Multivac ha scritto:A me Sampras non piaceva granché per quell'aria di forza inumana che emanava. C'era sempre la sensazione che al momento decisivo alla fine avrebbe vinto lui, e il carattere (da fuori) più freddo non aiutava ad empatizzare. C'era poi la componente che sottolinea S&V, c'era qualcosa di meccanico, un gioco in fondo molto regolare che pagava sempre (servizio, servizio-dritto, servizio-voleé).
Boh, capisco la prima cosa, il motivo per cui e' sempre difficile tifare per un vincente.
Ma questa meccanicita', boh. Agassi giocava davvero sempre allo stesso modo, anche un Rafter o un Edberg alla fine, Sampras non variava come Korda o Leconte, ma era decisamente vario, piu' imprevedibile, ovviamente si basava sul servizio ma aveva sia la volee sia i colpi da fondo, il rovescio spesso in top a volte in slice, a volte lo forzava, giocatore come varieta'/meccanicita' simile a un Becker, a un Federer, boh, ovviamente schemi fissi, ma molto poco meccanico, Agassi molto di piu', ma certo piu' fragile e meno vincente, questo si.
all'epoca pareva un difensore
all'epoca era un attaccante da fondo o contrattaccante per quasi tutti.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)