Dalla Cina con furore

Sogni, realizzati e da realizzare, dei nostri viaggiatori (non per caso!)
Nickognito
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da Nickognito »

parca85 ha scritto:
uglygeek ha scritto:Del resto e' la mentalita' asiatica delle "tiger moms" esportata ora anche negli States: non c'e' tempo per giocare, la vita ti da' solo una possibilita' e bisogna giocarla al meglio.

Posso dirlo? Ma che mentalità di xxxxxxx :D Proprio perchè la vita è una sola bisogna anche ritagliarsi il tempo per giocare.
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koufax75
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da koufax75 »

Il livello di studio da parte dei giovani cinesi (e presumo giapponesi) è qualcosa di incredibile. Si studia dalla mattina alla sera e tempo libero ce n'è davvero poco. E se si fanno delle attività extra (musica, sport...), queste devono avere dei benefici all'interno del percorso scolastico. Ad esempio, ho conosciuto una ragazza che studia violino perché così avrà dei bonus nell'iscrizione all'università. E' una mentalità giusta oppure no? Non saprei. La mia fidanzata, che è cresciuta in Cina prima di trasferirsi in Europa a 23 anni, dice di no. E' esagerata, inumana. Il Gaokao è un test devastante.

Però, poi dopo il Gaokao, ci si diverte (o quasi): si passa da uno studio continuo delle superiori al relax (o quasi) dell'università. Questo è un articolo molto interessante e descrive bene la situazione. Inoltre, il concetto di diritto d'autore è inesistente o quasi: non esistono proprio regolamentazioni contro il plagio, copiature di testi senza citare le fonti... Spesso, la tesi finale di laurea è una completa scopiazzatura di altri testi!
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uglygeek
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da uglygeek »

parca85 ha scritto:
uglygeek ha scritto:Del resto e' la mentalita' asiatica delle "tiger moms" esportata ora anche negli States: non c'e' tempo per giocare, la vita ti da' solo una possibilita' e bisogna giocarla al meglio.

Posso dirlo? Ma che mentalità di xxxxxxx :D Proprio perchè la vita è una sola bisogna anche ritagliarsi il tempo per giocare.
E' l'altro lato della meritocrazia. In una societa' dove il requisito principale per diventare notaio e' essere figli di un notaio, ovviamente non c'e' bisogno di ammazzarsi negli studi. Dove invece tutti hanno in partenza la possibilita' di diventare notaio, e si e' in milioni, e solo i migliori ci riescono, allora bisogna studiare. Specialmente poi in paesi come la Cina e il Giappone dove, credo, andare a scuola e' un diritto di tutti i cittadini. A quel punto studiare e' anche il mezzo migliore per fare un salto di classe sociale, il figlio del contadino puo' diventare avvocato. Ma allora l'avvocato cerchera' di far studiare ancora di piu' i suoi figli, di sfruttare il vantaggio che ha in termini economici per far loro prendere lezioni private, e cosi' via. Ovvio che cosi' si generi un meccanismo dove tutti studiano come matti e dove di conseguenza gli esami devono essere severi fin dalle scuole minori perche' l'accesso alle scuole migliori deve essere in qualche modo filtrato.
E' anche normale poi che all'universita' si studi meno, perche' una volta che hai acquisito buone basi e metodo di studio poi studiare non e' cosi' difficile, e d'altra parte solo alcuni sono interessati a specializzarsi e continuare la carriera universitaria.

Da noi invece non si studia alle elementari, si cerca di sopravvivere alle medie, si passa il liceo a correre dietro alle ragazze (o ai ragazzi) e poi finalmente all'universita' si comincia a studiare, ma solo in certe facolta' piu' "difficili" come medicina o legge o ingegneria, e solo per gli esami orali, perche' agli scritti, come e' ovvio, si copia.

A noi la mentalita' asiatica puo' sembrare estrema, ma nei pochi casi in cui da noi vige la meritocrazia non facciamo lo stesso? Non ci aspettiamo forse che un giovane tennista a 13/14 anni passi le giornate sul campo da tennis se vuole diventare pro? O che un giovane chitarrista passi tutto il giorno ad esercitarsi se vuole da grande vivere di musica? Se non si allena lui, il suo posto lo prendera' qualcun altro, no?
Ultima modifica di uglygeek il mer set 25, 2013 8:24 am, modificato 1 volta in totale.
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da Johnny Rex »

Acute osservazioni Uglygeekiane.

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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da Nickognito »

ma infatti la meritocrazia e' una mentalita' di merda, appunto :)
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da ciccio »

Nickognito ha scritto:ma infatti la meritocrazia e' una mentalita' di *xxxxxxx*, appunto :)
tutto ok, vero, solo che da noi esiste la seconda fase, nepotismo, amicizie, raccomandazioni, furbizie, gomitate ai colleghi per sostituire la meritocrazia
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da gianlu »

ciccio ha scritto:
Nickognito ha scritto:ma infatti la meritocrazia e' una mentalita' di *xxxxxxx*, appunto :)
tutto ok, vero, solo che da noi esiste la seconda fase, nepotismo, amicizie, raccomandazioni, furbizie, gomitate ai colleghi per sostituire la meritocrazia
Ultimamente sono emersi casi simili anche nel PCC.
« Ci vorrebbe un lavoro a parte per star dietro a tutte le balle che si scrivono »
(Albornoz)

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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da uglygeek »

Nickognito ha scritto:ma infatti la meritocrazia e' una mentalita' di *xxxxxxx*, appunto :)
Hai ragione, noi di FEL la pensiamo come te:
"Nerbate et gogna a lo figlio de lo zotico che vuol divenir notaro. Vergine di norimberga a lo parente che lo face studiare".
:-)
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da ciccio »

gianlu ha scritto:
ciccio ha scritto:
Nickognito ha scritto:ma infatti la meritocrazia e' una mentalita' di *xxxxxxx*, appunto :)
tutto ok, vero, solo che da noi esiste la seconda fase, nepotismo, amicizie, raccomandazioni, furbizie, gomitate ai colleghi per sostituire la meritocrazia
Ultimamente sono emersi casi simili anche nel PCC.
ah si si non lo metto in dubbio, anzi è più probabile che esistano lì visto che la meritrocazia nei partiti è l'ultimo dei motivi di carriera
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da fabio86 »

Non è un caso se in Giappone ci sia un tasso di suicidi altissimo (in Cina non saprei).
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da ciccio »

fabio86 ha scritto:Non è un caso se in Giappone ci sia un tasso di suicidi altissimo (in Cina non saprei).
li ammazzano di lavoro prima che ci arrivino :-?
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da koufax75 »

Sono appena rientrato a Shanghai, dopo 4 giorni a Pechino.

Commenti sulla Capitale... Per certi versi è meravigliosa, per altri orribile. Ha delle attrazioni / monumenti storici eccezionali, ma è anche inquinata da fare schifo. Se dovessi scegliere un colore per Pechino, direi il grigio. L'aria di Pechino non è proprio il massimo!

Altri commenti: viaggiare durante le vacanze nazionali non è propriamente consigliato visto che si muovono milioni di cinesi. Vi dico questo: ieri sera, io e la fidanzata siamo rientrati a Shanghai verso le 22.30. Visto che la metro era chiusa, abbiamo dovuto prendere un taxi... Coda di 45 minuti. Un'altra cosa: viaggiare nei treni ad alta velocità è molto comodo! Shanghai e Pechino distano più di mille chilometri: viaggiando a circa 250 km/h di media, con punte sui 300, il tragitto viene completato in poco più di 5 ore.

Una cosa generale! I Cinesi avranno mille difetti, ma alla loro storia ci tengono tantissimo. "Noi abbiamo 4.000 anni di storia" è uno dei tanti motti che i Cinesi ripetono all'infinito. Beh, tutte le attrazioni storico-culturali sono tenute magnificamente. Il governo spende molto per la manutenzione dei propri monumenti.

Viaggiare con una comitiva ha dei vantaggi, ma anche degli svantaggi. Ad esempio, si corre tantissimo, pure troppo. La Città Proibita meriterebbe almeno un giorno intero per essere vista decentemente, ma forse neanche quello è sufficiente. Figuratevi cosa si può guardare in 3 ore! NIENTE! Tra l'altro, essendo un periodo di vacanza, molte stanze e musei all'interno della Città Proibita erano chiusi: visto il grande afflusso di persone, preferiscono chiudere certe zone (e non solo nella Città Proibita).

