Se il tennis di oggi non piace
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- Massimo Carbone
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Secondo me, paradossalmente, la cosa migliore e' rendere questo sport piu' professionista. Andare a rete per qualcuno conviene. Al momento che lo fanno quelli a cui conviene, lo inizieranno insegnare di piu' anche altri.
Un'altra possibile soluzione e' 'equiparare il montepremi del doppio a quello del singolare.
Un'altra possibile soluzione e' 'equiparare il montepremi del doppio a quello del singolare.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Oddio.Nickognito ha scritto:
Un'altra possibile soluzione e' 'equiparare il montepremi del doppio a quello del singolare.
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
avremmo di nuovo un buon doppio e i tennisti imparerebbero la volee, inoltre ci sarebbero giocatori fortini dedicati alla specialita' fin da junior. E' la soluzione di tutto.Johnny Rex ha scritto:Oddio.Nickognito ha scritto:
Un'altra possibile soluzione e' 'equiparare il montepremi del doppio a quello del singolare.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
il montepremi dovrebbe farlo il mercato
già abbiamo le tenniste che guadagnano il triplo di quanto dovrebbero
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Ma no, il mercato lo fa a lungo termine.balbysauro ha scritto:il montepremi dovrebbe farlo il mercato
Tipo se io faccio uno spettacolo invitando attorucoli con biglietti a 3 euro, e poi decido di investirci su pagando gli attori 10 volte tanto, cosi' che arrivano Di Caprio e Phoenix, e' normale che poi possa pensare di aumentare i biglietti.
Aumento il montepremi investendo sul fatto che cosi' facendo avro' anche piu' spettatori. I giocatori preferiranno vedere i top10 in doppio che il n,100 in singolare. Basta diminuire i premi per i primi turni, il contrario di quello che stanno facendo.Vuoi i soldi? Diventa top10 di doppio e fai i milioni. Stai a fondo e perdi al secondo turno non vinci nulla.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
temo che non sia così facile, perchè buona parte dei fruitori tendono a immedesimarsi, a vedere come eroi i propri beniamini, ecc.
ed è una cosa che fai guardando il singolo giocatore, non alla coppia
insomma, McEnroe in doppio lo si guardava, ma poi ci ricordiamo di lui per il singolare
ed è una cosa che fai guardando il singolo giocatore, non alla coppia
insomma, McEnroe in doppio lo si guardava, ma poi ci ricordiamo di lui per il singolare
Re: Se il tennis di oggi non piace
Johnny Rex ha scritto:Oddio.Nickognito ha scritto:
Un'altra possibile soluzione e' 'equiparare il montepremi del doppio a quello del singolare.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Oppure una classifica combinata dove il doppio vale un terzo e il singolo 2/3.Nickognito ha scritto:Secondo me, paradossalmente, la cosa migliore e' rendere questo sport piu' professionista. Andare a rete per qualcuno conviene. Al momento che lo fanno quelli a cui conviene, lo inizieranno insegnare di piu' anche altri.
Un'altra possibile soluzione e' 'equiparare il montepremi del doppio a quello del singolare.
Per accedere a questa classifica devi disputare un minimo di tornei in entrambe le specialità e avere un minimo di classifica in entrambe le specialità , per evitare di avere solo doppisti in classifica.
I top 20 di questa classifica avranno dei bonus pesanti.
Il concetto è quello della combinata nello sci. Che somma slalom e discesa libera.
Per un singolaristi da top10 basterebbe giocare qualche torneo e stare nei top 30 per primeggiare.
Campione di combinata ultimi 25 anni kafelnikov.
Ovviamente McEnroe se si pensa agli anni 80.
Oggi non mi viene un nome di uno veramente forte in entrambe le specialità, o meglio che ha ottimi risultati in quantità accettabile in singolo e doppio.
Potenzialmente Federer con un po’ di abitudine avrebbe fatto bene.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Io ho una teoria (forse sbagliata)
Le corde in poliestere, per massimizzare gli effetti, richiedono impugnature più aperte, le quali mal si adattano ai colpi al volo.
L’approccio alla rete richiederebbe in tempi brevi un cambio di impugnatura che, vista anche la velocità a cui viaggia la palla, rende il colpo al volo molto più difficile.
