il tennis e le superfici
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Re: il tennis e le superfici
in ogni caso non si puo' dare a Londra un major, un mille e un master.
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Re: il tennis e le superfici
si deve, si deve
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Re: il tennis e le superfici
Ma infatti per me va tolto il master, che deve essere itineranteNickognito ha scritto:in ogni caso non si puo' dare a Londra un major, un mille e un master.
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Re: il tennis e le superfici
balbysauro ha scritto:si deve, si deve
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Re: il tennis e le superfici
http://www.atpworldtour.com/News/Tennis ... -2015.aspx
Bene così, benissimo.
Peccato soltanto che sia troppo tardi per Roger.
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Re: il tennis e le superfici
Non credo faccia molta differenza, non credo che molti big lo giocheranno
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Re: il tennis e le superfici
Mi riferisco anche, e soprattutto, alle tre settimane di distanza da Parigi (+1).D.F.Wallace ha scritto:Non credo faccia molta differenza, non credo che molti big lo giocheranno
Per quanto riguarda il torneo, essendo tedeschi, potranno farlo ricco e bello. In ogni caso, big o non big, un torneo in erba (e in Europa) in più. S'iniziino a intonare i cori sacri, gli dei del tennis sono glorificati.
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Re: il tennis e le superfici
Ah si quello sicuramente, le 3 settimane sono giustissime, sia per chi punta più a Parigi e chi a Wimbledon.BackhandWinner ha scritto:Mi riferisco anche, e soprattutto, alle tre settimane di distanza da Parigi (+1).D.F.Wallace ha scritto:Non credo faccia molta differenza, non credo che molti big lo giocheranno
Per quanto riguarda il torneo, essendo tedeschi, potranno farlo ricco e bello. In ogni caso, big o non big, un torneo in erba (e in Europa) in più. S'iniziino a intonare i cori sacri, gli dei del tennis sono glorificati.
Solo 2 settimane tra 2 slam su superfici diverse è una pazzia.
Dicevo solo che è un giusto premio agli specialisti dell'erba ma che non cambierà molto per i big (a parte le 3 doverose settimane che penso le avrebbero messe cmq aldilà dello spostamento del torneo tedesco)
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Re: il tennis e le superfici
ma chi se ne frega dei big
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Re: il tennis e le superfici
E' la mia parte di stagione preferita anche perché non ci sono solo big in campo che monopolizzano tutte le semi e le finali.Nickognito ha scritto:ma chi se ne frega dei big
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: il tennis e le superfici
Potrebbero anche spostare Wimbledon avanti di una seconda settimana e fare una vera mini-stagione sull'erba. Tanto i tornei di agosto sul cemento americano ormai sono insignificanti.
Mi chiedo pero' se il meteo reggerebbe se si giocasse Wimbledon a meta' luglio. Temo che possa piovere ancora piu' che a fine giugno.
Mi chiedo pero' se il meteo reggerebbe se si giocasse Wimbledon a meta' luglio. Temo che possa piovere ancora piu' che a fine giugno.
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Re: il tennis e le superfici
A questo punto ci vuole un altro bel torneino 250 (Gstaad?) riconvertito all'erba e Queen's e Halle trasformati in 500. Speriamo...
Re: il tennis e le superfici
beh. innanzi tutto andrà nella stagione pre-wimbledon. in secondo luogo se dovessero esserci la mercedes o la porsche di mezzo, e parliamo di due marchi sempre ben disposti vs il tennis, significherebbe grandi premi e partecipazione certa.D.F.Wallace ha scritto:Non credo faccia molta differenza, non credo che molti big lo giocheranno
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"Gasquet nei quarti agli Us Open? Se gioca il torneo femminile, forse. Ma forse" cit. PINDARO
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Re: il tennis e le superfici
Articolo interessante
http://www.ubitennis.com/sport/tennis/2 ... tica.shtml
che deriva da qui
http://heavytopspin.com/2013/04/08/the- ... nvergence/
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(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: il tennis e le superfici
Ah, comunque non aggiunge nulla a cose che ho già letto qui.
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Re: il tennis e le superfici
ci sono cose che non capisco
1)che senso ha considerare solo ace e break quando abbiamo a disposizione i punti fatti al servizio e in risposta su ogni superficie, in tutti questi anni?
2)che senso ha considerare solo i giocatori che si sono affrontati nello stesso anno sulla stessa superficie, quando per ogni giocatore abbiamo il numero di match giocato su ogni superficie?
