Breve racconto del viaggio di nozze in Namibia e SouthAfrica

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macman
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Breve racconto del viaggio di nozze in Namibia e SouthAfrica

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21-22 luglio: Milano-Windhoek

Nel primo pomeriggio del 21 luglio eccoci di nuovo all’aeroporto di Milano Malpensa, in partenza per un nuovo viaggio ... questa volta quello di nozze! Il programma dei voli prevede Milano-Monaco (Air Dolomiti-Lufthansa), Monaco-Johannesburg, Johannesburg-Windhoek (con South African Airlines).
Il giorno successivo, dopo 3 voli, 26 ore di viaggio, interminabili attese ai gates, sbarchiamo all’aeroporto di Windhoek. Sbrigate le formalità doganali (in una sala d’attesa dove giocano scatenati e bellissimi bimbi angolani), e recuperate le valigie, cambiamo 400 euro in dollari namibiani (sono un bel po’ di carta ...). Nella sala arrivi, proprio di fronte ai due sportelli del cambio, c’è un piccolo chiosco dove si possono prendere le mappe di alcune città come Walvis Bay e Swakupmund, e brochures sulle varie attività e posti da visitare: può essere utile darci un’occhiata.
Ritirata la nostra macchina (una Polo bianca) all’agenzia AVIS, partiamo per la prima tappa, il Safari Court Hotel di Windhoek. Nonostante il poco traffico (che nei giorni successivi diventerà praticamente inesistente), la guida a sinistra, le scarne indicazioni dell’AVIS e la stanchezza per il viaggio ci fanno faticare un po’ per trovare l’hotel, che si trova ad un paio di chilometri dal centro città, vicino al piccolo aeroporto di Eros. Arrivati lì, incontriamo Rosanna, addetta italiana del tour operator locale, che ci consegna vouchers e mappa per il nostro viaggio. Su suo consiglio, decidiamo di rimandare all’ultimo giorno la visita della città, anche perché fa già buio (qui è inverno), e i negozi in Namibia in genere chiudono intorno alle 17 (eredità tedesca!). Ceniamo quindi al ristorante Acacia dell’hotel (cena a buffet, 134 N$, più bevande); non un granché, a parte un gustoso spezzatino di springbok ...).

23 luglio: Windhoek – Sesriem

Su consiglio di Rosanna, ci svegliamo di buon ora, alle 6. In generale, in Namibia conviene sfruttare al massimo le ore di luce per gli spostamenti (guidare dopo il tramonto su strade sterrate e praticamente deserte non è proprio consigliabile ...). Consigliamo quindi di partire presto, anche perché le condizioni delle strade rendono i tragitti piuttosto lunghi: in media si fanno i 60 km/h. Per il resto, almeno per il tragitto che abbiamo fatto noi, non è assolutamente necessario affittare un 4x4 o un SUV, a patto naturalmente di guidare con buon senso; la nostra Polo si è rivelata infatti più che all’altezza della situazione!
Dopo la colazione, partiamo alle 7, destinazione Soussusvlei. I primi 90 km (B1 direzione sud) sono asfaltati, e quindi piuttosto scorrevoli ... forse troppo, visto che nei pressi di Rehobot veniamo ‘beccati’ dall’autovelox!Il limite era 60, e noi facevamo gli 85 ... per la verità, a me non sembra di aver visto il cartello; in ogni modo, rallentate quando giungete in prossimità dei centri abitati (anche se sono difficili da distinguere, vista la scarsa densità della popolazione!), perché è quello il limite. Dopo averci apostrofato con “Now you are in trouble”, e consultato una complicatissima tabella, dove ad ogni velocità corrisponde una diversa tariffa, il poliziotto ci affibbia una multa da ben 150 N$ (circa 12 euro), da pagare nella locale stazione di polizia, che sembra uscita da un film western.
Pagata la multa e fatto il pieno (non ci sono più stazioni di rifornimento sino a Sesriem), proseguiamo il viaggio, imboccando la C24 (poi C19 e C27): comincia lo sterrato! Man mano che proseguiamo, il paesaggio diventa sempre più selvaggio e sorprendente: una delle cose più belle del viaggio è sicuramente lo spettacolo che si gode durante gli spostamenti, e che cambia continuamente: deserti, montagne, formazioni rocciose stranissime, acacie cariche di enormi nidi ... inutile dire che abbiamo fatto un sacco di foto!
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Durante questa tratta (circa 250 km), affrontiamo il passo Remhoogte (piuttosto impegnativo) e cominciamo a vedere i primi springbok; arriviamo al Sossusvlei Lodge alle 14 circa.
Questo bellissimo lodge è assolutamente consigliato, tra l’altro, per la posizione – proprio fuori dal parco –; questo vi consentirà di entrare non appena aprono i cancelli, per godervi i bellissimi colori del paesaggio, e le dune ancora intatte ... Le altre sistemazioni che abbiamo visto durante il tragitto sono infatti spesso a più di 50 Km dall’ingresso di Sossusvlei (il che vuol dire 1 o 2 ore di macchina). Dopo aver raggiunto la nostra stanza (composta da un corpo in muratura, per il bagno, una struttura in tenda per la camera e un piccolo ‘terrazzo’ per guardare il deserto), ci rilassiamo un’oretta in piscina, dopodiché partiamo per il sundowner con aperitivo organizzato dal lodge (180 N$ a persona), insieme ad una signora sudafricana e al figlio. La guida ci porta a spasso nel deserto vicino – che, a causa dell’eccezionale stagione delle piogge, è coperto di una bellissima erba dorata –, mostrandoci animali (fra cui un pericoloso scorpione) e scritture rupestri; poi apparecchia il necessario per l’aperitivo, mentre il sole cala veloce. Ecco un aspetto che ho notato dell’Africa: fa buio e chiaro con una velocità impressionante, e al momento la cosa non sembra granché; ma le foto vengono davvero spettacolari!
Tornati dall’aperitivo, ci gustiamo un’ottima cena (con bistecche di zebra e impala, e coda di coccodrillo!); dalla terrazza del ristorante si vede la pozza d’acqua illuminata, con gli springbok che si abbeverano.

