2" del suo progetto) in questo caso si muove come un grande signore feudale. Dalla sua parte ha un riconosciuto diritto familiare di occupare il Trono, a cui serve però anche una conferma diretta affinché questo abbia un valore reale (termine non giuridico). Jon che non riconosce il giuramento dei suoi antenati dice una bestialità che farebbe crollare ogni società fondata su queste basi, specie dopo che Dany aveva riconosciuto gli errori e la crudeltà di Aerys, con una concessione formale di scuse. Quello di Dany non è un capriccio di una bambina viziata: segue quanto avrebbe suggerito un buon giurista medievale.
Arriviamo al punto, la relazione Targaryen-Lannister. Ricordiamoci cosa avviene nel momento della rivolta di Robert Baratheon: la miccia è tutto nel (supposto) rapimento di Lyanna Stark da parte di Rhaegar (sappiamo che non è stato così: punto a favore dei Targaryen). Dany non può accettare questa ribellione, ma diciamo potrebbe anche ritenerla tutto sommato onorevole (potrebbe: ma non credo, e non ho memoria della cosa). Radicalmente diversa è la posizione Lannister. Le colpe dei Lannister sono molto più gravi: in un momento in cui Lannister e Targaryen sono alleati, e nel momento di massima emergenza Targaryen, Tywin tradisce apertamente Aerys rompendo l'assedio di King's Landing (e lo fa per motivi di convenienza, non di onore, avendo compreso come la guerra si stesse muovendo in direzione favorevole per Rob) ed inoltre Jaime uccide (sotto giuramento: il buonsenso della cosa è un altro discorso) Aerys stesso.
Ora Dany si trova davanti quelle truppe Lannister, quei signori Lannister che hanno tradito la sua famiglia. Sa che il regno di Cersei (lo sa dai suoi atti, lo sa dall'avere accanto Tyrion) è principalmente fondato sulla paura. Ulteriore piccolo appunto: il rapporto signore-vassalo (oltre a non essere esattamente piramidale come abbiamo imparato a scuola, ma molto più propenso a relazioni orizzontali: ma non andiamo ad incasinarci) è bidirezionale: non è un semplice "io ordino tu obbedisci" ma un "a fronte di risorse e della tua alta, io ti prometto protezione e diritto" (altra cosa che Jon non ha capito: Dany non sarebbe potuta intervenire in favore del Nord, senza mettere ulteriormente a repentaglio i rapporti con Dorne e Alto Giardino, che già le si erano dichiarati fedeli).
Ora Dany avrebbe due fonti di diritto nei confronti degli uomini Lannister catturati: la forza ("lo vedete il drago qui dietro?") ed la legge ("siete stati traditori nei confronti del Trono, nel peggiore dei modi"): una condanna sommaria sarebbe pienamente giustificata. Ma Dany non fa così, dice (ed arriviamo al punto): "Chi vi dovrebbe tutelare e che è a capo del vostro clan vi ha mandato a combattere, attraverso la paura, contro un drago. Io che sono il Drago e che avrei pieno diritto di giustiziarvi (giustiziarvi, praticare giustizia. Attenzione che Dany attraverso il drago fa qualcosa di molto simile a quello che fa Ned) vi propongo di rientrare nel normale rapporto tra la mia casa e la vostra: ma non se non lo fate, imporrò quanto è in mio diritto e dovere fare".
Non sottovaluterei nemmeno il risvolto idealistico di Dany che, a suo modo di vedere (ma anche nel modo di vedere di Missandei, vedi il dialogo della stessa con Jon, e degli Immacolati), la stacca notevolmente da Cersei: altro discorso.
Queste insomma sono le basi di quelle due frasi, secondo me, e quello che mi hanno suggerito.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Game of Thrones - HBO
Andiamo a vedere il dialogo Gendry-Jon.
Un buon dialogo deve essere denso, deve dare informazioni, deve essere funzionale alla trama, deve essere brioso.