La Grande Muraglia fa paura! E' ripida, con pendenze assurde. E' molto faticosa, quindi non è indicata per chi ha problemi di cuore. D'altronde, la Muraglia non fu costruita per ammirare il paesaggio.

Abbiamo visto lo Stadio Olimpico (fuori) e la Piscina Olimpica (dentro), dove Thorpe ha vinto le 8 medaglie d'oro. Non c'è alcun riferimento o targa per Thorpe all'interno della piscina; invece, sono presentati tutti gli atleti cinesi che hanno vinto l'oro a Pechino e a Londra.

Tra le varie cose che abbiamo visto, c'è l'Antico Palazzo d'Estate. Lord Elgin, che ordinò la distruzione del Palazzo durante la Guerra dell'Oppio, probabilmente sta scontando le sue pene nei più profondi gironi dell'inferno. Il palazzo era una meraviglia, mentre adesso sono rimasti soltanto delle rovine. Soltanto una mente idiota avrebbe potuto distruggere un simile capolavoro.

Altre cose su Pechino. E' estremamente sicura (così come Shanghai e buona parte delle città cinesi). Ci sono poliziotti ovunque che controllano in silenzio cosa succede. Probabilmente, il grande afflusso di persone durante la festa nazionale ha aumentato il livello di guardia, tuttavia io quando cammino per le strade a Shanghai o a Pechino, mi sento sicuro. A proposito: per entrare in Piazza Tienanmen, è necessario passare un controllo della polizia.

Sicuramente, vorrò ritornarci a Pechino, magari scegliendo un periodo meno caotico. Viverci? Direi proprio di no. Da questo punto di vista, Shanghai è molto meglio.
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da koufax75 »

Ovviamente, si tratta di Phelps non di Thorpe... La vecchiaia avanza e inizio a perdere colpi... Ma forse sarà stata l'aria inquinata di Pechino che ha annebbiato la mia memoria... :D :D :D :D
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da wiper »

grazie per i bei resoconti kou!!! :D
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da chiaky »

koufax75 ha scritto:Sono appena rientrato a Shanghai, dopo 4 giorni a Pechino.

Commenti sulla Capitale... Per certi versi è meravigliosa, per altri orribile. Ha delle attrazioni / monumenti storici eccezionali, ma è anche inquinata da fare schifo. Se dovessi scegliere un colore per Pechino, direi il grigio. L'aria di Pechino non è proprio il massimo!

Altri commenti: viaggiare durante le vacanze nazionali non è propriamente consigliato visto che si muovono milioni di cinesi. Vi dico questo: ieri sera, io e la fidanzata siamo rientrati a Shanghai verso le 22.30. Visto che la metro era chiusa, abbiamo dovuto prendere un taxi... Coda di 45 minuti. Un'altra cosa: viaggiare nei treni ad alta velocità è molto comodo! Shanghai e Pechino distano più di mille chilometri: viaggiando a circa 250 km/h di media, con punte sui 300, il tragitto viene completato in poco più di 5 ore.

Una cosa generale! I Cinesi avranno mille difetti, ma alla loro storia ci tengono tantissimo. "Noi abbiamo 4.000 anni di storia" è uno dei tanti motti che i Cinesi ripetono all'infinito. Beh, tutte le attrazioni storico-culturali sono tenute magnificamente. Il governo spende molto per la manutenzione dei propri monumenti.

Viaggiare con una comitiva ha dei vantaggi, ma anche degli svantaggi. Ad esempio, si corre tantissimo, pure troppo. La Città Proibita meriterebbe almeno un giorno intero per essere vista decentemente, ma forse neanche quello è sufficiente. Figuratevi cosa si può guardare in 3 ore! NIENTE! Tra l'altro, essendo un periodo di vacanza, molte stanze e musei all'interno della Città Proibita erano chiusi: visto il grande afflusso di persone, preferiscono chiudere certe zone (e non solo nella Città Proibita).

La Grande Muraglia fa paura! E' ripida, con pendenze assurde. E' molto faticosa, quindi non è indicata per chi ha problemi di cuore. D'altronde, la Muraglia non fu costruita per ammirare il paesaggio.

Abbiamo visto lo Stadio Olimpico (fuori) e la Piscina Olimpica (dentro), dove Thorpe ha vinto le 8 medaglie d'oro. Non c'è alcun riferimento o targa per Thorpe all'interno della piscina; invece, sono presentati tutti gli atleti cinesi che hanno vinto l'oro a Pechino e a Londra.

Tra le varie cose che abbiamo visto, c'è l'Antico Palazzo d'Estate. Lord Elgin, che ordinò la distruzione del Palazzo durante la Guerra dell'Oppio, probabilmente sta scontando le sue pene nei più profondi gironi dell'inferno. Il palazzo era una meraviglia, mentre adesso sono rimasti soltanto delle rovine. Soltanto una mente idiota avrebbe potuto distruggere un simile capolavoro.

Altre cose su Pechino. E' estremamente sicura (così come Shanghai e buona parte delle città cinesi). Ci sono poliziotti ovunque che controllano in silenzio cosa succede. Probabilmente, il grande afflusso di persone durante la festa nazionale ha aumentato il livello di guardia, tuttavia io quando cammino per le strade a Shanghai o a Pechino, mi sento sicuro. A proposito: per entrare in Piazza Tienanmen, è necessario passare un controllo della polizia.

Sicuramente, vorrò ritornarci a Pechino, magari scegliendo un periodo meno caotico. Viverci? Direi proprio di no. Da questo punto di vista, Shanghai è molto meglio.
Il problema peggiore di Pechino è proprio l'aria!! Davvero hai ragione quando la definisci grigia. Addirittura ho avuto colleghi che sono morti per i problemi respiratori in Cina.
La città è sicura fino a un certo punto....a meno che non sia cambiato qualcosa. Fino al 2008 (ultimo anno in cui sono stato a Pechino) c'erano truffatori ovunque. La Mafia cinese è collegata con molti dei maggiori alberghi di Pechino, ed è facile che i taxi che vengono a prenderti in albergo ti portino direttamente da alcuno gonzi che tentano di venderti di tutto o di truffarti e non ti mollano per giorni interi. Viverci è difficile perché ci sono controlli continui. A volte capita di trovarsi le guardie a casa senza motivo apparente, magari anche solo per sapere che siti frequenti (facebook, ad esempio, in molte zone non è ammesso, così come twitter)..insomma non è facile per uno straniero. Comunque è un altra cultura e un altro modo, non me la sento di giudicarli.
Shangai è meglio sotto molti punti di vista.
Le cose positive della Cina vanno cercate certamente nella millenaria cultura, nei monumenti, nei templi, negli svariati patrimoni dell'umanità che custodisce, seconda solo all'Italia quanto a numero degli stessi.
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da balbysauro »

paoolino ha scritto:
balbysauro ha scritto:in Cina sono assolutamente malati per il gioco, malati

per lavoro ogni tanto sento telefonicamente un cinese che ha vissuto in Italia e ora è tornato a Guangzhou

la prima cosa che mi chiede, sempre: "Alberto, metto X su Squadra A - Squadra B?"
magari dobbiano poi parlare di forniture per decine di migliaia di euro
Dagli il mio contatto. :D
Magari mi invento un nuovo mestiere: consulente bettistico per cinesi. Mi farei pagare bene (a consulenza, non a percentuale)