3)e' normale che quando in generale aumentano gli ace, aumenti la differenza di numero tra superfici, anche se le superfici rimangono uguali.
4)La statistica non tiene conto del tipo di giocatori presenti nel circuito.
5)e' vero che non abbiamo dati di misurazioni fisiche degli anni 90 (penso) ma sappiamo cosa e' successo. Sappiamo ad esempio che il carpet e' quasi scomparso, ed era una delle superfici piu' veloci. Sappiamo che a Madrid si giocava su terra blu e che si gioca un po' in altura. Sappiamo che il plexicushion in australia ha sostituito il rebound ace, ed abbiamo misurazioni su entrambe le superfici. Sappiamo anche come e' cambiato il rebound ace nel corso degli anni, la superficie diversa su cui si e' giocato il masters ogni anno, i cambiamenti delle palle a Parigi e il tentativa di velocizzare leggermente i campi, e il nuovo tipo di erba a wimbledon arrivata 10 anni fa. Insomma, sappiamo molte cose e gia' possiamo smentire in parte i luoghi comuni.
6)quando si parla di uniformita' di superfici, in generale si parla di uniformita' di gioco, non di uniformita' fisica, e della scomparsa di specialisti. E questo e' successo innegabilmente sulla terra battuta, e pure sul veloce. Non dipende dalla superficie, ma come conseguenza ne segue la minore differenza di gioco nei tornei su varie superfici.
7)come dice paolino, le statistiche del genere, un po' migliore , le avevamo fatte anche noi
comunque articolo interessante
1)che senso ha considerare solo ace e break quando abbiamo a disposizione i punti fatti al servizio e in risposta su ogni superficie, in tutti questi anni?
2)che senso ha considerare solo i giocatori che si sono affrontati nello stesso anno sulla stessa superficie, quando per ogni giocatore abbiamo il numero di match giocato su ogni superficie?
3)e' normale che quando in generale aumentano gli ace, aumenti la differenza di numero tra superfici, anche se le superfici rimangono uguali.
4)La statistica non tiene conto del tipo di giocatori presenti nel circuito.
5)e' vero che non abbiamo dati di misurazioni fisiche degli anni 90 (penso) ma sappiamo cosa e' successo. Sappiamo ad esempio che il carpet e' quasi scomparso, ed era una delle superfici piu' veloci. Sappiamo che a Madrid si giocava su terra blu e che si gioca un po' in altura. Sappiamo che il plexicushion in australia ha sostituito il rebound ace, ed abbiamo misurazioni su entrambe le superfici. Sappiamo anche come e' cambiato il rebound ace nel corso degli anni, la superficie diversa su cui si e' giocato il masters ogni anno, i cambiamenti delle palle a Parigi e il tentativa di velocizzare leggermente i campi, e il nuovo tipo di erba a wimbledon arrivata 10 anni fa. Insomma, sappiamo molte cose e gia' possiamo smentire in parte i luoghi comuni.
6)quando si parla di uniformita' di superfici, in generale si parla di uniformita' di gioco, non di uniformita' fisica, e della scomparsa di specialisti. E questo e' successo innegabilmente sulla terra battuta, e pure sul veloce. Non dipende dalla superficie, ma come conseguenza ne segue la minore differenza di gioco nei tornei su varie superfici.
7)come dice paolino, le statistiche del genere, un po' migliore , le avevamo fatte anche noi
comunque articolo interessante
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Re: il tennis e le superfici
Sì, alcuni spunti interessanti, altri meno. E comunque già ampiamente dibattuti.Nickognito ha scritto:ci sono cose che non capisco
1)che senso ha considerare solo ace e break quando abbiamo a disposizione i punti fatti al servizio e in risposta su ogni superficie, in tutti questi anni?
2)che senso ha considerare solo i giocatori che si sono affrontati nello stesso anno sulla stessa superficie, quando per ogni giocatore abbiamo il numero di match giocato su ogni superficie?
3)e' normale che quando in generale aumentano gli ace, aumenti la differenza di numero tra superfici, anche se le superfici rimangono uguali.
4)La statistica non tiene conto del tipo di giocatori presenti nel circuito.