Analizziamo questo, e vediamo perché è un buon dialogo:
Il dialogo è buono perché è spiritoso: la parte comica sta ovviamente nel fatto che Gendry aveva promesso a Davos di tacere, e non ci pensa un momento per infrangere la promessa; inoltre gioca sul fatto che entrambi (Jon e Gendry) hanno l'infelice situazione di bastardi (da notare che "bastardo" per noi è un offesa, nel mondo medievale uno status, e nemmeno dei peggiori).
Il dialogo è buono perché ci dice qualcosa del temperamento di Gendry, quindi ha una funzione di approfondimento di un personaggio (e questo ci dice qualcosa anche del temperamento di Jon, ci arriviamo): è impetuoso come Robert, è coraggioso, ha un modo di relazionarsi basato sulla fiducia personale, è probabilmente un buon guerriero.
Il dialogo è buono perché è informativo: il fan hardcore sa chi sia Gendry, ma quello saltuario non l'ha ancora inquadrato, ed ha bisogno di essere aiutato: lo scambio di battute fornisce informazioni mascherandole in maniera adeguata.
Il dialogo è buono soprattutto perché tra le righe ci suggerisce qualcosa sulla paternità di Jon: mentre Gendry appare davvero come specchio del padre, Jon invece no. Ned non avrebbe accettato a cuor leggero qualcuno di sostanzialmente sconosciuto per una missione così delicata. Significativo anche quello che a te ha fatto tanto ridere: Jon dice a Gendry che Robert era più grasso (condizione transitoria: Robert quando affrontava sul Tridente Raeghar probabilmente aveva la stessa corporatura atletica di Gendry) mentre Gendry osserva qualcosa che è permanente, l'altezza. Gendry utilizza la stessa arma di Robert, il martello, mentre Jon ha la spada del suo "padre putativo" Mormont.
Il dialogo è buono perché crea un legame tra due personaggi che finora non l'avevano: si è creata subito una familiarità tra i due, data dalla loro condizione, che potrà tornare utile nei prossimi episodi.
Infine, il dialogo è buono perché giustifica la presenza di Gendry nella compagnia.
Un buon dialogo deve essere denso, deve dare informazioni, deve essere funzionale alla trama, deve essere brioso.
Analizziamo questo, e vediamo perché è un buon dialogo:
Il dialogo è buono perché è spiritoso: la parte comica sta ovviamente nel fatto che Gendry aveva promesso a Davos di tacere, e non ci pensa un momento per infrangere la promessa; inoltre gioca sul fatto che entrambi (Jon e Gendry) hanno l'infelice situazione di bastardi (da notare che "bastardo" per noi è un offesa, nel mondo medievale uno status, e nemmeno dei peggiori).
Il dialogo è buono perché ci dice qualcosa del temperamento di Gendry, quindi ha una funzione di approfondimento di un personaggio (e questo ci dice qualcosa anche del temperamento di Jon, ci arriviamo): è impetuoso come Robert, è coraggioso, ha un modo di relazionarsi basato sulla fiducia personale, è probabilmente un buon guerriero.
Il dialogo è buono perché è informativo: il fan hardcore sa chi sia Gendry, ma quello saltuario non l'ha ancora inquadrato, ed ha bisogno di essere aiutato: lo scambio di battute fornisce informazioni mascherandole in maniera adeguata.
Il dialogo è buono soprattutto perché tra le righe ci suggerisce qualcosa sulla paternità di Jon: mentre Gendry appare davvero come specchio del padre, Jon invece no. Ned non avrebbe accettato a cuor leggero qualcuno di sostanzialmente sconosciuto per una missione così delicata. Significativo anche quello che a te ha fatto tanto ridere: Jon dice a Gendry che Robert era più grasso (condizione transitoria: Robert quando affrontava sul Tridente Raeghar probabilmente aveva la stessa corporatura atletica di Gendry) mentre Gendry osserva qualcosa che è permanente, l'altezza. Gendry utilizza la stessa arma di Robert, il martello, mentre Jon ha la spada del suo "padre putativo" Mormont.
Il dialogo è buono perché crea un legame tra due personaggi che finora non l'avevano: si è creata subito una familiarità tra i due, data dalla loro condizione, che potrà tornare utile nei prossimi episodi.
