Burian siberiano ha scritto:
Lo ha spiegato bene Ciccio che i dati sono nulla se non vengono ben interpretati. Djokovic molto monotono, ricordo le partite di molti anni fa quando spingeva sempre, vatti a rivedere la finale contro Nadal a Wimbledon per dirne una ma anche tutte le loro sfide sulle altre superfici, ma anche con Federer. Oggi davvero inguardabile, vince perchè è molto solido e non sbaglia mai, ti punisce in contropiede ma sta sempre principalmente in difesa. Rg con Wawrinka si difendeva soltanto e non faceva nulla
ecco bravo Burian che hai notato una cosa importantissima che ci dá il senso del tennis odierno, e che urge di un cambio di regolamento.
Djokovic spingeva sempre in passato, il Djoko pre-2011
Giocava male ? peggio di oggi ? ma assolutamente no. Ma rischiava e si spompava, sistematicamente arrivava spompato al vincente e o sbagliava o il vincente era debole.
Per vincere hanno cercato soluzioni di ogni tipo senza trovarla.
Allora che si fa ? Si prepara il fisico a dismisura per correre e arrivarci sempre, si rallenta il ritmo e si anticipa. Poi si gioca sull'avversario che si scopre, e il gioco è fatto. E questo è il miglior gioco da fare per vincere, corsa, difesa e contrattacco. Bravi a costruirlo, bravi a farlo, bravissimi ad aver successo.
Poi su questa linea si prosegue e arriviamo sino alla finale con Murro agli USOpen dove ha talmente rallentato il gioco che perde per aver esagerato nel "risparmiamo il più possibile il ritmo e il rischio per averne sempre di benzina a disposizione".
Poi arriviamo a quest'anno dove ha di nuovo alzato il ritmo in versione 2011, ma sempre sullo stesso tema, niente rischi, niente spingere, niente costruire, gara di corsa da maratoneta, e appena ti scopri contrattacco. Si ti aspetto lí perché ne ho più di te di fiato, ti costringo ad attaccare. E tu attacchi e attacchi, ma anche se fai i miracoli non ce ne vai fuori, perché rischi e io no. Solo che nel 2011 comunque manteneva pressione giocando coi piedi sulla riga, oggi per risparmiarsi gioca 1 mt dietro rendendo il suo gioco ancora più difensivo e monotamente solo solido.
E Djoko pre-2011 paragonato a quello odierno è la dimostrazione vivente di come oggi i vantaggi di difendere e di correre siano enormi rispetto a chi attacca e gioca di racchetta. E entrambi i Djoko sono due grandissimi giocatori.
approccio concreto e pragmatico, frutto di esperienze, anche pesanti, maturate sul campo in contrapposizione con l'attitudine salottiera di questi utenti, perfettamente in linea con tanto mondo internettiano fatto di presunti esperti da tastiera. (cit.)