La Sudditanza Psicologica nel Tennis

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Nickognito
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Nickognito »

sonusfaber ha scritto:
Nickognito ha scritto:si, glielo ha detto proprio Safin a Santoro, non e` che se l`e` inventato Santoro.
Beh, allora è tutt'altra cosa.

Sonus
scusa se abbiamo bisogno del tuo permesso per sapere se Santoro capisce di tennis. Safin ha detto: io penso che con te non posso vincere. Santoro ha detto: e` per quello che perde, perche` ha paura di me.

Santoro non e` un confessore, e` un tennista e come tutti i tennisti sa che se hai paura di perdere con qualcuno e pensi di non farcela giochi male. Io non sono un tennista ma mi fido di quello che dicono e concordo. Voialtri fate come vi pare :)
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da sonusfaber »

Nickognito ha scritto:
sonusfaber ha scritto:
Nickognito ha scritto:si, glielo ha detto proprio Safin a Santoro, non e` che se l`e` inventato Santoro.
Beh, allora è tutt'altra cosa.

Sonus
scusa se abbiamo bisogno del tuo permesso per sapere se Santoro capisce di tennis. Safin ha detto: io penso che con te non posso vincere. Santoro ha detto: e` per quello che perde, perche` ha paura di me.

Santoro non e` un confessore, e` un tennista e come tutti i tennisti sa che se hai paura di perdere con qualcuno e pensi di non farcela giochi male. Io non sono un tennista ma mi fido di quello che dicono e concordo. Voialtri fate come vi pare :)
Stai delirando? :lol:

Ho solo detto che (a mio avviso) un conto è parlare di sé, p. es. delle proprie paure (come ha fatto la Henin) oppure (come ha fatto Santoro) riportare una frase altrui detta e sentita, ben altra cosa invece è fare supposizioni. E inizialmente non si è capito (perché non l'hai detto) se Santoro avesse riportato o ha semplicemente supposto.

Per me ci sono affermazioni credibili (perché fatte dal diretto interessato, come nel caso di Safin) e altre che non lo sono o lo sono meno (nel caso di supposizioni). In questo senso sì, decisamente tutt'altra cosa.

Sonus
Prometto solennemente che non metterò più piede nel fan club di Rafael Nadal fino alla fine del 2010! Sonusfaber, Giove, 4 gennaio 2010 8)
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Remi Boncoeur »

Mah. Motivazioni mentali si, ma non direi paura, più limiti di concentrazione e pazienza.
Poi vabbè, nelle interviste (se scritte) bisogna verificare la corrispondenza tra la risposta vera e quella trascritta o eventualmente quanto il giocatore abbia voluto dare una spiegazione più semplificata o di facile presa (questo vale anche per le interviste televisive).
Nickognito
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Nickognito »

Questo quello che dice Santoro di Safin:

Non vincevo perche` ero il giocatore migliore, ma perche`giocando con lui partivo sempre con un set e un break di vantaggio perche` mentalmente lui era completamente negativo nei miei confronti.
Penso che fosse troppo negativo giocando contro di me e quando ho detto `Se vuole battermi, mi batte e facilmente` lo stavo davvero pensando. Aveva tutto per battermi ma non lo faceva perche` non credeva di poterci riuscire.


insomma, caso on topic se ce n`e` uno

La cosa importante e` che Santoro non dice `io sono un giocatore mentalmente superiore a lui`, dice che lui era debole proprio quando giocava con lui perche` si credeva gia ` sconfitto in partenza. Perche` non voleva vincere. E solo questo pensiero gli dava un vantaggio di un set e un break.

Non si parla di concentrazione e pazienza, e non si vede perche` avrebbe dovuto dire cose diverse da quelle che pensava. (tra l`altro, lo si sapeva tutti di gia`, con un Santoro Safin ho vinto la mia maggiore vincita con scommesse sul tennis di sempre :)

c.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da sonusfaber »

Nickognito ha scritto:non si vede perchè avrebbe dovuto dire cose diverse da quelle che pensava.

c.
Perché altrimenti sarebbe stato l'unico a fare una cosa del genere, in questo mondo di onesti! Perché non aveva voglia di sentirsi diverso ...

Sonus
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Nickognito »

sonusfaber ha scritto:
Nickognito ha scritto:non si vede perchè avrebbe dovuto dire cose diverse da quelle che pensava.

c.
Perché altrimenti sarebbe stato l'unico a fare una cosa del genere, in questo mondo di onesti! Perché non aveva voglia di sentirsi diverso ...

