Il tennis ai tempi del coronavirus.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
A Pontedera con un’ordinanza comunale hanno riaperto il circolo che comunque ospita una delle accademy più importanti in Toscana. Un circolo strutturato insomma.
Sulla questione tennis sicuro, secondo me dobbiamo considerare una cosa che non so se è considerata dallo studio: la capacità delle società sportive di far rispettare le regole.
Dubito i piccoli circoli ne siano in grado.
Sulla questione tennis sicuro, secondo me dobbiamo considerare una cosa che non so se è considerata dallo studio: la capacità delle società sportive di far rispettare le regole.
Dubito i piccoli circoli ne siano in grado.
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Il ministro dello sport francese Roxana Maracineanu: "Il Tour de France e il Roland Garros si terranno solo se ci sarà il permesso di avere il pubblico. Ci vorrà un po' di tempo prima di poter assistere a competizioni dove gli atleti sono a contatto, corrono o pedalano insieme. Se in settembre le cose evolveranno ancora meglio, potremmo avere tutti gli eventi in calendario, come il Roland Garros e il Tour. Entrambi, però, hanno bisogno del pubblico: il primo per i biglietti, il secondo per il clima di gioia ed entusiasmo. Non saranno tenuti a porte chiuse. Ma è prematuro parlarne oggi".
Forza Aquilotti, riprendiamo a volare!
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Per me, se i circoli chiudono gli spogliatoi (divieto quindi di doccia), il tennis ha davvero rischio zero. Come fai a contagiarti? Col teletrasporto?
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Benjamin Hassan(354 ATP)
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Io faccio fatica a respirare a fare la spesa con latennisfan82 ha scritto:Benjamin Hassan(354 ATP)
Mascherina.
Questo gioca a tennis.
Mah..
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Io con la mascherina di cotone faccio fatica a respirare, con la chirurgica passa dieci volte piu' aria e non ho problemi
Non la considero una battaglia: se mi mettessi a fare una battaglia, ne uscirei distrutto (G.V.)
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
io non potrei giocare con la mascherina per via degli occhiali.marat77 ha scritto: Io faccio fatica a respirare a fare la spesa con la
Mascherina.
Questo gioca a tennis.
Mah..
mi si appannano.
Il problema non è l'acqua che beviamo, è l'acqua che mangiamo.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Nadal: “Sono più preoccupato per gli Australian Open di quanto accadrà fino alla fine di quest’anno. Penso che il 2020 sia praticamente perso. Spero che saremo in grado di iniziare l’anno prossimo, ci metterei la firma”.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ora Mymag se la prenderà con Nadal...fabio86 ha scritto:Nadal: “Sono più preoccupato per gli Australian Open di quanto accadrà fino alla fine di quest’anno. Penso che il 2020 sia praticamente perso. Spero che saremo in grado di iniziare l’anno prossimo, ci metterei la firma”.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Intervenuto anche pesantemente sulle mancate misure preventive, specie in Spagna.uglygeek ha scritto:Ora Mymag se la prenderà con Nadal...fabio86 ha scritto:Nadal: “Sono più preoccupato per gli Australian Open di quanto accadrà fino alla fine di quest’anno. Penso che il 2020 sia praticamente perso. Spero che saremo in grado di iniziare l’anno prossimo, ci metterei la firma”.
I problemi sono
1) I Viaggi
2)I Viaggi
3) I Viaggi
4) Il Mancato allenamento, che peserà.
Ons Jabeur ha detto addirittura di ripartire a Indian Wells 2021.
Perlomeno non parlano del vaccino (anche se lo sottendono):
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Secondo me l'Australian Open 2021 e' quasi piu' a rischio degli US Open 2020 giocati a settembre senza pubblico.Johnny Rex ha scritto:Intervenuto anche pesantemente sulle mancate misure preventive, specie in Spagna.uglygeek ha scritto:Ora Mymag se la prenderà con Nadal...fabio86 ha scritto:Nadal: “Sono più preoccupato per gli Australian Open di quanto accadrà fino alla fine di quest’anno. Penso che il 2020 sia praticamente perso. Spero che saremo in grado di iniziare l’anno prossimo, ci metterei la firma”.
I problemi sono
1) I Viaggi
2)I Viaggi
3) I Viaggi
4) Il Mancato allenamento, che peserà.
Ons Jabeur ha detto addirittura di ripartire a Indian Wells 2021.
