balby re. Un tennis con balby commissioner e federer, djokovic e nadal a casa, sarebbe 20 volte migliore.balbysauro ha scritto:ripropongo il mio calendario perfetto:
GENNAIO: torneucoli, tanto sono tutti imballati
FEBBRAIO: Master 1000 in Cina, indoor
MARZO: Australian Open, indoor (ce li hanno i soldi, li possono fare una dozzina di campi coperti)
APRILE-MAGGIO: un paio di Master 1000 su terra -> Montecarlo e Roma poi Roland Garros
GIUGNO: Master 1000 al Queen's e Wimbledon
LUGLIO-AGOSTO: due Master 1000 su cemento -> Miami e Montreal/Toronto (o Indian Wells), non consecutivi, poi US open
SETTEMBRE-OTTOBRE: due Master 1000 indoor -> Madrid e Bercy
NOVEMBRE: Master finale
il tennis e le superfici
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Re: il tennis e le superfici
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Re: il tennis e le superfici
sarebbe ancora migliore col triumvirato a fare da commissioner ed io in campo, fidati
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Re: il tennis e le superfici
al peggio c' e' un limitebalbysauro ha scritto:sarebbe ancora migliore col triumvirato a fare da commissioner ed io in campo, fidati
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: il tennis e le superfici
A parte che il paragone giusto sarebbe il Popolo che detiene i 3 tipi di poteri (tutti i giocatori), e non uno (Nadal/Berlusconi), dire che siccome l'ATP organizza il circuito, allora i giocatori coomandano tutto, è mal-rappresentare quel che succede, e non capire che l'ATP è una organizzazione burocratica, che ha regole e influenze altre da quelle dei giocatori.Nickognito ha scritto:
no, sono contrario al fatto che uno abbia troppo potere. Che discorso e'? Se Berlusconi avesse tutto il potere legislativo, esecutivo e giudiziario in mano sua, non potrei dire che e' un problema il fatto che abbia troppo potere e dovrei criticarlo solo quando sbaglia, perche' , anche coi poteri separati, a volte i giudici avrebbero comunque torto?
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Re: il tennis e le superfici
certo, le cose sono piu' complesse, ma il punto e' che voglio sottolineare che i giocatori hanno troppo potere. E, mi spiace, lo penso e sono libero di dirlo
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Re: il tennis e le superfici
Condivido tutto a parte il federer a casa.Nickognito ha scritto:balby re. Un tennis con balby commissioner e federer, djokovic e nadal a casa, sarebbe 20 volte migliore.balbysauro ha scritto:ripropongo il mio calendario perfetto:
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Re: il tennis e le superfici
bella iniziativa, propongo la mia:balbysauro ha scritto:ripropongo il mio calendario perfetto:
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NOVEMBRE: Master finale
da novembre a gennaio vacanza... non esiste che uno debba allenarsi tutto l'anno senza mai fermarsi.. stagione piu corta indispensabile, se fossi un pro prenderei a testate tutti i muri che incontro.
febbraio, un master mille a sydney, sulla terra blu. seguitamente, australian open sempre su terra blu.
marzo , diversi tornei piccoli per chi non vuole staccare.
fine aprile tutto maggio: montecarlo e roma su clay, seguiti dal roland garros.
giugno-luglio, torneini su erba, queens come masters su erba, e wimbledon.
riposo fino a fine agoso: cincinnati su cemento e us open su cemento.
masters di fine anno cambiando sempre città ogni anno, e superficie. una volta clay, una volta cemento, una volta erba. indoor/outdoor è indifferente. è solo scenografia.
vacanzaaaaaa
ovviamente ogni settimana dell'anno a parte i tre mesi da novembre a gennaio, va tappata con i torneini.. in modo che tutti possano avere ampia scelta di gioco.
Re: il tennis e le superfici
Ma nella NBA se i proprietari delle squadre fermano il campionato i giocatori non giocano. Si e' visto che non possono neanche scappare in Cina o in Europa: non giocano e basta.fabio86 ha scritto:Vedi ugly, anche gli altri sport hanno attraversato momenti difficili nella battaglia tra giocatori e proprietari (dei tornei, delle squadre, delle federazioni). Senza andare lontano, basta guardare all'ultimo lockout NBA. Se nel tennis ci fosse una situazione simile, magari avremmo all'inizio una situazione come dici te, con Mannarino e Cipolla teste di serie. Gli spettatori diserterebbero i tornei? Probabile, ma quanti soldi hanno perso in America con il lockout? Il punto è che ogni tanto questi sacrifici sono necessari, e i giocatori dopo un periodo sarebbero costretti ad adeguarsi, oppure dovrebbero crearsi un circuito tutto loro, ma se per dire non potessero giocare gli slam e i tornei principali, converrebbe loro adeguarsi e non poter più comandare a piacimento, no?
Nel tennis, ripeto, a parte i tornei dello slam, gli altri tornei sono tutti rimpiazzabili da tornei organizzati dai giocatori stessi tramite la loro organizzazione, e quello diventerebbe l'unico circuito e gli altri organizzatori potrebbero solo adeguarsi.
La guerra c'e' gia' stata, nel 1989 mi pare, e ovviamente l'ha vinta l'ATP. Se in futuro ce ne sara' un'altra e' perche' l'ATP non ha vinto abbastanza, non perche' si possa togliere potere ai tennisti.
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Re: il tennis e le superfici
Sto con Lynd per quanto riguarda chi comanda...meglio i giocatori che chi pensa solo a fare soldi (tiriac & co)...i giocatori sono più di uno e dopo qualche anno cmq c'è un ricambio al vertice.
Il tennis non è per nulla in crisi e non c'è tutta questa necessità di cambiare, i tornei fanno record di incassi, gli sponsor ci sono e le tv anche...il parere di mymag e del web direi che è secondario.
Quanto a calendario sto con più kaf.
In sintesi AO un po' più avanti verso febbraio su terra blu preceduti da tornei su terra blu in australia o cmq oriente (accontentiamo giappone con un M1000 magari)
Marzo di reimpimento con tornei vari.
Aprile maggio e inizio giugno su terra classica con Montecarlo e Roma come M1000 (e tornei vari su terra) a preparare Parigi.
Wimbledon più avanti a metà Luglio con più spazio da Parigi per prepararlo meglio con una/due settimane in più su erba e un M1000 al Queens.
Pausa dai primi di agosto fino a poco dopo ferragosto.
US open serie su cemento ma con un solo M1000 e NY da metà settembre.
Ottobre e mezzo Novembre di tornei Indoor con un M1000 a Bercy a ATP FInals itineranti, facciamo anche fisso indoor.
Da metà novembre (chi non fa il maters o finale di davis) riposo fino ai primi di gennaio.
Il tennis non è per nulla in crisi e non c'è tutta questa necessità di cambiare, i tornei fanno record di incassi, gli sponsor ci sono e le tv anche...il parere di mymag e del web direi che è secondario.
Quanto a calendario sto con più kaf.
In sintesi AO un po' più avanti verso febbraio su terra blu preceduti da tornei su terra blu in australia o cmq oriente (accontentiamo giappone con un M1000 magari)
Marzo di reimpimento con tornei vari.
Aprile maggio e inizio giugno su terra classica con Montecarlo e Roma come M1000 (e tornei vari su terra) a preparare Parigi.
Wimbledon più avanti a metà Luglio con più spazio da Parigi per prepararlo meglio con una/due settimane in più su erba e un M1000 al Queens.
Pausa dai primi di agosto fino a poco dopo ferragosto.
US open serie su cemento ma con un solo M1000 e NY da metà settembre.
Ottobre e mezzo Novembre di tornei Indoor con un M1000 a Bercy a ATP FInals itineranti, facciamo anche fisso indoor.
Da metà novembre (chi non fa il maters o finale di davis) riposo fino ai primi di gennaio.
Re: il tennis e le superfici
Perchè i giocatori pensano solo allo spirito di competizione, ma per piacere...D.F.Wallace ha scritto:Sto con Lynd per quanto riguarda chi comanda...meglio i giocatori che chi pensa solo a fare soldi (tiriac & co)...i giocatori sono più di uno e dopo qualche anno cmq c'è un ricambio al vertice.
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Re: il tennis e le superfici
ma nooo, pensano al bene del loro sportfabio86 ha scritto:Perchè i giocatori pensano solo allo spirito di competizione, ma per piacere...D.F.Wallace ha scritto:Sto con Lynd per quanto riguarda chi comanda...meglio i giocatori che chi pensa solo a fare soldi (tiriac & co)...i giocatori sono più di uno e dopo qualche anno cmq c'è un ricambio al vertice.
Re: il tennis e le superfici
Gli organizzatori pensano ai soldi, ma il modo per fare i soldi per loro è rendere i tornei più interessanti possibile (o almeno dovrebbe esserlo, se tutti la pensassero come Tiriac, invece di pensare che l'unico modo per rendere un torneo interessante è avere sempre Federer/Djokovic/Nadal in finale).
I giocatori pensano solo a loro stessi e ai loro guadagni, punto.
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Re: il tennis e le superfici
Io mi fiderei più di Federer che di tiriac e degli imprenditori... Almeno lui in campo ci va, tiriac è chiaro che pensa solo ed esclusivamente ai suoi soldi... La somma del pensiero di tutti i tennisti dovrebbe essere un minimo più lungimirante
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Re: il tennis e le superfici
infatti a madrid è riuscito nel suo intento..fabio86 ha scritto:Gli organizzatori pensano ai soldi, ma il modo per fare i soldi per loro è rendere i tornei più interessanti possibile (o almeno dovrebbe esserlo, se tutti la pensassero come Tiriac, invece di pensare che l'unico modo per rendere un torneo interessante è avere sempre Federer/Djokovic/Nadal in finale).
I giocatori pensano solo a loro stessi e ai loro guadagni, punto.
federer non è arrivato in finale,
e la finale stessa non è stata per nulla noiosa, per nulla scontanta, e l'ho vista tutta...
sembrava un po un allenamento ma pazienza.
Re: il tennis e le superfici
A me il campo blu piaceva e mi è sembrata una buona idea. Peccato perchè con qualche test in più pre torneo si sarebbero potuti evitari tutti questi problemi.
Re: il tennis e le superfici
Se Federer arriva comunque in finale, peggio per gli altri due (poi non voglio fare l'ultrà dicendo che Federer gioca meglio a tennis, si adatta più facilmente, soprattutto su una superficie dagli appoggi instabili, veloce, che richiede un tennis offensivo, tanto è la palese verità ). Tra l'altro anche Federer è stato ad un passo dall'eliminazione al primo turno._Kafelnikov_ ha scritto:infatti a madrid è riuscito nel suo intento..fabio86 ha scritto:Gli organizzatori pensano ai soldi, ma il modo per fare i soldi per loro è rendere i tornei più interessanti possibile (o almeno dovrebbe esserlo, se tutti la pensassero come Tiriac, invece di pensare che l'unico modo per rendere un torneo interessante è avere sempre Federer/Djokovic/Nadal in finale).
I giocatori pensano solo a loro stessi e ai loro guadagni, punto.
federer non è arrivato in finale,
e la finale stessa non è stata per nulla noiosa, per nulla scontanta, e l'ho vista tutta...
sembrava un po un allenamento ma pazienza.
Se la finale non ti è piaciuta, goditi le djokovicnadal. Personalmente credo che sia stata la finale di un 1000, e non solo, più divertente degli ultimi due anni, almeno.
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Re: il tennis e le superfici
Qualcosa mi dice che magicamente quest' anno nessuno penserà alla superficie di Wimbledon
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
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dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: il tennis e le superfici
No, ti sbagli, si dira' che in seconda settimana, su terba, Nadal avrebbe battuto Rosol 62 62 62Ombra84 ha scritto:Qualcosa mi dice che magicamente quest' anno nessuno penserà alla superficie di Wimbledon
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: il tennis e le superfici
Ti sbagli, non importa chi vince, mi piange il cuore a vedere questi lunghi scambi sull'erba.Ombra84 ha scritto:Qualcosa mi dice che magicamente quest' anno nessuno penserà alla superficie di Wimbledon
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Re: il tennis e le superfici
ed è vero. in seconda settimana nadal cresce in maniera esponenziale a wimbledon anche grazie al cambiamento che subisce la superficie.Nickognito ha scritto:No, ti sbagli, si dira' che in seconda settimana, su terba, Nadal avrebbe battuto Rosol 62 62 62Ombra84 ha scritto:Qualcosa mi dice che magicamente quest' anno nessuno penserà alla superficie di Wimbledon
Ildiavolovestemilan wrote:
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Re: il tennis e le superfici
RussianTennisGods ha scritto: ed è vero. in seconda settimana nadal cresce in maniera esponenziale a wimbledon anche grazie al cambiamento che subisce la superficie.