Sonus

ma cos`e`, un illogico attacco contro qualunque cosa dico? santoro dovrebbe essere disonesto nel dire che secondo lui Safin perdeva con lui perche` si dava battuto in partenza? a che pro? Ma che e` il topic del nonsense imperante?
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Remi Boncoeur »

Nickognito ha scritto:Questo quello che dice Santoro di Safin:

Non vincevo perche` ero il giocatore migliore, ma perche`giocando con lui partivo sempre con un set e un break di vantaggio perche` mentalmente lui era completamente negativo nei miei confronti.
Penso che fosse troppo negativo giocando contro di me e quando ho detto `Se vuole battermi, mi batte e facilmente` lo stavo davvero pensando. Aveva tutto per battermi ma non lo faceva perche` non credeva di poterci riuscire.


insomma, caso on topic se ce n`e` uno

La cosa importante e` che Santoro non dice `io sono un giocatore mentalmente superiore a lui`, dice che lui era debole proprio quando giocava con lui perche` si credeva gia ` sconfitto in partenza. Perche` non voleva vincere. E solo questo pensiero gli dava un vantaggio di un set e un break.

Non si parla di concentrazione e pazienza, e non si vede perche` avrebbe dovuto dire cose diverse da quelle che pensava. (tra l`altro, lo si sapeva tutti di gia`, con un Santoro Safin ho vinto la mia maggiore vincita con scommesse sul tennis di sempre :)

c.
Si però la frase che riporti adesso è diversa da quella che hai scritto prima...Non c'è alcuna menzione alla paura di Safin. Dice che partiva mentalmente battuto. Questo è vero secondo me, ma non è sudditanza, è proprio una questione di concentrazione, pazienza e il non riuscire portava Safin a credere non ce la potesse fare. Lo stesso discorso di Safin sull'erba, quando diceva che fosse buona solo per le mucche o giù di li. Ma mica Safin aveva paura dell'erba, di Wimbledon o di Santoro. Semplicemente gli richiedevano di fare determinate cose (giocare contro i tagli di Santoro richiedeva pazienza, concentrazione, doti che non sono mai stato il suo forte), non riuscire lo alterava, gli faceva saltare i nervi, al punto che si è convinto di non essere in grado di farcela. E' vero, è una questione soprattutto mentale, ma non di sudditanza, non c'entra niente, se non in senso estremamente lato.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da BackhandWinner »

Remi Boncoeur ha scritto: Si però la frase che riporti adesso è diversa da quella che hai scritto prima...Non c'è alcuna menzione alla paura di Safin. Dice che partiva mentalmente battuto. Questo è vero secondo me, ma non è sudditanza, è proprio una questione di concentrazione, pazienza e il non riuscire portava Safin a credere non ce la potesse fare. Lo stesso discorso di Safin sull'erba, quando diceva che fosse buona solo per le mucche o giù di li. Ma mica Safin aveva paura dell'erba, di Wimbledon o di Santoro. Semplicemente gli richiedevano di fare determinate cose (giocare contro i tagli di Santoro richiedeva pazienza, concentrazione, doti che non sono mai stato il suo forte), non riuscire lo alterava, gli faceva saltare i nervi, al punto che si è convinto di non essere in grado di farcela. E' vero, è una questione soprattutto mentale, ma non di sudditanza, non c'entra niente, se non in senso estremamente lato.
Cornicetta per questo post (sperando che non venga bollato come nonsense. :)): chiara e tonda, la differenza tra componente mentale/psicologica del gioco e presunta 'sudditanza'.

Non si nega la prima; si dubita invece (parlo per me) che la seconda non sia altro che una specie di caricatura dello scontro tennistico; caricatura nella quale, in effetti, è particolarmente facile cadere, visto che un match di tennis è anche, certamente, una psicomachìa.* :)
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Nickognito »

Remi, ma quante volte dobbiamo dire cosa si intende con questa parola, inadeguata, sudditanza?

io avevo definito cosa intendevo cosi` `l`insieme degli aspetti mentali per cui il giocatore x gioca peggio perche` si trova davanti il giocatore y`

Santoro dice che Safin ha perso con lui perche` quando si trovava davanti lui si dava per battuto in partenza, perche` pensava di non potercela fare con lui.

ora, questo corrisponde ESATTAMENTE alla mia definizione

Cosa c`e` da arguire? ancora farne una questione di vocabolario?

c.

