Clythus ha scritto:Più che medioevo direi tuttoevo ma da oggi qualcosa potrebbe cambiare.
Non mi aspettavo la vittoria, ma quel condizionale aveva una flebile speranza di poter vedere un approccio diverso al match, questo per via delle varie premesse che questa partita proponeva:
1) Statistica: perdi, perdi, perdi e perdi, statisticamente prima o poi si alternerà una vittoria ( era da tanto che non rivinceva Roger contro Rafa)
2) Aspettative: un Roger che fino ad oggi aveva fallito tutte le partite importanti
E col numero due
E con lo sfavore della superficie
E con la possibilità che Rafa avrebbe sentito un po' l' appetito di vittoria del suo pubblico.
3) Maggior freschezza dello svizzero per via della robusta semifinale giocata da Nadal anche se in fin dei conti, la dinamica del match non è andata sulla resistenza.
Questi 3 punti hanno fatto sì che per la prima volta Roger abbia giocato come si deve giocare con Rafa sulla terra.
E' ovvio che lo spagnolo su questi campi è più forte, si vede già dal servizio quanto gli dia noia a Roger quel rocciolone sul rovescio, quasi mai rispondeva di rovescio lo svizzero, preferiva rischiare di buttarla fuori con la possibilità di fare il punto che rimettere in gioco sapendo che poi gli avrebbe fatto fare il portiere del calcino.
Aggiungici i chip & charge, hanno messo un pochino di insicurezza a Rafa di non sapere cosa sarebbe successo sulla seconda (ivi compresi doppi falli), a volte aggiungeva confusione sparando sul dritto anziché sul rovescio, come ha fatto anche con l' ace di seconda ( ottenuto sul dritto ).
Strada rischiosissima che statisticamente ti rende sfavorito per forza ma il giorno in cui senti i colpi, si può fare.
Servizio e steccate: sono il vetro ed il mercurio del termometro del gioco di Federer, con Rafa entra sempre in campo come una larva, pure sul servizio gli trema il braccio, oggi no, ha giocato tranquillo, il servizio l' ha messo dentro, si è appesantito un po' sul penultimo turno ( 0-30 ) e sull' ultimo ( 15-40) ma lì è normale sentire nervosismo che poi ha canalizzato nella direzione giusta, la cosa importante è che è riuscito a stare tranquillo.
Rafa in alcuni punti era meno esplosivo ma non sono stati quei 2/10 di energia mancanti a penalizzarlo, gli errori sono stati scaturiti dall' imprevedibilità e dall' aggressività propostegli, quando scambiavano lo spagnolo lo sbranava comunque come è sempre avvenuto 1-2-3-4 anni fa, anche negli ultimi 2 game, ogni scambio prolungato veniva vinto da Nadal, col gancio sinistro che solcava il campo o col passante ambo-lati che lo trafiggeva anche su attacchi audaci ( come quell' incredibile back centrale sulla riga).
Fare una cosa del genere in un match 3 set su 5, in condizioni di maggiore caldo e con aria più densa e un trofeo alto un metro e mezzo che luccica a bordo campo e che mai nemmeno hai sfiorato.... sarà cosa ben più ardua da compiere ma insomma, il tennis di Roger rimane universale, può vincere ancora ovunque e con chiunque, il fisico è ancora più che sufficente, i colpi sono strabordanti, quello che va saputo gestire adesso sono la fiducia e la tranquillità, focalizzandole su determinati obiettivi poi la leadership mondiale deve essere una conseguenza, dovesse mirare a quella ( non credo ) potrebbe essere autolesionistico.
Le affermazioni di Nadal stanco e sfavorito sono un po' troppo legate al presente, pardon.. sono un po' troppo mymagghiane, in Australia una giornata e mezzo ce l' ha avuta, qui a ridosso immediato un pelino di forza in meno era logico aspettarsela ma ripeto, riguardando la partita, non sono stati 20-30 cm in meno di copertura a costargli il match, giocandolo domani, 2 orette in più di lettino con fisioterapisti ecc... gli avrebbero permesso di recuperare meglio ma in un match giocato così la resistenza passa in secondo piano, diverso sarebbe stato se avessero rigiocato come ieri con Nole ma Roger cercava di chiudere ( o sbagliare ) prima.
Al Roland Garros Rafael Nadal rimane ovviamente il favorito ma un pochino meno dello scorso anno perché sia Murray che Djokovic che Federer hanno individuato i sottili spiragli dove infilzarlo, sono feritoie piccole, vi si passa con lo spillo , sono forellini che vanno colpiti in movimento e migliaia di volte per intaccarlo..... sulle distanze di Parigi è difficilissimo ma il tennis a volte è diabolico, come si è visto ad esempio lo scorso anno per Federer, come ha cominciato a perdere per indebolimento fisico, anche gli altri vi hanno preso coraggio e giocavano con un' attitudine diversa.
Le difficoltà incontrate contro Murray a Montecarlo, la quasi sconfitta di ieri, la sconfitta di oggi, qualcosina possono contare per un approccio meno disfattista contro la belva, basta non commettere l' errore di dimenticarsi che il suo gioco è il più redditizio in assoluto su questi campi e che il suo spirito non muore mai, nemmeno dopo 3 matchpoint a sfavore.