Il tennis ai tempi del coronavirus.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
L'Eterna lotta Francia-USA continua.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
A seconda del paese in cui ci si trova stiamo in questi giorni vedendo comunque comportamenti, protocolli e regole diverse.
Ad Amburgo questa mattina dopo il suo ritiro Paire ha affermato di essere stato trovato nuovamente positivo a un primo test ad Amburgo, ma dopo essere stato isolato e risultato negativo al secondo set le autorità sanitarie tedesche gli hanno permesso di giocare perchè ritenuto ormai non contagioso, visto anche che son passati ormai più di 20 giorni dal suo primo test positivo a New York e che nel frattempo ha avuto anche diversi test negativi. Evidentemente ci sono residui del virus all'interno del suo corpo che portano alcuni tamponi a risultare saltuariamente positivi.
A Parigi il medico del torneo fa sapere che una situazione del genere è assolutamente possibile, così come son possibili i falsi positivi anche di chi magari ha avuto il virus due mesi fa. Ma nel loro protocollo il risultato del test in un certo senso è "sacro" ed è l'unico fattore che determina la partecipazione al torneo. Se un test risulta positivo sei fuori. I giocatori hanno letto, accettato e firmato il protocollo, compreso il rischio che magari qualcuno possa essere vittima appunto di un falso positivo o altro...
Da segnalare inoltre che tutti quelli fatti ritirare dalle qualificazioni, compreso Dzumhur, dopo il test positivo comunque son potuti tornare nei rispettivi paesi. In Francia infatti per i non residenti non c'è l'obbligo di fare l'isolamento/quarantena nel luogo in cui sei stato trovato positivo. Ti chiedono di prendere maggiori precauzioni ma puoi tornare a casa.
Ad Amburgo questa mattina dopo il suo ritiro Paire ha affermato di essere stato trovato nuovamente positivo a un primo test ad Amburgo, ma dopo essere stato isolato e risultato negativo al secondo set le autorità sanitarie tedesche gli hanno permesso di giocare perchè ritenuto ormai non contagioso, visto anche che son passati ormai più di 20 giorni dal suo primo test positivo a New York e che nel frattempo ha avuto anche diversi test negativi. Evidentemente ci sono residui del virus all'interno del suo corpo che portano alcuni tamponi a risultare saltuariamente positivi.
A Parigi il medico del torneo fa sapere che una situazione del genere è assolutamente possibile, così come son possibili i falsi positivi anche di chi magari ha avuto il virus due mesi fa. Ma nel loro protocollo il risultato del test in un certo senso è "sacro" ed è l'unico fattore che determina la partecipazione al torneo. Se un test risulta positivo sei fuori. I giocatori hanno letto, accettato e firmato il protocollo, compreso il rischio che magari qualcuno possa essere vittima appunto di un falso positivo o altro...
Da segnalare inoltre che tutti quelli fatti ritirare dalle qualificazioni, compreso Dzumhur, dopo il test positivo comunque son potuti tornare nei rispettivi paesi. In Francia infatti per i non residenti non c'è l'obbligo di fare l'isolamento/quarantena nel luogo in cui sei stato trovato positivo. Ti chiedono di prendere maggiori precauzioni ma puoi tornare a casa.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Cambiate le regole in Francia, ora gli spettatori non dovrebbero poter essere piu' di mille, anche se gli organizzatori del Roland Garros ancora non hanno comunicato una decisione ufficiale.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
1000 su un campo o 1000 su tutti i campi?uglygeek ha scritto:Cambiate le regole in Francia, ora gli spettatori non dovrebbero poter essere piu' di mille, anche se gli organizzatori del Roland Garros ancora non hanno comunicato una decisione ufficiale.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Non ho ben capito. Ma ho letto che in un'intervista Forget (il direttore del torneo) parla anche della possibilita' di giocare a porte chiuse.laplaz ha scritto:1000 su un campo o 1000 su tutti i campi?uglygeek ha scritto:Cambiate le regole in Francia, ora gli spettatori non dovrebbero poter essere piu' di mille, anche se gli organizzatori del Roland Garros ancora non hanno comunicato una decisione ufficiale.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Credo che ormai sia inevitabile. Troppo rischio.uglygeek ha scritto:Non ho ben capito. Ma ho letto che in un'intervista Forget (il direttore del torneo) parla anche della possibilita' di giocare a porte chiuse.laplaz ha scritto:1000 su un campo o 1000 su tutti i campi?uglygeek ha scritto:Cambiate le regole in Francia, ora gli spettatori non dovrebbero poter essere piu' di mille, anche se gli organizzatori del Roland Garros ancora non hanno comunicato una decisione ufficiale.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Questo Topic mi fa paura ,ogni volta che vedo nuovi interventi tempo il Peggio.