:D

il mio titolare è partito 3 giorni fa per la Cina
appena arrivato, evidentemente respirando l'aria bettistica, mi ha mandato un messaggio: "50€ sull' 1 Roma primo tempo, 50€ sul 3-1 finale"

alla fine un guadagno di 33,50€, arrivato, come sapete al minuto 48'05" del primo tempo
gli ho scritto che ha un fondoschiena chiacchierato :)
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da koufax75 »

chiaky ha scritto: Il problema peggiore di Pechino è proprio l'aria!! Davvero hai ragione quando la definisci grigia. Addirittura ho avuto colleghi che sono morti per i problemi respiratori in Cina.
La città è sicura fino a un certo punto....a meno che non sia cambiato qualcosa. Fino al 2008 (ultimo anno in cui sono stato a Pechino) c'erano truffatori ovunque. La Mafia cinese è collegata con molti dei maggiori alberghi di Pechino, ed è facile che i taxi che vengono a prenderti in albergo ti portino direttamente da alcuno gonzi che tentano di venderti di tutto o di truffarti e non ti mollano per giorni interi. Viverci è difficile perché ci sono controlli continui. A volte capita di trovarsi le guardie a casa senza motivo apparente, magari anche solo per sapere che siti frequenti (facebook, ad esempio, in molte zone non è ammesso, così come twitter)..insomma non è facile per uno straniero. Comunque è un altra cultura e un altro modo, non me la sento di giudicarli.
Shangai è meglio sotto molti punti di vista.
Le cose positive della Cina vanno cercate certamente nella millenaria cultura, nei monumenti, nei templi, negli svariati patrimoni dell'umanità che custodisce, seconda solo all'Italia quanto a numero degli stessi.
Ti dico una cosa. Lavoro in Cina da circa 7 mesi. Non ho mai avuto problemi di sicurezza. Girare per Shanghai, anche ad un'ora tarda, non mi ha mai preoccupato. Poliziotti in giro se ne vedono. Poi, è chiaro che non vai in giro mostrando i soldi oppure l'orologio d'oro. Sui controlli: che il governo cinese sia molto duro con i cinesi è fuori di dubbio. La censura è evidente. Facebook, Twitter, Youtube e tanti altri siti sono bloccati in Cina. Però con gli stranieri, il governo cinese è piuttosto tranquillo. Come avevo scritto in precedenza, c'è una specie di mutuo accordo di non rompersi le scatole a vicenda. Per il governo cinese, gli stranieri sono una risorsa: perché mai dar loro fastidio? E non si spiegherebbe il motivo per cui molti stranieri vanno in Cina. E poi come dice la mia fidanzata (cinese): il governo deve tenere a bada 1 miliardo di cinesi! Non ha proprio tempo e voglia di controllare gli stranieri!!"
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da chiaky »

koufax75 ha scritto:
chiaky ha scritto: Il problema peggiore di Pechino è proprio l'aria!! Davvero hai ragione quando la definisci grigia. Addirittura ho avuto colleghi che sono morti per i problemi respiratori in Cina.
La città è sicura fino a un certo punto....a meno che non sia cambiato qualcosa. Fino al 2008 (ultimo anno in cui sono stato a Pechino) c'erano truffatori ovunque. La Mafia cinese è collegata con molti dei maggiori alberghi di Pechino, ed è facile che i taxi che vengono a prenderti in albergo ti portino direttamente da alcuno gonzi che tentano di venderti di tutto o di truffarti e non ti mollano per giorni interi. Viverci è difficile perché ci sono controlli continui. A volte capita di trovarsi le guardie a casa senza motivo apparente, magari anche solo per sapere che siti frequenti (facebook, ad esempio, in molte zone non è ammesso, così come twitter)..insomma non è facile per uno straniero. Comunque è un altra cultura e un altro modo, non me la sento di giudicarli.
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Ti dico una cosa. Lavoro in Cina da circa 7 mesi. Non ho mai avuto problemi di sicurezza. Girare per Shanghai, anche ad un'ora tarda, non mi ha mai preoccupato. Poliziotti in giro se ne vedono. Poi, è chiaro che non vai in giro mostrando i soldi oppure l'orologio d'oro. Sui controlli: che il governo cinese sia molto duro con i cinesi è fuori di dubbio. La censura è evidente. Facebook, Twitter, Youtube e tanti altri siti sono bloccati in Cina. Però con gli stranieri, il governo cinese è piuttosto tranquillo. Come avevo scritto in precedenza, c'è una specie di mutuo accordo di non rompersi le scatole a vicenda. Per il governo cinese, gli stranieri sono una risorsa: perché mai dar loro fastidio? E non si spiegherebbe il motivo per cui molti stranieri vanno in Cina. E poi come dice la mia fidanzata (cinese): il governo deve tenere a bada 1 miliardo di cinesi! Non ha proprio tempo e voglia di controllare gli stranieri!!"
Beh...un mio ex maestro è andato a lavorare a Pechino a inizio anno e in due mesi si è trovato la pulizia in albergo 4 volte..alla fine è tornato in Italia.. :D
Ma sicuramente Shangai è molto diverso.
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da chiaky »

koufax75 ha scritto:
chiaky ha scritto: Il problema peggiore di Pechino è proprio l'aria!! Davvero hai ragione quando la definisci grigia. Addirittura ho avuto colleghi che sono morti per i problemi respiratori in Cina.
La città è sicura fino a un certo punto....a meno che non sia cambiato qualcosa. Fino al 2008 (ultimo anno in cui sono stato a Pechino) c'erano truffatori ovunque. La Mafia cinese è collegata con molti dei maggiori alberghi di Pechino, ed è facile che i taxi che vengono a prenderti in albergo ti portino direttamente da alcuno gonzi che tentano di venderti di tutto o di truffarti e non ti mollano per giorni interi. Viverci è difficile perché ci sono controlli continui. A volte capita di trovarsi le guardie a casa senza motivo apparente, magari anche solo per sapere che siti frequenti (facebook, ad esempio, in molte zone non è ammesso, così come twitter)..insomma non è facile per uno straniero. Comunque è un altra cultura e un altro modo, non me la sento di giudicarli.
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Ti dico una cosa. Lavoro in Cina da circa 7 mesi. Non ho mai avuto problemi di sicurezza. Girare per Shanghai, anche ad un'ora tarda, non mi ha mai preoccupato. Poliziotti in giro se ne vedono. Poi, è chiaro che non vai in giro mostrando i soldi oppure l'orologio d'oro. Sui controlli: che il governo cinese sia molto duro con i cinesi è fuori di dubbio. La censura è evidente. Facebook, Twitter, Youtube e tanti altri siti sono bloccati in Cina. Però con gli stranieri, il governo cinese è piuttosto tranquillo. Come avevo scritto in precedenza, c'è una specie di mutuo accordo di non rompersi le scatole a vicenda. Per il governo cinese, gli stranieri sono una risorsa: perché mai dar loro fastidio? E non si spiegherebbe il motivo per cui molti stranieri vanno in Cina. E poi come dice la mia fidanzata (cinese): il governo deve tenere a bada 1 miliardo di cinesi! Non ha proprio tempo e voglia di controllare gli stranieri!!"
Beh...un mio ex maestro è andato a lavorare a Pechino a inizio anno e in due mesi si è trovato la pulizia in albergo 4 volte..alla fine è tornato in Italia.. :D
Ma sicuramente Shangai è molto diverso.
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da Nickognito »

chiaky ha scritto: in due mesi si è trovato la pulizia in albergo 4 volte.
che schifo!
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da ciccio »

Nickognito ha scritto:
chiaky ha scritto: in due mesi si è trovato la pulizia in albergo 4 volte.
che schifo!
robe da denunciarli alla polizia
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da chiaky »

Nickognito ha scritto:
chiaky ha scritto: in due mesi si è trovato la pulizia in albergo 4 volte.
che schifo!

Ahahahaha ho scritto pulizia??? Non ci posso credere :lol:
Sarà l'Alzheimer :D :D
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da chiaky »

Vi autorizzo a ricoverarmi...
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da ciccio »

Immagine

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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da Rosewall »

dal basso della mia modesta esperienza turistica di venti giorni, sottoscrivo alcune cose del bellissimo resoconto di Koufax, e faccio tesoro di tutte le altre, che ho trovato illuminanti, anche se purtroppo solo a posteriori (stupidamente mi era sfuggito questo thread).
koufax75 ha scritto:Però, Shanghai è LARGA. A parte un sabato sera, non ho mai avuto la sensazione di essere oppresso... I mezzi pubblici (metro e autobus) funzionano perfettamente! La metro non mi è parsa particolarmente affollata. Shanghai è anche molto internazionale: ovunque ci sono stranieri.
io mi ero immaginato una città caotica alla blade runner, invece, da molte parti l' arredo urbano è svizzero, il traffico ordinato e regolato (sia pure intasato nelle ore di punta), i viali alberati eleganti.
Molto occidentale per l'impercorribile Nanjing Road (dove andrebbero portati per un orecchio tutti i bottegai contrari alla pedonalizzazione di Corso Buenos Aires), e per gli edifici d'antan nella Concessione.
Molto asiatica per l'uomo che si fa fare la barba sul marciapiede o per il mercato nelle stradine dietro a Luban Road, con tutti gli animali vivi, anatre, polli, rane, e pesci (per i gallinacei c'è anche la centrifuga che li spiuma).
Ma per quanto sia popolata e sviluppata, non è una città asfittica. Il giardino di Yu è un'oasi meravigliosa, però una volta fuori non mancano le occasioni per sfuggire alla folla e al rumore.
Ad esempio il parco in Piazza del Popolo, dove i cinesi si danno al gioco d'azzardo fra le ninfee.
Per spostarsi c'è una rete metropolitana capillare. Chiude alle dieci e mezzo, ma due auto su tre sono taxi, e costano niente.
Segnalo, oltre al Giardino di Yu:
- le meravigliose ceramiche del Museo di Shanghai in Piazza del Popolo
- Il Museo dell'Urbanizzazione sempre in Piazza del Popolo, con il suo immenso plastico della città, le foto della vecchia Shanghai, e la vista su Piazza del Popolo (Piazza del Popolo è atipica. Da sotto, gli alberi e i musei nel parco non permettono di individuarne il perimetro. Inoltre gli edifici della piazza hanno una disposizione particolare, essendo orientati tutti nella stessa direzione, come fossero i palazzi della Città Proibita, come rispondessero a un ordine superiore).

