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ludega
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da ludega »

Sì ma uno può applicare lo stesso principio al tifo per un club, per un singolo. Non è che siccome tifo per una nazione è più "pericoloso"....

Non è che se durante Italia-Francia tifo per la mia nazione e magari ammetto che la Francia mi sta sulle palle, vuol dire che la Francia deve bruciare e devono morire tutti i francesi...

Guardo la partita e finisce lì: quella di Nickognito mi sembra la visione del mondo di 100 anni fa. Con i riferimenti alle guerre etc... I tempi sono un po' cambiati.

Poi certo se guardi la finale di Coppa Libertadores: lì non solo ci sono due squadre della stessa nazione ma anche della stessa città e si tirano i sassi.... Allora il problema non sono le nazioni o le nazionali ma gli idioti che confondono lo sport con la vita stessa...

Sono andato a vedere 20 derby di Milano ci si insulta per 90 minuti, poi la partita finisce e si va a mangiare una pizza insieme. Sono due piani diversi
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da Nickognito »

ludega ha scritto:Sì ma uno può applicare lo stesso principio al tifo per un club, per un singolo. Non è che siccome tifo per una nazione è più "pericoloso"....

Non è che se durante Italia-Francia tifo per la mia nazione e magari ammetto che la Francia mi sta sulle palle, vuol dire che la Francia deve bruciare e devono morire tutti i francesi...

Guardo la partita e finisce lì: quella di Nickognito mi sembra la visione del mondo di 100 anni fa. Con i riferimenti alle guerre etc... I tempi sono un po' cambiati.
Ma gli inni no, e le frontiere ci sono. Lo sport viene usato per fomentare il nazionalismo, perche' uno si senta, artificialmente, in modo indotto, come parte di una identita' collettiva nazionale. Ovviamente non vuol dire che uno senta la marsigliese e quindi tagli la testa dei croati. Suvvia :D
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da ludega »

Ma dai su, viviamo nell'epoca dell'individualismo più totale. Il nazionalismo in Italia non è mai esistito davvero negli ultimi 80 anni, tanto è vero che le bandiere col tricolore vengono fuori solo se l'Italia vince il Mondiale di calcio, altrimenti zero. Non frega nulla a nessuno del patriottismo nel 21° Secolo anche quei partiti che lo sbandierano in realtà non ci credono nemmeno loro, è solo una copertura per altro....
I francesi da questo punto di vista sono peggio ma anche per loro si è mitigato parecchio....

Le frontiere ci sono ma si oltrepassano con una facilità disarmante almeno in Europa. E poi esattamente un mondo senza frontiere come sarebbe mai governabile?
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da Nickognito »

ludega ha scritto:Ma dai su, viviamo nell'epoca dell'individualismo più totale. Il nazionalismo in Italia non è mai esistito davvero negli ultimi 80 anni, tanto è vero che le bandiere col tricolore vengono fuori solo se l'Italia vince il Mondiale di calcio, altrimenti zero. Non frega nulla a nessuno del patriottismo nel 21° Secolo anche quei partiti che lo sbandierano in realtà non ci credono nemmeno loro, è solo una copertura per altro....
I francesi da questo punto di vista sono peggio ma anche per loro si è mitigato parecchio....

Le frontiere ci sono ma si oltrepassano con una facilità disarmante almeno in Europa.
E diamolo per scontato :) Vai non topic della Brexit a spiegare che tanto oggi una decisione nazionalistica non crea problemi . Tra l'altro per qualcuno il calcio e' stato proprio decisivo per la Brexit. E questo non vale solo per le nazioni. Per elezioni statunitensi, una vittoria della squadra di casa del college football prima delle elezioni da' 1-2 punti percentuali al presidente uscente (ci sono anche punte del 7%). Le elezioni inglesi del 1970 sono state decise dalla sconfitta dell'Inghilterra e anche lo scarso rendimento di Euro 2016 puo' essere stato decisivo per la Brexit.
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da ludega »

Nickognito ha scritto:
ludega ha scritto:Ma dai su, viviamo nell'epoca dell'individualismo più totale. Il nazionalismo in Italia non è mai esistito davvero negli ultimi 80 anni, tanto è vero che le bandiere col tricolore vengono fuori solo se l'Italia vince il Mondiale di calcio, altrimenti zero. Non frega nulla a nessuno del patriottismo nel 21° Secolo anche quei partiti che lo sbandierano in realtà non ci credono nemmeno loro, è solo una copertura per altro....
I francesi da questo punto di vista sono peggio ma anche per loro si è mitigato parecchio....

Le frontiere ci sono ma si oltrepassano con una facilità disarmante almeno in Europa.
E diamolo per scontato :) Vai non topic della Brexit a spiegare che tanto oggi una decisione nazionalistica non crea problemi . Tra l'altro per qualcuno il calcio e' stato proprio decisivo per la Brexit. E questo non vale solo per le nazioni. Per elezioni statunitensi, una vittoria della squadra di casa del college football prima delle elezioni da' 1-2 punti percentuali al presidente uscente (ci sono anche punte del 7%). Le elezioni inglesi del 1970 sono state decise dalla sconfitta dell'Inghilterra e anche lo scarso rendimento di Euro 2016 puo' essere stato decisivo per la Brexit.
Ma perché tu credi che la Brexit cambierà la vita dei cittadini inglesi e/o europei? Si diceva la stessa cosa quando noi siamo passati all'Euro e loro no... Alla fine troveranno un accordo per cui di cambiamenti di rilievo ce ne saranno ben pochi....

Poi va beh sul rendimento di Euro 2016 che è stato decisivo per la Brexit, preferisco glissare....
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da Nickognito »

Be, per qualcuno nemmeno la situazione in Venezuela avrebbe cambiato il loro stile di vita :)

Abbiamo discusso spesso di sport e nazionalismo, non e' necessario farlo ancora, volevo solo dire che per me non perdiamo molto. Anni fa la pensavo come voi, non mi e' difficile capirlo. Ma ho cambiato idea, tutto qua.
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da alessandro »

Comunque la nuova formula della Davis non incide sul patriottismo o meno.