Infine, il dialogo è buono perché giustifica la presenza di Gendry nella compagnia.
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Re: Game of Thrones - HBO
Vediamo se adesso Fabio si zittisceGios ha scritto: relazioni sinallagmatiche
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Game of Thrones - HBO
Mi piacerebbe un momento anche trattare dell'evoluzione che ha avuto in questa stagione Cersei. Mi pare dicessi, Fabio, che ti sembrava ridicolo di come fosse diventata tutto d'un tratto infallibile.
A questo collegherei un aspetto che mi pare molto importante, in GoT: la paternità. Tutto GoT, che si muove a cavallo di due-tre generazioni, gioca sul concetto di ereditarietà: dinastica, carismatica, personale, fattuale. Dinastica in relazione agli aspetti di diritto feudale; carismatica in relazione alla trasmissione del "genio" ("genio" che non è solo personale del "pater", ma soprattutto del "genio familiare" caratteristico del clan di appartenenza, "genio" ammirevolmente sintetizzato nell'araldica e nei motti delle casate); personale nella semplice relazione padre-figlio; fattuale in quello che accade de facto.
Ecco, in relazione alla discendenza del carisma familiare: abbiamo un bello spettro di situazioni differenti, con diverso successo di questa trasmissione, alcune felici (Robb con gli Stark, Ramsay con i Bolton) altre ambigue (Jorah con i Mormont), altre apparentemente fallimentari (Sam con i Tarly) altre fallimentari (Theon con i Greyjoy). Ad ogni modo, in tutte queste occasioni c'era una aspettative ed una esigenza, che denota come nel mondo di Westeros questo punto sia visto come un evento imprescindibile.
Ora cosa succede con i Lannister? Abbiamo tre figli di Tywin (e nipoti di Kevan): Jaime fino alla perdita della mano aveva (tra alti e bassi) raccolto una certa attitudine bellica dal padre (e dalla casata); Tyrion che (pur, volutamente, decidendo di non sfruttarla. Preferirei tralasciare il gossip sulla paternità di Tyrion, che mi sembra poco fondato, ad ora) ne raccoglie la capacità di capire l'evolversi degli eventi e delle persone (mancando però del cinismo per sfruttare la cosa, nella maggior parte dei casi). Cersei pare non avere ereditato nulla, da Tywin.
Credo alla luce di quanto emerso in queste puntate (e ce lo dice esplicitamente l'emissario della Banca di Ferro) Cersei abbia ereditato il senso politico di Tywin.
Perché c'abbiamo messo sette stagioni per capire questa cosa? Perché Cersei si è comportata spesso come una scimunita?
A me il motivo sembra evidente: i figli.
Cersei fino a questa stagione è stata zavorrata dai figli. Se andassimo a vedere tutte le frustrazioni di Cersei nelle scorse stagioni vedremmo come siano legate all'inconciliabilità tra la volontà di un certo futuro per i figlie, e la realtà che si andava a creare. Cersei di fronte alle esigenze dei figli non perde la capacità di analisi (innata), ma perde l'equilibrio sulle azioni da fare in conseguenza dell'analisi. È cieca di fronte alla idiozia di Joffrey, ed è cieca di fronte alla bonarietà di Tommen. Capisce che per motivi diversi ed opposti nessuno dei due è destinato ad essere un buon re, ma nonostante tutto non può fare altro che sostenerli, spesso in maniera goffa ed inopportuna (perché sono entrambi figli goffi ed inopportuni).
Il cambiamento in Cersei si manifesta quando prende la decisione di bruciare il Tempio di Baelor: da quel momento in poi inizia a fare l'interesse proprio. La morte di Tommen chiude definitivamente quel capitolo: da quel momento Cersei è spietata, pragmatica, essenziale, è la figlia di Tywin, anche la recitazione di Lena è cambiata: più asciutta, quasi disincantata, resa ancora più arida dai lutti. Si spiega così il coming out (supposto? Il dialogo che ha con Jaime è MOLTO interessante, ed andrebbe analizzato a parte) nei confronti di Jaime: non ci sono più figli Baratheon da proteggere, ora tutto ruota attorno all'egoismo di Cersei, alla sua brama di possedere e mantenere, al calcolo che è libera di affrontare al netto degli altri.