Perlomeno non parlano del vaccino (anche se lo sottendono):
F.F.
Australia e Nuova Zelanda hanno quasi zero contagi e tutto vogliono tranne che aprire le frontiere e fare entrare centinaia di stranieri. New York o la California non hanno nulla da perdere.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Buona osservazione, fermo restando che cosa avverrà da qui a Dicembre non lo sappiamouglygeek ha scritto: Secondo me l'Australian Open 2021 e' quasi piu' a rischio degli US Open 2020 giocati a settembre senza pubblico.
Australia e Nuova Zelanda hanno quasi zero contagi e tutto vogliono tranne che aprire le frontiere e fare entrare centinaia di stranieri. New York o la California non hanno nulla da perdere.
F.F.
“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Boh ragazzi, io dopo due mesi di lock down son passato alda fare 4km in 24 minuti chiudendo tutto sommato con margine a 2 km in 13 minuti sputando un polmone.
Boh sicuramente si saranno allenati, un po’ ma sono atleti professionisti per me serviranno mesi minimo per tornare in condizioni accettabili
Boh sicuramente si saranno allenati, un po’ ma sono atleti professionisti per me serviranno mesi minimo per tornare in condizioni accettabili
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Seguendoti su IG più dei tuoi record podistici mi allietano le tue immagini dalla cucina (stupenda di recente quella di una Pizza ben fatta)NNick87 ha scritto:Boh ragazzi, io dopo due mesi di lock down son passato alda fare 4km in 24 minuti chiudendo tutto sommato con margine a 2 km in 13 minuti sputando un polmone.
Boh sicuramente si saranno allenati, un po’ ma sono atleti professionisti per me serviranno mesi minimo per tornare in condizioni accettabili
Puoi farmi tutti i circuit training che vuoi, le 300 flessioni di ste minchia ,ma non è la stessa cosa di un vero allenamento sul campo, poche balle.
E il ritmo della competizione.
F.F.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Si, ma cmq prima o poi le frontiere le dovrai riaprire. Non puoi impedire alla gente di spostarsi per anni.uglygeek ha scritto:Secondo me l'Australian Open 2021 e' quasi piu' a rischio degli US Open 2020 giocati a settembre senza pubblico.Johnny Rex ha scritto:Intervenuto anche pesantemente sulle mancate misure preventive, specie in Spagna.uglygeek ha scritto: Ora Mymag se la prenderà con Nadal...
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4) Il Mancato allenamento, che peserà.
Ons Jabeur ha detto addirittura di ripartire a Indian Wells 2021.
Perlomeno non parlano del vaccino (anche se lo sottendono):
F.F.
Australia e Nuova Zelanda hanno quasi zero contagi e tutto vogliono tranne che aprire le frontiere e fare entrare centinaia di stranieri. New York o la California non hanno nulla da perdere.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Record podistico negativo.Johnny Rex ha scritto:Seguendoti su IG più dei tuoi record podistici mi allietano le tue immagini dalla cucina (stupenda di recente quella di una Pizza ben fatta)NNick87 ha scritto:Boh ragazzi, io dopo due mesi di lock down son passato alda fare 4km in 24 minuti chiudendo tutto sommato con margine a 2 km in 13 minuti sputando un polmone.
Boh sicuramente si saranno allenati, un po’ ma sono atleti professionisti per me serviranno mesi minimo per tornare in condizioni accettabili
Puoi farmi tutti i circuit training che vuoi, le 300 flessioni di ste minchia ,ma non è la stessa cosa di un vero allenamento sul campo, poche balle.
E il ritmo della competizione.
F.F.
La pizza era anche buona.
Comunque da me i comuni hanno dato il permesso ai circolo di sanificare e riaprire. Non ho ben capito a chi...
balbysauro ha scritto:scusa nickognito, ma continui ad aggirare il punto
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Paul, Hurkacz, Kecmanovic e Opelka giocheranno il torneino in Florida da oggi a domenica.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
In sostanza si gioca a casa di un tizio
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
situazione allucinante per come si sta iniziando a gestire la cosa nel mondo dello sport...
tornei locali, minchiate, fasi 2 e 3 dello sport
l'atp si era pure mossa bene bloccando tutto, ora bisogna dire chiaramente che quest'anno nn si gioca. Che si riprenda a bocce ferme nel 2021.
tornei locali, minchiate, fasi 2 e 3 dello sport
l'atp si era pure mossa bene bloccando tutto, ora bisogna dire chiaramente che quest'anno nn si gioca. Che si riprenda a bocce ferme nel 2021.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
US Open se non si disputa 400-450 milioni di perdite.dorulo ha scritto:situazione allucinante per come si sta iniziando a gestire la cosa nel mondo dello sport...
tornei locali, minchiate, fasi 2 e 3 dello sport
l'atp si era pure mossa bene bloccando tutto, ora bisogna dire chiaramente che quest'anno nn si gioca. Che si riprenda a bocce ferme nel 2021.
