Beh non è affatto piccola la fetta di appassionati oltre i 45 anni. Sono tantissimi. Altrochè.Remi Boncoeur ha scritto:si infatti, il crollo del tennis USA è mortale dal punto di vista degli spettatori. Ma in generale ci sono mille fattori, il presunto calo di qualità del tennis di oggi rispetto a quello anni '80 può portare via fette molto limitate di spettatori (fra i 45 ed i 60 anni, appassionati ma non troppo "insiders" del tennis: non maestri, non praticanti a livello agonistico etc etc). Per il resto hai internet, quindi molti spettatori li porta via lo streaming. Non hai più la tv generalista che passa il tennis, con il risultato che perdi molti spettatori occasionali; spettatori occasionali che prima erano tanti, visto che in casa, esclusa la tv, le forme di intrattenimento erano molto più ridotte e la stessa tv aveva un'offerta molto più limitata. Poi prima il tennis in tv era più raro: venivano trasmessi grandi eventi, grandi match, quasi sempre i più forti, era impossibile vedere un match fra due oltre il 15 al mondo, per cui c'era anche un'attesa molto maggiore, fra gli appassionati. Ed un'infinità di altre cose. Il paragone con gli sport collegiali è totalmente fuorviante, è proprio un mondo diverso, non paragonabile agli sport professionistici: negli USA in genere c'è quasi un senso di appartenenza al proprio college, per cui quando si frequenta si segue solo per quello, ma poi si continua a seguire perchè quei ragazzi condividono con te qualcosa etc etc. Diverso è per la NBA, che ha una gestione a livello di marketing senza eguali in nessun altro sport al mondo, e che comunque ha/ha avuto notevoli problemi in termini di audience e sono servite anche mezze truffe/scambi pilotati da David Stern per tenere alti gli ascolti (ricostruzione di Boston e della rivalità Boston/Lakers, i big 3 a Miami, tentativi di far crescere i Knicks, Chris Paul sicuro Laker bloccato etc). Peraltro pure relativamente alla NBA molti lamentano un calo di qualità del gioco notevole (io fra questi e secondo me in questo caso molto più evidente rispetto al tennis, da un punto di vista prettamente tecnico, per motivi ovvi legati alla presenza di molte più squadre ed alle carenze strutturali del sistema di formazione cestistica americano), quindi se fosse quello il problema anche lì si dovrebbe assistere ad un calo di spettatori Mancano personaggi, questo si. Però anche nel calcio gli spettatori calano, almeno allo stadio (in tv è difficile, visto che la visibilità è aumentata esponenzialmente).Ombra84 ha scritto:In ogni caso se ci fosse un americano in finale agli Us Open lo share aumenterebbe almeno del 50%. Gli americani seguono il tennis meno prinicplamente perchè non c hanno nessun giocatore forte al momento.
E come dire che rispetto a Calgary 1988 gli italiani seguono di meno lo sci alpino.
Colpa dei materiali cambiati? ( E ci sono stati cambiamenti di materiali ben maggiori che non nel tennis, ma non credo sia QUELLO il problema)
Sul fatto che prima si vedesse meno tennis. Se parli degli anni 60 o 70 è vero. Negli anni 80 no. Verso metà anni 80 avevo una scelta strepitosa. Praticamente davano in contemporanea i tornei su Telecapodistria, telemontecarlo, spesso la rai e qualche volta anche mediaset. C'erano tornei in cui davvero potevo scegliere tra quattro stazioni e tutte in italiano (se parliamo dell'italia).
Ho molte videocassette, anche di primi turni, dove una partita è registrata un pezzo dalla rai, un pezzo da tmc, un pezzo da telecapodistria, un pezzo da rete4 o canale5. A seconda di dove era meglio il segnale in quel momento.
Oggi o paghi, o vedi eurosport (che erò non dà tornei maschili a parte 3 slam e poco altro). Supertennis per i tornei minori.
Poi chiaro, internet ha disperso tutto, però c'è davvero una fetta generazionale che ha mollato il tennis.