A questo collegherei un aspetto che mi pare molto importante, in GoT: la paternità. Tutto GoT, che si muove a cavallo di due-tre generazioni, gioca sul concetto di ereditarietà: dinastica, carismatica, personale, fattuale. Dinastica in relazione agli aspetti di diritto feudale; carismatica in relazione alla trasmissione del "genio" ("genio" che non è solo personale del "pater", ma soprattutto del "genio familiare" caratteristico del clan di appartenenza, "genio" ammirevolmente sintetizzato nell'araldica e nei motti delle casate); personale nella semplice relazione padre-figlio; fattuale in quello che accade de facto.
Ecco, in relazione alla discendenza del carisma familiare: abbiamo un bello spettro di situazioni differenti, con diverso successo di questa trasmissione, alcune felici (Robb con gli Stark, Ramsay con i Bolton) altre ambigue (Jorah con i Mormont), altre apparentemente fallimentari (Sam con i Tarly) altre fallimentari (Theon con i Greyjoy). Ad ogni modo, in tutte queste occasioni c'era una aspettative ed una esigenza, che denota come nel mondo di Westeros questo punto sia visto come un evento imprescindibile.
Ora cosa succede con i Lannister? Abbiamo tre figli di Tywin (e nipoti di Kevan): Jaime fino alla perdita della mano aveva (tra alti e bassi) raccolto una certa attitudine bellica dal padre (e dalla casata); Tyrion che (pur, volutamente, decidendo di non sfruttarla. Preferirei tralasciare il gossip sulla paternità di Tyrion, che mi sembra poco fondato, ad ora) ne raccoglie la capacità di capire l'evolversi degli eventi e delle persone (mancando però del cinismo per sfruttare la cosa, nella maggior parte dei casi). Cersei pare non avere ereditato nulla, da Tywin.
Credo alla luce di quanto emerso in queste puntate (e ce lo dice esplicitamente l'emissario della Banca di Ferro) Cersei abbia ereditato il senso politico di Tywin.
Perché c'abbiamo messo sette stagioni per capire questa cosa? Perché Cersei si è comportata spesso come una scimunita?
A me il motivo sembra evidente: i figli.
Cersei fino a questa stagione è stata zavorrata dai figli. Se andassimo a vedere tutte le frustrazioni di Cersei nelle scorse stagioni vedremmo come siano legate all'inconciliabilità tra la volontà di un certo futuro per i figlie, e la realtà che si andava a creare. Cersei di fronte alle esigenze dei figli non perde la capacità di analisi (innata), ma perde l'equilibrio sulle azioni da fare in conseguenza dell'analisi. È cieca di fronte alla idiozia di Joffrey, ed è cieca di fronte alla bonarietà di Tommen. Capisce che per motivi diversi ed opposti nessuno dei due è destinato ad essere un buon re, ma nonostante tutto non può fare altro che sostenerli, spesso in maniera goffa ed inopportuna (perché sono entrambi figli goffi ed inopportuni).
Il cambiamento in Cersei si manifesta quando prende la decisione di bruciare il Tempio di Baelor: da quel momento in poi inizia a fare l'interesse proprio. La morte di Tommen chiude definitivamente quel capitolo: da quel momento Cersei è spietata, pragmatica, essenziale, è la figlia di Tywin, anche la recitazione di Lena è cambiata: più asciutta, quasi disincantata, resa ancora più arida dai lutti. Si spiega così il coming out (supposto? Il dialogo che ha con Jaime è MOLTO interessante, ed andrebbe analizzato a parte) nei confronti di Jaime: non ci sono più figli Baratheon da proteggere, ora tutto ruota attorno all'egoismo di Cersei, alla sua brama di possedere e mantenere, al calcolo che è libera di affrontare al netto degli altri.
Re: Game of Thrones - HBO
E tutto questo ci porta a quello che sarà il finale di stagione.