Finirà a porte chiuse, a Luglio non sarebbe accaduto.
Imparino per il futuro, loro e gli altri.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ben gli sta, vista l'arroganza e il tempismo per accaparrarsi la prima data utile.
Se dovevano giocare a porte chiuse tanto valeva farlo a giugno.
Ma è solo l'inizio per me, vedrete quanti match nei primi turni non si giocheranno.
Anche perchè questa settimana giocano un pò di persone e la prossima settimana sono in Francia, follia.
Altro che bolla stile americano, quella si che lo era.
Se scoppia il bubbone Gaudenzi non arriva a mangiare il panettone.
Se dovevano giocare a porte chiuse tanto valeva farlo a giugno.
Ma è solo l'inizio per me, vedrete quanti match nei primi turni non si giocheranno.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Solo sul centrale.laplaz ha scritto:1000 su un campo o 1000 su tutti i campi?uglygeek ha scritto:Cambiate le regole in Francia, ora gli spettatori non dovrebbero poter essere piu' di mille, anche se gli organizzatori del Roland Garros ancora non hanno comunicato una decisione ufficiale.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
In realtà parrebbe di no: https://www.repubblica.it/sport/tennis/ ... P1-S4.4-T2Super-Fabio ha scritto:Solo sul centrale.laplaz ha scritto:1000 su un campo o 1000 su tutti i campi?uglygeek ha scritto:Cambiate le regole in Francia, ora gli spettatori non dovrebbero poter essere piu' di mille, anche se gli organizzatori del Roland Garros ancora non hanno comunicato una decisione ufficiale.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Sbagliano su Repubblica.
Gli spettatori sui tre campi principali erano in programma fino a qualche settimana fa, quando si parlava di 11.5K spettatori in totale appunto suddivisi (5000 sullo Chatrier, 5000 sul Lenglen, 15000 sul Simonne Mathieu)
Già dalla scorsa settimana gli organizzatori hanno annunciato che ci sarebbero stati solo 5000 spettatori, tutti sullo Chatrier.
https://www.lequipe.fr/Tennis/Actualite ... 00/1172835
Stessa cosa se dovessero scendere a 1000.
In realtà comunque la bolla di Parigi è molto simile a quella di New York, di Roma e tutti gli altri tornei. 2 hotel per i giocatori e possono solo andare ad allenarsi e giocare. Ormai è la norma in tutti i tornei del circuito, non si può fare altro durante i tornei. E sono ormai settimane che i giocatori si spostano da una nazione all'altra.
Si stanno svolgendo senza problemi le qualificazioni con quasi 300 giocatori che la scorsa settimana giocavano tornei challenger o ITF(dove neanche fanno i tamponi), non vedo perchè debba esserci tutto questo pessimismo per i main draws. Poi certo, sicuramente qualche positivo verrà trovato prima dell'inizio del torneo.
Gli spettatori sui tre campi principali erano in programma fino a qualche settimana fa, quando si parlava di 11.5K spettatori in totale appunto suddivisi (5000 sullo Chatrier, 5000 sul Lenglen, 15000 sul Simonne Mathieu)
Già dalla scorsa settimana gli organizzatori hanno annunciato che ci sarebbero stati solo 5000 spettatori, tutti sullo Chatrier.
https://www.lequipe.fr/Tennis/Actualite ... 00/1172835
Stessa cosa se dovessero scendere a 1000.
Più probabile che sia la pioggia a dare problemi le prossime due settimane.LuckyLooser ha scritto:Ben gli sta, vista l'arroganza e il tempismo per accaparrarsi la prima data utile.
Se dovevano giocare a porte chiuse tanto valeva farlo a giugno.
Ma è solo l'inizio per me, vedrete quanti match nei primi turni non si giocheranno.