5)e' vero che non abbiamo dati di misurazioni fisiche degli anni 90 (penso) ma sappiamo cosa e' successo. Sappiamo ad esempio che il carpet e' quasi scomparso, ed era una delle superfici piu' veloci. Sappiamo che a Madrid si giocava su terra blu e che si gioca un po' in altura. Sappiamo che il plexicushion in australia ha sostituito il rebound ace, ed abbiamo misurazioni su entrambe le superfici. Sappiamo anche come e' cambiato il rebound ace nel corso degli anni, la superficie diversa su cui si e' giocato il masters ogni anno, i cambiamenti delle palle a Parigi e il tentativa di velocizzare leggermente i campi, e il nuovo tipo di erba a wimbledon arrivata 10 anni fa. Insomma, sappiamo molte cose e gia' possiamo smentire in parte i luoghi comuni.
6)quando si parla di uniformita' di superfici, in generale si parla di uniformita' di gioco, non di uniformita' fisica, e della scomparsa di specialisti. E questo e' successo innegabilmente sulla terra battuta, e pure sul veloce. Non dipende dalla superficie, ma come conseguenza ne segue la minore differenza di gioco nei tornei su varie superfici.
7)come dice paolino, le statistiche del genere, un po' migliore , le avevamo fatte anche noi
comunque articolo interessante
Tra ieri e oggi ho guardato qualche incontro al Queen's, e la palla rimbalza che è un piacere. Negli ultimi anni è cambiato tutto, ma più che l'erba (che comunque indubbiamente risponde di più) io credo che siano soprattutto le palle usate e le corde ad aver generato rimbalzi più alti.
Re: il tennis e le superfici
cambiato anche molto (troppo?) il modo di impattare...ieri sera guardavo per prendere sonno qualche punto di hernych-monfils: a parte l'orrida partita, era ridicolo il modo di impattare "vecchissimo" di hernych, 33 primavere e un tennis che gliene fa dimostrare 43. E ancora era salvato da una racchetta "moderna"
negli ultimi 7-10 anni, tra sviluppo dei telai tipo merdolat, palline, corde e nuovi impatti, la rivoluzione è stata totale.
negli ultimi 7-10 anni, tra sviluppo dei telai tipo merdolat, palline, corde e nuovi impatti, la rivoluzione è stata totale.
MyMag si divide in due categorie: chi parla di tennis e chi sparla di tennisti.(cit)
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Re: il tennis e le superfici
si vabbe', ma questo lo sappiamo indipendentemente dal discorso superfici
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Re: il tennis e le superfici
Nickognito ha scritto:si vabbe', ma questo lo sappiamo indipendentemente dal discorso superfici
si vabbè, ma che ci rimbalza sulle superfici, i colpi dei giocatori o i co.glioni che ci fa cascare Nadal?
se cambiano i colpi, è del tutto inutile discutere di superfici, cambierà anche il rimbalzo. o no?
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Re: il tennis e le superfici
non e' quello il punto. se oggi le superfici sono diversificate come e piu' di prima come velocita', o se invece non lo sono. Se lo sono , inutile dire 'non lo sono per via dei colpi che sono cambiati'. Significa che 'non lo sono, punto'.
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Re: il tennis e le superfici
te seguo e nun te seguo (cit.)
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Re: il tennis e le superfici
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Re: il tennis e le superfici
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Re: il tennis e le superfici
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: il tennis e le superfici
mah, secondo me l' articolo non dice il vero, o non completamente.
riguardo all' erba, abbiamo avuto un solo cambio, e lo abbiamo avuto piu' di 10 anni fa. L' erba nuova, rispetto a quella vecchia, ha due caratteristiche diverse: una, che il rimbalzo e' (eggermente) piu' regolare. La seconda, che resiste di piu' a lungo (in modo abbastanza evidente). Quindi in un certo senso e' vero che teoricamente in una finale l' erba di oggi e' di piu' di quella dei tempi di Borg. E' altrettanto evidente pero' che negli ultimi centimetri di campo l' erba oggi e' di meno perche' viene calpestata piu' spesso, mentre nei pressi della rete oggi e' molta di piu'. Ma la differenza di velocita' delle diverse edizioni degli ultimi 10 anni del torneo non dipende dall' erba, ma dalla compattazione del terreno. E non mi risulta ci siano stati test ufficiali di misurazione della velocita' delle varie edizioni, per cui le rilevazioni statistiche sull' incidenza del servizio sono probabilmente l' unico modo di misurare.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: il tennis e le superfici
Sulle superfici viene detto tutto e il contrario di tutto (da giocatori addetti lavori, giornalisti...). E' veramente difficile fare un discorso senza rischiare di cadere nei più classici luoghi comuni.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: il tennis e le superfici
Nickognito ha scritto:mah, secondo me l' articolo non dice il vero, o non completamente.