Le corde in poliestere, per massimizzare gli effetti, richiedono impugnature più aperte, le quali mal si adattano ai colpi al volo.
L’approccio alla rete richiederebbe in tempi brevi un cambio di impugnatura che, vista anche la velocità a cui viaggia la palla, rende il colpo al volo molto più difficile.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Si, è sbagliatapaoolino ha scritto:Io ho una teoria (forse sbagliata)
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Shakespeare ha scritto:Si, è sbagliatapaoolino ha scritto:Io ho una teoria (forse sbagliata)
Ultima modifica di paoolino il dom set 12, 2021 1:43 pm, modificato 2 volte in totale.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Ma la teoria è sbagliata perché non è così complicato in fase di attacco e approccio alla rete passare da un impugnatura aperta a una più chiusa, o perché non è necessario cambiare impugnature e l’esecuzione di una volee può essere ugualmente performante anche con una presa semi western o western?Shakespeare ha scritto:Si, è sbagliatapaoolino ha scritto:Io ho una teoria (forse sbagliata)
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Da dove parti ?paoolino ha scritto:Ma la teoria è sbagliata perché non è così complicato in fase di attacco e approccio alla rete passare da un impugnatura aperta a una più chiusa, o perché non è necessario cambiare impugnature e l’esecuzione di una volee può essere ugualmente performante anche con una presa semi western o western?Shakespeare ha scritto:Si, è sbagliatapaoolino ha scritto:Io ho una teoria (forse sbagliata)
La stragrande maggioranza parte da una posizione neutra, che può essere continental o molto simile, a volte una leggera eastern chiusa di dritto.
Raramente i grandi colpitori di dritto partono da una quasi semiwestern, son quelli che usano lo slice molto poco, e comunque son fragili di rovescio, e tutti bimani. Ecco questi sono i martellatori di dritto, son pochi, e in questo caso te lo consento, ma solo parzialmente.
Il ritorno alla posizione di attesa è in automatico, tiri il dritto in semiwestern e ritorni da solo in continental, da cui riparti per fare volée.
Non c'è nessun problema a proposito, e se l'hai, è semplicemente che non torni in attesa, ovvero sei scarso.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Secondo me partite sempre dal presupposto che il gioco va velocizzato per favorire il gioco a rete ma per me è l'opposto va rallentato. Il gioco non i campi. I colpi.
Quindi si, è una questione principalmente di materiali, non di superfici.
Oltre alla questione atletica sulla quale non si può tornare indietro.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Per me il discorso e' semplice:Shakespeare ha scritto:https://m.facebook.com/story.php?story_ ... 7181976982
Questo sull'argomento è carino
- chi pensa che e' quasi sempre meglio oggi quasi sicuramente sbaglia
- chi pensa che e' quasi sempre meglio quando eravamo adolescenti quasi sicuramente sbaglia
- chi pensa che qualcosa e' meglio oggi, ma la maggior parte delle cose era meglio prima o sara' probabilmente meglio dopo, e in periodi diversi, avra' i suoi gusti ma ha quasi sicuramente ragione.
Per semplice calcolo della probabilita', se qualcosa c'e' da molto tempo e non e' qualcosa che necessariamente progredisce col tempo, e' praticamente sempre vero che 'era meglio prima di oggi'. Semplciemente perche' l'oggi e' un periodo molto breve, e il prima e' un periodo molto lungo.
E' un po' come dire: e' piu' probabile che tu abbia viso un bel film oggi, o prima? Oggi ne hai visti uno e prima 3mila, quindi sicuramente prima.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Se rallenti favorisci la difesa, il buon atleta ci arriva prima e meglio.maxredo ha scritto:Secondo me partite sempre dal presupposto che il gioco va velocizzato per favorire il gioco a rete ma per me è l'opposto va rallentato. Il gioco non i campi. I colpi.
Quindi si, è una questione principalmente di materiali, non di superfici.
Oltre alla questione atletica sulla quale non si può tornare indietro.
Vilas-Borg sono arrivati sopra gli 80, Djoko-Zverev ai 50 scambi in un punto, ed è sembrata epopea.