edit: la differenza tra componente psicologica e sudditanza e` che la prima safin la ha con chiunque, la seconda no, la ha con Santoro e basta, o Santoro e pochi altri.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da D.F.Wallace »

Nick il problema è che con la parola "sudditanza" uno si aspetta una paura, un timore quasi fisico...per dire ci si immaginerebbe il piccolo Santoro con sudditanza verso la bestia Safin...Davide contro Golia...in realtà è un generico entrare in campo non positivo e senza la convinzione giusta.
Difficile immaginare un Safin che ha paura del piccolo francese...ma più facile immaginare un Safin che appena vede Santoro pensa "oh mamma questo sò già che inizia a tessere la sua tela con le sue palle maligne che mi manda fuori giri come al solito...odio giocare contro di lui"...ecco come entrare in campo già in svantaggio.
Solo che il termine sudditanza fa pensare ad altro ma è anche questo, come credo intenda tu. :wink:
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Nickognito »

penso che abbiamo un`eta` sufficiente per poter parlare di un argomento , avendolo definito con precisione, qualunque parola si usi. Se non vogliamo usare sudditanza, usiamo `carota`, `x`, `sblinda`.

se no posso arrivare qui a dire che Safin non risente di sudditanza perche`non e` un abitante di colonie e possedimenti, privo di diritti politici`, seguendo la definizione di sudditanza di un dizionario.

Ok, si, bene, ma l`argomento e` ben definito e non e` un forum di filologia. Safin perdeva perche` prima di entrare credeva du aver gia` perso. E` ovvio che , in un`accezione corretta del termine, in italiano, questo vuol dire essere intimorito dallavversario. In altre accezioni, no. Ma l`accezione e` stata definita con esattezza in partenza, e l`esempio di Safin e` stato svolto con interezza specificando di cosa si trattasse. Quindi , boh, davvero non capisco cosa ci sia che non torni.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Remi Boncoeur »

Nickognito ha scritto:Remi, ma quante volte dobbiamo dire cosa si intende con questa parola, inadeguata, sudditanza?

io avevo definito cosa intendevo cosi` `l`insieme degli aspetti mentali per cui il giocatore x gioca peggio perche` si trova davanti il giocatore y`

Santoro dice che Safin ha perso con lui perche` quando si trovava davanti lui si dava per battuto in partenza, perche` pensava di non potercela fare con lui.

ora, questo corrisponde ESATTAMENTE alla mia definizione

Cosa c`e` da arguire? ancora farne una questione di vocabolario?

c.

edit: la differenza tra componente psicologica e sudditanza e` che la prima safin la ha con chiunque, la seconda no, la ha con Santoro e basta, o Santoro e pochi altri.
Nick sudditanza in italiano ha un significato preciso, se uno gli da alle parole il significato che vuole si può dire qualsiasi cosa e immediatamente smentirla. Bada bene, per me la sudditanza, entro certi limiti (e comunque spesso dipendente da fattori tecnici), esiste. Ho fatto anche l'esempio di Berdych in Davis, per me abbastanza palese. Però sudditanza per me (e, senza presunzione, penso anche il significato più vicino a quello del vocabolario) è qualcosa di legato alla paura e Safin per me di Santoro, come di Wimbledon, non ha mai avuto paura. Semplicemente il gioco di Santoro gli richiedeva pazienza (idem giocare sull'erba) e dopo 3-4 scambi in cui non poteva impostare il suo tennis e faceva magari qualche errore si spazientiva, si innervosiva, rompeva qualche racchetta e usciva di testa dal match. Da li la consapevolezza che non ce l'avrebbe mai fatto, si impuntò come fece per l'erba. Non è la stessa cosa che con gli altri giocatori, con gli altri giocatori poteva impostare il suo gioco, poteva fare quello che voleva. Poi poteva avere alti e bassi, ma nel momento in cui erano alti facendo il suo tennis poteva portare il match dove voleva lui. Con Santoro no, anche stando concentrato doveva comunque predisporsi a fare altre cose e per uno che si spazientisce quando non riesce pur giocando il suo tennis, figurarsi quant'era frustrante giocare con quel nanetto che giocava la nemesi del tennis.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Nickognito »

Remi, ma cosa devo fare, farmi moderatore e cambiare il titolo del topic?