24 luglio: Sossusvlei

Sveglia alle 5 e 30 e ottima colazione all’aperto (i “funghi” ci scaldano, perché la temperatura è rigida), durante la quale avvistiamo per la prima volta un maestoso orix.
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Partiamo quindi per il parco, che apre all’alba e chiude al tramonto; in questo periodo l’apertura è alle 6 e 45 (ingresso 180 N$ a persona). Dall’ingresso, partono i 60 km (asfaltati) sino al parcheggio delle 2x4; durante il tragitto ci fermiamo più volte, per ammirare le forme delle dune e fare foto. Obbligatoria è poi la scalata della famosissima duna 45: raccomandiamo vivamente di scendere dalla ‘pancia’ della duna, correndo o – come ho fatto io – scivolando seduti: è divertentissimo!
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Arrivati al parcheggio 2x4, prendiamo la navetta 4x4 (110 N$ a persona). Scegliamo di non andare a Sossusvlei (che è sostanzialmente una duna da scalare come la 45, solo ancora più grande; le facciamo solo delle foto), ma di dirigerci alla Dead Vlei, un antico lago salato prosciugato, su cui sorgono alberi essiccati, dalle forme contorte.
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All’uscita del parco facciamo benzina; notiamo poi una cabina del telefono (peccato che allo shop non vendono le schede ...).Decidiamo quindi di andare al Sesriem Canyon, lì vicino, dove passiamo vicinissimi ad un serpente, e avvistiamo alcuni babbuini; infine, ritorniamo al lodge.

25 luglio: Sesriem - Swakopmund

Sveglia alle 5 e 30, e partenza dal lodge verso la costa dell’Oceano Atlantico. La strada (C19, C14, B2) fino a Walvis Bay è sterrata, e attraversa la parte nord del deserto del Namib, più secca del sud dove c’è Sossusvlei. Poco dopo la partenza un orix ci attraversa la strada. Affrontiamo poi il Gaub Pass e il Kuiseb Pass, che non sono particolarmente difficili, e offrono panorami strepitosi. Arrivati al cartello che indica il Tropico del Capricorno siamo così fortunati da intercettare un autobus di turisti tedeschi, così da poter fare una foto in coppia.
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Decidiamo di fermarci qualche minuto a Walvis, per visitare la salina – dove ci sono alcuni bacini di acqua rosa, a causa delle alghe utilizzate per la dissalazione – e la colonia di fenicotteri, che vediamo purtroppo solo da lontano; il vento è fortissimo, si fatica quasi a camminare.
Partiamo quindi per Swakopmund; questi 30 km di strada asfaltata sono spettacolari: a sinistra c’è l’Oceano con onde altissime, a destra le dune gialle del deserto. Come scopriremo più tardi da Oscar, uno dei gestori della Seabreeze Guest House, è in uno dei resort su questa costa che Angelina Jolie e Brad Pitt hanno fatto nascere la loro bambina. A Swakopmund soggiorniamo appunto alla Seabreeze Guest House, gestita da due italiani, Oscar e Giancarlo; il posto è carino, in particolare la sala comune è arredata con molto gusto, e si può vedere l’Oceano.
Dedichiamo il pomeriggio a visitare la cittadina, che non offre molto, a parte la sorpresa di ... trovarsi catapultati in un antico borgo tedesco! Ci imbattiamo anche in una sorta di festival della gioventù, dove possiamo ammirare balli e canti locali; il bello è che nelle pause degli spettacoli il presentatore invita ad esibirsi ragazzi del pubblico, i quali improvvisano danze strepitose ... come dice Elio, qui il ritmo non è certo un problema! Al mercatino che porta al lungomare acquistiamo poi una coppia di statuette himba in legno, dopo una lunga trattativa (qui è d’obbligo, nei mercati), Ceniamo in un locale rigorosamente tedesco, fish kebab e birra per 230 N$ complessivi.

26 luglio Swakopmund

Su consiglio di Oscar acquistiamo un’escursione in barca a Walvis Bay, organizzata dalla Levo Dolphins Tour, con partenza dal porto alle 8 e 30 (430 N$ a persona). Mentre stiamo per salire sul motoscafo, una foca emette degli strani versi; scopriremo poi che è Sparky, una delle foche ‘abituate’ agli umani, che ci sta chiamando. Una curiosità: in Namibia pare ci siano più foche (2,5 milioni) che persone (2 milioni)! Anche Sparky sale sulla barca con noi, e, con la scusa del pesce – di cui è golosissima – è possibile fare foto vicino a lei. Durante l’escursione facciamo la conoscenza ‘da vicino’ di altre due foche (Fluffy e un’altra di cui non ricordo il nome ...), vediamo gabbiani, pellicani, delfini di due specie, nonché un’intera e rumorosa colonia di foche. All’ora di pranzo ci vengono offerte tartine, salumi, e delle strepitose ostriche, insieme a delle bollicine sudafricane.
Sbarchiamo alle 13 circa e torniamo a Swakopmund, dove visitiamo l’acquario (30 N$), poi facciamo una piccola spesa per la cena al Pick and Pay (nella nostra stanza c’è una cucina). Tornati alla guest house prendiamo un Roiboos tea con Oscar, che ci intrattiene con i suoi racconti su divi hollywoodiani come Dennis Quaid e Angelina Joilie (definita senza mezzi termini come una “gallina”), e sul prezzo degli immobili in Namibia. Cena e nanna.

