stefano61 ha scritto:Problemi alla spalla sinistra per Djokovic, che ha minimizzato nell' intervista post-match, ma mi è sembrato un po' preoccupato. Buon per lui, comunque, che è riuscito a chiudere in 3 set, contro Londero, un match che avrebbe anche potuto complicarsi.
Intanto, Federer ha smentito le voci (diffuse da lui stesso a Cincinnati) secondo cui le condizioni di gioco siano più rapide dello scorso anno, e anzi ha detto che sono le più lente delle ultime edizioni (e, forse - aggiungo io - di sempre, a Flushing Meadows):
Sì, credo che i campi siano decisamente più lenti degli scorsi anni. Non so se dipende dalla palline o dai campi, ma sicuramente non sono veloci. Mi avevano detto che li avrebbero velocizzati, ma non mi sembra sia così. Adesso devo soltanto capire come usare queste condizioni di gioco a mio vantaggio. Mi ricordano un po’ le Finals, ad essere onesti, i rimbalzi non sono generosi e la palla non schizza molto
https://www.ubitennis.com/blog/2019/08/ ... orsi-anni/
Inutile Girarci su, fra Infortuni, Ritiri, Pioggia, gente più o meno demotivata o più o meno stanca, spesso senza manco 50 partite giocate in stagione,la sensazione di un Altro Us Open sfigato, come spesso negli ultimi anni,c'è ed è già ben presente.
Una cosa è certa, ed è che il divario fra US Open e Wimbledon, che si era molto ridotto fra anni 70' e 90', quando spesso era la finale di NY a decidere il numero 1 annuale , si è ampliato di nuovo parecchio, ed è anche difficile sostenere ,retaggio storico e tradizione a parte, che come slam valga più di Melbourne .
Ditemi quale finale maschile di US Open sia valsa come emozioni e qualità quelle australiane 2009,2012 o 2017, quelle di Wimbledon 2007,2008, 2014 o 2019 ,per dire.
Alcune spiegazioni possibili e plausibili;
1) L'assenza di Campioni americani nel circuito. Per i Connors, McEnroe, Sampras, Agassi,ma pure i Chang o i Gerulaitis era l'appuntamento più importante dell'anno,o al limite solo dietro a Wimbledon. Ci son stati anni in cui parevano quasi i Nazionali americani con Invito al quarto semifinalista (3 americani su 4 al Big Saturday nel 1978,81, 83, 90, 92,95,96 ) per tacere del 1979 dove 6 quartisti su 8 erano stellestrisciati
2) I Big Three sono generalmente alla condizione migliore in altri momenti della stagione. Djokovic in Australia, Nadal a Parigi, Federer a Wimbledon o anche lui in Australia come seconda scelta, essendo ad inizio anno ed in condizioni fisiche migliori , il risultato è che qui c'è stato più spazio per alcune sorprese (Cilic, Wawrinka, Del Potro) ma raramente si è davvero assistito a grandi match , forse il 2011 è stata l'ultima edizione che poteva concorrere a migliore slam della stagione
3) I Per me inspiegabili problemi fisici di molti protagonisti,inspiegabili perchè è dal 1988 che il calendario è strutturato più o meno uguale ,eppure non ricordo prima di questi ultimi anni una moria simile a NY . Forse non ha ajutato il per me poco spiegabile slittamento avanti di Wimbledon, che dà l'idea di accorciare molto i tempi fra Londra e qui, ma se tanto si parla di stagione breve e compatta allora tanto vale anticipare tutti e 3 gli slam estivi a partire da Parigi ,a questo punto (dal prossimo anno Melbourne partirà una settimana dopo) . Se me parla spesso ma non si fa nulla, bisognerebbe invece pensarci.
F.F.