RG 300.
Aspettare un attimo prima di dichiarare bancarotta, magari?
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Appunto, dopo 4 ore di virus non c’è piu traccia.NNick87 ha scritto:
Comunque da me i comuni hanno dato il permesso ai circolo di sanificare e riaprire. Non ho ben capito a chi...
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Lo trasmettono da qualche parte?Super-Fabio ha scritto:In sostanza si gioca a casa di un tizio
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
In Italia mi sembra sia in diretta su Sky.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ridotti a questo.Super-Fabio ha scritto:In Italia mi sembra sia in diretta su Sky.
Piuttosto che vedere un format a 4 game oltretutto senza Sinner mando la diretta di me che sollevo manubri in camera o palleggio contro il Muro
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“Volevo cambiare il mondo. L'ho fatto. L'ho reso peggiore”. -Arthur FinkelsteinNevenez 2019 ha scritto: Se nel 2022 Nadal non è ancora sparito, spariremo noi.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Eh siSuper-Fabio ha scritto:In Italia mi sembra sia in diretta su Sky.
djagermaister ha scritto:Dzumhur è il troll che controlla il ponte tra i challenger e gli Atp.
.
dsdifr ha scritto:Nel primo set della messa lei dichiarerà di voler sposare Istomin, poi piano piano Andreas riguadagnerà' terreno fino al lieto fine.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
ATP tour chief not ruling out 2020 return
https://uk.reuters.com/article/uk-healt ... KKBN22L0K0
Vabbè, solite cose che stanno dicendo in questi mesi tutti i capi delle varie associazioni o leghe. Finchè c'è vita c'è speranza.
https://uk.reuters.com/article/uk-healt ... KKBN22L0K0
Vabbè, solite cose che stanno dicendo in questi mesi tutti i capi delle varie associazioni o leghe. Finchè c'è vita c'è speranza.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Intanto la Gran Bretagna introduce solo adesso la quarantena di 14 giorni per chi arriva in aereo. Che e' gia' presente in Francia, Germania e Italia, tra l'altro. Regola che evidentemente, finche' rimane, preclude la ripresa del circuito: Ronaldo puo' tornare un mese prima e stare a casa due settimane prima di ricominciare ad allenarsi, un tennista no.Super-Fabio ha scritto:ATP tour chief not ruling out 2020 return
https://uk.reuters.com/article/uk-healt ... KKBN22L0K0
Vabbè, solite cose che stanno dicendo in questi mesi tutti i capi delle varie associazioni o leghe. Finchè c'è vita c'è speranza.
Per assurdo il fatto che in certi paesi le cose comincino a migliorare molto rende i viaggi internazionali piu' difficili, non piu' facili.
“LA VITA È COSÌ: VIENI, FAI FAI E POI TE NE VAI” S.B.
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
E se l'amico di Fiorello fosse un coglione?
https://www.corriere.it/esteri/20_maggi ... d082.shtml
Che abbracciasse gli alberi, sfruttando il potere terapeutico del bosco, non era un mistero. Così come una certa ossessione per l’alimentazione, rigorosamente vegana e senza glutine, e i liquidi che entrano ed escono dal corpo: l’acqua «pranizzata» (cioè sottoposta a trattamento per arricchirla di energia vitale) e le urine, prelevate quotidianamente. Ma quando il numero uno del tennis mondiale Novak Djokovic è passato dalle bacche di goji ai consigli su come affrontare la pandemia di coronavirus, traslocando dai ragionamenti sulla dolorosa cancellazione di Wimbledon alle riflessioni da guru, anche i social (oltre 16 milioni di persone seguono il campione serbo su Twitter e Instagram) si sono ribellati.
