Dai su, mi pare che e' evidente che la (non)partita di Djokovic ieri abbia tutta una serie di concause (importanza a scendere, a mio avviso).
a) Non era quello dei mesi passati: per me questa e' la causa maggiore, se proprio dobbiamo dire. Il picco di forma laveva avuto mesi addietro. A Parigi era un Nole ben diverso - una intensita' e freschezza di ben altro livello. Vero che ha perso due set con Musetti, e due con Tsitsipas, ma era una cornice ben diversa. Il second set in entrambi i casi lo ha perso perche' in confusione (come ieri peraltro, dopo non aver fatto il break nel secondo), ma l'impressione (sua e mia, ma secondo me anche di molti di voi
), era che sapeva che molto probabilmente l'avrebbe girata al Rolando.
b) avversario. A Londra era gia' sceso come condizione, per me non ha giocato tecnicamente bene. Ma Shapovalov e Berrettini NON sono questo Medvedev. Come si diceva, io questa sottovalutazione del russo non la capisco (ho letto paragoni blasfemi nelle pagine passate
Per una volta che il passatismo e' una cagata e che e' giusto celebrare i nuovi
. Mica e' la scarsissima finale US Open 2020!). E' da due anni, come dice JR, che questo sul cemento gioca benissimo. I tre set finali con Nadal furono spettacolari da parte sua.
c) la stanchezza cumulata dell'anno. Che e' uno dei motivi maggiori dei minori successi di Nole qui; e che quest'anno e' stato evidente. Persi set prima da chiunque praticamente. Indicazione che Nole era in riserva.
d) la pressione del Grande Slam - alla stanchezza fisica, questa extra pressione mentale ha scavato il serbo ancora di piu'. Lo si e' visto, l'ha detto pure lui nella conferenza stampa dopo la finale (perlatro, bella conferenza, sia la sua che quella di Danil
).