27 luglio Swakopmund – Damaraland

Dopo la sveglia e la colazione alle 6 e 45 partiamo per il Damaraland (C34, C35, D2612). Fino a Henties Bay c’è un nebbione fittissimo, tanto che possiamo solo intuire che lì vicino c’è l’Oceano; la strada è di sale, ma è in buone condizioni. A Henties Bay comincia lo sterrato, piuttosto buono, salvo che per l’ultimo tratto vicino a Twyfelfontain, anche se all’inizio si fatica a distinguere la strada dal resto del paesaggio (assolutamente deserto). Anche qui panorami bellissimi, con i deserti che lasciano il posto a curiosi roccioni, man mano che ci addentriamo nella terra dei Damara.
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Incontriamo venditori di pietre semipreziose e di bamboline di stoffa, a Uis e in capanne convertite in gift shop, disseminate lungo il tragitto. Prima di raggiungere il nostro lodge, decidiamo di allungare e di raggiungere le canne d’organo vicino a Twyfelfontain: un complesso di rocce a forma di parallelepipedo, che ricorda appunto questo strumento.
Poco dopo le 13, raggiungiamo il Mowani Mountain Camp, che si rivela assolutamente all’altezza delle nostre aspettative. Una giovane praticante receptionist dello Swaziland ci illustra le caratteristiche del posto, poi raggiungiamo la nostra stanza ... una tenda affacciata sulle spettacolari montagne del Damaraland, dove troviamo champagne e frutta fresca per festeggiare il nostro viaggio di nozze. Non c’è una chiave per chiudere, solo la cerniera della tenda, e il bagno (molto elegante) è separato dal resto della stanza da una tenda a separè. Il pomeriggio lo passiamo alla piscina – splendida, ricavata fra le rocce –, anche se l’acqua è troppo gelata per farci il bagno; alle 15 c’è l’angolo del tè, caffè e torta. Il tramonto lo passiamo al view point sorseggiando l’aperitivo, poi abbiamo una bella sorpresa per la cena ... appena seduti a tavola, il cameriere ci fa allontanare con una scusa, e ci porta al nostro tavolo, apparecchiato vicino al fuoco e sotto le stelle ...

28 luglio Damaraland – Parco Etosha

Sveglia alle 5 e 45, colazione e partenza per il parco Etosha (D2612, C39, C38); partiamo insieme a Ronnie, il nostro cameriere della sera precedente, cui diamo un passaggio sino a Khorixas. Fino a questo punto la strada è a dir poco tragica, piena di ghiaia e disseminata di buche; in compenso possiamo vedere da vicino un’intera famiglia di struzzi, che ci attraversa la strada. Dopo Khorixas la strada è asfaltata sino all’ingresso del rest camp Okaukejo. Appena superato il cancello del parco, avvistiamo subito giraffe e gnu.
Pagato l’ingresso al parco alla reception dell’Okaukejo (330 N$), dopo aver raggiunto la nostra stanza ed esserci cambiati, partiamo subito per il nostro safari. I cancelli dei rest camp restano aperti dall’alba al tramonto: proprio vicino agli ingressi, ci sono due orologi, che indicano gli orari, e che vengono aggiornati ogni lunedì. Durante il nostro giro pomeridiano (85 km) avvistiamo molti animali: zebre, gnu, giraffe, praticamente tutte le specie di antilopi che popolano la Namibia, ma niente elefanti né predatori.
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Per questi ultimi dovremo aspettare il Sudafrica; gli elefanti invece non si fanno aspettare, e, al tramonto, rientrati al rest camp, ne possiamo ammirare gruppi interi (ne arrivano addirittura una ventina, con tanto di cuccioli!) mentre si bagnano alla pozza lì vicina.
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Una delle cose più stupefacenti, a proposito degli elefanti, è quanto siano silenziosi. Uno penserebbe che i passi di un pachiderma di 5-6 quintali potrebbero far vibrare la terra almeno per il chilometro circostante ... invece, 20 elefanti in fila indiana sollevano un sacco di polvere, emanano una puzza d’inferno, ma semplicemente non fanno rumore ... solo quando si avvicinano alla riva della pozza si sentono appena i ciottoli smossi!
Ceniamo al ristorante del rest camp (del resto non ci sono alternative ...), la qualità è un po’ scarsa, spendiamo 150 N$ per il buffet e 16 N$ per la birra ciascuno. Dopo cena andiamo ancora alla waterhole, dove vediamo anche i rinoceronti, e ascoltiamo il pauroso ruggito del leone.

29 luglio Parco Etosha

Sveglia alle 5 e 15 (!), colazione e partenza per il safari all’apertura dei cancelli. Giriamo tutto il giorno (ci facciamo 280 km), ci fermiamo al camp Halali, che ha una pozza molto bella, dove vediamo eland, dik dik e impala. Prima e dopo cena (questa volta c’é il braai, il barbeque, ma la qualità è sempre quella) andiamo alla ‘nostra’ pozza: questa sera ci siamo portati coperte e berretti di lana, per affrontare meglio il freddo. Però, sarà la sveglia all’alba, la stanchezza, i ritmi non particolarmente concitati degli animali (i loro movimenti sono davvero lentissimi, e questo vale per il corteggiamento o la lotta fra due rinoceronti, così come per la decisione della giraffa di mettersi a bere ...) ... che mi addormento una mezz’oretta sulla tribuna che si affaccia sulla waterhole! Quindi andiamo a nanna, davvero stanchi.