Mancherà il fattore casalingo nelle finali e semifinali.

Poi non credo c’è il testo della marsigliese venga recitato aderendo alle parole. Ci sono comunque proposte per modificarlo, anche da parte della federazione calcio francese.

Poi come detto, la Davis Francia-usa (Sampras Agassi) e la Francia con capitan Noah che rispolvera il vecchio leconte è miticità assoluta.

Come la vittoria italiana a Pesaro sulla Spagna rispolverando camporese.
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da Nickognito »

Incide perché nessuno la guarda :D
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da alessandro »

Alcune considerazioni sullo specifico:

1) 6 nazioni si troveranno nella fase finale (tutta in una settimana) direttamente senza dover giocare nessuna partita durante l’anno (le 4 semifinaliste dell’anno precedente più 2 invitate dall’itf ) quindi, i top players se dichiarano di giocare si troveranno direttamente nella fase finale.

2) si gioca 2 su 3, ma molte partite, 7 partite in una settimana, se uno fa singolo e doppio 14 partite.
È vero che non ci sono 5 set, ma insomma...

3) la formula prevede 2 singoli e un doppio. Questo in realtà da molto più peso al doppio che non la formula attuale.

4) sarà fondamentale come si combineranno gli incontri di singolo. Una nazione con un buon doppio che ha un super campione da 10 e un medio da 4 potrebbe essere sconfitta da una nazione con un mediocre da 5 e un brocco da 1 se il brocco incontra il super campione.
Al contrario, con combinazione ribaltata perderebbe netto i due singolari.
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da paoolino »

alessandro ha scritto: Una nazione con un buon doppio che ha un super campione da 10 e un medio da 4 potrebbe essere sconfitta da una nazione con un mediocre da 5 e un brocco da 1 se il brocco incontra il super campione.
Al contrario, con combinazione ribaltata perderebbe netto i due singolari.
Ma soprattutto se una nazione con una pistola incontra una nazione con il fucile, quella con la pistola è una nazione morta.
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da Johnny Rex »

Nickognito ha scritto:
uglygeek ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:Condivido molti aspetti dei post di Alessandro, Balby e (un po'meno) Ugly ,che tende sempre a vedere il tennis andare incontro alla catastrofe :)
Nessuna catastrofe, ma un lento declino, come accade ad altri sport (boxe, baseball, atletica leggera, vita...).
In certe Importanti realtà storiche Occidentali il declino è in atto da tempo (USA principalmente) ,altrove no.
Semmai viene da pensare che l'Occidente un po' di fame di fama l'abbia persa, a vedere sempre più cognomi slavi ,siano poi essi canadesi, tedeschi , greci (pure Tsitsipas ha la madre russa) e via esemplificando. Africa ed Asia ancora non vengono fuori .
A volte mi domando come sarebbe stato il tennis del secondo dopoguerra senza cortina di ferro, di sicuro diverso, più competitivo, meno dominato da americani ed australiani .
A Livello di interesse, nelle librerie mai visti tanti Libri sul Tennis come negli ultimi anni.
Causa Internet il tennis è sparito dalle edicole (salvo tennis Italiano) ed empie invece gli scaffali, come certo non accadeva 20 anni fa.
Per dire, solo negli ultimi giorni sono comparsi un nuovo libro di Panatta/Azzolini (o Azzolini/Panatta, non so, lo recensirò in apposito topic) una Nuova Inutile finta Bio di McEnroe (100%) e un libro di Bottazzi sulla storia del Gioco .

F.F.
Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da uglygeek »

Johnny Rex ha scritto:A Livello di interesse, nelle librerie mai visti tanti Libri sul Tennis come negli ultimi anni.
Causa Internet il tennis è sparito dalle edicole (salvo tennis Italiano) ed empie invece gli scaffali, come certo non accadeva 20 anni fa.
Per dire, solo negli ultimi giorni sono comparsi un nuovo libro di Panatta/Azzolini (o Azzolini/Panatta, non so, lo recensirò in apposito topic) una Nuova Inutile finta Bio di McEnroe (100%) e un libro di Bottazzi sulla storia del Gioco .

F.F.
Se ci fai caso sono tutti libri dedicati al lontano passato. Panatta ha smesso 35 anni fa. Mc vinceva 30-35 anni fa. E cosi' via con Bottazzi. Non saprei dire se tutto questo interesse verso il passato sia un buon segno. Nel calcio e' raro che si scrivano oggi libri sui calciatori degli anni 70, primi 80, a parte biografie di Maradona e Pele' (ma forse e' raro proprio che si scrivano libri).

Poi sara' anche vero che nell'est europeo gli atleti hanno piu' fame, ma loro grandi tornei non li organizzano. Non c'e' il MS 1000 di Zagabria o di Belgrado da 5M$. I tornei nuovi li fanno in Cina e paesi del golfo, dove hanno i soldi ma - ritiratasi Li Na - nessun campione e pochissimo interesse. Anche questo fatto che, come nel tennis femminile, molte campionesse vengano da paesi che non hanno grandi tornei e i paesi che hanno grandi tornei non abbiano quasi piu' campionesse non so se sia una cosa positiva per il movimento, alla lunga.

Poi boh, a livello di interesse mi sembra difficile capire cosa ci guadagni il tennis a togliere dal calendario la Coppa Davis, che era una delle cose che piu' richiamavano l'interesse del pubblico anche se non piaceva ai giocatori. Questa idea che siano i giocatori a decidere che prodotto dare al pubblico funziona fino ad un certo punto secondo me.
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da uglygeek »

alessandro ha scritto:2) si gioca 2 su 3, ma molte partite, 7 partite in una settimana, se uno fa singolo e doppio 14 partite.
È vero che non ci sono 5 set, ma insomma...