Devi impedire che il difensore arrivi facile, su questo basi il gioco a rete.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
In questa direzione si potrebbe andare agendo sulle superfici. Oggi persino su erba chi colpisce da fondo riesce ad essere molto stabile suggli appoggi, un tempo si faticava a stare in equilibrio. Negli ultimi anni a Wimbledon si riesce ad andare in scivolata controllata tipo terra, se ci provavi negli anni 80, rischiavi le caviglie.Shakespeare ha scritto: Devi impedire che il difensore arrivi facile, su questo basi il gioco a rete.
Una delle superfici più interessanti da questo punto di vista è stata la terra blu di Tiriac a Madrid, infatti esperimento subito subito archiviato per le proteste degi giocatori. Andrebbe anche riscoperta la terra verde americana, che nei pochi tornei giocati favorisce sempre i giocatori offensivi.
Re: Se il tennis di oggi non piace
Appunto, se non sei il più resistente in quel caso ti conviene andare a rete per provare a chiudere. Se è facile fare un vincente da fondo perché andare a rete?Shakespeare ha scritto:Se rallenti favorisci la difesa, il buon atleta ci arriva prima e meglio.maxredo ha scritto:Secondo me partite sempre dal presupposto che il gioco va velocizzato per favorire il gioco a rete ma per me è l'opposto va rallentato. Il gioco non i campi. I colpi.
Quindi si, è una questione principalmente di materiali, non di superfici.
Oltre alla questione atletica sulla quale non si può tornare indietro.
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Devi impedire che il difensore arrivi facile, su questo basi il gioco a rete.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Max, non puoi andare a rete a caso, così per andarci.
In passato si andava a rete in due tempi, uno per prendere una posizione di vantaggio, il secondo per chiudere.
Il primo tempo non è più possibile perché 9 su 10 ti passano perché ci arrivano bene.
Ne consegue che se vai a rete devi farlo con un grande vantaggio e per chiudere con una sola volée. Il che significa aver già quasi fatto il punto da dietro. Se mi rallenti la palla, mio nonno che faciliti questa situazione ad 1 tempo e tantomeno favorisci l'approccio in 2 tempi dove il passante per un buon atleta diventa ancor più facile.
In passato si andava a rete in due tempi, uno per prendere una posizione di vantaggio, il secondo per chiudere.
Il primo tempo non è più possibile perché 9 su 10 ti passano perché ci arrivano bene.
Ne consegue che se vai a rete devi farlo con un grande vantaggio e per chiudere con una sola volée. Il che significa aver già quasi fatto il punto da dietro. Se mi rallenti la palla, mio nonno che faciliti questa situazione ad 1 tempo e tantomeno favorisci l'approccio in 2 tempi dove il passante per un buon atleta diventa ancor più facile.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Cmq se il futuro divino essere Sinner è Alxataz (se si scrive così) c'è poco da divertirsi tennis noioso qualche bel punto lo fa lo spagnolo ma di rado
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Re: Se il tennis di oggi non piace
eh già, magari dopo sta sconfitta Sinner sarà più motivato ad imparare a fare qualcosa di meno noiosonico 1986 ha scritto:Cmq se il futuro divino essere Sinner è Alxataz (se si scrive così) c'è poco da divertirsi tennis noioso qualche bel punto lo fa lo spagnolo ma di rado
Re: Se il tennis di oggi non piace
Ma francamente non credo che Alcaraz sia in partenza più noioso di Nole e Rafa.....anzi.nico 1986 ha scritto:Cmq se il futuro divino essere Sinner è Alxataz (se si scrive così) c'è poco da divertirsi tennis noioso qualche bel punto lo fa lo spagnolo ma di rado
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Non ci si crede.
Gaudenzi ritiene il fatto che oggi giochino tutti uguale e che tutte le superfici siano uguali una cosa positiva:
https://www.ilsole24ore.com/art/andrea- ... is-AEBdHrw
Gaudenzi ritiene il fatto che oggi giochino tutti uguale e che tutte le superfici siano uguali una cosa positiva:
https://www.ilsole24ore.com/art/andrea- ... is-AEBdHrw
Siamo in buone mani.Rispetto ai “suoi” anni, come si caratterizza il tennis di oggi?