30 luglio Parco Etosha – Windhoek

Sveglia alle 5 e 30, colazione, e alle 6 e 40 usciamo dal parco, in direzione Windhoek (C38, B1, tutte asfaltate). A Otjivarongo vorremmo visitare la fondazione che si prende cura dei felini (soprattutto ghepardi) feriti o orfani, ma sbagliamo strada, o meglio, scambiamo un posto per un altro, e decidiamo di lasciar perdere (se vi interessa, il Cheetah Conservation Fund si trova a 44 km da Otjivarongo, sulla D2440, fuori dalla B1, l’ingresso dovrebbe costare 90 N$). Quindi cerchiamo l’allevamento di struzzi vicino a Okahandia: prima su (erronea) indicazione della Lonely sbagliamo strada, prendendo una pista sabbiosissima; poi ritorniamo sulla strada principale, ma il posto non c’è più, o meglio c’è ma si è trasferito, e non sanno indicarci dov’è (avremmo trovato tutte le informazioni sugli opuscoli all’aeroporto di Windhoek, se ci fossimo ricordati di prenderli ... secondo questi, l’Ombo Rest Camp è sulla C31, dopo 1,6 km dopo l’incrocio con la B1).
Desistiamo definitivamente dalle nostre velleità ‘animalesche’ e decidiamo di visitare il formidabile mercato del legno di Okahandia, dove si trova di tutto: maschere, utensili, statuine, forme di animali ... anche a grandezza naturale! Acquistiamo un bel po’ di souvenirs, dopo le solite contrattazioni, poi ripartiamo per Windhoek. Bisogna dire che, anche se la strada è asfaltata e il traffico comincia a farsi più intenso (si fa per dire ...), non mancano gli ‘attraversamenti’ di animali, come dik dik e facoceri ... addirittura, fra le due carreggiate della B1 vicinissimo a Windhoek c’è un intero gruppo di scimmie!
Raggiunto (questa volta agevolmente) il Safari Court Hotel, decidiamo di fare un giro in centro, dove parcheggiamo davanti alla Supreme Court (2 N$ all’ora; peccato che perdiamo il bigliettino e ne paghiamo 20!). Il nostro tour cittadino è davvero molto veloce: non c’è moltissimo da vedere, a parte la chiesa principale – la Christuskirche –, la statua del kudu e l’area pedonale con le bancarelle. Al ritorno all’hotel visitiamo il vicino villaggio olimpico, e l’Indipendence Stadium. Cena e pernottamento sempre al Safari Court.

Il nostro bellissimo viaggio in Namibia è finito ... Abbiamo visitato un luogo meraviglioso, certamente uno dei Paesi più belli (se non il più bello) fra quelli sinora visitati, che ci rimarrà per sempre nel cuore; un posto dove non potete non andare! Abbiamo percorso 2600 Km, di cui 600 scarsi asfaltati ... ma ne è valsa la pena!
Il viaggio però continua ... ci aspetta il Sudafrica!


31 luglio Windhoek – Cape Town

Dopo colazione partiamo per l’aeroporto, rilasciamo la macchina e cambiamo i dollari namibiani rimasti in rand. Viaggiamo sempre con la SAA (Windhoek-Johannesburg e Johannesburg-Cape Town), pranzando e cenando in aereo.
Arrivati alle 21 a Cape Town ritiriamo la documentazione di viaggio dal tour operator, e la macchina all’AVIS ... questa volta è una Polo Classic, un ‘carrozzone’ a tre volumi ... proprio in città dovevano darci l’auto più grande e meno maneggevole! Il tragitto dall’aeroporto sino alla città è piuttosto veloce (sono solo una ventina di km). Arriviamo all’hotel Hollow on the Square (nella zona centrale, in una piazzetta interna della Hans Strydom Avenue, proprio di fronte a Thibault Square), carino, e ce ne andiamo a letto.

1° agosto Penisola del capo

Sveglia alle 6 e 30 e colazione. La giornata non si preannuncia bellissima (grossi nuvoloni minacciano di portare pioggia e vento). Il receptionist dell’hotel ci dice che, secondo lui, Table Mountain sarà sicuramente chiusa per il maltempo, mentre abbiamo più speranze per il giorno successivo, che sarà un sabato. Decidiamo allora di rimandare la visita della città, e optiamo per una gita alla penisola del capo, ma l’impresa non si preannuncia facile, visto il traffico, la pioggia e le curve.
Decidiamo di raggiungere la riserva del Capo di Buona Speranza dalla panoramica Chapman’s Drive; la strada è però interrotta per la caduta di alcuni massi, così riusciamo a raggiungere solo il view point, per fare alcune belle foto. Torniamo quindi indietro, e attraverso alcune strade interne raggiungiamo l’altra strada per la riserva, la M4, sul versante opposto della penisola. Superata Simon’s Town ci fermiamo a Boulder’s Beach, la spiaggia dei pinguini (ingresso 25 rand); lì ammiriamo i curiosi pennuti che prendono il sole sulle rocce e camminano in maniera buffa sulla spiaggia.
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Tra l’altro questo il periodo della cova e della schiusa delle uova, così ci capitano di vedere coppie di pinguini (sono uccelli monogami, e, a quanto ci sembra, molto affettuosi fra loro) che covano le uova e curano i loro piccoli, avvolti in una peluria grigia; oppure trasportano con il becco dei rametti, per fare il nido.
Dopo i pinguini raggiungiamo la riserva; pochi chilometri prima di entrare la strada viene invasa da un gruppo di babbuini, sotto i nostri occhi stupiti. L’ingresso alla riserva costa 55 rand a persona, e 36 rand costa il biglietto a/r per la teleferica per Cape Point. Visitiamo quindi Cape Point e dintorni, e il Capo di Buona Speranza; il vento è fortissimo, e le onde dell’oceano sono spettacolari; nella riserva vediamo alcuni struzzi, che si aggirano sotto la pioggia.
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Usciti dalla riserva, prendiamo la M4, e a Fishhoek ci fermiamo al Pick and Pay, per comprare qualcosina da mangiare. Decidiamo quindi di andare a Stellenbosh ... solo per vedere la cittadina, ci diciamo, niente degustazione dei vini, dobbiamo guidare! Durante il tragitto passiamo vicino a Khayelisha, una delle town ship più famose di Cape Town. Stellenbosh la vediamo solo velocemente, visto che diluvia letteralmente; in compenso, mentre stiamo per imboccare la strada del ritorno, vediamo una lunga fila di macchine che si dirige a sinistra, dove spicca il cartello “Wine Festival” ... questa fortunata coincidenza non può essere persa, così decidiamo di visitare il festival (ingresso 100 rand), dove assaggiamo alcuni vini e snacks. Dopodiché facciamo ritorno a Cape Town.