Se all’annuncio di essere un fermo no vax («Sono contrario alla vaccinazione contro il Covid-19 e non vorrei essere costretto a vaccinarmi per poter viaggiare: se dovesse diventare obbligatorio, dovrei prendere una decisione») ha provveduto a rispondere il collega spagnolo Rafa Nadal («In un circuito devi stare alle regole: se ci obbligheranno a vaccinarci per proteggere tutti, allora anche Nole dovrà farlo se vorrà continuare a giocare»), ancora più sconcerto ha sollevato la diretta social tra il Djoker e Chervin Jafarieh, fondatore della società immobiliare Blaqk Diamond Group e appassionato di filosofie orientali, amico e consulente del fuoriclasse capace di conquistare 17 titoli del Grande Slam nell’era di Roger Federer. Jafarieh è un tipo abbastanza originale da sostenere che la pandemia che ha ucciso quasi 300 mila persone nel mondo sia «un periodo eccitante per essere vivi» e da mettere in relazione il Parkinson dell’attore Michael J. Fox con la Diet Coke presumibilmente bevuta quando era testimonial della bevanda. Ed è un seguace delle teorie di Masaru Emoto, controverso saggista giapponese teorico della «memoria dell’acqua». A spiegare di cosa si tratti è proprio Djokovic: «Conosco alcune persone che attraverso la trasformazione energetica, il potere della preghiera e della gratitudine sono riuscite a trasformare il cibo più tossico e l’acqua più inquinata nell’acqua più curativa. Perché l’acqua si trasforma: gli scienziati hanno dimostrato che le molecole reagiscono alle nostre emozioni». Confortato dagli ampi cenni di approvazione di Jafarieh, Novak si è spinto oltre: «Se hai pensieri ed emozioni specifiche, nel caso siano pensieri felici, buoni pensieri, questi creano una struttura molecolare che ha un geoprisma basato sulla geometria sacra, il che significa che c’è equilibrio. Al contrario, quando si dà all’acqua dolore, paura, frustrazione o rabbia, quell’acqua si rompe». Teorie senza alcuna validità scientifica (nemmeno le tesi di Emoto ne hanno), che anche archiviate alle voce «opinione personale di Novak Djokovic» avrebbero meritato un contesto diverso, un interlocutore più qualificato — in grado di smentire, avallare o perlomeno argomentare — un pubblico meno generico.
Tra gli spettatori della chiacchierata live, l’ex tennista oggi commentatrice tv per Nbc Mary Carillo è stata la prima a saltare sulla sedia: «Questa roba a cui sto assistendo è molto pericolosa!». Nel frattempo, infatti, rilanciata dagli account del tennista, la versione YouTube del video aveva raggiunto un’audience di 500 mila spettatori. Anche Jelena, la moglie di Djokovic, durante il lockdown (la coppia è in Spagna) è inciampata nel retweet di un cinguettio in cui si legava la diffusione del Covid-19 alla tecnologia 5G, una delle tante teorie complottiste in circolazione. Insomma se credere nella meditazione dinamica, nella forza degli abbracci professata da Pepe Imaz (altro discusso guru che frequenta il clan del tennista) e nei precetti del maestro spirituale Osho non è peccato, una stella dello sport popolare come Djokovic dovrebbe stare più attenta alle conseguenze dei messaggi. C’è chi chiede che gli sponsor lo scarichino, forse basterebbe un buon ufficio stampa.
In tempi di crisi ognuno rimane se stesso, ma di piu'.
https://www.corriere.it/esteri/20_maggi ... d082.shtml
Che abbracciasse gli alberi, sfruttando il potere terapeutico del bosco, non era un mistero. Così come una certa ossessione per l’alimentazione, rigorosamente vegana e senza glutine, e i liquidi che entrano ed escono dal corpo: l’acqua «pranizzata» (cioè sottoposta a trattamento per arricchirla di energia vitale) e le urine, prelevate quotidianamente. Ma quando il numero uno del tennis mondiale Novak Djokovic è passato dalle bacche di goji ai consigli su come affrontare la pandemia di coronavirus, traslocando dai ragionamenti sulla dolorosa cancellazione di Wimbledon alle riflessioni da guru, anche i social (oltre 16 milioni di persone seguono il campione serbo su Twitter e Instagram) si sono ribellati.