3) la formula prevede 2 singoli e un doppio. Questo in realtà da molto più peso al doppio che non la formula attuale.
Sto cercando di capire la formula... 18 team divisi in sei gironi da tre da giocarsi in 4 giorni (lunedi'-giovedi'). Pensano di fare il doppio lo stesso giorno dei singolari, credo, quindi saranno favorite le squadre che portano specialisti di doppio, cosa che rendera' i match ancora meno interessanti. Comunque i primi quattro giorni ogni squadra giochera' un giorno su due.

Da questi gironi si qualificano 8 squadre, le 6 vincitrici e le migliori seconde (idea pessima, su cosa si puo' basare essere la migliore seconda in gironi da tre?), che fanno i quarti venerdi, le semifinali sabato e la finale domenica.

Quindi in una squadra tipo Federer-Wawrinka dove i singolaristi giocano anche in doppio ognuno finirebbe nel caso migliore per giocare 5 singolari 2/3 e 5 doppi 2/3 in 7 giorni, che e' ben di piu' di quanto si giochi normalmente nei tornei ma solo perche' i singolaristi non giocano piu' il doppio, una volta non sarebbe stato uno sforzo fuori dal comune.

Piu' considero la nuova formula piu' mi fa ca...e. E' tutto affrettato, se mettono insieme 18 squadre nazionali potevano almeno far durare il torneo una dozzina di giorni e dare un po' piu' di riposo.
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da Johnny Rex »

uglygeek ha scritto:
Johnny Rex ha scritto:A Livello di interesse, nelle librerie mai visti tanti Libri sul Tennis come negli ultimi anni.
Causa Internet il tennis è sparito dalle edicole (salvo tennis Italiano) ed empie invece gli scaffali, come certo non accadeva 20 anni fa.
Per dire, solo negli ultimi giorni sono comparsi un nuovo libro di Panatta/Azzolini (o Azzolini/Panatta, non so, lo recensirò in apposito topic) una Nuova Inutile finta Bio di McEnroe (100%) e un libro di Bottazzi sulla storia del Gioco .

F.F.
Se ci fai caso sono tutti libri dedicati al lontano passato. Panatta ha smesso 35 anni fa. Mc vinceva 30-35 anni fa. E cosi' via con Bottazzi. Non saprei dire se tutto questo interesse verso il passato sia un buon segno. Nel calcio e' raro che si scrivano oggi libri sui calciatori degli anni 70, primi 80, a parte biografie di Maradona e Pele' (ma forse e' raro proprio che si scrivano libri).
Erri :) , il libro di Panatta (o meglio, di Azzolini) analizza le singole annate tennistiche (anche se in realtà approfitta dei vari anni per descrivere campioni diversi, saltando, chissà perché, Courier e la Henin) dal 1968 al 2018 . E calcisticamente si scrivono più libri Interessanti sul passato calcistico adesso che molti anni fa.
Poi sara' anche vero che nell'est europeo gli atleti hanno piu' fame, ma loro grandi tornei non li organizzano. Non c'e' il MS 1000 di Zagabria o di Belgrado da 5M$. I tornei nuovi li fanno in Cina e paesi del golfo, dove hanno i soldi ma - ritiratasi Li Na - nessun campione e pochissimo interesse. Anche questo fatto che, come nel tennis femminile, molte campionesse vengano da paesi che non hanno grandi tornei e i paesi che hanno grandi tornei non abbiano quasi piu' campionesse non so se sia una cosa positiva per il movimento, alla lunga.
Semplicemente, la WTA ha optato per lo svendersi (quasi) totalmente, l' ATP ancora no, ma rischia (vendere il Master anch'esso all'Oriente non sarebbe bel segno) . La crisi del tennis maschile negli USA per me centra anche col fatto che molti giovani fisicamente dotati (e oramai purtroppo il tennis pare uno sport dove o sei un fenomeno assoluto o se non sei 1 e 90 manco ti considerano) preferiscono optare per altri sport, prevalentemente di squadra .
Poi boh, a livello di interesse mi sembra difficile capire cosa ci guadagni il tennis a togliere dal calendario la Coppa Davis, che era una delle cose che piu' richiamavano l'interesse del pubblico anche se non piaceva ai giocatori. Questa idea che siano i giocatori a decidere che prodotto dare al pubblico funziona fino ad un certo punto secondo me.
[/quote]

La Davis è morta perchè
1 ) I Migliori eran quasi sempre assenti, e senza i migliori alla fine non vai avanti. 2) Le federazioni ci hanno guadagnato più a rivenderla a Kosmos, dove sia l'affare per questi è comuqnue tutto da vedere, che se i migliori non vengono sarà fallimento lo stesso. 3) é stata la fine di un declino iniziato già col professionismo di Kramer e accelleratosi gradualmente nell'era Open 4) Pienamente d'accordo con la tua parte in neretto.

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da alessandro »

Sono 5 partite in 7 giorni sino ad un massimo di 10 se uno gioca singolo e doppio.

Le due migliori seconde si qualificheranno contando i set e i game.

5 partite di singolo in 7 giorni sono accettabili, è quello che accade normalmente nei tornei atp
Diverso giocare singolo e doppio.

Sarebbe interessante sapere come è chi decide gli abbinamenti dei singolaristi.
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da Nickognito »

alessandro ha scritto: Sarebbe interessante sapere come è chi decide gli abbinamenti dei singolaristi.
Credo Shakira.
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da ferryboat »

Johnny Rex ha scritto:
La Davis è morta perchè
1 ) I Migliori eran quasi sempre assenti, e senza i migliori alla fine non vai avanti. 2) Le federazioni ci hanno guadagnato più a rivenderla a Kosmos, dove sia l'affare per questi è comuqnue tutto da vedere, che se i migliori non vengono sarà fallimento lo stesso. 3) é stata la fine di un declino iniziato già col professionismo di Kramer e accelleratosi gradualmente nell'era Open 4) Pienamente d'accordo con la tua parte in neretto.

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Secondo me è stata tutta colpa di Nickognito e della sua estenuante campagna contro i nazionalismi nello sport :)
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da Johnny Rex »

Un Bell' articolo di Ubaldo sul tema

https://www.ubitennis.com/blog/2018/11/ ... op-player/

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Nevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da Pindaro »

Nickognito ha scritto: Ho la mia visione dello sport come competizioni fra nazioni come causa di grandi problemi sociali, e anche la competizione tra club causa comunque dei danni. Il tennis tra singoli atleti non causa questi problemi, magari qualche altro, come l'identificazione nel campione che vince sempre, ma francamente nemmeno tanto quello, quello penso sia solo una conseguenza di altro.

Ma non e' nemmeno un discorso molto teorico, semplicemente a me vedere della gente che urla, si dimena e fa il pugno cantando un inno di guerra, creato in guerra, con parole violente e cosi' via, fa abbastanza passare la voglia di vedere lo spettacolo. Magari tutti con la mano sul cuore, anche.
Nickognito ha scritto:
Si poteva anche cambiare in diverso modo, in effetti la Davis e' stato il torneo che e' cambiato di meno insieme a Wimbledon, il simbolo del tennis e si poteva pensare a soluzioni diverse.

Pero' questa umanita' della competizione, questo essere popolare, piu' cuore che business, si basava su un sentimento nazionalista comune a tutti gli altri sport che francamente non mi potra' mai mancare molto.

Il mio pensiero in merito è praticamente speculare.
L'unica postilla che mi sento di aggiungere e che non capisco come si possa permettere a Pique ( ma coi milioni di euro/dollari puoi permetterti di tutto) di stravolgere una competizione. E' come se Federer decidesse la formula della prossima Champions League. O Nibali l'assetto delle formula 1 2019.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da Pindaro »

Oddio, ho sbagliato esempio sul calcio.
Se così fosse, i federasti sarebbero entusiasti.
Anche con la Champions con 128 gironi da 4 squadre.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da balbysauro »

sì, però non fatevi fuorviare

non è che Cassano una mattina si è svegliato e tra una mignotta e una pista, si è trovato in tasca 200 euro e ha deciso di cambiare la coppa Davis perchè ha litigato con Mangia e ha fatto confusione sulla grafia del nome

Piquè ha creato un fondo di investimenti invece che sputtanarsi tutto in festini e rolex d'oro e Suv
nel suo fondo ha attirato investitori importantissimi, non è che col suo stipendio può offrire 4 miliardi di dollari, a meno che non giochi a calcio per 1000 anni
tra gli investitori il più importante è Rakuten, una specie di Amazon giapponese, che ha fatturato l'anno scorso oltre settemila miliardi di euro (€ 7.000.000.000.000,00)
Rakuten, leggo, è sponsor del Barcellona e dei Golden State Warriors oltre ad altri investimenti fatti nel mondo dello sport

Il fondo di investimento, che evidentemente non è fatto di coglionazzi ma di persone che studiano i vari mercati, e bene perchè i soldi che ballano sono tanti, ritiene di poter investire nel tennis

è chiaro che Piquè sarà anche fondatore, ma con questi numeri ormai è solo la figura mediatica del fondo, non so come dire
lui va sui giornali, ma non è certo lui che comanda
quindi che sia Piquè o Shakira o Shaquiri o Shaquille O'Neal o Piquet che cambia la Davis è una semplificazione giornalistica

la Davis era moribonda e degli investitori internazionali che ritengono di poterci guadagnare sullo sport offrono una montagna di soldi convinti di farne almeno una collina
ma, essendo moribonda, credono di poterci guadagnare cambiando il formato della competizione


in un mondo ideale sarebbero state coinvolte personalità del tennis (o avrebbero chiesto a me)
questo però ha alcuni punti da approfondire
non sappiamo se sia stato fatto: chi ci dice che non abbiano chiesto a vecchi campioni e dirigenti del tennis?
non sono per nulla convinto (nonostante sia una associazione di idee banale e molto comune) che un ex campione debba essere esperto dell'organizzazione e dell'economia di una competizione sportiva.
A un campione di tennis posso chiedere qualcosa di tecnico, se ad esempio introdurre il no let, se giocare su una superficie o no, se fare i set a 6 o a 4. Ma di tutto il resto non ne sanno nulla, come me e voi.
Noi possiamo ragionare da spettatori e dire che preferiamo una competizione a un'altra. Però la competizione che preferiamo non esisteva più, se non nel nostro immaginario. Se invece che coppa Davis, la manifestazione si chiamasse da 20 anni Trofeo Filo Sganga il nostro immaginario sarebbe già diverso.

Peraltro non è vero che la coppa Davis è uguale da 117 anni. Non si gioca più con la vincitrice dell'anno precedente che aspetta in finale la vincente degli sfidanti, non si gioca più su alcune superfici, non si gioca più con le partite che finiscono 9-7, 6-2, 15-17, 3-6, 8-6, non si gioca più con le racchette di legno o di metallo, in finale di Davis non ho più visto la Cecoslovacchia e la Germania Ovest e neanche l'Australasia e così via
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da ferryboat »

balbysauro ha scritto:
in un mondo ideale sarebbero state coinvolte personalità del tennis (o avrebbero chiesto a me)
questo però ha alcuni punti da approfondire
non sappiamo se sia stato fatto: chi ci dice che non abbiano chiesto a vecchi campioni e dirigenti del tennis?
Pare che abbiano chiesto ad Adriano Panatta, ma che lui abbia risposto: "Vai a casa che è meglio, tu non pòi capì"

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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da Nickognito »

Filo Sganga dato a 30 come vincitore Australian Open, io me lo gioco.
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da babaoriley »

Nickognito ha scritto:Filo Sganga dato a 30 come vincitore Australian Open, io me lo gioco.
è sicuramente dopato, presto lo beccheranno.
ludega
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da ludega »

balbysauro ha scritto:sì, però non fatevi fuorviare

non è che Cassano una mattina si è svegliato e tra una mignotta e una pista, si è trovato in tasca 200 euro e ha deciso di cambiare la coppa Davis perchè ha litigato con Mangia e ha fatto confusione sulla grafia del nome

Piquè ha creato un fondo di investimenti invece che sputtanarsi tutto in festini e rolex d'oro e Suv
nel suo fondo ha attirato investitori importantissimi, non è che col suo stipendio può offrire 4 miliardi di dollari, a meno che non giochi a calcio per 1000 anni
tra gli investitori il più importante è Rakuten, una specie di Amazon giapponese, che ha fatturato l'anno scorso oltre settemila miliardi di euro (€ 7.000.000.000.000,00)
Rakuten, leggo, è sponsor del Barcellona e dei Golden State Warriors oltre ad altri investimenti fatti nel mondo dello sport
Ecco appunto, questa cosa che Piqué da solo ha cambiato la Coppa Davis è una balla enorme. Piquè fa più notizia perché è un calciatore famoso ma i soldi in larga parte non sono neanche suoi....

Poi è chiaro che mediaticamente scrivere che Piqué ha comprato la Davis fa più notizia di scrivere il nome delle aziende che ci sono dietro....
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uglygeek
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da uglygeek »

balbysauro ha scritto:sì, però non fatevi fuorviare
...
la Davis era moribonda e degli investitori internazionali che ritengono di poterci guadagnare sullo sport offrono una montagna di soldi convinti di farne almeno una collina
ma, essendo moribonda, credono di poterci guadagnare cambiando il formato della competizione
...
Va bene, pero' e' una scommessa che mi pare azzardata. Lo sa anche Pique' che ha detto: "Se si vuole ricreare una grande competizione è obbligatorio che i grandi giocatori la giochino. Forse non l’anno prossimo o fra due anni. Ma, a lungo andare, questo evento dovrà diventare… sexy (ha detto proprio così), interessante per i giocatori”. Ma farla diventare interessante, come? Ci vorrebbero montepremi da 5 milioni di dollari per la squadra vincitrice, minimo.

E anche cosi', interesserebbe al pubblico? Hanno pianificato di fare soldi con i diritti televisivi, ma che ci sara' tutto questo interesse per la fase finale della nuova Davis e' tutto da dimostrare. Sono in competizione con la nuova ATP Cup in programma a gennaio al posto della Hopman Cup, ma non e' che la Hopman Cup trascinasse le folle: e' ben chiaro a tutti che era solo uno squallido pseudo-torneo di esibizione che serviva ai tennisti nella preparazione verso gli Australian Open.

Anche la Davis Cup a Novembre, con giocatori che giocano un solo singolare 2 su 3, sara' difficile non farla sembrare una pseudo-esibizione. Poi a Novembre la stagione e' finita da un pezzo; se si fosse giocata quest'anno, sarebbero mancati Federer, Djokovic (che non parteciperanno), Nadal, Murray, Wawrinka. E in che forma fossero altri giocatori si e' visto a Londra.

Il discorso interessante per me sono le accuse di Mahut per l'ipocrisia del presidente della sua federazione, Giudicelli. A me era venuta in mente la stessa cosa nei confronti di Binaghi. Ma come, tu, Binaghi, ti incazzi come una iena quando un giocatore rifiuta la convocazione in Davis o FedCup, alla povera Camila Giorgi che aveva rifiutato la convocazione hai cercato di stroncare la carriera, e poi proprio tu vai a chiudere la Davis, puff... scomparsa in una pagliacciata novembrina?

Che poi, dando per probabile che ATP Cup e la Davis di Pique' rimarranno piu' o meno irrilevanti, la scomparsa di un grande torneo tra nazioni un po' mette in questione il ruolo stesso della FIT e delle federazioni nazionali in genere. A livello amatoriale ok, organizzano tutto e sono preziose. Ma a livello pro? Chi ha deciso che stia a loro organizzare i tornei ATP? E se non c'e' la Davis, perche' dovrebbero cercare di creare campioni?
E' un discorso un po' strano, ma in un passato lontano (ma neanche tanto, parliamo dei tempi di Galgani) in Italia la differenza percepita di importanza tra Davis e tornei era tale che sui giornali si potevano leggere cose come "il nostro tennista Pinco va a Wimbledon in preparazione per i quarti di finale di Davis contro l'Australia". Lo scopo del settore tecnico di una federazione era di portare vittorie in Davis e al limite alle Olimpiadi, non di far diventare un tennista miliardario perche' vince il Roland Garros. Ma senza Davis a cosa serve il settore tecnico, perche' preparare gli junior?
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da Nickognito »

Infatti è un sistema che sperabilmente andrebbe abolito in ogni sport:)
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da ludega »

uglygeek ha scritto: Ci vorrebbero montepremi da 5 milioni di dollari per la squadra vincitrice, minimo.
Beh il montepremi complessivo per i giocatori è di 20 milioni di dollari... Quindi quel problema lì sarebbe risolto... :) :)
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da Johnny Rex »

uglygeek ha scritto:
balbysauro ha scritto:sì, però non fatevi fuorviare
...
la Davis era moribonda e degli investitori internazionali che ritengono di poterci guadagnare sullo sport offrono una montagna di soldi convinti di farne almeno una collina
ma, essendo moribonda, credono di poterci guadagnare cambiando il formato della competizione
...
Va bene, pero' e' una scommessa che mi pare azzardata. Lo sa anche Pique' che ha detto: "Se si vuole ricreare una grande competizione è obbligatorio che i grandi giocatori la giochino. Forse non l’anno prossimo o fra due anni. Ma, a lungo andare, questo evento dovrà diventare… sexy (ha detto proprio così), interessante per i giocatori”. Ma farla diventare interessante, come? Ci vorrebbero montepremi da 5 milioni di dollari per la squadra vincitrice, minimo.

E anche cosi', interesserebbe al pubblico? Hanno pianificato di fare soldi con i diritti televisivi, ma che ci sara' tutto questo interesse per la fase finale della nuova Davis e' tutto da dimostrare. Sono in competizione con la nuova ATP Cup in programma a gennaio al posto della Hopman Cup, ma non e' che la Hopman Cup trascinasse le folle: e' ben chiaro a tutti che era solo uno squallido pseudo-torneo di esibizione che serviva ai tennisti nella preparazione verso gli Australian Open.

Anche la Davis Cup a Novembre, con giocatori che giocano un solo singolare 2 su 3, sara' difficile non farla sembrare una pseudo-esibizione. Poi a Novembre la stagione e' finita da un pezzo; se si fosse giocata quest'anno, sarebbero mancati Federer, Djokovic (che non parteciperanno), Nadal, Murray, Wawrinka. E in che forma fossero altri giocatori si e' visto a Londra.

Il discorso interessante per me sono le accuse di Mahut per l'ipocrisia del presidente della sua federazione, Giudicelli. A me era venuta in mente la stessa cosa nei confronti di Binaghi. Ma come, tu, Binaghi, ti incazzi come una iena quando un giocatore rifiuta la convocazione in Davis o FedCup, alla povera Camila Giorgi che aveva rifiutato la convocazione hai cercato di stroncare la carriera, e poi proprio tu vai a chiudere la Davis, puff... scomparsa in una pagliacciata novembrina?

Che poi, dando per probabile che ATP Cup e la Davis di Pique' rimarranno piu' o meno irrilevanti, la scomparsa di un grande torneo tra nazioni un po' mette in questione il ruolo stesso della FIT e delle federazioni nazionali in genere. A livello amatoriale ok, organizzano tutto e sono preziose. Ma a livello pro? Chi ha deciso che stia a loro organizzare i tornei ATP? E se non c'e' la Davis, perche' dovrebbero cercare di creare campioni?
E' un discorso un po' strano, ma in un passato lontano (ma neanche tanto, parliamo dei tempi di Galgani) in Italia la differenza percepita di importanza tra Davis e tornei era tale che sui giornali si potevano leggere cose come "il nostro tennista Pinco va a Wimbledon in preparazione per i quarti di finale di Davis contro l'Australia". Lo scopo del settore tecnico di una federazione era di portare vittorie in Davis e al limite alle Olimpiadi, non di far diventare un tennista miliardario perche' vince il Roland Garros. Ma senza Davis a cosa serve il settore tecnico, perche' preparare gli junior?
Adesso, il discorso "Va a Wimbledon per preparare la Davis" era credibile negli anni 20' per tutti , per i pro non lo era più dagli anni 30' in poi, poteva esserlo per una federazione i cui atleti ottenevano risultati da secondo/terzo mondo tennistico come quella Italiana anni 80' -90' ,ma era una visione già fuori dai tempi , Panatta per dire rendeva comunque più nella sua carriera singola che in Davis, ove lui stesso afferma(va) di sentire troppa pressione, l'eredità di Pietrangeli,etc etc.
Ripeto, la Davis ha perso sempre più importanza col professionismo, e forse non poteva essere altrimenti, la decisione dell'abolizione ha posto fine ad una situazione che fra alti e bassi perdurava da decenni, ci si esaltava per Del Bonis a Spalato 2 anni fa come 20 anni prima per Boetsch o Kulti a Malmo, consci del fatto che quello fosse il bello della manifestazione , il momento di gloria del Peone, Pescosolido contro Bruguera, e via andando, quando non ci scappava l'epic McEnroe-Wilander, Becker-Agassi ,o via dicendo, o la Grande impresa del singolo, tipo Sampras a Mosca nel 1995, per dire, sapendo che già allora era spesos una grande impresa isolata, una specie di tributo storico, diciamo così .
Come non è stata così importante per tutti i giocatori, così non lo è stata per le diverse federazioni ,e il fatto che sia stata venduta sottobanco è eloquente al riguardo. Non è un caso che fra i principali promotori del cambiamento vi siano gli Spagnoli e fra i maggiori dissidenti i Francesi, esponenti di due nazioni che pur vicine sono lontane come vittoriosità , visione del gioco, mentalità (e pure gli spagnoli di Davis ne hanno vinte) .

Sono pienamente d'accordo sul fatto che sia comunque un salto nel bujo,analisti di mercato, esperti e quant'altro sia pure inclusi ,sopratutto per la collocazione temporale. La sensazione che ho io,ripeto, e che se per i tennisti la stagione finisse a US Open, o col Master collocato diciamo a metà Ottobre er poi dedicarsi alle esibizioni sarebbe la soluzione per loro preferita . L'ATP che soluzioni ha? 1) Accorciare la stagione ,cedendo così ai giocatori 2) Quello che farei io, si posson fare tornei spalmati anche 12 anzichè 10 mesi l'anno, ma riducendo il numero di quelli obbligatori. Ti vuoi fermare 2 mesi per migliorare la tua volèe o lavorare sul gioco s'attacco saltando la stagione sul rosso, Federer style? per me dovresti poterlo fare, anche senza dovere aspettare di avere 35 anni. E' chiaro che sarebbe un discorso più fattibile con meno cemento e superfici meno omologate . Ed ecco che si limiterebbe anche il discorso stanchezza a fine anno etc etc. Poi l'ATP stessa riguardo a certe situazioni sembra nemmeno lei sapere che direzione prendere, Non si vogliono le superfici troppo rapide per paura degli eccessivi aces ma al tempo stesso si vuole accorciare i tempi delle partite , non è questo stesso un controsenso?

