chiaky ha scritto:Ma appunto, gap di testa e soprattutto fisico.
Gli italiani sono mezze seghe, si sa. Poco pugnaci, svogliati, impreparati fisicamente. Poi, il talento c'è e oggi ci possiamo accontentare, con diversi giocatori nelle parti alte della classifica, intendiamoci, ma la nostra storia tennistica tra Pietrangeli, Panatta, Canè, Bertolucci, Camporese (che ancora oggi ricordo come definito "un pachiderma nella palude" dalla rivista matchball dopo Maceiò, cosa che ancora oggi mi fa riderissimo), Nargiso, fino ad oggi, non è che si stagli per cazzimma e preparazione fisica, ecco.
Johnny Rex ha scritto:E Mica solo nel tennis. Mi pare un po' riduttivo condurre il tutto come fanno alcuni a "là si dopano meglio" . Se anche nel calcio europeo le italiane smettono di correre dopo un ora qualche pensiero lo si può anche fare.
F.F.
Panatta però batteva Borg(due volte al
Rolando se non erro le uniche sconfitte subite negli anni settanta dallo svedesone), e come Pietrangeli ha vinto in pochi giorni sia Internazionali che Roland Garros, voglio dire che Panatta con le regole e soprattutto le racchette attuali sarebbe sempre un peso massimo che sfida pari categoria, mentre Musetti come con Djoko pur reggere benissimo l'urto per due set, difficile annoi come Sinner
, no e la fa i cinque set sono la carta di tornasole tra il giocatore di talento ed il campione, o meglio quello da primi 5. Non è che gli italiani siano tutti fisicamente inferiori, non tirando fuori i concetti di Brera sulle razze e sulla mescolanza delle razze, bastasse convocare Balotelli e avremmo vinto ben prima di un Europeo vinto senza di lui. Molto più semplicemente restando al tennis Pietrangeli e Panatta avevano carisma e se ben spronati facevano dei capolavori battendo quelli sulla carta più forti, gli attuali non mettono il cuore oltre l'ostacolo. Questo sì.