ThePiper ha scritto:Nickognito ha scritto:(a proposito, ma tu come fai a sapere le tattiche di Giulio Cesare e Napoleone, che nemmeno si trovano dei video?)
Che noia il modernismo, scusami eh
Paragone che c'azzecca poco. Di tennis vediamo centinaia di partite l'anno più magari filmati che cerchiamo di reperire in giro su partite passate.
Io di come si muovono due eserciti non so niente quindi posso basarmi solo su racconti o fonti scritte, farmi un'idea capendoci comunque poco o niente. E la cosa non riguarda solo Sun Tzu che è vissuto 5 secoli prima di Cristo ma pure se fanno una guerra oggi da qualche parte nel mondo.
Su qualcosa che vediamo giornalmente o quasi come una partita di tennis, preferisco basarmi sulla mia esperienza visiva cercando di integrare con filmati e ascoltando persone che ritengo competenti e non leggere biografie magari di parte, o altri libri addirittura scritti da gente che nemmeno ha vissuto quelle cose (quindi probabilmente ancor più romanzate).
scusami ma il tuo ragionamento , dando per scontato che sia onesto, non e' allora logico.
Si e' partiti da una frase: prima non c'era la tattica, ora non solo c'e' ma conta piu' della tecnica.
La mia risposta e' stata: non e' vero, prima contava anche di piu'.
Se per te conta solo quello che vedi tu, allora semplicemente non devi occuparti della questione, che per te e' irrisolubile (dal tuo punto di vista, non vedendo niente del passato, e' possibile che prima la tattica contasse dieci volte di piu' o dieci volte meno).
Detto questo, comprendo il tuo punto di vista ma non lo approvo, lo riterrei valido solo se ritenessi tu stesso il piu' grande esperto di tennis della storia. Io anche oggi tendo a fidarmi di quello che scrivono gli altri tanto o piu' di quello che vedo io. E quando gli altri scrivono non c'e' quasi mai nulla di romanzato, ma si parla di campioni, tennis, o addetti ai lavori per una vita che vivono quell'ambiente (non il tennis e basta, proprio il tennis di quei livelli, giornalmente).
Ovviamente questo non significa che non esprima anche una mia opinione, vedendo dei video, ma la ritengo non cosi' essenziale, oggi di certo abbiamo piu' dati a disposizione.
Poi, spesso, piu' che i match contano gli allenamenti, che noi non vediamo. Nello sport, e' del tutto normale, prima di un match, passare molte ore a vedere filmati del proprio avversario, creare molte statistiche, provare in allenamento schemi specifici in relazione all'avversario, avere moduli di gioco e persino giocatori diversi a seconda dell'avversario.
Nel tennis questo non succede. Non puo' succedere.
Lo stesso riguarda i colpi: e' evidente che il cambiamento tattico di giocare solo dritti e mai rovesci o giocare solo un servizio da sotto invece che uno normale sarebbe piu' rilevante che non giocare trenta centimetri piu' vicino alla linea di fondo o con un po' piu' di spin. L' importanza della tattica e' direttamente proporzionale al numero di grandissime variazioni possibili nel gioco.
A football io posso giocare con solo ricevitori, o posso decidere di correre sempre con palla a terra. Posso decidere di sostuire 5 giocatori con altri 5. A tennis non hai delle possibilita' tanto nette. Prima pero' ne avevi piu' nette di adesso. Potevi andare a rete sistematicamente, potevi giocare di fino, potevi tirare botte, potevi remare. Oggi non puoi fare quasi nulla di tutto questo e la tattica conta meno. Non a caso vincono sempre gli stessi.
Anni fa su terra vincevano due categorie di giocatori: gli artisti e i rematori. Ma molti potevano abbianre entrambe le doti e variarle nel match. Ma l' ultimo artista ad aver vinto Parigi e' probabilmente Panatta, e sono quindici anni che non vince un terraiolo che non sappia giocare altrove. Oggi gli unici che variano veramente il gioco lo fanno a cazzo, come Paire, Dolgopolov. Oggi uno dei migliori tattici e' un giocatore del livello di un Lorenzi, boh.
Lo stesso Federer, che ne avrebbe tutte le doti, praticamente mai le ha applicate, anno dopo anno ha cercato in generale il gioco piu' conveniente per la sua eta' e condizione fisica e tecnica, senza cambiarla per il singolo match.
Ovviamente ci sono anche oggi cambiamenti tattici del match e ce n'erano pochi anche prima. Dico che prima ce n;erano un po' di piu', semplicemente perche 'diversi tipi di gioco erano possibili.
E' per esempio abbastanza incredibile, con l' importanza che ha il servizio oggi, che non ci siano mai tattiche evidenti relative a come tirarlo. Vi capita mai di vedere un giocatore che di solito tira, boh, il 60% di prime, giocare un match in cui tira il 30% cercando sempre l'ace, o un match in cui mette il 97% di prime in campo?
Erano state fatte interessanti analisi 15-20 anni fa sull'opportunita' di battere sempre la seconda come la prima, e a diversi giocatori sarebbe convenuto (pur facendo doppi falli ampiamente in doppia cifra). Ma nel tennis queste cose si guardano poco. Si cercano impercettibili correzioni.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)