F.F.
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da Nickognito »

Il legame tra sport e nazionalismo e' evidente e ci sono molti sport che quasi si esauriscono in questo: nessuno li guarda senza questioni di nazionalismo (e' il caso di molti sport che si vedono solo alle Olimpiadi, la competizione che e' per antonomasia quella che "usa" lo sport per fare propaganda politica.

Molti altri sport, pero', vanno ben oltre il nazionalismo e ci si identifica in altri 'club', di solito basati anche qui su una divisione territoriale, ma non nazionale.

Il tennis e' uno dei rari sport individuali con un certo seguito e anch'esso e 'stato notevolmente legato al nazionalismo in passato (come del resto anche altri sport individuali, come boxe, in parte ciclismo, e cosi' via).

Cosa e' successo, pero'? Che questo valore nazionalista, di propaganda politica, negli anni via via e' venuto meno. Ancora certo di tifano moltissimo gli atleti di casa, in ogni torneo, ma questo e' solo uno degli aspetti e ce ne sono altri, il gioco e i campioni vendono anche senza nazionalismo.

Le federazioni sportive nazionali cosa sono? Beh, sono sostanzialmente delle organizzazioni che chiedono delle tasse ai cittadini e li spendono per creare e conservare in loro un sentimento patriottico e nazionalista. Non hanno nessun interesse a favorire lo sport, in generale. Lo si potrebbe fare in altri modi molto migliori, sia per quello professionista che per quello amatoriale.

Questo vale, pero', solo per sport di successo. Uno sport che non vende ha bisogno della federazione, sostanzialmente gli atleti, per vivere, devono farsi pagare con le tasse dei cittadini, perche' il loro lavoro non e' interessante per quasi nessuno. Ma uno sport che vende non ha affatto bisogno di federazioni nazionali, ma sarebbe ottimizzabile in altro modo (del resto, molti campioni non sono affatto venuti fuori allenandosi in una federazione, nel tennis).

Questo calo di interesse per le esibizioni nazionalistiche nel tennis (sia nei tifosi, sia nei tennisti stessi) per me dovrebbe essere sfruttato per attuare qualche riforma sostanziale, che favorisca lo sviluppo dello sport in generale, nel complesso, come business.

Sarebbe bello che nascesse anche qualche partito politico che si opponga a tutto questo, e che dedichi i fondi per lo sport non per pagare stipendi di qualche rappresentante della patria che non riesce a vendersi, ma per dare la possibilita' ai cittadini di praticare sport loro stessi, per una loro migliore salute.

Lo sport professionistico e' uno spettacolo che deve sapersi vendere da se'.
E francamente e' difficile non apprezzare che arrivino degli investitori che puntino su una nuova Davis, e' proprio questo che dovrebbe accadere. Poi ovviamente c'e' da chiedersi se gli investitori sbaglino o no. Se sbagliano ci rimettono sia loro che gli appassionati. (che poi, tutto e' relativo, se la manifestazione e' un fiasco gli appassionati ci rimetteranno qualcosa, ma ci guadagneranno dei soldi per fare altro, insomma).

Ma sarebbe bello che l'ATP investisse per lo sviluppo del gioco per conto proprio, che il tennis andasse avanti in questo modo e non attraverso le federazioni. Come anche sarebbe bello che i politici pubblicizzassero le spese e spiegassero quanti soldi se ne vanno per lo sport, nel senso di pagare persone che lavorano per un servizio per cui nessuno vuole pagare.
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da madmarat »

Nickognito ha scritto:Il legame tra sport e nazionalismo
Basta. Pietà. :lol:
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da Nickognito »

Se vuoi te lo rispiego in privato. :lol:
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da tennisfan82 »

Hanno tolto il 3 su 5 in Davis, ancora non ci credo

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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da Pindaro »

Non ho guardato un game.
Molto meglio il challenger di Cleveland.
Quand'è che c'è quella manifestazione parallela che mette in palio punti atp e tanti soldi?
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da dorulo »

ludega ha scritto:
ThePiper ha scritto:
uglygeek ha scritto:Bisogna vedere cosa intendi per "fregare qualcosa". Per gli appassionati di tennis, la finale Francia-USA 1991 a Lione (Forget e Leconte contro Agassi e Sampras) fu un grande evento, anche al di fuori dei paesi finalisti. Importante come gli Australian Open almeno.
Per chi non e' un grande appassionato la Davis faceva notizia solo se la squadra nazionale andava in finale. Del resto nel lontano passato era difficile che trasmettessero la Davis in tv se non giocava in Italia.
Ma a chi non e' un grande appassionato frega poco anche dei tornei dello Slam, eh...
In un paese come l'Italia con poca cultura tennistica era proprio la Davis a tenere su un minimo di attenzione, in passato. Certo i tempi sono cambiati.
Chiaramente parlo di spettatori distratti. Il grande appassionato (quanti ce ne sono oltre a quelli di MM?) segue pure i 250. Per i grandi appassionati per me è stata bella Croazia-Argentina, penso abbia avuto risalto pure Francia-Svizzera qualche anno fa ma perchè c'era Federer mica per altro, anche perchè il match più decisivo dei tre giorni è stato Tsonga-Wawrinka dopo la sconfitta con Monfils di Federer. Però dopo è diventata la davis di Federer.

Ma onestamente credo che possono creare i formati più belli del mondo ma sia tutto inutile se nei giornali sportivi quasi si dava più risalto a CR7 in tribuna al masters della partita stessa che si stava giocando :D
Attenzione però quello della Davis non è un problema legato alla scarsa cultura sportiva italiana. In tutto il mondo il grado di interesse recente per la competizione a meno di exploit della propria nazione, è decisamente sotto quello di un Masters 1000, figuriamoci se paragonato agli Slam.