I grattacieli moderni sono spettacolari, un'improbabile accozzaglia di stili. Due soli grattacieli accostati sarebbero pacchiani. Tre, molto pacchiani. Ma visti insieme a decine, acquisiscono uno stile.
Soprattutto, il fiume crea uno sky-line.
Non serve andare tanto in alto per avere una visione spettacolare d'insieme. Basta camminare sull'amplissimo lungofiume, ricavato dove un tempo era banchina e moli.
Oppure, un classico è prendere una birra dalla terrazza dell'ostello del Capitano, o un cocktail dalla ben più alta terrazza del grattacielo M-Bund.
Ma i palazzi di gran lunga più belli sono quelli che ospitavano banche, alberghi, e compagnie commerciali delle potenze occidentali (ah i bei tempi dell'Impero britannico, caro Lyndon :) ), quando Shanghai era l'incontrastato centro economico dell'Asia.
Dopo l'avvento di Mao (in una casupola di Shanghai fu fondato il partito comunista cinese, fra l'altro), gli occidentali furono sloggiati e la città fu lasciata per una quarantina d'anni a se stessa, mentre i palazzi vennero occupati da grigi uffici burocratici oppure ospitarono alberghi sempre più decadenti come nell'ultimo film di Wes Anderson.
Finchè, aihnoi, Deng non disse che arricchirsi era glorioso e che proprio Shanghai avrebbe dovuto rappresentare la rinascita del capitalismo e del consumismo cinesi.
Così, da una parte del fiume sorse quell'arlecchinata di grattacieli moderni, mentre dalla parte opposte furono ristrutturati i vecchi grattacieli occidentali (soprattutto, in vista dell'expo di Shanghai).
Vale assolutamente la pena di buttare un occhio all'interno di ognuno, e in particolare di farsi un giro al fu Cathai (oggi Peace Hotel, quello con l'inconfondibile punta verde).
Sembra di tornare indietro fino agli anni venti, fra gli arredi in art-deco e i fantasmi di Marlene Dietrich e Chaplin. Fra le altre cose, è dove risiede il protagonista di Quando eravamo orfani. Ci suona l'orchestra di jazz più vecchia del mondo. Più vecchia nel senso di età media, sugli ottanta.

Sulla vita serale non mi permetto di dire nulla e lascio fare a Koufax che ci ha vissuto.
Cito giusto un rifugio anti-aereo, o qualcosa del genere, dove ballare. Adesso pare vada per la maggiore nella Shanghai underground.

Si mangia qualunque cosa da tutto il mondo e da tutta la Cina.
I "ravioli" di Shangai sono di gran lunga i migliori, fra quelli che ho provato girando in Cina.
Occhio a quelli col brodo dentro: sono deliziosi ma vanno prima mordicchiati e succhiati, altrimenti ti ustioni.
Ma c'è un'altra cosa: a Hong Kong ci sono SEMPRE E COMUNQUE segnali / scritte / annunci in inglese!
fuori dal centro di Shanghai, le scritte sono solo in cinese (giustamente, eh).
Problema pratico principale: i cartelli degli autobus sono solo in cinese.
Occorre avere scritto l'indirizzo e riconoscere il carattere sulla fermata.
Ma in generale, occorre sempre avere scritto l'indirizzo.
Perchè uno che non sa il mandarino (e men che meno quel che si parla a Shanghai) potrebbe illudersi che basti pronunciare i termini cinesi trascritti in caratteri romani.
Errorissimo! Non possono capirti.
E non possono capirti perchè sei così ignorante (parlo di me, se non si è capito) da ignorare che in cinese il suono 'a' (per dire una vocale) non vuol dire niente di per sè. C'è 'a' col primo tono, 'a' col secondo tono, 'a' col terzo tono (il più ostico, per me), e 'a' col quarto tono. A seconda del tono, cambia la parola che stai dicendo (l'esempio di scuola è mamma, capra, imprecare...).
Inoltre, i cinesi nei rapporti interpersonali non tollerano le situazioni d'imbarazzo (Koufax confermerà sicuramente).
Perciò, se anche inizialmente sono cordiali, se vedono che sei scemo (sei scemo = sei venuto in Cina senza sapere niente di cinese) si chiudono a riccio. Vanno in iperventilazione, oppure serrano gli occhi e fanno NONONO con la mano, oppure scappano.
Ma se hai scritto quello che vuoi dire, sei a posto.
Inquinamento E' un problema grave: il cielo grigio non è un bel vedere.
grigissimo. Però un giorno no, era incredibilmente azzurro e nitido. Ma è grigio da inquinamento? Perchè l'aria non sembrava pesante (cioè, molto meno che a Pechino, che a sua volta non mi è sembrata poi molto più tremenda rispetto alle nostre città; però è anche vero che i riscaldamenti erano spenti).
koufax75 ha scritto:Internet è un po' problematico, ma MyMag non è CENSURATO!!!
con Viper ho provato la grande soddisfazione di poter accedere a qualunque sito aggirando la Grande Muraglia. In sostanza, è come collegarsi da un'altra parte del mondo.
"Noi abbiamo 4.000 anni di storia" è uno dei tanti motti che i Cinesi ripetono all'infinito. Beh, tutte le attrazioni storico-culturali sono tenute magnificamente. Il governo spende molto per la manutenzione dei propri monumenti.
diciamo che su questo sono contraddittori.
Tralasciando gli scempi durante la rivoluzione culturale, anche in tempi più recenti hanno distrutto e ricostruito antichi edifici (forse il rispetto filologico per l'antichità vale solo per opere che giudichino uniche e particolari?), oppure raso al suolo distese di hutong per far posto a palazzacci.
Lord Elgin, che ordinò la distruzione del Palazzo durante la Guerra dell'Oppio, probabilmente sta scontando le sue pene nei più profondi gironi dell'inferno.
anche in reazione alla rivolta dei boxer ne abbiamo fatte di ogni (e quando dico "abbiamo" mi riferisco anche agli italiani). Probabilmente la Repubblica Cinese è figlia dei soprusi occidentali non meno di quanto lo sia di quelli dei giapponesi degli anni trenta e quaranta (infatti la loro prima vera rivoluzione è del '19).
Forse in Cina le potenze occidentali hanno dato il peggio, perchè erano essenzialmente piratesche: pretesto-minaccia di guerra-cina costretta a pagare tributo-nuovo pretesto-nuova minaccia di guerra-cina costretta a pagare nuovo tributo, e così via.
Tra l'altro, essendo un periodo di vacanza, molte stanze e musei all'interno della Città Proibita erano chiusi: visto il grande afflusso di persone, preferiscono chiudere certe zone (e non solo nella Città Proibita).
questa è una cosa che mi mandava ai matti. Oltre a molte cose nella Città proibita, lo stesso è accaduto nel (costoso) Parco di Jiuzhaigou, dove interi settori erano chiusi improvvisamente senza spiegazione.
La gestiscono così (sarà anche più pratico così, eh): quando c'è troppa gente, si chiude, e naturalmente nessuno fa storie.

Attività fisica.
Non solo a Shanghai, tutti le mattine, presto, parte una musichetta da qualche parte in strada e tutto intorno si formano gruppi di giovani e anziani (soprattutto anziani) che fanno esercizi vari, tai chi, ginnastica, cose coi bastoni...Non so se sia un portato della rivoluzione culturale o cosa, ma mi sembra un'ottima cosa. :)

Chiaky
Anche a me la Cina ha dato l'impressione di essere il posto più sicuro del mondo.