Abbiamo capito che sarà, con ogni probabilità, un rendez-vous. Già pensate allo spettacolo di avere in una stessa stanza tutti quei personaggi che abbiamo imparato a conoscere in questi anni. Se prendiamo i tre che al momento stanno tirando le fila, due di questi hanno mutato in senso profondo alcune attitudini in questa stagione: Cersei e (metto sotto spoiler perché riguarda l'episodio 7x06) . Cosa accadrà in quella stanza è difficile prevedere.
Alla luce di questo trovo meno colpevole (ma ancora colpevole, ovvaimente, si poteva e si doveva fare meglio) la motivazione del viaggio a Nord di Jon e compagnia: . Come si poteva introdurre una incursione dietro le linee nemiche in maniera credibile? Non so, non faccio lo sceneggiatore di mestiere.
Mi aspetto un colpo di scena anche a Winterfell: le sorelle stanno tramando qualcosa, secondo me.
Abbiamo capito che sarà, con ogni probabilità, un rendez-vous. Già pensate allo spettacolo di avere in una stessa stanza tutti quei personaggi che abbiamo imparato a conoscere in questi anni. Se prendiamo i tre che al momento stanno tirando le fila, due di questi hanno mutato in senso profondo alcune attitudini in questa stagione: Cersei e (metto sotto spoiler perché riguarda l'episodio 7x06) . Cosa accadrà in quella stanza è difficile prevedere.
Alla luce di questo trovo meno colpevole (ma ancora colpevole, ovvaimente, si poteva e si doveva fare meglio) la motivazione del viaggio a Nord di Jon e compagnia: . Come si poteva introdurre una incursione dietro le linee nemiche in maniera credibile? Non so, non faccio lo sceneggiatore di mestiere.
Mi aspetto un colpo di scena anche a Winterfell: le sorelle stanno tramando qualcosa, secondo me.
Re: Game of Thrones - HBO
ho visto la 7 x 06, in primis perchè ho trovato un buon file in hd, secondo perchè prossimo lunedì sarò via.
Pete - The King of Swing
"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
Re: Game of Thrones - HBO
Sul rapporto tra Dany e Jon. È chiaro tutto si sta configurando per muoversi in quella direzione: reticenza iniziale, posizioni inconciliabili per motivi sostanzialmente nobili, prima intimità (la caverna), seconda empatia, frenesia. Anche molte scelte di fotografia suggeriscono questo inevitabile avvicinamento.
Ultratelefonata? Mah.
Ricordo come il ciclo di romanzi si chiami A Song of Ice and Fire: per noi è stato tradotto "Cronache", ma in realtà il termine più giusto mi pare essere "Cantico" (il Cantico biblico, per capirci, il più bell'inno d'amore mai scritto, in inglese è The Song of Songs): che ghiaccio (Jon) e fuoco (Dany), oramai prossimi alla conclusione, si tocchino, mi pare il minimo.
Però non dimentichiamoci che Jon e Dany sono, con ogni probabilità, zia e nipote (è curioso e significativo che Gendry e Dany, fateci caso, dicano, nello stesso episodio, la stessa cosa di Jon, ovvero che è "little"). Sappiamo tuttavia come questo in ottica Targaryen non abbia poi un grande valore (e sappiamo anche non lo abbia in ottica Lannister: sappiamo da questo che gli autori non avrebbero problemi a presentarci un incesto). Ma a mio parere in questi episodi c'è un motivo che scoraggia questa conclusione: la sterilità di Dany. È stata rimarcata più volte: sappiamo che non potrà avere figli, sappiamo che i draghi sono i suoi unici figli. Io credo che (sia per quanto riguarda il contesto di Westeros, ma anche nei confronti dell'aspettativa di quelle che vedremo una volta conclusa la serie), e lo dico con grande dispiacere, non sarà possibile avere Dany sul Trono alla fine, e credo che l'inevitabile innamoramento tra Dany e Jon sarà molto bello, molto intenso, ma molto breve.
Personalmente stravederei per un lieto fine con Jon e Dany che condividono il Trono, ovvio.