2 agosto Cape Town

Stamane sveglia alle 7, e partenza per la Table Mountain. La giornata è bella e soleggiata, quindi siamo speranzosi ... invece la teleferica è chiusa, non per il maltempo, ma per lavori! Ripartirà lunedì (è sabato) e rimarrà aperta sino all’anno prossimo, ci dice orgoglioso uno degli operai addetti, ma purtroppo per noi non cambia molto! In ogni modo, ci godiamo la bella vista di Cape Town dal parcheggio, poi saliamo su Signal Hill, a fare altre foto della città che si fonde con la natura circostante. Non l’ho ancora detto, ma Cape Town è la città ideale per chi (diversamente da noi) ama abbinare turismo e sport: sulla Chapman’s Drive, nella riserva della Penisola, nei dintorni di Table Mountain, Lion’s Head e Signal Hill, è possibile andare in bicicletta, fare jogging e trekking ... persino sulla più famosa vetta della città è possibile salire a piedi (ci dovrebbero volere circa 2 ore e mezza per salire, ci hanno detto).
Ci dedichiamo quindi alla visita del centro città, con una puntata veloce al Bo-Kaap, poi Long Street (con l’obbligatoria sosta al Panafrican Market), Greenmarket Square e il Castle of Good Hope. Per pranzo ci concediamo un piccantissimo curry in un chiosco sulla St. George’s Mall; poi, dopo una breve sosta in hotel, ci dirigiamo verso Waterfront, dove visitiamo il magnifico Two Ocean’s Aquarium (ingresso 72 rand a persona), e il centro commerciale. Ceniamo all’Ocean’s Basket, al primo piano del centro commerciale, giustamente consigliatoci da altri frequentatori del sito: enorme e squisito piatto di pesce per 2, con gamberi, cozze, calamari ... 170 rand, con le birre.
La notte all’hotel non è delle migliori: tornati, scopriamo alla reception che hanno perso le chiavi della nostra stanza; ci fanno entrare con le chiavi di servizio (senza lasciarcene una copia), e passiamo la notte con le barricate alla porta (utilizzando una poltroncina in dotazione alla camera), visto che non sappiamo chi diavolo potrebbe avere le nostre chiavi ... Come se non bastasse, all’una e trenta ci svegliano, per chiederci insistentemente se stiamo fumando (dormivamo alla grossa) ...

3 agosto Cape Town – Johannesburg – Edeni Game Reserve (Limpopo)

Sveglia alle 4 e 15, partenza per l’aeroporto e rilascio del carrozzone, con cui abbiamo fatto 300 km.
Atterrati a Johannesburg (viaggiamo sempre con la SAA), ritiriamo alle 10 la nostra ultima vettura, una Yaris bianca nuova fiammante, e partiamo subito per la riserva privata di Edeni, nel Limpopo, vicino alla parte nord del Kruger, nei pressi di Tzaneen.
Se in Namibia per le strade abbiamo ammirato i paesaggi (non c’è davvero molta gente in giro ...), ora sono le persone ad attirare la nostra attenzione. Nei villaggi, ma soprattutto ai bordi delle carreggiate, vediamo bimbi che corrono a scuola nelle loro divise, o guardano curiosi il traffico, donne che trasportano oggetti in testa (ho visto una signora che portava sul capo un’elegante borsetta di pelle rossa!), gente che cammina, fa l’autostop, o semplicemente siede sotto un albero a riposarsi un po’ ... visto così il Sudafrica dà l’idea di un Paese in movimento!
Ci facciamo 445 km senza sosta, per arrivare a destinazione alle 15 e 30 circa, dove ci accoglie Paul, che poi scopriremo essere il nostro ranger. Ci propongono di aspettarci per il safari pomeridiano, ma siamo troppo stanchi, così rimandiamo al giorno dopo e optiamo per un pranzo leggero (comunque ottimo).
All’Edeni abbiamo avuto una bellissima sorpresa. La riserva ha tre lodge, il Bush lodge (3 stelle), l’Hoyo-hoyo (4) e il River Lodge (5). Noi dovremmo essere al primo e meno bello, invece ci sistemano al River (scopriremo poi che è perché ci sono pochissimi ospiti, quindi tengono aperta solo questa struttura)... non solo, ci danno pure una delle due magnifiche suite, un’enorme capanna di legno con due letti a baldacchino, salottino, angolo bar, armadi talmente grandi che ci si può entrare, un bagno spettacolare (con la doccia a due posti), e soprattutto una magnifica vasca con un alberello vicino, che fa da appendiasciugamani! Fuori c’è pure una piccola piscina tutta per noi (anche se non la useremo mai, fa troppo freddo), e una vista magnifica sulla riserva e sulle pozze d’acqua.
Dopo esserci rilassati, ceniamo al ristorante, poi a nanna, con i rangers che ci scortano siano alla stanza (in effetti incrociamo una coppia di kudu, sul sentiero).