riguardo all' erba, abbiamo avuto un solo cambio, e lo abbiamo avuto piu' di 10 anni fa. L' erba nuova, rispetto a quella vecchia, ha due caratteristiche diverse: una, che il rimbalzo e' (eggermente) piu' regolare. La seconda, che resiste di piu' a lungo (in modo abbastanza evidente). Quindi in un certo senso e' vero che teoricamente in una finale l' erba di oggi e' di piu' di quella dei tempi di Borg. E' altrettanto evidente pero' che negli ultimi centimetri di campo l' erba oggi e' di meno perche' viene calpestata piu' spesso, mentre nei pressi della rete oggi e' molta di piu'. Ma la differenza di velocita' delle diverse edizioni degli ultimi 10 anni del torneo non dipende dall' erba, ma dalla compattazione del terreno. E non mi risulta ci siano stati test ufficiali di misurazione della velocita' delle varie edizioni, per cui le rilevazioni statistiche sull' incidenza del servizio sono probabilmente l' unico modo di misurare.
Io non ho mai capito quale è il problema se negli ultimi centimetri di campo c'è meno erba considerando che la palla prevalentemente rimbalza nell'area dal mezzometro ai due metri dalla riga di fondo, così ad occhio direi che quando Borg era in finale il continuo andare a rete rendeva la zona in cui rimbalzava la palla più "spelacchiata" rispetto a quanto è oggi e quali sono le conseguenze?
Le "rilevazioni statistiche sull' incidenza del servizio sono probabilmente l' unico modo di misurare." se sono l'unico modo possono comunque portare fuori strada.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: il tennis e le superfici
Serena Williams: "I campi in cemento sono così lenti che un torneo su terra è una buona preparazione per gli US Open"
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: il tennis e le superfici
be, cambia come si muovono i giocatori , correre su erba o senza erba non e' la stessa cosaNNick87 ha scritto:
Io non ho mai capito quale è il problema se negli ultimi centimetri di campo c'è meno erba .
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: il tennis e le superfici
Ma l'erba li non c'era neppure prima, non è che ai tempi di Borg era consumata solo a rete, ma era consumata anche a reteNickognito ha scritto:be, cambia come si muovono i giocatori , correre su erba o senza erba non e' la stessa cosaNNick87 ha scritto:
Io non ho mai capito quale è il problema se negli ultimi centimetri di campo c'è meno erba .
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
Re: il tennis e le superfici
Questa non l'ho capita
Il coach Brad Gilbert, però, non è d'accordo al ritorno ai giorni in cui il serve and volley era la regola. "Non vivo nell'età della pietra" dice, "non voglio vedere i giocatori tornare a giocare su un colpo o due, a fare serve and volley sempre. E' noioso. Se oggi vediamo giocatori al vertice oltre i 30 anni, è anche grazie ai campi più lenti, perché giocano scambi più lunghi e non scattano tutto il tempo in avanti. Io dico a ogni ragazzino che me lo chiede: Non farlo, rovinerà il tuo fisico".
Il coach Brad Gilbert, però, non è d'accordo al ritorno ai giorni in cui il serve and volley era la regola. "Non vivo nell'età della pietra" dice, "non voglio vedere i giocatori tornare a giocare su un colpo o due, a fare serve and volley sempre. E' noioso. Se oggi vediamo giocatori al vertice oltre i 30 anni, è anche grazie ai campi più lenti, perché giocano scambi più lunghi e non scattano tutto il tempo in avanti. Io dico a ogni ragazzino che me lo chiede: Non farlo, rovinerà il tuo fisico".
Re: il tennis e le superfici
Difficile da capire, ma parliamo di Gilbert, non certo l'ultimo arrivato. Un fondamento di verità ci sarà.fabio86 ha scritto:Eccesso di alcol, non vedo altra spiegazione.
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Re: il tennis e le superfici
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: il tennis e le superfici
rimango perplesso quando sento dire a Toni Nadal frasi del tipo che la superficie di Bercy era troppo veloce.
Io rimango disgustato, caro Pat.
Quella del Master sulla terra l'ha detta quest'anno, me lo sono perso?
Io rimango disgustato, caro Pat.
Quella del Master sulla terra l'ha detta quest'anno, me lo sono perso?