Ultratelefonata? Mah.
Ricordo come il ciclo di romanzi si chiami A Song of Ice and Fire: per noi è stato tradotto "Cronache", ma in realtà il termine più giusto mi pare essere "Cantico" (il Cantico biblico, per capirci, il più bell'inno d'amore mai scritto, in inglese è The Song of Songs): che ghiaccio (Jon) e fuoco (Dany), oramai prossimi alla conclusione, si tocchino, mi pare il minimo.
Però non dimentichiamoci che Jon e Dany sono, con ogni probabilità, zia e nipote (è curioso e significativo che Gendry e Dany, fateci caso, dicano, nello stesso episodio, la stessa cosa di Jon, ovvero che è "little"). Sappiamo tuttavia come questo in ottica Targaryen non abbia poi un grande valore (e sappiamo anche non lo abbia in ottica Lannister: sappiamo da questo che gli autori non avrebbero problemi a presentarci un incesto). Ma a mio parere in questi episodi c'è un motivo che scoraggia questa conclusione: la sterilità di Dany. È stata rimarcata più volte: sappiamo che non potrà avere figli, sappiamo che i draghi sono i suoi unici figli. Io credo che (sia per quanto riguarda il contesto di Westeros, ma anche nei confronti dell'aspettativa di quelle che vedremo una volta conclusa la serie), e lo dico con grande dispiacere, non sarà possibile avere Dany sul Trono alla fine, e credo che l'inevitabile innamoramento tra Dany e Jon sarà molto bello, molto intenso, ma molto breve.
Personalmente stravederei per un lieto fine con Jon e Dany che condividono il Trono, ovvio.
Re: Game of Thrones - HBO
Comunque sarebbe buona cosa non spoilerare la 7x6 almeno fino a lunedì. Non mi sembra così difficile, eddai.
- babaoriley
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Re: Game of Thrones - HBO
Tremendamente disneyano, confido nella crudeltà di MartinGios ha scritto:Personalmente stravederei per un lieto fine con Jon e Dany che condividono il Trono, ovvio.
Scherzi a parte sarebbe decisamente fuori luogo rispetto allo spirito dell'intera vicenda e lo stesso autore ha più volte rimarcato come il finale (di cui Benioff&Weiss sono già a conoscenza) sarà agrodolce. Spero che non sieda nessuno sul Trono di spade anzi, che venga distrutto e instaurata la Repubblica!
Ah, ho già visto la 7x06 chi fosse interessato allo streaming con sub ita e non avesse voglia di aspettare lunedì mi scriva in pvt (o se qualcuno come me l'ha già vista mi scriva così posso spoilerare con qualcuno ).
Re: Game of Thrones - HBO
Babandita.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Game of Thrones - HBO
Guarda io scambierei volentieri i miei diritti da cittadino con l'essere suddito di una tipa come Emilia Clarke coi draghi.
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Re: Game of Thrones - HBO
Ispirazione a fatti reali o riferimenti a Miti e Opere letterarie.uglygeek ha scritto: Sono ammirato dalla fantasia crudele degli autori nel trovare queste esecuzioni sempre piu' terribili.
-L'Esecuzione di Viserys nella Prima stagione ad opera di Khal Drogo rammenta quella del sovrano asiatico Inalchuq ad opera di Genghis Khan ,che lo punì per non averlo omaggiato nel giusto modo versandogli argento fuso negli occhi e nelle orecchie
-Per le Nozze Rosse basti pensare alla fine della saga dei Nibelunghi ,o all'eccidio ad opera di Cesare Borgia dei suoi nemici invitati a cena a Senigallia
- Per il Banchetto Coprofago che Arya prepara a Walder Frey i riferimenti sono chiaramente la vicenda di Pelope e Tieste (mitologia greca) e il Tito Andronico shakesperiano
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Game of Thrones - HBO
7x06 - ipotesi 7x07
Re: Game of Thrones - HBO
Appena mi riprendo, se mi riprendo, commento.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: Game of Thrones - HBO
Ah Dany di una bellezza sconvolgente in questo episodio.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto