luca77 ha scritto:Qualcuno parla male di Lendl che se giocasse oggi sarebbe di gran lunga dei più spettacolari
Secondo me ci sono tanti fattori che ti spingono a guardare uno giocare. La prima è la bellezza di ciò che fa, ma non è seconda l'immedesimazione.
Nessuno credo si immedesimi in Federer, ma gli ohhhh si sprecano quando gioca, oltre al fatto che è percepito come qualcosa di raro, è un pò come dire di aver visto un panda girare per il centro di Roma. Gioca oggettivamente in modo diverso da tutti (simile è solo Dimitrov, ma è innocuo). Un Nadal per dire, tiene testa a Federer come personalità, come carica che trasmette (anzi, è molto più caldo) gioca in modo orrido ma alla gente piace. Djokovic invece è noioso da vedere, e ha la personalità di un muro di gomma. Murray anche peggio. Dietro non c'è niente, poco da fare. Dei giovani solo Kyrgios ha personalità, e capacità di trascinare il pubblico. Gli altri zero, si chiamino Zverev, Rublev, o chiunque altro. Il rischio per il nostro amato sport è fare la fine del tennis femminile, un deserto estetico ed emotivo. E va considerato che sicuramente i geni dell'atp appena calato gli incassi si inventano qualche cazzata, perchè il marketing ragiona nel breve periodo. Quindi killer point, abolizione del net, super tie-break, donne nude. Non mi aspetto altro.
Il dualismo Federer/Nadal sono un fenomeno interessantissimo da analizzare dal punto di vista del marketing. Un caso che potrebbero usare in un università per piegare una miriadi di argomenti. Di fatto più che due giocatori possono essere considerati delle vere e proprie marche che raccolgono valori, ideali nei quali si identificano i loro tifosi. Anche il concetto di tribù e marketing tribale li caratterizza fortemente. I loro tifosi si aspettano un certo comportamento e si identificano in quegli atteggiamenti (anche gesti tecnici) e in quei valori, oppure ambiscono ad averli.
E' utilizzatissimo, nei test per capire come una marca è percepita dai consumatori, chiedere quali aggettivi si associa ad una simbolo. Applicandolo a Federer e Rafa mi stupirei se i risultati si discostassero molto dai seguenti:
- Federer: classe, eleganza, stile
- Nadal: Forza, agonismo, tenacia
Per un lustro la quasi totalità dei tifosi di tennis si è identificata nei due giocatori. Se seguivi il tennis la prima cosa ti veniva chiesta da chi di tennis ne sapeva poco o nulla era chiederti se tifavi Nadal o Federer, anche oggi capita spesso. Djokovic è arrivato in un momento in cui non c'erano di fatto più tifosi liberi da "conquistare", se non quote di tifosi da erodere agli altri due, operazione tutt'altro che semplice. Per capirsi immaginate se nascesse oggi un'impresa che produce Cola e cercasse di togliere quote di mercato a Coca Cola e Pepsi. Quasi impossibile. Inoltre trasformare una marchio in una marca è un processo che richiede tempo, molte risorse (tempo, soldi, comunicazione, ecc...) e in ogni caso molto difficile e rischioso, anzi spesso è fallimentare.
Io credo che principalmente Nole non abbia molti tifosi per questo motivo. Da parte degli storici tifosi di Nadal e Federer è visto come un avversario, l'antagonista che impedisce ai propri beniamini di vincere ancora (qualcosa raccoglie, quando da tifosi si uno quando batte il beniamino degli altri, ma sono consensi temporanei). Sarei curioso di vedere tra i bambini U12 come si distribuisce la loro preferenza per questi tre giocatori, non mi meraviglierei Federer fosse all'ultimo posto.
Tra l'altro Nole è simpatico, comunicativo, genuino, brillante, impegnato socialmente e non solo per necessità , diciamo, istituzionali (almeno pare), molto disponibile con i tifosi e in tutti questi aspetti forse lo è pure di più rispetto a Rafa e Roger, ma nonostante questo non è amato quanto gli altri. Assolutamente incomprensibile, a meno che non si consideri il discorso che ho fatto poco sopra, che per me resta l'unica spiegazione logica.