C`e` un topic, che non l`hai creato tu. Il topic e` stato introdotto con un post, in cui si diceva anche questo "Di certo può essere vassallismo anche entrare in campo un po' scoraggiati in partenza" Insomma, parte della definizione del tema on topic e` `entrare scoraggiati in campo in partenza`. Qualcuno diceva che succede, altri che non succede. Ho specificato di cosa sto parlando io, nel topic, on topic, e il caso Safin/Santoro corrisponde esattamente a cio` che stavo sostenendo e corrisponde esattamente alla frase citata nel post di introduzione del topic, ed e` quindi perfettamente on topic.

Non nomino la parola sudditanza, e non posso eliminarla dal titolo. Che dobbiamo fare? Guardare solo quella parola e fregarcene bellamente di tutto il topic e concentraci sull`etimo di questo termine del vocabolario, o parlare dell`argomento on topic?

c.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Remi Boncoeur »

Nickognito ha scritto:Remi, ma cosa devo fare, farmi moderatore e cambiare il titolo del topic?

C`e` un topic, che non l`hai creato tu. Il topic e` stato introdotto con un post, in cui si diceva anche questo "Di certo può essere vassallismo anche entrare in campo un po' scoraggiati in partenza" Insomma, parte della definizione del tema on topic e` `entrare scoraggiati in campo in partenza`. Qualcuno diceva che succede, altri che non succede. Ho specificato di cosa sto parlando io, nel topic, on topic, e il caso Safin/Santoro corrisponde esattamente a cio` che stavo sostenendo e corrisponde esattamente alla frase citata nel post di introduzione del topic, ed e` quindi perfettamente on topic.

Non nomino la parola sudditanza, e non posso eliminarla dal titolo. Che dobbiamo fare? Guardare solo quella parola e fregarcene bellamente di tutto il topic e concentraci sull`etimo di questo termine del vocabolario, o parlare dell`argomento on topic?

c.
Nick tu nel tuo primo topic sulla questione Santoro-Safin hai parlato esplicitamente di paura :) Poi va bene per me il resto del discorso, io non ho mai detto che nel tennis la testa conti 0.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Nickognito »

Remi, sei un filologo, non ho altre spiegazioni :D

Perdono, ho usato in modo leggermente improprio il termine paura. Ho detto `Aveva paura di lui, pensvaa che con lui non avrebbe mai vinto`. Ovviamente non aveva paura che lo picchiasse, non era paura, era un certo timore di affrontarlo, nel senso, spiegato nella stessa frase, che pensava che non avrebbe mai vinto con lui.

Tu mi hai risposto: non e` paura, ma limiti di concentrazione e pazienza.

Io ti dico : no, non sono limiti di concentrazione e pazienza. Santoro ci dice che Safin entrava in campo gia` battuto. Non penso che Safin perdesse la pazienza prima di iniziare a giocare :)

Per cui il problema di Safin con Santoro non era un generico problema mentale riferito al tennis (cosa che so che nessuno in questo topic ha negato) ma era il problema mentale offtopic, impropriamente definito sudditanza, e piu` volte esplicitato essere questo: `l`avere meno chances in partenza, il partire battuto, come si dice, perche` condizionato psicologicamente in partenza dal tuo avversario. In un certo senso e` avere paura. Nel senso appunto di dire `oddio, gioco con tizio, perdo`. Il problema e` che fin dall`inizio del topic cerchiamo di sviscerare, non solo io, certi argomenti, e per risposta abbiamo dei cavilli sull terminologie per poi sentirci dire `ma noi non neghiamo l`aspetto mentale`

Ripeto: si parla di un particolare aspetto mentale, non della mente tout court, e questo particolare e` ben definito in diversi post, compreso l`iniziale, di questo topic, e mal definito da singoli vocaboli inadeguati.

c.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da BackhandWinner »

Remi Boncoeur ha scritto: Nick sudditanza in italiano ha un significato preciso, se uno gli da alle parole il significato che vuole si può dire qualsiasi cosa e immediatamente smentirla.
Remi Santo Subito! :D
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Nickognito »

ma porcaputtanaporcatroia, se invece di quotare qualcuno leggesse, non dico tutto il topic, ma il posto di apertura, parrebbe brutto?

Non posso cambiare il titolo!!!

Il bello , o l`incredibile, e` che mi state accusando di aver usato una parola che ho solo sforato una volta in 100 righe su Santoro /Safin. Non ho usato questa parola, ho capito che ha un significato preciso, ma non l`ho usata, porcamiseria! :D

Il giorno che arriva uno e propone un topic: `la catapulta nel tennis`. E spiega che intende per catapulta `la diagonale di dritto`, e per 6 pagine si discute della diagonale di dritto, e io dico che Federer e` buono, in diagonale di dritto, non potete rispondermi: `no, Federer non ha una catapulta, ma lo sai l`italiano???`

E` totalmente illogico, ma come si fa??? :D
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Nickognito »

"Lendl ha perso in finale agli us open 82 da Connors perche` e` entrato in campo avendo paura di Connors` (Tony Trabert)
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Johnny Rex »

E in maniera ben peggiore anche l'anno dopo.