Anche perchè questa settimana giocano un pò di persone e la prossima settimana sono in Francia, follia.
Altro che bolla stile americano, quella si che lo era.
Se scoppia il bubbone Gaudenzi non arriva a mangiare il panettone.
In realtà comunque la bolla di Parigi è molto simile a quella di New York, di Roma e tutti gli altri tornei. 2 hotel per i giocatori e possono solo andare ad allenarsi e giocare. Ormai è la norma in tutti i tornei del circuito, non si può fare altro durante i tornei. E sono ormai settimane che i giocatori si spostano da una nazione all'altra.
Si stanno svolgendo senza problemi le qualificazioni con quasi 300 giocatori che la scorsa settimana giocavano tornei challenger o ITF(dove neanche fanno i tamponi), non vedo perchè debba esserci tutto questo pessimismo per i main draws. Poi certo, sicuramente qualche positivo verrà trovato prima dell'inizio del torneo.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
A mio parere la bolla americana era perfetta e ha funzionato perchè i giocatori sono arrivati giorni prima a NY, poi c'è stato "Cincinnati" sui medesimi campi indi US Open. NY dove i casi di Covid erano al minimo, ricordiamolo.
Qui fino a Domenica sono a giocare ad Amburgo e poi raggiungono una delle città europee con più casi da inizio pandemia.
Poi speriamo che non accada nulla ma non ci scommetterei un euro.
Qui fino a Domenica sono a giocare ad Amburgo e poi raggiungono una delle città europee con più casi da inizio pandemia.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ho capito, ma appunto a "Cincinnati" arrivavano da uno stop, ora che il circuito è ripartito non si può fare altrimenti. Ed in ogni caso si son spostati già da New York a Kitzubhel, da Kitzbuhel a Roma, da Roma ad Amburgo senza particolari problemi. In più come detto si prendono in considerazione i "top" che giocano ad Amburgo, ma per dire, nelle quali c'erano quasi 300 giocatori che venivano da luoghi diversi e a parte qualche caso sporadico di positività o presunta tale all'arrivo non è successo nulla di che.
Poi certo, Parigi è una città con tanti casi, ma appunto i giocatori fanno aeroporto-hotel-campi di gioco come in tutti gli altri tornei. Dei positivi ci saranno sicuramente, ma se vengono rispettati i protocolli, come sinora è stato fatto, non vedo grossi problemi per il torneo.
La vera questione più che altro riguarda i "top players". Nel caso capitasse a Nadal, Djokovic o qualche altro la situazione di Paire, piuttosto che quella di Dzumhur in questi giorni ci sarebbe un risalto mediatico molto più grande, con polemiche annesse.
Poi certo, Parigi è una città con tanti casi, ma appunto i giocatori fanno aeroporto-hotel-campi di gioco come in tutti gli altri tornei. Dei positivi ci saranno sicuramente, ma se vengono rispettati i protocolli, come sinora è stato fatto, non vedo grossi problemi per il torneo.
La vera questione più che altro riguarda i "top players". Nel caso capitasse a Nadal, Djokovic o qualche altro la situazione di Paire, piuttosto che quella di Dzumhur in questi giorni ci sarebbe un risalto mediatico molto più grande, con polemiche annesse.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Direi che almeno lo scenario è andato man mano migliorandoSuper-Fabio ha scritto:Almeno all'Hotel di Villa Pamphili la vista è meno deprimente rispetto a Long Island dove le stanze si affacciavano su un parcheggio
Dal parcheggio dell'hotel di NY, alla piscina/villa dell'Hotel di Roma, ora i giocatori potranno fare colazione in camera vedendo la Tour Eiffel
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
1000 persone al giorno al Roland Garros, numero che deve comprendere tutte le persone all'interno del complesso del RG. Quindi considerando quante persone accreditate ci sono in un torneo dello slam direi che spettatori non ce ne saranno.
Magari ci sarà la possibilità di avere qualche centinaia di persone per le fasi finali.
EDIT: Niente, ognuno dice il cazzo che gli pare in Francia. Ora l'Equipe dice che il ministro si è spiegato male e sono 1000 spettatori + le persone accreditate.
Tra l'altro il RG per ridurre il numero di persone presenti nell'impianto aveva sin dall'inizio specificato che al Roland Garros quotidianamente saranno ammessi soltanto i giocatori che hanno un match in programma. Nei giorni "liberi" gli atleti si alleneranno in altri circoli.
Magari ci sarà la possibilità di avere qualche centinaia di persone per le fasi finali.
EDIT: Niente, ognuno dice il cazzo che gli pare in Francia. Ora l'Equipe dice che il ministro si è spiegato male e sono 1000 spettatori + le persone accreditate.
Tra l'altro il RG per ridurre il numero di persone presenti nell'impianto aveva sin dall'inizio specificato che al Roland Garros quotidianamente saranno ammessi soltanto i giocatori che hanno un match in programma. Nei giorni "liberi" gli atleti si alleneranno in altri circoli.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Mi sa che sarà un disastro
1000 persone compresi tennisti e accreditati sono veramente poche specie nei primi turni. Ci sono i giornalisti, i tennisti, almeno un accompagnatore, i giudici, i raccattapalle, ci sono persino i tornei junior la seconda settimana. A New York solo tra giudicine raccattapalle c'erano più di 300 persone, del resto si gioca anche su una quindicina di campi. Hanno rimandato di mesi e alla fine stanno decidendo le regole due giorni prima dell'inizio.
1000 persone compresi tennisti e accreditati sono veramente poche specie nei primi turni. Ci sono i giornalisti, i tennisti, almeno un accompagnatore, i giudici, i raccattapalle, ci sono persino i tornei junior la seconda settimana. A New York solo tra giudicine raccattapalle c'erano più di 300 persone, del resto si gioca anche su una quindicina di campi. Hanno rimandato di mesi e alla fine stanno decidendo le regole due giorni prima dell'inizio.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Bastava più flessibilità, bisogna smetterla di ritenere le date consuete degli eventi eterne e immutabili.uglygeek ha scritto:Mi sa che sarà un disastro
1000 persone compresi tennisti e accreditati sono veramente poche specie nei primi turni. Ci sono i giornalisti, i tennisti, almeno un accompagnatore, i giudici, i raccattapalle, ci sono persino i tornei junior la seconda settimana. A New York solo tra giudicine raccattapalle c'erano più di 300 persone, del resto si gioca anche su una quindicina di campi. Hanno rimandato di mesi e alla fine stanno decidendo le regole due giorni prima dell'inizio.
Pure le Olimpiadi sono destinate inevitabilmente a cambiare formato.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Comunque e' ufficiale: sono cazzi!
Non si e' mai giocato un torneo dello slam, ma forse proprio un torneo outdoor, in condizioni climatiche cosi' fredde. Di solito nei primi dieci giorni di ottobre a Parigi non fa freddo e non piove tanto, ma quest'anno la pioggia non manchera' davvero.
Solo sul centrale c'e' il tetto, che e' stato progettato in modo che non si chiuda del tutto, quindi piove in testa agli spettatori (che tanto non ci saranno).
Anche il gioco sara' condizionato da questo clima freddo (nemmeno tanto a dire il vero) e umido. Campi piu' pesanti, e ho letto che il top spin "prende" meno.
Non si e' mai giocato un torneo dello slam, ma forse proprio un torneo outdoor, in condizioni climatiche cosi' fredde. Di solito nei primi dieci giorni di ottobre a Parigi non fa freddo e non piove tanto, ma quest'anno la pioggia non manchera' davvero.
Solo sul centrale c'e' il tetto, che e' stato progettato in modo che non si chiuda del tutto, quindi piove in testa agli spettatori (che tanto non ci saranno).
Anche il gioco sara' condizionato da questo clima freddo (nemmeno tanto a dire il vero) e umido. Campi piu' pesanti, e ho letto che il top spin "prende" meno.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ugly, quando è l'ultima volta che hai mandato un post dal contenuto ottimistico ?
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ho solo cercato le previsioni meteo.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ed in caso di pioggia aumentaranno gli assembramenti negli stage o sotto le tribune
Ma nella storia del tennis è mai successo che uno slam iniziato fosse poi interrotto e annullato?
Non sarebbe male.
Ma nella storia del tennis è mai successo che uno slam iniziato fosse poi interrotto e annullato?
