Beh, è sempre stato un rischio di cui è bene essere consapevoli.Johnny Rex ha scritto:E allora nemmeno ha senso tutta questa discussionestefano61 ha scritto:
Non ha alcun senso confrontare i colpi (o altri aspetti) di giocatori così lontani tra loro nel tempo.
Ma io mi riferivo appunto al semplice confronto diretto non contestualizzato. In altri termini, sappiamo bene come il progresso incida a quasi tutti i livelli del gioco, e che un top 10 di 30 anni fa non regga il confronto con un odierno top 50. E' sempre stato così.
Quindi, dire: oggi sono tutti molto più completi tecnicamente (volee a parte, in cui c' è stato - in generale - un evidente regresso, ma tanto la volee serve a poco), quindi è più difficile emergere, ignora il fatto che confrontiamo due contesti assai differenti. Giocare una volta come Jay Berger era davvero più facile che giocare oggi come l' attuale numero 10? Non mi sembra che ci sia una risposta a portata di mano, e che basti guardare la rispettiva tecnica dei due giocatori.
La questione è davvero molto più complessa di così.
Il discorso di Ciccio sulla "noiosità" degli allenamenti per emergere oggi nel tennis è interessante, ma tendo a concordare con Nick sul fatto che sembra problematico farne un caso così particolare rispetto ad altri sport. Elementi casuali possono influire sull' assenza di giovani campioni, insieme a tutti gli altri fattori su cui si sta attirando l' attenzione.
E' molto difficile fare una graduatoria dei fattori più importanti, tra tutti quelli sin qui elencati. Di sicuro, io non sono in grado.