Chiaky2.
Per i cinesi ci sono tre categorie di persone. I cinesi (al museo di Shanghai trovi un primo gruppo di guide in cinese). Gli stranieri (un secondo gruppo di guide in inglese). E i giapponesi (un terzo gruppo di guide in giapponesi).

Diseguaglianze.
Come da luogo comune: ci sono le ferrari e i poveri cristi che lavorano a tre dollari al giorno alle undici di sera nei cantieri dei grattacieli. Del perchè accettino questo stato di cose attiene forse alla loro cultura confuciana (ci vorrei tornare, magari nel thread sulla religione).
Spesso, la sera, capita di vedere in un centro commerciale o in una metropolitana, i dipendenti tutti allineati che vengono catechizzati e motivati dal capo.
Occhio però che hanno anche un lato taoista, e ogni tanto anche in Cina scoppia una rivolta (salvo riprodursi poi sempre lo stesso ordine sociale e politico).

Crescita economica.
Come da luogo comune: fanno paura, davvero una disgrazia che Mao non sia vissuto altri cinquant'anni.
A parte i dieci mitici giorni di ferie all'anno, impressionano le infrastrutture.
Viadotti chilometrici ovunque (ho letto fra l'altro che da Pechino a Shanghai ci sono due ponti su terra rispettivamente di 170 km e di 150 km, o giù di lì), autostrade nuove di zecca, metropolitane moderne, sboronate tipo il Maglev che congiunge in otto minuto l'aeroporto alla piena città (due miliardi di treno magnetico per fare i fighi, e poi la fognatura della stazione rotta, eheh).

A Shanghai, ad un certo punto, si è posto il problema del fondale troppo basso per i nuovi carghi. Vabbè, hanno rifatto il porto su un isolotto. L'isolotto dista trenta chilometri dalla terraferma. Vabbè, hanno costruito un ponte a sei corsie. E' una zona di tifoni. Vabbè, l'hanno finito con due anni di anticipo sui tempi.
Ci sono stato (la linea metropolitana SEDICI porta fino ai pressi del ponte).
Gru e container a perdita d'occhio.
Statisticamente, una roba che avete addosso in questo momento è passata da lì.


(gli altri posti visitati sono stati Pechino, Pingyao, Xi'an, Sichuan; magari un'altra volta).
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da balbysauro »

bellissimo resoconto :)
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pocaluce
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da pocaluce »

balbysauro ha scritto:bellissimo resoconto :)
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madmarat
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da madmarat »

pocaluce ha scritto:
balbysauro ha scritto:bellissimo resoconto :)
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da koufax75 »

Grande Rosewall! Se mi avessi contattato, forse ci si sarebbe potuti incontrare.
Per spostarsi c'è una rete metropolitana capillare. Chiude alle dieci e mezzo, ma due auto su tre sono taxi, e costano niente.
La metro di Shanghai è mostruosa. Organizzata in maniera perfetta. Tra l'altro è in continua espansione. Adesso stanno costruendo una nuova linea che tra qualche anno unirà Shanghai a Suzhou (importante città storica che dista circa 100 km).
I grattacieli moderni sono spettacolari, un'improbabile accozzaglia di stili. Due soli grattacieli accostati sarebbero pacchiani. Tre, molto pacchiani. Ma visti insieme a decine, acquisiscono uno stile.
Soprattutto, il fiume crea uno sky-line.
La skyline del bund è spettacolare. Settembre è il momento migliore per godersela. Spesso d'estate, le luci vengono spente visto che si deve risparmiare elettricità, necessaria per i condizionatori d'aria. La skyline di Hong Kong mi è sembrata ingolfata.
Si mangia qualunque cosa da tutto il mondo e da tutta la Cina.
I "ravioli" di Shangai sono di gran lunga i migliori, fra quelli che ho provato girando in Cina.
Occhio a quelli col brodo dentro: sono deliziosi ma vanno prima mordicchiati e succhiati, altrimenti ti ustioni.
Gli xiaolongbao sono di una bontà incredibile. E su quelli con il brodo dentro: se non fai attenzione, rischi di fare schizzi giganteschi e sporcare i vestiti tuoi e quelli dei vicini! Ma anche i normali baozi (le pagnotte con dentro carne o verdura) sono deliziosi. E un'altra cosa: il riso alla cantonese non esiste! O meglio: quel riso fritto esiste e viene consumato, solo che nessuno lo chiama riso alla cantonese, visto che non è una pietanza tipica della Guandong (Canton) Province!! Il gelato fritto è un'invenzione americana. Se vi piace il cibo piccante, andate nel Sichuan o cercate un ristorante sichuanese... Consiglio: portatevi l'estintore!!
Ma in generale, occorre sempre avere scritto l'indirizzo.
Perchè uno che non sa il mandarino (e men che meno quel che si parla a Shanghai) potrebbe illudersi che basti pronunciare i termini cinesi trascritti in caratteri romani.
Errorissimo! Non possono capirti.
E non possono capirti perchè sei così ignorante (parlo di me, se non si è capito) da ignorare che in cinese il suono 'a' (per dire una vocale) non vuol dire niente di per sè. C'è 'a' col primo tono, 'a' col secondo tono, 'a' col terzo tono (il più ostico, per me), e 'a' col quarto tono. A seconda del tono, cambia la parola che stai dicendo (l'esempio di scuola è mamma, capra, imprecare...).
A Shanghai si parla il dialetto di Shanghai, che è piuttosto diverso dal mandarino standard. Lo ascolto quotidianamente, visto che mia moglie lo parla con i suo genitori. E' incomprensibile per chi non è di Shanghai. I toni della lingua cinese: sono 4! Secondo me il secondo (ascendente) è il più ostico. Ci vuole un po' di tempo e pratica. Se non si parla cinese decentemente, è necessario avere l'indirizzo scritto da qualche parte. E mostrarlo al tassista, passante. E' inutile mostrare la trascrizione con i caratteri latini: spesso non funziona. E comunque i caratteri cinesi non sono lettere fonetiche. Quindi ci sono parole che si pronunciano nello stesso identico modo (tono compreso), ma hanno un carattere completamente diverso.
Perciò, se anche inizialmente sono cordiali, se vedono che sei scemo (sei scemo = sei venuto in Cina senza sapere niente di cinese) si chiudono a riccio. Vanno in iperventilazione, oppure serrano gli occhi e fanno NONONO con la mano, oppure scappano.
Beh... Prova a metterti nei loro panni. Arriva un cinese in Italia! Parla solo il dialetto della sua regione. E ti chiede un'informazione. Cerchi di aiutarlo, ma dopo un po' lo mandi a quel paese!! :D :D :D
Cosa interessante: i Cinesi e gli Asiatici in generale amano fare i propri affari e altre attività lavorative con i propri clienti al ristorante. E' normalissimo.
grigissimo. Però un giorno no, era incredibilmente azzurro e nitido. Ma è grigio da inquinamento? Perchè l'aria non sembrava pesante (cioè, molto meno che a Pechino, che a sua volta non mi è sembrata poi molto più tremenda rispetto alle nostre città; però è anche vero che i riscaldamenti erano spenti).
L'inquinamento è un problema e lo si nota soprattutto in inverno. Shanghai è sul mare ed è abbastanza ventosa / piovosa. E questo aiuta. Poi dipende dai momenti: tra aprile e settembre, l'aria è tutto sommato buona. Con l'autunno, la situazione peggiora. E lo si nota sia con gli occhi, sia con il naso (c'è una puzza di bruciato...). La fortuna di Shanghai e delle altre regioni meridionali è che non esiste il riscaldamento. Si usa il condizionatore per mandare aria calda. Al nord, invece, fa molto più freddo, quindi si usa il riscaldamento a olio o anche a carbone. E i risultati si vedono. Dicembre 2013 è stato bruttissimo anche a Shanghai. Per qualche giorno non sono stato molto bene e tossivo in continuazione.
questa è una cosa che mi mandava ai matti. Oltre a molte cose nella Città proibita, lo stesso è accaduto nel (costoso) Parco di Jiuzhaigou, dove interi settori erano chiusi improvvisamente senza spiegazione.
La gestiscono così (sarà anche più pratico così, eh): quando c'è troppa gente, si chiude, e naturalmente nessuno fa storie.
Normale. La settimana scorsa c'è stata la festa di metà autunno (a proposito hai mangiato le moon cakes? Sono deliziose!). Tre giorni di vacanza e molto movimento nelle città. Non mi sorprende che molte attrazioni siano state chiuse.
Non solo a Shanghai, tutti le mattine, presto, parte una musichetta da qualche parte in strada e tutto intorno si formano gruppi di giovani e anziani (soprattutto anziani) che fanno esercizi vari, tai chi, ginnastica, cose coi bastoni...Non so se sia un portato della rivoluzione culturale o cosa, ma mi sembra un'ottima cosa
Ogni volta che vado dai miei suoceri passo davanti ad un piccolo parco. Verso le 18.30, un gruppo di signore (almeno 30) di mezza età si incontrano e provano dei passi di danza. Prima l'istruttrice spiega i vari passi, poi accende lo stereo e tutte si mettono a ballare. Sono tutte perfettamente coordinate. E ancora... Ogni giorno a scuola verso le 9.30-10, c'è un piccolo intervallo in cui gli studenti sono invitati a fare un po' di ginnastica (oltre alle ore di educazione fisica); queste attività sono accompagnate da una marcetta...
(gli altri posti visitati sono stati Pechino, Pingyao, Xi'an, Sichuan; magari un'altra volta).
A Xi'an non ci sono ancora stato. Mi era stata fatta un'offerta di lavoro. Ma l'ho cordialmente rifiutata. Preferisco andarci da turista e fermarmi qualche giorno; ma viverci... non proprio.
Come da luogo comune: ci sono le ferrari e i poveri cristi che lavorano a tre dollari al giorno alle undici di sera nei cantieri dei grattacieli. Del perchè accettino questo stato di cose attiene forse alla loro cultura confuciana (ci vorrei tornare, magari nel thread sulla religione).
Spesso, la sera, capita di vedere in un centro commerciale o in una metropolitana, i dipendenti tutti allineati che vengono catechizzati e motivati dal capo.
Occhio però che hanno anche un lato taoista, e ogni tanto anche in Cina scoppia una rivolta (salvo riprodursi poi sempre lo stesso ordine sociale e politico).
Tra l'altro ci sono molte differenze tra le varie province della Cina. Shanghai, la Zhejiang Province (Hangzhou), la Jiangsu Province (Nanchino e Suzhou) e la Guandong Province (Canton) e Pechino sono molto sviluppate. Ci sono molte persone ricche. Nelle altre province, la situazione non è così piacevole. Non sono mai stato nelle zone rurali della Cina...