4 agosto Edeni Game Reserve

Alle 6 ci bussano i rangers per svegliarci, mini colazione in camera con tè e biscotti, poi partenza per il safari con Paul, la vedetta Sidney (un ragazzo che sta sulla seggiolina sul cofano del Land Rover, e deve avvistare le tracce degli animali) e l’apprendista ranger Daniel (il cui compito è ricordarsi le 6000 strade della riserva). Paul (che si dichiara detentore del premio per la miglior guida sudafricana), è molto bravo, ci spiega un sacco di cose, ad esempio sugli elefanti, mentre maneggia una cacca enorme, grande almeno quanto un pallone. Cerchiamo senza fortuna per quasi un’ora e mezzo un elefante in calore, mentre vediamo solo pochi impala e kudu ... siamo un po’ delusi, ma ci rifacciamo nell’ultima mezz’ora. Vediamo un ghepardo mentre mangia un giovane kudu appena ucciso, 2 leonesse con 3 cuccioli.
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Rientriamo per la colazione, facciamo un po’ di foto a mamma facocero e al suo piccolo, che brucano l’erba vicino al ristorante, poi passiamo la mattinata a guardare gli animali alla pozza d’acqua (tra gli altri, elands, zebre, e un raro nyala). Pranziamo alle 13 e 30, poi alle 15 e 30 partenza per un nuovo safari. Stavolta vediamo un coccodrillo che tenta di aggredire un ghepardo, colpevole di essersi avvicinato alla ‘sua’ pozza per bere, una famiglia di elefanti da vicinissimo, e due maschi di giraffa che lottano fra loro.

Video ghepardo e coccodrillo
Video giraffe

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Dopo l’aperitivo nella savana al tramonto ci mettiamo sulle tracce di un leopardo; non lo vediamo, però, forse anche perché Paul perde un po’ di tempo ad aggiustare il faro della jeep, mentre fa una sonora sfuriata al povero Sidney, che doveva controllarlo prima della partenza (la vita del giovane aspirante ranger dev’essere dura ...).
Ceniamo all’aperto nel boma, c’è il barbeque, poi a nanna.

5 agosto Edeni Game Reserve – Hazyview (Mpumalanga)

Ultimo safari all’alba: stamane si gela letteralmente. Dopo lungo cercare, vediamo la leonessa con tre cuccioli che giocano, poi ‘incrociamo’ sulla nostra strada il leone, che, pare, è molto arrabbiato perché sta cercando la sua famiglia da tre giorni.
Video Leone

Dopo la colazione, partiamo per Hazyview, lungo la Panorama Route, che costeggia il Blyde River Canyon. Ci fermiamo nei punti panoramici più belli: Three Rondavels, Bourke’s Photoles (55 rand), God’s Window, Lisbon’s Fall (10 rand); facciamo poi una breve sosta all’antico villaggio di Pilgrim’s Rest.
Dopo 230 km arriviamo a Hazyview, all’Hippo Hollow. Dopo aver fatto qualche foto ai numerosi cartelli nel giardino dell’hotel, secondo i quali la notte la proprietà è infestata di coccodrilli e ippopotami, prendiamo un po’ di sole in piscina; poi cena al ristorante (buffet 140 rand per persona, più le bibite). Infine, restiamo a guardare insieme agli altri ospiti un cucciolo di ippopotamo appena uscito dal fiume Sabie: ha 6 mesi, ma sarà grande almeno come una 500!

6 agosto Hazyview – Kwa Mandala Reserve

Sveglia alle 6 e 30, colazione e partenza per l’ultima riserva, che si trova a sud del Kruger, a pochi chilometri dal confine con il Mozambico. Arriviamo a destinazione alle 10, dopo circa 130 km. Dopo essere entrati nella riserva (50 rand l’ingresso), percorriamo una strada impervia, poi al parcheggio ci vendono a prendere e ci portano al Manyatta Rock Lodge. Il posto è molto bello, e le stanze sono capanne in muratura mimetizzate fra i roccioni; la nostra stanza, fra l’altro, ha una doccia all’esterno, con spettacolare vista sull’intera riserva (gli unici che potrebbero ‘spiarci’ sono gli animali).
Prendiamo il sole fino alle 12 e 30, poi pranziamo; anche qui ci sono pochissimi ospiti. Alle 15 abbiamo la nostra “Elephant interaction”: ci portano a vedere due elefanti addomesticati, Mujanji e Schwali, salvati qualche anno prima dall’organizzazione che si occupa di loro. I due si fanno accarezzare, si sdraiano, giocano, riconoscono chi gli viene presentato ... a patto di dare loro del cibo (sono voracissimi)! Alle 16 partenza per il safari con il ranger De Beer: facciamo tratti a velocità pazzesca, poi ci lanciamo della boscaglia, fuori pista, con il rischio di venire infilzati dalle spine delle acacie ... il tutto per vedere da vicinissimo (un metro) il leone e la leonessa che riposano. Erano talmente vicini che non nascondo di aver avuto paura, quando il leone mi guardava negli occhi! In queste occasioni, i ranger raccomandano di rimanere seduti: gli animali non vedono bene, e, se non distinguono le silhouettes, pensano di avere di fronte degli oggetti ...
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Qui la vegetazione è molto diversa che all’Edeni: ad esempio, ci sono molte piante di aloe e cactus. Dopo il solito aperitivo, vediamo qualche elefante, poi cena alle 19.

7 agosto Kwa Mandala Reserve – Johannesburg

Sveglia alle 5 e 15, alle 5 e 45 piccola colazione nella sala comune, poi ultimo safari. Vediamo gli ippopotami seminascosti nell’acqua, poi due grandi femmine di rinoceronte bianco. De Beer ci fa scendere dalle jeep per ‘inseguirle’ e vederle da vicino, poi (dopo averci raccomandato di non raccontare la cosa ai gestori del lodge, perché è proibito scendere dalle jeep), ci riporta indietro per la colazione.
Alle 10 e 40, dopo aver fatto le valigie, partiamo per Johannesburg, dove arriviamo alle 16 e 10 circa, dopo 425 km e una sosta per il pranzo allo Steers Diner (una sorta di MacDonald locale), in un autogrill a 150 km da Jo’burg.
All’aeroporto, rilasciamo la macchina, cambiamo gli ultimi soldi (NON fatelo dopo il check in e l’imbarco, ci hanno applicato un cambio da furto, 68 € per 900 rand!), e partiamo per il lungo viaggio verso l’Italia ... mi sa che ci verrà il mal d’Africa!