Oggi la narrazione è più semplice, si parte a gennaio e si finisce a novembre con le finali. Puoi seguire i migliori all'interno di un circuito facile, dove tutti i giocatori non mancano gli appuntamenti più importanti. Ai miei tempi la differenza tra le superfici era più netta, c'era chi si esprimeva magnificamente su alcuni terreni di gioco e giocava male su altri. Oggi questo succede molto meno. Di sicuro Nadal dà il meglio sulla terra, ma ha vinto anche Wimbledon e gli Us Open, una volta ci riusciva Agassi ma era l'eccezione… Sampras non ha mai sfiorato il successo al Roland Garros. Grazie alla riduzione delle differenze tra il “lento” e il “veloce”, e alle palline, c'è molta più uniformità.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Non va bene. Ma ci fosse un altro a posto di Gaudenzi dubito sarebbe diverso.uglygeek ha scritto:Non ci si crede.
Gaudenzi ritiene il fatto che oggi giochino tutti uguale e che tutte le superfici siano uguali una cosa positiva:
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Siamo in buone mani.Rispetto ai “suoi” anni, come si caratterizza il tennis di oggi?
Oggi la narrazione è più semplice, si parte a gennaio e si finisce a novembre con le finali. Puoi seguire i migliori all'interno di un circuito facile, dove tutti i giocatori non mancano gli appuntamenti più importanti. Ai miei tempi la differenza tra le superfici era più netta, c'era chi si esprimeva magnificamente su alcuni terreni di gioco e giocava male su altri. Oggi questo succede molto meno. Di sicuro Nadal dà il meglio sulla terra, ma ha vinto anche Wimbledon e gli Us Open, una volta ci riusciva Agassi ma era l'eccezione… Sampras non ha mai sfiorato il successo al Roland Garros. Grazie alla riduzione delle differenze tra il “lento” e il “veloce”, e alle palline, c'è molta più uniformità.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Gaudenzi rappresenta i giocatori e i giocatori vogliono l'uniformità.
Ritengo che sia la stessa cosa che vuole la massa del pubblico, che è un pubblico occasionale e non "esperto".
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Ma la massa del pubblico occasionale guarda mai il tennis? Lo guardiamo relativamente poco noi che siamo esperti...paoolino ha scritto:Gaudenzi rappresenta i giocatori e i giocatori vogliono l'uniformità.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Hai spesso questo pensiero che il tennis non lo segua nessuno, non capisco perchèuglygeek ha scritto:Ma la massa del pubblico occasionale guarda mai il tennis? Lo guardiamo relativamente poco noi che siamo esperti...paoolino ha scritto:Gaudenzi rappresenta i giocatori e i giocatori vogliono l'uniformità.
Ritengo che sia la stessa cosa che vuole la massa del pubblico, che è un pubblico occasionale e non "esperto".
A chi va bene l'Unifomità?
Ai giocatori più di tutti, ,perchè richiede meno sforzi di adattamento alle superfici, anche se poi magari si lamentano comunque di giocare troppo,e rende ai più forti molto più probabile ottenere vittorie in serie. Rammentiamo le lamentazioni e le minacce di Nadal e Djokovic quando Tiriac fece la terra Blu a Madrid 2012, figuratevi se Wimbledon rendesse nuovamente la superficie tipo 1997 ,quasi nessuno dei giocatori attuali quasi incapaci pure su questa di erba ci andrebbe più.
Gaudenzi lo sa benissimo, per questo si limita a dire aria fritta sul fare squadra ,vedersela con Netflix etc, ma a vedere un Wimbledon più lento del Roland Garros non farebbe alcun commento ,anzi direbbe "magari fosse stato così ai miei tempi"
F.F.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Ma scusa, uno "spettatore occasionale" secondo te con il telecomando va a cercare un Master 1000 su SuperTennis? O dove lo guarda il tennis altrimenti? Lo spettatore occasionale nel 2021 se va bene ha visto tre partite: la finale di Wimbledon di Berrettini e le due partite degli italiani a Torino.Johnny Rex ha scritto:Hai spesso questo pensiero che il tennis non lo segua nessuno, non capisco perchèuglygeek ha scritto:Ma la massa del pubblico occasionale guarda mai il tennis? Lo guardiamo relativamente poco noi che siamo esperti...paoolino ha scritto:Gaudenzi rappresenta i giocatori e i giocatori vogliono l'uniformità.
Ritengo che sia la stessa cosa che vuole la massa del pubblico, che è un pubblico occasionale e non "esperto".
A chi va bene l'Unifomità?