Non sarebbe male.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Non so perchè i tennisti siano così freddolosi, non solo oggi, da sempre (penso a Becker che spesso giocava col gillet)
Per me 20° è quasi una temperatura ideale per fare sport...anzi per non sudare troppo scenderei sui 15°...e andrei indoor (ovviamente pioggia a parte) solo sotto i 10°
Altri sport si giocano d'inverno col freddo sotto zero, per i tennisti sembra che venti gradi sia freddo glaciale
Ok sono sport diversi ma basta scaldare bene spalla e braccio e cercare di non freddarsi troppo nei brevi cambi campo.
Per me 20° è quasi una temperatura ideale per fare sport...anzi per non sudare troppo scenderei sui 15°...e andrei indoor (ovviamente pioggia a parte) solo sotto i 10°
Altri sport si giocano d'inverno col freddo sotto zero, per i tennisti sembra che venti gradi sia freddo glaciale
Ok sono sport diversi ma basta scaldare bene spalla e braccio e cercare di non freddarsi troppo nei brevi cambi campo.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Dipende anche dagli sport. Una temperatura di venti gradi credo sia perfetta per il tennis, dodici non saprei, forse è anche che non sono abituati. Forse ci sono troppe pause abbastanza lunghe dove ci si raffredda troppo se si è sudati.maxredo ha scritto:Non so perchè i tennisti siano così freddolosi, non solo oggi, da sempre (penso a Becker che spesso giocava col gillet)
Per me 20° è quasi una temperatura ideale per fare sport...anzi per non sudare troppo scenderei sui 15°...e andrei indoor (ovviamente pioggia a parte) solo sotto i 10°
Altri sport si giocano d'inverno col freddo sotto zero, per i tennisti sembra che venti gradi sia freddo glaciale
Ok sono sport diversi ma basta scaldare bene spalla e braccio e cercare di non freddarsi troppo nei brevi cambi campo.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Si sa che hotel è quello vicino alla Tour Eiffel?
Ma quanto è bella Parigi?
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ricordo diversi tornei giocati sotto i 10 gradi per diversi giorni, anche qui il WTA di Praga 2019 se non erro, qualche volta in Germania. Non sarebbe un'eccezione, certo giocare a 11-12 gradi non e' il massimo. La pioggia ovviamente sarebbe un problema maggiore, ma sara' utilizzata per avvantaggiare i soliti big sul centrale.
Peraltro boh, hanno spostato il torneo in un periodo freddo e nel momento peggiore per la pandemia, pure dicendolo in malo modo con molto anticipo, direi organizzazione piuttosto incompetente.
Peraltro boh, hanno spostato il torneo in un periodo freddo e nel momento peggiore per la pandemia, pure dicendolo in malo modo con molto anticipo, direi organizzazione piuttosto incompetente.
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Stando alle previsioni la temperatura non dovrebbe essere un problema, la minima di 12 gradi è solo a notte fonda, finché c'è luce sarà più vicina ai 20.
Ma quanta luce c'è dopo le 19:00?
Ma quanta luce c'è dopo le 19:00?
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Preferisco Seattle.uglygeek ha scritto:Ma quanto è bella Parigi?
tennisfan82 ha scritto:Per il calcio tutto è consentito.
Villo ha scritto:Questo sport dà una chance a tutti.
Horst Tappert ha scritto:Il mio personaggio piace perché rappresenta l'ordine.
chiaky ha scritto:Sempre meglio il tuo pene su onlyfans che la faccia di Speranza in televisione.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
F.F.Nickognito ha scritto:Ricordo diversi tornei giocati sotto i 10 gradi per diversi giorni, anche qui il WTA di Praga 2019 se non erro, qualche volta in Germania. Non sarebbe un'eccezione, certo giocare a 11-12 gradi non e' il massimo. La pioggia ovviamente sarebbe un problema maggiore, ma sara' utilizzata per avvantaggiare i soliti big sul centrale.
Peraltro boh, hanno spostato il torneo in un periodo freddo e nel momento peggiore per la pandemia, pure dicendolo in malo modo con molto anticipo, direi organizzazione piuttosto incompetente.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Lo hanno spostato perché volevano giocarlo col pubblico(addirittura si parlava del 50% della capienza massima dell'impianto)Nickognito ha scritto:Ricordo diversi tornei giocati sotto i 10 gradi per diversi giorni, anche qui il WTA di Praga 2019 se non erro, qualche volta in Germania. Non sarebbe un'eccezione, certo giocare a 11-12 gradi non e' il massimo. La pioggia ovviamente sarebbe un problema maggiore, ma sara' utilizzata per avvantaggiare i soliti big sul centrale.