Nel 1982 Lendl contro McEnroe in semi non perse mai il servizio, con Connors lo perse subito ed iniziò con un DF.
Nel 1983 Lendl in tutto il torneo fino alla finale perse il servizio 4 volte, e aveva battuto ebne Wilander, reduce dalla vittoria a cincinnati su lui e McEnroe.
In Finale Lendl perse 11 volte il servizio, la prima volta anche qui al primo turno di battuta con DF iniziale ,concedendo in tutto il match 26 PB (una enormità) e facendo Df sul SP a suo favore, 54 nel terzo, dopodichè non vinse nemmeno un game.
Il Tutto contro un Connors mediocre, a sua volta fattosi breakkare 6 volte in 12 turni di servizio fra secondo e terzo set.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Nickognito »

Johnny Rex ha scritto: Il Tutto contro un Connors mediocre,
no, perche` il Lendl del 1985 dimostra quanto e` vero che Connors nell82 83 avesse avuto un grandissimo avversario, e tutti i confronti diretti successivi tra i due dimostrano che Lendl non soffrisse Connors mentalmente.










Scusa , mi son fatto prendere dal morbo :D
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Johnny Rex »

Connors giocò Decisamente meglio l'anno dopo contro McEnroe in semifinale,per dire.
nella F 18982 perlomeno Ivan si svegliò è gioco a buoni livelli terzo e quarto set, dove un Connors stanchissimo tirò fuori il suo massimo, in quella del 1983 giocò male tutto l'incontro,come del resto avrebbe giocato malissimo la finale australiana contro Wilander , giocata quasi fosse un amichevole, con sorrisi reciproci e battute, mentre invece con Borg a Parigi non aveva mostrato alcun timore,anzi,dopo un primo set invero molto falloso .

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur Finkelstein
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Remi Boncoeur »

Nickognito ha scritto:Remi, sei un filologo, non ho altre spiegazioni :D

Perdono, ho usato in modo leggermente improprio il termine paura. Ho detto `Aveva paura di lui, pensvaa che con lui non avrebbe mai vinto`. Ovviamente non aveva paura che lo picchiasse, non era paura, era un certo timore di affrontarlo, nel senso, spiegato nella stessa frase, che pensava che non avrebbe mai vinto con lui.

Tu mi hai risposto: non e` paura, ma limiti di concentrazione e pazienza.

Io ti dico : no, non sono limiti di concentrazione e pazienza. Santoro ci dice che Safin entrava in campo gia` battuto. Non penso che Safin perdesse la pazienza prima di iniziare a giocare :)

Per cui il problema di Safin con Santoro non era un generico problema mentale riferito al tennis (cosa che so che nessuno in questo topic ha negato) ma era il problema mentale offtopic, impropriamente definito sudditanza, e piu` volte esplicitato essere questo: `l`avere meno chances in partenza, il partire battuto, come si dice, perche` condizionato psicologicamente in partenza dal tuo avversario. In un certo senso e` avere paura. Nel senso appunto di dire `oddio, gioco con tizio, perdo`. Il problema e` che fin dall`inizio del topic cerchiamo di sviscerare, non solo io, certi argomenti, e per risposta abbiamo dei cavilli sull terminologie per poi sentirci dire `ma noi non neghiamo l`aspetto mentale`

Ripeto: si parla di un particolare aspetto mentale, non della mente tout court, e questo particolare e` ben definito in diversi post, compreso l`iniziale, di questo topic, e mal definito da singoli vocaboli inadeguati.

c.
No è che il discorso relativo a Safin è nato da li. Comunque non è un problema. Sono andato a rileggermi il primo post e mi sembra si parli di essere intimiditi da qualcuno tecnicamente più forte o di sbagliare in un momento importante. Non mi sembrano casi attinenti al discorso Safin, è questo che dico. Poi per carità, se vuoi spostare il discorso su un piano del tipo "Safin contro Santoro da un certo punto della sua carriera in poi partiva battuto in partenza", si, sono d'accordo. :wink:
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Nickognito »