Se all’annuncio di essere un fermo no vax («Sono contrario alla vaccinazione contro il Covid-19 e non vorrei essere costretto a vaccinarmi per poter viaggiare: se dovesse diventare obbligatorio, dovrei prendere una decisione») ha provveduto a rispondere il collega spagnolo Rafa Nadal («In un circuito devi stare alle regole: se ci obbligheranno a vaccinarci per proteggere tutti, allora anche Nole dovrà farlo se vorrà continuare a giocare»), ancora più sconcerto ha sollevato la diretta social tra il Djoker e Chervin Jafarieh, fondatore della società immobiliare Blaqk Diamond Group e appassionato di filosofie orientali, amico e consulente del fuoriclasse capace di conquistare 17 titoli del Grande Slam nell’era di Roger Federer. Jafarieh è un tipo abbastanza originale da sostenere che la pandemia che ha ucciso quasi 300 mila persone nel mondo sia «un periodo eccitante per essere vivi» e da mettere in relazione il Parkinson dell’attore Michael J. Fox con la Diet Coke presumibilmente bevuta quando era testimonial della bevanda. Ed è un seguace delle teorie di Masaru Emoto, controverso saggista giapponese teorico della «memoria dell’acqua». A spiegare di cosa si tratti è proprio Djokovic: «Conosco alcune persone che attraverso la trasformazione energetica, il potere della preghiera e della gratitudine sono riuscite a trasformare il cibo più tossico e l’acqua più inquinata nell’acqua più curativa. Perché l’acqua si trasforma: gli scienziati hanno dimostrato che le molecole reagiscono alle nostre emozioni». Confortato dagli ampi cenni di approvazione di Jafarieh, Novak si è spinto oltre: «Se hai pensieri ed emozioni specifiche, nel caso siano pensieri felici, buoni pensieri, questi creano una struttura molecolare che ha un geoprisma basato sulla geometria sacra, il che significa che c’è equilibrio. Al contrario, quando si dà all’acqua dolore, paura, frustrazione o rabbia, quell’acqua si rompe». Teorie senza alcuna validità scientifica (nemmeno le tesi di Emoto ne hanno), che anche archiviate alle voce «opinione personale di Novak Djokovic» avrebbero meritato un contesto diverso, un interlocutore più qualificato — in grado di smentire, avallare o perlomeno argomentare — un pubblico meno generico.
Tra gli spettatori della chiacchierata live, l’ex tennista oggi commentatrice tv per Nbc Mary Carillo è stata la prima a saltare sulla sedia: «Questa roba a cui sto assistendo è molto pericolosa!». Nel frattempo, infatti, rilanciata dagli account del tennista, la versione YouTube del video aveva raggiunto un’audience di 500 mila spettatori. Anche Jelena, la moglie di Djokovic, durante il lockdown (la coppia è in Spagna) è inciampata nel retweet di un cinguettio in cui si legava la diffusione del Covid-19 alla tecnologia 5G, una delle tante teorie complottiste in circolazione. Insomma se credere nella meditazione dinamica, nella forza degli abbracci professata da Pepe Imaz (altro discusso guru che frequenta il clan del tennista) e nei precetti del maestro spirituale Osho non è peccato, una stella dello sport popolare come Djokovic dovrebbe stare più attenta alle conseguenze dei messaggi. C’è chi chiede che gli sponsor lo scarichino, forse basterebbe un buon ufficio stampa.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
uglygeek ha scritto: Per assurdo il fatto che in certi paesi le cose comincino a migliorare molto rende i viaggi internazionali piu' difficili, non piu' facili.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Il tennis sta studiando ogni soluzione possibile per poter ripartire in sicurezza, nonostante l'emergenza sanitaria. Andrea Gaudenzi, dal 1° gennaio scorso nuovo presidente dell'ATP, rifiuta infatti la possibilità di dichiarare chiusa la stagione con così tanto anticipo. "Sarebbe sbagliato fermarci ora - ha detto Gaudenzi alla Reuters -. Nessuno sa cosa succederà, vogliamo mantenere una visione ottimistica. Ovviamente ci sono tante opzioni al vaglio, tra cui quella di giocare a porte chiuse oppure conrestrizioni di viaggio. Ma non abbiamo ancora deciso nulla, questi sono solo scenari ipotetici". La stagione ATP è sospesa da inizio marzo a causa dell'emergenza Covid-19, con la prima data utile per tornare in campo fissata a metà luglio. Wimbledon è stato cancellato, il Roland Garros posticipato da maggio a settembre, con gli US Open di fine agosto ancora in forte dubbio. Gaudenzi chiarisce i criteri temporali con cui ATP deciderà, tenendosi aperta una finestra di 6-8 settimane: "Abbiamo messo come deadline il 15 maggio per i tornei di luglio post Wimbledon, mentre entro il 1° giugno decideremo per i tornei in agosto - ha spiegato Gaudenzi -. E' inutile tentare di prendere decisioni su un periodo più lungo, sarebbe folle". Gli US Open, al momento calendarizzati regolarmente, sono in forte dubbio: "Il loro annuncio potrebbe arrivare un po' più tardi, ma penso che all'inizio di giugno avremo un quadro completo sulla possibilità di giocare in America in estate". Il vero problema per far ripartire il tennis internazionale, al momento, sono le restrizioni dei viaggi: "Sarà molto difficile che tutti i Paesi possano allinearsi su una politica unica sui viaggi - ha detto Gaudenzi -. L'Australia, al momento, è in una fase totalmente diversa dalla Gran Bretagna. La Svezia, ad esempio, ha un differente approccio: potremmo organizzare un torneo, ma potremmo far arrivare là 100 giocatori? No, questa è la vera sfida".
