L'atteggiamento di alessandro è quello classico del "tengo quello che vince", infatti tifava Federer
Facile così.
Va tenuto il più divertente, chi se ne frega se vince.
Io ho cominciato a seguire il tennis con McEnroe bell'e cotto (1987 all'incirca), e nonostante questo mi ha immediatamente sconvolto.
Ricordo che era il torneo di Roma 1987. Seguivo solo il calcio, mai guardato il tennis. Vedo questo qui che fatica tantissimo a vincere le sue partite al foro italico, ma che gioca in un modo sconvolgente. Da fondo colpisce a volte saltando come uno stambecco (cosa che a scuola tennis ti sconsigliano caldamente), serve dando la schiena all'avversario, a rete tocca in modo sublime e pare tenere la racchetta con due dita, come fosse uno stuzzicadenti, e accarezza la palla che ricade sulle corde come se fosse un piumino di cipria.
Una cosa sublime. Chi se ne frega se vincesse, perdesse o pareggiasse.
Da li in poi cominciai a seguirlo costantemente. Ricordo molto bene lo US Open dell'87, fino alla sconfitta con Lendl. Sconfitta si, ma con alcuni colpi veramente shoccanti, tipo quello che potete vedere qui al minuto 9:55
[link2]
https://www.youtube.com/watch?v=7awCl3fFE5c&t=102s[/link2]
A quel punto del risultato non mi importava proprio nulla.
Imparai a scoprire che da più giovane, giocando così (con più costanza), vinse anche tantissimo, e certo, me ne dolsi di non aver vissuto anche il Mac vincente, ma chissene.
Poi mi innamorai di Riton per gli stessi motivi.
Genio, divertimento, tocco, questo è il mio tennis.
E devono essere mancini. Sennò non conquistano il mio cuore.