Altre curiosità.
- Molte donne cinesi non portano orecchini. Mia moglie non li porta. Tra le studentesse della mia scuola (tra i 15 e i 18 anni e provenienti da classi agiate), li porta si e no il 5%.

- I Cinesi non sanno guidare. Attraversare la strada in Cina è un vero rischio per i pedoni. Anche se si ha il verde e se si ha la precedenza.

- I Cinesi sono fumatori incalliti. E dei vari divieti se ne fanno un baffo. E' molto comune vedere gente fumare nelle mense, nei ristoranti. Ho visto persino gente fumare nei supermercati.

- La televisione cinese è piena di serie e sceneggiati. E ce ne sono di tutti i generi: commedie romantiche, drammi familiari, sceneggiati storici, storie fantastiche... Si è appena conclusa una serie su Deng Xiaoping.

Ci sono molte altre cose interessanti, ma ne parlerò un'altra volta.
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Rosewall
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da Rosewall »

koufax75 ha scritto:Se mi avessi contattato, forse ci si sarebbe potuti incontrare.
:( mannaggia a me, ti sapevo esperto di cinema orientale (mi ricordo tuoi post sul far east festival) ma no che fossi in Cina.
Fra l'altro, se avessi scoperto questo thread prima di partire, una volta a Shanghai mi sarei impegnato di più per fare un salto ad Hangzhou, di cui hai parlato così bene.
viaggiare nei treni ad alta velocità è molto comodo! Shanghai e Pechino distano più di mille chilometri: viaggiando a circa 250 km/h di media, con punte sui 300, il tragitto viene completato in poco più di 5 ore.
lo aspettano sulla banchina disposti in tante file perfettamente allineate, con un addetto alla fila per ogni fila. Il treno si ferma in modo che ogni ingresso coincida con una fila.
Comodissimi: da Pechino a Pingyao invece che una decina di ore ce ne metti meno della metà, per fare un esempio.
Comunque i treni notturni sono confortevoli.
Una particolarità: appena il treno parte, comincia una frenetica trattativa senza esclusione di colpi che coinvolge tutto il vagone. Lo scopo è quello di scambiarsi i posti per stare nello stesso scompartimento, e perchè si realizzi possono essere necessari anche quattro spostamenti consecutivi.
Una specie di Cubo di Rubik reso possibile solo grazie all'abilità affaristica (girano anche yuan) e alla sapienza matematica del popolo cinese!
La metro di Shanghai è mostruosa. Organizzata in maniera perfetta. Tra l'altro è in continua espansione.
e soprattutto: i video dei pesci fuori dai finestrini in corsa :D
Se vi piace il cibo piccante, andate nel Sichuan o cercate un ristorante sichuanese... Consiglio: portatevi l'estintore!!
lì va per la maggiore l'hot pot. Un pentolone pieno d'acqua riscaldata da gas o carbone nel quale butti dentro di tutto e recuperi quello che ti riesce. E' una cucina divertente e varia di origine musulmana, e naturalmente la si trova anche nella capitale. Gli hot pot migliori erano nei locali "C :( " (l'igiene e la sicurezza alimentare dei ristoranti è catalogata con lettera alfabetica e smile: "A :-)" massima pulizia, "B :-? " così così, "C :( ", cazzi vostri).
In effetti è molto piccante (il culmine è stato col 'pesce urlante del sichuan') però se chiedevamo 'no piccante' ci arrivava meno piccante.

Cose curiose (questa usa in tutto il mondo): la grappa versata da recipienti con dentro lucertole, oppure animali marini non meglio precisati, oppure testicoli di panda (no scherzo, non di panda).
Gatti in gabbia al mercato alimentare (ma un turista spagnolo ha fotografato di meglio, nella Cina centrale: gabbie con dentro ratti).

Una cosa molto bella dei ristoranti del Sichuan - e della Cina in genere - è l'aria estremamente conviviale che si respira.
Spesso sembra di partecipare ad un matrimonio pugliese perchè nelle tavolate vicine ci sono sempre famiglione, o gruppi di amici, chiassosi e festaioli.
Il ristorante è importante, come raccontava Koufax a proposito dei clienti in affari.

Spesso, in assenza di menu alfabetico o fotografico, la maniera più semplice, anche se villana, lo ammetto, è quella di andare in cucina, prendere il cuoco, accompagnarlo ad un tavolo vicino, e indicare col dito questo o quel piatto.
Altri gesti improvvisati sono assolutamente sconsigliati, perchè non sempre un gesto è universale. Ad esempio, la prima cosa che si apprende arrivando in Cina è che lì si ramazza per terra in un altro modo (in sostanza è il braccio che tiene la paletta a muoversi, quello con la scopa è rigido). Di conseguenza, il nostro gesto che sta per 'ramazzare per terra' è incomprensibile.
Voglio dire, mimare l'atto di bere, magari in Sichuan significa la stessa cosa, ma magari invece significa "chiama subito quella pompinara di tua sorella". Nel dubbio...
Se può servire: il gesto di scriversi sulla mano per chiedere il conto ha fatto sì che il cameriere ci portasse una penna.

Imperdibile è anche il cibo di strada, pur nella sua incostante varietà: uno spiedino può essere delizioso, quello dopo no, uno sapere distintamente di una bestia nota, quello dopo avere una provenienza assolutamente misteriosa (purtroppo, le restrizioni sanitarie e i regolamenti comunali impediscono che venga reintrodotto in Italia qualcosa del genere, teniamoci stretto i chioschi che abbiamo a Palermo e Catania).

Siamo stati bene in ristoranti di tutti i tipi, da quelli spuzzosissimi che più sono sporchi per terra più sono soddisfacenti, a quelli di una certa qualità e arredati con gusto, che sono comunque a buon prezzo.
Inutile dire che l'anatra pechinese di Pechino è ben altra cosa rispetto alla sedicente anatra pechinese di Torino (inoltre quella di Pechino non parla).
Fra i tanti tipi di pasta, vale la pena citare anche quei tagliatelloni tirati fino a due metri e passa.

