ludega ha scritto:Penso che un'altra causa sia la qualità della formazione: dagli anni '90 la parte atletica è diventata sempre più preponderante ma se all'inizio la parte tecnica veniva ancora curata molto, dalla fine dei '90 in poi mi pare proprio che la sproporzione sia aumentata parecchio
E' verissimo. In tutti gli sport succede questo, e siccome allenare la parte atletica è più facile (grazie anche agli aiuti farmacologici) che allenare la parte tecnica, e gli atleti aumentano ma i buoni allenatori no... inevitabilmente chi fa sport viene "potenziato" ma non migliora davvero. E siccome ci vuole tempo per completare il potenziamento, le carriere si allungano e si matura più tardi.
Balby ha ragione: in alcuni sport questa evoluzione è clamorosa, perfino scandalosa. Nel nuoto siamo passati da una Calligaris - atleta sicuramente pulita - che si ritira a vent'anni (!) a una Pellegrini - atleta sicuramente dopata - ancora ai vertici a 30 anni. Nello sci Thoeni declinava a 25 anni, Gros a 23; oggi a 29 anni Hirscher ha disputato la sua migliore stagione e chissà quando calerà.
Il tennis non fa eccezione; ma credo che l'evoluzione sia stata meno evidente che altrove. Non dico nulla, ma ben poca. Nadal batteva il miglior Federer a 18 anni e vinceva Parigi a 19; Djokovic faceva finale agli US, perdendo dal miglior Federer, a 20 anni. Persino Murray, non certo un grandissimo, è esploso a 21 anni. Nel femminile Ostapenko e Osaka hanno vinto slam a 20 anni; non come Graf o Seles (18 e 17 anni) ma meglio della Navratilova (21) e della King (22). Insomma, se uno/una è forte - almeno un pochino, perché non accosterei Ostapenko e Osaka alle altre che ho citato - non è che deve aspettare i 30 anni per vincere.
Oppure, altro metro di giudizio: quanti giovani ci sono nei top 100? Ieri ho scritto che al momento ce ne sono appena 11; ma nel 1975 erano 13, di cui solo due (Borg e Gerulaitis) nei 50 (oggi ce ne sono 5). Situazione peggiore, dunque. Nel 1975 Borg era terzo, Gerulaitis 15esimo, una posizione non dissimile a quella di Zverev e Coric in agosto, oggi. Gerulaitis aveva i risultati di Coric, ma Borg era già anni luce davanti a Zverev.
Stessa situazione di oggi anche nel 2005, con 5 giovani nei top 50, 12 nei top 100. Avevamo Nadal secondo, Gasquet sedicesimo. Gasquet aveva già ottavi a Londra e New York, e aveva battuto il miglior Federer. Nadal era già Nadal.
Quello che io vedo - non so gli altri - è che i giovani non mancano, sono gli stessi di una volta (anche se nel ventennio 1980-2000 c'era stato un vero e proprio boom). E' proprio che i giovani odierni sono scarsi e più di tanto non riescono a fare. E il motivo principale, per me, è sempre lo stesso: al tennis si dedicano solo quelli scarsi; quelli bravi scelgono altri sport (con eccezioni, ovvio, ma l'andazzo è questo).
edit: che poi il livello sia crollato lo si vede molto meglio nel tennis femminile, dove non ci sono tre Grandi a coprire la situazione; è rimasta solo Serena, peraltro a mezzo servizio, e credo che JR abbia rilevato, proprio pochi giorni fa, che siamo arrivati al punto che non si ripete la stessa finale di slam (se non c'è Serena) da ben 11 anni.
"Come possono essere i supertornei della fantasia di nickognito più concreti della realtà?"