Questo indica che i bookmakers si servono di Elo o simil-Elo, dato che è il solo metodo che, sistematicamente, sopravvaluta i campioni in declino. Peraltro l'Elo "puro" ha già un'ottima capacità previsionale del 71%, e penso che inserendo anche gli incontri 2 su 3 possa migliorare sino al 75%, che è appunto a quanto arrivano i bookmakers (in realtà introducendo gli incontri 2 su 3 i punteggi di una minoranza di giocatori andrebbero a peggiorare, e sono quelli che interessano a noi, ma i punteggi della maggioranza andrebbero a migliorare, da cui il miglioramento complessivo della capacità previsionale).balbysauro ha scritto:ad esempio: sappiamo bene che nelle quote dei bookmaker i vecchi campioni in declino sono spesso sopravvalutati e conviene giocargli contro questa è già una miglioria no? magari può esistere un simil-elo che tiene conto dell'età dei tennisti
Tornando ai valori di base: servirebbe innanzitutto una qualche idea di come sia variato il numero di agonisti nel tempo. Per motivi legati alla forza reale dei pro sarebbe di particolare interesse capire quanto rapida sia stata la ripresa dopo la guerra, e se davvero vi sia stata una flessione negli anni '60.