Peraltro boh, hanno spostato il torneo in un periodo freddo e nel momento peggiore per la pandemia, pure dicendolo in malo modo con molto anticipo, direi organizzazione piuttosto incompetente.
Ti piace il doppio? Preferisco il threesome
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
che comunque sono inaffidabili dopo 3 giorniuglygeek ha scritto:Ho solo cercato le previsioni meteo.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Pullman Paris Tour Eiffel. Lì alloggiano i top60 ATP/WTA.uglygeek ha scritto:Si sa che hotel è quello vicino alla Tour Eiffel?
Ma quanto è bella Parigi?
Gli altri, compresi quelli che hanno fatto le quali, comunque alloggiano in un altro hotel non lontano da quella zona.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Grazie!Super-Fabio ha scritto:Pullman Paris Tour Eiffel. Lì alloggiano i top60 ATP/WTA.uglygeek ha scritto:Si sa che hotel è quello vicino alla Tour Eiffel?
Ma quanto è bella Parigi?
Gli altri, compresi quelli che hanno fatto le quali, comunque alloggiano in un altro hotel non lontano da quella zona.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Sul fatto che piova o no sono imprecise dopo qualche giorno, ma sul trend generale i modelli dovrebbero essere abbastanza affidabili.tuborovescio ha scritto:che comunque sono inaffidabili dopo 3 giorniuglygeek ha scritto:Ho solo cercato le previsioni meteo.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Uguali proprioMonheim ha scritto:Preferisco Seattle.uglygeek ha scritto:Ma quanto è bella Parigi?
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Almeno una volta a Seattle c'era il grungeuglygeek ha scritto:Uguali proprioMonheim ha scritto:Preferisco Seattle.uglygeek ha scritto:Ma quanto è bella Parigi?
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
e Jimi Hendrixtennisfan82 ha scritto:Almeno una volta a Seattle c'era il grungeuglygeek ha scritto:Uguali proprioMonheim ha scritto: Preferisco Seattle.
anche se è dovuto andare a Londra per farsi conoscere
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
La prima volta che sono andato a Seattle, nel 2006, non era neanche un posto orribile. La cosa peggiore allora era il clima, ma era una citta' interessante, piena di librerie e di negozi di dischi, abbastanza tranquilla, per gli standard americani almeno.balbysauro ha scritto:e Jimi Hendrixtennisfan82 ha scritto:Almeno una volta a Seattle c'era il grungeuglygeek ha scritto: Uguali proprio
anche se è dovuto andare a Londra per farsi conoscere
E' peggiorata tanto, anche prima del covid il centro urbano stava diventando uno spazio desolato popolato quasi solo da homeless. La maggior parte dei negozi e centri commerciali stavano chiudendo. Ma almeno c'erano ancora teatri, ristoranti, pub.
Poi il covid e le continue proteste e scontri con la polizia hanno dato il colpo di grazia. Ora e' un posto che non si riesce neanche a descrivere. Nel marciapiede davanti al portone del condominio sta nascendo un campeggio di tende dove vivono gli homeless, che ora il comune ha deciso che possono fare quello che vogliono.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Organizza Seattledon, vedrai che tutte le mattine smonteranno il campeggio,uglygeek ha scritto:Nel marciapiede davanti al portone del condominio sta nascendo un campeggio di tende dove vivono gli homeless, che ora il comune ha deciso che possono fare quello che vogliono.
riporranno le tende e si disporranno ordinatamente in queue
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
tuborovescio ha scritto:Organizza Seattledon, vedrai che tutte le mattine smonteranno il campeggio,uglygeek ha scritto:Nel marciapiede davanti al portone del condominio sta nascendo un campeggio di tende dove vivono gli homeless, che ora il comune ha deciso che possono fare quello che vogliono.
riporranno le tende e si disporranno ordinatamente in queue
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Vista la biografia e ahimè fine di molti esponenti del genere direi che questo non depone a favore della vivibilità dell'ambiente cittadinotennisfan82 ha scritto:Almeno una volta a Seattle c'era il grunge