Ai giocatori più di tutti, ,perchè richiede meno sforzi di adattamento alle superfici, anche se poi magari si lamentano comunque di giocare troppo,e rende ai più forti molto più probabile ottenere vittorie in serie. Rammentiamo le lamentazioni e le minacce di Nadal e Djokovic quando Tiriac fece la terra Blu a Madrid 2012, figuratevi se Wimbledon rendesse nuovamente la superficie tipo 1997 ,quasi nessuno dei giocatori attuali quasi incapaci pure su questa di erba ci andrebbe più.
Gaudenzi lo sa benissimo, per questo si limita a dire aria fritta sul fare squadra ,vedersela con Netflix etc, ma a vedere un Wimbledon più lento del Roland Garros non farebbe alcun commento ,anzi direbbe "magari fosse stato così ai miei tempi"
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C'erano dei problemi veri con la terra blu. Il procedimento chimico per renderla blu (o piu' precisamente, i sali che dovettero mettere nella terra blu per diminuirne l'umidita' ed evitare che si scolorisse) la resero anche molto piu' scivolosa, e fu per questo motivo che non venne piu' utilizzata. https://www.youtube.com/watch?v=IihBn_3LYXk.
Inoltre il colore era stato scelto solamente per motivi di fotografia televisiva: la palla si vede meglio con lo sfondo di un campo blu piuttosto che con un campo rosso mattone spesso anche schiarito dal sole. Nelle intenzioni di Tiriac i giocatori avrebbero dovuto giocare esattamente come sulla normale terra rossa: in fondo era solo terra battuta colorata. In realta' poi risulto' essere una superficie piu' dura e veloce della terra rossa.
Comunque Gaudenzi non so come faccia a non capire che uniformare le superfici e' una perdita per questo sport. E lui dirige l'ATP che non e' solo il sindacato giocatori ma comprende anche gli organizzatori. Non siamo solo noi a lamentarci che a Wimbledon si gioca come al Roland Garros, anzi a Parigi ora si va a rete forse piu' spesso che a Wimbledon.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Madrid è molto più veloce anche con la terra rossa...
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Il pubblico occasionale di cui parlo io non è né quello televisivo delle pay-tv, né quello che si va a cercare gli streaming on line, ma è quello che riempie gli spalti dei tornei dello Slam e di qualche Master 1000 (che facevano i record di capienza prima del Covid), che è quello che effettivamente finanzia il mondo del tennis.uglygeek ha scritto:Ma la massa del pubblico occasionale guarda mai il tennis? Lo guardiamo relativamente poco noi che siamo esperti...paoolino ha scritto:Gaudenzi rappresenta i giocatori e i giocatori vogliono l'uniformità.
Ritengo che sia la stessa cosa che vuole la massa del pubblico, che è un pubblico occasionale e non "esperto".
A quel pubblico interessa molto più "il personaggio" che lo stile di gioco del tennista o la varietà. E' molto più interessato a pensare che stia assistendo a un evento, piuttosto che al come quell'evento si realizza. Avere dei punti fermi (Tornei e Giocatori) gli aiuta a classificare gli "eventi". Un torneo del Grande Slam è un evento, una partita di Federer è un evento. Troppa variabilità, al contrario, destabilizza, e rende più complicato stabilire se si sta assistendo a un evento universalmente riconosciuto o no.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Un mio amico (che e' padre di famiglia, medico, ha il tempo che ha e segue piu' altri sport), comunque a Torino per le semifinali del Masters ci va, e aveva voglia di vedere Berrettini e Tsitsipas (o tutti meno Djokovic, che non regge piu'). Non e' sicuramente uno spettatore di tennis regolare. Federer lo vedrebbe volentieri, Nadal e Djokovic pagherebbe per non vederli.
Sinner poi lo conoscono tutti: mia madre, il mio migliore amico che non guarda proprio mai sport in tv e non fa sport giocato da 20 anni, e cosi' via. Ieri sera se lo guardava in tv.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Quindi da cosa è mosso?Nickognito ha scritto:Un mio amico (che e' padre di famiglia, medico, ha il tempo che ha e segue piu' altri sport), comunque a Torino per le semifinali del Masters ci va, e aveva voglia di vedere Berrettini e Tsitsipas (o tutti meno Djokovic, che non regge piu'). Non e' sicuramente uno spettatore di tennis regolare. Federer lo vedrebbe volentieri, Nadal e Djokovic pagherebbe per non vederli.