Re: il tennis e le superfici
Cash dice la sacrosanta verità, il problema è anche che janowicz o gulbis o raonic non sono la soluzione.
sono giocatori un pò meno noiosi degli altri ma c'è un problema di fondo molto difficile da affrontare senza fare ulteriori danni (cioè stravolgere la natura di questo sport). di certo si potrebbe cominciare velocizzando un pò le superifici diventate ormai ridicole ma anche riducendo la dimensioni del piatto corde massimo consentito, basta padelloni. e poi qualche controllino in più, perchè superman era solo fantasia.
"L'occasione fa l'Uomo fuco"
Re: il tennis e le superfici
Una considerazione, sappiamo che nel 2001 è stata ufficiosamente cambiata la mescola dei fili d'erba eliminando una delle due varietà che la componevano, il che ha portato ad un rallentamento. Da allora dicono sia tutto uguale, ma ogni anno sembra sempre più lento. Mi chiedevo, quanto può incidere l'evoluzione del gioco sulla rapidità del gioco stesso?
Per capirsi il campo e le palle e le condizioni ambientali non sono gli unici fattori che rendono il gioco più o meno veloce, ma anche le caratteristiche dei giocatori fanno la differenza, ad esempio, giocare con Nadal fa sembrare una superficie più lenta di quando lo faccia sembrare Berdych perchè il ceco tira piatto e veloce, Nadal carico e più lento.
Oggi rispetto a 15 anni fa i giocatori tutti, fanno girare di più la palla, vuoi per i materiali vuoi per il tipo di gioco, ma non credo che i dritti che giravano a metà anni '90 avessero lo stesso topspin di quelli di oggi e non parlo di Nadal, ma del giocatore medio. In particolare, questa cosa mi era venuta in mente vedendo giocare la Date che porta i colpi come si faceva ad inizio anni '90 e quei colpi parevano anche su questa superficie filare via che era un piacere...
Per capirsi il campo e le palle e le condizioni ambientali non sono gli unici fattori che rendono il gioco più o meno veloce, ma anche le caratteristiche dei giocatori fanno la differenza, ad esempio, giocare con Nadal fa sembrare una superficie più lenta di quando lo faccia sembrare Berdych perchè il ceco tira piatto e veloce, Nadal carico e più lento.
Oggi rispetto a 15 anni fa i giocatori tutti, fanno girare di più la palla, vuoi per i materiali vuoi per il tipo di gioco, ma non credo che i dritti che giravano a metà anni '90 avessero lo stesso topspin di quelli di oggi e non parlo di Nadal, ma del giocatore medio. In particolare, questa cosa mi era venuta in mente vedendo giocare la Date che porta i colpi come si faceva ad inizio anni '90 e quei colpi parevano anche su questa superficie filare via che era un piacere...
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Re: il tennis e le superfici
Comunque oggi Raonic ha fatto 30 ace in 3 set, andando a rete manco 10 volte. quindi terba o no, la superficie è molto rapida, perchè raonic al roland garros non fa sti numeri. Una cosa che è cambiata sono gli strumenti, che rendono più facile passare, ma anche il fatto che i giocatori non hanno più a disposizione tot tornei rapidissimi in cui abituarsi a giocare a rete. questo è innegabile, alcuni tappeti indoor sono diventati di un lentezza esasperante, ed è stato tolto un major..portandolo sul cemento. la stagione tra febbraio marzo che una volta contava molti tornei sul rapido adesso è un deserto. quindi arrivi a wimbledon e giochi come sempre, cioè come sulla terra o sul cemento. e li, anche stich e ivanisevic stavano dietro..
"L'occasione fa l'Uomo fuco"
Re: il tennis e le superfici
Si, ma anche per le qualità difensive di Nadal (e mediamente, chi più chi meno, della maggior parte dei tennisti).NNick87 ha scritto: ad esempio, giocare con Nadal fa sembrare una superficie più lenta di quando lo faccia sembrare Berdych perchè il ceco tira piatto e veloce, Nadal carico e più lento.
Se tu tiri un gran colpo e di la ci sono io che osservo il vincente avremo una certa impressione, se invece di la c'è Nadal che fischiettando arriva e te lo rispedisce agilmente ne abbiamo un'altra
In realtà molti, superficialmente, giudicano la velocità della superficie (o comunque si fanno influenzare) in base alla facilità o meno di giocare colpi vincenti che lasciano fermo l'avversario.
In generale per me, più che un rallentamento delle varie superfici, la differenza la fa la mostruosa crescita atletica dei tennisti e la loro fase difensiva (senza entrare nelle motivazioni...doping, tecnologia, si allenano di più e meglio, si allenavano poco prima, boh)