CIAO
Ultima modifica di macman il ven ago 29, 2008 11:38 am, modificato 5 volte in totale.
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Mattvince ti ha dato una mano? :o

Dai scherzo quando ho le prossime ferie lo leggo bene :D
danser
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Messaggio da danser »

Andy ha scritto:Mattvince ti ha dato una mano? :o


#40#
Zonker
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Messaggio da Zonker »

Certo che Breve potevi metterlo fra virgolette visto che nei titoli non si possono usare le faccine. Come direbbe FooL, appena ho una settimana di ferie lo leggo. #100#

Bye dudes.
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Messaggio da _Matt87_ »

danser ha scritto:
Andy ha scritto:Mattvince ti ha dato una mano? :o


#40#

#40# #40# #40#
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Messaggio da balbysauro »

quando finisco di vedere le diapositive del mare della mia ragazza (cit.) passerò certamente a questo topic #100#
doctorbones
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Ammazza che poema! :o :o :o
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Mac, promesso: leggo tutto appena c'ho un paio di settimane di ferie :D
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Messaggio da Alga »

Per ora ho guardato le figure.

Ciao! :D
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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mac, io una foto con quella scritta sopra la testa non me la sarei mai fatta!!! :D
Ultima modifica di FooL il ven ago 29, 2008 2:59 pm, modificato 1 volta in totale.
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Messaggio da danser »

FooL ha scritto:
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mac, io una foto con quella scritta sopra testa non me la sarei mai fatta!!! :D


#100# #100#
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Messaggio da macman »

#40#

In viaggio di nozze poi...
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Messaggio da Tican »

...........inizio a leggere :P
<Parliamo di sport e non di simpatia. Forse potremo essere più obiettivi.> Ciao M.
<E non te va bene quando si gioca tutto in una schedona, e non ti va bene se ci sono i doppi turni... non invidio tua moglie :D :D> Ciao V.
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Messaggio da whiterussian »

Bel diario di viaggio.
Immagino. :D
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Messaggio da doctorbones »

Ma insomma, qualcuno ha osato leggere o no? :D
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Messaggio da FooL »

whiterussian ha scritto:Bel diario di viaggio.
Immagino. :D


#100#
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Messaggio da Nasty »

FooL ha scritto:
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mac, io una foto con quella scritta sopra la testa non me la sarei mai fatta!!! :D


uahahahhah MERAVIGLIOSA FOOL!

Peccato che non sia più tra noi, il vecchio sgrullatore.... :roll:
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Messaggio da ameba »

Ce l' ho fatta , ho da poco finito di leggere tutto :P !

Complimenti per il bel viaggio e l' altrettanto affascinante resoconto :wink:

Non ho ben capito se avete trovato il tempo per trombare , ma dalla faccia soddisfatta della signora ( tra l' altro ben impettita #100# ), sotto il cartello del tropico, direi proprio di sì :lol: :lol:

Stammi bene :wink:
Solo l'amare, solo il conoscere conta, non l'aver amato, non l'aver conosciuto.
Dà angoscia il vivere di un consumato amore. L'anima non cresce piu'.
(P.P.P.)
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Messaggio da macman »

Nei ritagli di tempo qualcosa s'è combinato 8)
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Messaggio da uglygeek »

Solo una domanda per mac... ho amici che stanno pensando di andare in vacanza in Sudafrica e si chiedevano se il posto (e soprattutto le citta') sono davvero cosi' pericolose a causa della criminalita' dilagante come si dice.
Tu che ci sei stato, e' davvero pericoloso?
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Messaggio da Mp1 »

Blatter dice che i tuoi amici possono andare senza pericolo alcuno, vediamo cosa dice Macman. :D
Okefenokee ha scritto:Senza curiosità, cultura, educazione civica e civile, voglia di informarsi, di capire, di studiare, non si va da nessuna parte.
Pitone ha scritto:Non serve schifare, basta evitare.
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Messaggio da macman »

Come avrai potuto leggere tra le righe del breve racconto (:P), in Sudafrica, purtroppo, ho toccato solo Città del Capo, la Panorama Route e le riserve, oltre ad aver macinato numerosi km sulle strade.
Io di situazioni di pericolo non ne ho mai vissute, nemmeno a Cape Town, basta attenersi a banali regole di prudenza, non andare in certe zone in certe ore e non si corrono pericoli. In città c'è anche molta povertà, con i rischi che ne possono derivare, ma come ti dicevo non ho mai avuto paura.
Pare che Johannesburg sia molto pericolosa, ma non ci sono stato se non all'aeroporto, all'autoneleggio e sulle autostrade e quindi non posso darti testimonianze dirette.
Io direi ai tuoi amici di andare (abbastanza) tranquilli in un Paese meraviglioso!
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Messaggio da uglygeek »

Grazie del consiglio!
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Messaggio da doctorbones »

Concodo con mac...Johannesburgh da evitare, Cape Town e' ok.
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Messaggio da Sarina »

Zonker ha scritto:Certo che Breve potevi metterlo fra virgolette visto che nei titoli non si possono usare le faccine. Come direbbe FooL, appena ho una settimana di ferie lo leggo. #100#

Bye dudes.