I cinesi mangiano molto frequentemente, credo.
Una soluzione molto praticata, specialmente in treno, è quella di ricorrere ai noodles liofilizzati (in treno l'acqua bollente non manca mai).
Si trovano in tutti i mini-market, ma consiglio di prendere almeno due tipi diversi perchè non è detto che se ne peschino sempre di buonissimi, ecco.
In Sichuan si usa girare col té sempre dietro, in un comodo barattolone di plastica.
La birra più diffusa è un lascito coloniale tedesco: la Tsingtao (città sede anche della Haier). In Sichuan, a volte, la bevono dentro una ciotola.
Beh... Prova a metterti nei loro panni. Arriva un cinese in Italia! Parla solo il dialetto della sua regione. E ti chiede un'informazione. Cerchi di aiutarlo, ma dopo un po' lo mandi a quel paese!! :D :D :D
sì, sì, ma è giustissimo. Il cinese è una lingua parlata da (molto) più di un miliardo di persone (e in un Paese il cui nome sta per terra di MEZZO, e qualcosa fa anche questo), per cui loro sono tenuti a parlare l'Inglese non più di quanto io il cinese (anzi, trovandomi in Cina io, io molto di più).
(a proposito hai mangiato le moon cakes? Sono deliziose!)
l'ho mangiata una volta tornato, in via paolo sarpi :oops:
Nelle altre province, la situazione non è così piacevole. Non sono mai stato nelle zone rurali della Cina...
ho letto che l'immigrazione nelle città è resa ancor più difficile per via del famigerato hukou, una sorta di registrazione (istituita da Mao, ispirata all'epoca imperiale) che lega l'individuo al luogo della sua famiglia. Cioè, tu puoi anche emigrare a Shanghai, ma resti un cinese rurale, e sei perciò discriminato in varie maniere nell'acccesso ai servizi e al welfare (insomma, quel che c'è).
Pare che parlino di riformare il sistema (anche perchè l'idea è quella che all'economia cinese ora serve che aumenti il numero dei consumatori cinesi).
La televisione cinese è piena di serie e sceneggiati. E ce ne sono di tutti i generi: commedie romantiche, drammi familiari, sceneggiati storici, storie fantastiche...
su un bus ne ho vista una che saccheggiava impunemente i predatori dell'arca perduta e svariati altri film d'avventura :)
A Xi'an non ci sono ancora stato. Mi era stata fatta un'offerta di lavoro. Ma l'ho cordialmente rifiutata. Preferisco andarci da turista e fermarmi qualche giorno; ma viverci... non proprio.
bravo, per quel poco che l'ho girata mi è sembrata molto più incasinata di Shanghai e di Pechino.
Mi è rimasto impresso il tuc-tuc che a tutta velocità prende contromano un vialone a quattro corsie.

Però per turismo merita, e merita di dedicarle più del giorno e mezzo in cui siamo stati noi, perchè ci sarebbero tante cose da vedere, anche fuori. Non solo il (fantasmagorico e stupefacente) esercito di terracotta.
Se andate, vi suggerisco l'ostello dei sette savi. A meno di dieci dollari a testa, sei immerso in un luogo tranquillo e incantevole (si susseguono una corte dietro l'altra, le camere sembrano da quattro stelle).
La sera bisogna per forza infilarsi nel caos del quartiere islamico.

La cosa più impressionante di tutto il viaggio in Cina sono stati i grattaciel-casermoni a migliaia, a perdita d'occhio, fuori Xi'an. Non esagero: lì dentro ci starà più di un milione di persone.
Sono ancora tutti in fase di costruzione. E li stanno tirando su tutti insieme.

Le cinesi sono belle.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da Johnny Rex »

Ispirate voglia di andarci resoconti superbi.

Rosewall è Rosewall. certe tautologie dobbiamo bene ricordarcele.

F.F.
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da pocaluce »

Rosewall ha scritto:lì va per la maggiore l'hot pot. Un pentolone pieno d'acqua riscaldata da gas o carbone nel quale butti dentro di tutto e recuperi quello che ti riesce. E' una cucina divertente e varia di origine musulmana, e naturalmente la si trova anche nella capitale. Gli hot pot migliori erano nei locali "C :( " (l'igiene e la sicurezza alimentare dei ristoranti è catalogata con lettera alfabetica e smile: "A :-)" massima pulizia, "B :-? " così così, "C :( ", cazzi vostri).
In effetti è molto piccante (il culmine è stato col 'pesce urlante del sichuan') però se chiedevamo 'no piccante' ci arrivava meno piccante.
ringraziando di nuovo rose e kouf (ché dopo questi resoconti, sono molto più preparato per andare in cina che a milano e ciò rende merito della vostra esaustività), quoto questa parte perché ho da poco scoperto un ristorante cinese che fa hot pot a roma (in zona tor pignattara, per i romani a cui potesse interessare). ci sono andato 3 volte, la prima con una amica che ha studiato cinese e che ha fatto necessariamente da interprete, poi con altra gente: non so che dialetto parlino i camerieri, probabilmente l'equivalente del molisano cinese, ma la mia amica che pure so per certo essere in grado di sostenere conversazioni di primo livello, era in gravissima difficoltà. il menù, bilingue il giusto (tipo per ogni pietanza due righe di ideogrammi e poi una laconica traduzione: "manzo", "pollo" etc..) non è che aiutasse ma dopo un po' si prende confidenza...la cosa buona è che la hot pot in questo ristorante te la portano anche divisa, con un brodo normale ed uno piccantissimo. quello piccantissimo ha causato dei danni collaterali alla mia ugola per tre mesi e me ne sono poi tenuto alla larga! :D
A lot of people say, "Yeah, I like Dennis Rodman," but they don't really mean that. I'm a big Dennis Rodman fan. I've been a Rodman fan since 1998 when he was in all his controversy, so that's never going to change.
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da babaoriley »

si ma Rosewall mi cade sulla moon cake mangiata in paolo sarpi al ritorno dalla Cina :D
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Rosewall
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da Rosewall »

vero, e non contento ho preso pure una busta di piselli cinesi (si mangiano tipo caramelle). :)
Johnny Rex ha scritto:Ispirate voglia di andarci
affrettati che con i milioni di turisti cinesi che ogni anno prendono d'assalto le località turistiche della Cina, non so fra dieci anni che cosa resterà di cittadine e villaggi rimasti immutati da secoli (altro discorso più serio, e che naturalmente è alla portata solo di chi vive lì e conosce bene, è quello dei mutamenti culturali prossimi venturi, delle lucciole pasoliniane che saranno travolte dal consumismo).
pocaluce ha scritto:non so che dialetto parlino i camerieri, probabilmente l'equivalente del molisano cinese
:D

Ecco, dalla foto si può apprezzare la grande utilità del menu per noi ignari del cinese :D

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luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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koufax75
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da koufax75 »