Anche molti degli ATP 500 dal punto di vista mediatico e finanziario funzionano meglio della Davis, com'era fino a ieri. Poi è chiaro che si soffre per la Storia, per il romanticismo, per i bei ricordi. Ma alla fine arriva anche il momento del pragmatismo. Alla fine tutto a questo mondo gira intorno ai soldi, è inutile prendersi in giro.

Poi è probabile che "quella roba lì" sarà una boiata pazzesca e un flop clamoroso. Ma l'alternativa qual era? Andare avanti così facendo finta di niente? Secondo me dal punto di vista del business è difficile che la baracconata faccia peggio della "vecchia" Davis
ok ma cosa vuol dire? la davis così com'era prima, è il risultato di una lunga tradizione (che fino a prova contraria, nel tennis qualcosa conta); ed inoltre credo fosse un evento molto seguito nelle nazioni ospitanti ed ospiti.
Italia-Svezia a Cagliari è ricordata ancora oggi, altro che master 1000. O Camporese-Moya. Roba al pari (almeno) di Vinci-Williams per citare uno slam, altro che masters 1000.
Il fatto è che a un certo punto degli affaristi si sono comprati la manifestazione sperando di farci soldi, e venendoci a dire che la competizione era agonizzante. Quando poteva continuare così, magari con piccoli correttivi
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da Pindaro »

dorulo ha scritto:
ok ma cosa vuol dire? la davis così com'era prima, è il risultato di una lunga tradizione (che fino a prova contraria, nel tennis qualcosa conta); ed inoltre credo fosse un evento molto seguito nelle nazioni ospitanti ed ospiti.
Italia-Svezia a Cagliari è ricordata ancora oggi, altro che master 1000. O Camporese-Moya. Roba al pari (almeno) di Vinci-Williams per citare uno slam, altro che masters 1000.
Il fatto è che a un certo punto degli affaristi si sono comprati la manifestazione sperando di farci soldi, e venendoci a dire che la competizione era agonizzante. Quando poteva continuare così, magari con piccoli correttivi

Ma infatti ora la manifestazione morirà del tutto. E speriamo avvenga nel giro di pochi anni.
Con buona pace deglii affaristi, Pique in testa.
Gios ha scritto: Fate del bene al mondo, ragazzi, non andate dietro le cazzate: comprate bei libri.
Nickognito ha scritto: Anche perché molte persone vivono una esistenza non grigia, vedono tanti bei posti e tramonti e non sono tutti pessimisti come su mymag
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da ludega »

dorulo ha scritto: ok ma cosa vuol dire? la davis così com'era prima, è il risultato di una lunga tradizione (che fino a prova contraria, nel tennis qualcosa conta); ed inoltre credo fosse un evento molto seguito nelle nazioni ospitanti ed ospiti.
Italia-Svezia a Cagliari è ricordata ancora oggi, altro che master 1000. O Camporese-Moya. Roba al pari (almeno) di Vinci-Williams per citare uno slam, altro che masters 1000.
Il fatto è che a un certo punto degli affaristi si sono comprati la manifestazione sperando di farci soldi, e venendoci a dire che la competizione era agonizzante. Quando poteva continuare così, magari con piccoli correttivi
Infatti mi stai citando partite di 20-30 anni fa. Negli ultimi 15 anni la Davis era in crisi e tutti dicevano: "Eh sì andrebbero fatte delle modifiche" e poi nessuno faceva niente. Si è arrivati al punto di non ritorno e questo è il risultato... Forse se si fosse fatto qualcosa prima senza coinvolgere gli affaristi, non sarebbe finita così. Sul fatto che la competizione fosse agonizzante è un dato di fatto che non si può discutere
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da dorulo »

ludega ha scritto:
dorulo ha scritto: ok ma cosa vuol dire? la davis così com'era prima, è il risultato di una lunga tradizione (che fino a prova contraria, nel tennis qualcosa conta); ed inoltre credo fosse un evento molto seguito nelle nazioni ospitanti ed ospiti.
Italia-Svezia a Cagliari è ricordata ancora oggi, altro che master 1000. O Camporese-Moya. Roba al pari (almeno) di Vinci-Williams per citare uno slam, altro che masters 1000.
Il fatto è che a un certo punto degli affaristi si sono comprati la manifestazione sperando di farci soldi, e venendoci a dire che la competizione era agonizzante. Quando poteva continuare così, magari con piccoli correttivi
Infatti mi stai citando partite di 20-30 anni fa. Negli ultimi 15 anni la Davis era in crisi e tutti dicevano: "Eh sì andrebbero fatte delle modifiche" e poi nessuno faceva niente. Si è arrivati al punto di non ritorno e questo è il risultato... Forse se si fosse fatto qualcosa prima senza coinvolgere gli affaristi, non sarebbe finita così. Sul fatto che la competizione fosse agonizzante è un dato di fatto che non si può discutere
agonizzante però è un aggettivo molto vago, così come sono le opinioni giornalistiche. Credo dovremmo capire meglio cosa vuol dire, "agonizzante", non pensi? Parliamo di una manifestazione che era unica, nel mondo del tennis, sparpagliata in periodi diversi, e per questo anche più difficile da giudicare con un metro comune. Con questo, non è che lo voglia negare a priori, ma occorre contestualizzare.
In termine di spettatori era agonizzante? Non credo. Serbia/Francia non mi pareva agonizzante, tanto per dire. Ma dovremmo vedere le cifre naturalmente.
In termine di entrate, o costi/ricavi?
In termini di opinione pubblica? Andiamo a vederci il numero di articoli dedicati alla Davis su testate sportive, facendo un'analisi quantitativa.
E' troppo facile dire che agonizzava
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da enoryt »

Meglio abolire qualsiasi competizione a squadre nel tennis
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Re: Quella roba lì 2019

Messaggio da Teteto »

enoryt ha scritto:Meglio abolire qualsiasi competizione a squadre nel tennis
Si potrebbe invero incominciare da quella mostruosità della Laver Cup, la Davis si sta accodando in questo senso.
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