Sinner poi lo conoscono tutti: mia madre, il mio migliore amico che non guarda proprio mai sport in tv e non fa sport giocato da 20 anni, e cosi' via. Ieri sera se lo guardava in tv.
1. Evento (le Finals)
2. Personaggi nel bene e nel male (voglio vedere Berrettini/Tsitsipas/Federer; NON voglio Nadal/Djokovic)
3. Tifo nazionalista.
Quanto pesano lo stile di gioco e/o l'uniformità dei campi?
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Re: Se il tennis di oggi non piace
per chi?
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Per le persone che compongono la massa degli spettatori del tennis.Nickognito ha scritto:per chi?
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Boh... Non c'erano personaggi con le superfici non omologate?
A me pare di sognare. Allora facciamo tutti campi in cemento e non ne parliamo più.
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Per la massa degli spettatori, si, per me conta parecchiopaoolino ha scritto:Per le persone che compongono la massa degli spettatori del tennis.Nickognito ha scritto:per chi?
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
- paoolino
- Massimo Carbone
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Il concetto che sto cercando di esprimere è che l'omologazione piace ai giocatori, perché così sanno che possono mantenere il proprio livello di competitività medio, costante per tutta la stagione, salvo infortuni fisici / cali psicologici personali;
piace anche al pubblico meno esperto, perché gli consente di avere i propri (soliti) beniamini sempre tra i favoriti della vigilia di qualsiasi torneo durante tutta la stagione e, soprattutto, non sta a guardare più di tanto aspetti come lo stile di gioco dei tennisti o la velocità della superficie e quindi non contesterà mai per questi motivi gli organizzatori dei tornei e delle competizioni. E' questo pubblico quello che fa la massa pagante ai botteghini.
Quindi Gaudenzi alla fine dà sia ai giocatori che al pubblico pagante quello che vogliono.
piace anche al pubblico meno esperto, perché gli consente di avere i propri (soliti) beniamini sempre tra i favoriti della vigilia di qualsiasi torneo durante tutta la stagione e, soprattutto, non sta a guardare più di tanto aspetti come lo stile di gioco dei tennisti o la velocità della superficie e quindi non contesterà mai per questi motivi gli organizzatori dei tornei e delle competizioni. E' questo pubblico quello che fa la massa pagante ai botteghini.
Quindi Gaudenzi alla fine dà sia ai giocatori che al pubblico pagante quello che vogliono.
"C’è gente che magari sa scrivere, scrive e pubblica sui forum quello che scrive, ma non sa assolutamente leggere..."
(paoolino parafrasando Sciascia)
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Re: Se il tennis di oggi non piace
Non è che il pubblico non andasse a Wimbledon quando Wimbledon si giocava sull'erba. Anche se Muster perdeva al primo turno, andavano a Wimbledon lo stesso.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Se il tennis di oggi non piace
Beh piace a questi giocatori l'omologazione, che sono emersi con queste condizioni. Se Sampras fosse nato nel 1976 vedrai che non sarebbe stato contento di come hanno ridotto Wimbledon nei primi anni 2000. Federer stesso è una vita che si lamenta della lentezza dei vari cementi.paoolino ha scritto:Il concetto che sto cercando di esprimere è che l'omologazione piace ai giocatori, perché così sanno che possono mantenere il proprio livello di competitività medio, costante per tutta la stagione, salvo infortuni fisici / cali psicologici personali;
piace anche al pubblico meno esperto, perché gli consente di avere i propri (soliti) beniamini sempre tra i favoriti della vigilia di qualsiasi torneo durante tutta la stagione e, soprattutto, non sta a guardare più di tanto aspetti come lo stile di gioco dei tennisti o la velocità della superficie e quindi non contesterà mai per questi motivi gli organizzatori dei tornei e delle competizioni. E' questo pubblico quello che fa la massa pagante ai botteghini.
Quindi Gaudenzi alla fine dà sia ai giocatori che al pubblico pagante quello che vogliono.
Ma qualcuno che si lamenta c'è ancora, Medvedev a Bercy era parecchio scocciato, ha detto più volte che i campi indoor dovrebbero essere più veloci.