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Re: il tennis e le superfici
Nadal però cresce nella seconda settimana in tutti gli slam. E' vero che a Wimbledon questo si verifica in misura maggiore, ma potrebbe essere anche per una maggiore abitudine ad una superficie sulla quale comunque gioca 2-3 settimane all'anno e una decina di partite al massimo.RussianTennisGods ha scritto:ed è vero. in seconda settimana nadal cresce in maniera esponenziale a wimbledon anche grazie al cambiamento che subisce la superficie.Nickognito ha scritto:No, ti sbagli, si dira' che in seconda settimana, su terba, Nadal avrebbe battuto Rosol 62 62 62Ombra84 ha scritto:Qualcosa mi dice che magicamente quest' anno nessuno penserà alla superficie di Wimbledon
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Re: il tennis e le superfici
il potrebbe e' molto bonario, visto che la superficie nella seconda settimana magicamente non cambia
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Re: il tennis e le superfici
Concordo con Remi e Nick
Nadal non è un giocatore naturale da erba ma un giocatore che si è saputo adattare bene all'erba...quindi avrebbe sempre bisogno di un periodo di allenamento più significativo per ritrovare il feeling con la superficie...e invece l'erba arriva dopo essersi spremuto sulla stagione sul rosso e il dispendio psico/fisico del RG che pur essendo casa sua è sempre notevole.
Un giorno è li a giocarsi la finale di Parigi (quest'anno per di più con un giorno di ritardo e particolarmente impegnativa) e il giorno dopo festeggiamenti vari e di corsa sull'areo per Halle/Queen's a giocare senza neanche allenarsi...un altra settimana, dove magari pensa più a ricaricarsi che ad allenarsi e wimbledon è alle porte.
Normale che nei primi turni non sia subito in palla e trovi gente più rodata sull'erba e fresca mentalmente/atleticamente.
Il passaggio opposto ovviamente sarebbe molto più facile, basti vedere quando da mezzo morto a fine stagione indoor se gli metti una finale di davis su terra si ritrova subito..
Poi come ha spiegato più volte Nick, quella dell' "erba della prima settimana" è più una leggenda che una realtà.
Poi va tenuto conto che l'erba è la superficie che livella di più i valori, dove è più facile che quello meno forte faccia partita pari con quello più forte, non solo per Nadal...
Nadal non è un giocatore naturale da erba ma un giocatore che si è saputo adattare bene all'erba...quindi avrebbe sempre bisogno di un periodo di allenamento più significativo per ritrovare il feeling con la superficie...e invece l'erba arriva dopo essersi spremuto sulla stagione sul rosso e il dispendio psico/fisico del RG che pur essendo casa sua è sempre notevole.
Un giorno è li a giocarsi la finale di Parigi (quest'anno per di più con un giorno di ritardo e particolarmente impegnativa) e il giorno dopo festeggiamenti vari e di corsa sull'areo per Halle/Queen's a giocare senza neanche allenarsi...un altra settimana, dove magari pensa più a ricaricarsi che ad allenarsi e wimbledon è alle porte.
Normale che nei primi turni non sia subito in palla e trovi gente più rodata sull'erba e fresca mentalmente/atleticamente.
Il passaggio opposto ovviamente sarebbe molto più facile, basti vedere quando da mezzo morto a fine stagione indoor se gli metti una finale di davis su terra si ritrova subito..
Poi come ha spiegato più volte Nick, quella dell' "erba della prima settimana" è più una leggenda che una realtà.
Poi va tenuto conto che l'erba è la superficie che livella di più i valori, dove è più facile che quello meno forte faccia partita pari con quello più forte, non solo per Nadal...
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Re: il tennis e le superfici
e Monaco che arriva ad un passo dalla seconda settimana qui soprauglygeek ha scritto:Ti sbagli, non importa chi vince, mi piange il cuore a vedere questi lunghi scambi sull'erba.Ombra84 ha scritto:Qualcosa mi dice che magicamente quest' anno nessuno penserà alla superficie di Wimbledon
Il giorno in cui Federer appenderà la racchetta al chiodo capiremo la differenza.Quelli che si commuoveranno saranno coloro che amano il tennis.Tutti gli altri no.Tutti gli altri avranno visto sempre e solo due persone che si scambiano una pallina gialla.
Re: il tennis e le superfici
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Re: il tennis e le superfici
RussianTennisGods ha scritto:ed è vero. in seconda settimana nadal cresce in maniera esponenziale a wimbledon anche grazie al cambiamento che subisce la superficie.Nickognito ha scritto:No, ti sbagli, si dira' che in seconda settimana, su terba, Nadal avrebbe battuto Rosol 62 62 62Ombra84 ha scritto:Qualcosa mi dice che magicamente quest' anno nessuno penserà alla superficie di Wimbledon
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Re: il tennis e le superfici
Massì che cambia, perché fingi che non sia così?Nickognito ha scritto:il potrebbe e' molto bonario, visto che la superficie nella seconda settimana magicamente non cambia
Cambia soprattutto dietro la linea di fonda e cambia perciò la presa negli appoggi per i colpi da fondo.
