LuckyLooser ha scritto:
Non riesco a capire, non ce la faccio proprio, sarà un mio limite.
In questo periodo nello sport è così difficile dire mi ritiro, ammetto a me stesso che non sono più competitivo? Non credo c'entrino solo i soldi e sponsor, è quasi diventata una moda, la storiella dell'amore per lo sport che si pratica è solo una maschera che non può valere per tutti, davvero alcuni atleti sono felici per le prestazioni imbarazzanti che stanno dando al pubblico a fine carriera con la scusa finchè mi diverto vado avanti e non capiscono che più fanno così e più la gente rimpiange il tempo che fu quando erano i n.1 nel loro rispettivo sport? Boh.
Per dire Usain Bolt davvero il pubblico avrebbe preferito vederlo ancora in pista battuto dai i nuovi figli del vento e a essere eliminato in batteria?
Per me Lucky lo Sport è solo specchio di una tendenza comune a tutti i settori, spettacolo e televisione, politica, in generale tutto, non si molla più, e la carenza (in Europa) di giovano da un lato e i progressi medico/scientifici dall'altra hanno allungato all'impossibile l'opportunita /Sogno del "sempre giovani". Cito spesso Bardot e MIna sparite dalla scena pubblica a 40 anni, oggi impossibile,
Plastica facit Saltus.
E che esprime un altro assurdo di quest'epoca, che se l'invecchiamento non è mai stato così lento dall'altra parte nel mondo del lavoro post 30 sei già considerato vecchio, scordati di essere assunto in quasi tutti i posti (libere professioni a tuo carico e spese escluse, oviamente, quelle anche a 70 anni
) ,insomma o inizi presto e vai avanti all'infinito,specie quelli degli
anni belli (i Caressa e i Marianella che hanno iniziato a 20 anni e andranno avanti fino a 80) o scordati pure la famosa flessibilità e vivi di rendite familiari o al peggio di redditi di cittadinanza vari.
E' un Mondo strano ,poi c'è anche quello che scrive Ugly
uglygeek ha scritto:Ha solo 25 anni?
Gia' troppi per cominciare qualcosa al di fuori del tennis, credo. Ecco, Quinzi e' la dimostrazione che la scelta di fare il tennista e' rischiosa. Decenni passati su un campo da tennis senza combinare niente, tornasse indietro sono sicuro che farebbe qualsiasi altra cosa.
La sensazione che davvero fuori dal tennis ci sia la Morte. E' così per Murray, è così per Roger ,per venus, per chissà quanti. A fronte di un Sampras che una volta mollato ha mollato e basta, per dirne uno (e tanti altri di quell'epoca,e senza tanti problemi).
L'iperprofessionismo ha creato dei mostri, in tutti i settori, questo è ovvio.
Ha, c'è anche una bella 8diciamo pure enorme) dose di egoismo, spesso erroneamente scambiata per orgoglio.
F.F.