:lol: :lol: :lol: :lol:

Stracomplimenti cmq!!!
Bellissimo viaggio, pare!
:P
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Messaggio da doctorbones »

Letto tutto...e visti pure i video! 8)
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Messaggio da orangeman »

doctorbones ha scritto:Letto tutto...e visti pure i video! 8)


Non sei il solo.. anzi, io sto cercando di convincere la mia ragazza a fare un viaggio simile per le nostre nozze. Il prossimo luglio!

Comunque la cosa che mi è piaciuta di meno è quando guardando un video da youtube tra i video correlati a questo ce n'era uno di un bambino mangiato da un coccodrillo.. :o
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macman
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Messaggio da macman »

Son contento che qualcuno sia riuscito a leggere e, tutto sommato, abbia gradito :wink:

Orange, che dire? E' un viaggio che ti consiglio assolutamente di fare, specie la Namibia...il periodo è molto buono (anche noi siamo andati a luglio, come avrai visto). Se hai bisogno di indicazioni di qualsiasi genere, sono qui :wink:
Fammi sapere poi cosa decidete :wink:
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Messaggio da Andy »

doctorbones ha scritto:Ma insomma, qualcuno ha osato leggere o no? :D


Io si :D

macman ha scritto:nei pressi di Rehobot veniamo ‘beccati’ dall’autovelox!Il limite era 60, e noi facevamo gli 85 ... per la verità, a me non sembra di aver visto il cartello; in ogni modo, rallentate quando giungete in prossimità dei centri abitati (anche se sono difficili da distinguere, vista la scarsa densità della popolazione!), perché è quello il limite. Dopo averci apostrofato con “Now you are in trouble”, e consultato una complicatissima tabella, dove ad ogni velocità corrisponde una diversa tariffa, il poliziotto ci affibbia una multa da ben 150 N$ (circa 12 euro), da pagare nella locale stazione di polizia, che sembra uscita da un film western.


Una multa per eccesso di velocità in Namibia??? :D :o
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Messaggio da doctorbones »

I soliti Italiani in Vacanza...immagino gia' le scuse... :lol:
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Messaggio da orangeman »

3 domande: il lodge nelle riserve com'era? Che raccomandazioni, se ci sono state, vi hanno fatto? La garden route l'avete fatta?
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Messaggio da macman »

Il Lodge nelle riserve era molto bello, in particolare il primo (Edeni Game Reserve) dove abbiamo avuto la fortuna di finire non solo nella struttura più bella delle 3 presenti, ma addirittura nella suite...Anche all'altra riserva dove siamo stati il lodge era notevole.

In che senso raccomandazioni? La principale che mi viene in mente è quella di non alzarsi e non parlare ad alta voce quando si era sulla jeep durante i safari, in particolare quando ci si avvicinava agli animali...ti assicuro che quando sei a 1 metro dal leone, ti viene anche spontaneo non alzarti e stare al tuo posto in silenzio...

Garden Route non fatta :wink:


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Messaggio da Ancic Fan »

Andy ha scritto:
macman ha scritto:nei pressi di Rehobot veniamo ‘beccati’ dall’autovelox!Il limite era 60, e noi facevamo gli 85 ... per la verità, a me non sembra di aver visto il cartello; in ogni modo, rallentate quando giungete in prossimità dei centri abitati (anche se sono difficili da distinguere, vista la scarsa densità della popolazione!), perché è quello il limite. Dopo averci apostrofato con “Now you are in trouble”, e consultato una complicatissima tabella, dove ad ogni velocità corrisponde una diversa tariffa, il poliziotto ci affibbia una multa da ben 150 N$ (circa 12 euro), da pagare nella locale stazione di polizia, che sembra uscita da un film western.


Una multa per eccesso di velocità in Namibia??? :D :o

:lol: :lol: pare una barzelletta....
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Messaggio da macman »

E invece purtroppo è vero...del resto quasi sempre all'estero prendo multe...

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Messaggio da orangeman »

macman ha scritto:Il Lodge nelle riserve era molto bello, in particolare il primo (Edeni Game Reserve) dove abbiamo avuto la fortuna di finire non solo nella struttura più bella delle 3 presenti, ma addirittura nella suite...Anche all'altra riserva dove siamo stati il lodge era notevole.

In che senso raccomandazioni? La principale che mi viene in mente è quella di non alzarsi e non parlare ad alta voce quando si era sulla jeep durante i safari, in particolare quando ci si avvicinava agli animali...ti assicuro che quando sei a 1 metro dal leone, ti viene anche spontaneo non alzarti e stare al tuo posto in silenzio...

Garden Route non fatta :wink:


Se hai bisogno di altro, sono a tua disposizione.


E Sud Africa sia!

Se avrò bisogno di informazioni spero di poter contare su di te.
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Messaggio da Alga »

macman ha scritto:quasi sempre all'estero prendo multe...


Io le ho prese in Francia, Austria, Ungheria e Croazia! #103# :D

Ciao!
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
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Messaggio da FooL »

Alga ha scritto:
macman ha scritto:quasi sempre all'estero prendo multe...


Io le ho prese in Francia, Austria, Ungheria e Croazia! #103# :D

Ciao!


se erano per eccesso di velocità, non ci credo!
vojo vedè come la fotografano l'Alga Mobile a 350km/h!!
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Messaggio da macman »

@ orange: #82# Conta su di me!

@ Alga: per me per ora Francia (un grande classico, ci odiano quei maledetti), Croazia e Namibia, non me ne ricordo altre (anche perchè spesso non ho guidato in vacanza...).
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Messaggio da fansfegatatodiseles »

Io le ho prese in crociera, nella foresta amazzonica e al Polo Nord.
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Messaggio da orangeman »

fansfegatatodiseles ha scritto:Io le ho prese in crociera, nella foresta amazzonica e al Polo Nord.


Se fai queste battute a bischero secondo me le prendi ovunque, ma non le multe! :D
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