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Re: il tennis e le superfici
Eh?D.F.Wallace ha scritto: Poi va tenuto conto che l'erba è la superficie che livella di più i valori, dove è più facile che quello meno forte faccia partita pari con quello più forte, non solo per Nadal...
Ahah, incredibile.
Ovviamente è la terra che livella di più i valori...
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Re: il tennis e le superfici
Stai scherzando spero!BackhandWinner ha scritto:Eh?D.F.Wallace ha scritto: Poi va tenuto conto che l'erba è la superficie che livella di più i valori, dove è più facile che quello meno forte faccia partita pari con quello più forte, non solo per Nadal...
Ahah, incredibile.
Ovviamente è la terra che livella di più i valori...
La terra è la superficie dove è più facile che vinca il più forte (ovvio intendo se si parla di giocatori polivalenti come quelli attuali, non di un Sampras che mal la digeriva).
Sull'erba anche uno meno forte può col servizio tenersi aggrappato al set e giocarselo su pochi punti.
Ma è veramente ovvio, e Rosol-Nadal ne è un caso lampante.
Su terra ti devi guadagnare ogni punto, se sei meno forte del tuo avversario devi riuscire a giocare (quel giorno) alla pari del tuo avversario ogni singolo punto. Sull'erba se servi bene già nei tuoi game di servizio puoi partire 30-0 o quasi...magari quando serve l'altro nella maggior parte dei game non combini nulla ma intanto col servizio ti tieni a galla e in un long set/tie su pochi punti ti giochi il set e puoi vincerlo.
Ovvio che se prendi uno forte ma che ha problemi sulla terra e uno scarso che sa giocare solo sulla terra il discorso è diverso.
Non pensare ai Nadal-Federer dove è ovvio che Nadal per il suo tipo di gioco è nettamente avvantaggiato su terra
Re: il tennis e le superfici
strano che Nadal non abbia dato 6-0 a Rosol al quintofabio86 ha scritto:Comunque le condizioni col tetto chiuso sono di una lentezza sconcertante, come rimarcato giustamente da Ljubo.
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Re: il tennis e le superfici
mah io credo che un po' di differenza ci sia, ma insomma non tale da trasformare completamente la superficie. Soprattutto più che dal solo rovinarsi del prato dipenda molto anche dalle condizioni climatiche. Se fa caldo e c'è il sole per due settimane effettivamente è più facile che l'erba si consumi più in fretta e diventi più lenta.Nickognito ha scritto:il potrebbe e' molto bonario, visto che la superficie nella seconda settimana magicamente non cambia
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Re: il tennis e le superfici
quoto su erba i valori si appiattiscono tantissimo. anche un impiegato di banca, se serve bene, può fare partita.D.F.Wallace ha scritto:Stai scherzando spero!BackhandWinner ha scritto:Eh?D.F.Wallace ha scritto: Poi va tenuto conto che l'erba è la superficie che livella di più i valori, dove è più facile che quello meno forte faccia partita pari con quello più forte, non solo per Nadal...
Ahah, incredibile.
Ovviamente è la terra che livella di più i valori...
La terra è la superficie dove è più facile che vinca il più forte (ovvio intendo se si parla di giocatori polivalenti come quelli attuali, non di un Sampras che mal la digeriva).
Sull'erba anche uno meno forte può col servizio tenersi aggrappato al set e giocarselo su pochi punti.
Ma è veramente ovvio, e Rosol-Nadal ne è un caso lampante.
Su terra ti devi guadagnare ogni punto, se sei meno forte del tuo avversario devi riuscire a giocare (quel giorno) alla pari del tuo avversario ogni singolo punto. Sull'erba se servi bene già nei tuoi game di servizio puoi partire 30-0 o quasi...magari quando serve l'altro nella maggior parte dei game non combini nulla ma intanto col servizio ti tieni a galla e in un long set/tie su pochi punti ti giochi il set e puoi vincerlo.
Ovvio che se prendi uno forte ma che ha problemi sulla terra e uno scarso che sa giocare solo sulla terra il discorso è diverso.
Non pensare ai Nadal-Federer dove è ovvio che Nadal per il suo tipo di gioco è nettamente avvantaggiato su terra
è piu emozionante per l'incertezza del risultato, anche se, se il campione è convinto e deciso, la spunta sempre anche li. se è giu di tono invece ci sta la sorpresa, piu che sulla terra.