Remi Boncoeur ha scritto:
No è che il discorso relativo a Safin è nato da li. Comunque non è un problema. Sono andato a rileggermi il primo post e mi sembra si parli di essere intimiditi da qualcuno tecnicamente più forte o di sbagliare in un momento importante. Non mi sembrano casi attinenti al discorso Safin, è questo che dico. Poi per carità, se vuoi spostare il discorso su un piano del tipo "Safin contro Santoro da un certo punto della sua carriera in poi partiva battuto in partenza", si, sono d'accordo. :wink:

questo e` il primo post: "on topic, un `intervista di Santoro che dice che Safin ha sempre perso con lui solo per motivi mentali, perche` aveva paura di lui, pensava che con lui non avrebbe mai vinto."

e` scritto, nella parte piu` specifica, `pensava che con lui non avrebbe mai vinto`. Non si vede come si possa capire `essere intimiditi da qualcuno tecnicamente piu` forte` o `sbagliare in un momento importante`. Non c`e` scritto, non e` implicito, nulla.

Quanto al fatto " Safin contro Santoro da un certo punto della sua carriera in poi partiva battuto in partenza" dico solo che Santoro ha affermato, testuali parole "Quando Safin e` arrivato nel tour ha detto `e` un incubo per me giocare con Santoro`. Visto che il loro primo match e` arrivato due anni dopo che Safin e` arrivato nel tour e un anno e pi`u dopo che safin era gia` arrivato piu` volte alla seconda settimana di uno slam, significa che per Santoro Safin da sempre si e` sentito battuto in partenza. Quindi si, da un certo punto della cerriera, cioe` dall`inizio :)

Per la cronaca, nel primo incontro fra i due, Safin, che la settimana dopo avrebbe vinto il torneo di Boston perdendo un set in tutta la settimana, perse 60 il primo set. Il secondo incontro, sempre nel 99, Safin lo perse al primo turno di Mosca, appena dopo aver giocato la finale di Bercy. Poi ci riperse a Londra l`anno dopo, nel 2000, quindi a Cincinnati, dove venive da 8 vittorie consecutive (tra cui una su Sampras, e vincendo il MS di Montreal) e 7 set consecutivi, perse il primo set 61.
La volta successiva alle Olimpiadi. Safin veniva da 12 vittorie consecutive, due tornei vinti, tra cui gli Us Open, 18 set vinti degli ultimi 19, e Santoro lo batte` anche li`. In quell`estate, Safin vinse 24 match su 27. Delle tre sconfitte, una con Kuerten in finale di indianapolis e solo al tiebreak del set decisivo, due con Santoro. Sempre nel 2000 l`unico successo di Marat sul francese., a Stoccarda.

L`anno dopo Santoro batte Safin al Roland Garros (il russo va sotto due set, rimonta, vince 60 il quarto, e poi perde 61 il quinto) , di nuovo a Lione nel 2003 (anche qui Marat esordisce con un 1/6, ma questo era un periodaccio per il russo), e poi i due si incontrano l`ultima volta a Halle nel 2005. Safin regala il solito set d`avvio, poi sul matchpoint, nel tiebreak del secondo set, Santoro si infortuna e si ritira.
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Rosewall
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Rosewall »

insomma, un punto a favore della tesi secondo cui le difficoltà nell'approccio ad un match non derivano dalla fama, dal mito, o dalla classifica dell'avversario, bensì dagli effettivi problemi che questi è in grado di procurarci. Per quanto dobbiamo ricordarci che stiamo parlando di Safin, con tutte le implicazioni grottesche del caso (fra le fissazioni e le esasperazioni mentali di Marat, anche l'esagerata preclusione nei confronti di Wimbledon).
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Remi Boncoeur »

Nickognito ha scritto:
Remi Boncoeur ha scritto:
No è che il discorso relativo a Safin è nato da li. Comunque non è un problema. Sono andato a rileggermi il primo post e mi sembra si parli di essere intimiditi da qualcuno tecnicamente più forte o di sbagliare in un momento importante. Non mi sembrano casi attinenti al discorso Safin, è questo che dico. Poi per carità, se vuoi spostare il discorso su un piano del tipo "Safin contro Santoro da un certo punto della sua carriera in poi partiva battuto in partenza", si, sono d'accordo. :wink:

questo e` il primo post: "on topic, un `intervista di Santoro che dice che Safin ha sempre perso con lui solo per motivi mentali, perche` aveva paura di lui, pensava che con lui non avrebbe mai vinto."

e` scritto, nella parte piu` specifica, `pensava che con lui non avrebbe mai vinto`. Non si vede come si possa capire `essere intimiditi da qualcuno tecnicamente piu` forte` o `sbagliare in un momento importante`. Non c`e` scritto, non e` implicito, nulla.