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
MEF Tennis Tour: dopo 16 anni tornano i Campionati Italiani Assoluti al TC Todi
https://www.sportface.it/tennis/mef-ten ... KaA0VZfcuo
https://www.sportface.it/tennis/mef-ten ... KaA0VZfcuo
Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Ci voleva una pandemia per far giocare gli assoluti ai nostri giocatoriSuper-Fabio ha scritto:MEF Tennis Tour: dopo 16 anni tornano i Campionati Italiani Assoluti al TC Todi
https://www.sportface.it/tennis/mef-ten ... KaA0VZfcuo
Sarebbe una figata se gli assoluti tornassero ad avere un seguito, sogno la finale 3 su 5 in diretta sulla Rai...
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Attività ATP e WTA sospesa fino al 31 luglio
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
L'unico Master 500 in programma a luglio era Amburgo. Poi c'erano incontri nel Gruppo II della Davis, che penso che a questo punto per quest'anno sia cancellata.tennisfan82 ha scritto:Attività ATP e WTA sospesa fino al 31 luglio
Si ricomincerebbe direttamente in Nord America, con Washington, dal 2 agosto, e poi Toronto, Cincinnati e gli US Open.
Se saltano gli US Open mi pare improbabile che la stagione possa riprendere a Parigi a fine Settembre.
Ma non e' detto che saltino: domenica negli Stati Uniti gia' si corre una gara NASCAR, il lockdown in molti stati e' molto leggero. Il problema sara' piu' che altro arrivarci, negli Stati Uniti, ma a quel punto puo' anche darsi che i tornei americani li giochino solo i tennisti che sono gia' in America, come Berrettini.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Per quanto riguarda i tornei di luglio Amburgo e Kitzbuehel proveranno a trovare un'altra data quest'anno per giocare il torneo, stessa cosa per il WTA di Palermo
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
Supponendo che ci siano gli US open da fine agosto e Parigi da fine settembre, è pieno così di date per recuperare Amburgo e Kitzbuhel.tennisfan82 ha scritto:Per quanto riguarda i tornei di luglio Amburgo e Kitzbuehel proveranno a trovare un'altra data quest'anno per giocare il torneo, stessa cosa per il WTA di Palermo
Finiranno per giocare 2 master 1000, 3 ATP 500 e 5 ATP 250 la stessa settimana, così il n. 250 del mondo si ritrova testa di serie e risolviamo anche il problema dei guadagni nel tennis.
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Re: Il tennis ai tempi del coronavirus.
uglygeek ha scritto:Supponendo che ci siano gli US open da fine agosto e Parigi da fine settembre, è pieno così di date per recuperare Amburgo e Kitzbuhel.tennisfan82 ha scritto:Per quanto riguarda i tornei di luglio Amburgo e Kitzbuehel proveranno a trovare un'altra data quest'anno per giocare il torneo, stessa cosa per il WTA di Palermo
Finiranno per giocare 2 master 1000, 3 ATP 500 e 5 ATP 250 la stessa settimana, così il n. 250 del mondo si ritrova testa di serie e risolviamo anche il problema dei guadagni nel tennis.