Codice: Seleziona tutto

 alla sapienza matematica del popolo cinese!
La materia più difficile da insegnare per uno straniero in Cina è matematica. E questo vale anche nelle scuole internazionali in cui la lingua principale è l'inglese. La predisposizione dei cinesi alla matematica è notevole. Spesso, l'insegnante di matematica è un cinese.
Spesso sembra di partecipare ad un matrimonio pugliese perchè nelle tavolate vicine ci sono sempre famiglione, o gruppi di amici, chiassosi e festaioli.
Il Cinese è casinaro di natura. Quasi peggio degli Italiani. E sempre a proposito di ristoranti: non date mance ai camerieri! Le rifiutano senza pietà e a volte si arrabbiano con il cliente.
Un pentolone pieno d'acqua riscaldata da gas o carbone nel quale butti dentro di tutto e recuperi quello che ti riesce. E' una cucina divertente e varia di origine musulmana, e naturalmente la si trova anche nella capitale.
Nei ristoranti spesso ci sono due pentoloni. Uno piccantissimo e l'altro normale. Come avrete capito, la cucina cinese che si mangia fuori della Cina non è la vera cucina cinese, ma un'accozzaglia di cibi vari per soddisfare il palato degli occidentali.
Spesso, in assenza di menu alfabetico o fotografico, la maniera più semplice, anche se villana, lo ammetto, è quella di andare in cucina, prendere il cuoco, accompagnarlo ad un tavolo vicino, e indicare col dito questo o quel piatto.
In certi ristoranti (soprattutto quelli di buon livello) le ordinazioni avvengono in questo modo. Al cliente viene data una matita e una schedina su cui ci sono le varie pietanze. Si fa qualche X sui piatti desiderati e poi si consiglia la schedina al cameriere.
Imperdibile è anche il cibo di strada, pur nella sua incostante varietà: uno spiedino può essere delizioso, quello dopo no, uno sapere distintamente di una bestia nota, quello dopo avere una provenienza assolutamente misteriosa
Mia moglie mi ha assolutamente sconsigliato il cibo in strada. Soprattutto al di fuori delle grandi città! C'è veramente il rischio di mangiare cibi provenienti da parti sconosciute.
(purtroppo, le restrizioni sanitarie e i regolamenti comunali impediscono che venga reintrodotto in Italia qualcosa del genere, teniamoci stretto i chioschi che abbiamo a Palermo e Catania).
Ed è un vero peccato!! :D :D :D
Fra i tanti tipi di pasta, vale la pena citare anche quei tagliatelloni tirati fino a due metri e passa.
In certi ristoranti, il cameriere fa uno show di abilità con la pasta. Più tardi posto un video. Interessante: la pasta cinese è il classico piatto per chiudere un pranzo / cena di compleanno.
Una soluzione molto praticata, specialmente in treno, è quella di ricorrere ai noodles liofilizzati (in treno l'acqua bollente non manca mai).
E' anche la classica colazione di molti studenti. E il bollitore di acqua calda è immancabile in ogni camera d'albergo.
In Sichuan si usa girare col té sempre dietro, in un comodo barattolone di plastica.
Lo fanno anche i miei suoceri. Loro bevono tè di crisantemo...
La birra più diffusa è un lascito coloniale tedesco: la Tsingtao (città sede anche della Haier). In Sichuan, a volte, la bevono dentro una ciotola.
Adesso hanno una forte concorrenza con la Harbin, che ha siglato un accordo con la NBA. Cosa interessante: il nome della città è ??, che con il vecchio sistema veniva traslitterato Tsingtao. Con l'istituzione del pinyin (nuovo sistema di traslitterazione, proposto da Mao negli anni '50), ora viene sempre traslitterato Qingdao. Tuttavia, la birra mantiene ancora la vecchia traslitterazione. Quindi, nella città di Qingdao, viene prodotta la birra Tsingtao.
ci sono andato 3 volte, la prima con una amica che ha studiato cinese e che ha fatto necessariamente da interprete, poi con altra gente: non so che dialetto parlino i camerieri, probabilmente l'equivalente del molisano cinese, ma la mia amica che pure so per certo essere in grado di sostenere conversazioni di primo livello, era in gravissima difficoltà.
Il problema è questo. La lingua ufficiale della RPC è il mandarino (putonghua), che si basa sul dialetto di Pechino. E' la lingua che si parla a scuola, che viene usata dai politici nei discorsi, che si sente in televisione. Tuttavia, in Cina si parlano migliaia di dialetti, che sono molto diversi l'uno dall'altro. Ad essere pignoli, la lingua cinese è un grande minestrone di dialetti e lingue che vengono parlati in Cina. Da circa 35 anni, in tutte le scuole della Cina si deve parlare ESCLUSIVAMENTE mandarino, mentre i dialetti sono vietati. Poi, la diffusione della televisione e degli altri media ha fatto sì che le nuove generazioni di cinesi parlino mandarino perfettamente (ognuno con un particolare accento, ma assolutamente comprensibili tra di loro). Le vecchie generazioni, invece, non hanno mai dovuto studiare mandarino e hanno continuato a parlare il loro dialetto; quindi le persone di una certa età (soprattutto se vivono fuori dai grandi centri abitati) spesso ignorano il mandarino. Tempo fa a Klagenfurt conobbi una ragazza cinese di circa 20 anni, nata e cresciuta in Austria. Mi disse che lei il mandarino non lo capiva proprio, visto che i suoi genitori non lo sapevano e le parlavano soltanto in dialetto. E' molto probabile che i camerieri di quel ristorante non sapessero il mandarino. E dico ancora una cosa: i miei suoceri (che sono laureati, ma che appartengono alla vecchia generazione) non parlano un mandarino perfetto (a quanto dice mia moglie), visto che la loro lingua madre è il dialetto di Shanghai. Di una cosa mi sono reso conto anche io: non riescono proprio a pronunciare la SH e dicono sempre S. :D :D :D

E c'è un'altra cosa divertente sui miei suoceri. Nel 2012 e quest'anno sono venuti in Italia e hanno conosciuto i miei genitori. Le uniche lingue che parlano sono il dialetto di Shanghai e il mandarino. Mia suocera aveva studiato un po' di russo alle superiori (ma si parla di 50+ anni fa), mentre mio suocero conosce a malapena 100 parole di inglese. Che parlino mandarino o dialetto di Shanghai non farebbe alcuna differenza per i miei genitori! Invece, quando sono con loro, i miei suoceri parlano solo mandarino (poi tocca a mia moglie o qualche volta a me fare la traduzione)!

Altre curiosità: a Taiwan si parla mandarino (anche se con un forte accento), mentre nella Guandong Province (Canton - dove allena Marcello Lippi) che fa parte della RPC, la lingua principale è il cantonese (come a Hong Kong e Macao). Se i 4 toni del mandarino vi spaventano, allora i 6 del cantonese non fanno proprio per voi.

Rispondo a Rosewall riguardo i caratteri cinesi. E' questione di memoria. E la devi esercitare tutti i giorni. I caratteri sono migliaia, ma io arrivo a malapena a 400. E meno male che Mao preparò la semplificazione dei caratteri! I caratteri tradizionali (ancora in uso a Hong Kong e Taiwan) sono ancora più complessi e difficili. Comunque, questo è il mio metodo: sul mio libro di cinese, i dialoghi e le letture sono scritte in pinyin e con i caratteri cinesi. Quando faccio i compiti di cinese, uso sempre microsoft word: scrivo le frasi sia in pinyin, sia con i caratteri cinesi (c'è il programmino adatto). In questo modo sono riuscito a memorizzarne qualche centinaia. Ma per il momento mi limito alla lettura e alla memorizzazione del carattere; la scrittura non l'ho ancora affrontata (e non penso che la farò in tempi brevi). Tra l'altro essendo mancino, i caratteri cinesi sono piuttosto ostici per me. Ti dico una cosa divertente: qualche volta provo a scrivere qualche carattere con il dito; uso sempre la mano destra.
Le cinesi sono belle.
A chi lo dici! Ne ho sposata una! Le cinesi sono incredibilmente eleganti e hanno classe, anche quando vestono un paio di jeans e una maglietta.

E adesso chiudo con una chicca... Ecco cosa ho trovato in un Carrefour di Shanghai! E ce ne erano almeno 15! Voglio vedere chi ha il coraggio di indossarne uno!
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da Nickognito »

koufax75 ha scritto:
Le cinesi sono belle.
A chi lo dici! Ne ho sposata una! Le cinesi sono incredibilmente eleganti e hanno classe, anche quando vestono un paio di jeans e una maglietta.
:oops: :oops: :oops:
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da Huggy_Bear »

si ma cianno le zinne piccole
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da Rosewall »

koufax75 ha scritto:Tra l'altro essendo mancino, i caratteri cinesi sono piuttosto ostici per me. Ti dico una cosa divertente: qualche volta provo a scrivere qualche carattere con il dito; uso sempre la mano destra.
ecco, se mai mi fosse venuta qualche velleità, questo chiude definitivamente il discorso (sono mancino). :)
In compenso un dislessico per una lingua europea, potrebbe non incontrare alcuna difficoltà con una lingua logografica.
luca1977 ha scritto:Io stimo una crescita del debito causa superbonus dello 0,002 percento
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da babaoriley »

auguri a koufax per le sue nozze!
Paese affascinante la Cina, mi piacerebbe molto visitarlo.
Rosewall ha scritto:vero, e non contento ho preso pure una busta di piselli cinesi (si mangiano tipo caramelle)
assaggiati anch'io al centro commerciale cinese, assieme alle patatine al polipo (?) :D
Le meduse in salamoia invece ho evitato.
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Re: Dalla Cina con furore

Messaggio da uglygeek »

koufax75 ha scritto:

Codice: Seleziona tutto

 alla sapienza matematica del popolo cinese!
La materia più difficile da insegnare per uno straniero in Cina è matematica.
Un mio amico di Genova insegna matematica all'universita' a Hong Kong. Ha lavorato anche al MIT. Ovviamente non e' mai stato considerato nemmeno per un ruolo da ricercatore a Genova o a Pisa, dove si e' laureato alla Normale.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
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