Quanto al fatto " Safin contro Santoro da un certo punto della sua carriera in poi partiva battuto in partenza" dico solo che Santoro ha affermato, testuali parole "Quando Safin e` arrivato nel tour ha detto `e` un incubo per me giocare con Santoro`. Visto che il loro primo match e` arrivato due anni dopo che Safin e` arrivato nel tour e un anno e pi`u dopo che safin era gia` arrivato piu` volte alla seconda settimana di uno slam, significa che per Santoro Safin da sempre si e` sentito battuto in partenza. Quindi si, da un certo punto della cerriera, cioe` dall`inizio :)

Per la cronaca, nel primo incontro fra i due, Safin, che la settimana dopo avrebbe vinto il torneo di Boston perdendo un set in tutta la settimana, perse 60 il primo set.
No, Nick, aspetta, forse non mi sono spiegato bene io, con primo post intendevo il post di apertura, quello di Johnny. Quello sono andato a rileggermi. Per il resto ritenevo quello che io mettevo in dscussione l'uso della parola paura, mi scuso se sembro capzioso, ma il mio discorso è partito da li. Poi boh, non capisco perchè Safin, appena diventato professionista, abbia rilasciato una dichiarazione in cui diceva "Ah, che incubo giocare contro Santoro" senza averci mai giocato, però se tu mi dici che l'ha credo mi fido, per carità (e giuro, non sono ironico). Resto scettico anche sull'uso delle parole (da paura, a sconfitto in partenza, a incubo, che potrebbe voler dire semplicemente che il gioco di Santoro, tecnicamente, lo faceva impazzire), però va bene, non vorrei sembrare ulteriormente cavilloso :D
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Nickognito »

Ah, scusami, non ti avevo capito, riguardo al primo post, per cui ritiro quel che ho detto.

Continuo comunque a non condividere. Nel primo post si dice (e non che poi si dica molto altro) Di certo può essere vassallismo anche entrare in campo un po' scoraggiati in partenza, ed anche questo sicuramente c'è"

E` esattamente il caso di Safin.

E` vero, concordo con te, e` un caso particolare che non si verifica contro un campione, ma e` un caso che mi pare totalmente analogo. Un giocatore normale di solito ce l`ha solo con i campioni, uno come Safin magari ce l`ha anche per un altro, ma il concetto mi pare quello.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Remi Boncoeur »

Nickognito ha scritto:Ah, scusami, non ti avevo capito, riguardo al primo post, per cui ritiro quel che ho detto.

Continuo comunque a non condividere. Nel primo post si dice (e non che poi si dica molto altro) Di certo può essere vassallismo anche entrare in campo un po' scoraggiati in partenza, ed anche questo sicuramente c'è"

E` esattamente il caso di Safin.

E` vero, concordo con te, e` un caso particolare che non si verifica contro un campione, ma e` un caso che mi pare totalmente analogo. Un giocatore normale di solito ce l`ha solo con i campioni, uno come Safin magari ce l`ha anche per un altro, ma il concetto mi pare quello.
Quel che dico io però è che la "predisposizione negativa" (chiamiamola così :) ) che Safin ha nei confronti di Santoro deriva dalla piena consapevolezza di certi suoi limiti e da determinate caratteristiche tecniche di Santoro. Li Safin si impunta che non può giocare contro Santoro (sia che l'abbia fatto senza averci mai giocato, sia l'abbia fatto dopo un certo numero di partite, non cambia niente nella sostanza), così come accadeva sull'erba. Certo, anche questa è una forma di blocco mentale. Però è una cosa che non ritengo al 100% mentale e che non è dettata tanto dall'avversario in se: non so come spiegarmi bene su questo punto, ma per esempio Berdych che gioca una gara tristissima in finale di Davis contro il Nadal dello scorso finale di stagione, nettamente sottotono, e mostra quella rassegnazione quasi da subito mi da l'idea invece esatta del concetto di sudditanza (oh, ben chiaro, Berdych avrebbe perso comunque).
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Nickognito »

non vedo la differenza. La sudditanza (nell`accezione impropria che sappiamo) nasce per lo piu`, se non sempre, da questa consapevolezza di una difficolta` tecnica, lo stesso Berdych sapeva a cosa andava incontro con Nadal, poi pero` ci ha messo il suo. darsi battuto in partenza e` 100% mentale. Se poi dietro a quel darsi battuto in partenza non ci sono anche motivazioni tecniche uno e` 100% mentalmente scemo :)

