Finito
SanPa.
Ecco, i metodi coercitivi, che parzialmente mi sentivo perfino di comprendere se non quasi giustificare, in virtù di un principio nobile quale salvare la vita rispetto a una fuga verso la morte, diventano eccessivi dal terzo episodio in poi.
Credo che uno degli errori di Muccioli sia stato quello di far completo affidamento ai ragazzi tossici e poi ex, alcuni inadeguati nel loro ruolo di controllo, creando una struttura chiusa anziché rivolgersi a personale esterno preparato e stipendiato non necessariamente con una precedente esperienza di dipendenza ("normalissimi" educatori, psicologi, psichiatri eccetera).
Oppure, verosimilmente, è stata presa tale decisione scientemente, con gli stessi ex drogati che sarebbero stati più gestibili, nonché grati e fedeli, e (più) in linea con la sua filosofia di pensiero e condotta un po' militaresca e violenta verso i soggetti più ribelli, deboli e meno mansueti.
Nell'agosto 2011 (a giugno infatti ho sentito il suo classico sermone iniziale di accoglienza ai nuovi entranti) il figlio Andrea è stato cacciato dai Moratti accusato di aver attinto dai bilanci per ristrutturare la villa in cui viveva a SanPa.
Lui sostiene che si è trattato di un complotto dei Moratti che invece erano d'accordo con ciò.
San Patrignano, lo sfogo di Muccioli: “Un complotto dei ‘ricconi’ per cacciarmi”
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01 ... 60337/amp/
Vabbuò, chissà, purtroppo, come spesso accade, sorgono problematiche allorché è coinvolto molto denaro.
Il taglio del documentario sembra più in termini critici/detrattivi (infatti la comunità non l'ha preso affatto bene) focalizzandosi maggiormente sulle ombre calcando la mano sui pochi (e comunque gravi, ci mancherebbe) casi di cronaca nera (un omicidio e due o tre suicidi) i quali fanno più notizia e rumore rispetto ai tantissimi usciti vincitori dalla dura battaglia contro la dipendenza negli anni considerati.
Da un certo punto di vista ha del miracoloso che con tutte le persone passate tra 78 e 95, ricordandoci che parliamo di tossici e avanzi di galera sicché persone fragili e non proprio lucidissime, si siano verificati "soltanto" meno di cinque casi di morti. Poi è ovvio che avrebbero fatto chiudere tutto qualora in comunità si fossero ricalcate anche lontanamente le dinamiche da strada, pur tra pari livello, con più persone seriamente ferite se non morte.
Fango da Netflix sulla Comunità di San Patrignano, simbolo di destra della lotta alle droghe
http://www.secoloditalia.it/2021/01/fan ... roghe/amp/
Per concludere e per completezza, direi che le modalità discutibili del periodo di Muccioli Sr. (78-95) son grazie al cielo venute meno col figlio con una gestione della comunità sempre meno rudimentale, più prudente e professionale di cui oltretutto ho testimonianze positive negli ultimi quindici anni.
Sarebbe carino un altro documentario post morte di Vincenzo Muccioli ossia ciò che è (stata) la comunità dal settembre 95 in poi.
Frattanto ho visto i primi tre episodi della serie inglese
Safe con Michael C. Hall (quello di
Dexter) come protagonista.