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Re: il tennis e le superfici
Nadal avrebbe battuto Rosol, nella seconda settimana, anche sull' erba del primo giorno. Un giocatore come Rosol non ha mai fatto seconda settimana in nessun orneo in vita sua, non gioca mai tre su inque, e non e' abituato a queti livelli. Sarebbe gia' mezzo appagato dal traguardo raggiunto, e Nadal sarebbe ben rodato e in forma. L' erba sarebbe la stessa, Nadal non corre affatto male sull' erba dei primi giorni, ha perso non perche' non correva, ha perso perche' l' altro tirava tutto fortissimo sulla riga, e questo capita nei primi turni, e non dopo.
Infatti Nadal ha avuto spesso difficolta' anche agli ottavi , in seconda settimana, con l' erba usurata da 6 giorni pienissimi di tennis. E lo stesso Federer. Secondo voi Benneteau avrebbe portato federer al quinto in una eventuale semifinale? No. Mai nella vita.
Infatti Nadal ha avuto spesso difficolta' anche agli ottavi , in seconda settimana, con l' erba usurata da 6 giorni pienissimi di tennis. E lo stesso Federer. Secondo voi Benneteau avrebbe portato federer al quinto in una eventuale semifinale? No. Mai nella vita.
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Re: il tennis e le superfici
Si questo è fuori discussione.Nickognito ha scritto:Nadal avrebbe battuto Rosol, nella seconda settimana, anche sull' erba del primo giorno.
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Re: il tennis e le superfici
intendo soprattutto semifinale e finale, anche quarti. Negli ottavi gia' e' diverso. Lo stesso Youzhny, se va ai quarti con Federer, non ha alcuna chance. Ma in un secondo o primo turno, magari le avrebbe. Non col federer 2005, ma con questo si.
Ma anche Isner con Nadal a Parigi, eh
Ma anche Isner con Nadal a Parigi, eh
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Re: il tennis e le superfici
a parte il discorso superficie ho visto un nadal piuttosto scarico mentalmente..
probabilmente nelle condizioni in cui si è trovato, sapere di dover affrontare un draw tosto, e in semi ancora una volta murray (non è per niente facile battere il padrone di casa per la terza volta di fila.. è un impegno gravoso), gli ha tolto lo sprint che aveva, quel poco dico..
e se un gioca come rosol, devi avere la massima concentrazione e non concedere assolutamente nulla.. e sperare di far valere la maggior tranquillità dell'esperienza nel tie break..
probabilmente nelle condizioni in cui si è trovato, sapere di dover affrontare un draw tosto, e in semi ancora una volta murray (non è per niente facile battere il padrone di casa per la terza volta di fila.. è un impegno gravoso), gli ha tolto lo sprint che aveva, quel poco dico..
e se un gioca come rosol, devi avere la massima concentrazione e non concedere assolutamente nulla.. e sperare di far valere la maggior tranquillità dell'esperienza nel tie break..
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- Massimo Carbone
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Re: il tennis e le superfici
ciao a tutti,
si parla spesso di indoor, ma come l'indoor cambia una partita? se la superficie rimane la medesima metterci un tetto cosa cambia? e quanto cambia. e quali sono le armi per primeggiare.
si parla spesso di indoor, ma come l'indoor cambia una partita? se la superficie rimane la medesima metterci un tetto cosa cambia? e quanto cambia. e quali sono le armi per primeggiare.
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Re: il tennis e le superfici
_Kafelnikov_ ha scritto:ciao a tutti,
si parla spesso di indoor, ma come l'indoor cambia una partita? se la superficie rimane la medesima metterci un tetto cosa cambia? e quanto cambia. e quali sono le armi per primeggiare.
Io giocando sullo stesso campo, indoor o outdoor trovavo delle differenze, ma non te le so spiegare.
Cioè, prima differenza fondamentale è il vento, l'assenza di vento si nota, eccome. Poi sulla velocità della palla, boh, Ljubicic dice che la palla va più piano indoor perchè c'è più umidità, forse è vero, boh. Io ho provato stesso campo indoor e outdoor solo su terra. Indoor mi sembrava come se ci fosse meno attrito dell'aria, boh, la differenza la notavo, quando ad Aprile toglievano la struttura e si passava all'aperto, non riesco a spiegarlo, però.
Siamo tutti testimoni "Perchè ti chiamano Pilone?"