Poi ripeto: concordo, il caso safin santoro e` esattamente on topic, ma non tipico, nel senso che `l`aura del campione` qua non entra in gioco.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Rosewall »

infatti, poniamo che un Sampras perdesse spesso barcamenandosi intorno alla cinquantesima posizione, ma la prima volta contro di me giocasse da Sampras, e la seconda idem. Alla terza, avrei dei problemi ad approcciarmi al match, sì o no? Il mio avversario non avrebbe alcuna aurea di numero uno, eppure...


'Campione' è una conseguenza, non una premessa.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Nickognito »

si

ma chiaro che se il tizio che deve affrontare non solo ha sempre umiliato te, ma ha umiliato anche gli ultimi 45 avversari affrontati, ci sta che parti ancora piu` battuto. E ci sta che parti cosi ` anche se e` il vostro primo confronto diretto. Magari e` pure uno che tifavi tu e guardavi in tv.

L`ultima frase non l`ho capita.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Johnny Rex »

Andreev ? :)

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Johnny Rex »

Nei confronti di gasquet sì può invece dire che si prova una sudditanza al contrario,si ha sempre la sensazione di potercela fare.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Johnny Rex »

Materiale c'è :)

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Ombra84 »

Johnny Rex ha scritto:Materiale c'è :)

F.F.
che non muterà comunque i concetti degli utenti. :)
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Johnny Rex »

Non so, forse quella di Davydenko è debolezza psicologica situazionale (i grandi appuntamenti, le occasioni del definitivo salto di qualità) più che ad Personas, di fatto, in una gara in cui tutta la pressione psicologica era su di lui,in pratica la si attendeva da inizio torneo

A) Ha confermato che quello contro Verdasco era un urlaccio,non un caso
B) Non ha sfruttato un set ed un break di vantaggio
C)E' Scomparso dal campo per un set e mezzo
D)DF su palla break, 4 pari al quinto

per contro ha lottato molto nel finale,tre punti eccezionali con MP contro, ma è stato tardi.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Ombra84 »

Johnny Rex ha scritto:Non so, forse quella di Davydenko è debolezza psicologica situazionale (i grandi appuntamenti, le occasioni del definitivo salto di qualità) più che ad Personas, di fatto, in una gara in cui tutta la pressione psicologica era su di lui,in pratica la si attendeva da inizio torneo

A) Ha confermato che quello contro Verdasco era un urlaccio,non un caso
B) Non ha sfruttato un set ed un break di vantaggio
C)E' Scomparso dal campo per un set e mezzo
D)DF su palla break, 4 pari al quinto

per contro ha lottato molto nel finale,tre punti eccezionali con MP contro, ma è stato tardi.

F.F.
che puoi leggere come
a) Non regge mentalmente i 5 set
b) E' sudditanza nei confronti della situazione
c) E' in sudditanza con Federer, perchè con Verdasco ha vinto
d) è un caso
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da Johnny Rex »

Relazioniamola al Master.
Anche là Federer orrido (un attimo meno,ma sempre meno) nel primo set, poi un Federer comunque migliore (si veda anche la percentuale di prime in campo) di quello del secondo set di oggi.

Ma un davydenko molto, molto più incisivo col servizio. Un confronto fra 1 ace, 13 Sv e ben 4 Df su un match 3 su 5 oggi a fronte 5 Aces, 19 Sv ed 1 solo DF in un match due su tre al master è Imbarazzante. Era molto più in fiducia a Londra per contesto del torneo e durata del match,escludendo, fin qui, l'avversario di turno.

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da D.F.Wallace »

Johnny Rex ha scritto:debolezza psicologica situazionale (i grandi appuntamenti, le occasioni del definitivo salto di qualità
Definizione perfetta! :wink:
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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da BackhandWinner »

D.F.Wallace ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:debolezza psicologica situazionale (i grandi appuntamenti, le occasioni del definitivo salto di qualità
Definizione perfetta! :wink:

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Re: La Sudditanza Psicologica nel Tennis

Messaggio da fabio86 »

BackhandWinner ha scritto:
D.F.Wallace ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:debolezza psicologica situazionale (i grandi appuntamenti, le occasioni del definitivo salto di qualità
Definizione perfetta! :wink:

Piace anche a Noi. :)
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